Eneide di Publio Virgilio Marone - Riassunto Audio Illustrato

L'Eneide è un'opera epica scritta da Publio Virgilio Marone tra il 29 e il 19 a.C. Il poema, composto da dodici libri, racconta le avventure di Enea, un eroe troiano, che fugge dalla città distrutta di Troia e intraprende un lungo e pericoloso viaggio per raggiungere le coste del Lazio, dove è destinato a fondare una nuova città che diventerà Roma.
Attraverso peripezie, guerre e interventi divini, Enea rappresenta l'incarnazione delle virtù romane del dovere, della pietà e del coraggio. L'opera, commissionata da Augusto, ha lo scopo di glorificare Roma e il suo impero, legando le sue origini mitiche alle radici storiche.
Breve biografia di Virgilio
Publio Virgilio Marone, noto semplicemente come Virgilio, nacque il 15 ottobre del 70 a.C. ad Andes, nei pressi di Mantova, in Italia. Figlio di agricoltori, studiò a Cremona, Milano e infine a Roma, dove fu introdotto agli ambienti letterari e politici dell'epoca. Virgilio è famoso per le sue opere principali: le "Bucoliche", le "Georgiche" e, soprattutto, l'"Eneide".
Le "Bucoliche" sono una raccolta di poesie pastorali che celebrano la vita rurale, mentre le "Georgiche" sono un poema didascalico sull'agricoltura. L'"Eneide", la sua opera più ambiziosa, è considerata uno dei capolavori della letteratura latina. Virgilio morì il 21 settembre del 19 a.C. a Brindisi, mentre tornava da un viaggio in Grecia. Secondo la leggenda, avrebbe voluto che l'"Eneide" fosse distrutta poiché non era ancora completata, ma l'imperatore Augusto ordinò che fosse pubblicata postuma, preservando così uno dei tesori letterari più preziosi della cultura occidentale.
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