adesso vedo di recuperarla! La trovi sul mio profilo Linkedin: www.linkedin.com/posts/heidi-iuliano-digital-strategist_self-publishing-su-amazon-libri-low-content-activity-7047243877874888704-Wc-P?
@@Heidiuliano Ciao Heidi. Grazie per questi video che sono comunque un tentativo per capirne di più in una realtà sempre più diffusa. Io sono un curioso rompiballe di natura. Ci sono diversi dubbi che ho dopo questo video che ho visto quasi per intero. Se uno usa prompt che compra su Internet, per esempio come fa a dire che quelle immagini sono tue? Sono tue perché le hai pagate? E se in mille hanno acquistato gli stessi prompt, chi accusa chi in caso di plagio? Questi sono libretti che non sono libri per la totale o quasi presenza di testo. Però io mi chiedo, se il logo/brand lo fa canvas, le immagini le fa midjourney, chatGPT mi suggerisce gli argomenti da scegliere. Insomma, cosa c'è di tuo alla fine della fiera? Insomma, se uno ha voglia di fare un libro (di guadagnarci in secondo piano), l'unica cosa che conta per davvero è come riuscire a mettere una idea, esperienza, pensiero, su carta. Devi dirlo in modo che si capisca, chiaramente e suscitando interesse però il pensiero da cui parte tutto è tuo. Insomma, ci tieni a vedere il tuo nome su quel libro, proprio per difendere che le idee sono partite dalla tua mente. Adesso invece c'è un pen name perché conta solo vendere, non è un downgrade secondo te? Ma se su Internet ti danno il 60% di diritti, mentre con le case editrici si scende al 10%, non pensi che avrai sempre più concorrenza? Scusami e grazie
@@fabiuspocus1430dipende dal programma AI che usi e da come lo usi. Se leggi le policy di solito è ben specificato chi ne rimane il proprietario. Il consiglio è sempre quello di prendere le immagini come base e poi modificarle. In reltà lo stesso discorso lo si può fare anche con i testi: usi Ai per la ricerca delle fonti, per una prima stesura e poi ci metti le mani
Se vuoi accedere alla masterclass di Lorenzo questo è il lik: bit.ly/selfpb
Il link è sbagliato e punta a una pagina vuota
@@diarioditrading il link era valido un anno fa. Adesso è cambiata la masterclass e la piattaforma usata da Lorenzo
@@Heidiuliano si può avere il link aggiornato?
guarda sui profili social di Lorenzo
Bel video... Peccato che manca la parte finale delle conclusioni e con i saluti
adesso vedo di recuperarla! La trovi sul mio profilo Linkedin: www.linkedin.com/posts/heidi-iuliano-digital-strategist_self-publishing-su-amazon-libri-low-content-activity-7047243877874888704-Wc-P?
Quanto Amazon chiede se si possiedono i diritti e in che paese, cosa vuol dire precisamente. Grazie.
Se pubblichi qualcosa, deve essere tuo. Non immagini prese in internet o di altri autori
@@Heidiuliano mille grazie per la risposta. Pensavo si dovesse produrre una documentazione specifica.
@@LucaPaglia di solito se non ci sono contestazioni non è necessario
@@Heidiuliano Ciao Heidi. Grazie per questi video che sono comunque un tentativo per capirne di più in una realtà sempre più diffusa. Io sono un curioso rompiballe di natura. Ci sono diversi dubbi che ho dopo questo video che ho visto quasi per intero. Se uno usa prompt che compra su Internet, per esempio come fa a dire che quelle immagini sono tue? Sono tue perché le hai pagate? E se in mille hanno acquistato gli stessi prompt, chi accusa chi in caso di plagio? Questi sono libretti che non sono libri per la totale o quasi presenza di testo. Però io mi chiedo, se il logo/brand lo fa canvas, le immagini le fa midjourney, chatGPT mi suggerisce gli argomenti da scegliere. Insomma, cosa c'è di tuo alla fine della fiera? Insomma, se uno ha voglia di fare un libro (di guadagnarci in secondo piano), l'unica cosa che conta per davvero è come riuscire a mettere una idea, esperienza, pensiero, su carta. Devi dirlo in modo che si capisca, chiaramente e suscitando interesse però il pensiero da cui parte tutto è tuo. Insomma, ci tieni a vedere il tuo nome su quel libro, proprio per difendere che le idee sono partite dalla tua mente. Adesso invece c'è un pen name perché conta solo vendere, non è un downgrade secondo te? Ma se su Internet ti danno il 60% di diritti, mentre con le case editrici si scende al 10%, non pensi che avrai sempre più concorrenza? Scusami e grazie
@@fabiuspocus1430dipende dal programma AI che usi e da come lo usi. Se leggi le policy di solito è ben specificato chi ne rimane il proprietario. Il consiglio è sempre quello di prendere le immagini come base e poi modificarle. In reltà lo stesso discorso lo si può fare anche con i testi: usi Ai per la ricerca delle fonti, per una prima stesura e poi ci metti le mani