RITIRIAMO 1.500.000kg DI SANSA
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- เผยแพร่เมื่อ 18 ต.ค. 2024
- Visitiamo il Frantoio "San Luigi" di Caldana (GR) che da diversi anni ci fornisce la sansa che utilizziamo nell'impianto di biogas. Si tratta di un frantoio carbon neutral.
Se siete interessati ai loro prodotti: frantoiosanlui...
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Music: Epidemicsound
A parere mio uno dei più bei video dell'ultimo periodo.....Bravi 👍💪
Video molto interessante ! Grazie a voi ed al signor Luigi ! Siete la vera Italia ❤️!
Video stupendo ❤grazie ragazzi
bellissimo video come sempre, bravo.
Bellissimo video, in questo periodo qui da noi in Abruzzo sono giorni di inizio raccolta di olive. 👍👍👍
Madonna, vedere i frantoi che ci sono al nord, essendo abituato a vedere quelli che ci sono in Puglia, fa veramente impressione 😂, i nostri sono il triplo se non il quadruplo, il problema é che ormai con questa xylella tutti i nostri alberi secolari (e non) stanno scomparendo 😢
Che belle riprese le porterò anche io sul mio canale
Che contenuti ❤️
Si infatti video molto interessante👍👍👋
Evviva 🎉
Ma consumate 1500 tonellate di sansa ?
Ma anche prossimo anno frinciate a ultima domanda ma voi prossimo anno fate il èastone ?❤
Ciao ma voi piantate il riso
😊
Ma la sansa ve la regala o la dovete pagare qualcosa??😊
il discorso del babbo che si raccolgono le olive in amicizia senza pagare forse funzionava 40 anni fa adesso non si trovano coglitori e quando li trovi vogliono giustamente essere messi in regola e pagati in soldi non in olio , il lavoro è lavoro le feste con gli amici si fanno al momento opportuno , queste favole bucoliche lasciano il tempo che trovano
non dire fesserie perché non è così e non è una favola, io in primis sono un esempio di quello che racconta il babbo e ne conosco altrettanta di gente così e se ascoltassi bene avresti capito che parla della realtà toscana dei piccoli uliveti e non di quelli intensivi
hai perfettamente torto.
Non sono favole bucoliche è il contesto olivicolo del centro e nord Italia. Piccoli appezzamenti a gestione familiare, poiché, le zone al contrario di quello che si pensa non sono vocate all'olivicoltura industriale viste le gelate che periodicamente stroncano la pianta e tocca ripartire dai succhioni o polloni. Con il cambiamento climatico forse anche queste aree diverrano più vocate ma al momento è il sud Italia il vero produttore d'olio. Gli agricoltori si adeguano al contesto e oggi al nord e centro la gestione è questa. Non capisco le ragioni del tuo commento il Signore ha raccontato solo la realtà, non ci sono le condizioni per fare grandi appezzamenti e i big money, quindi, le aziende olivicole anche hobbistiche sono piccole e per lo più assorbono familiari che nel tempo libero si danno alla raccolta.
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