GIANNI SCHICCHI INFERNO (Sergio Basile-Spartaco Ripa)

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  • เผยแพร่เมื่อ 21 ธ.ค. 2024
  • Anteprima videodisegnata dell'opera lirica GIANNI SCHICCHI.
    Un teatro pieno di giovani applaude il Gianni Schicchi di ieri sera al Teatro dei Rinnovati, ultimo spettacolo della rassegna lirico-sinfonica Regeneration Opera di Amat in coproduzione con i Teatri di Siena: obiettivo principale: riportare i giovani a teatro. Oggi possiamo dire che il fine è stato raggiunto, grazie a una proposta culturale fuori da tutti gli schemi, che ha portato una freschezza inaspettata, incuriosendo molti ragazzi, tanti di loro spinti a varcare per la prima volta la soglia del Teatro.
    La sorpresa iniziale è stata potente, con la proiezione di un graphic novel originale ad opera di Spartaco Ripa che contestualizza e attualizza l’opera pucciniana: come succede da sempre commedia e tragedia si incontrano, fino a confondersi. Siamo all’inferno dove lo Schicchi è condannato a scontare la sua pena, come lo stesso Dante ci racconta, insieme agli altri protagonisti della vicenda: l’idea di fondo è che l’inferno sia un grande ospedale dove si viene dolorosamente curati per non guarire mail. Il messaggio è chiaro e forte: l’avidità e la brama di ricchezza, tema centrale dell’opera, sono “scarto”, “sporcizia”, come si rende evidente dalla prima spiazzante, quanto potente immagine ad apertura di sipario, con la somministrazione ai dannati di enormi e dolorosi clisteri. Grotteschi demoni-infermieri tormentano i personaggi che rivivono così le azioni commesse in vita, in un lontano e doloroso retaggio. Uno spettacolo dunque ricco di morale, che aggiunge senso alla stesura originale e che proprio per questo giustifica il completo stravolgimento della tradizione. L’orchestra, diretta da Concetta Anastasi, è vivace e complice della regia, nel rispetto totale della musica di Puccini e della brillante scrittura del libretto. La regia di Sergio Basile con la collaborazione di Yuri Napoli, curata in ogni dettaglio, incuriosisce e stupisce continuamente, con indizi disseminati ad arte sulla scena che si ricompongono poi per dare significato ad ogni azione. Le luci di Pietro Sperduti sono travolgenti, una scena dipinta magistralmente, che va dal ghiaccio al fuoco. Nel cast Claudio Mugnaini, Matteo Tavini, Costanza Renai, Francesca Lazzeroni, Dielli Hoxha, Cristina Rosa, Keren Or Davidovitch, Claudio Giovani, Omar Cepparolli, Lorenzo Martinuzzi, Simone Balducci, Michele Mignone, Sara Bogi. Un gruppo di cantanti-attori giovane, affiatato ed entusiasta che ha conferito un’energia straordinaria allo spettacolo, coinvolgendo tutto il pubblico, giovani compresi.

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