Video molto interessante, complimenti. Sarebbe bello anche vedere un video più "tecnico" riguardo lo sviluppo per le luci. Cioè, decidere un' esposizione per una foto e arrivare al risultato finale desiderato calcolando i tempi in base allo sviluppo. Grazie e ancora complimenti.
Scusami, ma devo mettere un pò di ordine sulle cose iniziali che hai detto, sennò chi legge non può capire. Un esposimetro interno lavora sempre in modalità "riflessa", non può, per sua natura, lavorare in nessun altro modo. Nell'esempio delle suore mescoli l'esposizione data dalla macchina o "da un esposimetro esterno", dando ad intendere che la coppia di esposizione fornita è la stessa. Non è così. Nei casi da te citati, neve (preponderanza di bianco) e suore (preponderanza di nero) un esposimetro esterno, che lavora in luce incidente (cioè, misurando la luce effettiva che cade su quello che si sta inquadrando) darà la coppia esposimetrica corretta, al contrario dell'esposimetro della macchina che lavorando in luce riflessa tenderà a sottoesporre la scena di neve e sovraesporre quella con le suore.
Il problema più grande è che mentre in fase di ripresa è abbastanza oggettivabile esporre per le ombre (ad esempio isuro spot sulla zona più scura che voglio venga leggibile e sottoespongo quella lettura di tre stop) capire quanto accorciare il tempo di sviluppo può dipendere da un sacco di fattori (pellicola, rivelatore, contrasto del fotogramma, etc) per cui o si fanno un po' di prove, e si scelgono pochissime accoppiate pellicola rivelatore) o si torna ad avere risultati poco controllati.
Concordo. Infatti è bene, in linea generale, rimanere su una pellicola o due e imparare a conoscerle a menadito, senza cambiare freneticamente come fanno molti, soprattutto giovani, oggi.
Buongiorno. Generalmente tutte le macchine meccaniche sono riparabili, bisogna però vedere se ne vale la pena. Intendo dire che una macchina come quella indicata costa oggi poche decine di euro, la riparazione potrebbe costare quindi più della macchina stessa.
Ottime indicazioni. Non omettiamo però, che a livello espressivo ( partendo da un negativo sviluppato in modo ''neutro'') lo strumento decisivo è la stampa.
Video molto interessante, complimenti. Sarebbe bello anche vedere un video più "tecnico" riguardo lo sviluppo per le luci. Cioè, decidere un' esposizione per una foto e arrivare al risultato finale desiderato calcolando i tempi in base allo sviluppo. Grazie e ancora complimenti.
Preciso e molto chiaro, grazie!
Grazie mille.
Scusami, ma devo mettere un pò di ordine sulle cose iniziali che hai detto, sennò chi legge non può capire. Un esposimetro interno lavora sempre in modalità "riflessa", non può, per sua natura, lavorare in nessun altro modo.
Nell'esempio delle suore mescoli l'esposizione data dalla macchina o "da un esposimetro esterno", dando ad intendere che la coppia di esposizione fornita è la stessa. Non è così. Nei casi da te citati, neve (preponderanza di bianco) e suore (preponderanza di nero) un esposimetro esterno, che lavora in luce incidente (cioè, misurando la luce effettiva che cade su quello che si sta inquadrando) darà la coppia esposimetrica corretta, al contrario dell'esposimetro della macchina che lavorando in luce riflessa tenderà a sottoesporre la scena di neve e sovraesporre quella con le suore.
Il problema più grande è che mentre in fase di ripresa è abbastanza oggettivabile esporre per le ombre (ad esempio isuro spot sulla zona più scura che voglio venga leggibile e sottoespongo quella lettura di tre stop) capire quanto accorciare il tempo di sviluppo può dipendere da un sacco di fattori (pellicola, rivelatore, contrasto del fotogramma, etc) per cui o si fanno un po' di prove, e si scelgono pochissime accoppiate pellicola rivelatore) o si torna ad avere risultati poco controllati.
Concordo. Infatti è bene, in linea generale, rimanere su una pellicola o due e imparare a conoscerle a menadito, senza cambiare freneticamente come fanno molti, soprattutto giovani, oggi.
Ottimo consiglio, sicuramente farò così. Grazie ancora per i video sempre utili.
Salve, sono in possesso di una Voigtlander Vito clr di mio padre, ho notato dal mirino non si vede niente, secondo lei é riparabile?
Buongiorno. Generalmente tutte le macchine meccaniche sono riparabili, bisogna però vedere se ne vale la pena. Intendo dire che una macchina come quella indicata costa oggi poche decine di euro, la riparazione potrebbe costare quindi più della macchina stessa.
Ottime indicazioni. Non omettiamo però, che a livello espressivo ( partendo da un negativo sviluppato in modo ''neutro'') lo strumento decisivo è la stampa.