Ottimo video, soprattutto la parte che collega il conflitto del combattimento con il conflitto della trama, come dire: combatti (fai combattere il tuoi personaggi) per una ragione! Non l'ho trovato neanche troppo lungo, è una discussione che non si perde in tecnicismi ma discute in maniera sensata come e perché scrivere combattimenti. Lo rivedrò sicuramente.
Gran bel video! Concordo sul fatto che bisogna creare una coerenza di fondo nell'ambientazione e poi un picco particolare ci sta volentieri, tipo la montagna che cavalca che decapita il cavallo (chi ha fatto un po' di macelleria sa cosa possa significare) o schiaccia la gente a pure mazzate di cattiveria. Got è pieno anche di esempi che penso possano rientrare nel foreshadowing, dove spesso dei guerrieri titolati si sanno fama e imprese con largo anticipo e quando li si vede in azione possono deludere o esaltare, creando comunque scontri epici e attesi dal lettore. All'atto pratico, come nel cinema si dice che una scena di combattimento ben fatta non è mai confusa, ma è comprensibile, credo sia vero pure nei romanzi in una certa parte. Quando le cose diventano troppo complicate da seguire, di solito cala l'adrenalina dello scontro e diventa un po' una lotta di comprensione. Ultimamente apprezzo molto i combattimenti con causa ed effetto e poco altro, e se poi serve, i personaggi cercano di capire che è successo davvero e ci rimuginano a bocce ferme. La ricerca di tecnicismi estremi a volte è un po' autocompiacimento dello scrittore (mi ci metto pure io😅) o accontenta la nicchia, come dici nel video. A me capita con le armi tecnologiche. Pur sapendo che hanno basi reali, ma applicazioni ancora fantascientifiche, sono spesso lì che pendo dalle labbra dell'autore per sapere come ha pensato questa o quella fantatecnologia 😂
Ciao Vito, grazie mille! Sulla parte tecnologica-fantascientifica non apro parentesi, perché a volte ci si perde in un bicchier d'acqua già con le spade magiche, figurati con i fucili spaziali 🤣. Per quello che riguarda Martin e la creazione dell'aspettativa da esaltare o meno, è un eccellente esempio di quello che dicevo nel video, con anche qualcosa di più. Martin è bravissimo a creare dei personaggi che vuoi vedere combattere, che desideri ardentemente si scontrino, e non tanto perché sono bravi con le spade, ma perché sono dei Personaggi, con la P maiuscola. Sono creature iconiche, dotate di volontà e desideri contrastanti, che hanno valori anche opposti: il loro duello diventa uno scontro morale e dialettico, oltre che fisico. Potrei sbrodolarmi di esempi: Jaime, l'uomo che ha la merda al posto dell'onore, contro Ned Stark, l'onore fatto persona; ser Vardis, attempato e nobile cavaliere simbolo della tradizione e Bronn, mercenario infingardo e avaro; i due fratelli Clegane, avvinti dall'odio reciproco... serve che dica altro? si vede che mi piace martin, eh?
@@lucamortali non dirmelo! Emblematico anche lo scontro tra la montagna e Oberyn, per tutte le dinamiche e per il tifo contro che ha la montagna, è uno degli scontri più viscerali di tutti i libri che ho letto. Come quando quello che ha il tifo contro si carica a molla e inverte i pronostici. Martin è bravissimo anche a creare dei messer nessuno come Bronn e lord della Cipolla, profondissimi nella loro semplicità, e tu aspetti loro molto più che i personaggi sovrannaturali come il re degli estranei, Bran o Melisandre.
Personalmente cerco sempre di dosare tecnicismo e "romanticismo". Credo che una buona descrizione di un combattimento debba trasportare il lettore non solo con la descrizione fisica (e dettagliata) dei colpi e dei movimenti, ma anche attraverso quelle micro espressioni e lampi di pensiero che possono avvenire durante il confronto. I tremori del braccio dopo aver vibrato un colpo, il sudore che fa bruciare gli occhi, i polmoni che esplodono. Il terrore momentaneo che si può provare udendo le urla di battaglia del proprio nemico. Poi è chiaro che dipende dagli obiettivi dello scrittore: se sto facendo combattere due personaggi importanti nella narrazione a cui sono affezionato, magari due ex amici, allora fanculo i tecnicismi, diventa uno scontro stracolmo di metafore e divento molto più poetico. Esempio: Invece di dire "Allora Caio fece vibrare un fendente in direzione di Tizio, con un movimento troppo accentuato del bacino, sicché costui riuscì a prevederlo e a deviarlo con la lama" --> "In quel tumulto di lampi, ogni scintilla scatenata dall'accozzarsi dei due guerrieri rievocava un ricordo della loro passata vita, quando ancora non erano guerrieri, quando ancora erano fratelli". E più o meno il combattimento prosegue in questo canovaccio. Grazie comunque per aver condiviso questo video, in effetti hai toccato qualcosa che per scrittori alle prime armi come me ha sempre suscitato qualche perplessità
Ciao! Felicissimo che il video ti sia stato utile, apprezzo molto la tua idea di mescolare tecnicismo e romanticismo, trovo che sia un buon modo di vedere la questione. Intendo approfondire molto tutto quello che riguarda combattimenti, guerra e armi, specie per quello che riguarda scrittura e Fantasy, quindi spero che anche i prossimi video possano piacerti!
Ottimo video, soprattutto la parte che collega il conflitto del combattimento con il conflitto della trama, come dire: combatti (fai combattere il tuoi personaggi) per una ragione!
Non l'ho trovato neanche troppo lungo, è una discussione che non si perde in tecnicismi ma discute in maniera sensata come e perché scrivere combattimenti. Lo rivedrò sicuramente.
Grazie mille Andrea! Per i tecnicismi prima o poi farò un video dedicato, ma per adesso siete salvi🤣
Gran bel video! Concordo sul fatto che bisogna creare una coerenza di fondo nell'ambientazione e poi un picco particolare ci sta volentieri, tipo la montagna che cavalca che decapita il cavallo (chi ha fatto un po' di macelleria sa cosa possa significare) o schiaccia la gente a pure mazzate di cattiveria. Got è pieno anche di esempi che penso possano rientrare nel foreshadowing, dove spesso dei guerrieri titolati si sanno fama e imprese con largo anticipo e quando li si vede in azione possono deludere o esaltare, creando comunque scontri epici e attesi dal lettore. All'atto pratico, come nel cinema si dice che una scena di combattimento ben fatta non è mai confusa, ma è comprensibile, credo sia vero pure nei romanzi in una certa parte. Quando le cose diventano troppo complicate da seguire, di solito cala l'adrenalina dello scontro e diventa un po' una lotta di comprensione. Ultimamente apprezzo molto i combattimenti con causa ed effetto e poco altro, e se poi serve, i personaggi cercano di capire che è successo davvero e ci rimuginano a bocce ferme. La ricerca di tecnicismi estremi a volte è un po' autocompiacimento dello scrittore (mi ci metto pure io😅) o accontenta la nicchia, come dici nel video. A me capita con le armi tecnologiche. Pur sapendo che hanno basi reali, ma applicazioni ancora fantascientifiche, sono spesso lì che pendo dalle labbra dell'autore per sapere come ha pensato questa o quella fantatecnologia 😂
Ciao Vito, grazie mille! Sulla parte tecnologica-fantascientifica non apro parentesi, perché a volte ci si perde in un bicchier d'acqua già con le spade magiche, figurati con i fucili spaziali 🤣. Per quello che riguarda Martin e la creazione dell'aspettativa da esaltare o meno, è un eccellente esempio di quello che dicevo nel video, con anche qualcosa di più. Martin è bravissimo a creare dei personaggi che vuoi vedere combattere, che desideri ardentemente si scontrino, e non tanto perché sono bravi con le spade, ma perché sono dei Personaggi, con la P maiuscola. Sono creature iconiche, dotate di volontà e desideri contrastanti, che hanno valori anche opposti: il loro duello diventa uno scontro morale e dialettico, oltre che fisico.
Potrei sbrodolarmi di esempi: Jaime, l'uomo che ha la merda al posto dell'onore, contro Ned Stark, l'onore fatto persona; ser Vardis, attempato e nobile cavaliere simbolo della tradizione e Bronn, mercenario infingardo e avaro; i due fratelli Clegane, avvinti dall'odio reciproco... serve che dica altro?
si vede che mi piace martin, eh?
@@lucamortali non dirmelo! Emblematico anche lo scontro tra la montagna e Oberyn, per tutte le dinamiche e per il tifo contro che ha la montagna, è uno degli scontri più viscerali di tutti i libri che ho letto. Come quando quello che ha il tifo contro si carica a molla e inverte i pronostici. Martin è bravissimo anche a creare dei messer nessuno come Bronn e lord della Cipolla, profondissimi nella loro semplicità, e tu aspetti loro molto più che i personaggi sovrannaturali come il re degli estranei, Bran o Melisandre.
We ma sto video me lo ero perso (comunque sì lo sono un sacco però dipende, poi vedo il video e lo commento bene bene).
Attendo la tua risposta allora!
Personalmente cerco sempre di dosare tecnicismo e "romanticismo". Credo che una buona descrizione di un combattimento debba trasportare il lettore non solo con la descrizione fisica (e dettagliata) dei colpi e dei movimenti, ma anche attraverso quelle micro espressioni e lampi di pensiero che possono avvenire durante il confronto. I tremori del braccio dopo aver vibrato un colpo, il sudore che fa bruciare gli occhi, i polmoni che esplodono. Il terrore momentaneo che si può provare udendo le urla di battaglia del proprio nemico.
Poi è chiaro che dipende dagli obiettivi dello scrittore: se sto facendo combattere due personaggi importanti nella narrazione a cui sono affezionato, magari due ex amici, allora fanculo i tecnicismi, diventa uno scontro stracolmo di metafore e divento molto più poetico.
Esempio: Invece di dire "Allora Caio fece vibrare un fendente in direzione di Tizio, con un movimento troppo accentuato del bacino, sicché costui riuscì a prevederlo e a deviarlo con la lama" --> "In quel tumulto di lampi, ogni scintilla scatenata dall'accozzarsi dei due guerrieri rievocava un ricordo della loro passata vita, quando ancora non erano guerrieri, quando ancora erano fratelli". E più o meno il combattimento prosegue in questo canovaccio.
Grazie comunque per aver condiviso questo video, in effetti hai toccato qualcosa che per scrittori alle prime armi come me ha sempre suscitato qualche perplessità
Ciao! Felicissimo che il video ti sia stato utile, apprezzo molto la tua idea di mescolare tecnicismo e romanticismo, trovo che sia un buon modo di vedere la questione. Intendo approfondire molto tutto quello che riguarda combattimenti, guerra e armi, specie per quello che riguarda scrittura e Fantasy, quindi spero che anche i prossimi video possano piacerti!