Io credo che nessuno può sapere se un certo percorso universitario/lavorativo sia la scelta giusta per se stesso, ci sono _troppe_ variabili, l'unica soluzione é provarci ed eventualmente avere il coraggio di riconoscere di avere fatto una scelta sbagliata e cambiare strada. Per quanto riguarda le passioni, io credo che quasi tutti ne abbiano una, é solo che non tutti se ne rendono conto, oppure temono che la loro passione non sia abbastanza cool. Se ti piace seguire la formula 1, va bene così, non c'é bisogno di fare finta di essere un pittore/musicista solo per poter dire di avere un hobby cool, però comunque capita che alla fine uno si sente inferiore, o meno interessante (?) Mi é piaciuto molto quando dici che "la passione non ha uno scopo finale", nel senso che una propria passione deve fare stare bene se stesso, a prescindere dal giudizio altrui.
Io l'ho capito a 29 anni cosa volessi fare e poi mi sono iscritto all'università. L' ho scoperto dopo un percorso psicologico e dopo aver vissuto anni all'estero. All'estero non importa nulla dell'età e sinceramente voglio laurearmi perché amo le materie che studio e potrebbe farmi stare meglio in futuro con lavori per me più interessante e più in linea con i miei interessi. Se si impiega tempo per capire se stessi non è mai tempo sprecato. Prima infatti ho provato varie e varie strade e non me ne pento. La vita non è una gara e non abbiamo tutti lo stesso percorso di vita.
Per quella che è stata la mia esperienza, è giusto prendersi tempo per conoscersi, ma neanche troppo. Sia perché ci evolviamo di continuo (quindi ci possiamo conoscere per come siamo ora, ma magari tra 6 mesi cambiamo radicalmente obiettivi) e sia perché nel frattempo si possono fare cose che comunque ci ispirano ma non sentiamo permanenti. Forse la chiave è questa, fare quelle cose che ci piacciono ora ma magari non domani. Trovo molto vera questa frase: "A goal is a dream with a deadline" nel senso che aiuta darsi un tempo per raggiungere qualche obiettivo, così poi si può creare un altro obiettivo e inseguire quello. Anche perché dopo aver raggiunto un sogno che fai? Te lo godi, ma poi subentra quel vuoto che va colmato con l'energia e la carica per qualcos'altro che ci faccia svegliare la mattina contenti del viaggio e non solo della destinazione
Sono sttaa molti anni dei miei ventanni in wuesti discorsi orribili... Per wuesto preferisco nettamente i miei 30 ai miei 20 anni ... Mi sono tirata fuori da questi inghippi mentali. E asfissianti.... I ragazzi e almeno io a vent'anni anni non conoscono le alternative. Sanno solo wueste due. L'Italia è un oarse per vecchi. Sempre sentita non abbastanza. Gli adulti hanno sempre predominato, non mi hanno mai fatto sentire ESISTENTE e hi vissuto molto male alla tua età... Soffrivo ma neanche oo sapevo. Non riuscivo a suoerare i miei difetti. Ho visstuto negli stessi oroblemi oer anni senza risolverli o nessuno che mi aiutasse a risolverli. Alla fine me ne sono andata a piccoli passi. Stavo sentendo che stavo cercando di affrancarmi piano piano da casa, con dei tentativi. E ora sono anni che sono via, in 3 anni mi sono ripresa quello che non ho fatto tutta la mia adolescenza. Avrei voluto fare di più? Sì. Mi manca sempre la vita, soprattutto le persone. Però ad oggi mi alzo e dico WOW STO VIVENDO UN NUOVO GIORNO (E SONO IN SPAGNA) non è facile. Anzi forse dopo 3-4 anni posso tirare un sosiro di sollievo. Per anni andavo in crisi anche anche per chiedere il conto al bar dovendo dirlo in spagnolo e non capendoci un'acca. Sono partita da zero. Io ho trovato la mia svolta o la possibilità di inziare una seconda vita qui.
se posso Talía: il microfono toglie un pò di fruibilità del video, come se parlassi con la mascherina.. topic molto interessante, ad alcuni tuoi coetanei potrebbe dare molti spunti di riflessione
Ma diciamo che la scelta lavoro o università è personale e dipende dalle circostanze e attitudini. Se si vuole subito lavorare allora non è cosi sbagliato rinunciare all'università. Invece se si vuole fare un certa professione e interessa approfondire un ambito che piace si può continuare con gli studi . Nessuna delle due scelte è sbagliata dipende da noi ...
La cosa migliore è conoscerti prenderti del tempo e capire chi sei per non correre il rischio di trovarti vecchio e non sapere come sei fatto...è fondamentale cominciare con il piede giusto perché poi tutto è collegato
Il problema è che a diciotto anni sei un bel nulla... dovresti differenziarti, hai una mente incredibile, ma sotto altri aspetti sei molto fragile e non puoi fare certe altre cose.... È solo questione di fare esperienze e di crescere ... Mi viene da pensare ...
Io credo che nessuno può sapere se un certo percorso universitario/lavorativo sia la scelta giusta per se stesso, ci sono _troppe_ variabili, l'unica soluzione é provarci ed eventualmente avere il coraggio di riconoscere di avere fatto una scelta sbagliata e cambiare strada.
Per quanto riguarda le passioni, io credo che quasi tutti ne abbiano una, é solo che non tutti se ne rendono conto, oppure temono che la loro passione non sia abbastanza cool. Se ti piace seguire la formula 1, va bene così, non c'é bisogno di fare finta di essere un pittore/musicista solo per poter dire di avere un hobby cool, però comunque capita che alla fine uno si sente inferiore, o meno interessante (?)
Mi é piaciuto molto quando dici che "la passione non ha uno scopo finale", nel senso che una propria passione deve fare stare bene se stesso, a prescindere dal giudizio altrui.
Io l'ho capito a 29 anni cosa volessi fare e poi mi sono iscritto all'università. L' ho scoperto dopo un percorso psicologico e dopo aver vissuto anni all'estero. All'estero non importa nulla dell'età e sinceramente voglio laurearmi perché amo le materie che studio e potrebbe farmi stare meglio in futuro con lavori per me più interessante e più in linea con i miei interessi. Se si impiega tempo per capire se stessi non è mai tempo sprecato. Prima infatti ho provato varie e varie strade e non me ne pento. La vita non è una gara e non abbiamo tutti lo stesso percorso di vita.
❤❤❤❤
Per quella che è stata la mia esperienza, è giusto prendersi tempo per conoscersi, ma neanche troppo. Sia perché ci evolviamo di continuo (quindi ci possiamo conoscere per come siamo ora, ma magari tra 6 mesi cambiamo radicalmente obiettivi) e sia perché nel frattempo si possono fare cose che comunque ci ispirano ma non sentiamo permanenti. Forse la chiave è questa, fare quelle cose che ci piacciono ora ma magari non domani. Trovo molto vera questa frase: "A goal is a dream with a deadline" nel senso che aiuta darsi un tempo per raggiungere qualche obiettivo, così poi si può creare un altro obiettivo e inseguire quello. Anche perché dopo aver raggiunto un sogno che fai? Te lo godi, ma poi subentra quel vuoto che va colmato con l'energia e la carica per qualcos'altro che ci faccia svegliare la mattina contenti del viaggio e non solo della destinazione
Quindi i sogni hanno una fine...
@@rosalindamattera2753 più che una fine, mi piace chiamarlo un raggiungimento!
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Sono sttaa molti anni dei miei ventanni in wuesti discorsi orribili... Per wuesto preferisco nettamente i miei 30 ai miei 20 anni ... Mi sono tirata fuori da questi inghippi mentali. E asfissianti.... I ragazzi e almeno io a vent'anni anni non conoscono le alternative. Sanno solo wueste due. L'Italia è un oarse per vecchi. Sempre sentita non abbastanza. Gli adulti hanno sempre predominato, non mi hanno mai fatto sentire ESISTENTE e hi vissuto molto male alla tua età... Soffrivo ma neanche oo sapevo. Non riuscivo a suoerare i miei difetti. Ho visstuto negli stessi oroblemi oer anni senza risolverli o nessuno che mi aiutasse a risolverli. Alla fine me ne sono andata a piccoli passi. Stavo sentendo che stavo cercando di affrancarmi piano piano da casa, con dei tentativi. E ora sono anni che sono via, in 3 anni mi sono ripresa quello che non ho fatto tutta la mia adolescenza. Avrei voluto fare di più? Sì. Mi manca sempre la vita, soprattutto le persone. Però ad oggi mi alzo e dico WOW STO VIVENDO UN NUOVO GIORNO (E SONO IN SPAGNA) non è facile. Anzi forse dopo 3-4 anni posso tirare un sosiro di sollievo. Per anni andavo in crisi anche anche per chiedere il conto al bar dovendo dirlo in spagnolo e non capendoci un'acca. Sono partita da zero. Io ho trovato la mia svolta o la possibilità di inziare una seconda vita qui.
Mamma mia video giusto al momento giusto ❤🩹
❤❤❤❤❤❤
se posso Talía: il microfono toglie un pò di fruibilità del video, come se parlassi con la mascherina.. topic molto interessante, ad alcuni tuoi coetanei potrebbe dare molti spunti di riflessione
Mi piaci molto, ma abbiamo fatto il classico entrambe... Alla fine vado sempre a sbattere sulle persone come me... Ma sono rare.
Ma diciamo che la scelta lavoro o università è personale e dipende dalle circostanze e attitudini. Se si vuole subito lavorare allora non è cosi sbagliato rinunciare all'università. Invece se si vuole fare un certa professione e interessa approfondire un ambito che piace si può continuare con gli studi . Nessuna delle due scelte è sbagliata dipende da noi ...
Concordo con te.
Nel primo minuto stavo già sudando per la rabbia
perchè il rumore della moca in sottofondo?
immagino sia per spezzare il discorso in diverse parti
La cosa migliore è conoscerti prenderti del tempo e capire chi sei per non correre il rischio di trovarti vecchio e non sapere come sei fatto...è fondamentale cominciare con il piede giusto perché poi tutto è collegato
Ci tengo a precisare che questa non è una opinione ma è la verità assoluta
Il problema è che a diciotto anni sei un bel nulla... dovresti differenziarti, hai una mente incredibile, ma sotto altri aspetti sei molto fragile e non puoi fare certe altre cose.... È solo questione di fare esperienze e di crescere ... Mi viene da pensare ...