Le altre porte di Kiev

Mi ha preso questa tristezza e mi sono messo al piano, non solo per scrivere un altro episodio della suite che da tempo vado scrivendo su guerre e violenza, ma per "interpretare" una emozione di prima intenzione, quella d'autore. Sui cenni di rimando alla monumentale Grande Porta di Mussorgskij, e dei suoi accordi che ricordano l' imponenza corale del Boris dove si canta Slàva, Slàva ...... Gloria, Gloria! .... è solo un attimo il ricordo, poi lo sfaldamento del gesto che corre sulle strade rese spettrali dalla desolazione del paesaggio di guerra. Ecco le "altre" porte di una città devastata, materialmente ma non moralmente. La libertà è etica, l'oppressione immorale. (at)

[@angelamaldotti3432]

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