L'ingegneria delle dighe mi ha sempre affascinato e quest'estate sono stato per la prima volta a visitare il Vajont. Tanto affascinante quanto triste...vedere che un quarto delle vittime erano bambini sotto i 15 anni, tutte quelle persone innocenti...esperienza che ti lascia il segno.
Sono stato li l anno scorso in occasione del 60esimo. Visitare quei luoghi mette un senso di tristezza enorme soprattutto se si conosce bene la storia di quel tragico evento
Esatto, l'esistenza della frana era nota almeno dal 1960: non si bloccarono i collaudi dell'opera (durante l'ultimo dei quali avvenne la catastrofe) esclusivamente per motivi economici, altro che errore ingegneristico...
Il progetto di 260 metri di altezza della diga non e quello originale, perché il primo progetto della diga era più basso,ed è stata alzata in corso d' opera, la diga era stata costruita a regola d' arte visto e considerato che era a suo tempo l' unica del suo genere in quegli anni e che poi ha resistito all' onda, ma era il sito che non era adatto a quello scopo, poi avevano pure iniziato a costruirla senza i permessi che non arrivavano mai, sapevano della frana e l' hanno ignorata tant'è che hanno costruito il by-pass per poter sfruttare ancora l' invaso dopo la frana ,SAPEVANO TUTTO E HANNO IGNORATO IL PROBLEMA.
Nel 2001, il regista Renzo Martinelli diresse il film Vajont, ma ciò che Paolini riuscì a fare, descrivendo in diretta, di notte, ai piedi del muro della diga, facendo coincidere i tempi della descrizione con quelli dell’evento, sia l’opera più toccante che sia mai stata tributata alle vittime di questa catastrofe; purtroppo annunciata.
Si è parlato ampiamente della tragedia del Vajont, io mi permetto di ringraziare Tutti voi di Ingegneria Italia per l'opera per i servizi e gli approfondimenti che ci portate. Grazie di cuore.
Da Friulano, abitante a Pordenone e appassionato di ingegneria, il Vajont mi ha sempre emozionato. Ingegneristicamente una perla. Con grande rammarico ricordiamo l'epilogo, ma soprattutto in mia opinione, l'aver preso il peggio da questo. Le grandi opere idroelettriche in Italia sono morte quel 9.10.63 e nel tempo forse faranno danni (economici) peggiori
Ho visitato l'anno scorso e vi garantisco che camminare sopra la diga crea un brivido non da poco. Per uno che soffre di vertigini come il sottoscritto poi..non parliamome. Ti si stringe il cuore.. ad esser lì. Senti nell'aria quanto accaduto
@@MassimilianoMoretti abito a 10 minuti... ci sono stato parecchie volte ed hai pienamente ragione. La diga in sé è senz'altro un grande capolavoro ingegneristico del secolo scorso purtroppo ovviamente alle condizioni del territorio e ai "segnali di pericolo" ignorati.
Un po' come quando fecero il referendum contro il nucleare poco tempo dopo il disastro di Chernobyl facendo leva sull'effetto paura della popolazione, ignara delle reali cause del disastro. Anche lì eravamo il fiore all'occhiello in Europa in quanto ad energia nucleare e da allora abbiamo abbandonato quella utile fonte
Ricordo quando nel 1967 visitai il luogo con mio zio che comandava una Brigata della Divisione Ariete di stanza a Maniago e aveva diretto parte dei soccorsi, soprattutto a valle, è agghiacciante dirlo, per il recupero dei corpi portati dal fiume. Erano appena cominciati i lavori di ricostruzione di Longarone più a valle, ma, a distanza di quasi quattro anni, il paesaggio della vecchia Longarone sembrava un paesaggio lunare, da brivido. La cosa che impressionava di più era proprio la diga che restava intatta a dominare la valle.
Importante la vostra testimonianza ! Ricordare che quando si progetta bisogna tenere conto di tutto ! Col senno di poi nemmeno una quota d’acqua di 200 metri avrebbe evitato il disastro!
Sono di Longarone, precisamente di Pirago (ma trasferito all'estero). Da bambino, vedevo la diga del Vajont senza rendermi veramente conto di cosa fosse successo. Crescendo e domandando ai miei genitori e nonni, salvi per poco, mi son reso conto del significato che ha ora. Ogni inverno torno a casa per le ferie, e appena la intravedo mi tornano in mente le storie raccontate di quei momenti, del frastuono, la casa che trema e il silenzio poco dopo
Ciao ragazzi, ero molto curioso di vedere questo video dal momento che ero lì con voi quel giorno. Video molto ben fatto, complimenti! Faccio però rispettosamente notare che non è stato nominato il Comune di Castellavazzo che ha avuto le frazioni di Vajont e Codissago colpite dall' onda, con 111 vittime. Aggiungerei anche i ringraziamenti finali, altre che al Parco delle Dolomiti Friulane, anche alla Fondazione Vajont che vi ha accompagnato sul coronamento con la sua guida. Grazie ancora per il video e per tutto l'impegno che mettete in questo lavoro.
Ciao Ivano, il comune di Castellavazzo con le frazioni di Vajont e Codissago è citato in fondo al video assieme a tutte le altre località colpite. In descrizione invece abbiamo ringraziato tutti gli enti e persone che ci hanno aiutato nella realizzazione del video. Tra questi anche Fondazione Vajont. Grazie mille per le tue belle parole!
Ogni anno guardo lo spettacolo di Paolini, per ricordarmi di quanto la capacità umana di non essere ragionevole di fronte al profitto porti l'uomo a fallire miseramente e tragicamente ogni sua impresa. Il profitto non è l'unica cosa che conta, e questo pensiero può essere applicato in ogni campo sociale odierno per intuire che stiamo andando verso il fallimento. Nel caso del Vajont, si è voluto correre non rispettando l'arrivo delle autorizzazioni, si è voluto evitare di fare analisi più approfondite se non a progetto già ultimato, si è voluto ignorare tutti i segni di cedimento di questo impianto e gli avvertimenti degli altri impianti che hanno subito frane, e si è controllato e supervisionato poco tutto l'operato. Con la diga già costruita, non era ammissibile rinunciare al progetto; era però ammissibile correre così tanti rischi e portare alla morte 2000+ persone.
Verissimo, non conoscevo questo disastro prima di essere lui in TV tanti anni fa. Un grande,quando descrive l onda e quello.che succede sembra di essere lì e senti l aria che arriva. Da pelle d'oca
Complimenti ragazzi,come sempre spiegate qualsiasi argomento in modo semplice e capace da capire alla perfezione da grandi e piccoli,un argomento ben spiegato x una tragedia che visto i vari avvertimenti della natura di poteva evitare,ma come sempre il denaro è la presunzione a volte ha accecato le persone e in Italia anche d più 😢
Sottolinei un punto importante riguardo agli interessi economici. Questo solleva interrogativi fondamentali sulla necessità di priorizzare la sicurezza rispetto al profitto. Dobbiamo assicurarci che le lezioni apprese dal Vajont vengano applicate in futuro!
piu' che errore ingegneristico direi errore dei geologi, la diga ha retto perfettamente, e' che il geologo ha detto "costruite pure li' che la roccia e' solida". gli ingegneri non potevano sapere. tutt'altra cosa la diga del frejus, li' l'errore c'e' stato.
Ogni documentario che vedo c'è sempre qualcosa da scoprire! Se fu chiamata la diga del disonore questo nome purtroppo lo porterà per sempre 🥺🥺🥺 e noi continueremo a pagare per questo errore a discapito altrui
Buongiorno a tutti, da ingegnere dico che per fortuna la diga è stata progettata e realizzata come si deve e non ha ceduto sotto la spinta dell’acqua altrimenti i danni sarebbero stati ben altri. Comunque una vera catastrofe. Grazie ai ragazzi di ingegneria Italia per i vostri video sempre interessanti ed istruttivi.
La frana si è appoggiata alla diga, da quel lato del lago l'acqua è uscita praticamente tutta, quindi se la diga avesse ceduto sarebbe stato sì peggio ma probabilmente non così tanto come si può pensare ad un primo momento...
Invece io ho l'impressione che i danni sarebbero stati minori. Poi magari può essere che mi sbaglio. A radere al suolo Longarone non è stata l'acqua, ma l'onda d'aria spinta dall'acqua in caduta. Acqua che era caduta per ben 260 metri. Se la diga fosse crollata, la caduta della massa d'acqua sarebbe stata più breve, e forse pure meno compatta.
Molto ben fatto. Se posso darti un consiglio, barbarossa😊, secondo me nella narrazione dovresti prenderti qualche pausa e rallentare comunque il parlato. Sei bravo e riesci a spiegare bene secondo me con questi pochi accorgimenti saresti ancora più interessante da ascoltare. Complimenti
Questo è un altro degli aspetti tristi e vergognosi di quella tragedia. Alla fine solo due condannati, su undici a processo, con pena di 5 anni e 3 anni e 8 mesi, parzialmente condonata di 3 anni per indulto, e messa in libertà del maggior condannato per motivi di salute. Tutti gli altri assolti con varie motivazioni. La richiesta originale del PM era stata di 21 anni per tutti eccetto uno per 9 anni. L'unico a pagare veramente fu l'ingegnere Pancini che si tolse la vita per il rimorso.
Già, perché sempre cupidigia, pure per opere pubbliche che hanno permesso pure il tuo benessere e l'elettricità che tu usi (sempre che non scrivi dall'estero, nel caso amen). Perché non è che in quegli anni l'Italia fosse in rapida crescita e con una spasmodica richiesta di energia elettrica, molto più facile accusare qualche stronzo che non conosci, per decisioni prese in un periodo che non hai vissuto. Vuoi accusare qualcuno? Comincia dai tuoi avi, che hanno avuto la cupidigia di volere della tecnologia nelle loro vite. (Cioè, forse; magari pure no, non li conosco).
Certo che il commento dell'ONU mi fa rabbrividire, sembra proprio un'accusare gli ingegneri e scienziati, e non considerare la politica di quegli anni. Ora le costruzioni non sono più sicure solo perché la scienza è proseguita e sappiamo molte più cose ora, ma anche perché le cose "si facevano", non è colpa delle singole persone ma dell'intero processo. E questo include anche i politici. Ora abbiamo, grazie a processi e alle conoscenze anche di disastri più e meno gravi, dei sistemi in atto per impedirlo. Suona come accusare Marie Curie di negligenza, ma semplicemente non si sapeva dell'effetto delle radiazioni fino ad allora.
Sarebbe opportuno dire che forse anche per manie di grandezza il progetto subi due varianti portando l'altezza della diga dai 202 metri ai 261 metri finali ignorando comunque i segnali di pericolo che il TOC aveva sempre dato 😮
Chissà se farà scuola il disastro "naturale" nel progetto del ponte sullo stretto , pensando al terremoto di Messina . Il dubbio è fondato pensando alla zona ad alto rischio sismico . L'utilità poi , un mese all'anno , non giustifica il rischio e l'investimento , vista l'esistenza di strutture portuali esistenti e valide con il costo senz'altro inferiore al costo del pedaggio del passaggio su ponte . Più che un ponte mi sembra più una passerella x acquisizione di voti
....non erano superstiziosi , non si sono domandati perché il monte "Tock" si chiamasse così da sempre . Tock in dialetto veneto vuol dire "pezzi" e in dialetto friulano vuol dire"marcio"
Ma la domanda è: visto il numero di dighe costruire sulle alpi in quel periodo, hanno avuto tutte uno studio geologico simile? Ce ne sono altre a rischio per lo stesso motivo?
Errori simili, anche se di proporzioni inferiori, si erano già verificati in passato. Il crollo della di di Gleno (1923 circa 500 vittime) Il crollo della diga di Molare (1935 circa 100 vittime) Alla base progetti che non hanno tenuto conto della morfologia del territorio ed errori progettuali. Il tutto per realizzare invasi di capienza superiore a quella del progetto iniziale.
Ci sono stato. Tutti sapevano,vedevano gli alberi muoversi. Spostarsi..incredibile il pezzo di montagna che e' venuto giu'. Povera gente. Sempre per il Dio denaro...
Concordo che ci sono stati segnali di allerta e che molti esperti avrebbero potuto prevedere i rischi. Come possiamo garantire che simili situazioni vengano affrontate in modo diverso in futuro? È un argomento importante da esplorare
Dal punto di vista ingegneristico una vera opera d’arte, tant’è vero che la diga è intatta. Peccato che non hanno voluto valutare bene il pericolo geologico. Una domanda: la diga ad oggi funziona ancora?
C'è da dire che a livello prettamente strutturale è stata progettata e realizzata in modo ineccepibile. Ma teoricamente, potrebbe essere ammodernata e rimessa in opera?
Molto semplicemente, credo che i responsabili di questa indicibile sciagura abbiano ignorato l'ipotesi più catastrofica tra tutte quelle che dagli studiosi erano state prospettate loro. Per colpa, dolo, irresponsabilità non sta a me dirlo. Credo che, con buon senso, sarebbe stato bene considerare anche la peggiore ipotesi, evacuando Longarone, le sue frazioni in Veneto ( non Erto e Casso che facevano e fanno comune a se' e sono in Friuli ). Ricostruito Longarone più a valle? Non mi risulta.....la chiesa e' esattamente sul sito di quella vecchia, ma anche Pirago, intorno al suo campanile. Poi la parte nuova termina al municipio......boh, magari sbaglio io, se qualcuno sa, mi faccia sapere. Grazie!
Indipendentemente dalla questione se si tratti di un errore ingegneristico o meno, il Vajont rimane un monito sulla responsabilità di tutte le figure che lavorano ad un progetto complesso. È fondamentale apprendere da eventi come questo per garantire che simili tragedie non si ripetano.
Questo video alimenta la memoria del disastro del Vajont, e per questo ringrazio, ma presenta alcune informazioni non corrette: - i paesi di Erto, Castellavazzo e Codissago sono stati danneggiati ma non distrutti e una semplice visita sui luoghi potrà permettere di rendersi conto di questo fatto -il paese di Longarone è stato ricostruito esattamente nello stesso luogo in cui si trovava prima del disastro, non più a valle, come detto nel video, solamente la parte a destra della via principale, che attraversa il paese, è ad un livello più alto rispetto al livello di prima del disastro: la chiesa arcipretale è stata ricostruita esattamente nello stesso luogo in cui si trovava prima. Ringrazio per l' attenzione.
Sono anni che stiamo dicendo sempre le stesse cose. Forse era il caso di scegliere: o la diga e spostare il paese, oppure niente diga. Però l'energia serviva. Poi come funziona tutto in Italia ha fatto il resto.
Vuol dire che la DIGA era stata costruita in modo impeccabibe.. e nonpenso che nessuno faccia una prova simile ma come si vede ha retto ad una spinta Immensa!! il vero problema è il POSTO che non andava bene ora io mi chiedo ma non si potrebbe sfuttare con un bacino piu basso che non faccia pressione al monte TOC ma che cmq possa generare una corrente se pur minima ma almeno non sarebbe stata costruita per nulla e sopratutto non sarebbero morti per nulla.
All' epoca la geologia era una scienza giovane e non disponevano dei mezzi dei nostri giorni. Cmq Muller aveva trovato una anomalia su uno dei strumenti piezometri, ma pensò che fosse guasto....se avesse indagato avrebbe scoperto l' enorme accumulo di acqua sotto la paleofrana e lo strato di argilla che poi determinò lo slittamento a 100km orari circa della frana. La diga l' ho vista dal vivo e fa impressione, quello che invece non mi è piaciuto è che il sito è diventato luogo di villeggiatura con tanto di camioncino dei panini...
Non è vero: la frana era stata individuata con grande precisione già qualche anno prima del distacco, ma la Sade non rese pubblica la cosa convinta di gestirla "in casa" e determinata a portare fino in fondo i collaudi per non perdere l'opera.
ci sono andati vicini...... che ci fosse un problema di franosità era oggettivo, ma lo strato di argilla non l'hanno trovato, era a quasi 200 mt di profondità, loro arrivarono qualche decina di metri prima con i carotaggi..... fu quello il problema, anche l'enorme frana che si staccò, se non avesse potuto contare sulla grande velocità che fu data dall'argilla non avrebbe provocato questo mecello
@@sideden1778 avevano fatto 4 pozzi piezometrici e solo uno (quello più a est) arrivò a toccare il piano di scivolamento.gli altri 3 si dovettero fermare perchè le sonde trovavano delle cavità ed era impossibile proseguire oltre. questi 3 pozzi davano esattamente la stessa quota del lago .
@@IngegneriaItalia essendo scritto tra virgolette, bisogna un pò interpretare...vuol dire che le avvisaglie per un disastro c'erano, ma nessuno lo ha considerato. Questo è il senso del "voluto"
@@IngegneriaItalia Da tutti coloro che sapevano da anni dell'esistenza dell'enorme frana e ciononostante proseguirono imperterriti con i lavori e i collaudi, disposti a correre qualsiasi rischio pur di non perdere l'impianto: possibile che ancora non lo abbiate capito? C'è stato del dolo, lo dicono le carte del processo e le relative (seppur esigue) condanne: parlare di "errore tecnico" a mio parere non è solo fuorviante ma anche irrispettoso nei confronti della verità dei fatti.
Siete bravi e coinvolgenti nelle esposizioni, ma secondo me troppo veloci e frenetici, come se la chiarezza e la completezza della narrazione dipendesse da quanti secondi in meno ci si riesce a mettere per finire tutto. Metteteci un 20% in più, o infilate nel tempo il 20% di considerazioni in meno e sarete perfetti.
Evidenzi un aspetto cruciale relativo agli interessi economici, ponendo interrogativi fondamentali sulla necessità di dare la priorità alla sicurezza rispetto al guadagno. Si spera sempre che da queste tragedie si possa migliorare per un futuro più sicuro!
Non ci faresti molto: avresti un serbatoio ridotto al minimo senza contare che gli scarichi originali sono otturati dalla frana. In ultima battuta: ormai tutta la zona può essere considerata un vero e proprio sacrario.
Fu fatta una proposta in tal senso anni fa ma venne respinta anche per le giuste rimostranze dei sopravvissuti. Comunque l'impianto del Vajont è ancora in parte attivo e in esercizio. Non c'è più l'invaso ma ci passano ancora le gallerie che, provenienti dalle altre dighe, arrivano ad alimentare la centrale di Soverzene.
L'ingegneria delle dighe mi ha sempre affascinato e quest'estate sono stato per la prima volta a visitare il Vajont. Tanto affascinante quanto triste...vedere che un quarto delle vittime erano bambini sotto i 15 anni, tutte quelle persone innocenti...esperienza che ti lascia il segno.
Sono stato li l anno scorso in occasione del 60esimo. Visitare quei luoghi mette un senso di tristezza enorme soprattutto se si conosce bene la storia di quel tragico evento
Non è stato un errore ingegneristico , sapevano tutto ma sono andati avanti lo stesso , c'è una bella differenza da ERRORE ad IGNORARE VOLUTAMENTE
Esatto, l'esistenza della frana era nota almeno dal 1960: non si bloccarono i collaudi dell'opera (durante l'ultimo dei quali avvenne la catastrofe) esclusivamente per motivi economici, altro che errore ingegneristico...
Il progetto di 260 metri di altezza della diga non e quello originale, perché il primo progetto della diga era più basso,ed è stata alzata in corso d' opera, la diga era stata costruita a regola d' arte visto e considerato che era a suo tempo l' unica del suo genere in quegli anni e che poi ha resistito all' onda, ma era il sito che non era adatto a quello scopo, poi avevano pure iniziato a costruirla senza i permessi che non arrivavano mai, sapevano della frana e l' hanno ignorata tant'è che hanno costruito il by-pass per poter sfruttare ancora l' invaso dopo la frana ,SAPEVANO TUTTO E HANNO IGNORATO IL PROBLEMA.
L'ibg cane non era un comico... e' la rappresentazione della media o piu della media dei nostri governanti
Hai pienamente ragione
Esatto. Come si evince dal film di Martinelli e dalla narrazione delle guide in loco
disastro immane. Marco Paolini fece un interessante approfonsimento in teatro e un libro. Il comportamento di certe figure chiave fu incredibile.
Spettacolo teatrale bellissimo quello di Paolini!
Me lo ricordo... Bellissimo e angosciante
Nel 2001, il regista Renzo Martinelli diresse il film Vajont, ma ciò che Paolini riuscì a fare, descrivendo in diretta, di notte, ai piedi del muro della diga, facendo coincidere i tempi della descrizione con quelli dell’evento, sia l’opera più toccante che sia mai stata tributata alle vittime di questa catastrofe; purtroppo annunciata.
@@merell2674 ho visto anche quello e ho pianto come poche volte... mi aveva completamente coinvolto
@@paolacareddu9009 emozionante
Grazie per aver aiutato la memoria a non dimenticare tale catastrofe.
Si è parlato ampiamente della tragedia del Vajont, io mi permetto di ringraziare Tutti voi di Ingegneria Italia per l'opera per i servizi e gli approfondimenti che ci portate. Grazie di cuore.
Da Friulano, abitante a Pordenone e appassionato di ingegneria, il Vajont mi ha sempre emozionato.
Ingegneristicamente una perla.
Con grande rammarico ricordiamo l'epilogo, ma soprattutto in mia opinione, l'aver preso il peggio da questo. Le grandi opere idroelettriche in Italia sono morte quel 9.10.63 e nel tempo forse faranno danni (economici) peggiori
Ho visitato l'anno scorso e vi garantisco che camminare sopra la diga crea un brivido non da poco. Per uno che soffre di vertigini come il sottoscritto poi..non parliamome.
Ti si stringe il cuore.. ad esser lì. Senti nell'aria quanto accaduto
@@MassimilianoMoretti vero, ma sapere che dopo questo abbiamo mollato questa tecnologia
@@MassimilianoMoretti abito a 10 minuti... ci sono stato parecchie volte ed hai pienamente ragione.
La diga in sé è senz'altro un grande capolavoro ingegneristico del secolo scorso purtroppo ovviamente alle condizioni del territorio e ai "segnali di pericolo" ignorati.
Un po' come quando fecero il referendum contro il nucleare poco tempo dopo il disastro di Chernobyl facendo leva sull'effetto paura della popolazione, ignara delle reali cause del disastro. Anche lì eravamo il fiore all'occhiello in Europa in quanto ad energia nucleare e da allora abbiamo abbandonato quella utile fonte
@@ciscobellafrego concordo totalmente, oggi le nostre aziende europee di auto chiuderanno perchè hanno l'energia carissima, ma non vogliamo dircelo
Complimenti ...ed un senso di frustrazione.....alla fine....tutti innocenti....che vergogna....
E chi ha perso la vita....cosa dirà...💔💔💔💔💔💔💔
Un bel video che fa capire a molti l'entità del disastro dovuto a un lavoro fatto senza la giusta attenzione e professionalità
E stato un voluto errore, atto alla vendita della diga per soldi.
Rip 🙏🙏 duemila vittime, innocenti...😢😢
Grazie per averne parlato ancora
Ricordo quando nel 1967 visitai il luogo con mio zio che comandava una Brigata della Divisione Ariete di stanza a Maniago e aveva diretto parte dei soccorsi, soprattutto a valle, è agghiacciante dirlo, per il recupero dei corpi portati dal fiume.
Erano appena cominciati i lavori di ricostruzione di Longarone più a valle, ma, a distanza di quasi quattro anni, il paesaggio della vecchia Longarone sembrava un paesaggio lunare, da brivido. La cosa che impressionava di più era proprio la diga che restava intatta a dominare la valle.
Bel video, complimenti ragazzi. Seguiamo anche dagli USA!
Complimenti per la spiegazione data, di una tragedia che ancora oggi si parla
Importante la vostra testimonianza ! Ricordare che quando si progetta bisogna tenere conto di tutto ! Col senno di poi nemmeno una quota d’acqua di 200 metri avrebbe evitato il disastro!
Sono di Longarone, precisamente di Pirago (ma trasferito all'estero). Da bambino, vedevo la diga del Vajont senza rendermi veramente conto di cosa fosse successo. Crescendo e domandando ai miei genitori e nonni, salvi per poco, mi son reso conto del significato che ha ora. Ogni inverno torno a casa per le ferie, e appena la intravedo mi tornano in mente le storie raccontate di quei momenti, del frastuono, la casa che trema e il silenzio poco dopo
Ciao ragazzi, ero molto curioso di vedere questo video dal momento che ero lì con voi quel giorno. Video molto ben fatto, complimenti! Faccio però rispettosamente notare che non è stato nominato il Comune di Castellavazzo che ha avuto le frazioni di Vajont e Codissago colpite dall' onda, con 111 vittime. Aggiungerei anche i ringraziamenti finali, altre che al Parco delle Dolomiti Friulane, anche alla Fondazione Vajont che vi ha accompagnato sul coronamento con la sua guida. Grazie ancora per il video e per tutto l'impegno che mettete in questo lavoro.
Ciao Ivano, il comune di Castellavazzo con le frazioni di Vajont e Codissago è citato in fondo al video assieme a tutte le altre località colpite. In descrizione invece abbiamo ringraziato tutti gli enti e persone che ci hanno aiutato nella realizzazione del video. Tra questi anche Fondazione Vajont. Grazie mille per le tue belle parole!
Un amico mi diceva che "toc" nel dialetto locale significa tra l'altro "marcio". Ancor prima dei sondaggi geologici...
Toc è un diminutivo, è "patoc" che vuol dire marcio. "patocco" "patoco" è parola usata in tutto il triveneto.
@@mariogobbi4243 grazie della spiegazione. Io da toscano devo fidarmi di quel che mi dicono.
Bravi, grazie per ricordare ancora...
Ogni anno guardo lo spettacolo di Paolini, per ricordarmi di quanto la capacità umana di non essere ragionevole di fronte al profitto porti l'uomo a fallire miseramente e tragicamente ogni sua impresa. Il profitto non è l'unica cosa che conta, e questo pensiero può essere applicato in ogni campo sociale odierno per intuire che stiamo andando verso il fallimento.
Nel caso del Vajont, si è voluto correre non rispettando l'arrivo delle autorizzazioni, si è voluto evitare di fare analisi più approfondite se non a progetto già ultimato, si è voluto ignorare tutti i segni di cedimento di questo impianto e gli avvertimenti degli altri impianti che hanno subito frane, e si è controllato e supervisionato poco tutto l'operato. Con la diga già costruita, non era ammissibile rinunciare al progetto; era però ammissibile correre così tanti rischi e portare alla morte 2000+ persone.
Il racconto teatrale di paolini fu toccante come se fossi lì a vivere la situazione toccante pensando alla tragedia
Verissimo, non conoscevo questo disastro prima di essere lui in TV tanti anni fa. Un grande,quando descrive l onda e quello.che succede sembra di essere lì e senti l aria che arriva. Da pelle d'oca
Bellissimo video ragazzi👍🏻 tanta tanta qualità
Grazie mille!
Pure il cielo si è messo a piangere, mentre parlavate di questa storia
Bravi ragazzi, mantenete vivo il ricordo di una tragedia come questa.
Complimenti ragazzi,come sempre spiegate qualsiasi argomento in modo semplice e capace da capire alla perfezione da grandi e piccoli,un argomento ben spiegato x una tragedia che visto i vari avvertimenti della natura di poteva evitare,ma come sempre il denaro è la presunzione a volte ha accecato le persone e in Italia anche d più 😢
Sottolinei un punto importante riguardo agli interessi economici. Questo solleva interrogativi fondamentali sulla necessità di priorizzare la sicurezza rispetto al profitto. Dobbiamo assicurarci che le lezioni apprese dal Vajont vengano applicate in futuro!
piu' che errore ingegneristico direi errore dei geologi, la diga ha retto perfettamente, e' che il geologo ha detto "costruite pure li' che la roccia e' solida". gli ingegneri non potevano sapere.
tutt'altra cosa la diga del frejus, li' l'errore c'e' stato.
I miei complimenti per questo video, che racconta ancor meglio e più chiaramente ció che successe. Plauso grande 💪🏻💪🏻💪🏻
Ogni documentario che vedo c'è sempre qualcosa da scoprire! Se fu chiamata la diga del disonore questo nome purtroppo lo porterà per sempre 🥺🥺🥺 e noi continueremo a pagare per questo errore a discapito altrui
Grazie del video
Tuttavia nessuno conosce i disastri di Molare e del Gleno.
Nonostante sia passato un anno fa il centenario... Triste.
Il canale di Alberto Bonato ne ha parlato.
per me, quando sai cosa può succedere ma te ne freghi, non è un'errore
Buongiorno a tutti, da ingegnere dico che per fortuna la diga è stata progettata e realizzata come si deve e non ha ceduto sotto la spinta dell’acqua altrimenti i danni sarebbero stati ben altri. Comunque una vera catastrofe. Grazie ai ragazzi di ingegneria Italia per i vostri video sempre interessanti ed istruttivi.
Ciao Alberto, non vogliamo nemmeno immaginare cosa sarebbe successo con il cedimento della diga. Grazie mille per aver guardato il video.
I vostri video li faccio vedere anche ai miei alunni dato che insegno meccanica! Ottimi
Nella peggiore delle ipotesi l’acqua avrebbe potuto raggiungere anche Belluno.
La frana si è appoggiata alla diga, da quel lato del lago l'acqua è uscita praticamente tutta, quindi se la diga avesse ceduto sarebbe stato sì peggio ma probabilmente non così tanto come si può pensare ad un primo momento...
Invece io ho l'impressione che i danni sarebbero stati minori. Poi magari può essere che mi sbaglio.
A radere al suolo Longarone non è stata l'acqua, ma l'onda d'aria spinta dall'acqua in caduta. Acqua che era caduta per ben 260 metri. Se la diga fosse crollata, la caduta della massa d'acqua sarebbe stata più breve, e forse pure meno compatta.
Bravi e completi per il bellissimo video
Grazie del video, per non dimenticare.
Ottimo video, complimenti!
Grazie mill Gabriele!
Molto ben fatto. Se posso darti un consiglio, barbarossa😊, secondo me nella narrazione dovresti prenderti qualche pausa e rallentare comunque il parlato. Sei bravo e riesci a spiegare bene secondo me con questi pochi accorgimenti saresti ancora più interessante da ascoltare.
Complimenti
Grazie mille per i complimenti e per il suggerimento: diremo a Marco di prendersi qualche pausa in più ;)
Grazie e bravi ❤
Complimenti per il vostro impegno!! Il video è molto interessante!! 👏👏🙏
Bel video Bravi è Grazie ❤
Complimenti! Estremamente professionali e preparati
Ottimo video
Breve conciso e interessante
👏🏻
grazie del video bello😊😊
Delinquenti... Dio maledica i responsabili... Purtroppo l'italietta ha "condonato" tutto
....
Onore e rispetto ai morti innocenti ❤
Questo è un altro degli aspetti tristi e vergognosi di quella tragedia. Alla fine solo due condannati, su undici a processo, con pena di 5 anni e 3 anni e 8 mesi, parzialmente condonata di 3 anni per indulto, e messa in libertà del maggior condannato per motivi di salute. Tutti gli altri assolti con varie motivazioni. La richiesta originale del PM era stata di 21 anni per tutti eccetto uno per 9 anni. L'unico a pagare veramente fu l'ingegnere Pancini che si tolse la vita per il rimorso.
@@mpellecc1 quando succedono disastri bisognerebbe oltre alla pena togliergli i titoli di studio il giorn che tornano liberi per non far piu' danni
Bellissimo video👏🏼
Questo è uno di quei disastri che la mia mente fa proprio fatica a concepire...
Bravo complimenti bellissimo video. RIP a tutte le vittime del disastro
Ottimo video breve
Errore? Cupidigia ed eccidio premeditato. E 40 anni per il processo.
Già, perché sempre cupidigia, pure per opere pubbliche che hanno permesso pure il tuo benessere e l'elettricità che tu usi (sempre che non scrivi dall'estero, nel caso amen). Perché non è che in quegli anni l'Italia fosse in rapida crescita e con una spasmodica richiesta di energia elettrica, molto più facile accusare qualche stronzo che non conosci, per decisioni prese in un periodo che non hai vissuto. Vuoi accusare qualcuno? Comincia dai tuoi avi, che hanno avuto la cupidigia di volere della tecnologia nelle loro vite. (Cioè, forse; magari pure no, non li conosco).
Maledetti, pensano solo ai soldi, mafiosi con la cravatta
Ottimo video
Bravissimi
Grazie ❤
Una tristissima storia e per voi un ottimo servizio.
Il nome del monte diceva già tutto.
Certo che il commento dell'ONU mi fa rabbrividire, sembra proprio un'accusare gli ingegneri e scienziati, e non considerare la politica di quegli anni.
Ora le costruzioni non sono più sicure solo perché la scienza è proseguita e sappiamo molte più cose ora, ma anche perché le cose "si facevano", non è colpa delle singole persone ma dell'intero processo. E questo include anche i politici.
Ora abbiamo, grazie a processi e alle conoscenze anche di disastri più e meno gravi, dei sistemi in atto per impedirlo.
Suona come accusare Marie Curie di negligenza, ma semplicemente non si sapeva dell'effetto delle radiazioni fino ad allora.
7:04 questa però è una foto del disastro di Pontesei, poco lontano dal Vajont.
...da allora non ho smesso di riviverla e ripensare all'uomo predatore del proprio pianeta...."proprio" ovvero di quello su cui e di cui vive !
Ringraziamo anche lo stato italiano che dopo oltre 60 anni continua ad incassare soldi dalle accise relative a questa catastrofe...
Presentata così la cosa sembra che lo stato si sia dato molto da fare dopo il disastro ma invece nei confronti delle vittime fece una mega porcata.
Sarebbe opportuno dire che forse anche per manie di grandezza il progetto subi due varianti portando l'altezza della diga dai 202 metri ai 261 metri finali ignorando comunque i segnali di pericolo che il TOC aveva sempre dato 😮
Solo una parola..Grazie🥲
Grazie mille!
Video strepitoso
Grazie mille Gioele!
Ma qualcuno lo sa che sul Cordevole, sopra Caprile, c'è l'incompiuta della Sade? Contiere abbandonato proprio dopo il disastro del Vajont.
quella mattina alle 11:00 del 28 settembre .. io c'ero e ho detto che vi seguivo su youtube XD
Chissà se farà scuola il disastro "naturale" nel progetto del ponte sullo stretto , pensando al terremoto di Messina . Il dubbio è fondato pensando alla zona ad alto rischio sismico . L'utilità poi , un mese all'anno , non giustifica il rischio e l'investimento , vista l'esistenza di strutture portuali esistenti e valide con il costo senz'altro inferiore al costo del pedaggio del passaggio su ponte .
Più che un ponte mi sembra più una passerella x acquisizione di voti
😭😢
....non erano superstiziosi , non si sono domandati perché il monte "Tock" si chiamasse così da sempre .
Tock in dialetto veneto vuol dire "pezzi" e in dialetto friulano vuol dire"marcio"
0:28 Casso non è stata raggiunta dall'onda (Erto sì)
Ma la domanda è: visto il numero di dighe costruire sulle alpi in quel periodo, hanno avuto tutte uno studio geologico simile? Ce ne sono altre a rischio per lo stesso motivo?
Anche il film è molto bello
Comunque gia negli anni 30 era stato escluso di costruire opere idrauliche in quanto la geologia del territorio fu considerata pericolosa
Errori simili, anche se di proporzioni inferiori, si erano già verificati in passato.
Il crollo della di di Gleno (1923 circa 500 vittime)
Il crollo della diga di Molare (1935 circa 100 vittime)
Alla base progetti che non hanno tenuto conto della morfologia del territorio ed errori progettuali.
Il tutto per realizzare invasi di capienza superiore a quella del progetto iniziale.
La Chernobyl italiana, tecnicamente futuristica ma tragicamente ricordata
Vorrei un video della diga di Stava in valle di Fiemme 19 07 1985 grazie
Grazie a te per il suggerimento!
Wow
Ci sono stato. Tutti sapevano,vedevano gli alberi muoversi. Spostarsi..incredibile il pezzo di montagna che e' venuto giu'. Povera gente. Sempre per il Dio denaro...
Concordo che ci sono stati segnali di allerta e che molti esperti avrebbero potuto prevedere i rischi. Come possiamo garantire che simili situazioni vengano affrontate in modo diverso in futuro? È un argomento importante da esplorare
Dal punto di vista ingegneristico una vera opera d’arte, tant’è vero che la diga è intatta. Peccato che non hanno voluto valutare bene il pericolo geologico. Una domanda: la diga ad oggi funziona ancora?
No, ci sono stati tentativi per far passare un progetto per farla funzionare di nuovo, ma come puoi immaginare sono stati tutti respinti
@@patriziamares6757 immagino, il monte Tic rimane comunque non sicuro. È stata una grande tragedia ma è davvero un capolavoro di ingegneria.
No. Sia per contrarietà della gente del posto e sia, soprattutto, per motivi di sicurezza (il monte Toc è ancora lì).
C'è da dire che a livello prettamente strutturale è stata progettata e realizzata in modo ineccepibile.
Ma teoricamente, potrebbe essere ammodernata e rimessa in opera?
Molto semplicemente, credo che i responsabili di questa indicibile sciagura abbiano ignorato l'ipotesi più catastrofica tra tutte quelle che dagli studiosi erano state prospettate loro. Per colpa, dolo, irresponsabilità non sta a me dirlo. Credo che, con buon senso, sarebbe stato bene considerare anche la peggiore ipotesi, evacuando Longarone, le sue frazioni in Veneto ( non Erto e Casso che facevano e fanno comune a se' e sono in Friuli ). Ricostruito Longarone più a valle? Non mi risulta.....la chiesa e' esattamente sul sito di quella vecchia, ma anche Pirago, intorno al suo campanile. Poi la parte nuova termina al municipio......boh, magari sbaglio io, se qualcuno sa, mi faccia sapere. Grazie!
Che errore tecnico. La diga nn doveva essere costruita la. Punto. Di là verità.
ma perche errore ingegneristico??? semmai geologico... il paese di casso non e stato coinvolto dall onda
Infatti la diga è perfettamente progettata.
Indipendentemente dalla questione se si tratti di un errore ingegneristico o meno, il Vajont rimane un monito sulla responsabilità di tutte le figure che lavorano ad un progetto complesso. È fondamentale apprendere da eventi come questo per garantire che simili tragedie non si ripetano.
solo per questo incidente non si costruiscono più dighe in italia
Questo video alimenta la memoria del disastro del Vajont, e per questo ringrazio, ma presenta alcune informazioni non corrette:
- i paesi di Erto, Castellavazzo e Codissago sono stati danneggiati ma non distrutti e una semplice visita sui luoghi potrà permettere di rendersi conto di questo fatto
-il paese di Longarone è stato ricostruito esattamente nello stesso luogo in cui si trovava prima del disastro, non più a valle, come detto nel video, solamente la parte a destra della via principale, che attraversa il paese, è ad un livello più alto rispetto al livello di prima del disastro: la chiesa arcipretale è stata ricostruita esattamente nello stesso luogo in cui si trovava prima.
Ringrazio per l' attenzione.
Sono anni che stiamo dicendo sempre le stesse cose. Forse era il caso di scegliere: o la diga e spostare il paese, oppure niente diga. Però l'energia serviva. Poi come funziona tutto in Italia ha fatto il resto.
Ma che errore.........
La diga è stata costruita a regola d'arte
Non si potrebbe rimuovere i detriti e ripristinare la diga?
Vuol dire che la DIGA era stata costruita in modo impeccabibe.. e nonpenso che nessuno faccia una prova simile ma come si vede ha retto ad una spinta Immensa!! il vero problema è il POSTO che non andava bene ora io mi chiedo ma non si potrebbe sfuttare con un bacino piu basso che non faccia pressione al monte TOC ma che cmq possa generare una corrente se pur minima ma almeno non sarebbe stata costruita per nulla e sopratutto non sarebbero morti per nulla.
All' epoca la geologia era una scienza giovane e non disponevano dei mezzi dei nostri giorni. Cmq Muller aveva trovato una anomalia su uno dei strumenti piezometri, ma pensò che fosse guasto....se avesse indagato avrebbe scoperto l' enorme accumulo di acqua sotto la paleofrana e lo strato di argilla che poi determinò lo slittamento a 100km orari circa della frana. La diga l' ho vista dal vivo e fa impressione, quello che invece non mi è piaciuto è che il sito è diventato luogo di villeggiatura con tanto di camioncino dei panini...
Non è vero: la frana era stata individuata con grande precisione già qualche anno prima del distacco, ma la Sade non rese pubblica la cosa convinta di gestirla "in casa" e determinata a portare fino in fondo i collaudi per non perdere l'opera.
@@lucaperuzza3724 era una ipotesi era stata individuata dal figlio di semenza ,ma non aveva info sul piano di distacco
ci sono andati vicini...... che ci fosse un problema di franosità era oggettivo, ma lo strato di argilla non l'hanno trovato, era a quasi 200 mt di profondità, loro arrivarono qualche decina di metri prima con i carotaggi..... fu quello il problema, anche l'enorme frana che si staccò, se non avesse potuto contare sulla grande velocità che fu data dall'argilla non avrebbe provocato questo mecello
@@sideden1778 avevano fatto 4 pozzi piezometrici e solo uno (quello più a est) arrivò a toccare il piano di scivolamento.gli altri 3 si dovettero fermare perchè le sonde trovavano delle cavità ed era impossibile proseguire oltre. questi 3 pozzi davano esattamente la stessa quota del lago .
❤
Se la diga avesse ceduto altro che 2000 vittime, non conosco altra struttura al mondo che abbia retto a eventi simili.
Probabilmente invece non sarebbe cambiato molto: l'acqua tra la frana e la diga è uscita quasi tutta comunque...
E il guardiano in turno sulla diga, quella notte, si à salvato perchè l'onda l'ha salatato
Dololmiti friulane? Ma Longarone è in provincia di Belluno, Veneto. Boh?
Il titolo è fuorviante. Non è stato un errore tecnico, ma un "errore voluto".
Ciao Maurizio, voluto da?
@@IngegneriaItalia essendo scritto tra virgolette, bisogna un pò interpretare...vuol dire che le avvisaglie per un disastro c'erano, ma nessuno lo ha considerato. Questo è il senso del "voluto"
@@IngegneriaItalia Da tutti coloro che sapevano da anni dell'esistenza dell'enorme frana e ciononostante proseguirono imperterriti con i lavori e i collaudi, disposti a correre qualsiasi rischio pur di non perdere l'impianto: possibile che ancora non lo abbiate capito? C'è stato del dolo, lo dicono le carte del processo e le relative (seppur esigue) condanne: parlare di "errore tecnico" a mio parere non è solo fuorviante ma anche irrispettoso nei confronti della verità dei fatti.
Ma quale errore ingegneristico? È venuta giù una mezza montagna 😂😂😂
Semmai errore egoistico 😅
ma non avevate già fatto un video simile sul vajont?
Questo è il primo video di questo tipo che realizziamo. Ci interessava andare suoi luoghi della tragedia per vedere la diga da vicino.
@@IngegneriaItalia ok grazie, magari mi confondo io. 😇
Siete bravi e coinvolgenti nelle esposizioni, ma secondo me troppo veloci e frenetici, come se la chiarezza e la completezza della narrazione dipendesse da quanti secondi in meno ci si riesce a mettere per finire tutto. Metteteci un 20% in più, o infilate nel tempo il 20% di considerazioni in meno e sarete perfetti.
Grazie per la critica costruttiva! Ne faremo tesoro
Io abito a longarone ed è sempre stata una questione di soldi
mah io sapevo che è stato un errore di valutazione delle condizioni di compatezza geologiche
non è stato un errore tecnico, era il sito che non era adatto troppo fragile
non c'è stato nessun errore...
"solo" si son anteposti gli interessi economici alla vita delle persone!!
(oggi come allora)
Evidenzi un aspetto cruciale relativo agli interessi economici, ponendo interrogativi fondamentali sulla necessità di dare la priorità alla sicurezza rispetto al guadagno. Si spera sempre che da queste tragedie si possa migliorare per un futuro più sicuro!
Domanda da profano: visto che il monte è già sceso, non si è mai valutato l'utilizzo della diga oggi?
Credo che il disastro abbia danneggiato troppo la struttura per farla ripartire poi non c'è più acqua nel invaso
Anni fa ci fu una proposta in tal senso ma credo che per motivi tecnici non se ne fece niente.
Non ci faresti molto: avresti un serbatoio ridotto al minimo senza contare che gli scarichi originali sono otturati dalla frana. In ultima battuta: ormai tutta la zona può essere considerata un vero e proprio sacrario.
Fu fatta una proposta in tal senso anni fa ma venne respinta anche per le giuste rimostranze dei sopravvissuti. Comunque l'impianto del Vajont è ancora in parte attivo e in esercizio. Non c'è più l'invaso ma ci passano ancora le gallerie che, provenienti dalle altre dighe, arrivano ad alimentare la centrale di Soverzene.
Non è scesa mica tutta la montagna altrimenti vedresti una pianura.