Linguistica. 12. Che cos'è il fonema

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  • เผยแพร่เมื่อ 1 ก.พ. 2025

ความคิดเห็น • 10

  • @maryloulikes5279
    @maryloulikes5279 16 วันที่ผ่านมา

    Bravo bravo, è un piacere ascoltarla, chiarissimo anche per i non addetti ai lavori. Grazie!

  • @Vds-Corradodra
    @Vds-Corradodra ปีที่แล้ว +2

    Professore, che bella lezione. La ringrazio!

  • @famigliaaporti8553
    @famigliaaporti8553 2 ปีที่แล้ว +2

    Buongiorno professore, secondo lei qual è il modo migliore per imparare una nuova lingua? Appunto per non sbagliare la pronuncia… grazie

    • @edoardo.scarpanti
      @edoardo.scarpanti  2 ปีที่แล้ว +3

      Buongiorno!
      Di solito, gli studi sull'apprendimento di una lingua seconda sono abbastanza concordi nel ritenere questi i due fattori più importanti:
      (1) la forte motivazione (passione per la lingua, necessità urgente per motivi di lavoro, persino motivi matrimoniali o di affetto...);
      (2) l'essere esposti il maggior numero di minuti possibile, ogni giorno, alla lingua da apprendere, in tante diverse situazioni (dal vivo, oppure grazie a un corso online, a un'app, ecc.).
      A questo punto la pronuncia, gradualmente, "viene da sé". Tuttavia, studiarsi per bene, "a tavolino", i fonemi della lingua che ci interessa e sforzarsi di realizzarli con gradualità è un ottimo aiuto.

    • @famigliaaporti8553
      @famigliaaporti8553 2 ปีที่แล้ว

      Grazie mille per i consigli che ci ha dato. Buona serata 😊

  • @supernez1990
    @supernez1990 3 หลายเดือนก่อน

    Fenomeno molto vivo in sanscrito quello delle varianti combinatorie, soprattutto delle nasali

  • @jessicadelfino5199
    @jessicadelfino5199 4 หลายเดือนก่อน

    Buongiorno, non trovo le lezioni 8/9/10/11. Questa n 12 è l'ultima?

  • @fausto-del-pin
    @fausto-del-pin 2 ปีที่แล้ว +1

    Premesso che lei é molto bravo e la seguirò. Personalmente credo che gli allofoni in realtà siano refusi convenzionali che hanno un significato ben preciso che in certi casi può mutare da zona a zona. Ad esempio imbarazzo nel friulano si trova come imbaraç o inbaraç. Il termine baraç in friulano significa rovo. Si tratta di due parole celtiche bar e aç che indicano un cespuglio (bar che allaccia/ci si impiglia). Dire dentro ai rovi (in) o qui me rovi (im) non cambia il concetto. Mi piacerebbe un confronto con lei.

    • @edoardo.scarpanti
      @edoardo.scarpanti  2 ปีที่แล้ว

      Quello che lei fa notare è senz'altro vero. Esistono sovrapposizioni semantiche, fra le diverse lingue dei parlanti di una certa regione, che si rafforzano a volte grazie a combinazioni anche casuali, come l'assonanza tra il termine friulano per "rovo" e l'imbarazzo, o fra "qui me rovi" e i rovi. Il parlante, a questo punto, crea delle "etimologie popolari" che rafforzano un aspetto o un altro del significato della parola interessata. Celebre è il caso della liquerizia (o liquirizia), che in alcune regioni italiane diventa regolìzia (e simili), perché "regola" l'attività intestinale.
      P.S. Nei pressi di Mantova abbiamo il paese di Barbasso, un altro bellissimo caso del "bar" celtico da lei citato: un luogo dove evidentemente crescevano molti cespugli, non molto alti.

    • @fausto-del-pin
      @fausto-del-pin 2 ปีที่แล้ว

      @@edoardo.scarpanti grazie.