Che piacere vedere ancora questi pozzi di sapienza che e conoscenza con l apporto dell amore x le cose l ambiente e quindi l umanità , in semplicità tante cose grazie Rosina e Rosine di tutto il mondo
Nonna Rosina mi hai commossa davvero❤ spero che i giovani ascoltano il suo appello di stare mono ai videogiochi e imparare di più. Chi sa se avrò la fortuna di incontrarla, me lo auguro con tutto il cuore. Un abbraccio forte😘
Si devono mettere in ammollo in acqua, in una bacinella, per circa 8 giorni, coperti dall'acqua: mettere un piatto, un coperchio, affinché le olive rimanghino sotto l'acqua (sennò quelli di sopra diventano più scuri), cambiando l'acqua 2 volte al giorno; naturalmente ogni cambio d'acqua bisigna strizzarli un po'. Dopo 8 giorni circa, se sono dolci, allora si possono mettere nei boccacci, di circa 1/4 di litro, così quando si aprono, si consumano subito (metterli in Boccacci di un litro o di 1/2 litro non conviene molto, poiché non si consumano tutti in una volta - almeno che i commensali non siano numerosi - senno quelli di sopra si possono oscurare; comunque si può ovviare premendo con i distanziatori, affinché l'acqua oliosa li copri e poi di chiudono con i coperchi). Ritornando alla preparazione, si procede in questo modo: 1) Si lavano i boccacci ed i coperchi; poi si sterilizzano in acqua bollente, per circa 10 minuti (per un po' anche i distanziatori di plastica); 2) si scioglie, in acqua bollente, sale non iodato, preferibilmente non marino, anche un po' grosso (ottimo è quello di Volterra); molti dicono 100 od 80 grammi per litro d'acqua, ma così, secondo me, verrebbero molto salati, forse meglio 40 grammi od ancora meno (si assaggia l'acqua con un cucchiaio per controllare la salinità, che per me dev'essere di poco superiore al normale); 3) Si provvede ad inserire le olive schiacciate (ormai dolci) nei boccacci, con la seguente procedura (quella tipica calabrese: comprendente almeno 3 tipi di aromi, già lavati e tagliuzzati in giusti pezzetti: finocchietto selvatico - le corolle con i semi, a lor volta divisa in più parti, si possono mettere anche piccoli pezzi di rametti di finocchietto, ma meglio la corolla con i semi, ch'è molto più odorosa -, peperoncino ed aglio a pezzetti, al limite anche una foglia di alloro, fresca o secca, messa in lungo): Si mettono a strati le olive: dopo igni strato si mettono gli aromi predetti (finocchietto, peperoncino ed aglio), in poca quantità per strato; 4) Quando si arriva quasi all'orlo del boccaccio, si mette il distanziatore di plastica, in modo che le olive stiano al disotto dell'acqua salata, ma comunque ad una distanza che permetta la chiusura, del boccaccio, non forzata, poiché poi su deve chiudere adeguatamente con il tappo; 5) Quando il boccaccio è ormai pieno (naturalmente di volta in volta bisogna premere le olive, ma non in modo eccessivo, affinché queste non vengano schiacciate troppo troppo) allora di mette l'acqua salata fino all'orlo, quasi a contatto con il tappo (nella parte superiore si può aggiungere, volendo, anche un po' d'olio extravergine d'oliva); 6) Si chiude, in modo ben serrato, il biccaccio con il tappo corrispondente..... Si mettono tutti i boccacci in cassette, che si possono posizionare in un angolo dello sgabuzzino, o di un garage. Si coprono con qualche busta o cartone, in modo che stiano al buio. Si possono già degustare le olive dopo alcuni giorni, necessari per assorbire gli aromi.... La conservazione potrebbe durare anche oltre 1/2 anno. Quando si apre un boccaccio, bisogna prima premere con un dito sul tappo, che non deve abbassarsi, di seguito accertarsi che il tappo non si aprì facilmente: dovrebbe addirittura essere necessario usare un cucchiaio od altro, per smuovere il tappo sotto pressione..... Se tutto va bene, allora.... degustare le olive.
Gustose ,buonissime !!Ma l ‘ eta non consente di mangiare tali leccornie !!Brava ,nonna Rosina !!!Oggi tutto si compra al suoermercato ,pieni di conservanti,acidificanti etccc
Che piacere vedere ancora questi pozzi di sapienza che e conoscenza con l apporto dell amore x le cose l ambiente e quindi l umanità , in semplicità tante cose grazie Rosina e Rosine di tutto il mondo
Che meraviglia ❤
Che bella e brava nonna Rosina!!!❤
Nonna Rosina mi hai commossa davvero❤ spero che i giovani ascoltano il suo appello di stare mono ai videogiochi e imparare di più. Chi sa se avrò la fortuna di incontrarla, me lo auguro con tutto il cuore.
Un abbraccio forte😘
Bravissima nonna Rosina un forte abraccio da New York ❤️❤️❤️👍👍👍
Brava nonna Rosina, le donne di una volta si potevano chiamare donne quelle di oggi solo la tecnologia e divertimento 👋
Grazie mille nonna Rosina
Brava nonna Rosina sono come li facciamo noi sono le vere cose nostrane
Si devono mettere in ammollo in acqua, in una bacinella, per circa 8 giorni, coperti dall'acqua: mettere un piatto, un coperchio, affinché le olive rimanghino sotto l'acqua (sennò quelli di sopra diventano più scuri), cambiando l'acqua 2 volte al giorno; naturalmente ogni cambio d'acqua bisigna strizzarli un po'. Dopo 8 giorni circa, se sono dolci, allora si possono mettere nei boccacci, di circa 1/4 di litro, così quando si aprono, si consumano subito (metterli in Boccacci di un litro o di 1/2 litro non conviene molto, poiché non si consumano tutti in una volta - almeno che i commensali non siano numerosi - senno quelli di sopra si possono oscurare; comunque si può ovviare premendo con i distanziatori, affinché l'acqua oliosa li copri e poi di chiudono con i coperchi).
Ritornando alla preparazione, si procede in questo modo:
1) Si lavano i boccacci ed i coperchi; poi si sterilizzano in acqua bollente, per circa 10 minuti (per un po' anche i distanziatori di plastica);
2) si scioglie, in acqua bollente, sale non iodato, preferibilmente non marino, anche un po' grosso (ottimo è quello di Volterra); molti dicono 100 od 80 grammi per litro d'acqua, ma così, secondo me, verrebbero molto salati, forse meglio 40 grammi od ancora meno (si assaggia l'acqua con un cucchiaio per controllare la salinità, che per me dev'essere di poco superiore al normale);
3) Si provvede ad inserire le olive schiacciate (ormai dolci) nei boccacci, con la seguente procedura (quella tipica calabrese: comprendente almeno 3 tipi di aromi, già lavati e tagliuzzati in giusti pezzetti: finocchietto selvatico - le corolle con i semi, a lor volta divisa in più parti, si possono mettere anche piccoli pezzi di rametti di finocchietto, ma meglio la corolla con i semi, ch'è molto più odorosa -, peperoncino ed aglio a pezzetti, al limite anche una foglia di alloro, fresca o secca, messa in lungo):
Si mettono a strati le olive: dopo igni strato si mettono gli aromi predetti (finocchietto, peperoncino ed aglio), in poca quantità per strato;
4) Quando si arriva quasi all'orlo del boccaccio, si mette il distanziatore di plastica, in modo che le olive stiano al disotto dell'acqua salata, ma comunque ad una distanza che permetta la chiusura, del boccaccio, non forzata, poiché poi su deve chiudere adeguatamente con il tappo;
5) Quando il boccaccio è ormai pieno (naturalmente di volta in volta bisogna premere le olive, ma non in modo eccessivo, affinché queste non vengano schiacciate troppo troppo) allora di mette l'acqua salata fino all'orlo, quasi a contatto con il tappo (nella parte superiore si può aggiungere, volendo, anche un po' d'olio extravergine d'oliva);
6) Si chiude, in modo ben serrato, il biccaccio con il tappo corrispondente.....
Si mettono tutti i boccacci in cassette, che si possono posizionare in un angolo dello sgabuzzino, o di un garage.
Si coprono con qualche busta o cartone, in modo che stiano al buio.
Si possono già degustare le olive dopo alcuni giorni, necessari per assorbire gli aromi....
La conservazione potrebbe durare anche oltre 1/2 anno.
Quando si apre un boccaccio, bisogna prima premere con un dito sul tappo, che non deve abbassarsi, di seguito accertarsi che il tappo non si aprì facilmente: dovrebbe addirittura essere necessario usare un cucchiaio od altro, per smuovere il tappo sotto pressione.....
Se tutto va bene, allora.... degustare le olive.
Ciaooooo ❤
Brava ci provo
Gustose ,buonissime !!Ma l ‘ eta non consente di mangiare tali leccornie !!Brava ,nonna Rosina !!!Oggi tutto si compra al suoermercato ,pieni di conservanti,acidificanti etccc
Io li metto in salamoia dopo giorni di cura per togliere l'amaro ,per almeno 8 giorni li metto ammollo solo con acqua ,cambiandola 2 volte al giorno
L' amaro delle olive era già stato tolto?
Bravissima e con un'umanita' che si percepisce A pelle. Complimenti pee tutto
Non ho capito bene dove si trova la Signora.
Sicilia
Ciao nonna lucina ti auguro tante bellissime cose complimenti
Ciao nonna Rosina complimenti e un bacione grande grande