Pensieri contrastanti o antitetici non dovrebbero coesistere, così come non può coesistere un pensiero corretto con uno errato nel medesimo rispetto. Cercherò di spiegare meglio questo concetto con un esempio: Durante l’apprendimento di un brano al pianoforte, ogni nota e ogni movimento delle mani devono essere attentamente ponderati e calibrati. Lo studio inizia lentamente, spesso a mani separate, con una cura meticolosa per ogni dettaglio. Questo approccio, per quanto possa sembrare controintuitivo, è essenziale: trascurare gli errori nella fase iniziale, con l’idea di correggerli in seguito, è una scelta rischiosa. Il cervelletto memorizza tutto, errori compresi, e correggere ciò che è stato automatizzato può diventare estremamente difficile. Allo stesso modo, se da bambini siamo stati guidati da cattivi insegnanti, ciò può lasciare un’impronta duratura sulla nostra vita. Potremmo imparare a fare le cose in modo scorretto, agire male e persino pensare in modo distorto, ambivalente o confuso. Saremo come un brano eseguito in modo incerto e stonato, incapaci di raggiungere risultati soddisfacenti in ciò che facciamo. Correggere questi automatismi errati, ormai radicati, richiederà uno sforzo immenso, e i risultati potrebbero non essere garantiti, nonostante tutto l’impegno. Tuttavia, c’è una buona notizia: decidere se rimanere o meno dei “brani stonati” dipende da noi. La possibilità di cambiare, per quanto faticosa, è sempre nelle nostre mani.
Quando il bisogno prevale sulla visione obiettiva della realtà
Pensieri contrastanti o antitetici non dovrebbero coesistere, così come non può coesistere un pensiero corretto con uno errato nel medesimo rispetto. Cercherò di spiegare meglio questo concetto con un esempio:
Durante l’apprendimento di un brano al pianoforte, ogni nota e ogni movimento delle mani devono essere attentamente ponderati e calibrati. Lo studio inizia lentamente, spesso a mani separate, con una cura meticolosa per ogni dettaglio. Questo approccio, per quanto possa sembrare controintuitivo, è essenziale: trascurare gli errori nella fase iniziale, con l’idea di correggerli in seguito, è una scelta rischiosa. Il cervelletto memorizza tutto, errori compresi, e correggere ciò che è stato automatizzato può diventare estremamente difficile.
Allo stesso modo, se da bambini siamo stati guidati da cattivi insegnanti, ciò può lasciare un’impronta duratura sulla nostra vita. Potremmo imparare a fare le cose in modo scorretto, agire male e persino pensare in modo distorto, ambivalente o confuso. Saremo come un brano eseguito in modo incerto e stonato, incapaci di raggiungere risultati soddisfacenti in ciò che facciamo. Correggere questi automatismi errati, ormai radicati, richiederà uno sforzo immenso, e i risultati potrebbero non essere garantiti, nonostante tutto l’impegno.
Tuttavia, c’è una buona notizia: decidere se rimanere o meno dei “brani stonati” dipende da noi. La possibilità di cambiare, per quanto faticosa, è sempre nelle nostre mani.
Non è tutto ok .