Ho avuto docenti sia alle Superiori che Università ( chimica)ma non ho MAI e dico Mai incontrato nei miei percorsi un Docente che spiega in maniera semplice e TOP come Corrado .Complimenti per la preparazione e per la capacità di trasmettere la materia.GRAZIE
Bravo prof. Comprarsi un bel cacciavite cercafase e toccare (col cercafase) lo zoccolo del portalampada. Poi togliere sempre tensione dal magnetotermico e/o differenziale quando si fanno lavori con le dita sui fili. Ovvio che se si deve fare una misura con le tensioni bisogna prestare *molta* attenzione a come si procede.
Grazie, gli alunni con la barba bianca danno più soddisfazione a volte degli sbarbatelli ;) La mia scuola è a Quartu Sant'Elena in provincia di Cagliari
Buongiorno prof volevo sapere se il coperchio in lamiera della caldaia da incasso va messo a terra ,basta il cavo di alimentazione o serve un EQS di 4 mm la ringrazio buona giornata
Buongiorno professore, vorrei fare una domanda stupida ma che mi ha sempre afflitto: pur avendo delle calzature, in caso con suola di gomma anche di un certo tipo di spessore, l'operatore potrebbe rimanere folgorato ugualmente? e nel caso usassi dei guanti in gomma la tensione domestica potrebbe attraversare lo strato del guanto e quindi prendere comunque la scossa? Grazie
Buongiorno Giuseppe, usando questi accorgimenti è chiaro che il rischio di folgorazione si abbassa ma sicuramente non si annulla. Chi infatti lavora su impianti in tensione deve obbligatoriamente utilizzare questi dispositivi di protezione come le scarpe con suola spessa in gomma e i guanti. In ogni caso in ambiente domestico dobbiamo sempre lavorare con l’impianto non in tensione staccando direttamente il contatore
Quello che avviene quando uno prende la scossa è che l’isolamento dei guanti e delle scarpe non ha tenuto quel potenziale e allora si instaura una corrente che circola attraverso la persona e la terra
Prof mi ha incuriosito rivedere questa lezione e mi sorge una domanda 😅 ma, nel relè interruttore o passo passo I pulsanti interrompono il neutro o sbaglio? Li si può fare?
Diciamo che questo avviene solo con il relè a bobina comune. Il neutro interrompe il neutro della bobina e non del carico chiaramente. Consiglio allora per qualche euro in più di acquistare il relè con bobina separata per non avere questo problema. In questo video ne parlo th-cam.com/video/oJrmuIQ1VHo/w-d-xo.htmlsi=DEF7uCfBd6MObDnq
Negli impianti che ci sono a Roma (ossia forniti con Fase-Fase 230V anziché Fase-Neutro 230V) tutti, clienti e installatori, mettono interruttori unipolari a comando delle luci. È corretto oppure idealmente chi è fornito con Fase-Fase dovrebbe, anche se nessuno lo fa, mettere gli interruttori bipolari? Chiaramente parliamo di interruttori di comando luce, ovvio che nel quadro ci saranno veri dispositivi di protezione come Differenziali Puri, Magnetotermici 2P/1P+N oppure Magnetotermici Differenziali combinati 1P+N. Sembra assurdo ma leggendo le norme CEI si evince che, se c'è un Differenziale a monte, si possano usare anche negli impianti Fase-Fase 230V i Magnetotermici 1P+N... strano ma è così. Infatti nelle abitazioni con Fase-Fase 230V si installano tranquillamente i Magnetotermici 1P+N, a patto che si rispettino le seguenti condizioni: 1) Questi Magnetotermici 1P+N sono anche Differenziali, quindi combinati assieme; 2) Se non sono combinati a monte di questi Magnetotermici 1P+N deve esserci un Differenziale, Puro o Magnetotermico che sia è indifferente. L'unica condizione dove negli impianti Fase-Fase 230V si richiedono i Magnetotermici 2P è quando vengono installati da soli, ossia senza Differenziale a monte. Per esempio quando si utilizzano come dispositivi generali. In questo caso di avrebbe un impianto Fase-Fase 230V (perfettamente a norma) configurato nel seguente modo: - MT 2P Generale; - MTD 1P+N 30mA Luci; - MTD 1P+N 30mA Prese. Mi corregga se ho interpretato male le indicazioni normative e anche se riesce a spiegarmi il perché il CEI sostenga che quelli 1P+N possano essere usati gli impianti Bifase... io francamente una risposta tecnica non riesco a darmela. Ho installato personalmente MT e MTD 1P+N in impianti Bifase 230V perché mi sono affidato alle norme CEI, ma una risposta tecnica non la ho
Salve Alessandro su questo argomento non sono ancora ferratissimo e non me la sento di azzardare ora una mia risposta. Ho sicuramente una mia teoria ma voglio pensarci sopra e documentarmi meglio. È un’ottima domanda.
Se invece abbiano in ingresso ad un quadro elettrico una trifase, se metto a monte di tutto un interruttore di isolamento per interrompere l'alimentazione al quadro, è necessario interrompere solo le 3 fasi oppure anche il neutro?
Prof potrebbe spiegare perché in un interruttore il carico grava sui contatti mentre in un relè no? O perlomeno perché un interruttore rischia di fondere se il carico è eccessivo mentre non avviene con il relè? Grazie
I contatti dovrebbero reggere quanto dichiarato sal costruttore. Per un interruttore unipolare in genere sono 10A. Di relè ce ne sono di tanti tipi e taglie. Quelli di potenza (contattori o teleruttori) ad esempio sono utilizzati proprio per stabilire grandi quantità di correnti. Bisogna quindi vedere il relè che dice lei per quanti ampere sono dichiarati i contatti
Prof ti ringrazio dal cuore , sono lexione ce mi hano aiutato molto nell far capire istalazioni eletrici
Mi fa piacere e grazie per avermelo fatto sapere
Ho avuto docenti sia alle Superiori che Università ( chimica)ma non ho MAI e dico Mai incontrato nei miei percorsi un Docente che spiega in maniera semplice e TOP come Corrado .Complimenti per la preparazione e per la capacità di trasmettere la materia.GRAZIE
Alessioooo ❤ ma grazie!!! È un bellissimo e piacevolissimo commento 🙏
Professore, grazie infinite per le sue spiegazioni chiare e precise.
La stimo per il suo lavoro!
Un caro saluto.
Grazie Andrea, bellissimo messaggio che mi dà forza 💪
Il miglior prof che conosco.
Professore! Sto seguendo le lezioni dei circuiti in continua ! 🙋
Salve prof.Lai complimenti ancora per i chiarimenti sempre esplicativi e ben spiegati 😀😀😀😀😀
Grazie a te Corrado!veramente!
Bravo prof.
Comprarsi un bel cacciavite cercafase e toccare (col cercafase) lo zoccolo del portalampada.
Poi togliere sempre tensione dal magnetotermico e/o differenziale quando si fanno lavori con le dita sui fili.
Ovvio che se si deve fare una misura con le tensioni bisogna prestare *molta* attenzione a come si procede.
Grande Prof!
Grazie Giuseppe 💪
Grazie Corrado, sempre bello essere tuo alunno anche se con la barba bianca...perdonami la domanda, dove stai? grazie
Grazie, gli alunni con la barba bianca danno più soddisfazione a volte degli sbarbatelli ;) La mia scuola è a Quartu Sant'Elena in provincia di Cagliari
Buongiorno prof volevo sapere se il coperchio in lamiera della caldaia da incasso va messo a terra ,basta il cavo di alimentazione o serve un EQS di 4 mm la ringrazio buona giornata
Buongiorno professore, vorrei fare una domanda stupida ma che mi ha sempre afflitto: pur avendo delle calzature, in caso con suola di gomma anche di un certo tipo di spessore, l'operatore potrebbe rimanere folgorato ugualmente? e nel caso usassi dei guanti in gomma la tensione domestica potrebbe attraversare lo strato del guanto e quindi prendere comunque la scossa? Grazie
Buongiorno Giuseppe, usando questi accorgimenti è chiaro che il rischio di folgorazione si abbassa ma sicuramente non si annulla. Chi infatti lavora su impianti in tensione deve obbligatoriamente utilizzare questi dispositivi di protezione come le scarpe con suola spessa in gomma e i guanti. In ogni caso in ambiente domestico dobbiamo sempre lavorare con l’impianto non in tensione staccando direttamente il contatore
Quello che avviene quando uno prende la scossa è che l’isolamento dei guanti e delle scarpe non ha tenuto quel potenziale e allora si instaura una corrente che circola attraverso la persona e la terra
Grazie e buona giornata
Prof mi ha incuriosito rivedere questa lezione e mi sorge una domanda 😅 ma, nel relè interruttore o passo passo I pulsanti interrompono il neutro o sbaglio? Li si può fare?
Diciamo che questo avviene solo con il relè a bobina comune. Il neutro interrompe il neutro della bobina e non del carico chiaramente. Consiglio allora per qualche euro in più di acquistare il relè con bobina separata per non avere questo problema. In questo video ne parlo
th-cam.com/video/oJrmuIQ1VHo/w-d-xo.htmlsi=DEF7uCfBd6MObDnq
@@ilprofelettrico grazie professore ho visto, c'è un corto ma va be 😅.. Ho notato anche che lo avete mensionato nei commenti 👍👍
Si è un refuso di un’immagine presa da internet
Negli impianti che ci sono a Roma (ossia forniti con Fase-Fase 230V anziché Fase-Neutro 230V) tutti, clienti e installatori, mettono interruttori unipolari a comando delle luci. È corretto oppure idealmente chi è fornito con Fase-Fase dovrebbe, anche se nessuno lo fa, mettere gli interruttori bipolari? Chiaramente parliamo di interruttori di comando luce, ovvio che nel quadro ci saranno veri dispositivi di protezione come Differenziali Puri, Magnetotermici 2P/1P+N oppure Magnetotermici Differenziali combinati 1P+N.
Sembra assurdo ma leggendo le norme CEI si evince che, se c'è un Differenziale a monte, si possano usare anche negli impianti Fase-Fase 230V i Magnetotermici 1P+N... strano ma è così.
Infatti nelle abitazioni con Fase-Fase 230V si installano tranquillamente i Magnetotermici 1P+N, a patto che si rispettino le seguenti condizioni:
1) Questi Magnetotermici 1P+N sono anche Differenziali, quindi combinati assieme;
2) Se non sono combinati a monte di questi Magnetotermici 1P+N deve esserci un Differenziale, Puro o Magnetotermico che sia è indifferente.
L'unica condizione dove negli impianti Fase-Fase 230V si richiedono i Magnetotermici 2P è quando vengono installati da soli, ossia senza Differenziale a monte. Per esempio quando si utilizzano come dispositivi generali. In questo caso di avrebbe un impianto Fase-Fase 230V (perfettamente a norma) configurato nel seguente modo:
- MT 2P Generale;
- MTD 1P+N 30mA Luci;
- MTD 1P+N 30mA Prese.
Mi corregga se ho interpretato male le indicazioni normative e anche se riesce a spiegarmi il perché il CEI sostenga che quelli 1P+N possano essere usati gli impianti Bifase... io francamente una risposta tecnica non riesco a darmela. Ho installato personalmente MT e MTD 1P+N in impianti Bifase 230V perché mi sono affidato alle norme CEI, ma una risposta tecnica non la ho
Una domanda. In caso di uscita di un inverter bifase è corretto poter mettere a terra una delle fasi ?
Salve Alessandro su questo argomento non sono ancora ferratissimo e non me la sento di azzardare ora una mia risposta. Ho sicuramente una mia teoria ma voglio pensarci sopra e documentarmi meglio. È un’ottima domanda.
Se invece abbiano in ingresso ad un quadro elettrico una trifase, se metto a monte di tutto un interruttore di isolamento per interrompere l'alimentazione al quadro, è necessario interrompere solo le 3 fasi oppure anche il neutro?
Sempre anche il neutro
@@ilprofelettrico Grazie
buona sera prof scusi la mia igniranza ma toccando la fase prendo ,la corrente solo se solo scalzo?
No purtroppo no, anche con le scarpe prendiamo la scossa.
Prof potrebbe spiegare perché in un interruttore il carico grava sui contatti mentre in un relè no? O perlomeno perché un interruttore rischia di fondere se il carico è eccessivo mentre non avviene con il relè? Grazie
I contatti dovrebbero reggere quanto dichiarato sal costruttore. Per un interruttore unipolare in genere sono 10A. Di relè ce ne sono di tanti tipi e taglie. Quelli di potenza (contattori o teleruttori) ad esempio sono utilizzati proprio per stabilire grandi quantità di correnti. Bisogna quindi vedere il relè che dice lei per quanti ampere sono dichiarati i contatti
grande Stefano