Raffaela Fazio. Un popolo (il canto di Mosè)

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  • เผยแพร่เมื่อ 12 ก.ย. 2024
  • Poesia/ Raffaela Fazio, "Un popolo (il canto di Mosè)" da MIDBAR (Raffaelli Editore, 2019).
    www.raffaelafa...
    Musica/ Sergio Romano - il brano è stato composto espressamente per questo video, e pubblicato qui per la prima volta.
    Video/ Raffaela Fazio - elaborazione ispirata all'opera "Tensione dell'arco" di Paolo di Capua.
    *
    “Mosè disse al Signore: «Perdona, Signore, io non sono un buon parlatore; non lo sono stato né ieri né ieri l’altro e neppure da quando tu hai cominciato a parlare al tuo servo, ma sono impacciato di bocca e di lingua»” (Es 4,10).
    Quante volte ti ho guardato
    dall’insonnia
    come si cerca
    di tenere insieme
    nella mente una parola
    e invece
    quella si spezza nel chiarore
    balbuziente.
    Quando la voce sogna
    riunisce
    il gregge dei suoi suoni
    e il tempo le obbedisce.
    Ma tu, popolo mio
    ti spargi
    come il mio nome
    confuso si divise
    tra il seno e il fiume
    il trono e poi il deserto.
    Adesso
    in te
    esco dai miei confini.
    E non rinuncio
    perché ti vedo:
    sei tu, popolo incerto
    che mi pronunci
    passo a passo.
    Infinito, incompiuto
    il cielo
    ci presta un tetto provvisorio
    come il palato
    su cui la lingua batte
    e sfiora
    il senso.
    *
    La fragilità umana è cassa di risonanza del miracoloso.
    Mosè, il balbuziente, sarà la voce del suo popolo.
    Mosè, dalle tante vite, sceglierà di seguire il cammino all'apparenza più difficile.
    Mosè, il senza nome, il senza genealogia, permetterà alla sua gente di trovare un'identità. E nel fare questo, scoprirà lui stesso un orizzonte di senso.
    Non sarà per lui un approdo, non sarà l'entrata nella terra promessa, ma sarà un oltrepassamento dei propri confini, di ciò che è stretto e circoscritto, sarà un continuo uscire dall'Egitto.

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