Se considero una soluzione di agno3 fuso (non acquoso) in una cella elettrolitica , puo avvenire una redox? Ag+ può ridursi a ag. Dell no3- potrebbe ossidarsi l’ossigeno . Ma non capisco se effettivamente ciò avvenga
Salve, la corrosione è un argomento che va oltre i concetti fondamentali che intendo spiegare... ma in futuro chissà. Grazie per i complimenti. Saluti.
I citocromi hanno un livello redox a b c d seconda dei livelli hanno un potenziale assorbimento alla luce. Nel citoplasma ci sono gli elettroliti ed è proprio in questa sede che avviene l'idroliisi dell'acqua. Affinché avvenga questa reazione esternamente occorre tanta energia cinetica. Pertanto l'energia indotta elettrica ha forzato la sintesi proteica attivando la proteasi serina come sito attivo alla cascata enzimatica. La proteasi della serina del transmembrana è una proteina della superficie delle cellule soprattutto espressa dalle celle endoteliali attivate. La serin proteasi sono una classe di proteasi che basano il loro meccanismo sulla presenza di serina particolarmente reattiva ed essenziale per la loro attività enzimatica. Allora quanto impegno energetico nella ionizzazione indotta serve affinché si ottenga la fusione mitocondriale? Penso è la scienza lo dimostra tantissima tanto da causare un impegno endoteliale alla continua risposta prostaglandinica tale da compromettere la membrana plasmatica cellulare.
Anche qui resto basito...Allora...da una parte cerco di imparare e vedo che tu poni in generale le cose in maniera più simile (rispetto a tanti altri su youtube) a come io le vedo, dall'altra dici delle cose che rispetto a quello che capisco e alla realtà che osservo mi sembrano assurde. Vediamo per esempio una questione collegata a quella che ho esposto in un altro commento e cerco di spiegarmi con un esempio tratto dalla realtà: al di là della possibile realizzazione mettiamo che la batteria di automobile sia una pila daniell. Ora questa pila ha 1,1 volt e ha stampato sopra + e -. Ma non ha stampato sopra anodo e catodo. Perché? Perché 1) se la batteria si sta caricando lo zinco si riduce sull'elettrodo ed è quindi, per definizione catodo pur continuando ad essere polo negativo (con una tensione tra anodo e catodo imposta dall'esterno sempre dello stesso verso ma leggermente superiore a 1,1 volt); 2) se sta fornendo potenza allora lo zinco si ossida ed è quindi, questa volta, sempre per definizione, anodo ma l'elettrodo continua ad essere negativo cioè con la tensione sempre rivolta come prima solo questa volta leggermente inferiore a 1,1 volt. Cosa voglio dire, quindi con questo esempio? Voglio dire che un elettrodo che si trova ad essere negativo rispetto ad un altro positivo può svolgere sia la funzione di anodo che quella di catodo a seconda che si imponga una tensione superiore a 1,1 volt o che invece si sfrutti la tensione di equilibrio spontanea che si è naturalmente creata (inevitabilmente con valori almeno leggermente inferiori a 1,1 V). In tutto questo non vedo nessuna convenzione per assegnare segni ad anodi e catodi. Il fatto che un elettrodo negativo possa svolgere, a seconda dei casi, la funzione di anodo o catodo, dipende appunto dai casi, non dalle convenzioni. Anche qui non so come spiegarmi meglio. Oltretutto continui con questo potenziometro...ma sai cos'è un potenziometro? Io ho fatto un esempio adattato alla vita reale perché non ho mai visto un laboratorio. Ma in ogni caso, per esempio, esistono in laboratorio potenziometri che sono qualcosa di diverso dalla definizione che si può trovare su internet? E poi: il fatto che il polo negativo nell'elettrolisi lo è per una convenzione, si trova anche su testi affidabili? Sarei curioso di saperlo perché vorrei capire cosa c'è che non va in quello che ho capito io....
grande atomo, ci hai salvato il culooo.
no o sfaccimm ro professuor nuostr
;-)
Se considero una soluzione di agno3 fuso (non acquoso) in una cella elettrolitica , puo avvenire una redox? Ag+ può ridursi a ag. Dell no3- potrebbe ossidarsi l’ossigeno . Ma non capisco se effettivamente ciò avvenga
Sarebbe interessante avere un video riferito al caso della corrosione...Complimenti.
Salve, la corrosione è un argomento che va oltre i concetti fondamentali che intendo spiegare... ma in futuro chissà. Grazie per i complimenti. Saluti.
I citocromi hanno un livello redox a b c d seconda dei livelli hanno un potenziale assorbimento alla luce. Nel citoplasma ci sono gli elettroliti ed è proprio in questa sede che avviene l'idroliisi dell'acqua. Affinché avvenga questa reazione esternamente occorre tanta energia cinetica. Pertanto l'energia indotta elettrica ha forzato la sintesi proteica attivando la proteasi serina come sito attivo alla cascata enzimatica. La proteasi della serina del transmembrana è una proteina della superficie delle cellule soprattutto espressa dalle celle endoteliali attivate. La serin proteasi sono una classe di proteasi che basano il loro meccanismo sulla presenza di serina particolarmente reattiva ed essenziale per la loro attività enzimatica. Allora quanto impegno energetico nella ionizzazione indotta serve affinché si ottenga la fusione mitocondriale? Penso è la scienza lo dimostra tantissima tanto da causare un impegno endoteliale alla continua risposta prostaglandinica tale da compromettere la membrana plasmatica cellulare.
Anche qui resto basito...Allora...da una parte cerco di imparare e vedo
che tu poni in generale le cose in maniera più simile (rispetto a tanti
altri su youtube) a come io le vedo, dall'altra dici delle cose che
rispetto a quello che capisco e alla realtà che osservo mi sembrano
assurde.
Vediamo per esempio una questione collegata a quella che ho esposto in
un altro commento e cerco di spiegarmi con un esempio tratto dalla
realtà: al di là della possibile realizzazione mettiamo che la batteria
di automobile sia una pila daniell. Ora questa pila ha 1,1 volt e ha
stampato sopra + e -. Ma non ha stampato sopra anodo e catodo. Perché?
Perché 1) se la batteria si sta caricando lo zinco si riduce
sull'elettrodo ed è quindi, per definizione catodo pur continuando ad
essere polo negativo (con una tensione tra anodo e catodo imposta
dall'esterno sempre dello stesso verso ma leggermente superiore a 1,1
volt); 2) se sta fornendo potenza allora lo zinco si ossida ed è quindi,
questa volta, sempre per definizione, anodo ma l'elettrodo continua ad
essere negativo cioè con la tensione sempre rivolta come prima solo
questa volta leggermente inferiore a 1,1 volt.
Cosa voglio dire, quindi con questo esempio? Voglio dire che un
elettrodo che si trova ad essere negativo rispetto ad un altro positivo
può svolgere sia la funzione di anodo che quella di catodo a seconda che
si imponga una tensione superiore a 1,1 volt o che invece si sfrutti
la tensione di equilibrio spontanea che si è naturalmente creata
(inevitabilmente con valori almeno leggermente inferiori a 1,1 V).
In tutto questo non vedo nessuna convenzione per assegnare segni ad
anodi e catodi. Il fatto che un elettrodo negativo possa svolgere, a
seconda dei casi, la funzione di anodo o catodo, dipende appunto dai
casi, non dalle convenzioni.
Anche qui non so come spiegarmi meglio. Oltretutto continui con questo
potenziometro...ma sai cos'è un potenziometro?
Io ho fatto un esempio adattato alla vita reale perché non ho mai visto
un laboratorio. Ma in ogni caso, per esempio, esistono in laboratorio
potenziometri che sono qualcosa di diverso dalla definizione che si può
trovare su internet?
E poi: il fatto che il polo negativo nell'elettrolisi lo è per una
convenzione, si trova anche su testi affidabili? Sarei curioso di
saperlo perché vorrei capire cosa c'è che non va in quello che ho capito
io....
Ok...
fra nun ce pensà