Il buio e la luce. Intervista esclusiva al priore della Certosa di Serra San Bruno

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  • เผยแพร่เมื่อ 27 ก.ย. 2021
  • Per il secondo anno consecutivo i serresi non vivranno il momento più simbolico e potente del loro legame con San Bruno. Quel filo spirituale che unisce da secoli la comunità monastica ai cittadini non sarà però di certo spezzato dalle congiunture storiche. Se la pandemia rappresenta da questo punto di vista un fattore senza precedenti in negativo, c’è anche un’occasione storica di cui abbiamo: l’intervento di restauro della “varia” processionale e del busto raffigurante San Bruno a cui da anni e anni i serresi mostrano la loro gioiosa devozione con il tradizionale lancio dei confetti.
    L’intervento, il primo del genere mai fatto sull’opera, non è però un fatto solo scientifico o artistico. C’è un fattore spirituale e umano alto che traspare chiaramente dalle parole del priore della Certosa, dom Ignazio Iannizzotto, che per l’occasione ci ha rilasciato questa intervista esclusiva. Ci ha raccontato il momento storico che la Certosa sta vivendo - tra le mura del monastero serrese vivono ora in 14 - e ha avuto parole di speranza per tutta la comunità. Dom Ignazio parla del busto, della comunità serrese, della Chiesa calabrese e della cattiveria che alberga negli uomini e che non manca, dice, anche attorno alla Certosa. Parla del buio e della luce. Buona visione.

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