(71) Pizzo Baciamorti (BG 2009 m) (72) Monte Aralalta (2003 m) (R14) Rifugio Gherardi (1647 m)

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  • เผยแพร่เมื่อ 10 ก.ย. 2024
  • (71) Pizzo Baciamorti (BG 2009 m) (72) Monte Aralalta BG, 2003 m (R14) Rifugio Gherardi BG 1647 m - da Capo Foppa (Pizzino, Taleggio BG) - Escursionismo facile in Montagna
    STAGIONE 4
    DIFFICOLTA': IMPEGNATIVO - il percorso, (parcheggio capo foppa - passo baciamorti - pizzo baciamorti) dal sentiero alto di cresta, si può dividere in due settori ben distinti; il primo - dal parcheggio al passo baciamorti - è quasi pianeggiante, tranne il ripido tratto iniziale e un settore appena prima del passo; il secondo, dal passo alla cima del pizzo, invece presenta "strappi" molto ripidi alternati a tratti più piani, ma sopratutto un tratto terminale quasi "verticale"; la fatica, nel mio caso, si aggiunge alle vertigini di cui soffro quando percorro sentieri così aerei, di conseguenza comprenderete lo sforzo che abbiamo fatto per arrivare in vetta...
    DISLIVELLO: 700 mt circa
    Livello difficoltà: E (Escursionista)
    Lunghezza: 3 ore secche a passo tranquillo per arrivare in vetta al Pizzo + 5 minuti per raggiungere la cima del Monte Aralalta; 2 ore circa per la discesa dal versante opposto, a cui noi abbiamo aggiunto mezzora buona di pausa al rifugio Gherardi.
    PANORAMA: obiettivamente spettacolare, mentre si sale potremo goderci la vallata con la natura multicolore tipica di ottobre, le due cime consentono invece di godersi un panorama a perdita d'occhio. Oggi abbiamo trovato molte nuvole, tuttavia la visibilità era più che buona.
    DESCRIZIONE: per l'accesso, si risale la provinciale della Valle Brembana fino a San Giovanni Bianco dove, dopo la chiesa, si imbocca a sinistra la SP 25 della Val Taleggio. Raggiunto l’abitato di Sottochiesa si sale a destra verso la frazione di Pizzino dove, prima di entrare nell’abitato, si prende a destra la strada a pagamento (2 euro per l'intera giornata, prezzo più che onesto, considerato che la strada è ben tenuta e per nulla pericolosa) che porta fino a Quindicina - Capo Foppa, dove si parcheggia l’auto (1370 m); dal parcheggio, si ignorano le indicazioni per il Rifugio Gherardi e si segue il sentiero 153 che punta verso destra il Passo Baciamorti; dopo circa un'ora e mezza arriveremo al Passo (1549 m), e dovremo seguire a sinistra le indicazioni per il Pizzo Baciamorti. Il sentiero si fa ora decisamente più ripido e con fatica si risale la dorsale erbosa del Pizzo: dopo un'ora e mezza di patimenti arriviamo in vetta al monte (con Madonnina di vetta) a 2009 metri; dalla cima si prosegue verso il vicino Monte Aralalta (2003 m), sulla cui sommità è presente una piccola croce e un omino di pietra; notare che questo monte in realtà non è altro che una continuazione del Pizzo Baciamorti, non so perché viene considerata un'altra montagna... va beh. Da qui si scende verso Ovest lungo il segnavia 101 in maniera decisa fino a toccare la bella conca pascoliva della Baita Cabretondo, dove proseguiamo verso DESTRA (occhio che qui la traccia si perde e rischiamo di perderci pure noi se non facciamo attenzione!!) raggiungendo la Bocchetta di Regadur e successivamente la Baita Regina. Prima della baita, si scende a sinistra sul sentiero 120 attraverso un canalone detritico; occhio che alcuni tratti sono leggermente franati... nulla di pericoloso, ma è meglio non sottovalutare questo tratto. In breve si giunge all'ex Rifugio Battisti e poi al Rifugio Gherardi (1687 m), dove una sosta è obbligatoria, anche perché finora non è che ci siano state grandi possibilità di fermarsi... Dal rifugio seguiamo la strada cementata e in circa 30 minuti saremo al parcheggio di Capo Foppa.
    NOTA: la strada che da Pizzino arriva al parcheggio di Capo Foppa è a pagamento (2 euro) con totem automatico per il pagamento, quindi tenete la moneta sotto mano;
    NOTA: per arrivare al parcheggio senza problemi, sul navigatore (tipicamente google maps) cercate "Capo Foppa"; lo trova subito.
    NOTA: da quello che ho potuto vedere il percorso parcheggio - rifugio gherardi - bocchetta di regadur - monte aralalta è un po' più semplice di quello che abbiamo fatto noi; inoltre è meno "aereo" e questo può essere un vantaggio per chi soffre di vertigini come me :P
    NOTA: alla Baita Baciamorti è posto un cartello indicante "1 ora" all'arrivo in vetta... NON FIDATEVI! da li, a meno che non siate degli escursionisti esperti molto ben allenati, ne impiegherete circa 2 per arrivare in vetta.
    CURIOSITA': L’origine del nome viene fatta risalire agli anni tra il 1605 e il 1607, quando Paolo V proibì alla Repubblica di Venezia la somministrazione di alcuni sacramenti. Le terre della Val Taleggio a quel tempo segnavano il confine tra il Ducato di Milano e la Serenissima. Con la sconsacrazione di alcune chiese divenne impossibile dare sepoltura a chi moriva nel territorio del Doge. Fu quindi adottato il trasferimento dei defunti in territorio milanese e il passo orobico fu utilizzato proprio per questo; sul passo venivano baciati per l’ultima volta prima di ricevere le esequie oltreconfine.

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