complimenti maestro per la sua capacità di far capire il concetto dietro le slide che presenta, davvero un canale di qualità!complimenti inoltre per i gusti musicali non da tutti! continui così, ne abbiamo bisogno!
Diego sei veramente gentilissimo. Sono parole come le tue che mi stimolano a continuare. Sono anche molto contento che ti piacciano le canzoni proposte. L'obiettivo è anche quello di affrontare argomenti seri con serenità e la musica ha una capacità notevole di rilassare. Grazie per l'attenzione e per l'apprezzamento. A presto.
Ci pensa la società elettrofornitrice (es. ENEL). Nel caso infatti di utenze con potenza impegnata maggiore di 16,5 kW è stabilito che il gruppo di misura comprenda anche il contatore di energia reattiva e quindi viene applicata una tariffa anche per il consumo di energia reattiva qualora il fattore di potenza medio mensile sia inferiore a 0,95. La tariffa per l'energia reattiva cresce con il diminuire del fattore di potenza medio mensile mentre, come già detto, non si paga nessuna quota relativa all'energia reattiva se il cosφ medio mensile non è inferiore a 0,95. L'utente quando l'energia reattiva consumata è troppo elevata e quindi il fattore di potenza medio mensile è troppo basso, se vuole risparmiare provvede ad effettuare il rifasamento scegliendo la modalità che ritiene più adatta al suo caso. Un saluto.
Bellissima lezione, Vorrei aggiungere che Oltre alle resistenze di zavorra, in alcuni casi vengono adottate anche delle induttanze di sbarramento, che vengono dimensionate su frequenze di taglio dipendenti dalla tipologia di carico da rifasare, In altri casi , specie se complessi da valutare si usano dei sistemi totalmente elettronici che non fanno uso dei tradizionali condensatori, resistenze di zavorra e induttanze di sbarramento, ma di sistemi realizzati con con microprocessori e componenti di potenza che iniettano una corrente con una forma d'onda dipendente dalla reattiva o distorcente presenti nella rete, in modo da ridurre sia lo sfasamento sia il tasso di distorsione armonica entro i limiti accettabili, nel senso più pratico vengono dimensionati in modo che costino il meno possibile e che i parametri di fase e distorsione rientrino entro i limiti contrattuali di fornitura, qualche volta consentono anche la riduzione della sezione dei conduttori , ma questa sta diventando una questione relativamente marginale, sia perché commercialmente la maggior parte dei carichi hanno un fdp attorno a 0.9, questo è dovuto anche ad alcune direttive e norme di prodotto, sia perché le sezioni commerciali dei conduttori non permettono grandi scelte e in ultimo gli impianti devono avere una potenza impegnabile minima imposta per tipo di impianto, dettate dalle regole di connessione alla rete pubblica, Ad esempio per le utenze trifase in bassa tensione anche se si fa un contratto con il fornitore l'impianto deve comunque essere dimensionati per un minimo imposto, ed anche il montante che parte dal contatore deve avere in molti casi una sezione minima imposta, esattamente come accade per le utenze civili , ad esempio per le case di civile abitazione, ed ecco che cade , almeno in parte una di quelle che chiamo "leggende metropolitane" sul rifasamento, tuttavia ciò che almeno dal punto di vista teorico è corretto, viene puntualmente romanzato e adottato nel campo del marketing per vendere accrocchi per lo più inutili...
@@carlofierro-Impianti.Elettrici grazie a lei per caricare questi video, sono molto utili specie per i neofiti e gli studenti, ma a che un bel ripasso per chi ha già visto questi argomenti tempo fa, Saluti
Buonasera professore e grazie per i suoi video. Volevo porle una domanda. Dal primo aprile 2023 si pagherà un corrispettivo per l’energia elettrica reattiva immessa in rete. Ciò è previsto da delibera arera 232 del 31 maggio 2022. Non riesco a capire che cosa sia l’energia elettrica reattiva immessa in rete. Ho fatto due ipotesi: 1) potrebbe trattarsi di energia elettrica reattiva prodotta ad esempio dall’alternatore di un generatore elettrico e immessa in rete perché non autoconsumata in sito; 2) altra ipotesi: potrebbe trattarsi di energia elettrica relativa di tipo capacitivo che si intende immessa in rete, anche se forse il termine non sarebbe rigorosamente esatto. Per caso mi può aiutare a capire di cosa si tratta? Grazie molte per il suo lavoro di divulgazione
Non penso che si tratti di energia reattiva prodotta dagli alternatori e non consumata in sito perché tali generatori sono normalmente provvisti di sistemi di regolazione per adattarli alle condizioni del carico. Quando un carico capacitivo è collegato alla rete fornisce potenza reattiva alla stessa rete. Con il rifasamento, infatti, la potenza reattiva necessaria al carico non proviene più dalla rete ma viene fornita direttamente dalla batteria di condensatori collegata in parallelo al carico. L'immissione di potenza reattiva in rete comporta però inconvenienti (es. sovratensioni) e pertanto un carico non deve configurarsi come ohmico-capacitivo e quindi bisogna fare attenzione che un eccessivo rifasamento (o peggio condensatori collegati senza un carico da rifasare) non porti alla condizione che la potenza della batteria di condensatori sia maggiore della potenza reattiva richiesta dal carico che si intende rifasare. Anche sulla base di questa considerazione, ritengo, pertanto, valida la tua seconda ipotesi ovvero che si tratti di energia reattiva di tipo capacitivo. Ipotesi del resto confermata dalla stessa Delibera ARERA 232 dove a pag 5 e 6 si legge: " b) l’estensione della rete in cavo dei clienti finali in media e bassa tensione, tale da produrre energia reattiva con un comportamento assimilabile a quello dei condensatori, è generalmente tale da non determinare effetti significativi in termini di energia reattiva immessa, a meno di impianti MT di grande estensione in condizione di fermata delle attività produttive " " c) l’eventuale immissione in rete di energia reattiva da parte di clienti finali in media e bassa tensione è tipicamente causata dalla mancata disconnessione di sistemi di rifasamento (condensatori) durante periodi di riduzione dei prelievi di energia reattiva da parte degli impianti interni al cliente finale" " d) nella grande maggioranza dei casi, l’immissione in rete di energia reattiva da parte di clienti finali può quindi essere corretta con la disconnessione dei sistemi di rifasamento, che non richiede un particolare preavviso". Ti ringrazio per il tuo gentile apprezzamento e per l'attenzione. Un saluto con stima.
Mi fa piacere che consideri i video utili. Circa le domande, dovendo ovviamente essere di interesse generale, devono riguardare i contenuti dei video e quindi puoi farle direttamente utilizzando la funzione prevista nel canale. In questo modo eventuali chiarimenti saranno utili a tutti. Ti ringrazio per l'attenzione. Un saluto.
complimenti maestro per la sua capacità di far capire il concetto dietro le slide che presenta, davvero un canale di qualità!complimenti inoltre per i gusti musicali non da tutti! continui così, ne abbiamo bisogno!
Diego sei veramente gentilissimo. Sono parole come le tue che mi stimolano a continuare. Sono anche molto contento che ti piacciano le canzoni proposte. L'obiettivo è anche quello di affrontare argomenti seri con serenità e la musica ha una capacità notevole di rilassare. Grazie per l'attenzione e per l'apprezzamento. A presto.
Complimenti ,mi e' piaciuta molto la parte del calcolo della capacita' dei condensatori e la tabella Kr mi mancava ,bellissima lezione....Egidio
Come ho già detto, fai bene ad approfondire questo argomento. Ciao.
grazie per questo video, in special modo per le tabelle di calcolo dei valori delle batterie di rifasamento. cordiali saluti.
Mi fa piacere che hai apprezzato il video e l'utilità delle tabelle. Ricambio i saluti. A presto
Come faccio a misurare l'angolo fi? Che poi devo rifasare?
Ci pensa la società elettrofornitrice (es. ENEL). Nel caso infatti di utenze con potenza impegnata maggiore di 16,5 kW è stabilito che il gruppo di misura comprenda anche il contatore di energia reattiva e quindi viene applicata una tariffa anche per il consumo di energia reattiva qualora il fattore di potenza medio mensile sia inferiore a 0,95.
La tariffa per l'energia reattiva cresce con il diminuire del fattore di potenza medio mensile mentre, come già detto, non si paga nessuna quota relativa all'energia reattiva se il cosφ medio mensile non è inferiore a 0,95. L'utente quando l'energia reattiva consumata è troppo elevata e quindi il fattore di potenza medio mensile è troppo basso, se vuole risparmiare provvede ad effettuare il rifasamento scegliendo la modalità che ritiene più adatta al suo caso. Un saluto.
Bellissima lezione,
Vorrei aggiungere che
Oltre alle resistenze di zavorra, in alcuni casi vengono adottate anche delle induttanze di sbarramento, che vengono dimensionate su frequenze di taglio dipendenti dalla tipologia di carico da rifasare,
In altri casi , specie se complessi da valutare si usano dei sistemi totalmente elettronici che non fanno uso dei tradizionali condensatori, resistenze di zavorra e induttanze di sbarramento, ma di sistemi realizzati con con microprocessori e componenti di potenza che iniettano una corrente con una forma d'onda dipendente dalla reattiva o distorcente presenti nella rete, in modo da ridurre sia lo sfasamento sia il tasso di distorsione armonica entro i limiti accettabili, nel senso più pratico vengono dimensionati in modo che costino il meno possibile e che i parametri di fase e distorsione rientrino entro i limiti contrattuali di fornitura, qualche volta consentono anche la riduzione della sezione dei conduttori , ma questa sta diventando una questione relativamente marginale, sia perché commercialmente la maggior parte dei carichi hanno un fdp attorno a 0.9, questo è dovuto anche ad alcune direttive e norme di prodotto, sia perché le sezioni commerciali dei conduttori non permettono grandi scelte e in ultimo gli impianti devono avere una potenza impegnabile minima imposta per tipo di impianto, dettate dalle regole di connessione alla rete pubblica,
Ad esempio per le utenze trifase in bassa tensione anche se si fa un contratto con il fornitore l'impianto deve comunque essere dimensionati per un minimo imposto, ed anche il montante che parte dal contatore deve avere in molti casi una sezione minima imposta, esattamente come accade per le utenze civili , ad esempio per le case di civile abitazione, ed ecco che cade , almeno in parte una di quelle che chiamo "leggende metropolitane" sul rifasamento, tuttavia ciò che almeno dal punto di vista teorico è corretto, viene puntualmente romanzato e adottato nel campo del marketing per vendere accrocchi per lo più inutili...
Sono tutti aspetti interessanti e meritevoli di approfondimento. Ti ringrazio per il tuo contributo e per la costante attenzione. A presto
@@carlofierro-Impianti.Elettrici grazie a lei per caricare questi video, sono molto utili specie per i neofiti e gli studenti, ma a che un bel ripasso per chi ha già visto questi argomenti tempo fa,
Saluti
Buonasera professore e grazie per i suoi video. Volevo porle una domanda. Dal primo aprile 2023 si pagherà un corrispettivo per l’energia elettrica reattiva immessa in rete. Ciò è previsto da delibera arera 232 del 31 maggio 2022. Non riesco a capire che cosa sia l’energia elettrica reattiva immessa in rete. Ho fatto due ipotesi:
1) potrebbe trattarsi di energia elettrica reattiva prodotta ad esempio dall’alternatore di un generatore elettrico e immessa in rete perché non autoconsumata in sito;
2) altra ipotesi: potrebbe trattarsi di energia elettrica relativa di tipo capacitivo che si intende immessa in rete, anche se forse il termine non sarebbe rigorosamente esatto.
Per caso mi può aiutare a capire di cosa si tratta? Grazie molte per il suo lavoro di divulgazione
Non penso che si tratti di energia reattiva prodotta dagli alternatori e non consumata in sito perché tali generatori sono normalmente provvisti di sistemi di regolazione per adattarli alle condizioni del carico.
Quando un carico capacitivo è collegato alla rete fornisce potenza reattiva alla stessa rete. Con il rifasamento, infatti, la potenza reattiva necessaria al carico non proviene più dalla rete ma viene fornita direttamente dalla batteria di condensatori collegata in parallelo al carico.
L'immissione di potenza reattiva in rete comporta però inconvenienti (es. sovratensioni) e pertanto un carico non deve configurarsi come ohmico-capacitivo e quindi bisogna fare attenzione che un eccessivo rifasamento (o peggio condensatori collegati senza un carico da rifasare) non porti alla condizione che la potenza della batteria di condensatori sia maggiore della potenza reattiva richiesta dal carico che si intende rifasare.
Anche sulla base di questa considerazione, ritengo, pertanto, valida la tua seconda ipotesi ovvero che si tratti di energia reattiva di tipo capacitivo. Ipotesi del resto confermata dalla stessa Delibera ARERA 232 dove a pag 5 e 6 si legge:
" b) l’estensione della rete in cavo dei clienti finali in media e bassa tensione, tale da produrre energia reattiva con un comportamento assimilabile a quello dei condensatori, è generalmente tale da non determinare effetti significativi in termini di energia reattiva immessa, a meno di impianti MT di grande estensione in condizione di fermata delle attività produttive "
" c) l’eventuale immissione in rete di energia reattiva da parte di clienti finali in media e bassa tensione è tipicamente causata dalla mancata disconnessione di sistemi di rifasamento (condensatori) durante periodi di riduzione dei prelievi di energia reattiva da parte degli impianti interni al cliente finale"
" d) nella grande maggioranza dei casi, l’immissione in rete di energia reattiva da parte di clienti finali può quindi essere corretta con la disconnessione dei sistemi di rifasamento, che non richiede un particolare preavviso".
Ti ringrazio per il tuo gentile apprezzamento e per l'attenzione. Un saluto con stima.
@@carlofierro-Impianti.Elettrici grazie per la sua risposta completa e rapida. Con grande stima la saluto
grazie Prof.per i suoi video.
Eventualmente può lasciarmi una mail per alcune domande?grazie
Mi fa piacere che consideri i video utili. Circa le domande, dovendo ovviamente essere di interesse generale, devono riguardare i contenuti dei video e quindi puoi farle direttamente utilizzando la funzione prevista nel canale. In questo modo eventuali chiarimenti saranno utili a tutti. Ti ringrazio per l'attenzione. Un saluto.