Robotica educativa e sport con il progetto “Stringhe. Piccoli numeri in movimento”

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  • เผยแพร่เมื่อ 11 มี.ค. 2024
  • Le “stringhe” sono i codici di programmazione ma allo stesso tempo anche i lacci delle scarpe. Con questo duplice significato il progetto “Stringhe. Piccoli numeri in movimento” selezionato da Con i Bambini propone come sua caratteristica principale la metodologia didattica integrata, in cui si combinano attività di robotica educativa con altre relative allo sport e alla psicomotricità.
    La combinazione delle due sfere educative permette una maggiore acquisizione, per i bambini coinvolti, di competenze relazionali, logico-matematiche, motorie ed emotive fondamentali per il loro sviluppo fisico e mentale.
    Il progetto promuove infatti lo sviluppo dell’intelligenza computazionale, permettendo ai bambini di potenziare le abilità di controllo e consapevolezza corporea, le capacità di collaborazione e cooperazione, il pensiero algoritmico, insomma le competenze trasversali.
    Allo stesso tempo, permette agli insegnanti di scoprire un nuovo modo di fare didattica, attraverso i tre moduli delle attività: quella di psicomotricità, quella di robotica educativa e quella integrata, che mette insieme i due mondi ma con le idee, le esigenze e i bisogni didattici di ogni classe.
    A disposizione di ogni scuola in questo percorso c’è un’equipe educativa qualificata composta da consulenti pedagogici, psicomotricisti, educatori digitali.
    Questo grazie all’ampio partenariato, che vede come ente capofila Fondazione Mission Bambini e che coinvolge enti di terzo settore, comuni e scuole, con interventi nelle scuole dell’infanzia e primarie di quartieri periferici come l’IC Parini di Secondigliano (NA) dove ad essere coinvolte sono ben trenta classi.
    Complessivamente le scuole in cui interviene il progetto sono 10 e si trovano nei quartieri di Quarto Oggiaro, Bruzzano e Niguarda a Milano, Secondigliano e Scampia a Napoli, Librino a Catania, per un totale di 2600 bambini tra i 5 e gli 11 anni e le loro famiglie, che vivono in contesti a rischio, caratterizzati da una forte deprivazione economica e sociale.
    L’obiettivo finale del progetto è duplice. Da un lato sviluppare nei bambini coinvolti competenze trasversali, o soft skills che diano loro strumenti fondamentali per diventare in futuro adulti capaci di affrontare la complessità a livello di vita e lavorativo. Dall’altro, l’obiettivo è mettere a punto una nuova metodologia didattica, che possa essere adottata da tante altre scuole una volta terminato il progetto.
    Servizio a cura di Ortensia Ferrara e Rosa Cambara
    Si ringrazia Alex Gusella, responsabile comunicazione progetto “Stringhe”

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