🔗 Più foto e info: IT: www.valoroso.it/historybit-storie-di-computer-mostra-2024 EN: www.valoroso.it/en/historybit-stories-of-computers-exhibition-2024
Salve, bellissimo salto nella storia informatica. Ho iniziato a "lavorare" nell'informatica facendo il "tuning" delle memorie elettromagnetiche. Vorrei dire che la prima sk grafica a colori nel mondo pc Ibm era la CGA (color graphics adapter) a 16 colori e risoluzione 320 x 200. Ho visto anche la seconda serie dell'Indigo 2 ... ho in taverna il suo papà Indigo (il cubotto viola) con monitor crt 17" e se non erro ha all'interno anche il Dat. Grazie per avermi fatto tornare agli albori della mia carriera lavorativa. Cordialmente Mars.
Ma cos'è questa splendida meraviglia di museo......... Ho fatto in tempo a vedere le schede perforate, quando avevo iniziato a fare i primi corsi d'informatica ed erano state archiviate da poco, in quel periodo, ed erano usate nei centri meccanografici degli anni 70'; esattamente 10 anni dopo, nel mio primo corso, avevo a che fare con un computer Honeywell, non ricordo il modello, che aveva una stampante ad 80 colonne per monitor e due "lavatrici" che altro non erano che un'unità dischi in pila ed una stampante a 132 colonne per l'output; non puoi immaginare che emozione. Molti di questi dispositivi, non li avevo ancora visti e posso dirti che sono splendidi; devo fare i miei personalissimi complimenti ad Historybit per lo straordinario lavoro fatto fin'ora, per mantenere viva questa parte importantissima di storia. Mi piacerebbe sapere se il museo della scienza e della tecnologia di Milano fosse interessato ad ampliare questo contesto.......fosse per me, vi avrei già contattato.
Ah! Spettacolo! L'avevo anche io la Indigo2 e pure una Indy. Io avevo il primo mixer della panasonic, nero. Lo pagai 4.5 milioni di lire in accoppiata con due Sony 8mm con audio PCM e naturalmente il mio amiga 2000 con il Genlock. Bellissimi i calcolatori/scrittori meccanici.
@@ValorosoIT ho iniziato a lavorare in tv nell'83 e in studio montavamo con i 3/4 e a casa avevo 2 camere 8mm semi pro, mixer e amiga per fare i matrimoni, concerti e ci giravo con le mie camere pure i servizi tg per il Tg regionale di Rai3 e la qualitá non era poi cosi differente dal 3/4 che pero' necessitáva di camera JVC 110 e un bel registratore da 20 kg alla spalla.
Bellissimo museo con spiegazioni eccellenti molto bravo, si sente che è informato della loro esposizione. Secondo mè hanno concentrato troppo sulla Commodore per esempio non ho visto gli spettacolari MSX che secondo mè erano uno bello standard con os Microsoft roba non da poco. Essendo nato con gli zx quando ho visto alcuni esemplari (ne mancano) mi sono emozionato a vederli ancora in fila lo só esagerato ma meritano davvero!!! Bravi ancora preserviamo! Like👍🏻 👍🏻
No, era una scheda AGA presa in prestito da un computer PC Commodore. L’allora scheda a colori di quel computer era una scheda a 16 colori derivante dalla tecnologia della EGA ma che Commodore chiamò così: AGA (Advanced Graphics Adapter) Vedi modello PC-10 II
Mi fa piacere che questo video venga seguito nei minimi particolari! 🔝🙂 Sui Commodore PC c’era anche la scheda AGA (Advanced Graphic Adapter) che non ha a che fare con la più famosa l’architettura Amiga.
🔗 Più foto e info:
IT: www.valoroso.it/historybit-storie-di-computer-mostra-2024
EN: www.valoroso.it/en/historybit-stories-of-computers-exhibition-2024
Video molto interessante, complimenti 👍
Grazie!
Bellissimo! Complimenti!
Grazie!
Bellissimo video e bellissima iniziativa! Complimenti!👏👏
Grazie! Era davvero una bella esposizione.
Congratulazioni, bellissima iniziativa e narrazione interessante
👏😉
🔝 grazie!
Salve, bellissimo salto nella storia informatica. Ho iniziato a "lavorare" nell'informatica facendo il "tuning" delle memorie elettromagnetiche. Vorrei dire che la prima sk grafica a colori nel mondo pc Ibm era la CGA (color graphics adapter) a 16 colori e risoluzione 320 x 200. Ho visto anche la seconda serie dell'Indigo 2 ... ho in taverna il suo papà Indigo (il cubotto viola) con monitor crt 17" e se non erro ha all'interno anche il Dat. Grazie per avermi fatto tornare agli albori della mia carriera lavorativa. Cordialmente Mars.
Salve! Grazie per aver condiviso la tua esperienza e per l'approfondimento. 🙂
Ma cos'è questa splendida meraviglia di museo.........
Ho fatto in tempo a vedere le schede perforate, quando avevo iniziato a fare i primi corsi d'informatica ed erano state archiviate da poco, in quel periodo, ed erano usate nei centri meccanografici degli anni 70'; esattamente 10 anni dopo, nel mio primo corso, avevo a che fare con un computer Honeywell, non ricordo il modello, che aveva una stampante ad 80 colonne per monitor e due "lavatrici" che altro non erano che un'unità dischi in pila ed una stampante a 132 colonne per l'output; non puoi immaginare che emozione.
Molti di questi dispositivi, non li avevo ancora visti e posso dirti che sono splendidi; devo fare i miei personalissimi complimenti ad Historybit per lo straordinario lavoro fatto fin'ora, per mantenere viva questa parte importantissima di storia.
Mi piacerebbe sapere se il museo della scienza e della tecnologia di Milano fosse interessato ad ampliare questo contesto.......fosse per me, vi avrei già contattato.
Grazie per aver condiviso la tua esperienza! 🙂 Confermo, Historybit è una meraviglia.
Veramente una bellissima panoramica!
Si, è stata una bella manifestazione. 🔝
Ah! Spettacolo! L'avevo anche io la Indigo2 e pure una Indy. Io avevo il primo mixer della panasonic, nero. Lo pagai 4.5 milioni di lire in accoppiata con due Sony 8mm con audio PCM e naturalmente il mio amiga 2000 con il Genlock. Bellissimi i calcolatori/scrittori meccanici.
Quindi ti occupavi di montaggi video? 🔝
@@ValorosoIT ho iniziato a lavorare in tv nell'83 e in studio montavamo con i 3/4 e a casa avevo 2 camere 8mm semi pro, mixer e amiga per fare i matrimoni, concerti e ci giravo con le mie camere pure i servizi tg per il Tg regionale di Rai3 e la qualitá non era poi cosi differente dal 3/4 che pero' necessitáva di camera JVC 110 e un bel registratore da 20 kg alla spalla.
Bella esperienza lavorare in tv negli anni '80! E complimenti per la resistenza per portare 20Kg in spalla!
Un viaggio nel tempo stupendo, no ho visto l'ENIAC !😁 Complimenti a Davide ed Alberto per le spiegazioni .
La prossima la facciamo organizzare in un campo da calcio! 😁
Grazie 1000, sono felice che sia piaciuta!
complimenti per il video
Grazie!
Bel video
@@gianmarcolupi812 grazie!
Bellissimo museo con spiegazioni eccellenti molto bravo, si sente che è informato della loro esposizione.
Secondo mè hanno concentrato troppo sulla Commodore per esempio non ho visto gli spettacolari MSX che secondo mè erano uno bello standard con os Microsoft roba non da poco.
Essendo nato con gli zx quando ho visto alcuni esemplari (ne mancano) mi sono emozionato a vederli ancora in fila lo só esagerato ma meritano davvero!!!
Bravi ancora preserviamo!
Like👍🏻 👍🏻
Era una bella esposizione. Lo spazio era tanto e tutto pieno. Per mettere altri computer avrebbero dovuto affittare una palestra!
@ 👍🏻
👏👏👍
🙏🙂
@@ValorosoIT👋👋😊
Veramente un bel museo.
Davvero! 🔝🙂
Non dimentichiamo la Programma 101 della Olivetti.
Per comprare quella, attualmente ci vuole parecchio grano... 🙂
nemmeno il P60 Olivetti, il primo vero personal computer.
La prossima volta gli facciamo noleggiare uno stadio, per mostrare tutti i loro computer! 🙂
Per i Pc, la scheda a colori era la EGA e non AGA.......
No, era una scheda AGA presa in prestito da un computer PC Commodore. L’allora scheda a colori di quel computer era una scheda a 16 colori derivante dalla tecnologia della EGA ma che Commodore chiamò così: AGA (Advanced Graphics Adapter) Vedi modello PC-10 II
Ufficialmente la IBM montava le EGA solo in questo mio esemplare era stata montata la AGA della Commodore.
Mi fa piacere che questo video venga seguito nei minimi particolari! 🔝🙂 Sui Commodore PC c’era anche la scheda AGA (Advanced Graphic Adapter) che non ha a che fare con la più famosa l’architettura Amiga.
Video interessante, peccato però che non si è visto nemmeno un computer Amstrad.
La sala era tutta piena! Non ci sarebbe stato uno spillo in più. 🙂