L'ultimo bacio - monologo di Carlo
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- เผยแพร่เมื่อ 18 ม.ค. 2025
- Eccoti qui.
Decidi che la fase dell’eterna adolescenza è finita e tutto cambia.
Decidi che la tua vita deve comunque andare avanti. E allora, se è questo il tuo destino, sarà il migliore possibile. Avrai una casa grande. Il garage col
posto auto e il prato sempre curato…Uno stipendio da direttore
creativo, le porte smaltate di bianco. Il parquet di due centimetri. Le
vacanze organizzate sei mesi prima, la salute assicurata, la casa
assicurata, la vita assicurata…Un’antenna parabolica per non sentirti
solo, il frigorifero sempre pieno per non sentirti povero, un tappeto
etnico per continuare a sentirti giovane e finestre da cui entra sempre
il sole.
Avrai la tua famiglia felice, i tuoi bambini in salute, il labrador che
chiamerai Marx e la barca che chiamerai Giulia. E lei. Avrai lei. Che ti
ricorderà tutte le cose belle che hai avuto.
Non è questo che in fondo hai sempre sognato?
E’ andata così.
Ci sono stati quelli che sono partiti, quelli che sono restati….Io ho
deciso di restare…Mi ripeto che tra pochi mesi diventerò padre. Credo
di prenderci confidenza, anche perché non l’ho ancora capito fino in
fondo quello che significa veramente. Ogni tanto penso a quei tre, a dove
saranno, a cosa faranno. Mi piace pensare che forse un giorno potrò
raggiungerli e stare con loro per un po'…è un pensiero che mi fa stare
bene….
…La mano che vedete è di Sveva ed è la bambina più bella che abbia mai
visto in vita mia. Dicono che somigli a Giulia…è forse per questo che
la amo tanto?...Ha compiuto un anno da due giorni sta imparando a
parlare: dice televisione, cielo, sole, pancia, mamma e papà…
Giulia diventa ogni giorno più bella, è andata in fissa con la linea, va a nuoto
tre volte a settimana e a correre tutte le sere…non le farà male?
La cosa che Sveva ama di più è ballare con me Strauss.
prima
mi guarda negli occhi, poi sorride…poi alla fine si
addormenta…Mentre dorme posso fissarla per ore senza
stancarmi. Ascolto il suo respiro e mi chiedo cosa stia sognando. I miei
genitori si chiedevano di me lo stesso? che sognavo io quando ero come
lei?
Se provo a guardarmi da fuori la mia vita non mi sembra poi così male. In fondo non c’è nulla che mi manchi, davvero nulla.
E’ allora questa la felicità….Io penso di sì.. - บันเทิง