Evidenzierei che gli psichedelici sono molto utili nell'autismo! Io (si, sono autistico se non si fosse capito) provai i funghi per pura curiosità, ma il beneficio terapeutico è stato molto evidente, sono passato dall'essere apatico depresso e asociale ad aver voglia di vivere, passare il tempo con le persone e soprattutto la depressione è scomparsa. L'esperienza non è stata l'unica e ad ognuna ho scoperto e capito alcuni aspetti della mia persona, positivi o negativi. PS: per la prima volta mi sono sentito umano e non "alieno", non so se potete immaginare il sollievo che ho provato!
Qualche anno fa ho fatto l’ultima esperienza con questa sostanza. Ho sbagliato dosaggio e ho assunto una quantità decisamente elevata. 8 ore con lunghi vuoti di memoria ma ricordo un momento preciso in cui ho vissuto qualcosa di veramente assurdo. Ero sdraiato sull’erba, quasi sempre disconnesso e incapace di fare qualsiasi cosa. Alla mia destra c’era un gruppo di amici che parlava tra di loro e alla mia sinistra un altro gruppo di amici che faceva altrettanto. Per molti secondi sono riuscito ad ascoltare contemporaneamente cosa stessero dicendo tutte le persone presenti. Allo stesso tempo potevo pure fare delle riflessioni su quello che dicevano, tutto questo senza perdermi nemmeno una parola e senza fare il minimo sforzo. Non so se mi sono spiegato bene, era come se mi stessero parlando 5 persone diverse nello stesso momento e io riuscivo a cogliere tutto quello che dicevano senza il minimo sforzo.
Conosco molto bene queste sostanze sono abbasta esperto la mia vita è cambiata ed ho un percezione delle cose totalmente diverse, oggi non uso più sostanze non ne ho più bisogno e raggiungo degli stadi di alterazione della coscienza con il digiuno e il silenzio interiore.Le ho provate quasi tutte ma le medicine migliori quelle che mi hanno dato le migliori esperienze sono l'ayahuasca i funghi(psicocibina) e il bufo alvarius( che per il lavoro sull'ego è uno dei migliori)..
l'avete visto il film di Pupi Avati Voci Notturne (credo) dove si parla di sostanze ataviche che permettono di mantenere onde elettromagnetiche anche dopo la morte....
Sarebbe interessante sapere se ci si può "auto curare", aiutarsi da soli con queste sostanze, visto che terapie non se ne trovano e se si trovano magari costano tanto...
Il Buddhismo non punta alla dissoluzione dell'ego ma ad una comprensione delle sue funzioni e al suo utilizzo corretto ai fini della liberazione dal ciclo delle rinascite, c'è troppa confusione su questo argomento ed è facile dire inesattezze e disinformare involontariamente. Le sostanze psichedeliche hanno il loro perché, la propria dignità, ma ciò che si sperimenta non va confuso con le esperienze meditative e il fine della pratica meditativa, certi argomenti devono essere trattati in modo attento e competente perché confondono solo le idee a chi non conosce determinati temi.
Sì peccato che persino la più profonda ed esperta meditazione non avvicini minimamente alla profondità ed introspezione nemmeno delle più "banali esperienze psichedeliche. Tutti grandi devoti religiosi buddisti per poi scoprire come un'annetto fa che i monaci tailandesi si riempivano di metanfetamina shaboo per poter stare giorni interi a digiuno e meditare. La mente umana sobria non potrà mai raggiungere stato d'animo così profondi come quelli indotti dagli psichedelici.
@@johnyycena la meditazione non punta alle allucinazioni e per altro ci sono diverse fasi, ci sono i jhana , diversi tipi di jhana, dove si sperimentano stati di benessere che non sono paragonabili al piacere derivato dai sensi, sono piaceri puramente mentali di una profondità devastante, se ci si perde in questi stati l'esperienza diventa una roba tipo trip dove il piacere e la felicità offuscano totalmente il meditante e, almeno nel buddhismo antico, non è questo il fine poiché anche questi stati vengono visti come illusori e impermanenti, nulla di cattivo in sé ma possono diventare ostacoli alla realizzazione finale che va oltre questi aspetti di piacere, anche se un piacere sottile poiché mentale e non grossolano (e bada che non uso il termine grossolano in modo dispregiativo ma solo per fare una distinzione). Se non hai avuto esperienza dei jhana più alti non immagini cosa si possa provare, puoi leggerlo per farti un'idea ma avere l'esperienza è un altro fatto, questi stati sono estremamente profondi e non sono nemmeno l'acme ma sono fasi (e non tutti riescono facilmente a farne esperienza, alcuni devono sbattere parecchio altri hanno una particolare propensione che suppongo derivi da fattori kammici). Se i monaci che dici usano psichedelici per meditare vuol dire che non hanno un buon maestro di meditazione o forse ce l'hanno pure ma pensano che serva una spinta tramite questo ausilio ma non capiscono che così non stanno meditando, non possono applicare la vipassana se si fanno gli acidi... insomma se si vogliono fare i viaggi con gli psichedelici va bene ma non confondiamo le cose poiché la pratica meditativa e il suo scopo, e tutto quello che ci sta in mezzo, non è paragonabile a queste esperienze, io posso pure capire che dall'esterno possano essere accostate ma non è affatto la stessa storia.
Non le stavo esattamente paragonando,stavo solo insinuando che l'intensità dell'esperienza psichedelica è di una profondità e di una percezione nemmeno lontanamente raggiungibile da sobri,per con tutta l'esperienza e dedizione possibile. Ma del resto semplicemente IMPOSSIBILE comprendere a parole e termini di umana comprensione tali esperienze. L'UNICO modo è sperimentare su se stessi per riuscire a comprendere pienamente che cosa una intensa esperienza psichedelica riesce ad offrire. Persino il più spiritualmente ed intellettualmente banale degli esseri umani riesce a raggiungere nel massimo picco di tale esperienza quasi una conoscenza ed una saggezza divina per qualche tempo. Ma ripeto,è difficilmente spiegabile a parole ed ancora più difficile comprendere a parole. Non troverei assolutamente azzardata la definizione di "Dio in una pillola " per rendere il concetto. E lo dico da persona atea e razionale. Solo il fatto che ne stia parlando mi ha provocato pelle d'oca ed occhi lucidi,giusto per rendere l'idea del sovrannaturale che tali esperienze possano offrire. Ps: non so se tali monaci tailandesi facciano uso di psichedelici o meno durante la meditazione(anche se rimarrei tutt'altro che stupito). Bensì mi riferisco ad un articolo dello scorso anno che raccontava della chiusura da parte delle autorità di una monastero buddista in Thailandia poiché i suoi monaci avevano bisogno di disintossicarsi dalla Metanfetamina (shaboo) della quale facevano largo uso per riuscire a sopportare giorni e giorni di totale digiuno.
@@johnyycena Parli per esperienza con gli psichedelici ma non so se parli per esperienza meditativa. Mi spiego, poniamo il caso tu abbia anche praticato meditazione e dalle tue prove empiriche hai raggiunto solo delle specifiche esperienze quindi stai deducendo che con gli psichedelici si raggiungano profondità che diversamente non si possono raggiungere, ma questa tua idea deriva da una particolare esperienza che è compromessa dai limiti che hai raggiunto con la tua pratica meditativa (qualora ci fosse stata, lo suppongo solo per fare un esempio). Come ho già scritto io non sto dicendo che gli psichedelici non abbiano un loro valore, specialmente terapeutico se assunti con le modalità e con professionisti che sanno guidare l'esperienza, ma che non devono essere messi a confronto con la meditazione. Per altro tramite meditazione si possono speriementare cose estremamente profonde ed impattati, possono capitare le cosidette oobe (out of body experience) o altre situazioni, il discorso è che la meditazione, il suo fine ultimo (almeno per quanto concerne il buddhismo antico) è un altro. Non si medita per scoprire Dio o l'unione con il Tutto oltre l'illusione dell'ego etc etc... queste idee filosofiche sono legate ad altre filosofie orientali di matrice indiana e si possono sperimentare anche con la meditazione buddhista ma vengono viste come illusorie. Qui il termine illusorio va inteso in due modi, il primo come inconsistente poiché non duraturo ovvero impermanente, per usare un termine squisitamente buddhista, e il secondo inteso come allucinatorio poiché non tutto quello che accade durante certe esperienze è reale in termini di fattualità, certo è un'esperienza che accade realmente ma esattamente come può essere un sogno, accade ma non vuol dire che sia reale ciò che si vive. Gli psichedelici potrebbero giocare un ruolo utilissimo nella cura di alcune problematiche mentali e spero vengano usati al più presto da più medici ma queste epifanie non devono essere confuse con il fine ottenibile tramite la meditazione (devo sempre ribadire che parlo di meditazione come intesa nel buddhismo antico e non in altre declinazioni dello stesso o altre filosofie-religioni orientali). Ora non voglio convicerti di questo, sei giustamente libero di avere un altro punto di vista dal mio ma anche io ti parlo per esperienza, ci tenevo a condividere la mia riflessione poiché spesso il termine "meditazione" viene usato in modo scorretto. Ritengo sia un argomento importantissimo e trovo necessario, quando possibile, chiarire alcuni aspetti a beneficio di chi non conosce questo tema e potrebbe farsi idee errate al riguardo.
Io non capisco perché si debba sempre finire nel la sinistra(Nancy pelosi)bene.la destra(Trump)male.quando ormai e ovvio che non ci e differenza.perche dobbiamo sempre pensare che la nostra idea sia quella giusta?quindi lo psichedelico deve accelerare il progressismo o il destrismo?non ci accorgiamo che siamo sempre di parte?
Questo Podcast spacca. Finalmente si parla anche in Italia di cose interessanti.
Evidenzierei che gli psichedelici sono molto utili nell'autismo! Io (si, sono autistico se non si fosse capito) provai i funghi per pura curiosità, ma il beneficio terapeutico è stato molto evidente, sono passato dall'essere apatico depresso e asociale ad aver voglia di vivere, passare il tempo con le persone e soprattutto la depressione è scomparsa. L'esperienza non è stata l'unica e ad ognuna ho scoperto e capito alcuni aspetti della mia persona, positivi o negativi. PS: per la prima volta mi sono sentito umano e non "alieno", non so se potete immaginare il sollievo che ho provato!
Sembra un esperienza molto interessante!!!
Una testimonianza molto toccante, spero vada tutto bene ❤
Qualche anno fa ho fatto l’ultima esperienza con questa sostanza. Ho sbagliato dosaggio e ho assunto una quantità decisamente elevata.
8 ore con lunghi vuoti di memoria ma ricordo un momento preciso in cui ho vissuto qualcosa di veramente assurdo.
Ero sdraiato sull’erba, quasi sempre disconnesso e incapace di fare qualsiasi cosa.
Alla mia destra c’era un gruppo di amici che parlava tra di loro e alla mia sinistra un altro gruppo di amici che faceva altrettanto.
Per molti secondi sono riuscito ad ascoltare contemporaneamente cosa stessero dicendo tutte le persone presenti. Allo stesso tempo potevo pure fare delle riflessioni su quello che dicevano, tutto questo senza perdermi nemmeno una parola e senza fare il minimo sforzo. Non so se mi sono spiegato bene, era come se mi stessero parlando 5 persone diverse nello stesso momento e io riuscivo a cogliere tutto quello che dicevano senza il minimo sforzo.
Bella puntata, argomenti trattati con grande serietà
Per approfondire suggerisco Terapie Psichedeliche vol1 e 2 di Samorini
Conosco molto bene queste sostanze sono abbasta esperto la mia vita è cambiata ed ho un percezione delle cose totalmente diverse, oggi non uso più sostanze non ne ho più bisogno e raggiungo degli stadi di alterazione della coscienza con il digiuno e il silenzio interiore.Le ho provate quasi tutte ma le medicine migliori quelle che mi hanno dato le migliori esperienze sono l'ayahuasca i funghi(psicocibina) e il bufo alvarius( che per il lavoro sull'ego è uno dei migliori)..
I nativi americani sapevano bene come usarle…poi arrivo’ l’invasore
@@gianni6373 Si invadevano già tra di loro, la pace non esiste, ogni popolo tenta di sovrastarne altri.
l'avete visto il film di Pupi Avati Voci Notturne (credo) dove si parla di sostanze ataviche che permettono di mantenere onde elettromagnetiche anche dopo la morte....
Molto interessante!
Sarebbe interessante sapere se ci si può "auto curare", aiutarsi da soli con queste sostanze, visto che terapie non se ne trovano e se si trovano magari costano tanto...
L'LSA si può trovare anche nei semi di varie specie di ipomoea
Il Buddhismo non punta alla dissoluzione dell'ego ma ad una comprensione delle sue funzioni e al suo utilizzo corretto ai fini della liberazione dal ciclo delle rinascite, c'è troppa confusione su questo argomento ed è facile dire inesattezze e disinformare involontariamente.
Le sostanze psichedeliche hanno il loro perché, la propria dignità, ma ciò che si sperimenta non va confuso con le esperienze meditative e il fine della pratica meditativa, certi argomenti devono essere trattati in modo attento e competente perché confondono solo le idee a chi non conosce determinati temi.
Sì peccato che persino la più profonda ed esperta meditazione non avvicini minimamente alla profondità ed introspezione nemmeno delle più "banali esperienze psichedeliche.
Tutti grandi devoti religiosi buddisti per poi scoprire come un'annetto fa che i monaci tailandesi si riempivano di metanfetamina shaboo per poter stare giorni interi a digiuno e meditare.
La mente umana sobria non potrà mai raggiungere stato d'animo così profondi come quelli indotti dagli psichedelici.
@@johnyycena la meditazione non punta alle allucinazioni e per altro ci sono diverse fasi, ci sono i jhana , diversi tipi di jhana,
dove si sperimentano stati di benessere che non sono paragonabili al piacere derivato dai sensi, sono piaceri puramente mentali di una profondità devastante, se ci si perde in questi stati l'esperienza diventa una roba tipo trip dove il piacere e la felicità offuscano totalmente il meditante e, almeno nel buddhismo antico, non è questo il fine poiché anche questi stati vengono visti come illusori e impermanenti, nulla di cattivo in sé ma possono diventare ostacoli alla realizzazione finale che va oltre questi aspetti di piacere, anche se un piacere sottile poiché mentale e non grossolano (e bada che non uso il termine grossolano in modo dispregiativo ma solo per fare una distinzione).
Se non hai avuto esperienza dei jhana più alti non immagini cosa si possa provare, puoi leggerlo per farti un'idea ma avere l'esperienza è un altro fatto, questi stati sono estremamente profondi e non sono nemmeno l'acme ma sono fasi (e non tutti riescono facilmente a farne esperienza, alcuni devono sbattere parecchio altri hanno una particolare propensione che suppongo derivi da fattori kammici).
Se i monaci che dici usano psichedelici per meditare vuol dire che non hanno un buon maestro di meditazione o forse ce l'hanno pure ma pensano che serva una spinta tramite questo ausilio ma non capiscono che così non stanno meditando, non possono applicare la vipassana se si fanno gli acidi... insomma se si vogliono fare i viaggi con gli psichedelici va bene ma non confondiamo le cose poiché la pratica meditativa e il suo scopo, e tutto quello che ci sta in mezzo, non è paragonabile a queste esperienze, io posso pure capire che dall'esterno possano essere accostate ma non è affatto la stessa storia.
Non le stavo esattamente paragonando,stavo solo insinuando che l'intensità dell'esperienza psichedelica è di una profondità e di una percezione nemmeno lontanamente raggiungibile da sobri,per con tutta l'esperienza e dedizione possibile.
Ma del resto semplicemente IMPOSSIBILE comprendere a parole e termini di umana comprensione tali esperienze.
L'UNICO modo è sperimentare su se stessi per riuscire a comprendere pienamente che cosa una intensa esperienza psichedelica riesce ad offrire.
Persino il più spiritualmente ed intellettualmente banale degli esseri umani riesce a raggiungere nel massimo picco di tale esperienza quasi una conoscenza ed una saggezza divina per qualche tempo.
Ma ripeto,è difficilmente spiegabile a parole ed ancora più difficile comprendere a parole.
Non troverei assolutamente azzardata la definizione di "Dio in una pillola " per rendere il concetto.
E lo dico da persona atea e razionale.
Solo il fatto che ne stia parlando mi ha provocato pelle d'oca ed occhi lucidi,giusto per rendere l'idea del sovrannaturale che tali esperienze possano offrire.
Ps: non so se tali monaci tailandesi facciano uso di psichedelici o meno durante la meditazione(anche se rimarrei tutt'altro che stupito).
Bensì mi riferisco ad un articolo dello scorso anno che raccontava della chiusura da parte delle autorità di una monastero buddista in Thailandia poiché i suoi monaci avevano bisogno di disintossicarsi dalla Metanfetamina (shaboo) della quale facevano largo uso per riuscire a sopportare giorni e giorni di totale digiuno.
@@johnyycena Parli per esperienza con gli psichedelici ma non so se parli per esperienza meditativa.
Mi spiego, poniamo il caso tu abbia anche praticato meditazione e dalle tue prove empiriche hai raggiunto solo delle specifiche esperienze quindi stai deducendo che con gli psichedelici si raggiungano profondità che diversamente non si possono raggiungere, ma questa tua idea deriva da una particolare esperienza che è compromessa dai limiti che hai raggiunto con la tua pratica meditativa (qualora ci fosse stata, lo suppongo solo per fare un esempio).
Come ho già scritto io non sto dicendo che gli psichedelici non abbiano un loro valore, specialmente terapeutico se assunti con le modalità e con professionisti che sanno guidare l'esperienza, ma che non devono essere messi a confronto con la meditazione.
Per altro tramite meditazione si possono speriementare cose estremamente profonde ed impattati, possono capitare le cosidette oobe (out of body experience) o altre situazioni, il discorso è che la meditazione, il suo fine ultimo (almeno per quanto concerne il buddhismo antico) è un altro.
Non si medita per scoprire Dio o l'unione con il Tutto oltre l'illusione dell'ego etc etc... queste idee filosofiche sono legate ad altre filosofie orientali di matrice indiana e si possono sperimentare anche con la meditazione buddhista ma vengono viste come illusorie.
Qui il termine illusorio va inteso in due modi, il primo come inconsistente poiché non duraturo ovvero impermanente, per usare un termine squisitamente buddhista, e il secondo inteso come allucinatorio poiché non tutto quello che accade durante certe esperienze è reale in termini di fattualità, certo è un'esperienza che accade realmente ma esattamente come può essere un sogno, accade ma non vuol dire che sia reale ciò che si vive.
Gli psichedelici potrebbero giocare un ruolo utilissimo nella cura di alcune problematiche mentali e spero vengano usati al più presto da più medici ma queste epifanie non devono essere confuse con il fine ottenibile tramite la meditazione (devo sempre ribadire che parlo di meditazione come intesa nel buddhismo antico e non in altre declinazioni dello stesso o altre filosofie-religioni orientali).
Ora non voglio convicerti di questo, sei giustamente libero di avere un altro punto di vista dal mio ma anche io ti parlo per esperienza, ci tenevo a condividere la mia riflessione poiché spesso il termine "meditazione" viene usato in modo scorretto. Ritengo sia un argomento importantissimo e trovo necessario, quando possibile, chiarire alcuni aspetti a beneficio di chi non conosce questo tema e potrebbe farsi idee errate al riguardo.
❤❤❤❤Bravissimiii
grazie
Molto interessante
Super preparato il ragazzo grande
Likes sulla fiducia....poi si guarda il video stasera 🙂
Ora basta trovare dell LSD pura 😂
Steve Jobs aveva ben altri problemi....
Panetti in playback
Io non capisco perché si debba sempre finire nel la sinistra(Nancy pelosi)bene.la destra(Trump)male.quando ormai e ovvio che non ci e differenza.perche dobbiamo sempre pensare che la nostra idea sia quella giusta?quindi lo psichedelico deve accelerare il progressismo o il destrismo?non ci accorgiamo che siamo sempre di parte?
Non capisci , impreparato e distratto
ospite impreparato