Mascolinità tossica e scuola: la storia di Tommaso Mancini in 'Bambini di ferro'

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  • เผยแพร่เมื่อ 8 ก.พ. 2025
  • Quando frequentava le scuole medie, a Roma, Tommaso Mancini contava i giorni che lo separavano dalle scuole superiori - e poi, alle superiori, quelli che mancavano alla «fine di tutto questo»: perché due ragazzi, quando Tommaso aveva 12 anni, gli avevano reso la vita un inferno.
    Questa storia - che lui preferisce chiamare “di mascolinità tossica” e non “di bullismo” - è al centro del suo libro “Bambini di ferro”, pubblicato da @armandoeditore, dichiaratamente ispirato alla sua esperienza. «Quando pensi di essere in una prigione», ci dice in riferimento anche al film “Il ragazzo dai pantaloni rosa”, «l'unico modo che hai per uscirne è toglierti la vita, ed è una cosa a cui pensano molti più ragazzi di quello che si crede».
    Ma di chi è la responsabilità? «Dell'Italia come Paese, di Roma come città, della scuola come istituzione fredda, antipatica». E anche un po' dei genitori, che credono quasi sempre di essere genitori perfetti.
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ความคิดเห็น • 6

  • @saraguglieri5507
    @saraguglieri5507 8 วันที่ผ่านมา +5

    Bravi ragazzi dimostrate che non e' vero che i giovani sono sballati o decerebrati prendetevi i vostri spazi voi siete il futuro e lo cambierete questo mondo.
    E se volete un abbraccio ed un sostegno da una 53 enne ci sono.

  • @esserevivente2506
    @esserevivente2506 6 วันที่ผ่านมา +1

    Nella nostra società, anche se non ne parla mai , c'è una specie di ideologia (che è diversa dall'idea)che dice che chi non abbia dei tratti "eroici" o "ideali" , come la forza o la bellezza, non sia nemmeno considerabile come una semplice persona , che è felice nonostante tali assenze, ma per forza la personificazione di di qualcosa di brutto , per il solo fatto di non possedere tali tratti, e che il suo ostinarsi a continuare a vivere in mezzo agli altri sia una specie di cosa sbagliata , perchè non possiede tali tratti.
    Sulla base di questa ideologia, certe persone sociopatiche (quindi sadiche)e frustrate giustificano più o meno velatamente le loro azioni cattive agli occhi degli altri , compiendo una serie di atti che sono criminali sia per il codice civile che penale (bullismo, ovunque avvenga, diffamazioni pubbliche varie fra personaggi, si pensi a Zuckerberg e Musk che si insultavano a vicenda per la lunghezza del p*ne, e altre cose del genere...)
    È solo riconoscendo questa depravata ideologia dei tratti ideali che potremmo cercare di fermare questa sottocultura con annesse discriminazioni nei confronti di chiunque non possa accedere a questo pantheon di esseri perfetti(e narcisi).

  • @Andrealupi2003
    @Andrealupi2003 8 วันที่ผ่านมา +1

    Bravo ❤👏🏻💪🏻

  • @marcosimone82
    @marcosimone82 7 วันที่ผ่านมา +5

    Però ragazzi un po' di carattere: io sono nato nel 1982 e quando io ero adolescente (ache io gay) avevamo sogni, ambizioni e coraggio, di essere bullizzato non mi fregava nulla. Sono andato dritto per la mia strada: chi mi ama sta con me. Questi ragazzi sono una lagna continua: si lamentano di quello che va male, di quello che non hanno, di quello che li angoscia..una generazione di vittime senza misura ANIMO! Avete la giovinezza, la grinta, il tempo davanti: usatelo bene! Coraggio !

    • @_mac0_geeree_908
      @_mac0_geeree_908 6 วันที่ผ่านมา

      Vabbè ma è vd.... Bullismo a scuola =...."Maskolinitá tozzika" per lisciare il pelo agli ideologizzati rosa

  • @massimosalerno3075
    @massimosalerno3075 8 วันที่ผ่านมา +1

    Il problema è che le famiglie sono assenti o presenti a modo loro. Ci sono genitori che non sanno nemmeno la sezione è l' indirizzo che frequentano i figli. Se consideriamo che tanti genitori, che non riescono ad essere tali, sono pure insegnanti, il cerchio si chiude.
    Ci sono, tanti, docenti che davvero sono un disastro sia dal punto di vista della materia che insegnano che dal punto di vista più umano ed esperienziale.
    Tanti alunni, parlandoci, vedonon gli insegnanti come sfigati, in quanto davvero non hanno esperienze di vita che possono essere di supporto in classe e poter quindi approcciarsi, consigliare o altro che può tornare utile ai ragazzi.
    Secondo me per facilitare il compito ogni docente dovrebbe fare una sorta di training specifico rispetto alle classi con le quali dovrà affrontare l'anno scolastico e i genitori prima che i figli inizino un percorso, anche loro, dovrebbero fare un piccolo corso durante il quale si dovrebbe spiegare il funzionamento della scuola e del percorso che i figli stanno per intraprendere e come le famiglie possano mettersi in sinergia con tutto l'apparato per far sì che i ragazzi si incamminino su una strada più costruttiva e propositiva.