LA PUNTATA INTEGRALE SU RAIPLAY goo.gl/zn4Li9 TUTTI I VIDEO E LE PUNTATE www.raiplay.it/... - Antonella Spinelli racconta invece le storie di chi vive accumulando oggetti, una mania al limite della patologia
Provo grande ammirazione per il signor Cristiano, mi sembra una persona estremamente intelligente e ragionevole, che non ha ceduto al rancore nonostante la situazione in cui è cresciuto. Ammiro soprattutto la maturità con cui affronta il problema. Davvero tanta stima per lui. Non so se sarei altrettanto lucida al suo posto.
Grazie Chiara, giriamo i tuoi complimenti all'interessato :) comunque cedere al rancore è inevitabile ed è il punto di partenza, per chi si ritrova in questa situazione. Noi ci chiamiamo "DispoSons" e molti di noi sono riusciti a rielaborare il rancore, studiare il disturbo e alla fine rendersi conto che c'è poco da fare, ma soprattutto (ed è la cosa più difficile da mandar giù) che non è stata colpa di nessuno, non nostra, non loro, che sono vittime quanto noi del Disturbo da Accumulo.
QUESTO SIGNORE MERITA VERAMENTE TANTI COMPLIMENTI PER COME E RIUSCITO A SUPERARE IL GRAN DISAGIO VISSUTO. CREDO CHE NON SIA STATO SENZA SOFFERENZA... A CHI L'HA VISTO 3, O 4 (NON RICORDO BENE) ANNI FA PRESENTARONO UN CASO ANALOGO. UN UOMO ACCUMULAVA DI TUTTO UN PO',DA NON LASCIARE IL MINIMO SPAZIO. E DOPO ANNI LA MOGLIE DISPERATA SE NE ANDÒ. PER ANNI SONO STATI FATTI APPELLI E RICERCHE ,MA DELLA DONNA NON SI È SAPUTO PIÙ NIENTE.ILSOSPETTO CHE SI SIA SUICIDATA QUESTO PER DIRE QUANTA SOFFERENZA PUÒ DARE QULESTA......MALATTIA?? ANCHE A CHI VIVE LORO VICINI..😔💔
"se mia figlia mi stesse più vicina mi aiuterebbe". L'egoismo della depressione. A 19 anni penso a quella ragazza adolescente che chiedeva alla mamma di buttare via tutto e alla quale veniva risposto di stare zitta. O a tutti quei ragazzi che riconoscono che nelle proprie famiglie qualcosa non torna ma fino a che non sei maggiorenne non puoi lavorare e allora aspetti per potertene solo andare...ma poi lavori e non hai soldi per far niente...e allora sopporti, sopporti...e poi diventi adulto e ti senti dare dell'egoista perchè non pensi mai a loro. Terribile....
certo, ma uscendo da questo caso, la seconda parte del tuo messaggio ha pochissimo senso. "qualcosa che non torna.. cosa?". Le famiglie di tantissime persone non soffrono di queste tipologie di problemi, magari possono avere problemi ecomici, o i genitori possono avere qualche problema con il carattere che li porta ad essere severi e proibitivi. Non rifletti dal punto di vista di un genitore, se tuo figlio ti rinfaccia un messaggio del genere dicendo che tu non sei un genitore degno (cit. "allora sopporti") cosa faresti. Il genitore non si sceglie, se no eravamo tutti figli di qualche superstar che ci coccola dalla mattina alla sera, il genitore migliore è il tuo genitore perchè ti ha reso quello sei, buono o cattivo che sia. E poi non fare quei discorsi da adolescente incompreso, è bello fare il discorsone: eh, appena divento maggiorenne vado a lavorare cosi poi me ne vado (dove?).. e poi vedi tutti quelli che dopo i 20 stanno ancora con i genitori a non fare nulla a casa.. chi abbandona la sua famiglia è un egoista. adesso riscrivo il tuo messaggio (scorretto) dal punto di vista di un genitore scorretto: O a tutti quei genitori che riconoscono qualcosa che non torna nei propri figli che non essendono maggiorenni li devi mantenere e spesso anche dopo i 18. Ma poi loro non lavorano e non tu hai soldi per far niente... e allora sopporti, sopporti. e poi diventi vecchio e questi figli ti rinfacciano di essere anche egoista perche tu non hai mai pensato a loro.
Questo ragazzo intervistato...Davvero ammirevole la sua maturità raggiunta. "Non sono stati loro a farmi del male, è stato il disturbo. Sono vittime di una cosa che è capitata, come me". Giustissimo.
Non a quei livelli, ma io purtroppo ho convissuto 16 anni in una situazione simile e queste persone ti risucchiano nel loro disordine. Allucinante. Appena riesci ad uscirne scopri la luce.
In America se non svuoti la casa (come andrebbe fatto in questo caso) ovviamente tramite segnalazione ai servizi sociali, entro un certo periodo di tempo, ti sfrattano e finisci in mezzo la strada. Questo disturbo credo sia una variante dell' OCD.
Il disturbo da accumulo fino a pochi anni fa non era nemmeno citato nel DSM, quando venne inserito era considerato un'espressione del disturbo ossessivo compulsivo, ma oggi sappiamo che anche se quasi sempre sono compresenti, hanno due percorsi distinti
Penso che la generazione dei nostri genitori sia la più colpita in quanto si sono ritrovati a metà tra l'epoca del dopoguerra dove era inconcepibile buttare le cose considerato che si era appena usciti da un periodo di terribile povertà dove non c'era niente e a metà dell'epoca del consumismo e della nuova tecnologia dove tutto cambia velocemente e si evolve. Un oggetto anche se non è funzionante può sempre servire, può sempre essere riparato...nel frattempo compro quel nuovo modello che è appena uscito e poi al resto ci penserò... E' devastante vivere con persone cosi
Anche i miei genitori sono un Po come li hai descritti e devastante mi sembra una parola grossa.tu non hai vissuto nel dopoguerra quindi non sai tutto quello che hanno passato loro
Mi è capitato di ricevere lo sfogo di molte persone. Tuttavia, con gli anni, ho capito che ci sono due tipi di individui: quelli che, dopo essersi confidati, chiedono aiuto e si danno da fare e quelli che si crogiolano nel loro problema....appena prospetti una soluzione, si arrabbiano, accampando scuse di ogni genere. Spesso chi si rivolge allo psicologo non è il depresso, ma chi gli vive attorno e ne è vittima
Ciao Delilah, in effetti il Disturbo da Accumulo si innesca per il motivo opposto: tutto parte da una condizione di grave deprivazione materiale nell'infanzia.
Che dolore mamma mia.. Cristiano avrà fatto un percorso personale per arrivare a questa consapevolezza, oltre ad essere sicuramente una persona intelligente e profonda. Tanti auguri a Maria affinché riveda, o veda finalmente, la luce
Non è psicopatica, che senso ha generalizzare qualsiasi disturbo mentale con "psicopatica"? è affetta da un grave disturbo condito con altri più comuni quali la depressione. Ha bisogno di essere curata, la figlia probabilmente si è arresa.
ho sbagliato termine, resta malata mentalmente. la figlia ha diciannove anni, se la madre ha problemi deve fare da se, anche perche non puo dare la colpa ad una povera ragazza che, alla sua età, molto probabilmente cerca di costruirsi una vita propria
psico (mente) patico (malattia) il termine searebbe perfetto perché generalizzante, tuttavie viene utilizzato in un contesto piu ristretto e propriamente antisociale.
Arrivi ad un punto che non c'è la fai più. Si è sentita messa da parte più volte dalla patologia della madre. Magari ripetutamente danneggiata nella sua dignità di individuo. Avrà sentito la necessità di fuggire, per sopravvivere, per non impazzire pure lei, per cercare di evadere dalla prigione che sua madre le ha costruito attorno senza rendersi conto. Mi permetto perché io a mia volta ho una madre psicolabile e in parte la capisco.
Ha ragione Quel Jhonny. Ma estenderei il tuo commento anche al caso in cui la figlia fosse più adulta. Avere un genitore così che finge di essere normale, che a casa è tutto ok, non è lucido e che vuole farti sentire in colpa perchè esci di casa è roba da suicidio. Solo una figlia con il carattere e tempra di Rocky balboa riuscirebbe a farsi una vita propria e poi pure aiutare la mamma. Ma non siamo tutti Rocky.
bluesfun esiste uno sguardo professionale? Che espressione dovrebbe avere? Sta solo ascoltando un racconto personale, dovrebbe avere un'espressione dura e arcigna? Il servizio è ben fatto ed interessante, non credo che il fatto che lei sia bella sminuisca il suo lavoro o la 'obblighi' ad evitare espressioni più accondiscendenti (e secondo me indicate in situazioni così) solo perché ha oggettivamente un bello sguardo...
Non esiste uno sguardo professionale: esiste uno sguardo serio. Poi ci sono gli sguardi da edonisti. Li fanno gli uomini esattamente come le donne: non è una questione di genere. Non ho fatto alcun riferimento alla bellezza, perché quella non c'entra nulla qui. Quelli sono sguardi forzosamente seducenti, totalmente inappropriati al contesto e all'intervista. Il fatto che sia donna non fa alcuna differenza, se li facesse un uomo sarebbe altrettanto sciocco.
A me sinceramente non sembra uno sguardo "forzosamente seducente", sembra più quello attento e comprensivo di chi sta ascoltando un racconto personale... E credo che comunque non sminuisca un servizio ben fatto
Io ho la mania degli spazi vuoti da quando ho 11 anni. Quando uno sportello o un ripiano o un cassetto è pieno sento l'esigenza di riordinare e fare spazio. Voglio avere la libertà di poter far entrare un oggetto in casa senza dover accumulare. Mia nonna da che ho memoria vive sepolta in casa dalle sue chincaglierie, uno dei due bagni di casa stracolmo di roba usato come magazzino. Mia madre in risposta non tollera il disordine a vista ma questo fa sì che per togliere di mezzo le cose si accumulino senza ordine né organizzazione negli armadi. Tutto questo ha portato me a non tollerare il riporre le cose senza un senso, un'organizzazione. Avere spazio in casa, non accumulare, avere un posto per ogni cosa e ogni cosa al suo posto mi rende serena. Mi chiedo come proseguirà la storia, come sarà mia figlia. Staremo a vedere :)
Sii forte e considera che parti avvantaggiata perché sembri di già molto consapevole del disturbo. Ti parlo da futura madre che da ragazza ha avuto due diversi Tso per problemi di eccessi e dissociazione: quel che ora è un problema può essere gestito e fatto diventare una semplice particolarità innoqua, o ancor meglio un pregio. Non credo che tua figlia avrà problemi così drastici se cresciuta da una madre consapevole che lotta per farla crescere sana.
Quanto capisco...mia nonna uguale, mia mamme pure e io circa come te...nel mio caso pure quando faccio la spesa e metto le cose sul nastro devono essere in ordine...trovo di un fastidio chi ci butta tutto sopra creando tipo una bomba di cose🙈
Stessa situazione, mia nonna materna accumulava di tutto e non puliva mai nulla, mi spiace dirlo ma a casa sua non riuscivo neanche ad usare un bicchiere o ad andare in bagno. Mia madre per reazione lava persino i piatti con la candeggina e poi li mette persino in lavastoviglie, peccato che come come la tua abbia il problema del voler vedere tutto in ordine e quindi anche lei accumula tutto in armadi, ripostigli, scatole, in stanze della casa che non usiamo spesso; mi sembra che passi la vita a "mettere in ordine" conservando una marea di cose spesso inutili. Sono riuscira a farle aprire un po' gli occhi grazie al metodo Konmari, ma comunque l'idea di buttare via la mette ancora a disagio. Io invece credo di aver assimilato i tratti peggiori, me ne sono accorta ora che vivo da sola: ovviamente ho la fobia dello sporco e faccio persino fatica ad invitare gente in casa perché ho il terrore che sporchino in giro, ho pochissimi oggetti e soprammobili in casa e anche solo vedere qualcosa fuoriposto mi fa salire il nervoso e l'ansia. Ti accorgi proprio che i disagi te li hanno tramandati con cura 👌
Io ho vissuto e vivo quella situazione come figlia. Per scappare da quella vita opprimente sono riuscita a trovare una via di fuga andando a studiare fuori per l'università. Vorresti cambiare le cose in casa per avere una vita migliore a livello igienico e a livello sociale ma i tuoi genitori ti danno della psicopatica, della pazza ed esagerata. Tendi a voler pulire e buttare ma ti ritrovi solo pali davanti perché continueranno ad accumulare più di prima nonostante ci sia una situazione economica benestante.
Al di là dei commenti da panchina che ho letto, il servizio mi ha toccato. Conoscevo e ho toccato con mano il problema. La tristezza con la quale queste persone affrontano mute e a capo chino la prorpia esistenza è straziante. Una figlia che suo malgrado lascia in tenera e giovane età la mamma lo fa non per egoismo ma perché portata allo stremo dopo aver combattuto una battaglia da sola. La psiche forse è la parte del nostro corpo che non accetta cure perché cure non ve ne sono. Amare queste persone significa non ostacolarle e non ostacolarle significa lasciarle fare. Un cane che si morde la coda.Ritengo che questo sia il risultato dello sviluppo sordo dei nostri tempi dove chi ha problemi non riesce più ad uscirne perché la società ti fagocita. Se qualcuno avesse notizie su come affrontare il problema in modo scientifico sono qua .
C.M i disturbi ossessivo compulsivi si possono curare. Il problema è che sono i malati che devono sottoporsi alle cure volontariamente. Per quanto non siano persone normali non possono essere curate con un TSO.
Mia mamma è migliorata molto ha la casa molto più sgombra ovviamente io sono andata a vivere da sola a vent'anni ma sei hai un familiare con questo problema.. usa l'approccio aggressivo a volte .. le ho rotto vasi pieni di muffa che teneva in cucina che non riusciva a buttare ho protestato le ho fatto capire che gli oggetti guasti si buttano e che costa meno comprarne nuovi.. che non tutto quello che è bello per lei è bello veramente.. e ha valore monetario. Se un figlio di qualcuno con questo problema sta leggendo..non mollate..litigate rompete vasi gli oggetti non sono più importanti delle persone..ricordateglielo !!questa è una brutta malattia ma non demordete
"La psiche forse è la parte del nostro corpo che non accetta cure perché cure non ve ne sono." è proprio questo tipo di pensiero pregiudiziale, che non ha nessuna base di senso ma è basato esclusivamente sulla non conoscenza di ciò che si dice, a creare situazioni come quella del video. basterebbe andare a vedere alcune statistiche: consumo di psicofarmaci in Italia, consumo di alcol e sostanze, casi di violenza domestica, suicidi, abusi su minori, i livelli generali di sindromi ansioso-depressive, fobie generalizzate, parafilie... per capire che la situazione sociale è sfuggita di mano, ed è sfuggita di mano a causa dei fattori intrinseci dei nostri tempi, che favoriscono la nevrosi, ma anche dell'ignoranza di chi crede che non esistano cure QUANDO QUESTO NON E' VERO!
se un disturbo ossessivo minaccia il funzionamento minimo, ad esempio impedendoti di prenderti cura della tua persona (non mangi, non esci di casa, non ti lavi), oppure a causa del disturbo aggredisci un familiare che cerca di aiutarti, il TSO scatta immediatamente.
Se volete trovare un "senso" all'accumulare che valga per tutte le persone affette, sappiate che state sbagliando strada... prima di tutto finché non ti ci trovi dentro non puoi capirlo, quindi si levino tutti i "normali" che non l'hanno mai provato... è tutto molto oltre a qualsiasi motivazione semplice che vi possa venire in mente, si tratta più che altro di percorsi mentali che variano da persona a persona e non di semplice "senso" diretto. Le persone che non hanno mai avuto ossessioni probabilmente manco sanno a cosa mi riferisco se parlo di percorsi mentali, ma chi invece ci è passato capisce, eccome se capisce... ripeto, come qualsiasi altra cosa, finché non la provi non hai la minima idea. Potete limitarvi a immaginare e forse vi arriverà qualcosa molto alla lontana.
penso che il "senso" nominato dai piu' (qui sopra) si riferisca al lato psicodinamico della compulsione. Certi percorsi mentali hanno delle caratteristiche personologiche ( e spesso contestuali) comuni e non c'e' nulla di male nell'affermarlo.Questo e' un tipo di disturbo compulsivo, la componente ossessiva da' alla compulsione ragione di esistere. Dal momento che le compulsioni hanno una valenza psicodinamica (derivano dall' "ossessione"), si puo' dire che c'e' UN SENSO comune alle varie forme ( anche i DCA hanno un lato compulsivo-ossessivo e in questo non si differenziano molto dal cluttering). C'e' poi un senso personale che varia da individuo a individuo, il quale puo' essere esplorato in psicoterapia. Ovviamente, dato che le compulsioni si trattano ( ovvero non si 'curano', ma gli si puo' dare un senso in modo che non siano piu' loro a controllare la persona, ma vengano integrate all'interno della propria percezione egoica), un senso comune c'e'. Ecco perche' alcuni percorsi psicoterapeutici funzionano meglio di altri. Dire che alcuni disturbi hanno un senso comune non toglie nulla al significato e valore specifico che il disturbo stesso ha all'interno del funzionamento mentale dell'individuo specifico. Ogni sintomo ha una ragione di esistere e, per quanto possa provocare sofferenza, c'e' SEMPRE un vantaggio secondario (inconscio), ovvero il sintomo e' l'unica strada possibile per mantenere l'organismo mentale stabile abbastanza da sopravvivere. Questo, per esempio, e' comune a TUTTI questi quadri (nevrotici, perche' la persona ha un senso di realta' preservato ed e' su quello che si lavora). E questo lo dico con assolutissima cognizione di causa.
Traumi causano tali disturbi opp si nasce con tali disturbi o si scatenano improvvisamente. Cmq sia nessuno sminuisce è che fa incazz che si debba arrivare a tali cose
qui ci vuole un TSO, richiesto dalla figlia per salvare la madre, strappandola dal suo "accumulo", e trasferendola in una struttura sanitaria, mentre tutto l'appartamento viene ripulito da parenti/amici/servizi sociali o cmq persone che sanno cosa è necessario per vivere e cosa non lo è. Ma possibile che non si può far nulla?
Purtroppo per una persona con disturbo da accumulo è molto doloroso uno sgombero forzato, e un TSO porterebbe da una condizione di mancanza di libertà a un'altra. Purtroppo a volte si rende necessario per motivi di salute pubblica, ed è un evento che innesca idee suicidarie che spesso vengono messe in pratica dall'accumulatore. L'unica soluzione sarebbe un'attenzione da parte dei servizi sociali, coadiuvati da psicoterapeuti specializzati in questo disturbo, anche perché riguarda il 6% della popolazione, non è assolutamente un fenomeno raro. Per ottenere questo l'unica cosa che è possibile fare al momento è divulgazione, e con questo servizio la redazione di Nemo ha dato un grandissimo aiuto veramente a milioni di persone.
"un TSO porterebbe da una condizione di mancanza di libertà a un'altra." in questi casi si passa sempre da una condizione di mancanza di libertà ad un'altra. uno psicotico non è mai libero dalla psicosi se non si fa curare, stessa cosa per un bipolare, un ossessivo compulsivo, un fobico, o una persona con disturbi di personalità (che sono i casi più frequenti ad oggi). la differenza sta nel fatto che un TSO ti priva di libertà temporaneamente e permette di prendersi cura della persona, mentre non eseguire un TSO quando sarebbe necessario può davvero portare al superamento dei confini ultimi.
Anzitutto, il TSO non può essere proposto né da familiari né da amici del paziente, ma soltanto da due differenti medici. Successivamente la procedura di TSO viene disposta dal sindaco, quindi i familiari/amici non hanno nessun potere. Seconda cosa, il TSO viene disposto soltanto qualora esista una grave alterazione psichica del paziente tale da richiedere interventi terapeutici urgenti e qualora non vi siano le condizioni che consentano di adottare misure sanitarie extraospedaliere. Per grave alterazione psichica si intende la psicosi acuta, ovvero quella condizione durante la quale il paziente perde il contatto con la realtà (come coloro che credono di poter volare, di essere perseguitati dalla CIA, di essere angeli inviati sulla terra da Dio, ecc). Solo in caso assai gravi di disturbo da accumulo, come hai suggerito tu, viene disposto, dal sindaco, un T.S.O. molto breve, giusto il tempo necessario affinché gli operatori dei servizi sociali possano pulire e disinfettare la casa del paziente, ma poi è necessaria la psicoterapia poiché i farmaci psichiatrici in questo disturbo mentale hanno scarsa efficacia. Ecco perché non avrebbe senso disporre un Tso di lungo periodo: il paziente può fare la psicoterapia semplicemente in ambulatorio invece il tso serve sostanzialmente a ricoverare pazienti che devono assumere farmaci (che non vogliono prendere) al fine di cessare il loro stato di psicosi acuta (perdita di contatto con la realtà)
Eusapia, ti sbagli di grosso. Anzitutto sostituisco il termine "disturbata" (che vuol dire tutto e niente) col termine "psicosi acuta", seconda cosa, il TSO è un atto medico, non giuridico pertanto non lo si dispone nel caso in cui il soggetto in questione sia pericoloso "per altri" ma solo quando è pericoloso per "se stesso". Nel caso in cui sia pericoloso per altri, allora intervengono le autorità di pubblica sicurezza (polizia, carabinieri, ecc.)
Magari sto dicendo una scemenza ma io in questo comportamento ci vedo tanto la paura di "sparire", di "disgregarsi". Magari si è persa la casa, o il lavoro, oppure il marito se ne è andato, la madre è morta (capita, è la vita); e, paradossalmente, quegli oggetti rappresentano l'unica cosa che tiene unita la persona a sé stessa, che non la disgrega. In un periodo storico in cui ognuno è fondamentalmente solo e niente dura, dove niente sembra possa avere un valore, l'accumulo di un oggetto rappresenta il valore di un pezzo di vita, un piccolo tassello di vita persa a cui la persona si aggrappa per non "disperdersi". In persone particolarmente fragili emotivamente e non adeguaramente supportate credo che possa accadere questo. Utile sarebbe un confronto con uno psicoterapeuta
Mia mamma uguale si lamenta con tutto il paese che non le sto vicino ....ha fatto di tutto per mandarmi via da casa mi ha chiesto perdono e quando vado mi tratta male . E la gente visto che lei piange sempre pensa che io sia il mostro. Incredibile ma vero.
Sono entrata in una casa cosi . Non solo il caos malato . Il lercio . Poi l'incapacità di comprendere il problema , i vari disagi collegati , e che bisogna radrizzare una vita storta .
Queste persone sono un pericolo per se stesse, rischiano di inciampare o di farsi male o anche solo di stare male e non avere modo di chiamare aiuto. Vanno aiutate da competenti, i famigliari possono fare ben poco.
all'inizio del video si vede che la giornalista sale delle scale, quindi è in un condominio quell'appartamento se succede una disgrazia tipo appunto un incendio o anche una lieve scossa di terremoto la signora rimane sotterrata sotto le cose, non vorrei dire una cavolata, ma ci va di mezzo l'amministratore. Oggettivamente è una situazione assurda
Parlo per esperienza a chi ha tali problemi buttate subito la.roba che accumulano buttate litigate rompete anche se piangono o urlano non muoiono sono persone e vanno aiutare e fate prendere le medicine se necessarie perché doc sono curabili andate da uno psichiatra non uno psicologo e basta non è un medico. E non fate arrivare tali persone ad avere case così iniziate a buttare subito. Mia madre ne è uscita e sta meglio di me. Io mi sono stressata molto ma ad ognuno la sua croce.
Non capisco se il considerare l'accumulo sia considerata una malattia... magari non a quei livelli ma comunque una casa sfarzosa con molti oggetti è da considerare strano? Perchè il contrario non lo è a questo punto? Il minimalismo estremo, gente con un tavolo in cucina, qualche posata e qualche piatto, pochissimi vestiti, non è considerato almeno strano? Da quel che vedo invece c'è sempre ammirazione verso queste persone che sembrano in pace con se stessi, sempre calmi e gentili verso gli altri ma con pochissimi oggetti personali, il che pare strano a noi perchè sembra che non tengano a niente di materiale ma solo alle persone. Capisco che molto spesso sono scelte di vita legate alla meditazione e alle tradizioni orientali, ma nel mio caso ho una caterva di topolino sulle mie mensole, appartenevano a mio fratello, ai miei genitori e li abbiamo letti per anni. Adesso non ne compro più e non ne leggo così tanti. Per me hanno un grande valore affettivo ma occupano spazio. Spazio che onestamente non sarebbe molto utile, cioè si sta bene così, anzi le mensole sono fatte apposta per tenere libri, MA, se un giorno decidessi di fare una vita minimalista e buttare tutto il non necessario? I ricordi sono legati soprattutto alle cose, perchè non possiamo ricordarci tutto. Riprendere in mano quei topolino e ricordarsi che bella era quella storia che abbiamo letto così tante volte per me non ha prezzo. Oppure la giacca di nostro padre/madre che adesso portiamo noi anche con qualche taglia di differenza, insomma secondo me tutto sta nel trovare un equilibrio.
..che bravo il figlio..che sa di dover distinguere fra la malattia e la persona...e nn da la colpa ai genitori ma anzi lo ritiene vittime come lo è stato lui...tanto dì cappello e l'augurio di serenità. . Che si merita...
Prima Cliff Martinez(produttore della colonna sonora di The Knick), adesso la sigla di Vikings, mi sa che al produttore di Nemo piaciono le serie tv :)
Una coppia di amici di famiglia hanno vissuto così tutta la vita, non hanno avuto figli, lei ha quasi 90 anni e lui è mancato due anni fa', cinque case, 2 cantine e solo una affittata, pile di scatoloni, sulle sedie cumuli di giornali, nessun divano dove potersi riposare e guardare la tv, sacrificati sulle sedie. Una vita di lavoro e nessuna comodità, brave persone, altruisti, disponibili a aiutare il prossimo ma lei poverina con questo disturbo. È una donna estremamente intelligente ma con questa mania di accumulo compulsivo di mobili e oggetti. Ha sempre rifiutato di farsi vedere da' uno psichiatra e intraprendere un percorso psicoanalitico e la cosa che mi intristisce maggiormente e che i parenti le stiano accanto solo x l'eredità e si lamentino che dovranno pagare per svuotare questi immobili. È in istituto e se lo paga, stanno aspettando che muoia.
Non è molto difficile, accumulare è una metafora, riempire i vuoti, non lasciare andare via nulla, spesso questo disturbo nasce dopo un trauma, dopo una grave perdita. Nasce una paura, un terrore patologico di "perdere" e "lasciare andare" che si riflette, sempre meno negli affetti, sempre più negli oggetti. Non è prettamente un motivo "pratico/logico" quello di non buttare qualcosa che potrebbe servirmi ma, soprattutto, un accanimento emotivo e sentimentale verso i tuoi possedimenti. La tua "roba" diventa TUTTO, più importante di tutto e tutti e anche solo liberarti di un calzino sarebbe come strappar loro un pezzo di anima o un braccio o un figlio. Non immagini quale tipo di inferno si scatena dentro le loro menti ad un certo stadio del disturbo. Più accumuli più ti isoli, più ti isoli e più necessiti di accumulare "cose" che prendano il posto di ciò che perdi isolandoti, è un abisso, un circolo infernale.
Con "non è molto difficile" intendo la allegoria che spiega come il disturbo agisce ma, ovviamente, non c'è proprio nulla di facile in tutto questo. Anzi.
Ammetto di avere anch'io una certa tendenza all'accumulo, ma in casa mia si cammina liberamente. Mi spiego: mi fa piacere conservare oggetti vecchi ai quali sono affezzionato (ne ho tanti😂), oppure cose che uso poco, ma al tempo stesso sono abbastanza bravo a sistemare il tutto all'interno dei mobili (armadi, librerie...), servendomi anche di scatole di diverse forme e dimensioni per contenere i vari oggetti, ottimizzando così gli spazi. Ma in questo filmato c'è tutt'altra situazione. Sarei scappato anch'io !!!
Ho 22 anni,maschio,mi chiamò Luca,sono più di due anni che non trovò la felicità,mi sono schiuso in me stesso e nel mio mondo,ho paura,vedo le persone e ragazzi fuori che non hanno più valori,ogni giorno è difficile da frontale e una continua lotta tra te stesso e le tue smanie, state vicino agli amici e familiari,perché è è brutto stare soli.
Non sono d'accordo col dire che non è colpa dei genitori. Se sai di avere un problema sia fisico che mentale che può riperquotersi su delle future creature dovresti avere la responsabilità di decidere di non avere figli e piuttosto cercare di spendere il tuo tempo a curarti.
Molte persone non sono mai passate in certe situazioni e no,sminuire e insultare queste persone non vi rende più forte ne intelligenti. La maggior parte delle persone commenta senza neanche sapere più di tanto. Quindi fatevi un esame di coscienza
Ci si lega agli oggetti x compensare a quel vuoto che ti è mancato, una morte, un abbandono... Purtroppo nn è semplice, ci vuole un aiuto. Maggior parte dei famigliari nn aiutano, amici nn aiutano, quindi come si può giudicare queste persone?! Facile giudicare quando nn si ha una depressione in atto. Io ne sò qualcosa. Auguroni cari a queste persone Vi auguro di trovare la forza.
"La tua condizione di sofferenza viene negata.." ..la storia della mia vita...mia madre purtroppo soffre di questo disturbo. Perché E' una psicopatologia..si chiama disturbo ossessivo compulsivo da accumulo accaparramento
Ha una maschera per non essere riconosciuta, geniaccio. Che già ha abbastanza problemi senza metterci pure la gente che chiacchiera. La 104 serve a voi, non alla signora.
Prima di diventare genitori bisognerebbe sottoporsi ad un test d'idoneità psicologica... Perché non è affatto giusto che i figli patiscano a causa delle turbe psichiatriche di chi li ha messi al mondo... Comunque per questi tizi qui ci vorrebbe il vecchio manicomio: che orrore!!!
Provo grande ammirazione per il signor Cristiano, mi sembra una persona estremamente intelligente e ragionevole, che non ha ceduto al rancore nonostante la situazione in cui è cresciuto. Ammiro soprattutto la maturità con cui affronta il problema. Davvero tanta stima per lui. Non so se sarei altrettanto lucida al suo posto.
Grazie Chiara, giriamo i tuoi complimenti all'interessato :) comunque cedere al rancore è inevitabile ed è il punto di partenza, per chi si ritrova in questa situazione. Noi ci chiamiamo "DispoSons" e molti di noi sono riusciti a rielaborare il rancore, studiare il disturbo e alla fine rendersi conto che c'è poco da fare, ma soprattutto (ed è la cosa più difficile da mandar giù) che non è stata colpa di nessuno, non nostra, non loro, che sono vittime quanto noi del Disturbo da Accumulo.
Signori, ma l'estratto di "Mirror Reaper" dei Bell Witch nella colonna sonora dei primi minuti del video?! \m/
QUESTO SIGNORE MERITA VERAMENTE TANTI COMPLIMENTI PER COME E RIUSCITO A SUPERARE IL GRAN DISAGIO VISSUTO. CREDO CHE NON SIA STATO SENZA SOFFERENZA... A CHI L'HA VISTO 3, O 4 (NON RICORDO BENE) ANNI FA PRESENTARONO UN CASO ANALOGO. UN UOMO ACCUMULAVA DI TUTTO UN PO',DA NON LASCIARE IL MINIMO SPAZIO. E DOPO ANNI LA MOGLIE DISPERATA SE NE ANDÒ. PER ANNI SONO STATI FATTI APPELLI E RICERCHE ,MA DELLA DONNA NON SI È SAPUTO PIÙ NIENTE.ILSOSPETTO CHE SI SIA SUICIDATA QUESTO PER DIRE QUANTA SOFFERENZA PUÒ DARE QULESTA......MALATTIA?? ANCHE A CHI VIVE LORO VICINI..😔💔
"se mia figlia mi stesse più vicina mi aiuterebbe". L'egoismo della depressione. A 19 anni penso a quella ragazza adolescente che chiedeva alla mamma di buttare via tutto e alla quale veniva risposto di stare zitta. O a tutti quei ragazzi che riconoscono che nelle proprie famiglie qualcosa non torna ma fino a che non sei maggiorenne non puoi lavorare e allora aspetti per potertene solo andare...ma poi lavori e non hai soldi per far niente...e allora sopporti, sopporti...e poi diventi adulto e ti senti dare dell'egoista perchè non pensi mai a loro. Terribile....
la storia della mia vita. Terribile, veramente.
sante parole
🖤
certo, ma uscendo da questo caso, la seconda parte del tuo messaggio ha pochissimo senso. "qualcosa che non torna.. cosa?". Le famiglie di tantissime persone non soffrono di queste tipologie di problemi, magari possono avere problemi ecomici, o i genitori possono avere qualche problema con il carattere che li porta ad essere severi e proibitivi. Non rifletti dal punto di vista di un genitore, se tuo figlio ti rinfaccia un messaggio del genere dicendo che tu non sei un genitore degno (cit. "allora sopporti") cosa faresti.
Il genitore non si sceglie, se no eravamo tutti figli di qualche superstar che ci coccola dalla mattina alla sera, il genitore migliore è il tuo genitore perchè ti ha reso quello sei, buono o cattivo che sia. E poi non fare quei discorsi da adolescente incompreso, è bello fare il discorsone: eh, appena divento maggiorenne vado a lavorare cosi poi me ne vado (dove?).. e poi vedi tutti quelli che dopo i 20 stanno ancora con i genitori a non fare nulla a casa..
chi abbandona la sua famiglia è un egoista.
adesso riscrivo il tuo messaggio (scorretto) dal punto di vista di un genitore scorretto: O a tutti quei genitori che riconoscono qualcosa che non torna nei propri figli che non essendono maggiorenni li devi mantenere e spesso anche dopo i 18. Ma poi loro non lavorano e non tu hai soldi per far niente... e allora sopporti, sopporti. e poi diventi vecchio e questi figli ti rinfacciano di essere anche egoista perche tu non hai mai pensato a loro.
Immagino le smadonne dei carabinieri se dovessero fare una perquisizione a casa della signora
Vincenzo G Questo commento mi ha uccisa!
Io invece ho pensato alla mia fobia per i ragni violino che si infilano nella biancheria.
Oddio ahahahaha
AHAHAHAH AHAHAHAH AHAHAHAH AHAHAHAH davvero oh! AHAHAH AHAHAHAH
Consiglio di spacciareeeee ahahahah
AHAUAUAAH
Questo ragazzo intervistato...Davvero ammirevole la sua maturità raggiunta. "Non sono stati loro a farmi del male, è stato il disturbo. Sono vittime di una cosa che è capitata, come me". Giustissimo.
Troppo facile così
Da domani mi alzo e dico che soffro del disturbo di nn voler lavorare
Non a quei livelli, ma io purtroppo ho convissuto 16 anni in una situazione simile e queste persone ti risucchiano nel loro disordine. Allucinante. Appena riesci ad uscirne scopri la luce.
Che voglia di prendere tutto e mandarlo in discarica...
In America se non svuoti la casa (come andrebbe fatto in questo caso) ovviamente tramite segnalazione ai servizi sociali, entro un certo periodo di tempo, ti sfrattano e finisci in mezzo la strada. Questo disturbo credo sia una variante dell' OCD.
Il disturbo da accumulo fino a pochi anni fa non era nemmeno citato nel DSM, quando venne inserito era considerato un'espressione del disturbo ossessivo compulsivo, ma oggi sappiamo che anche se quasi sempre sono compresenti, hanno due percorsi distinti
DispoSons - Disposofobia e figli di accumulatori patologici (hoarders) in che classe è? Doc, comportamento o impulso?
Anche la signora
ahhahahaha
Lui è molto equilibrato nel dare la colpa al disturbo e nel vedere nei genitori delle vittime essi stessi.
Eaatto
Esatto
Penso che la generazione dei nostri genitori sia la più colpita in quanto si sono ritrovati a metà tra l'epoca del dopoguerra dove era inconcepibile buttare le cose considerato che si era appena usciti da un periodo di terribile povertà dove non c'era niente e a metà dell'epoca del consumismo e della nuova tecnologia dove tutto cambia velocemente e si evolve.
Un oggetto anche se non è funzionante può sempre servire, può sempre essere riparato...nel frattempo compro quel nuovo modello che è appena uscito e poi al resto ci penserò...
E' devastante vivere con persone cosi
finalmente un commento giusto
Questo commento è stato molto sottovalutato. Bella riflessione.
Meglio l'epoca del consumismo, vero? Dove tutto è fabbricato già per rompersi dopo poco tempo
Anche i miei genitori sono un Po come li hai descritti e devastante mi sembra una parola grossa.tu non hai vissuto nel dopoguerra quindi non sai tutto quello che hanno passato loro
Mi è capitato di ricevere lo sfogo di molte persone. Tuttavia, con gli anni, ho capito che ci sono due tipi di individui: quelli che, dopo essersi confidati, chiedono aiuto e si danno da fare e quelli che si crogiolano nel loro problema....appena prospetti una soluzione, si arrabbiano, accampando scuse di ogni genere. Spesso chi si rivolge allo psicologo non è il depresso, ma chi gli vive attorno e ne è vittima
Non ha spazio per la figlia, ma per accumulare oggetti si... Queste malattie del benessere sono diaboliche.
Ciao Delilah, in effetti il Disturbo da Accumulo si innesca per il motivo opposto: tutto parte da una condizione di grave deprivazione materiale nell'infanzia.
@Delilah Kamala Mercury - In un video pieno di sofferenza, un nome simbolo di vita. Il ricordo di Freddie. ❤️
Che dolore mamma mia.. Cristiano avrà fatto un percorso personale per arrivare a questa consapevolezza, oltre ad essere sicuramente una persona intelligente e profonda. Tanti auguri a Maria affinché riveda, o veda finalmente, la luce
Quando si riferisce alla stanza della figlia dicendo "è vuota di lei" lì, si capiscono tante cose.
"se lei mi stesse più vicina", ha diciannove anni, non può mettersi a curare una madre psicopatica
Non è psicopatica, che senso ha generalizzare qualsiasi disturbo mentale con "psicopatica"? è affetta da un grave disturbo condito con altri più comuni quali la depressione. Ha bisogno di essere curata, la figlia probabilmente si è arresa.
ho sbagliato termine, resta malata mentalmente. la figlia ha diciannove anni, se la madre ha problemi deve fare da se, anche perche non puo dare la colpa ad una povera ragazza che, alla sua età, molto probabilmente cerca di costruirsi una vita propria
psico (mente) patico (malattia) il termine searebbe perfetto perché generalizzante, tuttavie viene utilizzato in un contesto piu ristretto e propriamente antisociale.
Arrivi ad un punto che non c'è la fai più. Si è sentita messa da parte più volte dalla patologia della madre. Magari ripetutamente danneggiata nella sua dignità di individuo. Avrà sentito la necessità di fuggire, per sopravvivere, per non impazzire pure lei, per cercare di evadere dalla prigione che sua madre le ha costruito attorno senza rendersi conto. Mi permetto perché io a mia volta ho una madre psicolabile e in parte la capisco.
Ha ragione Quel Jhonny. Ma estenderei il tuo commento anche al caso in cui la figlia fosse più adulta. Avere un genitore così che finge di essere normale, che a casa è tutto ok, non è lucido e che vuole farti sentire in colpa perchè esci di casa è roba da suicidio. Solo una figlia con il carattere e tempra di Rocky balboa riuscirebbe a farsi una vita propria e poi pure aiutare la mamma. Ma non siamo tutti Rocky.
Non voglio sminuire la professionalità della giornalista, ma che bellissima ragazza signori miei.
terrornoize81 fa domande inappropriate
Sminuiscila pure, sguardi di questo tipo ( 1:44 ) non sono molto professionali.
bluesfun esiste uno sguardo professionale? Che espressione dovrebbe avere? Sta solo ascoltando un racconto personale, dovrebbe avere un'espressione dura e arcigna? Il servizio è ben fatto ed interessante, non credo che il fatto che lei sia bella sminuisca il suo lavoro o la 'obblighi' ad evitare espressioni più accondiscendenti (e secondo me indicate in situazioni così) solo perché ha oggettivamente un bello sguardo...
Non esiste uno sguardo professionale: esiste uno sguardo serio. Poi ci sono gli sguardi da edonisti. Li fanno gli uomini esattamente come le donne: non è una questione di genere. Non ho fatto alcun riferimento alla bellezza, perché quella non c'entra nulla qui. Quelli sono sguardi forzosamente seducenti, totalmente inappropriati al contesto e all'intervista. Il fatto che sia donna non fa alcuna differenza, se li facesse un uomo sarebbe altrettanto sciocco.
A me sinceramente non sembra uno sguardo "forzosamente seducente", sembra più quello attento e comprensivo di chi sta ascoltando un racconto personale... E credo che comunque non sminuisca un servizio ben fatto
Io ho la mania degli spazi vuoti da quando ho 11 anni. Quando uno sportello o un ripiano o un cassetto è pieno sento l'esigenza di riordinare e fare spazio. Voglio avere la libertà di poter far entrare un oggetto in casa senza dover accumulare. Mia nonna da che ho memoria vive sepolta in casa dalle sue chincaglierie, uno dei due bagni di casa stracolmo di roba usato come magazzino. Mia madre in risposta non tollera il disordine a vista ma questo fa sì che per togliere di mezzo le cose si accumulino senza ordine né organizzazione negli armadi. Tutto questo ha portato me a non tollerare il riporre le cose senza un senso, un'organizzazione. Avere spazio in casa, non accumulare, avere un posto per ogni cosa e ogni cosa al suo posto mi rende serena. Mi chiedo come proseguirà la storia, come sarà mia figlia. Staremo a vedere :)
..chiusa in un cassetto...ben ordinato però...
Sii forte e considera che parti avvantaggiata perché sembri di già molto consapevole del disturbo.
Ti parlo da futura madre che da ragazza ha avuto due diversi Tso per problemi di eccessi e dissociazione: quel che ora è un problema può essere gestito e fatto diventare una semplice particolarità innoqua, o ancor meglio un pregio.
Non credo che tua figlia avrà problemi così drastici se cresciuta da una madre consapevole che lotta per farla crescere sana.
Quanto capisco...mia nonna uguale, mia mamme pure e io circa come te...nel mio caso pure quando faccio la spesa e metto le cose sul nastro devono essere in ordine...trovo di un fastidio chi ci butta tutto sopra creando tipo una bomba di cose🙈
Stessa situazione, mia nonna materna accumulava di tutto e non puliva mai nulla, mi spiace dirlo ma a casa sua non riuscivo neanche ad usare un bicchiere o ad andare in bagno. Mia madre per reazione lava persino i piatti con la candeggina e poi li mette persino in lavastoviglie, peccato che come come la tua abbia il problema del voler vedere tutto in ordine e quindi anche lei accumula tutto in armadi, ripostigli, scatole, in stanze della casa che non usiamo spesso; mi sembra che passi la vita a "mettere in ordine" conservando una marea di cose spesso inutili. Sono riuscira a farle aprire un po' gli occhi grazie al metodo Konmari, ma comunque l'idea di buttare via la mette ancora a disagio. Io invece credo di aver assimilato i tratti peggiori, me ne sono accorta ora che vivo da sola: ovviamente ho la fobia dello sporco e faccio persino fatica ad invitare gente in casa perché ho il terrore che sporchino in giro, ho pochissimi oggetti e soprammobili in casa e anche solo vedere qualcosa fuoriposto mi fa salire il nervoso e l'ansia. Ti accorgi proprio che i disagi te li hanno tramandati con cura 👌
Mi è venuto un senso di soffocamento solo vedendolo..ho dovuto aprire la finestra e prendere aria. Che robe ragazzi..allucinante
Eeeeehhh esagerato, di pure che tutta quella roba ti è uscita dallo schermo a sto punto
Io ho vissuto e vivo quella situazione come figlia. Per scappare da quella vita opprimente sono riuscita a trovare una via di fuga andando a studiare fuori per l'università. Vorresti cambiare le cose in casa per avere una vita migliore a livello igienico e a livello sociale ma i tuoi genitori ti danno della psicopatica, della pazza ed esagerata. Tendi a voler pulire e buttare ma ti ritrovi solo pali davanti perché continueranno ad accumulare più di prima nonostante ci sia una situazione economica benestante.
Elisa Chimento :(
Al di là dei commenti da panchina che ho letto, il servizio mi ha toccato. Conoscevo e ho toccato con mano il problema. La tristezza con la quale queste persone affrontano mute e a capo chino la prorpia esistenza è straziante. Una figlia che suo malgrado lascia in tenera e giovane età la mamma lo fa non per egoismo ma perché portata allo stremo dopo aver combattuto una battaglia da sola. La psiche forse è la parte del nostro corpo che non accetta cure perché cure non ve ne sono. Amare queste persone significa non ostacolarle e non ostacolarle significa lasciarle fare. Un cane che si morde la coda.Ritengo che questo sia il risultato dello sviluppo sordo dei nostri tempi dove chi ha problemi non riesce più ad uscirne perché la società ti fagocita. Se qualcuno avesse notizie su come affrontare il problema in modo scientifico sono qua .
C.M i disturbi ossessivo compulsivi si possono curare. Il problema è che sono i malati che devono sottoporsi alle cure volontariamente. Per quanto non siano persone normali non possono essere curate con un TSO.
Mia mamma è migliorata molto ha la casa molto più sgombra ovviamente io sono andata a vivere da sola a vent'anni ma sei hai un familiare con questo problema.. usa l'approccio aggressivo a volte .. le ho rotto vasi pieni di muffa che teneva in cucina che non riusciva a buttare ho protestato le ho fatto capire che gli oggetti guasti si buttano e che costa meno comprarne nuovi.. che non tutto quello che è bello per lei è bello veramente.. e ha valore monetario. Se un figlio di qualcuno con questo problema sta leggendo..non mollate..litigate rompete vasi gli oggetti non sono più importanti delle persone..ricordateglielo !!questa è una brutta malattia ma non demordete
... e sei pure bella! Dov'è l'inganno? ciao ti stimo
"La psiche forse è la parte del nostro corpo che non accetta cure perché cure non ve ne sono."
è proprio questo tipo di pensiero pregiudiziale, che non ha nessuna base di senso ma è basato esclusivamente sulla non conoscenza di ciò che si dice, a creare situazioni come quella del video.
basterebbe andare a vedere alcune statistiche: consumo di psicofarmaci in Italia, consumo di alcol e sostanze, casi di violenza domestica, suicidi, abusi su minori, i livelli generali di sindromi ansioso-depressive, fobie generalizzate, parafilie... per capire che la situazione sociale è sfuggita di mano, ed è sfuggita di mano a causa dei fattori intrinseci dei nostri tempi, che favoriscono la nevrosi, ma anche dell'ignoranza di chi crede che non esistano cure QUANDO QUESTO NON E' VERO!
se un disturbo ossessivo minaccia il funzionamento minimo, ad esempio impedendoti di prenderti cura della tua persona (non mangi, non esci di casa, non ti lavi), oppure a causa del disturbo aggredisci un familiare che cerca di aiutarti, il TSO scatta immediatamente.
Se volete trovare un "senso" all'accumulare che valga per tutte le persone affette, sappiate che state sbagliando strada... prima di tutto finché non ti ci trovi dentro non puoi capirlo, quindi si levino tutti i "normali" che non l'hanno mai provato... è tutto molto oltre a qualsiasi motivazione semplice che vi possa venire in mente, si tratta più che altro di percorsi mentali che variano da persona a persona e non di semplice "senso" diretto. Le persone che non hanno mai avuto ossessioni probabilmente manco sanno a cosa mi riferisco se parlo di percorsi mentali, ma chi invece ci è passato capisce, eccome se capisce... ripeto, come qualsiasi altra cosa, finché non la provi non hai la minima idea. Potete limitarvi a immaginare e forse vi arriverà qualcosa molto alla lontana.
penso che il "senso" nominato dai piu' (qui sopra) si riferisca al lato psicodinamico della compulsione. Certi percorsi mentali hanno delle caratteristiche personologiche ( e spesso contestuali) comuni e non c'e' nulla di male nell'affermarlo.Questo e' un tipo di disturbo compulsivo, la componente ossessiva da' alla compulsione ragione di esistere. Dal momento che le compulsioni hanno una valenza psicodinamica (derivano dall' "ossessione"), si puo' dire che c'e' UN SENSO comune alle varie forme ( anche i DCA hanno un lato compulsivo-ossessivo e in questo non si differenziano molto dal cluttering). C'e' poi un senso personale che varia da individuo a individuo, il quale puo' essere esplorato in psicoterapia. Ovviamente, dato che le compulsioni si trattano ( ovvero non si 'curano', ma gli si puo' dare un senso in modo che non siano piu' loro a controllare la persona, ma vengano integrate all'interno della propria percezione egoica), un senso comune c'e'. Ecco perche' alcuni percorsi psicoterapeutici funzionano meglio di altri. Dire che alcuni disturbi hanno un senso comune non toglie nulla al significato e valore specifico che il disturbo stesso ha all'interno del funzionamento mentale dell'individuo specifico. Ogni sintomo ha una ragione di esistere e, per quanto possa provocare sofferenza, c'e' SEMPRE un vantaggio secondario (inconscio), ovvero il sintomo e' l'unica strada possibile per mantenere l'organismo mentale stabile abbastanza da sopravvivere. Questo, per esempio, e' comune a TUTTI questi quadri (nevrotici, perche' la persona ha un senso di realta' preservato ed e' su quello che si lavora). E questo lo dico con assolutissima cognizione di causa.
Traumi causano tali disturbi opp si nasce con tali disturbi o si scatenano improvvisamente. Cmq sia nessuno sminuisce è che fa incazz che si debba arrivare a tali cose
Lui lo ammiro tanto ,molto lucido nonostante tutto.😘😘😘😘😘😘😘
Ma come fanno ad aprire le finestre? Non cambiano mai l'aria?
*a' casa deve pijà ariaaahh*
Ahahahah
qui ci vuole un TSO, richiesto dalla figlia per salvare la madre, strappandola dal suo "accumulo", e trasferendola in una struttura sanitaria, mentre tutto l'appartamento viene ripulito da parenti/amici/servizi sociali o cmq persone che sanno cosa è necessario per vivere e cosa non lo è. Ma possibile che non si può far nulla?
Purtroppo per una persona con disturbo da accumulo è molto doloroso uno sgombero forzato, e un TSO porterebbe da una condizione di mancanza di libertà a un'altra. Purtroppo a volte si rende necessario per motivi di salute pubblica, ed è un evento che innesca idee suicidarie che spesso vengono messe in pratica dall'accumulatore.
L'unica soluzione sarebbe un'attenzione da parte dei servizi sociali, coadiuvati da psicoterapeuti specializzati in questo disturbo, anche perché riguarda il 6% della popolazione, non è assolutamente un fenomeno raro.
Per ottenere questo l'unica cosa che è possibile fare al momento è divulgazione, e con questo servizio la redazione di Nemo ha dato un grandissimo aiuto veramente a milioni di persone.
"un TSO porterebbe da una condizione di mancanza di libertà a un'altra."
in questi casi si passa sempre da una condizione di mancanza di libertà ad un'altra. uno psicotico non è mai libero dalla psicosi se non si fa curare, stessa cosa per un bipolare, un ossessivo compulsivo, un fobico, o una persona con disturbi di personalità (che sono i casi più frequenti ad oggi). la differenza sta nel fatto che un TSO ti priva di libertà temporaneamente e permette di prendersi cura della persona, mentre non eseguire un TSO quando sarebbe necessario può davvero portare al superamento dei confini ultimi.
Anzitutto, il TSO non può essere proposto né da familiari né da amici del paziente, ma soltanto da due differenti medici. Successivamente la procedura di TSO viene disposta dal sindaco, quindi i familiari/amici non hanno nessun potere. Seconda cosa, il TSO viene disposto soltanto qualora esista una grave alterazione psichica del paziente tale da richiedere interventi terapeutici urgenti e qualora non vi siano le condizioni che consentano di adottare misure sanitarie extraospedaliere. Per grave alterazione psichica si intende la psicosi acuta, ovvero quella condizione durante la quale il paziente perde il contatto con la realtà (come coloro che credono di poter volare, di essere perseguitati dalla CIA, di essere angeli inviati sulla terra da Dio, ecc). Solo in caso assai gravi di disturbo da accumulo, come hai suggerito tu, viene disposto, dal sindaco, un T.S.O. molto breve, giusto il tempo necessario affinché gli operatori dei servizi sociali possano pulire e disinfettare la casa del paziente, ma poi è necessaria la psicoterapia poiché i farmaci psichiatrici in questo disturbo mentale hanno scarsa efficacia. Ecco perché non avrebbe senso disporre un Tso di lungo periodo: il paziente può fare la psicoterapia semplicemente in ambulatorio invece il tso serve sostanzialmente a ricoverare pazienti che devono assumere farmaci (che non vogliono prendere) al fine di cessare il loro stato di psicosi acuta (perdita di contatto con la realtà)
Il TSO si da solo a persone disturbate ma pericolose per se stesse e per altri.
Eusapia, ti sbagli di grosso. Anzitutto sostituisco il termine "disturbata" (che vuol dire tutto e niente) col termine "psicosi acuta", seconda cosa, il TSO è un atto medico, non giuridico pertanto non lo si dispone nel caso in cui il soggetto in questione sia pericoloso "per altri" ma solo quando è pericoloso per "se stesso". Nel caso in cui sia pericoloso per altri, allora intervengono le autorità di pubblica sicurezza (polizia, carabinieri, ecc.)
Magari sto dicendo una scemenza ma io in questo comportamento ci vedo tanto la paura di "sparire", di "disgregarsi". Magari si è persa la casa, o il lavoro, oppure il marito se ne è andato, la madre è morta (capita, è la vita); e, paradossalmente, quegli oggetti rappresentano l'unica cosa che tiene unita la persona a sé stessa, che non la disgrega. In un periodo storico in cui ognuno è fondamentalmente solo e niente dura, dove niente sembra possa avere un valore, l'accumulo di un oggetto rappresenta il valore di un pezzo di vita, un piccolo tassello di vita persa a cui la persona si aggrappa per non "disperdersi". In persone particolarmente fragili emotivamente e non adeguaramente supportate credo che possa accadere questo. Utile sarebbe un confronto con uno psicoterapeuta
Io là dentro diventerei matta odio avere tante cazzate sparsi x casa io butto sempre tutto
Scusate, ma come fanno a pulire? 🙄
Miriam Leone perché, puliscono? Chissà che brutta aria viziata che ci sarà, non si possono aprire neanche le finestre...
Si passa da un estremo ad un altro, buttare via tutto e' sintomo di socio patia...
emily emy consumistaaa
Maschere per l'intervistata
un po'piú allegre no eh?
è coerente con il servizio sulla signora.
Ma scusami se vuoi divertirti va al cirque du soleil
Oleee
Mia mamma uguale si lamenta con tutto il paese che non le sto vicino ....ha fatto di tutto per mandarmi via da casa mi ha chiesto perdono e quando vado mi tratta male . E la gente visto che lei piange sempre pensa che io sia il mostro. Incredibile ma vero.
Evidentemente è disturbata. Non è cattiva
Ha bisogno di cure
Sono entrata in una casa cosi . Non solo il caos malato . Il lercio . Poi l'incapacità di comprendere il problema , i vari disagi collegati , e che bisogna radrizzare una vita storta .
Less is more!
Povera signora.... mi dispiace tantissimo
Queste persone sono un pericolo per se stesse, rischiano di inciampare o di farsi male o anche solo di stare male e non avere modo di chiamare aiuto. Vanno aiutate da competenti, i famigliari possono fare ben poco.
Cacare a metà water è il massimo della goduria ossessiva compulsiva...
@@chicchirichigallettozoppo2205 ignorante
@@nomecognome9531
Perché..? Hodetto solo un mio pensiero..
Se prende fuoco qualcosa?
DIGITAL SHRED TV muoiono subito
all'inizio del video si vede che la giornalista sale delle scale, quindi è in un condominio quell'appartamento se succede una disgrazia tipo appunto un incendio o anche una lieve scossa di terremoto la signora rimane sotterrata sotto le cose, non vorrei dire una cavolata, ma ci va di mezzo l'amministratore.
Oggettivamente è una situazione assurda
The end
Magari
Andrea Poligoni per legge quella casa e Inagibile , e tutti siano responsabile , cominciando dal figlio 😔
Mi piace tantissimo l'umanità che traspare dal volto di Antonella ❤️
Ma la soundtrack di Vikings?
Volevo commentarlo io
Anno usato una di Burzum tenpo fa
Semmai è di Fever Ray, usata per innumerevoli serie tv . Menomale che sanno riconoscere la buona musica,questi di Nemo
Colpo al cuore
Parlo per esperienza a chi ha tali problemi buttate subito la.roba che accumulano buttate litigate rompete anche se piangono o urlano non muoiono sono persone e vanno aiutare e fate prendere le medicine se necessarie perché doc sono curabili andate da uno psichiatra non uno psicologo e basta non è un medico. E non fate arrivare tali persone ad avere case così iniziate a buttare subito. Mia madre ne è uscita e sta meglio di me. Io mi sono stressata molto ma ad ognuno la sua croce.
Non capisco se il considerare l'accumulo sia considerata una malattia... magari non a quei livelli ma comunque una casa sfarzosa con molti oggetti è da considerare strano? Perchè il contrario non lo è a questo punto? Il minimalismo estremo, gente con un tavolo in cucina, qualche posata e qualche piatto, pochissimi vestiti, non è considerato almeno strano? Da quel che vedo invece c'è sempre ammirazione verso queste persone che sembrano in pace con se stessi, sempre calmi e gentili verso gli altri ma con pochissimi oggetti personali, il che pare strano a noi perchè sembra che non tengano a niente di materiale ma solo alle persone. Capisco che molto spesso sono scelte di vita legate alla meditazione e alle tradizioni orientali, ma nel mio caso ho una caterva di topolino sulle mie mensole, appartenevano a mio fratello, ai miei genitori e li abbiamo letti per anni. Adesso non ne compro più e non ne leggo così tanti. Per me hanno un grande valore affettivo ma occupano spazio. Spazio che onestamente non sarebbe molto utile, cioè si sta bene così, anzi le mensole sono fatte apposta per tenere libri, MA, se un giorno decidessi di fare una vita minimalista e buttare tutto il non necessario? I ricordi sono legati soprattutto alle cose, perchè non possiamo ricordarci tutto. Riprendere in mano quei topolino e ricordarsi che bella era quella storia che abbiamo letto così tante volte per me non ha prezzo. Oppure la giacca di nostro padre/madre che adesso portiamo noi anche con qualche taglia di differenza, insomma secondo me tutto sta nel trovare un equilibrio.
Io faccio tutto il contrario butto di tutto per mania di sistemare sempre. A volte butto anche cose che servono e poi mi capita di cercarle xD
Lol
..che bravo il figlio..che sa di dover distinguere fra la malattia e la persona...e nn da la colpa ai genitori ma anzi lo ritiene vittime come lo è stato lui...tanto dì cappello e l'augurio di serenità. . Che si merita...
Idem . anch'io butto via tutto , odio l'accumulo e il disordine , ma certe volte mi servirebbero cose che ho buttato .
Anch’io !
Anche io... butto molte cose poi magari mi accorgo che mi servivano ancora... 😣😣😣
Questo video mi ha fatto venire la claustrofobia
Prima Cliff Martinez(produttore della colonna sonora di The Knick), adesso la sigla di Vikings, mi sa che al produttore di Nemo piaciono le serie tv :)
Manco quando vado al mercatino la domenica trovo tutta sta roba cristo!
Odio come incolpi la figlia
"Se mi stesse vicina" Ha 19 anni tu dovresti occuparti di lei non lei di te
Una coppia di amici di famiglia hanno vissuto così tutta la vita, non hanno avuto figli, lei ha quasi 90 anni e lui è mancato due anni fa', cinque case, 2 cantine e solo una affittata, pile di scatoloni, sulle sedie cumuli di giornali, nessun divano dove potersi riposare e guardare la tv, sacrificati sulle sedie. Una vita di lavoro e nessuna comodità, brave persone, altruisti, disponibili a aiutare il prossimo ma lei poverina con questo disturbo. È una donna estremamente intelligente ma con questa mania di accumulo compulsivo di mobili e oggetti. Ha sempre rifiutato di farsi vedere da' uno psichiatra e intraprendere un percorso psicoanalitico e la cosa che mi intristisce maggiormente e che i parenti le stiano accanto solo x l'eredità e si lamentino che dovranno pagare per svuotare questi immobili. È in istituto e se lo paga, stanno aspettando che muoia.
E triste tutto ciò
Io non capisco il senso di accumulare
Niente ha senso,nemmeno la vita
Non è molto difficile, accumulare è una metafora, riempire i vuoti, non lasciare andare via nulla, spesso questo disturbo nasce dopo un trauma, dopo una grave perdita. Nasce una paura, un terrore patologico di "perdere" e "lasciare andare" che si riflette, sempre meno negli affetti, sempre più negli oggetti.
Non è prettamente un motivo "pratico/logico" quello di non buttare qualcosa che potrebbe servirmi ma, soprattutto, un accanimento emotivo e sentimentale verso i tuoi possedimenti. La tua "roba" diventa TUTTO, più importante di tutto e tutti e anche solo liberarti di un calzino sarebbe come strappar loro un pezzo di anima o un braccio o un figlio. Non immagini quale tipo di inferno si scatena dentro le loro menti ad un certo stadio del disturbo.
Più accumuli più ti isoli, più ti isoli e più necessiti di accumulare "cose" che prendano il posto di ciò che perdi isolandoti, è un abisso, un circolo infernale.
Con "non è molto difficile" intendo la allegoria che spiega come il disturbo agisce ma, ovviamente, non c'è proprio nulla di facile in tutto questo. Anzi.
purtroppo le dipendenze in cui possiamo cadere sono molte, alcune note, altre più velate, che diventano evidenti solo arrivati ad un certo punto.
Marco's vlog, l'accumulare e' per riempire vuoti dentro di se... Fatto sta che I vuoti nn si riempiono mai... Quindi, si continua ad accumulare!
Carina la giornalista
Ammetto di avere anch'io una certa tendenza all'accumulo, ma in casa mia si cammina liberamente.
Mi spiego: mi fa piacere conservare oggetti vecchi ai quali sono affezzionato (ne ho tanti😂), oppure cose che uso poco, ma al tempo stesso sono abbastanza bravo a sistemare il tutto all'interno dei mobili (armadi, librerie...), servendomi anche di scatole di diverse forme e dimensioni per contenere i vari oggetti, ottimizzando così gli spazi.
Ma in questo filmato c'è tutt'altra situazione. Sarei scappato anch'io !!!
Mi ritrovo molto nelle parole del ragazzo anche se la mia situazione è diversa le sensazioni sono esattamente quelle che descrive lui
La moglie di master Wallace 😂😂😂😂😂😂😂😂😂
Ho 22 anni,maschio,mi chiamò Luca,sono più di due anni che non trovò la felicità,mi sono schiuso in me stesso e nel mio mondo,ho paura,vedo le persone e ragazzi fuori che non hanno più valori,ogni giorno è difficile da frontale e una continua lotta tra te stesso e le tue smanie, state vicino agli amici e familiari,perché è è brutto stare soli.
che storie, tutto scaturisce dalla depressione
Non sono d'accordo col dire che non è colpa dei genitori. Se sai di avere un problema sia fisico che mentale che può riperquotersi su delle future creature dovresti avere la responsabilità di decidere di non avere figli e piuttosto cercare di spendere il tuo tempo a curarti.
Purtroppo, una delle caratteristiche del disturbo è la totale o quasi totale mancanza di consapevolezza (insight)
Molte persone non sono mai passate in certe situazioni e no,sminuire e insultare queste persone non vi rende più forte ne intelligenti.
La maggior parte delle persone commenta senza neanche sapere più di tanto. Quindi fatevi un esame di coscienza
Quanto ti capisco!
Ma io non l'ho mai neanche vista cosi tanta roba nella mia vita...
La sigla di Vikings😍
É lá síndrome del: E SE POI MI PENTO. di Maccio Capatonda 😂😂😂
Io, invece, ho il problema opposto.
A casa mia, non c'e' niente di inutile. Sono minimalista, al massimo.
L'essere minimalisti non è un problema. Almeno, io non vedo come possa diventarlo.
Gli regalerei un bel viaggio di 10 giorni e poi tutto nella spazzatura!!!!
Tua figlia ha fatto bene ad andarsene. I ricatti affettivi sono orribili.
Antonella Spinelli: che BONA!!!
Il porcile del contadino dietro casa è decisamente più pulito
Oddio mio sono rimasta completamente senza parole
ma bisogna impegnarsi per accumulare così tanta roba
Quasi tutta la vita :)
Ci si lega agli oggetti x compensare a quel vuoto che ti è mancato, una morte, un abbandono... Purtroppo nn è semplice, ci vuole un aiuto. Maggior parte dei famigliari nn aiutano, amici nn aiutano, quindi come si può giudicare queste persone?! Facile giudicare quando nn si ha una depressione in atto. Io ne sò qualcosa. Auguroni cari a queste persone
Vi auguro di trovare la forza.
😪😪😪che tristezza
Andare dallo psicologo no eh ????
Meglio perdere una figlia!!!!
Psichiatra meglio è un medico
I figli che scappano hanno un sano istinto di sopravvivenza .
Commenti pessimi senza empatia e comprensione.
Mia madre farebbe piazza pulita. Non si può vivere così, bisogna farsi aiutare e capire cosa si nasconde dietro a questo caos.
Ma cosa se ne fanno di tutta sta roba... Ansiaaa
Regalategli il libro di Mary kondo!
😂😂😂
Purtroppo è inutile..mia madre non ha nemmeno voluto leggerlo..e nemmeno guarda le puntate di case da incubo è inutile, non vogliono vedere la realtà.
E poi ci sono che quando mi incazzo vorrei buttare via tutto
Antonella Spinelli è davvero molto carina
BUONGIORNO...IO SONO UNA BUTTATRICE SERIALE..E NE SONO FIERA !!!
Anche la mamma del mio ragazzo è un'accumulatrice. È veramente terribile
“Se stesse più vicina...”
Tso, senza troppe menate.
Non capisco cosa scatta nel cervello di queste persone! Devono avere dei problemi seri. Un infanzia molto difficile e complicata.
La giornalista ricorda molto Claudia Koll
Bravo...alla fine tutti noi figli combattiamo per crearci il nostro spazio.
Chiama la gesenu butta via tutto....
"La tua condizione di sofferenza viene negata.." ..la storia della mia vita...mia madre purtroppo soffre di questo disturbo. Perché E' una psicopatologia..si chiama disturbo ossessivo compulsivo da accumulo accaparramento
Se esce un attimo l'elicottero di apocalypse Now! 💥💥💥 😁
Quando chiedi a tua madre il telecomando della TV....
Ma lei non sa neanche dove sia la TV
Immagina se un giorno esce e gli prende fuoco casa😬😬🤦♀️🤦♀️
Camioncino dell'amiat e via
Potrebbe buttare le legenda per favore
Qui serve un aiutio
Io comunque per me non lo è...non è solo un accomulatrice seriale...
Povera gente
Voglio vede per pulire.
Come fanno....sai che sudiciume!!!
nemo era un buon progamma ma "fstidioso" quindi è stato cassato dal governo del "cambiamento"
Già il fatto ke si metta una maschera la dice lunga sulla personalità....😎😎😎
Ha una maschera per non essere riconosciuta, geniaccio. Che già ha abbastanza problemi senza metterci pure la gente che chiacchiera. La 104 serve a voi, non alla signora.
Dio mio santo
Prima di diventare genitori bisognerebbe sottoporsi ad un test d'idoneità psicologica... Perché non è affatto giusto che i figli patiscano a causa delle turbe psichiatriche di chi li ha messi al mondo... Comunque per questi tizi qui ci vorrebbe il vecchio manicomio: che orrore!!!
Ma i genitori sono anche loro delle persone si possono ammalare anche loro eh.Non sono dei robot
Con mia mamma tutto questo non potrebbe mai succedere, appena c’è pure un ferma capelli fuori posto si mette a urlare 😅
Che ansia.che senso di soffocamento.....
Per pulire casa ci vogliono i pompieri
Come si chiama questa mania - malattia?
Accumulo compulsivo credo
non trovo un motivo però ad indossare una maschera!
Se le entrano i ladri se mettono le mani in testa 😂
2:36 Moderat - Les Grandes Marches