Grazie per il video, apprezzo che dai contesto al digitale. Il gusto e le necessità motivano la scelta.Tra l'altro, mi pare che il grande John McLaughlin suoni solo digitale da un po' di anni
Ciao Daniele, concordo con quanto detto per un uso del digitale in base al contesto, specialmente casalingo. Per quanto riguarda l'uso live personalmente alterno le situazioni. Amo usare il valvolare ma a volte, in contesti un poco più grandi preferisco usare il digitale. Sul punto che dicevi della microfonatura il digitale ti aiuta di più. Altri vantaggi che ho trovato nel possedere una macchina digitale(Tonex nel mio caso) è che avere un Tonex One nella custodia è un bel backup per salvarti in caso di problemi e, altra cosa, poter sentire i profili di amplificatori differenti è una bella esperienza per trovare magari un suono che cercavi. Un saluto
Complimenti per il video... molto utile, io, vecchio chitarrista valvolare, ho dovuto ricredermi da pochissimo : comprato un MOOER PE 100. scatolino da 70 euro... 100 preset e 100 user programmabili, accordatore, drum- line... sono rimasto basito! lo uso addirittura in sala rec.
Se per suonare si deve viaggiare molto, prendendo anche spesso aerei (e poi trovare ampli a caso forniti dai service), il digitale ti aiuta ad avere sempre il suono che ti serve e/o ti piace, pronto per ogni singola canzone. Poi, chi ascolta non sta certo a far caso se la nostra chitarra è custom shop o il nostro ampli ha le 6L6 o altre valvole... 😅
Digitale perfetto per casa e lavoro su TH-cam Live sempre analogico, al massimo uso set ibridi con metà dgt ( ambiente, mod e rev ) ma distorsione sempre a pedale e ampli mono canale clean❤
"Assolutamente dobbiamo essere favorevoli al digitale se questa aiuta ad esprimerci" 92 minuti di applausi!!!!! Sono sempre stato un purista delle valvole ma ora suono esclusivamente a casa, in appartamento e quasi sempre di sera se non notte. quindi impossibile avere un suono decente. Ma da 3 anni ho preso il Fractal AxeFX3 e mi si aperto un mondo. Tra l'altro ti posso dire che anche a livello di dinamica e tocco suona davvero bene e io uso quasi solo suoni tipicamente da analogico, quindi ampli Fender o Dumble con diversi pedalini a boostarlo e la risposta è davvero incredibile. Ma sopratutto mi da' modo di sperimentare, di provare combinazioni di pedali e di ampli che nella realtà non potrei avere. Hai la stessa resa di suonare davanti a un ampli valvolare? No. Ma rispetto a una volta, la differenza è davvero molto minore. Se poi lo confrontiamo nel modo giusto, ovvero ascoltando in cuffia o attraverso dei monitor da studio un ampli microfonato e isolato e il digitale diretto, allora la differenza è davvero difficile da percepire. E lo dico da ex fonico che ha microfonato ampli sia in studio che in live per oltre 15 anni.
Bel video, e argomento interessante. Concordo in pieno. Per me l'aspetto più importante (oltre alla economicità e facilità) è la semplificazione sia della ricerca di un suono ma anche il poterlo salvare; funzionalità che rende facile anche la gestione. Ci si può divertire tanto
@@danielebazzani sì, anche di negativi ce ne possono essere, credo che trattandosi di simulazioni con troppa facilità di accesso c'è la possibilità di poter ragionare poco sulle cose. Faccio un esempio, chi ha un amplificatore abbastanza buono sperimenta su quello, lo stesso per un pedale dedicato ecc... e lo può conoscere a fondo. Se si scarica una collezione di simulazione di ampli e pedali le variabili e potenzialità sono talmente tante che è impossibile sperimentare tutto e si rischia di perdere il controllo di cosa si stia facendo. Meglio che ci siano certe possibilità però è bene fare attenzione per non rischiare di andare in confusione, il tempo e l'impegno per capirci qualcosa è comunque necessario
@@danielebazzani sì, ed è un rischio, c'è seriamente il rischio di andare in confusione. Per iniziare a capirci qualcosa in software come amplitube (che adesso è anche gratis con la quinta versione) ricordo che ho dovuto iniziare con copie dei pochi pedali che già conoscevo, altrimenti non ci capivo niente, poi da lì aggiungere e provarne altri, perché se non ci sono basi per farsi un idea può essere molto stressante. Proprio belli i tuoi video, danno interessanti spunti di ragionamento
Si parla solo di valvolare.. E i transistor? Ci sono musicisti che hanno fatto la storia con un transistor, chitarra e nient'altro (George Benson). Bisogna solo saper suonare... 😊
Verso la fine del 2016 ho iniziato il percorso "digitale" e dopo un apprendistato con un LINE SIX sono passato a Fractal prima lo stupendo AX8 per passare - purtroppo - a FM3 , la Smart di casa Fractal - in certi contesti ( soprattutto in studio ) o dal vivo - matrimoni, funerali, battesimi e altri riti ecclesiastici - mi trovo ( trovavo ) bene , ma nei pub, club insomma nei posti dove si suona rock blues ho sempre avuto difficoltà - ascolti precari legati alla qualità degli impianti che si trovano insomma non mi hanno convinto e sono ritornato ( dopo la pandemia ) , almeno dal vivo, agli ampli , pedali ecc di cui ho ampiamente aumentato il loro numero ... insomma in studio Fractal, live Ampli, rigorosamente maiuscolo
Ciao e Buon Anno,posso solo dire che da giovanissimo andavo in sale prova con dei Marshall con casse 4x12,qualche pedalino economico di quel periodo e basta,le chitarre erano quelle simil Gibson o Fender,parlo di Gherson o Ibanez,i suoni erano,al confronto di oggi,terribili,però noi ci divertivamo come pazzi,però oggi che tutti registriamo col computer in casa ben vengano questi multieffetto tipo Mooer,Boss,ecc.hanno solo il difetto che ne escono sempre di più avanzati e se stai dietro a 'ste cose diventi pazzo,ma per il resto va bene così.
Aggiungerei anche che non tutti hanno la fortuna di suonare in grandi palchi o in locali pensati appositamente per le esibizioni live. Nella maggioranza dei casi un musicista medio si esibisce in piccoli locali, arrangiati alla bell'e meglio per la musica dal vivo, dove il volume degli amplificatori è un problema. Allora che senso ha portarsi dietro un marshall ed essere poi costretti a suonarlo a un volume insufficiente per farlo lavorare al meglio? Tanto vale usare il digitale, anzi, probabilmente in questi casi il risultato finale sarà migliore.
Per mia esperienza avendo anche avuto helix, ogni volta che ho avuto qualcosa di digitale l'ho sempre rivenduta perché alla fine non rimanevo soddisfatto. Sono sempre tornato all'amplificatore a valvole che comunque utilizzo con un torpedo Capture. Perché il digitale sarà anche utile ma se voglio avere una risposta sotto le dita io digitale non può darmela per quanto possa essere tecnicamente avanzato.
Scusa, ma mi permetto di aggiungere due enormi vantaggi del digitale che non hai menzionato. Il primo è la certezza di far ascoltare al pubblico lo stesso identico suono che sento e che ho precedentemente scelto con cura, senza che nessun fonico debba metterci le mani. Il secondo consiste nell'essere certi di avere lo stesso suono in tutte le situazioni, anche completamente diverse tra loro. Questo vuol dire avere definitivamente "il proprio suono" ovunque ci si trovi, sia nelle feste di piazza che in un locale che in studio. Ciò a prescindere dal fatto che ai pedalini preferisco Vst e portatile, che pure è un campo interessante per molti e che di cui forse potresti parlare. Per concludere, oggi userei un ampli solo se fossi in una situazione tipo "jazz club", cioè dove non fosse necessario microfonare nulla. Anzi, in questo caso sarebbe insostituibile ed anche più pratico (secondo me).
In effetti hai aggiunto due punti che dicono la stessa cosa! 🤣🤣 Non posso parlare di computer E vst perché non li uso dal vivo, non li ho mai usati e spero che non li userò mai... 😎
@ Ma manco per niente 🙄🙄. Essere certi che il pubblico sotto il palco ascolti lo stesso suono che senti tu sul palco è una cosa (ed è la prima che ho scritto), mentre avere lo stesso suono in ogni situazione è una questione diversa (ed è la seconda). I vst non li hai mai usati e continua a non usarli, mica è obbligatorio. Era solo per suggerire un argomento, visto che hai un canale in cui parli anche di digitale. Saluti
@@markoberardi1289 Resta il fatto però che lo stesso suono possiamo forse sentirlo noi se abbiamo gli inear, ma sapere cosa ascolterà la gente a seconda dell'impianto che c'è e di come viene usato, è una cosa piuttosto complicata. Quindi o abbiamo il nostro impianto e il nostro fonico e quindi siamo i Rolling Stones, oppure ci sono troppe variabili per avere certezze.
@@danielebazzani Insomma... Un conto è regolare l'ampli come siamo abituati a fare ascoltandolo da vicino, salvo poi microfonarlo ogni volta, lasciare che il fonico al banco combatta con le interferenze ambientali sempre diverse e perciò imprevedibili, e passare comunque per l'impianto; un altro è consegnare al banco un segnale pulito perché completamente isolato dal resto, dove al massimo c'è da tagliare sotto i 200 (se non lo abbiamo fatto prima noi stessi). L'impianto poi, anche se non è "neutro", raccoglie tutti gli strumenti in un unico missaggio e quindi non comporta una differenza specifica perché c'è una equalizzazione d'insieme. Inoltre c'è una cosa non meno importante: quando usavo l'ampli (e ho fatto la prima serata nell'83), mi lasciavo prendere dal modo in cui rispondeva (l'attacco, la grossezza del suono, ecc.); ma poi, quando ascoltavo o rivedevo il video del concerto, alcuni passaggi che pensavo avessero avuto un determinato effetto erano usciti in tutt'altro modo. Quindi avrei suonato in un modo diverso. Magari era un problema mio e per altri non è così, ma tant'è.
Video e argomento interessante come al solito! Si sa che il chitarrista e' un animale particolare, sempre pronto a spendere migliaia di euro per qualcosa di cui non ha bisogno. Sul digitale la penso come te, c'e' e se usato nel giusto contesto perche' no? Per suonare in casa ho comprato anche io una scheda audio esterna per poter suonare in cuffia. Posso "spippolare" per provare suoni differenti che mai avrei potuto provare con la mia strumentazione abbastanza minimalista da buon cuore blues. Per poi potermi godere un buon valvolare (niente di esoterico, solo un Blues Junior) andavo in saletta col gruppo. Tanto in casa, in un appartamento, era totalmente inutilizzabile. Tanto vale attaccarsi in cuffia al pc e suonare in pace senza che qualcuno dovesse bussarmi alla porta. Non c'era la vibrazione delle valvole e del cono che ti fa smuovere le budella? E sti ca... cavoli! Ripeto, ci vuole la possibilita' di farlo e per quello si va a suonare fuori in altri contesti. Il punto a cui volevo arrivare e' che al giorno d'oggi dove c'e' anche la crisi di gente che si ritrova a suonare perche' si puo' suonare sempre meno nei locali ecc ecc, la gente suona di piu' a casa. Fa gli youtuber, fa dei bei video e ha necessita' di farlo in un certo modo. E si creano cosi' i due schieramenti, digitale vs analogico. Perche' tanto il loro ambiente e' diventato casalingo e hanno quella strumentazione. Invece digitale e analogico sono due mondi diversi con due scopi e situazioni diverse che possono essere complementari. E' solo il mio pensiero, ci mancherebbe. Adoro il valvolare ma nei giusti contesti : )
Tu che possiedi un Fender vintage che adori invece di comprare effetti economici dovresti comprarti un TONEX e campionare il suono del tuo adorato Fender... se poi vuoi spendere di più un Kemper o un Neural Cortex
@danielebazzani lo avevo preso proprio in seguito al tuo video! Proprio non mi è piaciuto, ho trovato la simulazione del deluxe reverb di amplitube molto più bella. Però in effetti se ne parla un gran bene in tutto il web quindi ci sta che sia io la mosca bianca 😅
@@danielebazzani i volumi in uscita dall'ampli, penso che non abbiano tutta questa potenza, e poi penso che siano poco pratici e complicati. Alla fine in una pedaliera serve poca roba, accordatore, distorsore, delay, reverbero e Booster. Ed il gioco è fatto
Ma perché la stai a fa tanto lunga Daniele bello? È chiaro che se non ho la macchina vado coi mezzi, se non ho l'acqua mi lavo con le salviette, ecc ecc. Ed è altrettanto chiaro che i modeler ecc, anche i più costosi, non suonano come i valvolari. Perfino un fractal non risponde come un ampli, in particolare sui suoni più complessi, tipo i semi-distorti. Non c'è la stessa dinamica, non c'è la stessa risposta ai feedback, e in fondo nemmeno la stessa pasta sonora. E sono inutili i video di comparazione su TH-cam, che è compresso e non fa capire niente. Il fatto è che i modeler non ce la fanno. Sono, al massimo caricature del suono di un ampli. Vai in sala prove con un batterista e sti oggetti o scompaiono o suonano troppo forte. Poi, dato che siamo vecchi le cose le abbiamo sentite. Citi il Rockman. Appena è uscito tutti dicevano che fosse una grande emulazione. In capo a due anni lo riconoscevi subito: "oh qua c'è il rockman". L'orecchio si abitua e capisce. Lo stesso con il Cream machine, con gli zoom, con i pod, ecc ecc. Dopo averli sentiti un po' capisci subito che sono loro, emulazioni. Lo stesso vale per i modeler ecc di oggi. Poi vanno benissimo. Utili in casa, utili se sei in un contesto pop mainstream perché programmabilissimi, utili in contesti metal dove servono suoni definiti e uniformi. Ma sono in genere una triste necessità, tipo le salviette umidificate, e si svalutano alla velocità della luce. Se ti compri un Princeton tranquillo che lo rivendi a prezzo più alto. Uno di sti cosi dopo qualche anno anni lo regali, e nessuno se lo piglia. Parlo da non orgoglioso possessore di uno Stymon Iridium. 500 e passa euro nel 2020 ora viaggia a meno di 250 su mercatino. Forse meglio usare i plugin di emulazione, 40 euro e passa la paura. Baci, b
Grazie per il video, apprezzo che dai contesto al digitale. Il gusto e le necessità motivano la scelta.Tra l'altro, mi pare che il grande John McLaughlin suoni solo digitale da un po' di anni
grazie a te non lo sapevo!
Ciao Daniele, concordo con quanto detto per un uso del digitale in base al contesto, specialmente casalingo. Per quanto riguarda l'uso live personalmente alterno le situazioni. Amo usare il valvolare ma a volte, in contesti un poco più grandi preferisco usare il digitale. Sul punto che dicevi della microfonatura il digitale ti aiuta di più.
Altri vantaggi che ho trovato nel possedere una macchina digitale(Tonex nel mio caso) è che avere un Tonex One nella custodia è un bel backup per salvarti in caso di problemi e, altra cosa, poter sentire i profili di amplificatori differenti è una bella esperienza per trovare magari un suono che cercavi. Un saluto
tutte considerazioni assolutamente indiscutibili!
Ti ascolterei per ore! 😊 grazie dell' ottimismo consiglio!
🙏🙏☺️
Complimenti per il video... molto utile, io, vecchio chitarrista valvolare, ho dovuto ricredermi da pochissimo : comprato un MOOER PE 100. scatolino da 70 euro... 100 preset e 100 user programmabili, accordatore, drum- line... sono rimasto basito! lo uso addirittura in sala rec.
ottimo allora!
Se per suonare si deve viaggiare molto, prendendo anche spesso aerei (e poi trovare ampli a caso forniti dai service), il digitale ti aiuta ad avere sempre il suono che ti serve e/o ti piace, pronto per ogni singola canzone.
Poi, chi ascolta non sta certo a far caso se la nostra chitarra è custom shop o il nostro ampli ha le 6L6 o altre valvole... 😅
@@alessioschiavi8484 si certo
Fender strato Mexico Pedaliera Multi effetto Zoom G3XN ,e cuffie AKG 😉🤙🎸che pacchia .
@@benedettosette921 😎
Digitale perfetto per casa e lavoro su TH-cam
Live sempre analogico, al massimo uso set ibridi con metà dgt ( ambiente, mod e rev ) ma distorsione sempre a pedale e ampli mono canale clean❤
yeah
"Assolutamente dobbiamo essere favorevoli al digitale se questa aiuta ad esprimerci" 92 minuti di applausi!!!!! Sono sempre stato un purista delle valvole ma ora suono esclusivamente a casa, in appartamento e quasi sempre di sera se non notte. quindi impossibile avere un suono decente. Ma da 3 anni ho preso il Fractal AxeFX3 e mi si aperto un mondo. Tra l'altro ti posso dire che anche a livello di dinamica e tocco suona davvero bene e io uso quasi solo suoni tipicamente da analogico, quindi ampli Fender o Dumble con diversi pedalini a boostarlo e la risposta è davvero incredibile. Ma sopratutto mi da' modo di sperimentare, di provare combinazioni di pedali e di ampli che nella realtà non potrei avere. Hai la stessa resa di suonare davanti a un ampli valvolare? No. Ma rispetto a una volta, la differenza è davvero molto minore. Se poi lo confrontiamo nel modo giusto, ovvero ascoltando in cuffia o attraverso dei monitor da studio un ampli microfonato e isolato e il digitale diretto, allora la differenza è davvero difficile da percepire. E lo dico da ex fonico che ha microfonato ampli sia in studio che in live per oltre 15 anni.
@@AleVoltolina verissimo infatti il mio discorso si basa proprio su questo, grazie del contributo!
@@danielebazzani grazie a te per i tuoi video sempre istruttivi e interessanti!
@AleVoltolina 🙏🙏
Bel video, e argomento interessante. Concordo in pieno. Per me l'aspetto più importante (oltre alla economicità e facilità) è la semplificazione sia della ricerca di un suono ma anche il poterlo salvare; funzionalità che rende facile anche la gestione. Ci si può divertire tanto
Sì ci sono lati positivi e lati negativi credo in tutto
@@danielebazzani sì, anche di negativi ce ne possono essere, credo che trattandosi di simulazioni con troppa facilità di accesso c'è la possibilità di poter ragionare poco sulle cose. Faccio un esempio, chi ha un amplificatore abbastanza buono sperimenta su quello, lo stesso per un pedale dedicato ecc... e lo può conoscere a fondo. Se si scarica una collezione di simulazione di ampli e pedali le variabili e potenzialità sono talmente tante che è impossibile sperimentare tutto e si rischia di perdere il controllo di cosa si stia facendo. Meglio che ci siano certe possibilità però è bene fare attenzione per non rischiare di andare in confusione, il tempo e l'impegno per capirci qualcosa è comunque necessario
@brandon0099 esatto se hai pochissimi elementi li sfrutterai Al massimo se ne hai tantissimi non capirai quasi niente di nessuno
@@danielebazzani sì, ed è un rischio, c'è seriamente il rischio di andare in confusione. Per iniziare a capirci qualcosa in software come amplitube (che adesso è anche gratis con la quinta versione) ricordo che ho dovuto iniziare con copie dei pochi pedali che già conoscevo, altrimenti non ci capivo niente, poi da lì aggiungere e provarne altri, perché se non ci sono basi per farsi un idea può essere molto stressante. Proprio belli i tuoi video, danno interessanti spunti di ragionamento
@brandon0099 grazie!
Si parla solo di valvolare.. E i transistor? Ci sono musicisti che hanno fatto la storia con un transistor, chitarra e nient'altro (George Benson). Bisogna solo saper suonare... 😊
@@giovannidelmastro3760 vero!
Soprattutto se i transistor sono mos-fet tipo i Marshall Lead o i Blackstar Debut...stanno tornando di moda
@Tini.F. diciamo che Marshall non è famosa per quello...
Verso la fine del 2016 ho iniziato il percorso "digitale" e dopo un apprendistato con un LINE SIX sono passato a Fractal prima lo stupendo AX8 per passare - purtroppo - a FM3 , la Smart di casa Fractal - in certi contesti ( soprattutto in studio ) o dal vivo - matrimoni, funerali, battesimi e altri riti ecclesiastici - mi trovo ( trovavo ) bene , ma nei pub, club insomma nei posti dove si suona rock blues ho sempre avuto difficoltà - ascolti precari legati alla qualità degli impianti che si trovano insomma non mi hanno convinto e sono ritornato ( dopo la pandemia ) , almeno dal vivo, agli ampli , pedali ecc di cui ho ampiamente aumentato il loro numero ... insomma in studio Fractal, live Ampli, rigorosamente maiuscolo
@@marcomagnoni7341 non faccio fatica a crederlo
Ciao e Buon Anno,posso solo dire che da giovanissimo andavo in sale prova con dei Marshall con casse 4x12,qualche pedalino economico di quel periodo e basta,le chitarre erano quelle simil Gibson o Fender,parlo di Gherson o Ibanez,i suoni erano,al confronto di oggi,terribili,però noi ci divertivamo come pazzi,però oggi che tutti registriamo col computer in casa ben vengano questi multieffetto tipo Mooer,Boss,ecc.hanno solo il difetto che ne escono sempre di più avanzati e se stai dietro a 'ste cose diventi pazzo,ma per il resto va bene così.
@@enricotoso 😀
Aggiungerei anche che non tutti hanno la fortuna di suonare in grandi palchi o in locali pensati appositamente per le esibizioni live. Nella maggioranza dei casi un musicista medio si esibisce in piccoli locali, arrangiati alla bell'e meglio per la musica dal vivo, dove il volume degli amplificatori è un problema. Allora che senso ha portarsi dietro un marshall ed essere poi costretti a suonarlo a un volume insufficiente per farlo lavorare al meglio? Tanto vale usare il digitale, anzi, probabilmente in questi casi il risultato finale sarà migliore.
Sì ma devi avere un ottimo monitoraggio e se c'è un batterista che suona vicino a te il volume dovrà essere comunque adeguato...
Per mia esperienza avendo anche avuto helix, ogni volta che ho avuto qualcosa di digitale l'ho sempre rivenduta perché alla fine non rimanevo soddisfatto. Sono sempre tornato all'amplificatore a valvole che comunque utilizzo con un torpedo Capture. Perché il digitale sarà anche utile ma se voglio avere una risposta sotto le dita io digitale non può darmela per quanto possa essere tecnicamente avanzato.
@@DanieleRockGuitar finora sono abbastanza d'accordo con te, qui il discorso però è leggermente diverso se ci hai fatto caso...
Scusa, ma mi permetto di aggiungere due enormi vantaggi del digitale che non hai menzionato. Il primo è la certezza di far ascoltare al pubblico lo stesso identico suono che sento e che ho precedentemente scelto con cura, senza che nessun fonico debba metterci le mani. Il secondo consiste nell'essere certi di avere lo stesso suono in tutte le situazioni, anche completamente diverse tra loro. Questo vuol dire avere definitivamente "il proprio suono" ovunque ci si trovi, sia nelle feste di piazza che in un locale che in studio. Ciò a prescindere dal fatto che ai pedalini preferisco Vst e portatile, che pure è un campo interessante per molti e che di cui forse potresti parlare. Per concludere, oggi userei un ampli solo se fossi in una situazione tipo "jazz club", cioè dove non fosse necessario microfonare nulla. Anzi, in questo caso sarebbe insostituibile ed anche più pratico (secondo me).
In effetti hai aggiunto due punti che dicono la stessa cosa! 🤣🤣 Non posso parlare di computer E vst perché non li uso dal vivo, non li ho mai usati e spero che non li userò mai... 😎
@ Ma manco per niente 🙄🙄. Essere certi che il pubblico sotto il palco ascolti lo stesso suono che senti tu sul palco è una cosa (ed è la prima che ho scritto), mentre avere lo stesso suono in ogni situazione è una questione diversa (ed è la seconda). I vst non li hai mai usati e continua a non usarli, mica è obbligatorio. Era solo per suggerire un argomento, visto che hai un canale in cui parli anche di digitale. Saluti
@@markoberardi1289 ah ok scusa non avevo capito.
@@markoberardi1289 Resta il fatto però che lo stesso suono possiamo forse sentirlo noi se abbiamo gli inear, ma sapere cosa ascolterà la gente a seconda dell'impianto che c'è e di come viene usato, è una cosa piuttosto complicata. Quindi o abbiamo il nostro impianto e il nostro fonico e quindi siamo i Rolling Stones, oppure ci sono troppe variabili per avere certezze.
@@danielebazzani Insomma... Un conto è regolare l'ampli come siamo abituati a fare ascoltandolo da vicino, salvo poi microfonarlo ogni volta, lasciare che il fonico al banco combatta con le interferenze ambientali sempre diverse e perciò imprevedibili, e passare comunque per l'impianto; un altro è consegnare al banco un segnale pulito perché completamente isolato dal resto, dove al massimo c'è da tagliare sotto i 200 (se non lo abbiamo fatto prima noi stessi). L'impianto poi, anche se non è "neutro", raccoglie tutti gli strumenti in un unico missaggio e quindi non comporta una differenza specifica perché c'è una equalizzazione d'insieme. Inoltre c'è una cosa non meno importante: quando usavo l'ampli (e ho fatto la prima serata nell'83), mi lasciavo prendere dal modo in cui rispondeva (l'attacco, la grossezza del suono, ecc.); ma poi, quando ascoltavo o rivedevo il video del concerto, alcuni passaggi che pensavo avessero avuto un determinato effetto erano usciti in tutt'altro modo. Quindi avrei suonato in un modo diverso. Magari era un problema mio e per altri non è così, ma tant'è.
Video e argomento interessante come al solito!
Si sa che il chitarrista e' un animale particolare, sempre pronto a spendere migliaia di euro per qualcosa di cui non ha bisogno.
Sul digitale la penso come te, c'e' e se usato nel giusto contesto perche' no?
Per suonare in casa ho comprato anche io una scheda audio esterna per poter suonare in cuffia. Posso "spippolare" per provare suoni differenti che mai avrei potuto provare con la mia strumentazione abbastanza minimalista da buon cuore blues. Per poi potermi godere un buon valvolare (niente di esoterico, solo un Blues Junior) andavo in saletta col gruppo. Tanto in casa, in un appartamento, era totalmente inutilizzabile. Tanto vale attaccarsi in cuffia al pc e suonare in pace senza che qualcuno dovesse bussarmi alla porta. Non c'era la vibrazione delle valvole e del cono che ti fa smuovere le budella? E sti ca... cavoli! Ripeto, ci vuole la possibilita' di farlo e per quello si va a suonare fuori in altri contesti.
Il punto a cui volevo arrivare e' che al giorno d'oggi dove c'e' anche la crisi di gente che si ritrova a suonare perche' si puo' suonare sempre meno nei locali ecc ecc, la gente suona di piu' a casa. Fa gli youtuber, fa dei bei video e ha necessita' di farlo in un certo modo. E si creano cosi' i due schieramenti, digitale vs analogico. Perche' tanto il loro ambiente e' diventato casalingo e hanno quella strumentazione. Invece digitale e analogico sono due mondi diversi con due scopi e situazioni diverse che possono essere complementari.
E' solo il mio pensiero, ci mancherebbe. Adoro il valvolare ma nei giusti contesti : )
esatto!
Tu che possiedi un Fender vintage che adori invece di comprare effetti economici dovresti comprarti un TONEX e campionare il suono del tuo adorato Fender... se poi vuoi spendere di più un Kemper o un Neural Cortex
@@goodboy65 ho il tonex One ma non ho nessuna intenzione di iniziare a profilare nulla, vorrei cercare di tenere le cose separate se posso
Io ho avuto il dream 65 della Universal Audio, l’ho reso dopo 3 giorni… già amplitube mi sembra più credibile
@@marcocreaofficialmusic a me non dispiace affatto!
@danielebazzani lo avevo preso proprio in seguito al tuo video! Proprio non mi è piaciuto, ho trovato la simulazione del deluxe reverb di amplitube molto più bella. Però in effetti se ne parla un gran bene in tutto il web quindi ci sta che sia io la mosca bianca 😅
Digitale in live? Sono curioso
@@salvatorefederico7235 in realtà lo usa moltissima gente anche a livelli molto alti
@danielebazzani rimango sempre titubante sui volumi, rispetto all'analogico
@@salvatorefederico7235 in che senso?
@@danielebazzani i volumi in uscita dall'ampli, penso che non abbiano tutta questa potenza, e poi penso che siano poco pratici e complicati. Alla fine in una pedaliera serve poca roba, accordatore, distorsore, delay, reverbero e Booster. Ed il gioco è fatto
@@salvatorefederico7235 però anche lì se vuoi aumentare la potenza basta aumentare quella non si tratta di suono
Ma perché la stai a fa tanto lunga Daniele bello? È chiaro che se non ho la macchina vado coi mezzi, se non ho l'acqua mi lavo con le salviette, ecc ecc. Ed è altrettanto chiaro che i modeler ecc, anche i più costosi, non suonano come i valvolari. Perfino un fractal non risponde come un ampli, in particolare sui suoni più complessi, tipo i semi-distorti. Non c'è la stessa dinamica, non c'è la stessa risposta ai feedback, e in fondo nemmeno la stessa pasta sonora. E sono inutili i video di comparazione su TH-cam, che è compresso e non fa capire niente. Il fatto è che i modeler non ce la fanno. Sono, al massimo caricature del suono di un ampli. Vai in sala prove con un batterista e sti oggetti o scompaiono o suonano troppo forte. Poi, dato che siamo vecchi le cose le abbiamo sentite. Citi il Rockman. Appena è uscito tutti dicevano che fosse una grande emulazione. In capo a due anni lo riconoscevi subito: "oh qua c'è il rockman". L'orecchio si abitua e capisce. Lo stesso con il Cream machine, con gli zoom, con i pod, ecc ecc. Dopo averli sentiti un po' capisci subito che sono loro, emulazioni. Lo stesso vale per i modeler ecc di oggi. Poi vanno benissimo. Utili in casa, utili se sei in un contesto pop mainstream perché programmabilissimi, utili in contesti metal dove servono suoni definiti e uniformi. Ma sono in genere una triste necessità, tipo le salviette umidificate, e si svalutano alla velocità della luce. Se ti compri un Princeton tranquillo che lo rivendi a prezzo più alto. Uno di sti cosi dopo qualche anno anni lo regali, e nessuno se lo piglia. Parlo da non orgoglioso possessore di uno Stymon Iridium. 500 e passa euro nel 2020 ora viaggia a meno di 250 su mercatino. Forse meglio usare i plugin di emulazione, 40 euro e passa la paura. Baci, b
@@MastruBrunuBlus non la faccio tanto lunga e non ho detto che il digitale suona meglio del valvolare, ci sono contesti e contesti.
@@danielebazzani certo, "non la fa lunga" era retorica. Ma la verità è che sono un ripiego. E sono macchine a obsolescenza velocissima. tvb