I paesi perfetti sono personali, paesi razzisti ne esistono e pochi sono quelli che non lo sono. Dubito che hai girato il mondo per fare questa affermazione.
Comprendo e mi dispiaccio per i tuoi figli. Non sapevo che fosse così, premettendo che non ho mai pensato di andare a vivere in Giappone. Ho un'amica giapponese che ha avuto un figlio in Italia, da un marito italiano. Il bambino dopo la morte del padre si è trasferito dai nonni in Giappone. Sapere che può essere trattato così è terribile. Dal canto mio, Italiana di nascita ma con padre istriano, ho subito in Italia, un bullismo da far accapponare la pelle: sputi, minacce di ogni tipo. Mi chiamavano bosnia-erzegovina. Ora non succede più, sono grande grossa e temibile ☺, ma i bambini possono essere delle bestie perché fomentati da adulti paurosi. Oggi sono fiera del mio nome straniero e che, per assurdo, ora è attrattivo per gli altri. Mi occupo di arte contemporanea e comunicazione. Ora mi dicono: hai un nome d'arte bellissimo 😃
Se posso dire la mia (avendo moglie giapponese in via di divorzio e figlia "hafu" che temo subirà la società giapponese): 1- il razzismo è presente in ognuno di noi, è qualcosa di neuronale. Chiaramente si può esprimere più o meno fortemente e molto fa la cultura del soggetto e del Paese in cui si vive, da cui si assorbono gli usi e i costumi. 2- La società giapponese è fortemente gerarchizzata e basta vederlo nel fatto che nei posti di lavoro ci si inchina al superiore e così nelle scuole eccetera. Questo impone già un'influenza comportamentale, a mio avviso, molto malvagia e confondente. 3- A mio parere il problema del Giappone è come viene espressa la violenza. La violenza gerarchizza la società e la società giapponese ha esigenza di esprimerla questa gerarchizzazione. Da un lato c'è l'estrema omologazione imposta per ragioni "organizzativo-produttive" e questo crea dei grossi stress alla popolazione. La conseguenza è che in Giappone si cerca sempre di "passare il cerino", bisogna sempre trovare un colpevole, un capro espiatorio, sul quale scaricare le colpe e che subirà la vergogna. Il "diverso" diventa automaticamente il parafulmine dello stress della società e delle sue incongruenze. La ricerca del diverso e debole per bullizzarlo, mi sembra quasi uno sport in Giappone. E' un carattere distintivo della società. Ho visto una volta, in Giappone, alla fermata delle corriere alla Tokyo Station, un bel ragazzo giapponese, alto e sicuro di sé sgridare in malo modo, con quasi la bava alla bocca, un altro ragazzo giapponese, cicciottello, con gli occhiali e sgraziato che ce la metteva tutta per svolgere il suo lavoro di facchino delle valigie. Forse il facchino è stato solo un pochino lento, ma comunque efficiente. Nessuno ha detto niente alle angherie che questo ragazzo stava subendo. In Italia molti sarebbero intervenuti. Ho letto la cosa come normalità; cioè la società giapponese accetta questo, è normale. E questo ragazzo cicciottello ha continuato a lavorare in silenzio, ancora più chino su quelle valigie che doveva spostare, scusandosi e senza guardare negli occhi chi lo stava sgridando. Stavo per intervenire io. Mi sono a forza trattenuto perché sapevo che sarebbe finita male, ero in un paese straniero, che ancora non conoscevo appieno. Per fortuna, nel tempo di quel momento di incertezza per vedere come si metteva la cosa, tutto si è risolto in pochi secondi. Perché quella violenza non era fatta da un balordo violento che stava facendo una cosa fuori dal normale, ma era fatta da un perfetto giapponese integrato nella società, uno dei migliori, perfetta espressione della società. Ho riportato il fatto accaduto a mia moglie. Ha chinato il capo; si è quasi scusata lei per la cosa che avevo vissuto. Lì ho capito che il mondo giapponese non sarebbe stato il mio. E se per caso ci fossi rimasto a vivere, avrei dovuto ingoiare parecchi rospi (che poi son venuti) e stare zitto. 4- Di conseguenza, gli stranieri, divengono quelli a cui rimane in "mano il cerino". Certo, c'è razzismo, ma è proprio la struttura della violenza del Giappone che pone lo straniero in una voluta posizione di debolezza, per poterlo mettere in una condizione di subire i peggio trattamenti e i bellissimi muri di gomma. Chi è un po' più debole in Giappone è targettizzato per potergli scaricare tutte le frustrazioni e lo stress della vita imposta dal sistema. E' il sistema stesso che insegna che chi non è omologato, è un problema. Le leggi sono strutturate per appianare le differenze e facilitare chi è già in posizione di forza. La legge non ha la funzione di fare giustizia, ma piuttosto di eliminare i conflitti, coprendo i problemi. E i problemi, nella mentalità del Giappone, derivano dai diversi, dai non omologati. 5- I giapponesi, nel mondo, hanno fatto violenze assurde. Hanno dimostrato un'arroganza senza pari. Hanno fatto degli scivoloni assurdi di supponenza. Con conseguenti bastonate nei denti e gogna pubblica dalla quale non si sono ancora ripresi completamente. Questo succede perché i giapponesi fondamentalmente sono dei conigli allineati e coperti, pieni di sé, senza senso critico (questa è la grave mancanza - come si fa a stare per 20-30 anni a difendere una isola deserta nel Pacifico senza chiedersi cosa stia succedendo; un italiano dopo solo 2 mesi che non sente nessuno se ne sarebbe andato. - come si fa a viaggiare cercando solo quello che c'è scritto su una guida o mangiare solo quello che c'è scritto su un libro). Si "paraculano" fra di loro. Finché comunque il più debole, della loro stessa società soccombe. Basta vedere tutti i morti per eccesso di lavoro. E nel frattempo finiscono vivendo in un limbo consumistico-rincoglionente di manga e di bambine assoggettate dalla moda "kawaii". Vivono imponendo ai loro figli una cultura di accettazione di sottomissione e di prostituzione sociale che trova il suo apice nel mondo "Idol" dove ragazzi e ragazze vedono normale vendere il proprio corpo. Con tutto ciò che sta sotto a livello più basso con ragazzine minorenni che si vendono nei locali per mangiare e i figli delle donne divorziate che non hanno di che vivere e che per mangiare regolarmente vengono portati nelle mense di volontari, perché lo stato giapponese non ammette di dire che c'è povertà nella società giapponese. 6- Nonostante ciò che ho scritto non credo che la società giapponese sia più brutta di altre società. Esprime semplicemente la sua violenza (intrinseca ad ogni sistema) in un determinato modo. L'Italia ha le sue forme di violenza e di gerarchizzazione che alle volte sono ancora più palesi, solo che ci conviviamo e alle volte le difendiamo pure. 7- Io comunque sto bene in Italia.
Non esageriamo! :-D Che neanche quella delicata bambolina di mia (futura ex-) moglie sa davvero chi sono veramente! E' che ho talmente assorbito e sofferto la vita giapponese che ho sentito l'esigenza (malata) di dire come la penso. ;-)
Sinceramente avevo notato più volte questa gerarchizzazione però hai spiegato veramente bene questo lato negativo del Giappone. Io vorrei andare per un lungo periodo in Giappone da più grande (è solo un pensiero, poi devo ancora visitarlo e decidere la mia vita), però non ero ancora sicura di quanto si possa convivere con questa gerarchizzazione. Sei stato molto utile, grazie
Complimenti, seri riuscito a racchiudere tutto ciò che penso in poche parole (anche se non sembrano poche) Non vedo il giappone e la sua società naturalmente come il cancro dell'umanità, ma soffro nel notare che queste verità siano cosi nascoste tanto da non essere notate da nessuno all'infuori da chi viva in questo paese.. Ps. con una mente del genere come hai fatto a divorziare? Problemi culturali o personali? (sempre se si può chiedere naturalmente)
Questo video meriterebbe di venire mostrato obbligatoriamente nelle scuole, nelle università, in qualsiasi circolo, per combattere quel terribile fenomeno che è l'idealizzazione del Giappone da parte di amanti di manga, anime e non solo. Io ho studiato giapponese anni fa circondato da queste persone e confermo che mai e poi mai accetterei di viverci, ma solo di andarci in vacanza, pur ripetutamente. Ho vissuto in Germania e già quella esperienza mi è bastata. Sempre meglio tornare a casa dopo un po'.
Pienamente d'accordo. Sono appassionato del Giappone, della sua arte ecc, ma a viverci non ci penso minimamente. Lo visiterei molto volentieri ma a starci non ci penso proprio
D'accordissimo Con quanto da Lei scritto...Ho vissuto brutte scene in Inghilterra tanto che fui felicissimo di tornare in Italia...Gli inglesi erano abituati ad avere lo straniero sottomesso mentre io ero uno che rispondeva e,se necessario,reagiva... Purtroppo noto che tutto il Mondo e' paese.
Beh cavolo, massima solidarietà per te e i tuoi figli. Dagli un grande abbraccio da parte nostra e digli che comunque vada qui c'è chi vi vuole bene. La tua testimonianza di chi subisce all'estero una certa diffidenza culturale verso gli stranieri ci deve far riflettere e farci mettere nei panni degli stranieri che come voi lì vivono qui da anni e subiscono da noi italiani la stessa diffidenza da adulti e bambini. E' una grande lezione e noi che siamo qui non possiamo cambiare le cose lì ma possiamo fare in modo che qui non si verifichino e migliorare la vita agli stranieri che vivono qui onestamente come voi fate lì e che fanno di tutto per integrarsi. Sono contento di avervi trovato e sono onorato di conoscervi. Un saluto ai tuoi meravigliosi e splendidi ragazzi! Grazie della tua testimonianza con i video, molto importante per tutti. Grazie davvero, un abbraccio a tutti voi! :)
Qualche anno fa andai a Kyoto con la mia ragazza e vedemmo un ristorante con vista panoramica in centro. Dopo esser saliti, abbiamo chiesto due posti e la cameriera ci disse "no english menu", io le risposi in inglese "non fa niente, possiamo ordinare lo stesso" e lei imbarazzata dopo aver chiesto al titolare ci fece il gesto con le braccia per dirci che erano chiusi (alle 8 di sera). In pratica ci ha cacciato in quanto stranieri. Ma li mortacci loro, in italia se un ristorante facesse una roba del genere lo sputtanerebbero sui social fino a farli chiudere.
Sei riuscito a farmi pensare che in fondo l'Italia non è poi così male! Comunque un pochino posso capire i tuoi figli essendo io italo/francese cresciuto in un paesino tra le campagne del nord-est tra gli anni 80/90, con genitori un po' così, e con un nome "particolare", (unica famiglia che non frequentava la chiesa, sacrilegio!!!) diciamo che la gente ha saputo farmi pesare la differenza anche solo con gli sguardi. Poi sai, paesino piccolo, la gente sa tutto di tutti e mormora molto! Ma poi vabbe, cresci, il mondo cambia, ed ora sono io stufo dei troppi stranieri! ;D
ah ah, mi spiace e ti capisco. Anch'io ho avuto un problema simile a 10 anni: paesino di 3000 anime, niente chiesa e madre divorziata..e venivamo tutti da Milano
Ciao Federico. Grazie in primis per i tuoi preziosi contenuti dal Giappone.Sto per trasferirmi in Giappone con mia moglie giapponese ovviamente e due bambine.Ammetto che questo video (soprattutto la parte riguardante il bullismo, scuola etc) mi ha colpito, cosi come ammetto che era un tema di cui ero a conoscienza.Mia moglie e' una giapponese atipica che riconosce gli aspetti oserei dire ridicoli del suo paese e quindi in questa ottica siamo gia'abbastanza predisposti.Personalmente credo e spero che sia una esperienza che arricchira' ognuno di noi.Personalmente penso (e spero di non sbagliarmi) che da occidentali siamo in grade di fare nostri i punti di forza e farzi scivolare piu' addosso gli aspetti assurdi, spero non sia una visione troppo positiva.Il punto interrogativo e' piu' per le bambine.Sono cresciute in Spagna, l'esatto contrario e sara' fondamentale proteggerle.Spero ci siano anche aspetti postivi nelle scuole.Spero in un tuo commento.Grazie comunque di tutto e in bocca al lupo.
Ciao Alessio l'in bocca al lupo lo faccio io a te ;-) Non sono in assoluto un amante della società giapponese e per questo ti consiglio di andare a vedere il mio video "la società giapponese" dove spiego parte del mio disagio. Detto ciò devo rendere atto al Giappone l'aspetto sicurezza che è inopinabile e questo è un enorme vantaggio quando si hanno figli. Purtroppo non vedo altro di positivo...
@@DalGiappone Ciao Federico.Grazie per la risposta.Se l'aspetto sicurezza e' a quanto pare l'unico per te degno di rilevanza mi permetto di chiederti se stai valutando un ritorno in patria o altra meta o continuare l'esperienza Giappone ?.Grazie ancora.Alessio
@@alessiomarcucci5049 Lo scoprirai piano piano nei miei video, ma di fatto in più occasioni faccio presente che quando potrò sicuramente lascerò il Giappone.
Mi dispiace per tuo figlio, so cosa significa essere alienati a quell'età ed è molto difficile come cosa da affrontare e, sperabilmente, da superare. Attenzione nel mandarlo lontano da casa... In momenti come quelli, l'unico approdo sicuro è la famiglia; se posso dare un consiglio, cercate di farlo entrare in contatto con più realtà diverse possibili ( sport, musica, attività varie... ) in modo che conosca mentalità e psicologie differenti in cui magari possa rispecchiarsi di più, di modo che lui stesso possa maturare dei sogni e/o dei progetti a lungo termine che, senza mezzi termini, sono ciò che ti salva il culo quando sei Solo in situazioni del genere. Bellissimi video, mi piace come riesci a comunicare scenari ed esperienze in modo personale e diretto... Ci vorrebbe un Norsa in ogni paese!
Oh Federico... abito in Germania da quasi vent'anni, e ho subito ogni sorta di razzismo, a volte perfino da altri stranieri come me che però si considerano di rango superiore perché il loro paese conta di più nell'economia tedesca. All'inizio la cosa più scioccante era venir messa al mio posto (un posto tedesco, sotto terra nella scala sociale) da gente che se tutto fosse successo in Italia, a casa mia, ci sarebbe stato davvero da ridere. Di questo chiaramente potrei parlare non per delle ore ma per delle giornate intere. Invece vorrei dirti un'altra cosa: quando si ha una relazione (di matrimonio nel tuo caso) con una persona straniera e si vive nel paese di quella persona e non nel nostro, per qualche motivo che devo ancora capire il coniuge difenderà SEMPRE il proprio paese e la propria cultura, dandoci l'impressione e anzi la certezza di non riconoscere la nostra ragione e i nostri diritti al di là della scatola culturale chiusa e immutabile che si ritrova nel cervello. Faremmo anche noi la stessa cosa nella situazione contraria, ossia se fossimo noi a casa nostra con un coniuge straniero? Bo. Posso dirti che contano molto anche i modi fisici e personali di noi italiani. Io per esempio mi spazientisco, non bado a mezzi termini e se è necessario dico e sbraito quello che voglio dire e il torto che credo di star subendo, perché sono una persona impulsiva. L'eventuale coniuge tedesco prova un grandissimo imbarazzo per questo mio uscir fuori dalle staffe e comportarmi secondo lui come una persona indifendibile, solo perché mi scaldo e insisto. Secondo lui invece probabilmente dovrei silenziosamente e pazientemente aprire una pratica e incanalarmi nei meandri dei razzismi di vario livello tipici della testa tedesca, sperando che da qualche parte in qualche angolino ci sia uno spazietto per essere "graziata". Perché sia così io non lo so, ma credo abbia a che vedere non solo con una differenza culturale, quanto con dinamiche di coppia che sono uguali per tutte le coppie. Chi è originario del paese in cui ci si trova, si fa inconsciamente accompagnatore, educatore, traduttore ma anche a volte censore dei comportamenti di chi è straniero, forse perché si vive come una sua mancanza personale il nostro non saperci comportare nel modo che rispecchia la tradizione del paese che ci ospita. Come se noi fossimo dentro la testa del coniuge non persone indipendenti e autonome, ma un loro prolungamento, e se ci comportiamo o vogliamo cose contro l'abitudine giapponese o tedesca, è come se fossero loro a sbagliare, è come se loro si sentissero responsabili per noi di fronte ai loro connazionali. Non so se sono riuscita a spiegarmi. Sono le sette di mattina qui e ho guardato il tuo video mentre mi preparavo per andare al lavoro e ho dormito due ore stanotte =_=, abbi pietà se mi sono espressa in modo confuso!
p.s. lavoro periodicamente con gruppi di sud coreani e giapponesi riuniti insieme. E osservo sempre, invariabilmente, la frustrazione dei giapponesi furenti per essere stati messi da noi europeacci cattivi e ignoranti nello stesso gruppo di cooperazione con i sud coreani. Fanno domanda per cambiare gruppo, e mentre sono a contatto con i coreani si mostrano alquanto teatralmente indignati per ogni respiro, ogni gesto, ogni eventuale movimento disinvolto dei coreani. Quando un coreano dice una cosa che in qualche misura fa involontariamente sorridere perché dimostra magari la loro poca dimestichezza con i costumi europei, i giapponesi si ammazzano dal ridere. Quando è un giapponese a fare errori di valutazione ed è quindi il suo turno far ridere involontariamente, i coreani si stanno facendo i cavoli loro e non prestano più attenzione di tanto. Ma è il giapponese stesso, a sentire talmente tanto l'onta e la vergogna di aver sbagliato, soprattutto di fronte a dei coreani, e abbandona immediatamente la stanza, e puoi star certo: non lo rivedrai mai più, chiederà di essere trasferito altrove, o si darà malato. I giapponesi ai coreani gliene hanno fatte subire veramente tante, non è una storia culturale felice, quella dei comportamenti razzistici dei giapponesi contro i coreani.
Ciao Valentina, vecchia amica (non anziana..), il tuo discorso non fa una piega ed ho percepito anche una certa esperienza in fatto di coniugi, pur se stranieri...Comunque è vero quello che dici, ma ormai per me sono solo vecchi ricordi. Sono arrivato alla fase tre, dove il coniuge non esiste, nel senso che non partecipa più alle mie "imbarazzanti" iniziative. Alla fine la mia dolce metà non era mai la soluzione al problema, ma al contrario diventava il problema. Per dovere di cronaca, la fase due è quella in cui stai per commettere un omicidio... Personalmente non credo di essere così nazionalista, almeno nei confronti di mia moglie che non ho mai visto così tanto giapponese: ho scoperta le varie verità solo sul campo..., ma questi sono altri discorsi che aggiunti alle tue "giornate intere" non basterebbero i servers di youtube/google a contenerli
Hahaha, Federico, se mi chiami "vecchia" io non mi offendo di sicuro, anzi! La certa esperienza non deriva solo dalle persone con cui ho avuto una relazione in Germania, ma arriva soprattutto dal fatto che sono cresciuta con un nonno italiano sposato a una nonna inglese. Vivevano in Inghilterra ed è lì che ho visto ciò che ancora oggi rivivo in prima persona. Comunque guarda, io di omicidi sono stata lì lì per commetterne tanti (si fa per dire ovviamente, devo specificarlo perché il mio gentile pubblico tende a prendere alla lettera quello che dico!), anni e anni fa mi ci arrabbiavo di rabbia furiosa. Poi ho imparato ad andare a farmi un giro quando vedevo che la situazione dentro la mia testa si surriscaldava. Poi ci sono stata proprio male fisicamente con acciacchi vari fastidiosi sbucati fuori dal nulla... e ora finalmente ho imparato che la cosa migliore è non ficcarsi nelle situazioni in cui potrebbero saltar fuori discussioni e potrebbe ripresentarsi l'assurdo schema della persona che dovrebbe conoscermi meglio di chiunque altro, e improvviamente invece di aiutarmi e difendermi (o almeno capire le mie ragioni!) è lì a scusarsi imbarazzata con gli altri tedeschi per il fatto che io purtroppo esisto e combino guai a quanto pare imbarazzantissimi. E anche io ovviamente molti anni fa, quando mi sono ficcata volontariamente dentro questa nazione, non avevo ancora scoperto tante cose che invece ora man mano ho capito e scoperto. E dunque qual è la soluzione? Bo, io non la conosco. Ecco, e adesso vado a ingozzarmi di merenda e di biscotti per dimenticare, altrimenti mi incupisco... hahahaha :)
Insomma, Valentina, in era di global e omolazione, Moglie e buoi dei paesi tuoi, vale ancora? Forse di più? :) Io comunque dalla Germania, dove LORO mi avevano voluto, appena è capitata l'occasione, sono andato via.
Ciao Norsa san. Anche quando fai video su argomenti difficili come questo me li riguardo un tot di volte. Da una persona come te c'è sempre da imparare (e non parlo solo di come si vive in Giappone). Un abbraccio (Se permesso) a Edoardo. Digli che facciamo tutto il tifo per lui.
Federico i tuoi figli al di fuori dal Giappone verrebbero visti come delle "divinità". Sapere 2 lingue e avere la doppia cittadinanza a quell'età è un vantaggio non indifferente nella società di oggi. Credo che tu questo lo sappia e credo che lo sappiano anche i razzisti giapponesi. Detto questo, spero che Edoardo diventi una roccia e si faccia scivolare da dosso tutto. E comunque tranquillo, il ragazzo sta crescendo bene, i Giapponesi sono solo invidiosi ;).
Sandruzzo io so più di 2 lingue, circa 6 e penso ho 2 cittadinanza o ce lo gia o dovrò averlo, e ho solo 12 anni, penso di aver ottenuto la doppia cittadinanza a 4 anni. Grande Federico! Mi stai facendo vedere le cose della vita che penso nessuno direbbe!
"i tuoi figli al di fuori dal Giappone verrebbero visti come delle "divinità"" per favore, non diciamo cavolate. Il Giappone non è il solo paese razzista verso i bambini di razza mista. Anche qui in Italia verrebbero sicuramente presi di mira, perfino chi si sposta da nord a sud o viceversa viene bullizzato come se non ci fosse un domani (e lo posso affermare con sicurezza, visto che ho subito questo trattamento per anni e anni essendo milanese trasferita a Napoli da quando ero piccola. Venivo considerata straniera anche se ero a tutti gli effetti italiana e figlia di italiani, bianca e con padre napoletano). Ogni paese al pari del Giappone considera i diversi dei facili bersagli, il razzismo è ovunque, soltanto che si palesa in maniera diversa. Purtroppo chi si trova in questa situazione deve stringere i denti ed avere la faccia tosta di fregarsene e tirare dritto, tenendo sempre a mente che nessuno può farlo sentire inferiore senza il suo consenso.
Sib Iru hai ragione, anzi la maggior parte la pensa come una cosa normale quindi sarebbe una cosa indifferente dalle esperienze vissute da me è da miei amici
Molto interessante, come sempre grazie per questo spaccato di società giapponese che ci offri. Quando andai in Giappone di alcune cose che racconti nei tuoi video ebbi vago sentore, quello che si può evincere da un breve soggiorno, ma comprenderne i risvolti quotidiani dal punto di vista di chi ci vive è veramente illuminante. ("il camionista che è in me" :D )
video veramente interessante! ormai quando vedo il set-up con telecamera, macchina e strade campagnole, mi aspetto sempre argomenti di discussione stimolanti, e vengo sempre accontentato :P mi dispiace molto per la situazione dei tuoi figli, speriamo che migliori anche solo un minimo in futuro, e che il lato italiano che è in loro, col tempo, prenda il sopravvento in certe situazioni.
Ciao Federico! Innanzitutto volevo dirti che apprezzo molto questi tuoi video molto schietti e che mostrano i lati più amari e duri della società nipponica. Penso che per crearsi un'idea precisa di cosa siano realmente uno stato e una cultura, in questo caso il Giappone, ne vadano osservati le diverse sfaccettature. Sono un amante della cultura giapponese, degli anime e dei manga.. ma come con tutte le cose che si amano, bisogna essere assolutamente critici e non vivere con gli occhi rivolti solo al cielo e alle cose belle. Penso e sono sicuro che il Giappone sarà una delle vacanze più belle della mia vita, ma mai credo sarà il posto adatto a me per vivere.. ho vissuto in un paio di posti tra europa ed extra europei e mai mi sono sentito discriminato per il fatto di essere straniero, anzi mi è sempre stata data una mano ed esserlo era un valore (ero qualcosa di nuovo e interessante, che poteva dare qualcosa che loro non avevano).. mi sono sentito cittadino del mondo e non italia-pizza-mafia-mandolino. Proprio per la mia esperienza trovo assurdo ciò che è successo con i tuoi figli e ne sono davvero dispiaciuto, perchè un paese come il Giappone, che ha assorbito tantissime cose dall'occidente e le ha inserite nella propria quotidianità, non riesce, a volte e senza generalizzare, ad accettare la diversità delle persone e darle valore per ciò che sono e hanno da dare. Peccato davvero. Posso solo augurarti che le cose vadano un po' meglio col tempo e che i tuoi figli riescano a trovare il contesto e le persone che le considerino per ciò che hanno da offrire!
ti ringrazio per il tuo commento e purtroppo il Giappone è proprio cosi: grandi tradizioni e grandi gelosie...Comunque farci le vacanze è sempre piacevolissimo e i giapponesi in questo sono molto ospitali
Ciao Federico, è sempre un piacere immenso vedere i tuoi video, riesci a farmi sentire lì in Giappone ed è carino poter vedere un po' com'è la tua vita e quella della tua famiglia. Benché non lo abbia mai visitato, adoro il Giappone per la sua cultura e bellezza, ma non capisco tutti quelli che difendono questo paese a spada tratta, spesso non volendo vedere quelli che sono i suoi limiti. Penso che tu, attraverso i tuoi video, riesca a mostrare meglio di tanti youtubers quella che è l'essenza di questo paese pieno di contraddizioni (benché tu non sia propriamente un fan del Giappone), per questa ragione seguo solo te. Per quanto riguarda il discorso razzismo, ritengo sia la cultura fortemente conservatrice e una società fortemente gerarchizzata a permettere atteggiamenti di intolleranza nei confronti di coloro considerati "inferiori" o "diversi"; con ciò non intendo assolutamente giustificare il razzismo di alcun genere, tutt'altro. Mi spiace davvero molto per Edoardo, è una schifezza dover subire certi trattamenti da ragazzini della sua stessa età, gli auguro di diventare forte abbastanza da non lasciarsi sopraffare da queste persone. Mi spiace per questa pappardella e ti ringrazio come sempre di renderci partecipi della tue "avventure" giapponesi. :) :) :)
Io sono stato in Giappone e vero per Me è stato pazzesco in Italia sì fanno vedere gentili sempre con il sorriso ma chi non è mai stato in Giappone non potrà mai capirlo sei un grande è vaiiiiiiiii avanti così dicendo il vero 😍😍😍😍
Bentornato! Purtroppo c'è da capire che un popolo chiuso e orgoglioso come quello giapponese che vede il diverso come un fastidio o come quello che di volta in volta l'ha umiliato. Per noi europei alla fine è un concetto incomprensibile, poiché ci siamo invasi, offesi, mischiati innumerevoli volte. PS Da capire, attenzione, non da accettare.
DalGiappone - FEDERICO NORSA in Giappone日本 bah, se posso permettermi in parte forse sono cinesi: per la gran parte per me sono coreani, che probabilmente è pure peggio... Comunque dopo un po' si assume una certa autonomia localistica autoreferenziale. Prendi me, romano di seconda generazione con nemmeno un nonno oriundo del Lazio: ormai sono romano.
E' importante che i tuoi figli capiscano che devono essere soltanto orgogliosi di essere italiani, sopratutto vivendo in un paese con così poca varietà culturale, il loro è un apporto preziosissimo alla società :)
Sicuramente non lo è, ma son sicuro che riuscirai a farli sentire fieri delle loro origini anzichè lasciare che queste diventino motivo di disagio. Ricordo che alle elementari/medie i bambini che venivano piu presi in giro erano quelli che se la prendevano, se tuo figlio si convince che la sua 'diversità' culturale è un dono, e non il contrario, i suoi compagni di classe maleducati (e un po ignoranti) non avranno nulla da potergli dire per offenderlo :) Il razzismo è una forma di inciviltà, e per quanti difetti possiamo avere in Italia, su questo tema diamo sicuramente una prova di superiore civiltà!
8 ปีที่แล้ว +1
Ciao Federico, ti seguo da un po' di tempo e guardo i tuoi video sempre con molto piacere. Sia perché fai vedere la vita vera (e non quella da turista) ed esponi in modo critico le cose che ti accadono in Giappone. Spesso mi è capitato di vedere altri video, sempre di Italiani, ove acclamano il Giappone come luogo perfetto, ove tutto è perfetto, dove tutti sono gentilissimi quasi come se fosse il mondo dei sogni e ciò mi infastidisce.. perché? Perché, secondo me, raccontano il falso. Al di là di video o cose, proprio mi riesce difficile da credere che in luogo sia tutto perfettamente perfetto. Io preferisco i tuoi video proprio perché fai vedere la quotidianità, le cose vere e senza illudere con tante belle parole. Attenzione, l'Italia ha tanti difetti ma credo come qualsiasi altro stato, Giappone compreso. Insomma, continua così! :) Un saluto Andrea
ti ringrazio molto! non sono in grado di rispondere ai tuoi " perché" e dovresti chiederlo ai diretti interessati. Ti posso dire però che il Giappone dell'apparenza è veramente bello: se poi ci aggiungi una cultura ignorante fatta di manga e anime, il gioco è fatto...Il Giappone ha sicuramente molti aspetti positivi, una consolidata ed affascinante tradizione ed una incantevole natura, ma oltre a tutto questo c'è molto altro che è scomodo da raccontare. Per farti un esempio, se io avessi un fast food, ti direi soltanto che è buono, è bello e divertente da frequentare con amici e parenti: ovviamente eviterei di raccontarti del cibo spazzatura, delle conseguenze sul corpo ecc...questa è la semplice ragione. Se ci vai ogni tanto, ti diverti anche e lo racconti a tutti, ma se incomincia ad essere la tua fonte di alimentazione principale, ti accorgi solo allora di quanto faccia cagare...
8 ปีที่แล้ว
Grazie mille Federico, per la risposta e per il tempo dedicatomi. :) Ecco, con le tue parole mi hai dato conferma. L'esempio mi ha fatto capire alla perfezione cosa intendi. Ti ri-ringrazio per avermi dedicato questo tempo e per la cordialità. :) Grazie ancora. Un saluto Andrea
Bhe' li facevo più elastici/flessibili...specie quando li guardi in Italia come turisti. Grazie per il tuo video e le info, apprezate come sempre !! :)
si nota una piccolo cenno di sarcasmo da parte sua..Cmq era interessante capire certe culture, meglio se chiederlo direttamente a loro per saperne un pò di più, che ne dice !? Naturalmente nessuno vuole partire prevenuto o fare di tutta l'erba un fascio, spero che le cose miglioreranno per il suo conto. Al prossimo video ... :) [ps: usi qualche effetto di transizione anche breve tra uno stacco e l'altro del video stesso, sarebbe apprezzato]
Ho rivisto questo video 2 volte, avessi trovato una cosa non vera! Federico hai espresso perfettamente com'è la società qui, lavorando in una ditta giapponese in cui sono l'unico straniero posso solo confermare quello che dice Federico, per esempio anche i cani hanno un titolo io no, non sono "San" come tutti gli altri , e comunque oltre al razzismo io ho riscontrato anche gelosia, l'essere meglio di loro nel lavoro li porta alla gelosia, che sfocia poi in altro. Meno male che non tutti sono così. Federico un in bocca al lupo a tutti voi
DalGiappone - FEDERICO NORSA in Giappone日本 se dovessi venire a Tokyo per lavoro o vacanza , fammi sapere avremmo un sacco di cose di cui parlare. 😎 e di a tuo figlio che essere "diversi" "白い bianco" per come lo intendono i giapponesi non è un difetto ma una qualità che in futuro varrà di più di mille parole!👍🏼 Al prossimo video
Gran video come sempre Fede! Nei miei due viaggi in Giappone, se pur brevi e da turista, devo ammettere che questo aspetto in alcuni ambienti e situazioni si percepisce...
Lo vedo tarmi ma ottimo video,io vivo a Gifu in Giappone da 16 anni,purtroppo non avendo casa in Italia e tutti i miei famigliari sono morto sono costretto a rimanere qui,ho una moglie Giapponese come te. Confermo tutto quello che dici.
Ti seguo da anni,ti volevo scrivere molto, ma so che il punto fondamentale è Edoardo che evidenzia un carattere diverso (per fortuna esiste la differenza, che è stata brutalmente chiamata razzismo, che è una parola razzista verso la differenza, non so se segui il ragionamento) da quello di Teitan. Il razzismo non scomparirà mai perchè fa parte di noi il problema è quando è espresso come insulto. So che in questi casi si cerca conforto, lo cercano tutti i componeti di un gruppo, famiglia, società. Mi definisco simile a Edoardo, lo riconosco dai gesti, dai silenzi, è un carattere e come tutti i caratteri va Rispettato. Ora vorrei esserti di conforto, purtroppo non ho vissuto la stessa sensazione ne da padre ne da figlio avendo due genitori italiani, posso solo immaginare. Voglio essere conciso. Il giudizio dei genitori, anche se non sembra e non sembrerà, conta piu di tutti i giudizi che potremmo ricevere nella vita, questo lo so per certo. A volte stargli accanto e a volte lasciare tuttavia lo spazio necessario, perchè abbiamo bisogno anche di aria per respirare. L'incoraggiamento è parte essenziale "Lo so! che ce la puoi fare" e "Ti voglio bene" sono due frasi piene di forza, so che tu le pensi, ma per quanto riguarda l'incoraggiamento è sempre meglio esprimerlo che tenerlo per se, forse. Finisco dicendo che la mia è solo una interpretazione potrei aver sbagliato percio fammi sapere se puoi cosa ne pensi. Un abbraccio. Alessandro
Ti ringrazio moltissimo dei preziosi consigli che mi sono arrivati in maniera più che limpida. Non posso prevedere il futuro dei miei figli, ma sicuramente nel presente faccio di tutto affinché crescano sicuri di se stessi: penso che questa sia la base, indipendentemente da qualsiasi cosa accada attorno a loro.
Mi dispiace molto per questo tipo di problemi, non ci conosciamo di persona ma visto che seguo i tuoi video ormai da 3 anni e in questo periodo ci hai regalato la tua esperienza e ho "visto crescere" i tuoi figli, devo dire che questa cosa mi da davvero fastidio e sicuramente smonta un pò quella che è la mia visione del Giappone che avrà anche delle qualità sicuramente ma viene a mancare su di un aspetto molto importante.
hehehe ...uno sfoghino...o...un sassolino dalle scarpe lo deve togliere se no a furia di collezionarli finisci che mi fai una " *grande muraglia giapponese* " 😂 !! Bentornato sul tubo ...e giusto per esser in tema del video ...da quanto dici e da quanto ho capito ..... si è molto lontani dall'aver capito un tubo del fatto che purtroppo esistono condizionamenti ideologici sociali e culturali ....paese che vai usanze che trovi ... in fondo siamo isolati dal resto degli _altri_ dal silo fatto di dire ""io sono meglio di te"" ...che poi è pure da vedere in cosa sei meglio ...voglio dire quando vai in bagno la fai allo stesso modo ...di ogni animale ... e per finire dulcis in fundo alla fine si finisce o sotto terra ...o un loculo o fatti al barbecue ...e una volta all'altro mondo ...l'unica cosa con la quale avrai a che fare sarà la propria coscienza ... hehehe 😁😁
Sei bravo, sei coraggioso, ma hai dato un ritratto devastante di questa società. E' spaventosa. Io ho vissuto due anni in Cina, ho vari amici italiani, sposati in ogni parte della Cina. Ci sono vari problemi anche li, ma il "razzismo", nei confronti d'un europeo, megli ancora un italiano, è una cosa impensabile. Non ti invidio, non invidio i tuoi momenti in cui devi spiegare ai tuoi figli quello che sta accadendo. Non capisco tua moglie, non capisco come una madre possa accettare una cosa del genere, nei confronti dei propri figli. Vorrei inoltre sapere, se hai avuto modo di parlare con gli insegnanti per le discriminazioni subite dai tuoi bambini. Cosa hai fatto, come hai reagito ?
Ottimo contenuto veramente, complimenti. Ti seguo praticamente da sempre e mi ricordo un video simile, probabilmente tra i primi, dove accennavi questo discorso e un altro sulla cultura delle menzogne dalla società giapponese. Mi piacerebbe moltissimo se potessi fare un video focus su quest'ultimo argomento. In conclusione se posso permettermi di darti un consiglio, ricordati sempre che il razzismo trova il suo punto debole nell'indifferenza. Insegna a tuo figlio la ricchezza della diversità.
Ciao! Porti sempre video interessanti, è un piacere vederli/ascoltarli. Il razzismo è radicato ovunque quindi in buona parte me l'aspettavo ciò che hai detto, ma per il cognome ai proprio bambini è stato un po' uno shock, non potrei capirlo neanche se i figli fossero stati concepiti con dei pezzi di suolo e acqua santa giapponese, invece che da i genitori! Comunque, ho una curiosità riguardo il visto da matrimonio che deve essere rinnovato ogni 7 anni... Cosa succede nel caso in cui il partner giapponese muore? E nel caso di separazione/divorzio? Che fine fa' il povero gaijin? PS. Se non ti portano rispetto utilizzando un suffisso, non concederglielo neanche tu, a volte bisogna per forza rendere pan per focaccia con certe persone, idem per i tuoi ragazzi dovranno imparare a dare risposte pungenti e farsi scivolare di dosso tutto il resto, è come per il bullismo purtroppo, ma son sicura che ne usciranno forti entrambi!
Sono nata in una grande citta' del nord Italia e per lavoro mi sono trasferita in altre citta', sempre del nord Italia. E vi dico che ho subito atti di razzismo e stalking in quanto " forestiera" che, a detta loro, rubava lavoro ed uomini. Cosa assolutamente ingiusta e paradossale. Ho sempre risposto a tono e mi sono fatta delle belle risate... Questo, per dirvi che il razzismo e' ovunque e si deve imparare a conviverci. Trovo davvero esagerato e ridicolo strumentalizzare ogni singola frase. Diverso e' il discorso della violenza fisica, che deve essere perseguita in modo esemplare..
Questo modo di vedere è già comunicato, se pure in modo ridotto, in molti film o altri media, solo è assurdo che sia un comportamento istituzionalizzato, ma chiaramente ha molte motivazioni di carattere storico. Se in antichità il Giappone ha sempre avuto il timore di un invasione, di fatto, ha creato una visione molto semplice in cui lo straniero è nemico, più che razzismo è xenofobia, infatti ormai tutti sanno che il razzismo e chi lo diffonde ha problemi nell'uso razionale della mente. Poi ricordo che di fatto escono sparati dal feudalesimo, finito praticamente da poco, quindi la loro struttura sociale e il rapportarsi con gli altri è di dominio e sottomissione, mentre da noi migliaia di anni fa ci fu la diffusione del concetto di diritto, a cui si soprappone l'ugualianza anche con la religione, diverso dalla cieca obbedienza.
beh ad esempio io e il mio fidanzato siamo grandi appassionati di anime, manga e videogiochi quindi c'è sempre stata questa attrazione per il Giappone però ammetto che non mi aspettavo tutte queste complicazioni.
ah, motivazioni culturali profonde, er mejo del Giappone! Per fortuna non per lo zen o altre tradizioni ridicole... tipo giapponesi che venissero in Italia per adorare Maria De Filippi, come si potrebbe essere razzisti nei loro confronti???? Incredibbbile!!!!
Ciao Federico, questo video è molto serio e interessante da seguire e ci invita a togliere i prosciutti dagli occhi e vedere in faccia la realtà, tutto mondo è paese, bravo Federico e grazie per raccontarci in ogni video il vero Giappone Ps. posso condividere il tuo video sul mio forum per segnalare anche questi temi? Grazie! :)
Mi dispiace molto per i tuoi figli, ma fidati che anche qui in Italia non siamo mesi meglio. Facciamo ancora nette differenze tra nord e sud, litighiamo su quale accento sia più bello e siamo tutti italiani solo alle partite dei mondiali o alle olimpiadi. I bambini più degli adulti, a volte, sanno essere taglienti e crudeli con le parole ed in Giappone, in particolare tutto ciò che non è allieneato agli standard è visto come "non buono". Perciò in bocca al lupo alla tua famiglia!
Ti diro', sul subito la cosa mi faceva rattristare poi, parlandone con vari altri stranieri veniva fuori uno schema fisso in comune oltre a quel che riguarda l'istituzione anche per i piccoli problemi quotidiani e allora ho iniziato a fregarmene. Tutto il mondo e' paese con i suoi pro ed i suoi contro. Forza e coraggio compatriota !
So che sono passati molti anni dal video ma spero possa rispondere. Come si chiama il luogo subito all'inizio del video e in che zona della città è? Grazie
fai dei video interessantissimi. sei stato una piacevolissima scoperta. mi spiace che ogni mondo è paese. questa storia del razzismo soprattutto tra i bambini la trovo particolarmente odiosa. sinceramente trovo affascinante la doppia nazionalità e i tuoi figli devono ritenersi fortunati di assorbire due culture così distanti.
Veramente mi viene da apprezzare l'amore dei giapponesi per la loro identità... Il razzismo è ovunque, anche spostandosi da una regione all'altra. Prova ad andare in Liguria oppure in alcune zone tanto del sud che del nord e vedi quanto sono accoglienti! La differenza è che non possono perseguirti per legge perché sei comunque italiano... tutto quello che possono fare comunque lo fanno, anche senza motivo. La cattiveria a scuola è sempre esistita, anche nella scuola del mio paese ogni scusa era buona per fare o dire cattiverie a questo o a quello: non vi era alcun motivo per farle, di certo non gli avevano detto i genitori di prendere in giro chi era povero, o cicciottello o meridionale, per cui i bambini non sono esenti dalla cattiveria (non si trattava affatto di famiglie disagiate).
Bel video, anche se tratta di un argomento che definire spiacevole sarebbe un eufemismo. Non molti anni fa per me, appassionato di anime e cultura pop giapponese, il Giappone sembrava l'Eden in terra con quel mescolarsi di antico e moderno, tutto scintillante, pieno di luci colorate, robot spazzini, maid ammiccanti e samurai in katana. Non è più così già da qualche tempo avendo, per fortuna, trovato canali anche come il tuo che parlano del Giappone "di tutti i giorni" e che qualche volta mostrano la parte meno bella di quest'isola alla fine dell'est. Intendiamoci, non vuol dire che ora io odi il Giappone, ma con la consapevolezza (ed anche l'età) ti rendi conto che tra il bianco ed il nero c'è una enorme striscia di grigio. Ogni realtà ce l'ha e mi dispiace che sia capitato a te ma sopratutto stia capitando ai tuoi figli. Leggendo qualche commento mi sono posto anche io la domanda: ma qui in Italia come reagiremmo? Ed è una domanda a cui non so rispondere, so solo dire che è una domanda a cui probabilmente è impossibile rispondere. Sarebbe anche sbagliato voler risponde anzi, dato che la realtà è talmente sfaccettata e varia che non può esistere una sola risposta. Conosco posti in cui esiste razzismo anche a livelli descritti da te nel video ed altri in cui invece è assente. Magari sì, presente a livelli "più alti", ma fin da bambini no. Ma la cosa che mi fa "preoccupare" (tra molte virgolette) è che invece, da quanto dici in video e ho sentito da altre parti, questo razzismo per il non-giapponese, in Giappone, è estremamente trasversale. Dal paesino di campagna alla metropoli. Con la differenza che si vede di più o di meno in base alle esigenze lavorative.
E pensare che io non ho mai letto un manga...Non credo che in Italia si possa presentare la stessa situazione: sia chiaro che gli idioti sono ovunque ma gli italiani non sono poi così "crudeli". I miei figli verrebbero visti semplicemente come gli altri e nel caso si venisse a sapere dalla parte giapponese, credo che riscuoterebbero solo vantaggi. Purtroppo con le altre nazionalità non succede sempre così...
DalGiappone - FEDERICO NORSA in Giappone日本 Purtroppo credo che tu abbia ragione. Il Giappone ha sempre, storicamente, sviluppato politiche di chiusura e di estremo nazionalismo data la sua particolare struttura sociale e geografica (essendo un'isola alla fin fine). L'Italia invece è sempre stato crocevia di popoli e culture. Certo non li sto giustificando, specialmente in un periodo storico in cui i confini nazionali sono praticamente inesistenti e lo spostarsi da una parte all'altra del mondo è molto più semplice fin'anche rispetto a pochi anni fa. Però non li posso nemmeno demonizzare ecco... Spero che con l'incremento del turismo e degli scambi culturali (anche in vista delle prossime Olimpiadi li in Giappone) i giapponesi imparino il prima possibile a disfarsi di certe "abitudini culturali".
le mie figlie sono già al liceo e non è mai successo che nessun compagno di classe abbia trattato i ragazzi non italiani nel modo in cui è stato trattato tuofiglio, se dovesse succedere una cosa del genere ( mi riferisco al biglieto sulla schiena)l'autore della cosa finirebbe dritto in presidenza e i suoi genitori verrebbero di sicuro contattati dal preside. Ma io abito nella terra dei partigiani, da noi ci si vergogna parecchio ad essere razzisti....poi è chjiaro che generalizzare è sempre sbagliato, dei razzisti ci sono anche qui. ma non è una cosa che viene tollerata . PS= quello che hai detto mi ha fatto arrabbiare parecchio emi fa capire che il giappone è un paese molto indietro culturalmente parlando ,grazie per li salame che mi hai tolto dagli occhi :-)
Meientar io ora ho 14 anni e sono appassionata di Giappone. Mi piacerebbe abitare per un lungo periodo in Giappone. Ma ci sto ripensando, ci sono tanti lati negativi del Giappone ingiusti e troppo differenti dal nostro paese.
Sofia Giordani sai, sei ancora giovanissima quindi di tempo per provare a fare quest'esperienza ne hai davanti a te ancora tantissimo. Non volendo fare troppo il Capitan Ovvio della situazione ti dico di non lasciarti demoralizzare troppo dal discorso che abbiamo fatto in questo frangente. Sicuramente il Giappone non è il paradiso in terra ma non bisogna nemmeno demonizzarlo. Se sei appassionata di Giappone e ne hai l'opportunità sono comunque convinto che fare un'esperienza diretta sul campo, anche magari frequentando 1 anno di scuola in Giappone (come molti mi pare facciano e sia il metodo più facile per poter entrare nel Paese), sia comunque una buona cosa. Perché al di la di tutti i nostri discorsi se lo stare li, in quelle situazioni, per te è sopportabile lo potrai giudicare solo tu vivendoci. Il Giappone, come anche tutti gli altri Paesi al mondo, hanno la propria cultura e le proprie usanze che fin quando uno non ci vive non riuscirà mai a comprendere, nemmeno vedendo dei dettagliatissimi video su internet :)
Ciao Federico. Grazie come sempre per trasmetterci le tue impressioni e sempre nuovi argomenti di dibattito. Posso dirlo che è una bella mer*a o è maleducato? Spero che i giapponesi non si offendano e non mi prendano le impronte. I cavilli legali e le consensuali condizioni di micro razzismo e ignoranza che i giapponesi infliggono a uno straniero adulto sono una bella vergogna, soprattutto perché sono le tante piccole cose che a sommarsi creano una bella incazzatura. Quello che davvero mi fa è inalberare è che un bambino debba subire e subirá per il resto della vita una condizione per cui dovrá lavorare 1000 volte in più degli altri per farsi rispettare e forse non sarà nemmeno sufficiente. Che dire, amici cari, del vostro razzismo saprei giusto giusto un posto dove infilarlo...
In primis un abbraccio forte forte ai tuoi bellissimi bambini! In particolare al grande! Mi dispiace tantissimo che abbia subito angherie :( Devo ammettere, però, che avrei immaginato più il piccolo nella situazione del grande perché ha dei lineamenti e una fisicità più mista (ti assomiglia :D). In ogni caso è esattamente come dici tu, i figli (almeno fino ad una certa età) sono lo specchio della propria famiglia, quindi dei genitori e di conseguenza della società. Il problema del razzismo è una questione molto seria anche in Italia però rimango allibita nel sentire che in Giappone determinate discriminazioni siano legali! Avevo sentito parlare del problema della doppia cittadinanza da una coppia di youtubers, dove la moglie canadese per poter tornare nella propria casa è costretta a fare un visto di soggiorno, per me sarebbe un peso terribile! Il vero problema non è che non si cambino le leggi, ma è che non si vogliono cambiare; se non si cambia mentalità, smettendo di aver paura del nuovo e del diverso non si ha speranza di crescita in tutti i campi e le discriminazioni saranno problemi all'ordine del giorno... :(
forse il razzismo si avverte e pesa tanto più quanto rimaniamo allungo nel pensare che non esiste, o che lì non esiste, o che in Italia non esista. Io in Giappine, da turista che conosceva la lingua e i modi giapponesi ho visto atti di razzismo nei miei confronti già la seconda volta che mettevo piede nel paese, ed è solo ripagando il razzista con la stessa moneta, ovvero facendo notare in corretto giapponese che i modi con cui venivo trattato mi sembravano di altre parti asiatiche.. In Italia la maggior parte degli italiani non vede il razzismo, ed è pronta a dire: “ si ma...”, “non sono razzista, ma..”. Il Giappone, il giapponese medio, la mia è chiaramente una generalizzazione, è xenofobo più che razzista, so che le due cose sono a uso complementare, ma hanno una piccola sfumatura. grazie del video
Video come sempre super interessante! Ci sono particolari stereotipi negativi sugli europei? Conosco quelli sui cinesi e sugli americani, ma non quelli riguardanti noi italiani/europei. Secondo te questo del razzismo è un fenomeno che andrà a diminuire nei prossimi anni? Ho tanti amici giapponesi e, seppur conoscendo bene il problema in terra nipponica, da parte loro ho visto sempre tanto interesse e stima nei confronti di noi occidentali.
ciao Federico, sempre un piacere i tuoi video.. non avrei pensato che un paese così all'avanguardia come il Giappone fosse così razzista, questo fa capire che non è tutto oro quel che luccica..
Chiacchierata fantastica! Mi sembrava di stare in macchina con te😉. Io vivo all'estero da un paio di anni e mi è capitato di sentirmi non accettato! Non immagino cosa possa essere per un bambino! Alla prossima
Caro Federico, complimenti per il tuo canale. Io penso che alla base del razzismo c'è la storica radice protezionista che permea tutto il Giappone, da sempre. Sono degli isolani, dopotutto. I primi "gaijin" ad arrivare furono i portoghesi e gli olandesi. Venivano confinati su un'isoletta artificiale nel porto di Nagasaki perché magari il governo di allora non voleva la cosa più naturale di questi tempi moderni: l'inter-razzialità, la mescolanza tra razze differenti. Cosa che la tua famiglia splendidamente rappresenta (con enorme valore culturale, unico). A oggi, quanti expat tra studio e soprattutto lavoro vivono in Giappone? Quanti popoli (soprattutto questo dato m'interessa) provenienti dalle zone più sottosviluppate del pianeta vengono autorizzati a sbarcare in Giappone per essere avviati a una vita normale, dignitosa? E soprattutto...quante e quali religioni vengono tollerate? Come vedono i musulmani? Il razzismo è curabile perché è semplice ignoranza. Ciò che è più difficile da lavare dalle menti è la xenofobia (io l'ho subita a Londra, precludendomi il diritto al lavoro, ad esempio perché non essendo un "natural speaker" o "white British" ho dovuto ripiegare nelle company che per legge non possono discriminare quindi nei vari Starbucks, Pret a Manger, Abokado etc.) e in una società sicuramente gerarchica come il Giappone c'è questo fattore. Bisognerebbe sviluppare forse una New York giapponese, un oasi felice fatta di vero "melting pot". L'unico difetto dei posti come New York è che tende a essere a misura di persone benestanti però non ti fa sentire "gaijin" ossia ti senti straniero in mezzo ad altri stranieri e come valore aggiunto ad altri valori presenti. Questa è la strada, la società moderna secondo me più giusta per tutti. Saluti!
Innanzitutto grazie mille per questo video e in generale per il tuo canale: il punto di vista di un italiano che vive ormai da molto in Giappone è veramente interessante e sei bravo nell'esporre le cose sempre in modo diplomatico e competente. Ti vorrei fare una domanda, però. In un altro video ho visto che tuo figlio (uno dei due non so bene quale), pratica Shorinji Kempo e volevo sapere se anche in quel contesto ha subito comportamenti razzisti da parte dei suoi compagni o dei sensei. Grazie mille e continua così!
Da russa in italia posso dire di aver subito di tutto. Sono venuta qua ormai quasi 20 anni fa, a 5 anni, e devo dire che la scuola è stata un incubo attroce che mi ha portato alla depressione. Anche io vivevo in un paesino (neanche tanto piccolo, un comune nel mantovano)... alle elementari ero sempre isolata e una volta una bambina stava invitando tutta la classe al suo compleanno tranne me... mi ha passato oltre dicendo 'mia mamma non vuole perché non sei italiana' 😅😅😅 alle medie un ragazzino mi aveva preso di mira urlando in classe che tanto sono una russa di m***a e non capisco niente... vi lascio immaginare alle superiori. Poi con gli anni le cose sono cambiate un pochino, ora frequento l'università e diciamo c'è abbastanza equità.. Alle superiori addirittira alcuni professori (tra cui una in particolare) mi avevano preso di mira e anche se rispondevo benissimo mi davano il 6 guardando storto.. inutile dire che i miei compagni lo notavano e alcuni pure me lo dicevano, ma nessuno ovviamente non ha mai preso le mie difese. L'unica volta che ho provato a ribattere la professoressa mi aveva guardato malissimo dicendo E vabbe a cosa ti serve.... poi lo vedo che non ti piace la mia materia (???) Per non parlare poi di quando dovevamo trovare un appartamento per un amico di famiglia (che lavorava e tutto) e l'immobiliare voleva 300 garanzie dicendo che 'è vero che vive qua da 10 anni e ci lavora... MA...' Purtroppo il razzismo, c'è ovunque tra i popolani in primis... poi ovviamente non tutti sono così. Ma secondo me non dovresti fidarti tanto di quelli che ti dicono che tuo figlio sarebbe stato bene qua in italia (almeno quando ho studiato io) soprattutto con i ragazzi sono molto cattivi ricordo che da noi avevano chiuso un cinese e un indiano nell'armadio così 'imparavano' come prendere dei bei voti facendoli sembrare più stupidi (sia mai che uno straniero sia più intelligente di un italiano!!!!!' 😔 Quello che posso consigliare a tuo figlio è di rimbocarsi le maniche, circondarsi di amici e andare in un'università in una città grande. La differenza è abissale e le discriminazioni, per esperienza, sono meno o non così palesi.
mi spiace molto per quel che hai dovuto subire e purtroppo la stupidità non ha nazionalità. Conosco bene la provincia mantovana che è particolarmente chiusa, soprattutto nei paesi. Ti stupirai nel sapere che ho vissuto 6 anni a Campitello...
@@DalGiappone ma no figurati, da più grandi si impara a mandare a quel paese, da ragazzini ovviamente tutto questo fa stare male e tipo io mi sono chiusa e ho iniziato guardare sempre anime notte e giorno. Da adulti molte cose cambiano, anche se gli sguardi della gente di paese no purtroppo.. Infatti questa forzatura sociale giapponese tipo del uscire alla sera coi colleghi se no ti guardano male ecc... per me sarebbe invivibile 😅 credo che mi sentirei sempre fuori posto, costretta a qualcosa che non voglio diciamo. Il mio commento era, comunque, più che altro una risposta a tutti quelli che dicono 'in italia non succede' e 'lo avrebbero trattato come un dio qua!!!' perché secondo me le cose vanno dette come stanno e non bisogna generalizzare. Basta guardare il caso della vittoria di Mahmood ( la canzone Soldi) deriso dallo stesso premier (presumo intuisci quale dei due) e sui social con insinuazioni pesanti tipo che l'hanno fatto vincere perché è bastardato, per pietà. L'italia non è tollerante come si vuole far credere, o almeno, non nei paesini. Poi in città è diverso, un po' perché la gente è più istruita, aperta e un po' perché ci sono più stranieri... ma penso sia così anche in Giappone. Ti dirò, ora studio a Verona e la differenza la noto, anche solo da come mi guardano i commessi o quando i professori pronunciano il mio nome. Capisco quindi il tuo ragazzo come doveva sentirsi ma sono sicura che avrà anche lui la sua rivincita nella vita (te lo dico io, che potrei sembrare cattiva, ma sono andata all'università e me la cavo bene mentre quelli che mi deridevano ho sentito che o sono disoccupati o non riuscivano a passare gli esami e hanno abbandonato😄) Sono certa che le cose si sistemano sempre nel migliore dei modi L'unica cosa è che purtroppo sono cose che segnano, ma Edoardo è un bravo ragazzo intelligente e sono sicura riuscirà a inserirsi e stare bene, oppure deciderà di dare una svolta alla sua vita, starà a lui decidere Magari parliamo tanto di giappone e italia ma vorrà andare in australia 😁😁😁
@@dawnsshine Ripeto che la stupidità non ha nazionalità, ma io sono tra quelli che dicono che sicuramente molte cose in Italia non succedono. Tu parli di disagi personali legati all'ignoranze delle persone, ma non puoi portare nessun esempio italiano di razzismo legiferato oppure legato ad regolamenti od usi e consuetudini depositate. Da questo punto di vista la tua vita sarà sempre in salita, cosa che non sarebbe mai successa da queste parti.
Condivido in pieno la tua incaxxatura per quello che i tuoi racconti confermano essere razzismo vero e proprio. Io adoro venire in Giappone ma (e lo ripeto sempre a tutti i miei amici o conoscenti che sanno della mia passione) solo ed esclusivamente come turista, non ci vivrei mai (anche se poi non puoi mai sapere la vita quali scherzi ti combina😉)proprio per le tante, troppe contraddizioni di questo (cmq bellissimo)Paese. Ma giusto per sdrammatizzare l'argomento: nel video sentivo dei tuoi problemi, in quanto straniero, con le carte di credito e dei tuoi 'imbarazzi' con tua moglie per via delle spese....ma il diamante di cui parli, non potresti comprarglielo in contanti così risolvi?😂😉
Ciao Federico, intanto grazie per i video, molto interessanti. Volevo chiederti, se hai idea: hai detto che i tuoi figli anche se "cedono" la cittadinanza italiana, questa cessione avviene solo in giappone e in italia non viene registrata, è corretto? Quindi terrebbero il doppio passaporto e non avrebbero problemi a fare i documenti d'identità etc in Italia, che tu sappia? Sempre secondo questo discorso, se tu prendessi la cittadinanza in Giappone, lasciando quindi quella Italia, cosa accade? Che in Italia non ti viene registrata la cessione e tieni il doppio passaporto? Oppure puoi tornare in Italia a chiedere la cittadinanza italiana, e così tenerne 2 (come poi accade con chi prende la cittadinanza filippina e poi torna indietro, tenendole entrambe)? Grazie e continua così :)
in Italia, sempre che tu non lo voglia fare esplicitamente e solo direttamente, la cittadinanza non la perdi mai qualunque altra cosa tu vada a dichiarare ad un altro stato (esattamente come il caso dei miei figli).
Hmm...quindi tu hai fatto o farai la richiesta per quella giapponese, senza dir nulla all'Italia? Non ti chiedono di dimostrare di aver ceduto quella italiana, visto che sapranno che avviene questo giochetto?
Simone Rosmarino no, a me proprio non interessa affatto diventare giapponese... e non capisco l'interesse della gente in questo (cosa diversa è il visto). Tra l'altro non è esattamente una passeggiata prendere la cittadinanza e oltre ai requisiti personali, devi anche sostenere un esame di kanji ad un certo livello. In Italia non è vietata la doppia cittadinanza quindi qualunque cosa tu vada fare fuori non è importante, rinunce comprese (ripeto che per i mei figli non c'è questo problema, ma nel caso il documento dovesse essere originale dello stato di provenienza, rinunci ed il giorno dopo rifai la domanda per diventare italiano...)
DalGiappone - FEDERICO NORSA in Giappone日本 beh almeno è meno sbattimento nel star sempre con l'ansia che per un motivo o l'altro non ti rinnovino il visto sicuramente. non è questione di voler "diventare", perché certo non ti si cambia la forma degli occhi con due documenti :) del test di kanji non mi risultava ma magari è cambiata la cosa
... il mio visto come quello di mia moglie in Italia sono permanenti. Una volta diventare giapponesi era molto più semplice e bastava anche solo essere adattati (che una cosa normale da queste parti per continuare il nome delle famiglie) ma poi qualcuno "l'ha fatta grossa" quindi le cose sono cambiare.
Purtroppo ogni cultura a pregi e difetti... e molti paesi vedono gli stranieri come tali anche dopo anni di integrazione... Mi madre ad esempio ha dovuto rinunciare alla nazionalità francese per potersi sposare in italia, e da piccola veniva presa in giro perché non parlava italiano... purtroppo la tolleranza ed il rispetto sono dure da sradicare in paesi molto nazionalisti... poi in un paese che è rimasto chiuso nei confronti degli stati esteri come il Giappone penso sia ancora più dura... l'importante è avere un posto dove ci ci senta a casa nono stante tutto... e sperare che pur proteggendo le proprie origini e i propri valori in un futuro ci sia più equità e tolleranza...
ed infatti qui non mi sentirò mai casa perché saranno proprio i giapponesi a ricordarmelo nonostante, al contrario loro, io abbia veramente comprato...
Qualunque cittadino di qualunque nazione, a patto che possa garantire un introito regolare (stipendio con contratto a tempo indeterminato o pensione anche se maturata all'estero. può aprire un conto in qualunque banca italiana (scegliendo la meno truffaldina, questo va detto), ed ottenere carta di credito e bancomat. Non vi è alcuna necessità di appoggiarsi al conto del coniuge Italiano. Non solo ma i coniugi possono avere il conto cointestato.
purtroppo da qualche anno non più se non sei residente. Anche per gli italiani al 100% come me, ho dovuto chiudere i miei conti e aprire un conto per non residenti che ha dei costi criminali e che tra l'altro non tutte le banche offrono (e continuo ad avere casa di proprietà ed introiti nel bel paese)
La faccende riguardo tuo figlio sono veramente vergognose, quasi da disprezzare me stesso in quanto essere umano sapendo che, magari, fossi cresciuto in un altro modo, sarei stato capace di fare anche io una cosa del genere. Terrificante.
Di errori ne abbiam fatti e ne faremo sicuramente a tonnellate tutti, naturalmente l'esperienza gioca un suo ruolo all'interno dell'argomento. Purtroppo i bambini son bambini, la colpa sicuramente non è loro.
ciao e da poco che seguo i tuoi video e mi piacciono molto. sei vario ,descrittivo e spieghi in modo parecchio chiaro. tra le altre curiosità ne avrei una siccome sono uno dei nn moltissimi italiani che seguono il sumo tu lo segui? se si a che punto è il seguito della popolazione a proposito di questa disciplina...così,per sommi capi ehhh...grazie mille.
Alfio Squadrani il sumo è seguitissimo sia dagli uomini che dalle donne di una certa età. Contrariamente ad altri sport, tutti i giorni viene trasmesso in televisione
ah però,interessante..quindi probabilmente i giovani in genere si interessano di altri sport e nettamente meno del sumo...un pò mi dispiace...immagino seguano una forte occidentalizzazione anche nei gusti sportivi....mi dispiace ci siano questi screzi razzisti...ma ogni ghetto del mondo ne ha secondo me...
Ciao Fede. Grazie di aver rifatto il video :). Questo discorso sul razzismo mi ha fatto nascere una domanda: in Giappone esiste ( e quanto) il razzismo tra giapponesi? ( in base al luogo, istruzione ecc). Facendo un paragone con l'Italia? Grazie.
una domanda , al minuto 5.40 dici che in giappone l'unico genitore che può dare il cognome al bambino è quello che è cittadino giapponese, e se fossero entrambi stranieri ? della serie una coppia di italiani è li da un anno e nasce il figlio, di chi è il cognome ?
Nella mia ignoranza in materia penso che sia una situazione alquanto impossibile. Avere la cittadinanza giapponese, da quello che so, è quasi impossibile a meno che non sei sposato già con un giapponese.
gamisensei credo che il problema del ciglione dato dal cittadino giapponese sussista solo nelle coppie miste e quindi con figlio che hanno diritto alla cittadinanza giapponese! Se una coppia italiana si trasferisce in Giappone e nel mentre fa un figlio, esso non è cittadino Giappone ma italiano.. non so se mi sono spiegata
capito, grazie per la delucidazione , ho dato erroneamente per scontato che un figlio nato in giappone possa ottenere la cittadonanza , perché in italia è così a quanto mi ricordo
Se non erro in Italia vale lo ius sanguinis, ovvero la cittadinanza per discendenza di sangue, ed anche lo ius soli, ovvero se si nasce sul territorio italiano. Solo che ci sono eccezioni, come ad esempio se nasci da genitori che non hanno la cittadinanza italiana per diventare cittadino italiano devi avere almeno uno dei due genitori che sia legalmente residente in Italia da 5 anni (prima della tua nascita) e che abbia un reddito minimo costante. Ci sono altre cose ma è meglio se te le vai a leggere che sono più specificate :p
E' successo anche a me sia in Giappone che in Inghilterra. La scusa in Giappone non l'ho mai capita, in Inghilterra invece sono stati chiari: niente golden licence a chi ha fatto la patente all'estero cusa il fatto che loro guidano tenendo la sinistra. Morale...ho rifatto la patente nel Regno Unito (con obbligo di 12 lezioni che non mi servivano ma che mi sono costate una botta), cos'ì pensavo che l'assicurazione sarebbe stata meno salata. Mi sbagliavo: non avevo la cittadinanza. Così, dopo i dovuti anni, ho richiesto la cittadinanza, ho prestato giuramento alla Corona "Oath of Allegiance" e sono stata naturalizzata British Citizen. Cosa succederà con il Brexit proprio non so...
l'anno scorso ho ricevuto la sperata riga d'oro: oltre a 7 anni per la mia patente di categoria "grande", solo perché straniero e nonostante gli accordi internazionali in essere e i 30 anni di patente sulle spalle...
Sarà, ma mi sembra che tu sia piuttosto prevenuto, perchè quando a 2:58 dici che nel 1946 i padri costituenti giapponesi "su pressione americana" fecero una costituzione antirazzista, stai dimenticando che con l'ausilio di due bombe atomiche, quel Grande Paese aveva certamente "esportato" la democrazia, però nel 1941 aveva anche "esportato" tutti i cittadini americani di origine giapponese in Alaska, da dove - pare - non tornò nessuno. Inoltre quel Grande Paese nel 1946 aveva ancora al suo interno la segregazione razziale, che venne abolita soltanto nel 1969, e soltanto dopo il sacrificio di moltissima gente, tra cui un certo Kennedy e un certo Martin Luther King.
donypina Attraverso la Farnesina puoi fare richiesta dei moduli per votare dall'estero e dopodiché ti verranno recapitati alla tua residenza. Dovrai spedire questi documenti secondo le direttive che ti verranno dette. In ogni caso c'è un video di Federico del 2011 im cui mostrava come votare per i referendum dell'epoca.
Andrai a votare Federico? Mi sono sempre chiesta se gli italiani, una volta emigrati all'estero, avessero ancora a cuore queste cose. Ovviamente non ti giudico, la mia è solo curiosità.
Ciao federico una precisazione sul cognome ,e praticamente impossibile o minimo al 99% che un gaijin uomo prenda il cognome giapponese,per via dell eredita,perche entrerebbe di diritto nella famiglia es nakamura ,meschino e cattivo ma e vero.es se dovesse succedere qualcosa di brutto a tua moglie (facciamo le corna) e il giorno dopo muore il fratello o i@padre a te non verrebbe dato neanche un centesimo,viceversa se tua moglie ti da il suo cognome entreresti e acquseresti ai diritti giapponesi compresa eredita ,e la sua famiglia dovrebbe dividere l eredeita con te,
Federico hai ragione ma secondo me gli stranieri ricchi non hanno la stessa sorte di quelli "più poveri". Mi viene in mente un video in cui parlavano della storia dell'amministratore delegato di Nissan (un brasiliano); dopo essere stato assunto in quell'azienda e aver salvato il marchio ( riproponendo anche una supercar dopo più di 10 anni ) è stato trattato come un eroe di stato. Mi ricordo inoltre che la gente ( anche donne ) gli gliedeva l'autografo. 2 pesi e 2 misure o solo apparenza?
ma no, non c'entra nulla: tutti sono uguali. Carlos Ghosn è stato messo li dopo che la Renault (dove già era vice presidente) si è comprata quasi mezza nissan: è impensabile che gli strisciainti nipponici non fossero li a leccare il culo al proprio datore di lavoro...
Ma come fai a vivere in un paese così e non frustrarti? Da quello che ho capito, in Giappone, uno straniero non vale nulla, non viene visto bene, anche i tuoi figli rinunceranno (in Giappone) alla cittadinanza, cioé il paese fa finta di non sapere che esisti tu che sei italiano e che per il mondo siete italiani... ma stiamo scherzando? E questa sarebbe una società civile? Mi resta il dubbio. E poco mi interessa che i treni siano puntuali e il Giappone venga dipinto come un paese perfetto. Loro se lo dipingono così e lanciano quest'immagine e non vogliono "intrusi" proprio perché sennò si scoprono gli altarini, che sono altaroni. Tutto il mondo è paese, quindi.
il Giappone è uno dei posti più belli al mondo da visitare..ma viverci da straniero credo sia dura, come lo è qui in Italia ed in altre parti del mondo per gli stranieri..ci sono posti meno razzisti, ma più o meno tutti i paesi sono razzisti purtroppo
Cose mai sentite! Dovrei veramente informarmi meglio sul tanto amato Giappone. Mi spiace per i tuoi figli, soprattutto Edo; digli di rispondere a questi soprusi, in fondo ha sangue italiano e chi meglio di noi alza la voce!
i tuoi figli sono fortunati..nei prossimi 30 anni vedranno il cambiamento oppure le ceneri di questo paese. Per la mia patente DE allora è forse meglio che me la tengo italiana e faccio ogni anno la traduzione per guidare in giappone? ( anche se non ho ancora ben capito se quella traduzione è valida oppure no)
Caro Federico, grazie per aver condiviso la tua esperienza. Che roba questi giapponesi, la cosa che meno capisco è il servilismo nei confronti degli americani visto che gli hanno sganciato la bomba atomica, questo proprio non lo capisco! Hanno trasformato le grandi città in città simil-americano, perfino il sistema dei semafori è uguale. Invece dovrebbero aborrire quella cultura e comunque la cultura occidentale in genere, invece... Cari saluti, Cristina
Nei commenti vedo gente che parla come se in italia non ci fosse razzismo io da cittadino italiano di origini straniere si da bambini in Italia ho subito razzismo
C’è' una piccola differenza pero'. Se tu subisci un atto di razzismo in Italia e in Occidente in genere ,puoi denunciare il fatto e lo puoi fare perché ci sono LEGGI contro il razzismo. In Giappone NO. Ti sembra la stessa cosa?
@@paullawson3558 Ma cosa stai dicendo? Se la gente non ti parla o pensa che tu faccia schifo perché sei straniero che reato starebbero commettendo? Dimmi la legge che vieta di essere razzisti e di non voler parlare o avere amici stranieri. Tutti i miei amici stranieri hanno sempre ricevuto attacchi razzisti di ogni tipo, anche solo il fatto che dopo esser nato e aver vissuto in Italia 17 anni non hai la cittadinanza e devi prepararti 6 mesi prima richiedendo visti e permessi solo per muoverti di 400km in Francia con la scuola, nonostante tu sia in tutto e per tutto italiano. Oppure avere affittuari che non ti danno la casa perché sei straniero, nonostante tu abbia tutte le garanzie e i requisiti, o la polizia che ti perquisisce spesso quando ti trovi in stazione mentre i tuoi amici bianchi non hanno mai ricevuto perquisizioni... Sono mille gli esempi di razzismo, e sono tutti legalmente legittimi.
Sono arrivato al punto in cui parli delle carte di credito e del fatto che devi appoggiarti al conto di tua moglie, ma cosa succederebbe nel caso in cui non si trattasse di un soggetto sposato con una cittadina (come te), ma di un soggetto single che però vive e lavora stabilmente in Giappone?
io vivo in culo ai lupi ed i circuiti bancari di queste parti si comportano in questo modo con gli stranieri. Ho sentito persone che la carta l'hanno avuta anche da studente e quindi alla fine dipende dove sei e da quale banca vai...
Non dia troppo peso a questi atteggiamenti. Il razzismo nasce dall'ignoranza e dalla stupidità. Spiace per il ragazzo ma ciò che non ammazza ingrassa: imparerà a vivere bene lo stesso e farà tesoro di queste sue esperienze. Riguardo al trattamento diverso che hanno gli statunitensi nessuna meraviglia: li hanno sottomessi per 10 anni, dopo la seconda guerra mondiale, in modo molto duro e sicuramente i militari americani sono ancora temuti. Infine se qualcuno non la chiama "San", con poche asciutte parole e con una faccia molto seria, lo rimetta al suo posto...vedrà che le farà pure l'inchino. Saluti
Questo video è molto interessante perché ti fa capire che nonostante le apparenti differenze culturali le persone orribili esistono dappertutto. Essendo anche io nata da un genitore straniero posso capire cosa stiano passando i tuoi figli. A dir la verità il razzismo subito personalmente è una bazzecola in confronto a quello subito da mia madre (cose veramente AGGHIACCIANTI), ma la cosa che mi rattrista di più è sentirmi dire quasi giornalmente quanto sia fortunata ad essere bianca (all'apparenza) e non nera come lei. Auguro il meglio a te e ai tuoi figli e sono sicura che man mano che cresceranno capiranno quanto sono fortunati ad essere sia italiani che giapponesi.
All'l estero ho capito quanto é bello vivere in Italia ! E ricordo pure che prima di partire ci sputavo sopra! Ma poi ho capito che nn era così, livello rEligioso come sn combinati?
Razzismo e bullismo sono presenti a tutti i livelli in ogni tipo di società e paese, un padre vorrebbe proteggere i propri figli da ogni cosa possa turbarli..ma questo non è possibile...ovvio. Ho subito sin da piccolo ogni forma di sfottò anche solo per gioco..perchè come dici tu Federico il bambino prende esempio dai genitori e dall'ambiente in cui cresce..i bambini nascono puri è la società che li rovina. Bisogna reagire subito con fermezza oppure fregarsene per sempre, dipende dal carattere. Successe a mia sorella minore un caso di bullismo alle elementari..ho fatto vedere i sorci verdi ai ragazzini che la importunavano, da allora ogni giorno regalini e gesti gentili ed ora che sono passati anni e sono genitori ancora si ricordano e ci scherziamo su, la lezione di allora non l'hanno più scordata. La violenza non è mai la risposta ai problemi...ma...colpiscine uno per educarne cento. L'unica cosa che adorerei del giappone e che mi farebbe dimenticare ogni altro problema è la quasi totale assenza di criminalità, Roma e provincia sono diventati luoghi invivibili...
Va bene , grazie per aver risposto alla mia domanda che mi facevo da un po di tempo , dici sempre che vuoi tornartene in Italia ma resti in giappone . allora secondo te qual ' é il paese migliore dove trasferirsi al posto del Giappone ?
resto in Giappone non per mia scelta e siamo costretti a viverci, ma preferisco non dire altro. Io amo l'Italia nonostante i suoi problemi ma se tu hai questa passione per il Giappone non avrei nessuna ragione nel non consigliarti di provare questa esperienza che magari, come ad altri, porta buoni risultati. Dipende che esigenze hai ed in che condizioni sei: se cerchi lavoro, vai in America che offre sempre ed ancora la possibilità di coronare i propri sogni, sempre che questi esistano e siano fattibili
Hai parlato di militari americani ai quali non prendono le impronte digitali né fanno lo scaner retinico... ma vale anche per i civili americani? In ogni caso mi da fastidio la loro sottomissione verso gli Usa che dura dal dopoguerra, ancora di più se è unito ad un atteggiamento di superiorità nei confronti degli altri stranieri: deboli con i forti e forti con i deboli...
Una volta a Seoul in Korea stavo andando in giro con un'amica coreana. volevamo entrare in un locale ma il tizio alla porta punta il dito su ana scritta ...solo coreani , la mia amica si scusa con me . Io non mi sono offeso per niente , ma ho pensato che forse si sono rotti le palle del comportamento di certi stranieri
Comunque alla fine della fiera la storia del "razzismo", se vogliamo essere sinceri, è una realtà presente un po' in tutte le parti del mondo, chi più chi meno, ognuna con le sue sfaccettature, che ovviamente dipendono anche dalla cultura presente nel paese stesso. Italia e Giappone penso siano simili per certi aspetti, intendo nell'accettazione di altre culture e inserimento nel sistema sociale del paese, basti pensare agli altri paesi europei; senza andare troppo lontani la Francia, Spagna ecc. Varie etnie che svolgono lavori di ogni tipo al pari del cittadino naturale di tale posto con gli stessi diritti. In Italia, per esempio, arrivare a vedere forze dell'ordine di colore è ancora un miraggio. Penso che il succo di tutto sia lo Stato stesso che non permette ad un paese di aprirsi al mondo, ponendo certi limiti burocratici (come nel tuo video hai descritto), e lasciando il popolo chiuso nei loro pensieri e idee, chi per paura, chi per ignoranza o chi anche per una sorta di nazionalismo. Ovviamente non voglio fare di tutta l'erba un fascio, perché ci sono anche molte persone aperte di mentalità, soprattutto i giovani, ma c'è sempre quella parte di persone che rimane attaccata ai propri pregiudizi, influenzando negativamente i giovani, e mostrando comportamenti scorretti nei confronti di chi presenta anche solo una piccola sfumatura di grigio. Detto ciò ti saluto Federico e continua a farne di video che sono tutti molto interessanti. Cerca di non sparire per lungo tempo hahahah
si, forse è come dici tu e come già detto anch'io nella vita ho fatto le mie sciocchezze a riguardo: ricordo i primi marocchini che arrivarono in Italia negli anni '80 e che fecero da "apripista", oppure i cinesi che era un popolo che si vedeva solo nei ristoranti, per poi finire i filippini da cui qualunque domestico, anche quelli ariani, presero il nome ...Tutto questo è razzismo ed è anche molto schifoso. Ad oggi di molte cose me ne pento tranne quando si tratta di diritto, che a parer mio non spetta a tutti a prescindere: mi risulta comunque impossibile paragonare l'Italia con il Giappone.
Ciao,mi dispiace per gli episodi razzisti..ma il san a me lo hanno sempre usato.. tu lo parli bene il giapponese vero? Ho fatto un video sugli episodi razzisti a me capitati,mi piacerebbe sapere il tuo parere
il paese perfetto non esiste... meno male che ci sono persone come te che raccontano come stanno veramente le cose!
grande Federico!
e non dico tutto ;-)
Kei Takishima in verità seguo Federico da anni ormai, prima di conoscere Gaia! XD
I paesi perfetti sono personali, paesi razzisti ne esistono e pochi sono quelli che non lo sono. Dubito che hai girato il mondo per fare questa affermazione.
JacoRollo sono abbastanza deluso
xPaipax ???
Comprendo e mi dispiaccio per i tuoi figli. Non sapevo che fosse così, premettendo che non ho mai pensato di andare a vivere in Giappone. Ho un'amica giapponese che ha avuto un figlio in Italia, da un marito italiano. Il bambino dopo la morte del padre si è trasferito dai nonni in Giappone. Sapere che può essere trattato così è terribile. Dal canto mio, Italiana di nascita ma con padre istriano, ho subito in Italia, un bullismo da far accapponare la pelle: sputi, minacce di ogni tipo. Mi chiamavano bosnia-erzegovina. Ora non succede più, sono grande grossa e temibile ☺, ma i bambini possono essere delle bestie perché fomentati da adulti paurosi. Oggi sono fiera del mio nome straniero e che, per assurdo, ora è attrattivo per gli altri. Mi occupo di arte contemporanea e comunicazione. Ora mi dicono: hai un nome d'arte bellissimo 😃
Se posso dire la mia (avendo moglie giapponese in via di divorzio e figlia "hafu" che temo subirà la società giapponese):
1- il razzismo è presente in ognuno di noi, è qualcosa di neuronale. Chiaramente si può esprimere più o meno fortemente e molto fa la cultura del soggetto e del Paese in cui si vive, da cui si assorbono gli usi e i costumi.
2- La società giapponese è fortemente gerarchizzata e basta vederlo nel fatto che nei posti di lavoro ci si inchina al superiore e così nelle scuole eccetera. Questo impone già un'influenza comportamentale, a mio avviso, molto malvagia e confondente.
3- A mio parere il problema del Giappone è come viene espressa la violenza. La violenza gerarchizza la società e la società giapponese ha esigenza di esprimerla questa gerarchizzazione. Da un lato c'è l'estrema omologazione imposta per ragioni "organizzativo-produttive" e questo crea dei grossi stress alla popolazione. La conseguenza è che in Giappone si cerca sempre di "passare il cerino", bisogna sempre trovare un colpevole, un capro espiatorio, sul quale scaricare le colpe e che subirà la vergogna. Il "diverso" diventa automaticamente il parafulmine dello stress della società e delle sue incongruenze. La ricerca del diverso e debole per bullizzarlo, mi sembra quasi uno sport in Giappone. E' un carattere distintivo della società.
Ho visto una volta, in Giappone, alla fermata delle corriere alla Tokyo Station, un bel ragazzo giapponese, alto e sicuro di sé sgridare in malo modo, con quasi la bava alla bocca, un altro ragazzo giapponese, cicciottello, con gli occhiali e sgraziato che ce la metteva tutta per svolgere il suo lavoro di facchino delle valigie. Forse il facchino è stato solo un pochino lento, ma comunque efficiente. Nessuno ha detto niente alle angherie che questo ragazzo stava subendo. In Italia molti sarebbero intervenuti. Ho letto la cosa come normalità; cioè la società giapponese accetta questo, è normale. E questo ragazzo cicciottello ha continuato a lavorare in silenzio, ancora più chino su quelle valigie che doveva spostare, scusandosi e senza guardare negli occhi chi lo stava sgridando. Stavo per intervenire io. Mi sono a forza trattenuto perché sapevo che sarebbe finita male, ero in un paese straniero, che ancora non conoscevo appieno. Per fortuna, nel tempo di quel momento di incertezza per vedere come si metteva la cosa, tutto si è risolto in pochi secondi. Perché quella violenza non era fatta da un balordo violento che stava facendo una cosa fuori dal normale, ma era fatta da un perfetto giapponese integrato nella società, uno dei migliori, perfetta espressione della società.
Ho riportato il fatto accaduto a mia moglie. Ha chinato il capo; si è quasi scusata lei per la cosa che avevo vissuto. Lì ho capito che il mondo giapponese non sarebbe stato il mio. E se per caso ci fossi rimasto a vivere, avrei dovuto ingoiare parecchi rospi (che poi son venuti) e stare zitto.
4- Di conseguenza, gli stranieri, divengono quelli a cui rimane in "mano il cerino". Certo, c'è razzismo, ma è proprio la struttura della violenza del Giappone che pone lo straniero in una voluta posizione di debolezza, per poterlo mettere in una condizione di subire i peggio trattamenti e i bellissimi muri di gomma. Chi è un po' più debole in Giappone è targettizzato per potergli scaricare tutte le frustrazioni e lo stress della vita imposta dal sistema. E' il sistema stesso che insegna che chi non è omologato, è un problema. Le leggi sono strutturate per appianare le differenze e facilitare chi è già in posizione di forza. La legge non ha la funzione di fare giustizia, ma piuttosto di eliminare i conflitti, coprendo i problemi. E i problemi, nella mentalità del Giappone, derivano dai diversi, dai non omologati.
5- I giapponesi, nel mondo, hanno fatto violenze assurde. Hanno dimostrato un'arroganza senza pari. Hanno fatto degli scivoloni assurdi di supponenza. Con conseguenti bastonate nei denti e gogna pubblica dalla quale non si sono ancora ripresi completamente. Questo succede perché i giapponesi fondamentalmente sono dei conigli allineati e coperti, pieni di sé, senza senso critico (questa è la grave mancanza - come si fa a stare per 20-30 anni a difendere una isola deserta nel Pacifico senza chiedersi cosa stia succedendo; un italiano dopo solo 2 mesi che non sente nessuno se ne sarebbe andato. - come si fa a viaggiare cercando solo quello che c'è scritto su una guida o mangiare solo quello che c'è scritto su un libro). Si "paraculano" fra di loro. Finché comunque il più debole, della loro stessa società soccombe. Basta vedere tutti i morti per eccesso di lavoro. E nel frattempo finiscono vivendo in un limbo consumistico-rincoglionente di manga e di bambine assoggettate dalla moda "kawaii". Vivono imponendo ai loro figli una cultura di accettazione di sottomissione e di prostituzione sociale che trova il suo apice nel mondo "Idol" dove ragazzi e ragazze vedono normale vendere il proprio corpo. Con tutto ciò che sta sotto a livello più basso con ragazzine minorenni che si vendono nei locali per mangiare e i figli delle donne divorziate che non hanno di che vivere e che per mangiare regolarmente vengono portati nelle mense di volontari, perché lo stato giapponese non ammette di dire che c'è povertà nella società giapponese.
6- Nonostante ciò che ho scritto non credo che la società giapponese sia più brutta di altre società. Esprime semplicemente la sua violenza (intrinseca ad ogni sistema) in un determinato modo. L'Italia ha le sue forme di violenza e di gerarchizzazione che alle volte sono ancora più palesi, solo che ci conviviamo e alle volte le difendiamo pure.
7- Io comunque sto bene in Italia.
caspita, ti sposo io adesso!!!
Non esageriamo! :-D Che neanche quella delicata bambolina di mia (futura ex-) moglie sa davvero chi sono veramente! E' che ho talmente assorbito e sofferto la vita giapponese che ho sentito l'esigenza (malata) di dire come la penso. ;-)
ed hai fatto molto bene! la gente deve sapere e tu sai spiegarlo benissimo :-)
Sinceramente avevo notato più volte questa gerarchizzazione però hai spiegato veramente bene questo lato negativo del Giappone. Io vorrei andare per un lungo periodo in Giappone da più grande (è solo un pensiero, poi devo ancora visitarlo e decidere la mia vita), però non ero ancora sicura di quanto si possa convivere con questa gerarchizzazione. Sei stato molto utile, grazie
Complimenti, seri riuscito a racchiudere tutto ciò che penso in poche parole (anche se non sembrano poche)
Non vedo il giappone e la sua società naturalmente come il cancro dell'umanità, ma soffro nel notare che queste verità siano cosi nascoste tanto da non essere notate da nessuno all'infuori da chi viva in questo paese..
Ps. con una mente del genere come hai fatto a divorziare? Problemi culturali o personali? (sempre se si può chiedere naturalmente)
Questo video meriterebbe di venire mostrato obbligatoriamente nelle scuole, nelle università, in qualsiasi circolo, per combattere quel terribile fenomeno che è l'idealizzazione del Giappone da parte di amanti di manga, anime e non solo. Io ho studiato giapponese anni fa circondato da queste persone e confermo che mai e poi mai accetterei di viverci, ma solo di andarci in vacanza, pur ripetutamente. Ho vissuto in Germania e già quella esperienza mi è bastata. Sempre meglio tornare a casa dopo un po'.
Pienamente d'accordo. Sono appassionato del Giappone, della sua arte ecc, ma a viverci non ci penso minimamente. Lo visiterei molto volentieri ma a starci non ci penso proprio
Potrei chiederti che problemi hai avuto in Germania?
D'accordissimo Con quanto da Lei scritto...Ho vissuto brutte scene in Inghilterra tanto che fui felicissimo di tornare in Italia...Gli inglesi erano abituati ad avere lo straniero sottomesso mentre io ero uno che rispondeva e,se necessario,reagiva... Purtroppo noto che tutto il Mondo e' paese.
Beh cavolo, massima solidarietà per te e i tuoi figli. Dagli un grande abbraccio da parte nostra e digli che comunque vada qui c'è chi vi vuole bene. La tua testimonianza di chi subisce all'estero una certa diffidenza culturale verso gli stranieri ci deve far riflettere e farci mettere nei panni degli stranieri che come voi lì vivono qui da anni e subiscono da noi italiani la stessa diffidenza da adulti e bambini. E' una grande lezione e noi che siamo qui non possiamo cambiare le cose lì ma possiamo fare in modo che qui non si verifichino e migliorare la vita agli stranieri che vivono qui onestamente come voi fate lì e che fanno di tutto per integrarsi. Sono contento di avervi trovato e sono onorato di conoscervi. Un saluto ai tuoi meravigliosi e splendidi ragazzi! Grazie della tua testimonianza con i video, molto importante per tutti. Grazie davvero, un abbraccio a tutti voi! :)
Grazie a te!
Qualche anno fa andai a Kyoto con la mia ragazza e vedemmo un ristorante con vista panoramica in centro. Dopo esser saliti, abbiamo chiesto due posti e la cameriera ci disse "no english menu", io le risposi in inglese "non fa niente, possiamo ordinare lo stesso" e lei imbarazzata dopo aver chiesto al titolare ci fece il gesto con le braccia per dirci che erano chiusi (alle 8 di sera). In pratica ci ha cacciato in quanto stranieri. Ma li mortacci loro, in italia se un ristorante facesse una roba del genere lo sputtanerebbero sui social fino a farli chiudere.
purtroppo sono così ed in quasi 14 anni di Giappone me ne hanno fatte tante di "braccia incrociate" in faccia
Sei riuscito a farmi pensare che in fondo l'Italia non è poi così male!
Comunque un pochino posso capire i tuoi figli essendo io italo/francese cresciuto in un paesino tra le campagne del nord-est tra gli anni 80/90, con genitori un po' così, e con un nome "particolare", (unica famiglia che non frequentava la chiesa, sacrilegio!!!) diciamo che la gente ha saputo farmi pesare la differenza anche solo con gli sguardi. Poi sai, paesino piccolo, la gente sa tutto di tutti e mormora molto! Ma poi vabbe, cresci, il mondo cambia, ed ora sono io stufo dei troppi stranieri! ;D
ah ah, mi spiace e ti capisco. Anch'io ho avuto un problema simile a 10 anni: paesino di 3000 anime, niente chiesa e madre divorziata..e venivamo tutti da Milano
Ciao Federico.
Grazie in primis per i tuoi preziosi contenuti dal Giappone.Sto per trasferirmi in Giappone con mia moglie giapponese ovviamente e due bambine.Ammetto che questo video (soprattutto la parte riguardante il bullismo, scuola etc) mi ha colpito, cosi come ammetto che era un tema di cui ero a conoscienza.Mia moglie e' una giapponese atipica che riconosce gli aspetti oserei dire ridicoli del suo paese e quindi in questa ottica siamo gia'abbastanza predisposti.Personalmente credo e spero che sia una esperienza che arricchira' ognuno di noi.Personalmente penso (e spero di non sbagliarmi) che da occidentali siamo in grade di fare nostri i punti di forza e farzi scivolare piu' addosso gli aspetti assurdi, spero non sia una visione troppo positiva.Il punto interrogativo e' piu' per le bambine.Sono cresciute in Spagna, l'esatto contrario e sara' fondamentale proteggerle.Spero ci siano anche aspetti postivi nelle scuole.Spero in un tuo commento.Grazie comunque di tutto e in bocca al lupo.
Ciao Alessio l'in bocca al lupo lo faccio io a te ;-) Non sono in assoluto un amante della società giapponese e per questo ti consiglio di andare a vedere il mio video "la società giapponese" dove spiego parte del mio disagio. Detto ciò devo rendere atto al Giappone l'aspetto sicurezza che è inopinabile e questo è un enorme vantaggio quando si hanno figli. Purtroppo non vedo altro di positivo...
@@DalGiappone Ciao Federico.Grazie per la risposta.Se l'aspetto sicurezza e' a quanto pare l'unico per te degno di rilevanza mi permetto di chiederti se stai valutando un ritorno in patria o altra meta o continuare l'esperienza Giappone ?.Grazie ancora.Alessio
@@alessiomarcucci5049 Lo scoprirai piano piano nei miei video, ma di fatto in più occasioni faccio presente che quando potrò sicuramente lascerò il Giappone.
Mi dispiace per tuo figlio, so cosa significa essere alienati a quell'età ed è molto difficile come cosa da affrontare e, sperabilmente, da superare.
Attenzione nel mandarlo lontano da casa... In momenti come quelli, l'unico approdo sicuro è la famiglia; se posso dare un consiglio, cercate di farlo entrare in contatto con più realtà diverse possibili ( sport, musica, attività varie... ) in modo che conosca mentalità e psicologie differenti in cui magari possa rispecchiarsi di più, di modo che lui stesso possa maturare dei sogni e/o dei progetti a lungo termine che, senza mezzi termini, sono ciò che ti salva il culo quando sei Solo in situazioni del genere.
Bellissimi video, mi piace come riesci a comunicare scenari ed esperienze in modo personale e diretto... Ci vorrebbe un Norsa in ogni paese!
ti ringrazio moltissimo per i preziosi consigli dove chiaramente capisco che hai colto il problema al 100%
Oh Federico... abito in Germania da quasi vent'anni, e ho subito ogni sorta di razzismo, a volte perfino da altri stranieri come me che però si considerano di rango superiore perché il loro paese conta di più nell'economia tedesca. All'inizio la cosa più scioccante era venir messa al mio posto (un posto tedesco, sotto terra nella scala sociale) da gente che se tutto fosse successo in Italia, a casa mia, ci sarebbe stato davvero da ridere.
Di questo chiaramente potrei parlare non per delle ore ma per delle giornate intere.
Invece vorrei dirti un'altra cosa: quando si ha una relazione (di matrimonio nel tuo caso) con una persona straniera e si vive nel paese di quella persona e non nel nostro, per qualche motivo che devo ancora capire il coniuge difenderà SEMPRE il proprio paese e la propria cultura, dandoci l'impressione e anzi la certezza di non riconoscere la nostra ragione e i nostri diritti al di là della scatola culturale chiusa e immutabile che si ritrova nel cervello. Faremmo anche noi la stessa cosa nella situazione contraria, ossia se fossimo noi a casa nostra con un coniuge straniero? Bo. Posso dirti che contano molto anche i modi fisici e personali di noi italiani. Io per esempio mi spazientisco, non bado a mezzi termini e se è necessario dico e sbraito quello che voglio dire e il torto che credo di star subendo, perché sono una persona impulsiva. L'eventuale coniuge tedesco prova un grandissimo imbarazzo per questo mio uscir fuori dalle staffe e comportarmi secondo lui come una persona indifendibile, solo perché mi scaldo e insisto. Secondo lui invece probabilmente dovrei silenziosamente e pazientemente aprire una pratica e incanalarmi nei meandri dei razzismi di vario livello tipici della testa tedesca, sperando che da qualche parte in qualche angolino ci sia uno spazietto per essere "graziata".
Perché sia così io non lo so, ma credo abbia a che vedere non solo con una differenza culturale, quanto con dinamiche di coppia che sono uguali per tutte le coppie. Chi è originario del paese in cui ci si trova, si fa inconsciamente accompagnatore, educatore, traduttore ma anche a volte censore dei comportamenti di chi è straniero, forse perché si vive come una sua mancanza personale il nostro non saperci comportare nel modo che rispecchia la tradizione del paese che ci ospita. Come se noi fossimo dentro la testa del coniuge non persone indipendenti e autonome, ma un loro prolungamento, e se ci comportiamo o vogliamo cose contro l'abitudine giapponese o tedesca, è come se fossero loro a sbagliare, è come se loro si sentissero responsabili per noi di fronte ai loro connazionali.
Non so se sono riuscita a spiegarmi. Sono le sette di mattina qui e ho guardato il tuo video mentre mi preparavo per andare al lavoro e ho dormito due ore stanotte =_=, abbi pietà se mi sono espressa in modo confuso!
p.s. lavoro periodicamente con gruppi di sud coreani e giapponesi riuniti insieme. E osservo sempre, invariabilmente, la frustrazione dei giapponesi furenti per essere stati messi da noi europeacci cattivi e ignoranti nello stesso gruppo di cooperazione con i sud coreani. Fanno domanda per cambiare gruppo, e mentre sono a contatto con i coreani si mostrano alquanto teatralmente indignati per ogni respiro, ogni gesto, ogni eventuale movimento disinvolto dei coreani. Quando un coreano dice una cosa che in qualche misura fa involontariamente sorridere perché dimostra magari la loro poca dimestichezza con i costumi europei, i giapponesi si ammazzano dal ridere. Quando è un giapponese a fare errori di valutazione ed è quindi il suo turno far ridere involontariamente, i coreani si stanno facendo i cavoli loro e non prestano più attenzione di tanto. Ma è il giapponese stesso, a sentire talmente tanto l'onta e la vergogna di aver sbagliato, soprattutto di fronte a dei coreani, e abbandona immediatamente la stanza, e puoi star certo: non lo rivedrai mai più, chiederà di essere trasferito altrove, o si darà malato. I giapponesi ai coreani gliene hanno fatte subire veramente tante, non è una storia culturale felice, quella dei comportamenti razzistici dei giapponesi contro i coreani.
Ciao Valentina, vecchia amica (non anziana..), il tuo discorso non fa una piega ed ho percepito anche una certa esperienza in fatto di coniugi, pur se stranieri...Comunque è vero quello che dici, ma ormai per me sono solo vecchi ricordi. Sono arrivato alla fase tre, dove il coniuge non esiste, nel senso che non partecipa più alle mie "imbarazzanti" iniziative. Alla fine la mia dolce metà non era mai la soluzione al problema, ma al contrario diventava il problema.
Per dovere di cronaca, la fase due è quella in cui stai per commettere un omicidio...
Personalmente non credo di essere così nazionalista, almeno nei confronti di mia moglie che non ho mai visto così tanto giapponese: ho scoperta le varie verità solo sul campo..., ma questi sono altri discorsi che aggiunti alle tue "giornate intere" non basterebbero i servers di youtube/google a contenerli
Hahaha, Federico, se mi chiami "vecchia" io non mi offendo di sicuro, anzi!
La certa esperienza non deriva solo dalle persone con cui ho avuto una relazione in Germania, ma arriva soprattutto dal fatto che sono cresciuta con un nonno italiano sposato a una nonna inglese. Vivevano in Inghilterra ed è lì che ho visto ciò che ancora oggi rivivo in prima persona.
Comunque guarda, io di omicidi sono stata lì lì per commetterne tanti (si fa per dire ovviamente, devo specificarlo perché il mio gentile pubblico tende a prendere alla lettera quello che dico!), anni e anni fa mi ci arrabbiavo di rabbia furiosa. Poi ho imparato ad andare a farmi un giro quando vedevo che la situazione dentro la mia testa si surriscaldava. Poi ci sono stata proprio male fisicamente con acciacchi vari fastidiosi sbucati fuori dal nulla... e ora finalmente ho imparato che la cosa migliore è non ficcarsi nelle situazioni in cui potrebbero saltar fuori discussioni e potrebbe ripresentarsi l'assurdo schema della persona che dovrebbe conoscermi meglio di chiunque altro, e improvviamente invece di aiutarmi e difendermi (o almeno capire le mie ragioni!) è lì a scusarsi imbarazzata con gli altri tedeschi per il fatto che io purtroppo esisto e combino guai a quanto pare imbarazzantissimi.
E anche io ovviamente molti anni fa, quando mi sono ficcata volontariamente dentro questa nazione, non avevo ancora scoperto tante cose che invece ora man mano ho capito e scoperto. E dunque qual è la soluzione? Bo, io non la conosco.
Ecco, e adesso vado a ingozzarmi di merenda e di biscotti per dimenticare, altrimenti mi incupisco... hahahaha :)
Insomma, Valentina, in era di global e omolazione, Moglie e buoi dei paesi tuoi, vale ancora? Forse di più? :)
Io comunque dalla Germania, dove LORO mi avevano voluto, appena è capitata l'occasione, sono andato via.
Credo non esista nulla che potrebbe anche solo farmi prendere in considerazione la possibilità di trasferirmi in Germania !
Ciao Norsa san. Anche quando fai video su argomenti difficili come questo me li riguardo un tot di volte. Da una persona come te c'è sempre da imparare (e non parlo solo di come si vive in Giappone). Un abbraccio (Se permesso) a Edoardo. Digli che facciamo tutto il tifo per lui.
ah ah, grazie per il san :-)
Federico i tuoi figli al di fuori dal Giappone verrebbero visti come delle "divinità". Sapere 2 lingue e avere la doppia cittadinanza a quell'età è un vantaggio non indifferente nella società di oggi. Credo che tu questo lo sappia e credo che lo sappiano anche i razzisti giapponesi. Detto questo, spero che Edoardo diventi una roccia e si faccia scivolare da dosso tutto.
E comunque tranquillo, il ragazzo sta crescendo bene, i Giapponesi sono solo invidiosi ;).
vero e che per ora non hanno ancora la percezione di questo enorme valore
Sandruzzo giusto
Sandruzzo io so più di 2 lingue, circa 6 e penso ho 2 cittadinanza o ce lo gia o dovrò averlo, e ho solo 12 anni, penso di aver ottenuto la doppia cittadinanza a 4 anni. Grande Federico! Mi stai facendo vedere le cose della vita che penso nessuno direbbe!
"i tuoi figli al di fuori dal Giappone verrebbero visti come delle "divinità"" per favore, non diciamo cavolate. Il Giappone non è il solo paese razzista verso i bambini di razza mista. Anche qui in Italia verrebbero sicuramente presi di mira, perfino chi si sposta da nord a sud o viceversa viene bullizzato come se non ci fosse un domani (e lo posso affermare con sicurezza, visto che ho subito questo trattamento per anni e anni essendo milanese trasferita a Napoli da quando ero piccola. Venivo considerata straniera anche se ero a tutti gli effetti italiana e figlia di italiani, bianca e con padre napoletano). Ogni paese al pari del Giappone considera i diversi dei facili bersagli, il razzismo è ovunque, soltanto che si palesa in maniera diversa. Purtroppo chi si trova in questa situazione deve stringere i denti ed avere la faccia tosta di fregarsene e tirare dritto, tenendo sempre a mente che nessuno può farlo sentire inferiore senza il suo consenso.
Sib Iru hai ragione, anzi la maggior parte la pensa come una cosa normale quindi sarebbe una cosa indifferente dalle esperienze vissute da me è da miei amici
Molto interessante, come sempre grazie per questo spaccato di società giapponese che ci offri. Quando andai in Giappone di alcune cose che racconti nei tuoi video ebbi vago sentore, quello che si può evincere da un breve soggiorno, ma comprenderne i risvolti quotidiani dal punto di vista di chi ci vive è veramente illuminante.
("il camionista che è in me" :D )
ah ah, "il camionista che è in me" ...verissimo!
video veramente interessante! ormai quando vedo il set-up con telecamera, macchina e strade campagnole, mi aspetto sempre argomenti di discussione stimolanti, e vengo sempre accontentato :P
mi dispiace molto per la situazione dei tuoi figli, speriamo che migliori anche solo un minimo in futuro, e che il lato italiano che è in loro, col tempo, prenda il sopravvento in certe situazioni.
speriamo che qualunque lato prenda sopravvento, basta che non sia quello stupido (italiano o giapponese che sia..)
Ciao Federico! Innanzitutto volevo dirti che apprezzo molto questi tuoi video molto schietti e che mostrano i lati più amari e duri della società nipponica. Penso che per crearsi un'idea precisa di cosa siano realmente uno stato e una cultura, in questo caso il Giappone, ne vadano osservati le diverse sfaccettature. Sono un amante della cultura giapponese, degli anime e dei manga.. ma come con tutte le cose che si amano, bisogna essere assolutamente critici e non vivere con gli occhi rivolti solo al cielo e alle cose belle. Penso e sono sicuro che il Giappone sarà una delle vacanze più belle della mia vita, ma mai credo sarà il posto adatto a me per vivere.. ho vissuto in un paio di posti tra europa ed extra europei e mai mi sono sentito discriminato per il fatto di essere straniero, anzi mi è sempre stata data una mano ed esserlo era un valore (ero qualcosa di nuovo e interessante, che poteva dare qualcosa che loro non avevano).. mi sono sentito cittadino del mondo e non italia-pizza-mafia-mandolino.
Proprio per la mia esperienza trovo assurdo ciò che è successo con i tuoi figli e ne sono davvero dispiaciuto, perchè un paese come il Giappone, che ha assorbito tantissime cose dall'occidente e le ha inserite nella propria quotidianità, non riesce, a volte e senza generalizzare, ad accettare la diversità delle persone e darle valore per ciò che sono e hanno da dare. Peccato davvero. Posso solo augurarti che le cose vadano un po' meglio col tempo e che i tuoi figli riescano a trovare il contesto e le persone che le considerino per ciò che hanno da offrire!
ti ringrazio per il tuo commento e purtroppo il Giappone è proprio cosi: grandi tradizioni e grandi gelosie...Comunque farci le vacanze è sempre piacevolissimo e i giapponesi in questo sono molto ospitali
Ciao Federico, è sempre un piacere immenso vedere i tuoi video, riesci a farmi sentire lì in Giappone ed è carino poter vedere un po' com'è la tua vita e quella della tua famiglia. Benché non lo abbia mai visitato, adoro il Giappone per la sua cultura e bellezza, ma non capisco tutti quelli che difendono questo paese a spada tratta, spesso non volendo vedere quelli che sono i suoi limiti. Penso che tu, attraverso i tuoi video, riesca a mostrare meglio di tanti youtubers quella che è l'essenza di questo paese pieno di contraddizioni (benché tu non sia propriamente un fan del Giappone), per questa ragione seguo solo te. Per quanto riguarda il discorso razzismo, ritengo sia la cultura fortemente conservatrice e una società fortemente gerarchizzata a permettere atteggiamenti di intolleranza nei confronti di coloro considerati "inferiori" o "diversi"; con ciò non intendo assolutamente giustificare il razzismo di alcun genere, tutt'altro. Mi spiace davvero molto per Edoardo, è una schifezza dover subire certi trattamenti da ragazzini della sua stessa età, gli auguro di diventare forte abbastanza da non lasciarsi sopraffare da queste persone. Mi spiace per questa pappardella e ti ringrazio come sempre di renderci partecipi della tue "avventure" giapponesi. :) :) :)
Ringrazio io te per seguirmi ed il tuo commento è tutt'altro che una "pappardella" e rispecchia esattamente la ragione dei miei video
Questo è il primo video del tuo canale che vedo, e mi ha veramente colpito! Grazie mille!
grazie a te
La storia del bambino mi ha fatto ricordare la mia infanzia in Italia nei primi anni 90 ( sono peruviano)
Io sono stato in Giappone e vero per Me è stato pazzesco in Italia sì fanno vedere gentili sempre con il sorriso ma chi non è mai stato in Giappone non potrà mai capirlo sei un grande è vaiiiiiiiii avanti così dicendo il vero 😍😍😍😍
Bentornato!
Purtroppo c'è da capire che un popolo chiuso e orgoglioso come quello giapponese che vede il diverso come un fastidio o come quello che di volta in volta l'ha umiliato. Per noi europei alla fine è un concetto incomprensibile, poiché ci siamo invasi, offesi, mischiati innumerevoli volte.
PS Da capire, attenzione, non da accettare.
capisco benissimo, ma prova a dire ad un giapponese che suoi antenati sono cinesi...
DalGiappone - FEDERICO NORSA in Giappone日本 bah, se posso permettermi in parte forse sono cinesi: per la gran parte per me sono coreani, che probabilmente è pure peggio...
Comunque dopo un po' si assume una certa autonomia localistica autoreferenziale. Prendi me, romano di seconda generazione con nemmeno un nonno oriundo del Lazio: ormai sono romano.
***** pure noi europei non ci sentiamo tanto bene, comunque...
Io direi la scrittura e pure la lingua
Eugenio Arieta fai ridere prima di commentare fatti una cultura generale prima di sparare minchiate
E' importante che i tuoi figli capiscano che devono essere soltanto orgogliosi di essere italiani, sopratutto vivendo in un paese con così poca varietà culturale, il loro è un apporto preziosissimo alla società :)
speriamo, perché non è una impresa molto semplice
Sicuramente non lo è, ma son sicuro che riuscirai a farli sentire fieri delle loro origini anzichè lasciare che queste diventino motivo di disagio.
Ricordo che alle elementari/medie i bambini che venivano piu presi in giro erano quelli che se la prendevano, se tuo figlio si convince che la sua 'diversità' culturale è un dono, e non il contrario, i suoi compagni di classe maleducati (e un po ignoranti) non avranno nulla da potergli dire per offenderlo :)
Il razzismo è una forma di inciviltà, e per quanti difetti possiamo avere in Italia, su questo tema diamo sicuramente una prova di superiore civiltà!
Ciao Federico, ti seguo da un po' di tempo e guardo i tuoi video sempre con molto piacere. Sia perché fai vedere la vita vera (e non quella da turista) ed esponi in modo critico le cose che ti accadono in Giappone.
Spesso mi è capitato di vedere altri video, sempre di Italiani, ove acclamano il Giappone come luogo perfetto, ove tutto è perfetto, dove tutti sono gentilissimi quasi come se fosse il mondo dei sogni e ciò mi infastidisce.. perché?
Perché, secondo me, raccontano il falso. Al di là di video o cose, proprio mi riesce difficile da credere che in luogo sia tutto perfettamente perfetto.
Io preferisco i tuoi video proprio perché fai vedere la quotidianità, le cose vere e senza illudere con tante belle parole.
Attenzione, l'Italia ha tanti difetti ma credo come qualsiasi altro stato, Giappone compreso.
Insomma, continua così! :)
Un saluto
Andrea
ti ringrazio molto! non sono in grado di rispondere ai tuoi " perché" e dovresti chiederlo ai diretti interessati. Ti posso dire però che il Giappone dell'apparenza è veramente bello: se poi ci aggiungi una cultura ignorante fatta di manga e anime, il gioco è fatto...Il Giappone ha sicuramente molti aspetti positivi, una consolidata ed affascinante tradizione ed una incantevole natura, ma oltre a tutto questo c'è molto altro che è scomodo da raccontare. Per farti un esempio, se io avessi un fast food, ti direi soltanto che è buono, è bello e divertente da frequentare con amici e parenti: ovviamente eviterei di raccontarti del cibo spazzatura, delle conseguenze sul corpo ecc...questa è la semplice ragione. Se ci vai ogni tanto, ti diverti anche e lo racconti a tutti, ma se incomincia ad essere la tua fonte di alimentazione principale, ti accorgi solo allora di quanto faccia cagare...
Grazie mille Federico, per la risposta e per il tempo dedicatomi. :)
Ecco, con le tue parole mi hai dato conferma. L'esempio mi ha fatto capire alla perfezione cosa intendi.
Ti ri-ringrazio per avermi dedicato questo tempo e per la cordialità. :)
Grazie ancora.
Un saluto
Andrea
Bhe' li facevo più elastici/flessibili...specie quando li guardi in Italia come turisti.
Grazie per il tuo video e le info, apprezate come sempre !! :)
si si, anch'io...
si nota una piccolo cenno di sarcasmo da parte sua..Cmq era interessante capire certe culture, meglio se chiederlo direttamente a loro per saperne un pò di più, che ne dice !? Naturalmente nessuno vuole partire prevenuto o fare di tutta l'erba un fascio, spero che le cose miglioreranno per il suo conto.
Al prossimo video ... :) [ps: usi qualche effetto di transizione anche breve tra uno stacco e l'altro del video stesso, sarebbe apprezzato]
Ho rivisto questo video 2 volte, avessi trovato una cosa non vera! Federico hai espresso perfettamente com'è la società qui, lavorando in una ditta giapponese in cui sono l'unico straniero posso solo confermare quello che dice Federico, per esempio anche i cani hanno un titolo io no, non sono "San" come tutti gli altri , e comunque oltre al razzismo io ho riscontrato anche gelosia, l'essere meglio di loro nel lavoro li porta alla gelosia, che sfocia poi in altro. Meno male che non tutti sono così.
Federico un in bocca al lupo a tutti voi
...ci siamo molto capiti ;-) in bocca al lupo anche a te!!!
DalGiappone - FEDERICO NORSA in Giappone日本 se dovessi venire a Tokyo per lavoro o vacanza , fammi sapere avremmo un sacco di cose di cui parlare.
😎 e di a tuo figlio che essere "diversi" "白い bianco" per come lo intendono i giapponesi non è un difetto ma una qualità che in futuro varrà di più di mille parole!👍🏼
Al prossimo video
Gran video come sempre Fede! Nei miei due viaggi in Giappone, se pur brevi e da turista, devo ammettere che questo aspetto in alcuni ambienti e situazioni si percepisce...
grazie! se l'hai percepita da turista, prova solo ad immaginare da residente...
Eh sì... conoscendo quanto può anche essere "ostile" l'ambiente scolastico in tal senso, non deve essere affatto facile per i tuoi ragazzi.. ciao 💪🏻
Tua moglie dovrà ringraziarti per tutta la vita di averla seguita fin lì e di aver accettato di crescere i figli in un Paese come quello!
Lo vedo tarmi ma ottimo video,io vivo a Gifu in Giappone da 16 anni,purtroppo non avendo casa in Italia e tutti i miei famigliari sono morto sono costretto a rimanere qui,ho una moglie Giapponese come te.
Confermo tutto quello che dici.
Ti seguo da anni,ti volevo scrivere molto, ma so che il punto fondamentale è Edoardo che evidenzia un carattere diverso (per fortuna esiste la differenza, che è stata brutalmente chiamata razzismo, che è una parola razzista verso la differenza, non so se segui il ragionamento) da quello di Teitan. Il razzismo non scomparirà mai perchè fa parte di noi il problema è quando è espresso come insulto. So che in questi casi si cerca conforto, lo cercano tutti i componeti di un gruppo, famiglia, società. Mi definisco simile a Edoardo, lo riconosco dai gesti, dai silenzi, è un carattere e come tutti i caratteri va Rispettato. Ora vorrei esserti di conforto, purtroppo non ho vissuto la stessa sensazione ne da padre ne da figlio avendo due genitori italiani, posso solo immaginare. Voglio essere conciso. Il giudizio dei genitori, anche se non sembra e non sembrerà, conta piu di tutti i giudizi che potremmo ricevere nella vita, questo lo so per certo. A volte stargli accanto e a volte lasciare tuttavia lo spazio necessario, perchè abbiamo bisogno anche di aria per respirare. L'incoraggiamento è parte essenziale "Lo so! che ce la puoi fare" e "Ti voglio bene" sono due frasi piene di forza, so che tu le pensi, ma per quanto riguarda l'incoraggiamento è sempre meglio esprimerlo che tenerlo per se, forse. Finisco dicendo che la mia è solo una interpretazione potrei aver sbagliato percio fammi sapere se puoi cosa ne pensi. Un abbraccio. Alessandro
Ti ringrazio moltissimo dei preziosi consigli che mi sono arrivati in maniera più che limpida. Non posso prevedere il futuro dei miei figli, ma sicuramente nel presente faccio di tutto affinché crescano sicuri di se stessi: penso che questa sia la base, indipendentemente da qualsiasi cosa accada attorno a loro.
Mi dispiace molto per questo tipo di problemi, non ci conosciamo di persona ma visto che seguo i tuoi video ormai da 3 anni e in questo periodo ci hai regalato la tua esperienza e ho "visto crescere" i tuoi figli, devo dire che questa cosa mi da davvero fastidio e sicuramente smonta un pò quella che è la mia visione del Giappone che avrà anche delle qualità sicuramente ma viene a mancare su di un aspetto molto importante.
esatto: paese di qualità, ma delle gravi mancanze...
hehehe ...uno sfoghino...o...un sassolino dalle scarpe lo deve togliere se no a furia di collezionarli finisci che mi fai una " *grande muraglia giapponese* " 😂 !!
Bentornato sul tubo ...e giusto per esser in tema del video ...da quanto dici e da quanto ho capito ..... si è molto lontani dall'aver capito un tubo del fatto che purtroppo esistono condizionamenti ideologici sociali e culturali ....paese che vai usanze che trovi ... in fondo siamo isolati dal resto degli _altri_ dal silo fatto di dire ""io sono meglio di te"" ...che poi è pure da vedere in cosa sei meglio ...voglio dire quando vai in bagno la fai allo stesso modo ...di ogni animale ... e per finire dulcis in fundo alla fine si finisce o sotto terra ...o un loculo o fatti al barbecue ...e una volta all'altro mondo ...l'unica cosa con la quale avrai a che fare sarà la propria coscienza ... hehehe 😁😁
ah ah, adoro il tuo commento: nulla di più giusto!
Sei bravo, sei coraggioso, ma hai dato un ritratto devastante di questa società. E' spaventosa. Io ho vissuto due anni in Cina, ho vari amici italiani, sposati in ogni parte della Cina. Ci sono vari problemi anche li, ma il "razzismo", nei confronti d'un europeo, megli ancora un italiano, è una cosa impensabile. Non ti invidio, non invidio i tuoi momenti in cui devi spiegare ai tuoi figli quello che sta accadendo. Non capisco tua moglie, non capisco come una madre possa accettare una cosa del genere, nei confronti dei propri figli. Vorrei inoltre sapere, se hai avuto modo di parlare con gli insegnanti per le discriminazioni subite dai tuoi bambini. Cosa hai fatto, come hai reagito ?
Ottimo contenuto veramente, complimenti. Ti seguo praticamente da sempre e mi ricordo un video simile, probabilmente tra i primi, dove accennavi questo discorso e un altro sulla cultura delle menzogne dalla società giapponese. Mi piacerebbe moltissimo se potessi fare un video focus su quest'ultimo argomento. In conclusione se posso permettermi di darti un consiglio, ricordati sempre che il razzismo trova il suo punto debole nell'indifferenza. Insegna a tuo figlio la ricchezza della diversità.
grazie per il consiglio e vedrò per il futuro di trattare l'argomento
Ciao! Porti sempre video interessanti, è un piacere vederli/ascoltarli. Il razzismo è radicato ovunque quindi in buona parte me l'aspettavo ciò che hai detto, ma per il cognome ai proprio bambini è stato un po' uno shock, non potrei capirlo neanche se i figli fossero stati concepiti con dei pezzi di suolo e acqua santa giapponese, invece che da i genitori! Comunque, ho una curiosità riguardo il visto da matrimonio che deve essere rinnovato ogni 7 anni... Cosa succede nel caso in cui il partner giapponese muore? E nel caso di separazione/divorzio? Che fine fa' il povero gaijin? PS. Se non ti portano rispetto utilizzando un suffisso, non concederglielo neanche tu, a volte bisogna per forza rendere pan per focaccia con certe persone, idem per i tuoi ragazzi dovranno imparare a dare risposte pungenti e farsi scivolare di dosso tutto il resto, è come per il bullismo purtroppo, ma son sicura che ne usciranno forti entrambi!
ah ah, quando succederà ti faccio sapere ;-)
Grazie Federico. Lo ritengo un video magnifico per la spontaneità delle parole e dei pensieri.
grazie a te
Sono nata in una grande citta' del nord Italia e per lavoro mi sono trasferita in altre citta', sempre del nord Italia.
E vi dico che ho subito atti di razzismo e stalking in quanto " forestiera" che, a detta loro, rubava lavoro ed uomini.
Cosa assolutamente ingiusta e paradossale.
Ho sempre risposto a tono e mi sono fatta delle belle risate...
Questo, per dirvi che il razzismo e' ovunque e si deve imparare a conviverci.
Trovo davvero esagerato e ridicolo strumentalizzare ogni singola frase.
Diverso e' il discorso della violenza fisica, che deve essere perseguita in modo esemplare..
Questo modo di vedere è già comunicato, se pure in modo ridotto, in molti film o altri media, solo è assurdo che sia un comportamento istituzionalizzato, ma chiaramente ha molte motivazioni di carattere storico.
Se in antichità il Giappone ha sempre avuto il timore di un invasione, di fatto, ha creato una visione molto semplice in cui lo straniero è nemico, più che razzismo è xenofobia, infatti ormai tutti sanno che il razzismo e chi lo diffonde ha problemi nell'uso razionale della mente.
Poi ricordo che di fatto escono sparati dal feudalesimo, finito praticamente da poco, quindi la loro struttura sociale e il rapportarsi con gli altri è di dominio e sottomissione, mentre da noi migliaia di anni fa ci fu la diffusione del concetto di diritto, a cui si soprappone l'ugualianza anche con la religione, diverso dalla cieca obbedienza.
A ogni video che guardo sul giappone mi passa sempre più la voglia di andarci a vivere🙁
io proprio non capisco che ci sia di interessante nel vivere da queste parti. Cosa ben diversa è venirci a fare le vacanze.
beh ad esempio io e il mio fidanzato siamo grandi appassionati di anime, manga e videogiochi quindi c'è sempre stata questa attrazione per il Giappone però ammetto che non mi aspettavo tutte queste complicazioni.
ah, motivazioni culturali profonde, er mejo del Giappone! Per fortuna non per lo zen o altre tradizioni ridicole... tipo giapponesi che venissero in Italia per adorare Maria De Filippi, come si potrebbe essere razzisti nei loro confronti???? Incredibbbile!!!!
Estetica Marina, l'estetica ha un valore culturale importante.
l'estetica è ben altro e non difetta in Giappone
Ciao Federico, questo video è molto serio e interessante da seguire e ci invita a togliere i prosciutti dagli occhi e vedere in faccia la realtà, tutto mondo è paese, bravo Federico e grazie per raccontarci in ogni video il vero Giappone
Ps. posso condividere il tuo video sul mio forum per segnalare anche questi temi? Grazie! :)
grazie e certamente puoi fare quello che vuoi
Mi dispiace molto per i tuoi figli, ma fidati che anche qui in Italia non siamo mesi meglio. Facciamo ancora nette differenze tra nord e sud, litighiamo su quale accento sia più bello e siamo tutti italiani solo alle partite dei mondiali o alle olimpiadi. I bambini più degli adulti, a volte, sanno essere taglienti e crudeli con le parole ed in Giappone, in particolare tutto ciò che non è allieneato agli standard è visto come "non buono". Perciò in bocca al lupo alla tua famiglia!
Il fatto che ti controllino non è razzismo.
Michele Marafioti forse sarebbe giusto farlo una volta, ma non ogni volta!
per forza sono razzisti con gli stranieri! a 6:25 passi col rosso!!! :-))))))) hahahaha
Grazie come sempre per mostrare la realtà dei fatti, il Giappone come ogni paese ha i suoi pro e i suoi contro!
certamente
Ti diro', sul subito la cosa mi faceva rattristare poi, parlandone con vari altri stranieri veniva fuori uno schema fisso in comune oltre a quel che riguarda l'istituzione anche per i piccoli problemi quotidiani e allora ho iniziato a fregarmene. Tutto il mondo e' paese con i suoi pro ed i suoi contro. Forza e coraggio compatriota !
ti ringrazio :-)
So che sono passati molti anni dal video ma spero possa rispondere. Come si chiama il luogo subito all'inizio del video e in che zona della città è? Grazie
fai dei video interessantissimi. sei stato una piacevolissima scoperta. mi spiace che ogni mondo è paese. questa storia del razzismo soprattutto tra i bambini la trovo particolarmente odiosa. sinceramente trovo affascinante la doppia nazionalità e i tuoi figli devono ritenersi fortunati di assorbire due culture così distanti.
Veramente mi viene da apprezzare l'amore dei giapponesi per la loro identità... Il razzismo è ovunque, anche spostandosi da una regione all'altra. Prova ad andare in Liguria oppure in alcune zone tanto del sud che del nord e vedi quanto sono accoglienti! La differenza è che non possono perseguirti per legge perché sei comunque italiano... tutto quello che possono fare comunque lo fanno, anche senza motivo. La cattiveria a scuola è sempre esistita, anche nella scuola del mio paese ogni scusa era buona per fare o dire cattiverie a questo o a quello: non vi era alcun motivo per farle, di certo non gli avevano detto i genitori di prendere in giro chi era povero, o cicciottello o meridionale, per cui i bambini non sono esenti dalla cattiveria (non si trattava affatto di famiglie disagiate).
marina vitali studia , grandissima ignorante!!!
Bel video, anche se tratta di un argomento che definire spiacevole sarebbe un eufemismo.
Non molti anni fa per me, appassionato di anime e cultura pop giapponese, il Giappone sembrava l'Eden in terra con quel mescolarsi di antico e moderno, tutto scintillante, pieno di luci colorate, robot spazzini, maid ammiccanti e samurai in katana. Non è più così già da qualche tempo avendo, per fortuna, trovato canali anche come il tuo che parlano del Giappone "di tutti i giorni" e che qualche volta mostrano la parte meno bella di quest'isola alla fine dell'est.
Intendiamoci, non vuol dire che ora io odi il Giappone, ma con la consapevolezza (ed anche l'età) ti rendi conto che tra il bianco ed il nero c'è una enorme striscia di grigio.
Ogni realtà ce l'ha e mi dispiace che sia capitato a te ma sopratutto stia capitando ai tuoi figli.
Leggendo qualche commento mi sono posto anche io la domanda: ma qui in Italia come reagiremmo? Ed è una domanda a cui non so rispondere, so solo dire che è una domanda a cui probabilmente è impossibile rispondere. Sarebbe anche sbagliato voler risponde anzi, dato che la realtà è talmente sfaccettata e varia che non può esistere una sola risposta. Conosco posti in cui esiste razzismo anche a livelli descritti da te nel video ed altri in cui invece è assente. Magari sì, presente a livelli "più alti", ma fin da bambini no.
Ma la cosa che mi fa "preoccupare" (tra molte virgolette) è che invece, da quanto dici in video e ho sentito da altre parti, questo razzismo per il non-giapponese, in Giappone, è estremamente trasversale. Dal paesino di campagna alla metropoli. Con la differenza che si vede di più o di meno in base alle esigenze lavorative.
E pensare che io non ho mai letto un manga...Non credo che in Italia si possa presentare la stessa situazione: sia chiaro che gli idioti sono ovunque ma gli italiani non sono poi così "crudeli". I miei figli verrebbero visti semplicemente come gli altri e nel caso si venisse a sapere dalla parte giapponese, credo che riscuoterebbero solo vantaggi. Purtroppo con le altre nazionalità non succede sempre così...
DalGiappone - FEDERICO NORSA in Giappone日本 Purtroppo credo che tu abbia ragione. Il Giappone ha sempre, storicamente, sviluppato politiche di chiusura e di estremo nazionalismo data la sua particolare struttura sociale e geografica (essendo un'isola alla fin fine). L'Italia invece è sempre stato crocevia di popoli e culture.
Certo non li sto giustificando, specialmente in un periodo storico in cui i confini nazionali sono praticamente inesistenti e lo spostarsi da una parte all'altra del mondo è molto più semplice fin'anche rispetto a pochi anni fa.
Però non li posso nemmeno demonizzare ecco...
Spero che con l'incremento del turismo e degli scambi culturali (anche in vista delle prossime Olimpiadi li in Giappone) i giapponesi imparino il prima possibile a disfarsi di certe "abitudini culturali".
le mie figlie sono già al liceo e non è mai successo che nessun compagno di classe abbia trattato i ragazzi non italiani nel modo in cui è stato trattato tuofiglio, se dovesse succedere una cosa del genere ( mi riferisco al biglieto sulla schiena)l'autore della cosa finirebbe dritto in presidenza e i suoi genitori verrebbero di sicuro contattati dal preside. Ma io abito nella terra dei partigiani, da noi ci si vergogna parecchio ad essere razzisti....poi è chjiaro che generalizzare è sempre sbagliato, dei razzisti ci sono anche qui. ma non è una cosa che viene tollerata .
PS= quello che hai detto mi ha fatto arrabbiare parecchio emi fa capire che il giappone è un paese molto indietro culturalmente parlando ,grazie per li salame che mi hai tolto dagli occhi :-)
Meientar io ora ho 14 anni e sono appassionata di Giappone. Mi piacerebbe abitare per un lungo periodo in Giappone. Ma ci sto ripensando, ci sono tanti lati negativi del Giappone ingiusti e troppo differenti dal nostro paese.
Sofia Giordani sai, sei ancora giovanissima quindi di tempo per provare a fare quest'esperienza ne hai davanti a te ancora tantissimo. Non volendo fare troppo il Capitan Ovvio della situazione ti dico di non lasciarti demoralizzare troppo dal discorso che abbiamo fatto in questo frangente. Sicuramente il Giappone non è il paradiso in terra ma non bisogna nemmeno demonizzarlo. Se sei appassionata di Giappone e ne hai l'opportunità sono comunque convinto che fare un'esperienza diretta sul campo, anche magari frequentando 1 anno di scuola in Giappone (come molti mi pare facciano e sia il metodo più facile per poter entrare nel Paese), sia comunque una buona cosa. Perché al di la di tutti i nostri discorsi se lo stare li, in quelle situazioni, per te è sopportabile lo potrai giudicare solo tu vivendoci.
Il Giappone, come anche tutti gli altri Paesi al mondo, hanno la propria cultura e le proprie usanze che fin quando uno non ci vive non riuscirà mai a comprendere, nemmeno vedendo dei dettagliatissimi video su internet :)
Ciao Federico. Grazie come sempre per trasmetterci le tue impressioni e sempre nuovi argomenti di dibattito. Posso dirlo che è una bella mer*a o è maleducato? Spero che i giapponesi non si offendano e non mi prendano le impronte. I cavilli legali e le consensuali condizioni di micro razzismo e ignoranza che i giapponesi infliggono a uno straniero adulto sono una bella vergogna, soprattutto perché sono le tante piccole cose che a sommarsi creano una bella incazzatura. Quello che davvero mi fa è inalberare è che un bambino debba subire e subirá per il resto della vita una condizione per cui dovrá lavorare 1000 volte in più degli altri per farsi rispettare e forse non sarà nemmeno sufficiente. Che dire, amici cari, del vostro razzismo saprei giusto giusto un posto dove infilarlo...
ah ah, mi hai tolto le parole di bocca!
In primis un abbraccio forte forte ai tuoi bellissimi bambini! In particolare al grande! Mi dispiace tantissimo che abbia subito angherie :( Devo ammettere, però, che avrei immaginato più il piccolo nella situazione del grande perché ha dei lineamenti e una fisicità più mista (ti assomiglia :D). In ogni caso è esattamente come dici tu, i figli (almeno fino ad una certa età) sono lo specchio della propria famiglia, quindi dei genitori e di conseguenza della società. Il problema del razzismo è una questione molto seria anche in Italia però rimango allibita nel sentire che in Giappone determinate discriminazioni siano legali! Avevo sentito parlare del problema della doppia cittadinanza da una coppia di youtubers, dove la moglie canadese per poter tornare nella propria casa è costretta a fare un visto di soggiorno, per me sarebbe un peso terribile! Il vero problema non è che non si cambino le leggi, ma è che non si vogliono cambiare; se non si cambia mentalità, smettendo di aver paura del nuovo e del diverso non si ha speranza di crescita in tutti i campi e le discriminazioni saranno problemi all'ordine del giorno... :(
Grazie e riporterò direttamente l'abbraccio. Purtroppo per loro, chi per il lungo e chi per il largo i miei figli mi assomigliano entrambi...
La cosa del cognome ai figli dopo sposati è assurda! Cosi come la cittadinanza!
e perche'?
forse il razzismo si avverte e pesa tanto più quanto rimaniamo allungo nel pensare che non esiste, o che lì non esiste, o che in Italia non esista.
Io in Giappine, da turista che conosceva la lingua e i modi giapponesi ho visto atti di razzismo nei miei confronti già la seconda volta che mettevo piede nel paese, ed è solo ripagando il razzista con la stessa moneta, ovvero facendo notare in corretto giapponese che i modi con cui venivo trattato mi sembravano di altre parti asiatiche..
In Italia la maggior parte degli italiani non vede il razzismo, ed è pronta a dire: “ si ma...”, “non sono razzista, ma..”.
Il Giappone, il giapponese medio, la mia è chiaramente una generalizzazione, è xenofobo più che razzista, so che le due cose sono a uso complementare, ma hanno una piccola sfumatura.
grazie del video
Video molto interessante, situazione molto simile anche in Thailandia.
Video come sempre super interessante! Ci sono particolari stereotipi negativi sugli europei? Conosco quelli sui cinesi e sugli americani, ma non quelli riguardanti noi italiani/europei. Secondo te questo del razzismo è un fenomeno che andrà a diminuire nei prossimi anni? Ho tanti amici giapponesi e, seppur conoscendo bene il problema in terra nipponica, da parte loro ho visto sempre tanto interesse e stima nei confronti di noi occidentali.
assolutamente noi Italiani siamo amatissimi. Le stereotipo è sicuramente quello del donnaiolo e della cucina.
ciao Federico, sempre un piacere i tuoi video.. non avrei pensato che un paese così all'avanguardia come il Giappone fosse così razzista, questo fa capire che non è tutto oro quel che luccica..
si si, paese all'avanguardia...;-)
Chiacchierata fantastica! Mi sembrava di stare in macchina con te😉. Io vivo all'estero da un paio di anni e mi è capitato di sentirmi non accettato! Non immagino cosa possa essere per un bambino! Alla prossima
Caro Federico, complimenti per il tuo canale.
Io penso che alla base del razzismo c'è la storica radice protezionista che permea tutto il Giappone, da sempre. Sono degli isolani, dopotutto. I primi "gaijin" ad arrivare furono i portoghesi e gli olandesi. Venivano confinati su un'isoletta artificiale nel porto di Nagasaki perché magari il governo di allora non voleva la cosa più naturale di questi tempi moderni: l'inter-razzialità, la mescolanza tra razze differenti. Cosa che la tua famiglia splendidamente rappresenta (con enorme valore culturale, unico). A oggi, quanti expat tra studio e soprattutto lavoro vivono in Giappone? Quanti popoli (soprattutto questo dato m'interessa) provenienti dalle zone più sottosviluppate del pianeta vengono autorizzati a sbarcare in Giappone per essere avviati a una vita normale, dignitosa? E soprattutto...quante e quali religioni vengono tollerate? Come vedono i musulmani?
Il razzismo è curabile perché è semplice ignoranza. Ciò che è più difficile da lavare dalle menti è la xenofobia (io l'ho subita a Londra, precludendomi il diritto al lavoro, ad esempio perché non essendo un "natural speaker" o "white British" ho dovuto ripiegare nelle company che per legge non possono discriminare quindi nei vari Starbucks, Pret a Manger, Abokado etc.) e in una società sicuramente gerarchica come il Giappone c'è questo fattore. Bisognerebbe sviluppare forse una New York giapponese, un oasi felice fatta di vero "melting pot". L'unico difetto dei posti come New York è che tende a essere a misura di persone benestanti però non ti fa sentire "gaijin" ossia ti senti straniero in mezzo ad altri stranieri e come valore aggiunto ad altri valori presenti. Questa è la strada, la società moderna secondo me più giusta per tutti.
Saluti!
Innanzitutto grazie mille per questo video e in generale per il tuo canale: il punto di vista di un italiano che vive ormai da molto in Giappone è veramente interessante e sei bravo nell'esporre le cose sempre in modo diplomatico e competente.
Ti vorrei fare una domanda, però. In un altro video ho visto che tuo figlio (uno dei due non so bene quale), pratica Shorinji Kempo e volevo sapere se anche in quel contesto ha subito comportamenti razzisti da parte dei suoi compagni o dei sensei.
Grazie mille e continua così!
ti ringrazio. Mio figlio, da quando frequenta la nuova scuola non ha mai più avuto alcun problema. Considera però che non si tratta di pubblico.
Da russa in italia posso dire di aver subito di tutto. Sono venuta qua ormai quasi 20 anni fa, a 5 anni, e devo dire che la scuola è stata un incubo attroce che mi ha portato alla depressione. Anche io vivevo in un paesino (neanche tanto piccolo, un comune nel mantovano)... alle elementari ero sempre isolata e una volta una bambina stava invitando tutta la classe al suo compleanno tranne me... mi ha passato oltre dicendo 'mia mamma non vuole perché non sei italiana' 😅😅😅 alle medie un ragazzino mi aveva preso di mira urlando in classe che tanto sono una russa di m***a e non capisco niente... vi lascio immaginare alle superiori. Poi con gli anni le cose sono cambiate un pochino, ora frequento l'università e diciamo c'è abbastanza equità.. Alle superiori addirittira alcuni professori (tra cui una in particolare) mi avevano preso di mira e anche se rispondevo benissimo mi davano il 6 guardando storto.. inutile dire che i miei compagni lo notavano e alcuni pure me lo dicevano, ma nessuno ovviamente non ha mai preso le mie difese. L'unica volta che ho provato a ribattere la professoressa mi aveva guardato malissimo dicendo E vabbe a cosa ti serve.... poi lo vedo che non ti piace la mia materia (???)
Per non parlare poi di quando dovevamo trovare un appartamento per un amico di famiglia (che lavorava e tutto) e l'immobiliare voleva 300 garanzie dicendo che 'è vero che vive qua da 10 anni e ci lavora... MA...'
Purtroppo il razzismo, c'è ovunque tra i popolani in primis... poi ovviamente non tutti sono così.
Ma secondo me non dovresti fidarti tanto di quelli che ti dicono che tuo figlio sarebbe stato bene qua in italia (almeno quando ho studiato io) soprattutto con i ragazzi sono molto cattivi ricordo che da noi avevano chiuso un cinese e un indiano nell'armadio così 'imparavano' come prendere dei bei voti facendoli sembrare più stupidi (sia mai che uno straniero sia più intelligente di un italiano!!!!!' 😔
Quello che posso consigliare a tuo figlio è di rimbocarsi le maniche, circondarsi di amici e andare in un'università in una città grande. La differenza è abissale e le discriminazioni, per esperienza, sono meno o non così palesi.
mi spiace molto per quel che hai dovuto subire e purtroppo la stupidità non ha nazionalità. Conosco bene la provincia mantovana che è particolarmente chiusa, soprattutto nei paesi. Ti stupirai nel sapere che ho vissuto 6 anni a Campitello...
@@DalGiappone ma no figurati, da più grandi si impara a mandare a quel paese, da ragazzini ovviamente tutto questo fa stare male e tipo io mi sono chiusa e ho iniziato guardare sempre anime notte e giorno. Da adulti molte cose cambiano, anche se gli sguardi della gente di paese no purtroppo..
Infatti questa forzatura sociale giapponese tipo del uscire alla sera coi colleghi se no ti guardano male ecc... per me sarebbe invivibile 😅 credo che mi sentirei sempre fuori posto, costretta a qualcosa che non voglio diciamo.
Il mio commento era, comunque, più che altro una risposta a tutti quelli che dicono 'in italia non succede' e 'lo avrebbero trattato come un dio qua!!!' perché secondo me le cose vanno dette come stanno e non bisogna generalizzare. Basta guardare il caso della vittoria di Mahmood ( la canzone Soldi) deriso dallo stesso premier (presumo intuisci quale dei due) e sui social con insinuazioni pesanti tipo che l'hanno fatto vincere perché è bastardato, per pietà. L'italia non è tollerante come si vuole far credere, o almeno, non nei paesini. Poi in città è diverso, un po' perché la gente è più istruita, aperta e un po' perché ci sono più stranieri... ma penso sia così anche in Giappone.
Ti dirò, ora studio a Verona e la differenza la noto, anche solo da come mi guardano i commessi o quando i professori pronunciano il mio nome.
Capisco quindi il tuo ragazzo come doveva sentirsi ma sono sicura che avrà anche lui la sua rivincita nella vita (te lo dico io, che potrei sembrare cattiva, ma sono andata all'università e me la cavo bene mentre quelli che mi deridevano ho sentito che o sono disoccupati o non riuscivano a passare gli esami e hanno abbandonato😄)
Sono certa che le cose si sistemano sempre nel migliore dei modi
L'unica cosa è che purtroppo sono cose che segnano, ma Edoardo è un bravo ragazzo intelligente e sono sicura riuscirà a inserirsi e stare bene, oppure deciderà di dare una svolta alla sua vita, starà a lui decidere
Magari parliamo tanto di giappone e italia ma vorrà andare in australia 😁😁😁
@@dawnsshine Ripeto che la stupidità non ha nazionalità, ma io sono tra quelli che dicono che sicuramente molte cose in Italia non succedono. Tu parli di disagi personali legati all'ignoranze delle persone, ma non puoi portare nessun esempio italiano di razzismo legiferato oppure legato ad regolamenti od usi e consuetudini depositate. Da questo punto di vista la tua vita sarà sempre in salita, cosa che non sarebbe mai successa da queste parti.
Condivido in pieno la tua incaxxatura per quello che i tuoi racconti confermano essere razzismo vero e proprio. Io adoro venire in Giappone ma (e lo ripeto sempre a tutti i miei amici o conoscenti che sanno della mia passione) solo ed esclusivamente come turista, non ci vivrei mai (anche se poi non puoi mai sapere la vita quali scherzi ti combina😉)proprio per le tante, troppe contraddizioni di questo (cmq bellissimo)Paese.
Ma giusto per sdrammatizzare l'argomento: nel video sentivo dei tuoi problemi, in quanto straniero, con le carte di credito e dei tuoi 'imbarazzi' con tua moglie per via delle spese....ma il diamante di cui parli, non potresti comprarglielo in contanti così risolvi?😂😉
Ciao Federico, intanto grazie per i video, molto interessanti. Volevo chiederti, se hai idea: hai detto che i tuoi figli anche se "cedono" la cittadinanza italiana, questa cessione avviene solo in giappone e in italia non viene registrata, è corretto? Quindi terrebbero il doppio passaporto e non avrebbero problemi a fare i documenti d'identità etc in Italia, che tu sappia? Sempre secondo questo discorso, se tu prendessi la cittadinanza in Giappone, lasciando quindi quella Italia, cosa accade? Che in Italia non ti viene registrata la cessione e tieni il doppio passaporto? Oppure puoi tornare in Italia a chiedere la cittadinanza italiana, e così tenerne 2 (come poi accade con chi prende la cittadinanza filippina e poi torna indietro, tenendole entrambe)? Grazie e continua così :)
in Italia, sempre che tu non lo voglia fare esplicitamente e solo direttamente, la cittadinanza non la perdi mai qualunque altra cosa tu vada a dichiarare ad un altro stato (esattamente come il caso dei miei figli).
Hmm...quindi tu hai fatto o farai la richiesta per quella giapponese, senza dir nulla all'Italia? Non ti chiedono di dimostrare di aver ceduto quella italiana, visto che sapranno che avviene questo giochetto?
Simone Rosmarino no, a me proprio non interessa affatto diventare giapponese... e non capisco l'interesse della gente in questo (cosa diversa è il visto). Tra l'altro non è esattamente una passeggiata prendere la cittadinanza e oltre ai requisiti personali, devi anche sostenere un esame di kanji ad un certo livello. In Italia non è vietata la doppia cittadinanza quindi qualunque cosa tu vada fare fuori non è importante, rinunce comprese (ripeto che per i mei figli non c'è questo problema, ma nel caso il documento dovesse essere originale dello stato di provenienza, rinunci ed il giorno dopo rifai la domanda per diventare italiano...)
DalGiappone - FEDERICO NORSA in Giappone日本 beh almeno è meno sbattimento nel star sempre con l'ansia che per un motivo o l'altro non ti rinnovino il visto sicuramente. non è questione di voler "diventare", perché certo non ti si cambia la forma degli occhi con due documenti :) del test di kanji non mi risultava ma magari è cambiata la cosa
... il mio visto come quello di mia moglie in Italia sono permanenti. Una volta diventare giapponesi era molto più semplice e bastava anche solo essere adattati (che una cosa normale da queste parti per continuare il nome delle famiglie) ma poi qualcuno "l'ha fatta grossa" quindi le cose sono cambiare.
Purtroppo ogni cultura a pregi e difetti... e molti paesi vedono gli stranieri come tali anche dopo anni di integrazione... Mi madre ad esempio ha dovuto rinunciare alla nazionalità francese per potersi sposare in italia, e da piccola veniva presa in giro perché non parlava italiano... purtroppo la tolleranza ed il rispetto sono dure da sradicare in paesi molto nazionalisti... poi in un paese che è rimasto chiuso nei confronti degli stati esteri come il Giappone penso sia ancora più dura... l'importante è avere un posto dove ci ci senta a casa nono stante tutto... e sperare che pur proteggendo le proprie origini e i propri valori in un futuro ci sia più equità e tolleranza...
ed infatti qui non mi sentirò mai casa perché saranno proprio i giapponesi a ricordarmelo nonostante, al contrario loro, io abbia veramente comprato...
Cose assurde... mi spiace, soprattutto per i tuoi figli. che però verranno su certamente consapevoli di questi ingiusti razzismi. un saluto
si, lo stanno scoprendo sulla propria pelle...e speriamo che in futuro non facciano "i giapponesi" ma utilizzino l'esperienza per aiutare qualcuno
DalGiappone - FEDERICO NORSA in Giappone日本 Sarà sicuramente così come ti auguri. E avranno un punto di forza in più per affrontare la vita.
oltre al loro ingombrante papà ;-)
Qualunque cittadino di qualunque nazione, a patto che possa garantire un introito regolare (stipendio con contratto a tempo indeterminato o pensione anche se maturata all'estero. può aprire un conto in qualunque banca italiana (scegliendo la meno truffaldina, questo va detto), ed ottenere carta di credito e bancomat. Non vi è alcuna necessità di appoggiarsi al conto del coniuge Italiano. Non solo ma i coniugi possono avere il conto cointestato.
purtroppo da qualche anno non più se non sei residente. Anche per gli italiani al 100% come me, ho dovuto chiudere i miei conti e aprire un conto per non residenti che ha dei costi criminali e che tra l'altro non tutte le banche offrono (e continuo ad avere casa di proprietà ed introiti nel bel paese)
La faccende riguardo tuo figlio sono veramente vergognose, quasi da disprezzare me stesso in quanto essere umano sapendo che, magari, fossi cresciuto in un altro modo, sarei stato capace di fare anche io una cosa del genere. Terrificante.
sinceramente anche io nella mia vita ho fatto molti errori, solo che adesso mi rendo conto ...
Di errori ne abbiam fatti e ne faremo sicuramente a tonnellate tutti, naturalmente l'esperienza gioca un suo ruolo all'interno dell'argomento. Purtroppo i bambini son bambini, la colpa sicuramente non è loro.
mah... semplicemente sono umani con meno inibizioni culturali.
ciao e da poco che seguo i tuoi video e mi piacciono molto.
sei vario ,descrittivo e spieghi in modo parecchio chiaro.
tra le altre curiosità ne avrei una siccome sono uno dei nn moltissimi italiani che seguono il sumo tu lo segui?
se si a che punto è il seguito della popolazione a proposito di questa disciplina...così,per sommi capi ehhh...grazie mille.
Alfio Squadrani il sumo è seguitissimo sia dagli uomini che dalle donne di una certa età. Contrariamente ad altri sport, tutti i giorni viene trasmesso in televisione
ah però,interessante..quindi probabilmente i giovani in genere si interessano di altri sport e nettamente meno del sumo...un pò mi dispiace...immagino seguano una forte occidentalizzazione anche nei gusti sportivi....mi dispiace ci siano questi screzi razzisti...ma ogni ghetto del mondo ne ha secondo me...
Ciao Fede. Grazie di aver rifatto il video :). Questo discorso sul razzismo mi ha fatto nascere una domanda: in Giappone esiste ( e quanto) il razzismo tra giapponesi? ( in base al luogo, istruzione ecc). Facendo un paragone con l'Italia? Grazie.
si, ma personalmente li vedo molto meno classisti degli italiani
Ciao Federico, un video chiaro che va a spiegare "nel pratico" cosa si debba subire se non si è giapponesi. Una curiosità, che lavoro fai?
sono una ballerina di danza classica
+DalGiappone - FEDERICO NORSA in Giappone日本 😂😂😂
Episodi come quelli raccontati da Federico sono molto rari qui in Italia, per fortuna... e quando avvengono subiscono la gogna pubblica
una domanda , al minuto 5.40 dici che in giappone l'unico genitore che può dare il cognome al bambino è quello che è cittadino giapponese, e se fossero entrambi stranieri ? della serie una coppia di italiani è li da un anno e nasce il figlio, di chi è il cognome ?
se sono stranieri, varrà solo il diritto straniero e non quello giapponese
Nella mia ignoranza in materia penso che sia una situazione alquanto impossibile. Avere la cittadinanza giapponese, da quello che so, è quasi impossibile a meno che non sei sposato già con un giapponese.
gamisensei credo che il problema del ciglione dato dal cittadino giapponese sussista solo nelle coppie miste e quindi con figlio che hanno diritto alla cittadinanza giapponese! Se una coppia italiana si trasferisce in Giappone e nel mentre fa un figlio, esso non è cittadino Giappone ma italiano.. non so se mi sono spiegata
capito, grazie per la delucidazione , ho dato erroneamente per scontato che un figlio nato in giappone possa ottenere la cittadonanza , perché in italia è così a quanto mi ricordo
Se non erro in Italia vale lo ius sanguinis, ovvero la cittadinanza per discendenza di sangue, ed anche lo ius soli, ovvero se si nasce sul territorio italiano. Solo che ci sono eccezioni, come ad esempio se nasci da genitori che non hanno la cittadinanza italiana per diventare cittadino italiano devi avere almeno uno dei due genitori che sia legalmente residente in Italia da 5 anni (prima della tua nascita) e che abbia un reddito minimo costante.
Ci sono altre cose ma è meglio se te le vai a leggere che sono più specificate :p
Triste,veramente triste.Un caro abbraccio al primogenito.
queste "riflessioni on the road" gustano!
E' successo anche a me sia in Giappone che in Inghilterra. La scusa in Giappone non l'ho mai capita, in Inghilterra invece sono stati chiari: niente golden licence a chi ha fatto la patente all'estero cusa il fatto che loro guidano tenendo la sinistra. Morale...ho rifatto la patente nel Regno Unito (con obbligo di 12 lezioni che non mi servivano ma che mi sono costate una botta), cos'ì pensavo che l'assicurazione sarebbe stata meno salata. Mi sbagliavo: non avevo la cittadinanza. Così, dopo i dovuti anni, ho richiesto la cittadinanza, ho prestato giuramento alla Corona "Oath of Allegiance" e sono stata naturalizzata British Citizen. Cosa succederà con il Brexit proprio non so...
l'anno scorso ho ricevuto la sperata riga d'oro: oltre a 7 anni per la mia patente di categoria "grande", solo perché straniero e nonostante gli accordi internazionali in essere e i 30 anni di patente sulle spalle...
questi video in macchina li amo davvero
Sarà, ma mi sembra che tu sia piuttosto prevenuto, perchè quando a 2:58 dici che nel 1946 i padri costituenti giapponesi "su pressione americana" fecero una costituzione antirazzista, stai dimenticando che con l'ausilio di due bombe atomiche, quel Grande Paese aveva certamente "esportato" la democrazia, però nel 1941 aveva anche "esportato" tutti i cittadini americani di origine giapponese in Alaska, da dove - pare - non tornò nessuno. Inoltre quel Grande Paese nel 1946 aveva ancora al suo interno la segregazione razziale, che venne abolita soltanto nel 1969, e soltanto dopo il sacrificio di moltissima gente, tra cui un certo Kennedy e un certo Martin Luther King.
e allora? io sto parlando del Giappone e non ho mai detto che gli americani siano stati dei santi....anzi!
Federico una domanda: per le votazioni è accessibile andare all'ambasciata ? Sai ci sarà il referendum costituzionale il 4 dicembre!!
donypina Attraverso la Farnesina puoi fare richiesta dei moduli per votare dall'estero e dopodiché ti verranno recapitati alla tua residenza. Dovrai spedire questi documenti secondo le direttive che ti verranno dette. In ogni caso c'è un video di Federico del 2011 im cui mostrava come votare per i referendum dell'epoca.
mi arriva sempre tutto a casa per posta e di solito voto sempre prima rispetto all'Italia
:-) è automatico dal momento che ti iscrivi all' AIRE
Andrai a votare Federico? Mi sono sempre chiesta se gli italiani, una volta emigrati all'estero, avessero ancora a cuore queste cose. Ovviamente non ti giudico, la mia è solo curiosità.
donypina mi viene regolarmente spedito tutto a casa in busta chiusa: voto e poi rispedisco in consolato
Ciao federico una precisazione sul cognome ,e praticamente impossibile o minimo al 99% che un gaijin uomo prenda il cognome giapponese,per via dell eredita,perche entrerebbe di diritto nella famiglia es nakamura ,meschino e cattivo ma e vero.es se dovesse succedere qualcosa di brutto a tua moglie (facciamo le corna) e il giorno dopo muore il fratello o i@padre a te non verrebbe dato neanche un centesimo,viceversa se tua moglie ti da il suo cognome entreresti e acquseresti ai diritti giapponesi compresa eredita ,e la sua famiglia dovrebbe dividere l eredeita con te,
Grande Fede! I tuoi video sempre chiari e diretti 😀
grazie!
ma a cosa serve la foto alle iridi?
Federico hai ragione ma secondo me gli stranieri ricchi non hanno la stessa sorte di quelli "più poveri". Mi viene in mente un video in cui parlavano della storia dell'amministratore delegato di Nissan (un brasiliano); dopo essere stato assunto in quell'azienda e aver salvato il marchio ( riproponendo anche una supercar dopo più di 10 anni ) è stato trattato come un eroe di stato. Mi ricordo inoltre che la gente ( anche donne ) gli gliedeva l'autografo. 2 pesi e 2 misure o solo apparenza?
ma no, non c'entra nulla: tutti sono uguali. Carlos Ghosn è stato messo li dopo che la Renault (dove già era vice presidente) si è comprata quasi mezza nissan: è impensabile che gli strisciainti nipponici non fossero li a leccare il culo al proprio datore di lavoro...
Ma come fai a vivere in un paese così e non frustrarti? Da quello che ho capito, in Giappone, uno straniero non vale nulla, non viene visto bene, anche i tuoi figli rinunceranno (in Giappone) alla cittadinanza, cioé il paese fa finta di non sapere che esisti tu che sei italiano e che per il mondo siete italiani... ma stiamo scherzando? E questa sarebbe una società civile? Mi resta il dubbio. E poco mi interessa che i treni siano puntuali e il Giappone venga dipinto come un paese perfetto. Loro se lo dipingono così e lanciano quest'immagine e non vogliono "intrusi" proprio perché sennò si scoprono gli altarini, che sono altaroni. Tutto il mondo è paese, quindi.
Non esiste un paese perfetto
Anche se il Giappone ti obbliga a rinunciare alla cittadinanza, l'Italia non cessa di riconoscerti come suo cittadino nel resto del mondo
il Giappone è uno dei posti più belli al mondo da visitare..ma viverci da straniero credo sia dura, come lo è qui in Italia ed in altre parti del mondo per gli stranieri..ci sono posti meno razzisti, ma più o meno tutti i paesi sono razzisti purtroppo
a livello legislativo no, poi ovviamente i coglioni esistono in tutto il mondo
Cose mai sentite! Dovrei veramente informarmi meglio sul tanto amato Giappone. Mi spiace per i tuoi figli, soprattutto Edo; digli di rispondere a questi soprusi, in fondo ha sangue italiano e chi meglio di noi alza la voce!
diciamo che lui è un italiano con il sangue giapponese...
i tuoi figli sono fortunati..nei prossimi 30 anni vedranno il cambiamento oppure le ceneri di questo paese. Per la mia patente DE allora è forse meglio che me la tengo italiana e faccio ogni anno la traduzione per guidare in giappone? ( anche se non ho ancora ben capito se quella traduzione è valida oppure no)
la traduzione la puoi fare solo il primo anno e non credo che tu abbia problemi a fare la conversione come è successo a me
C'e'.
Punto.
Fatevene una ragione.
Non si puo'cambiare.
Video molto importante da far vedere a ogni persona che pensa che il Giappone sia il paese perfetto !
Caro Federico, grazie per aver condiviso la tua esperienza. Che roba questi giapponesi, la cosa che meno capisco è il servilismo nei confronti degli americani visto che gli hanno sganciato la bomba atomica, questo proprio non lo capisco! Hanno trasformato le grandi città in città simil-americano, perfino il sistema dei semafori è uguale. Invece dovrebbero aborrire quella cultura e comunque la cultura occidentale in genere, invece... Cari saluti, Cristina
grazie a te! Vallo a sapere perché siano cosi frustrati: di fatto non amano gli americani, ma ciò nonostante li imitano in tutto
Non male per il civilissimo popolo giapponese!!!
Nei commenti vedo gente che parla come se in italia non ci fosse razzismo io da cittadino italiano di origini straniere si da bambini in Italia ho subito razzismo
C’è' una piccola differenza pero'.
Se tu subisci un atto di razzismo in Italia e in Occidente in genere ,puoi denunciare il fatto e lo puoi fare perché ci sono LEGGI contro il razzismo.
In Giappone NO.
Ti sembra la stessa cosa?
@@paullawson3558 Ma cosa stai dicendo? Se la gente non ti parla o pensa che tu faccia schifo perché sei straniero che reato starebbero commettendo? Dimmi la legge che vieta di essere razzisti e di non voler parlare o avere amici stranieri. Tutti i miei amici stranieri hanno sempre ricevuto attacchi razzisti di ogni tipo, anche solo il fatto che dopo esser nato e aver vissuto in Italia 17 anni non hai la cittadinanza e devi prepararti 6 mesi prima richiedendo visti e permessi solo per muoverti di 400km in Francia con la scuola, nonostante tu sia in tutto e per tutto italiano. Oppure avere affittuari che non ti danno la casa perché sei straniero, nonostante tu abbia tutte le garanzie e i requisiti, o la polizia che ti perquisisce spesso quando ti trovi in stazione mentre i tuoi amici bianchi non hanno mai ricevuto perquisizioni... Sono mille gli esempi di razzismo, e sono tutti legalmente legittimi.
@@paullawson3558ma che cazzo stai dicendo 😂😂😂
Sono arrivato al punto in cui parli delle carte di credito e del fatto che devi appoggiarti al conto di tua moglie, ma cosa succederebbe nel caso in cui non si trattasse di un soggetto sposato con una cittadina (come te), ma di un soggetto single che però vive e lavora stabilmente in Giappone?
io vivo in culo ai lupi ed i circuiti bancari di queste parti si comportano in questo modo con gli stranieri. Ho sentito persone che la carta l'hanno avuta anche da studente e quindi alla fine dipende dove sei e da quale banca vai...
grazie!
La bandiera sulla tua foto profilo?
Storicamente parlando è
cosa? è la bandiera da guerra
Non dia troppo peso a questi atteggiamenti. Il razzismo nasce dall'ignoranza e dalla stupidità. Spiace per il ragazzo ma ciò che non ammazza ingrassa: imparerà a vivere bene lo stesso e farà tesoro di queste sue esperienze.
Riguardo al trattamento diverso che hanno gli statunitensi nessuna meraviglia: li hanno sottomessi per 10 anni, dopo la seconda guerra mondiale, in modo molto duro e sicuramente i militari americani sono ancora temuti.
Infine se qualcuno non la chiama "San", con poche asciutte parole e con una faccia molto seria, lo rimetta al suo posto...vedrà che le farà pure l'inchino.
Saluti
sono d'accordo su tutto, tranne che per il San che proprio non capiscono...
Questo video è molto interessante perché ti fa capire che nonostante le apparenti differenze culturali le persone orribili esistono dappertutto. Essendo anche io nata da un genitore straniero posso capire cosa stiano passando i tuoi figli. A dir la verità il razzismo subito personalmente è una bazzecola in confronto a quello subito da mia madre (cose veramente AGGHIACCIANTI), ma la cosa che mi rattrista di più è sentirmi dire quasi giornalmente quanto sia fortunata ad essere bianca (all'apparenza) e non nera come lei. Auguro il meglio a te e ai tuoi figli e sono sicura che man mano che cresceranno capiranno quanto sono fortunati ad essere sia italiani che giapponesi.
All'l estero ho capito quanto é bello vivere in Italia ! E ricordo pure che prima di partire ci sputavo sopra! Ma poi ho capito che nn era così, livello rEligioso come sn combinati?
Razzismo e bullismo sono presenti a tutti i livelli in ogni tipo di società e paese, un padre vorrebbe proteggere i propri figli da ogni cosa possa turbarli..ma questo non è possibile...ovvio.
Ho subito sin da piccolo ogni forma di sfottò anche solo per gioco..perchè come dici tu Federico il bambino prende esempio dai genitori e dall'ambiente in cui cresce..i bambini nascono puri è la società che li rovina.
Bisogna reagire subito con fermezza oppure fregarsene per sempre, dipende dal carattere. Successe a mia sorella minore un caso di bullismo alle elementari..ho fatto vedere i sorci verdi ai ragazzini che la importunavano, da allora ogni giorno regalini e gesti gentili ed ora che sono passati anni e sono genitori ancora si ricordano e ci scherziamo su, la lezione di allora non l'hanno più scordata.
La violenza non è mai la risposta ai problemi...ma...colpiscine uno per educarne cento.
L'unica cosa che adorerei del giappone e che mi farebbe dimenticare ogni altro problema è la quasi totale assenza di criminalità, Roma e provincia sono diventati luoghi invivibili...
si, sarei d'accordo se non mi mettessero in nano secondo in prigione
...e poi c'è la yakuza..meglio stare calmi :)
Va bene , grazie per aver risposto alla mia domanda che mi facevo da un po di tempo , dici sempre che vuoi tornartene
in Italia ma resti in giappone . allora secondo te qual ' é il paese migliore dove trasferirsi al posto del Giappone ?
resto in Giappone non per mia scelta e siamo costretti a viverci, ma preferisco non dire altro. Io amo l'Italia nonostante i suoi problemi ma se tu hai questa passione per il Giappone non avrei nessuna ragione nel non consigliarti di provare questa esperienza che magari, come ad altri, porta buoni risultati. Dipende che esigenze hai ed in che condizioni sei: se cerchi lavoro, vai in America che offre sempre ed ancora la possibilità di coronare i propri sogni, sempre che questi esistano e siano fattibili
Hai parlato di militari americani ai quali non prendono le impronte digitali né fanno lo scaner retinico... ma vale anche per i civili americani? In ogni caso mi da fastidio la loro sottomissione verso gli Usa che dura dal dopoguerra, ancora di più se è unito ad un atteggiamento di superiorità nei confronti degli altri stranieri: deboli con i forti e forti con i deboli...
no, non mi risulta per i civili
Una volta a Seoul in Korea stavo andando in giro con un'amica coreana.
volevamo entrare in un locale ma il tizio alla porta punta il dito su ana scritta ...solo coreani , la mia amica si scusa con me . Io non mi sono offeso per niente , ma ho pensato che forse si sono rotti le palle del comportamento di certi stranieri
si, ma comunque questo è razzismo
Comunque alla fine della fiera la storia del "razzismo", se vogliamo essere sinceri, è una realtà presente un po' in tutte le parti del mondo, chi più chi meno, ognuna con le sue sfaccettature, che ovviamente dipendono anche dalla cultura presente nel paese stesso. Italia e Giappone penso siano simili per certi aspetti, intendo nell'accettazione di altre culture e inserimento nel sistema sociale del paese, basti pensare agli altri paesi europei; senza andare troppo lontani la Francia, Spagna ecc. Varie etnie che svolgono lavori di ogni tipo al pari del cittadino naturale di tale posto con gli stessi diritti.
In Italia, per esempio, arrivare a vedere forze dell'ordine di colore è ancora un miraggio. Penso che il succo di tutto sia lo Stato stesso che non permette ad un paese di aprirsi al mondo, ponendo certi limiti burocratici (come nel tuo video hai descritto), e lasciando il popolo chiuso nei loro pensieri e idee, chi per paura, chi per ignoranza o chi anche per una sorta di nazionalismo. Ovviamente non voglio fare di tutta l'erba un fascio, perché ci sono anche molte persone aperte di mentalità, soprattutto i giovani, ma c'è sempre quella parte di persone che rimane attaccata ai propri pregiudizi, influenzando negativamente i giovani, e mostrando comportamenti scorretti nei confronti di chi presenta anche solo una piccola sfumatura di grigio.
Detto ciò ti saluto Federico e continua a farne di video che sono tutti molto interessanti. Cerca di non sparire per lungo tempo hahahah
si, forse è come dici tu e come già detto anch'io nella vita ho fatto le mie sciocchezze a riguardo: ricordo i primi marocchini che arrivarono in Italia negli anni '80 e che fecero da "apripista", oppure i cinesi che era un popolo che si vedeva solo nei ristoranti, per poi finire i filippini da cui qualunque domestico, anche quelli ariani, presero il nome ...Tutto questo è razzismo ed è anche molto schifoso. Ad oggi di molte cose me ne pento tranne quando si tratta di diritto, che a parer mio non spetta a tutti a prescindere: mi risulta comunque impossibile paragonare l'Italia con il Giappone.
I tuoi video sono sempre molto interessanti 👍😂Continua cosi!!
grazie
Ciao,mi dispiace per gli episodi razzisti..ma il san a me lo hanno sempre usato.. tu lo parli bene il giapponese vero? Ho fatto un video sugli episodi razzisti a me capitati,mi piacerebbe sapere il tuo parere