" Il posto delle fragole " - Intervista a Emanuele Severino

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  • เผยแพร่เมื่อ 26 ม.ค. 2025

ความคิดเห็น • 45

  • @francescobray5639
    @francescobray5639 5 ปีที่แล้ว +9

    Bello, è un film sul divenire della coscienza e un approdo a una dimensione morale

  • @ornellaguidotti3072
    @ornellaguidotti3072 4 ปีที่แล้ว +1

    Gran bel commento. Grazie

  • @francescodamele2954
    @francescodamele2954 5 ปีที่แล้ว +7

    Immenso Emanuele Severino come sempre

  • @francescodamele2954
    @francescodamele2954 5 ปีที่แล้ว +16

    Emanuele Severino il filosofo più grande del 21º secolo

    • @alessioespositolangella1960
      @alessioespositolangella1960 ปีที่แล้ว +2

      Veramente non ho capito granché di quello che dice, intuisco solo che si ripete in continuazione.

  • @francescodamele2954
    @francescodamele2954 6 ปีที่แล้ว +2

    Immenso Emanuele Severino nella totalità dei casi

  • @francescodamele2954
    @francescodamele2954 5 ปีที่แล้ว +2

    Grandioso Emanuele Severino come sempre

  • @ilgattonero3124
    @ilgattonero3124 8 ปีที่แล้ว +22

    onestamente ho trovato molto più pessimista il posto delle fragole che il settimo sigillo perché, pur essendo vero che alla morte il protagonista rivede i suoi familiari ed è felice, di fatto in vita è stato triste (penso si possa dire che non l'ha davvero vissuta) e suo figlio tende a seguire le orme del padre in quanto della stessa natura e probabilmente si comporterà nello stesso modo il figlio del figlio visto che, pentimenti a parte, sono stati tutti cresciuti da persone gelide e inespressive.

    • @marcellovacca3155
      @marcellovacca3155 3 ปีที่แล้ว +10

      Ma un punto di speranza lo troviamo nella moglie del figlio, Marianne, che rifiuta la catena che porta dalla anziana nonna al marito, passando per il padre del marito, e si ripromette di lottare per spezzarla mettendo al mondo la creatura che porta in grembo.
      Isaak Borg è l'incarnazione più bella del detto "non è mai troppo tardi", perché anche negli ultimissimi anni della vita lui ha il coraggio di voler guardare e capire... e cambiare, prova ne è l'apertura di Marianne a lui e Sara che gli dichiara il suo amore, anche se in forma apparentemente semiseria.
      Questo film è davvero un capolavoro assoluto, (anche) perché lancia il messaggio che non è mai troppo tardi, neppure davanti alla morte, per pensare... e cambiare.

    • @neeru7298
      @neeru7298 3 ปีที่แล้ว +4

      @@marcellovacca3155 Grazie Marcello, oggi ho rivisto questo film bellissimo. Sentivo questa positività di fondo, ma non riuscivo ad esprimere a parole da cosa derivasse. Tu ci sei riuscito molto bene e hai aiutato a chiarire i miei pensieri riguardo alla pellicola. Nei film di Bergman ci sono spesso donne come Marianne, che in qualche modo portano un po' di speranza nel buio, un piccolo trionfo della vita sulla morte. Isaak, dal canto suo, ha nascosto sotto un velo di freddezza ed indifferenza una enorme solitudine e tristezza, prodotto di scelte poco coraggiose, di un po' di sfortuna, di genitori anaffettivi e del suo senso di inadeguatezza. Alla fine riesce a fare pace con se stesso, grazie a questo tuffo nei suoi ricordi e alla dolcezza di Marianne e dei giovani che incontra nel suo viaggio. La nota più triste del film è data dal figlio di Isaak, in cui purtroppo mi rivedo molto e nei confronti del quale Isaak prova un gran senso di colpa, almeno da quello che ho inteso.

    • @Mb_Drei
      @Mb_Drei 3 หลายเดือนก่อน

      Gatto, ma hai visto solo i primi 20 minuti di film e ti sei addormentato? Guarda che non c'è nulla di male ad ammetterlo: La tristezza di Isak riguardo la vita si limita soltanto a quella di un vecchio brontolone, come si può notare dalle sue risposte adorabili di fronte alle cortesie della governante con la quale stava litigando fino ad un momento prima.
      Non c'è nessun momento nel film che porti a pensare che Isak senta di aver sprecato la sua vita, solo che il viaggio lo porta finalmente ad uscire dalla casa nella quale si era rinchiuso e realizzare gli errori che ha commesso, basta vedere la sua espressione poco dopo essere partito quando gli viene detto che suo figlio lo odia dalla nuora.
      Evitando di analizzare troppo il resto del film o il passato di Isak, l'importante è che nel finale, come commentato da @marcellovacca3155, il messaggio è proprio "Non è mai troppo tardi".
      Non è una morale immediata in quanto il finale è molto più ancorato alla realtà rispetto ad un vissero felici e contenti, ma Isak vive abbastanza da riappacificarsi con la governante, ottenere con le congratulazioni sincere dei giovani che ha incontrato lungo la strada il suo titolo di professore onorario che all'inizio del film definiva "da idiota onorario", e soprattutto vedere il proprio figlio (che non dà segno di odiarlo) deciso a far funzionare la relazione con Marianne. Per questo alla fine si lascia condurre da Sara alla sponda della morte, per poi lasciarla andare e guardare verso suo padre felicemente.

  • @ilyamurom
    @ilyamurom 5 ปีที่แล้ว +13

    Non ha guardato bene ne "Il settimo sigillo", ne il ''Posto delle fragole''. Ha la specialità di rendere complicate le cose semplice. Il cinema non è laa sua specialità ;)

    • @antonioservillo6948
      @antonioservillo6948 5 ปีที่แล้ว +2

      Perfettamente d'accordo (e ne avrei da dire anche altre su questo cosiddetto filosofo).

    • @giovannigaiani829
      @giovannigaiani829 4 ปีที่แล้ว

      Il finale del film mi pare tutto tranne che speranzoso... Un uomo condannato alla solitudine.

    • @Mb_Drei
      @Mb_Drei 3 หลายเดือนก่อน +1

      A parte @ilyamurom che accusa Severino di rendere complicato quello che è uno dei registi più dannatamente intricati della storia del cinema facendo anche qualche errore di grammatica, Giovanni, ma di quale solitudine soffrirebbe Isak? Hai anche tu come altri in questa sezione commenti visto i primi venti minuti del film e poi ti sei addormentato? Isak ottiene l'amicizia dei giovani una volta che finalmente si decide ad uscire dalla casa nella quale si era rinchiuso, si riappacifica anche con la governante, e soprattutto trova il figlio che non solo non lo odia come ci era stato detto all'inizio del film, ma che ha anche intenzione di far funzionare il rapporto con sua moglie dopo essere stati distanti. Isak non è nemmeno solo nel finale del film, quando vede già suo padre oltre la sponda della morte e sorride felicemente. Dove sarebbe la solitudine??

  • @semanticmachine
    @semanticmachine 2 ปีที่แล้ว +7

    Semplicemente non ha capito il senso del film. La "tradizione religiosa dei padri" non c'entra un cazzo. Infatti anche la madre del protagonista è una "morta vivente" perché anche lei come il protagonista vive solo per portare avanti la vita. È questo il senso del film. Il protagonista, sua madre e suo figlio vivono la loro vita come una condanna, come qualcosa da trascinare in avanti giorno per giorno senza sapere perché lo si sta facendo. In questo film si parla di gente che a 38 anni desidera di morire, che ha già fatto un bilancio della sua vita e si è resa conto che la vita in sé per sé è qualcosa di disgustoso e assurdo e che siamo solo carne che vuole continuare a vivere un po' di più. Per questo l'orologio non ha più le lancette, perché in una vita che esiste solo per per riprodurre meccanicamente sé stessa (gli stessi gesti, le stesse necessità, gli stessi errori) non ha senso distinguere tra passato, presente e futuro. Il protagonista non impara dai suoi errori, semplicemente li ignora come ignora qualsiasi cosa che lo faccia soffrire o gli faccia sperare in una vita migliore di quella che già vive. Vive solo perché qualcuno prima di lui ha deciso che doveva vivere. Continua a vivere perché bisogna continuare a vivere, punto e basta. Bisogna rinnovare il rito. Questo è un discorso senza tempo, discorsi così vanno avanti da millenni. Leggetevi la Bibbia, leggetevi l'Ecclesiaste. Ridurre il discorso a "il mondo moderno contro la tradizione religiosa" significa dare un'interpretazione banale del film. Conoscendo il film e conoscendo Severino mi aspettavo che si mettesse a fare sparate sul nichilismo ma nemmeno quelle ha fatto. Mi sono beccato 7 minuti di roba di cui non si capisce un cazzo, ma va bene così.

    • @Wallace-oh6qy
      @Wallace-oh6qy ปีที่แล้ว

      Il suo non capire un cazzo è eterno

    • @cescorosa61
      @cescorosa61 ปีที่แล้ว +1

      A mio avviso il ragionamento di Severino non è così complicato: Bergman, il regista del Novecento, il regista della morte di Dio, proclamata da Nietzsche, il padre del Novecento, aderisce al vitalismo nietzschiano con lo splendore della cinematografia che esalta l'essere -- la realtà - mai occultato dallo stesso Nietzsche.

    • @Mb_Drei
      @Mb_Drei 3 หลายเดือนก่อน

      Lascia che ti dica che il tuo commento è soltanto una lettura del film di Bergman, e che per altro ignora completamente molti degli elementi principali del film come i tre giovani o l'arco di trasformazione del protagonista. Ammetto di non aver del tutto compreso la prospettiva riguardante la tradizione religiosa di Severino, ma sono più che d'accordo con lui sull'accezione quasi ottimista del Posto delle Fragole, quasi completamente opposta al Settimo Sigillo sulla morte e la vita.

  • @fidia_temple
    @fidia_temple 7 ปีที่แล้ว +2

    Grande!

  • @Danielemastandrea
    @Danielemastandrea 4 ปีที่แล้ว +11

    Un analisi incredibilmente poco interessante, pedìssequa e velleitaria.
    Questi professori di ontologia e teologia hanno la rara capacità di peccare costantemente di pretenziosità. Lasciassero la poetica dello sguardo ammaliato in mano a chi davanti al Cinema e alla vita sa rimanere estasiato in silenzio religioso, senza cucire circuiti labirintici sugli arrovellamenti isterici del non aver colto niente di sufficientemente interessante, meraviglioso e rivelativo, da bastare a se stesso. Professori del dir troppo (sul niente che sostituiscono alla grandiosità di inquadrature che non sono in grado di ammirare senza logorree così inoriginali).

    • @Mb_Drei
      @Mb_Drei 3 หลายเดือนก่อน

      L'unico logorroico e pretenzioso con quei paroloni qui sei tu, guarda te se Severino non può condividere la sua singolare riflessione sul cinema di Bergman solo perché insegna teologia.

  • @OrnellaGuidotti
    @OrnellaGuidotti 11 หลายเดือนก่อน

    E come disse Babette:"un'artista non e' mai solo:'

  • @salvatorecirillo374
    @salvatorecirillo374 9 ปีที่แล้ว +1

    Completamente d'accordo

  • @francescodamele2954
    @francescodamele2954 5 ปีที่แล้ว +2

    Emanuele Severino il filosofo con una intelligenza profonda e straordinaria

  • @francescodamele2954
    @francescodamele2954 5 ปีที่แล้ว +4

    Formidabile Emanuele Severino

  • @antonioservillo6948
    @antonioservillo6948 5 ปีที่แล้ว +8

    Chissà se il pennarello che ha in mano è Eterno oppure trapassa nella Gloria. Mah...a me Severino pare proprio il paradigma italiano del filosofume chiacchiere chiacchiere senza un contenuto vero e rotondo. Una specie di propaggine heideggeriana de noantri, privo però delle intuizioni interessanti che pure c'erano nel primo Heidegger (quello di Sein und Zeit). Sopravvalutatissimo.

    • @giuliogeromella1863
      @giuliogeromella1863 4 ปีที่แล้ว +4

      La tua prima frase è scorretta. Il problema sta nell'"oppure".
      Questo potrebbe far intendere il tuo commento come il lamento di chi, di Severino, non ci ha capito una minchia.
      Parlare poi di mancanza di intuizioni interessanti in un filosofo che sostiene - a torto o a ragione poco cambia - che l'intera filosofia occidentale sia sviata, non fa che aumentare il rischio di "fraintendimento".

    • @antonioservillo6948
      @antonioservillo6948 4 ปีที่แล้ว +2

      @@giuliogeromella1863 Quindi è tutta una questione linguistica...Quindi i grandi contenuti filosofici sono riconducibili a due connettivi logici. Mi pare ai limiti del liturgico, altro che epistemologia.

    • @antonioservillo6948
      @antonioservillo6948 4 ปีที่แล้ว

      @Francesco Mastromatteo Quello senza dubbio. Altrettanto incontestabile che nella sua ossessione sul valore storico e epistemico della Techné nella civiltà occidentale, ripropone un nodo concettuale che ha in Heidegger il suo padre universalmente riconosciuto. Basta leggersi la sua ultima "fatica", ovvero la Prefazione alla Storia del Pensiero occidentale.

    • @MagroFrancesco
      @MagroFrancesco 4 ปีที่แล้ว +3

      "Chissà se il pennarello che ha in mano è Eterno oppure trapassa nella Gloria". Capisco la spocchia con cui si vuole far passare Severino per grottesco, ma dico, lo sberleffo che ho citato, le pare che sta confutando qualcosa nelle tesi Severiniane? Se volete deridere e distruggere le tesi Severiniane, dovete prima confutarle, e nel caso in cui ne uscireste da perdenti, dopo, al massimo potrete dire: "Sai, a me le tesi di quel tizio non piacciono", allo stesso modo come lo si può dire di un vestito, delle scarpe, una pietanza, ecc..

    • @MagroFrancesco
      @MagroFrancesco 4 ปีที่แล้ว

      @Francesco Mastromatteo appaiono oltre il buco del suo culo

  • @mauropastore4801
    @mauropastore4801 4 ปีที่แล้ว

    Se scienza e tecnica tramite di sciagure contro la vitalità, allora perché chi ne poteva rischiare ne giovava anche tramite medicina?
    Tra '800 e '900 medicina di prevenzione in Svezia era di stessa professionalità comune, non solo dei retaggi di mestiere; e chi pensava a duplicità di Evento per moltitudini, agi assassini od occasioni di vita, non si raccapezzava più circa destini, sia comuni che non.
    In questa Opera cinematografica si racconta anche di quasi-terrori e terrori, di mirabile e riconosciuto medico e studioso, alle prese con un presagio di umanità che parendo promessa era odio e parendo colma di rimedi ne era priva ma non bisognandone...
    Il Sogno, di protagonista, con incubi di destini di non immunità proprio per chi giovava medicina, sognare che svaniva in percezione proprio di oggetto recondito sognato... Cui pensare manifestazioni fisiche meraviglioso poi disperante fino a rigettare propria civiltà e a morire ed incubo allora perfetta realtà!
    Questo dissidio era tra mondo làppone depositario del destino greco in Scandinavia e mondo eurasiatico erede di facoltà civili ardue e rimaste poche e facoltose tanto quanto più rischiose ad urbanità scandinava.
    In Svezia era forte il senso medioevale della storia, che dava interrogativo se di prosequio o se di termine di nazionalità.
    ... In attuale Italia la aberrazione possibile e purtroppo da troppi non refutata non è supponendo la materialità bizantina ma col rifiutarne intuizione e morire dei colpevoli di delitto contro conoscenza e di tradimento cosmico... probabilmente in maggior guise, "stecchendo più che schiattando".
    ... Analogalmente in Occidente intero - Globalità nichilismo distruttivo ora è secondario rispetto ad invadenza di 'factotum' che in definitiva sanno solo vie innumerabili e per un solo stesso modo e di mal perire.
    /
    MAURO PASTORE

  • @alessandropoggipollini3002
    @alessandropoggipollini3002 5 ปีที่แล้ว +5

    Interpretazione farraginosa e arbitraria. Assolutamente non convincente

  • @francescodamele2954
    @francescodamele2954 5 ปีที่แล้ว +2

    Strepitoso Emanuele Severino nella totalità dei casi

  • @sergiopiva4340
    @sergiopiva4340 6 ปีที่แล้ว

    a me sembra il posto delle fregole

  • @uilliamuallace2906
    @uilliamuallace2906 ปีที่แล้ว

    Inchiniamoci al Maestro Severino