Doveroso! Anche io continuo a confondermi su questi pasticci. In ogni caso a breve riprenderò il tema parlando di come si è sviluppato in seguito Grazie mille
Grazie mille ancora, questi video sono incredibili, mi chiariscono immediatamente argomenti che mi sembravano indecifrabili, mi conviene guardarli tutti più volte prima di dare l'esame di storia1.
Grazie mille! A breve concluderò la serie trobadorica e tornerò su questi temi notazionali. Se hai bisogno dia chiarire qualche dubbio chiedimi pure, magari ci farò qualche video a riguardo
Assolutamente! Non è necessario entrare nei meandri per poter apprezzare la bellezza. Anzi, su alcuni argomenti mantengo un certo distacco per poterne apprezzare altri lati. Grazie mille a te
Penso di essere l'unica a seguire questi episodi senza sapere nulla dico nulla di musica (nel senso che la ascolto e basta, mai studiata e stonatissima dalla nascita 😂) e mi si sta aprendo un mondo. Ovviamente lungi dal poter pretendere di capire tutto, ringrazio mastro Elia per questo bel viaggio 🙏
Ti ringrazio veramente per questo commento! Sai, benché inizialmente non avessi ancora idea di chi sarebbero stati i destinatari di questi video, in cuor mio ho sempre sperato di portare questi remoti argomenti ai non musicisti. Un grande saluto per te, Beatrice! Grazie
Sono arrivato a metà del video, (stasera vedrò sicuramente l'altra parte) e mi è stato sufficiente per capire che siamo sulla strada buona, finalmente un po di chiarezza, con ottimi esempi. in ogni dove ho visto citati l'utilizzo di questi modi, veramente in maniera per niente chiara e superficiale. Certo fare esempi come fai tu è veramente un atto di generosità. Ma questa è la via, sarebbe interessante che simile procedimento fosse utilizzato anche per le modalità (scale o intervalli) e nel modo in cui venivano utilizzati nella pratica di questi canti medievali. Comunque grazie e complimenti.
Mi fa davvero piacere leggere questo commento. Sul questo hai assolutamente ragione, molto spesso si legge lo schema quasi più come una compilazione, senza esempio alcuno. Leggendo molti testi alla fine son riuscito a ricavare qualcosa in più. Ci tenevo che ci fosse una spiegazione in italiano accessibile. Sulla questione modi in relazione ai canti ci ho già pensato. Devo solo trovare la giusta maniera. Grazie mille davvero
Sono un paio di giorni che guardo i video di questo canale. Super - interessante ,anche perchè alla scuola media non ho fatto niente storia della musica. Unico problema ,sto avendi problemi a seguire l'ordine dei video . Per fire,questo è il video 41 ma non trovo il 42 .Suggerimenti ?
Grazie mille! È un vero piacere. L'episodio 42 è quello conclusivo su Notre-Dame (per ora). Si chiama: Leonino e Perotino sono esistiti [?] Memoria a Notre-Dame, una cosa simile 😉
Ciao Lucio, non che io sappia, se non teoricamente. Al massimo ci sono combinazioni sullo stesso brano di più elementi. In una "battuta" però è difficile in quanto essi si esprimono proprio a livello grafico. Riprenderò a breve questo tema
Grazie mille. Non direi, ci farò un episodio a breve sul ritmo prima dell'Ars Nova. Quello che ho raccontato qui non è che uno dei tanti tentativi con cui hanno provato a sancire le durate del suono. Il Duecento è un bel focolaio di idee in tal senso, idee, come hai visto, alquanto pazzerelle e astruse
@@robertaspata7036 certamente! Se ti interessa c'è un ricco volume della LIM sui Modi nella Polifonia vocale classica. È costoso. Ne parlerò senz'altro, anzi, anche sul tema Modi riprenderò presto l'argomento
Direi che la Ligatura si è semplicemente modificata ed evoluta. Cambia il sistema astruso dei Modi Ritmici, ma di fatto si generano altre formule complicate tra le note. Qualcosa cambia. Tra gli innovatori precedenti all'Ars Nova e posteriori alla scrittura menzionata in questo video si nomina il lavoro di Francone, col suo operato iniziamo ad avere segni con valori a sé e "slegati". Ma di fondo le ligature rimangono e si evolvono. Ne parlerò presto. Oggi, volendo, potremmo ancora osservare la loro metamorfosi nei gruppi di crome, semicrome ecc.
Appassionata di Medievale e Early Music dall'adolescenza, ho praticato "Gregoriano" per 15 anni; non avevo mai osato affrontare i modi ritmici una volta per tutte, nonostante il possesso di molti dei testi da te citati.GRAZIE, GRAZIE, che sia la volta buona?
@@dadarizzi2861 che bello! Mi fa molto piacere il tuo commento. Diciamo che rimane una soluzione veramente complicata ed astrusa, tanto che alcuni musicologi si sono chiesti se fosse mai stata messa in pratica realmente. È un periodo affascinante comunque, sempre alla ricerca di nuove soluzioni
Grazie della veloce risposta; ancora una domanda: quando e chi usò per la prima volta il termine "canto Gregoriano" per indicare il "cantus planus" liturgico? Secondo una notizia di G.D'AMICO addirittura nel XV secolo, un tale J.HOTHBY. L'attribuzione mitica a Gregorio è di molto precedente, ma la denominazione?
@@dadarizzi2861 guarda, non so se esista la risposta precisa. Io credo che ogni "etichetta" provenga da periodi relativamente recenti, dall'Ottocento. Credo sia un po' la stessa storia della denominazione delle note, Guido d'Arezzo ha solamente proposto un suo esercizio per facilitare la memorizzazione degli intervalli ai suoi discepoli cantori, col tempo, lo stesso esercizio, ha preso piede a tal punto che in alcuni paesi come l'Italia i nomi delle note passano da semplici lettere a nomi veri e propri. Per il Gregoriano dev'essere successa una cosa simile. Gli antichi antifonari carolingi erano "intitolati"/dedicati a Gregorio, col tempo le due cose devono essersi accavallate. Diciamo che in storie millenarie non tutto avviene nello stesso periodo, è possibile che qualche luogo abbia iniziato a chiamarlo così e successivamente è stato lo Studio ad uniformare. Ma gli stessi musicologi discordano su come chiamare tale repertorio plurale. Se non l'hai sentita ti consiglio l'intervista che ho fatto ad Enrico Correggia sul Gregoriano ("Il Gregoriano non esiste?"), la trovi qui sul mio canale. Racconterà molto anche di questi intrecci. Spero di non averti confuso ulteriormente
Ciao e complimenti! Mi permetto solo di far notare un probabile errore nella grafica in sovrimpressione al min, 3:38. Il Tribraco dovrebbe essere composto da tre brevi, non da due (pirrichio), in modo che sia comunque l'equivalente del trocheo o del giambo (lo sostituisce nel senario giambico a volte). Del resto poco dopo scrivi "Brevis-Brevis-Brevis", correttamente. Fammi sapere se c'è qualcosa che mi sfugge. E grazie!
Grazie mille! Hai fatto benissimo a segnalare! Talvolta nel cercare di rendere meno faticosa una spiegazione creo o scrivo delle grafiche di supporto, purtroppo con qualche svista qua e là. Grazie mille ancora e un caro saluto! Riprenderò a breve la questione "durate" nel Medioevo con Francone e via verso l'Ars Nova. Avrò modo di correggere 😉
Cavolo i filologi potrebbero usare queste informazioni per mettere a punto un sistema di lettura dei classici greci e latini più vicino a quello che possiamo immaginare essere lo spirito originale (cioè semplicemente un canto) invece di propinare quell'obbrobrio di lettura metrica fatta di accenti ridicoli. Ma si sa, la musica è roba da donnette (cit. Benedetto Croce) quindi noi letterati continuiamo a fare i supermuscoli con "armavi rumque canò troiè" eccetera eccetera. Oggi mi sento polemico.
bravissimo e utilissimo però TROPPO VELOCE.... non c'è bisogno di correre così, aiuto!!!! è un po' ansiogeno questo modo di esporre. secondo me dovresti RALLENTARE o respirare di più. naturalmente parlo per chi, come me, ti ascolta per imparare qualcosa che non so, e non posso immagazzinare informazioni alla velocità della luce. 😅 perdonami se mi son permesso ma sentivo il bisogno di dirtelo. ovviamente ciò non toglie nulla al mio apprezzamento per la qualità delle informazioni che ci trasmetti. grazie!!
Sempre grazie mille. La risposta è la stessa che ho fornito per il video sul Conductus. In ogni caso può provare a rallentare lei stesso il video. Tra le opzioni video di TH-cam si può modificare la velocità. Proprio perché è un video e non una lezione si può sempre fermare ed eventualmente tornare di poco indietro. So che non è il massimo 😊
Caro Mastro, nel caso tu non lo conosca, segnalo questo articolo di Davide Daolmi in cui la teoria modale è messa in discussione sulla base di diverse difficoltà applicative e incongruenze storiche, oltre che tramite un discorso storico-culturale (forse addirittura antropologico) davvero interessante. www.sibetrans.com/trans/public/docs/4-trans-2014_1.pdf
Grazie mille Mauro! Questi discorsi non mi sono del tutto sfuggiti, ma avrei dovuto trattarli a parte, come del resto ho fatto un video a sé per la questione "Memoria" teorizzata dalla Busse-Berger. Leggerò con grande piacere l'articolo. Per cui ti ringrazio. Lo inserisco qui nei riferimenti appena ritorno a casa. Mi fido! Tra l'altro ammetto che devo ancora comprare e consultare il suo manuale di Storia della Musica. Mi hanno detto che è super!
@@mastroelia Lo è. Un approccio innovativo che apre moltissimo la testa. Dovremmo leggerlo prima tutti noi, poi adottarlo, dove possibile. Per completezza, c'è anche l'articolo di Luigi Lera del 1989: Grammatica della notazione di Notte Dame, si trova facilmente.
@@maurom1987 super! Tanto sono argomenti che riprenderò a breve per le questioni di durata. Grazie mille. Il Daolmi arriva e me lo leggo. Bisogna rimediare! Un caro salutone!
Grazie per i tuoi contributi utili. Ligaturae... che casino😂😂😂
Doveroso! Anche io continuo a confondermi su questi pasticci. In ogni caso a breve riprenderò il tema parlando di come si è sviluppato in seguito
Grazie mille
MOLTO BRAVO! GRAZIE
Grazie mille a te per il gentile commento!
Grande
Grazie 😊
Grazie grazie
Figurati! Grazie a te per l'apprezzamento. Questa parte è effettivamente piuttosto utile per provare a barcamenarsi nel tortuoso argomento.
Video mitici
Grazie mille ancora, questi video sono incredibili, mi chiariscono immediatamente argomenti che mi sembravano indecifrabili, mi conviene guardarli tutti più volte prima di dare l'esame di storia1.
Grazie mille! A breve concluderò la serie trobadorica e tornerò su questi temi notazionali. Se hai bisogno dia chiarire qualche dubbio chiedimi pure, magari ci farò qualche video a riguardo
Io purtroppo non ho mai potuto studiare musica, ma non vuol dire che non habbia orecchio per una tale bellezza
Grazie Maestro
Assolutamente! Non è necessario entrare nei meandri per poter apprezzare la bellezza. Anzi, su alcuni argomenti mantengo un certo distacco per poterne apprezzare altri lati. Grazie mille a te
Ho conseguito la laurea triennale . 110 e lode . I suoi video mi hanno fatto bene❤️grz
Grazie mille e soprattutto complimenti!
Penso di essere l'unica a seguire questi episodi senza sapere nulla dico nulla di musica (nel senso che la ascolto e basta, mai studiata e stonatissima dalla nascita 😂) e mi si sta aprendo un mondo. Ovviamente lungi dal poter pretendere di capire tutto, ringrazio mastro Elia per questo bel viaggio 🙏
Ti ringrazio veramente per questo commento! Sai, benché inizialmente non avessi ancora idea di chi sarebbero stati i destinatari di questi video, in cuor mio ho sempre sperato di portare questi remoti argomenti ai non musicisti. Un grande saluto per te, Beatrice! Grazie
@@mastroelia 🥰
Non sei l"unica 😀
Grazie Elia,mi stai aiutando a ripassare per l'esame di paleografia musicale in conservatorio senza annoiarmi a morte!!! un saluto
Fantastico! È anche questo l'obiettivo! Buona fortuna!
@@mastroelia l'esame è andato alla grande e la commissione mi ha fatto anche i complimenti!! you win :)
@@emiliaammavuta7154 son felicissimo per te! Ma sicuramente è anche e soprattutto merito dei tuoi studi!
Grandioso episodio! Essendo un percussionista, l'argomento mi ha completamente rapito, grazie mille 🙏🏼
Oh che bello! Grazie mille è un piacere
Sono arrivato a metà del video, (stasera vedrò sicuramente l'altra parte) e mi è stato sufficiente per capire che siamo sulla strada buona, finalmente un po di chiarezza, con ottimi esempi. in ogni dove ho visto citati l'utilizzo di questi modi, veramente in maniera per niente chiara e superficiale. Certo fare esempi come fai tu è veramente un atto di generosità. Ma questa è la via, sarebbe interessante che simile procedimento fosse utilizzato anche per le modalità (scale o intervalli) e nel modo in cui venivano utilizzati nella pratica di questi canti medievali. Comunque grazie e complimenti.
Mi fa davvero piacere leggere questo commento. Sul questo hai assolutamente ragione, molto spesso si legge lo schema quasi più come una compilazione, senza esempio alcuno. Leggendo molti testi alla fine son riuscito a ricavare qualcosa in più. Ci tenevo che ci fosse una spiegazione in italiano accessibile. Sulla questione modi in relazione ai canti ci ho già pensato. Devo solo trovare la giusta maniera. Grazie mille davvero
@@mastroelia❤
Sono un paio di giorni che guardo i video di questo canale. Super - interessante ,anche perchè alla scuola media non ho fatto niente storia della musica. Unico problema ,sto avendi problemi a seguire l'ordine dei video . Per fire,questo è il video 41 ma non trovo il 42 .Suggerimenti ?
Grazie mille! È un vero piacere. L'episodio 42 è quello conclusivo su Notre-Dame (per ora). Si chiama: Leonino e Perotino sono esistiti [?] Memoria a Notre-Dame, una cosa simile 😉
domanda retorica: in uno stesso "pezzo" si possono combinare a volontà tutti i modi ritmici ,anche all interno della stessa "battuta"?
Ciao Lucio, non che io sappia, se non teoricamente. Al massimo ci sono combinazioni sullo stesso brano di più elementi. In una "battuta" però è difficile in quanto essi si esprimono proprio a livello grafico. Riprenderò a breve questo tema
Molto bravo!!Ma i 6 modi ritmici si mantennero anche nell'ars nova?
Grazie mille. Non direi, ci farò un episodio a breve sul ritmo prima dell'Ars Nova. Quello che ho raccontato qui non è che uno dei tanti tentativi con cui hanno provato a sancire le durate del suono. Il Duecento è un bel focolaio di idee in tal senso, idee, come hai visto, alquanto pazzerelle e astruse
@@mastroelia grazie milleee nell'ars antiqua e ars nova utilizzavano ancora i modi ecclesiastici?
@@robertaspata7036 certamente! Se ti interessa c'è un ricco volume della LIM sui Modi nella Polifonia vocale classica. È costoso. Ne parlerò senz'altro, anzi, anche sul tema Modi riprenderò presto l'argomento
@@mastroelia graziee mille aspetto altri suoi video!!!!😍
Bravissimo Mastro, episodio fantastico!
Mille grazie! È un piacere
Grazie mille
Figurati! 😉
Ma con l'avvento dell'ars nova scomparve la ligatura?
Direi che la Ligatura si è semplicemente modificata ed evoluta. Cambia il sistema astruso dei Modi Ritmici, ma di fatto si generano altre formule complicate tra le note. Qualcosa cambia. Tra gli innovatori precedenti all'Ars Nova e posteriori alla scrittura menzionata in questo video si nomina il lavoro di Francone, col suo operato iniziamo ad avere segni con valori a sé e "slegati". Ma di fondo le ligature rimangono e si evolvono. Ne parlerò presto.
Oggi, volendo, potremmo ancora osservare la loro metamorfosi nei gruppi di crome, semicrome ecc.
Grazie...
Figurati!
Credo di averla sentita in qualche colonna sonora di un fil medievale....possibile?
Sicuramente! Non saprei dirti a quale brano, ma possibile
Ok grazie
Appassionata di Medievale e Early Music dall'adolescenza, ho praticato "Gregoriano" per 15 anni; non avevo mai osato affrontare i modi ritmici una volta per tutte, nonostante il possesso di molti dei testi da te citati.GRAZIE, GRAZIE, che sia la volta buona?
@@dadarizzi2861 che bello! Mi fa molto piacere il tuo commento. Diciamo che rimane una soluzione veramente complicata ed astrusa, tanto che alcuni musicologi si sono chiesti se fosse mai stata messa in pratica realmente. È un periodo affascinante comunque, sempre alla ricerca di nuove soluzioni
Grazie della veloce risposta; ancora una domanda: quando e chi usò per la prima volta il termine "canto Gregoriano" per indicare il "cantus planus" liturgico? Secondo una notizia di G.D'AMICO addirittura nel XV secolo, un tale J.HOTHBY. L'attribuzione mitica a Gregorio è di molto precedente, ma la denominazione?
@@dadarizzi2861 guarda, non so se esista la risposta precisa. Io credo che ogni "etichetta" provenga da periodi relativamente recenti, dall'Ottocento. Credo sia un po' la stessa storia della denominazione delle note, Guido d'Arezzo ha solamente proposto un suo esercizio per facilitare la memorizzazione degli intervalli ai suoi discepoli cantori, col tempo, lo stesso esercizio, ha preso piede a tal punto che in alcuni paesi come l'Italia i nomi delle note passano da semplici lettere a nomi veri e propri. Per il Gregoriano dev'essere successa una cosa simile. Gli antichi antifonari carolingi erano "intitolati"/dedicati a Gregorio, col tempo le due cose devono essersi accavallate. Diciamo che in storie millenarie non tutto avviene nello stesso periodo, è possibile che qualche luogo abbia iniziato a chiamarlo così e successivamente è stato lo Studio ad uniformare. Ma gli stessi musicologi discordano su come chiamare tale repertorio plurale. Se non l'hai sentita ti consiglio l'intervista che ho fatto ad Enrico Correggia sul Gregoriano ("Il Gregoriano non esiste?"), la trovi qui sul mio canale. Racconterà molto anche di questi intrecci. Spero di non averti confuso ulteriormente
Ciao e complimenti! Mi permetto solo di far notare un probabile errore nella grafica in sovrimpressione al min, 3:38. Il Tribraco dovrebbe essere composto da tre brevi, non da due (pirrichio), in modo che sia comunque l'equivalente del trocheo o del giambo (lo sostituisce nel senario giambico a volte). Del resto poco dopo scrivi "Brevis-Brevis-Brevis", correttamente. Fammi sapere se c'è qualcosa che mi sfugge. E grazie!
Grazie mille! Hai fatto benissimo a segnalare! Talvolta nel cercare di rendere meno faticosa una spiegazione creo o scrivo delle grafiche di supporto, purtroppo con qualche svista qua e là. Grazie mille ancora e un caro saluto! Riprenderò a breve la questione "durate" nel Medioevo con Francone e via verso l'Ars Nova. Avrò modo di correggere 😉
Molto bravo, anche considerando che non sei uno specialista😀
Quello sicuramente 😊 grazie infinite!
Buongiorno prof. Guardo spesso i suoi visto e le volevo fare i complimenti
Il suo ex alunno Dario
Oh Dario! Che piacere leggerti! Mi fa molto piacere, grazie mille! Un caro saluto a tutta la classe! Vi ricordo con grande affetto
La qualità dei contenuti è veramente molto molto alta.
Mi riempie di gioia leggerlo! Grazie mille
👌
Cavolo i filologi potrebbero usare queste informazioni per mettere a punto un sistema di lettura dei classici greci e latini più vicino a quello che possiamo immaginare essere lo spirito originale (cioè semplicemente un canto) invece di propinare quell'obbrobrio di lettura metrica fatta di accenti ridicoli. Ma si sa, la musica è roba da donnette (cit. Benedetto Croce) quindi noi letterati continuiamo a fare i supermuscoli con "armavi rumque canò troiè" eccetera eccetera. Oggi mi sento polemico.
Haha iper Mattia (in gran forma)! Nel prossimo episodio proverò a mostrare il dietro le quinte di tali interpretazioni. Super commento!
😂
bravissimo e utilissimo però TROPPO VELOCE.... non c'è bisogno di correre così, aiuto!!!! è un po' ansiogeno questo modo di esporre. secondo me dovresti RALLENTARE o respirare di più. naturalmente parlo per chi, come me, ti ascolta per imparare qualcosa che non so, e non posso immagazzinare informazioni alla velocità della luce. 😅
perdonami se mi son permesso ma sentivo il bisogno di dirtelo.
ovviamente ciò non toglie nulla al mio apprezzamento per la qualità delle informazioni che ci trasmetti. grazie!!
Sempre grazie mille. La risposta è la stessa che ho fornito per il video sul Conductus. In ogni caso può provare a rallentare lei stesso il video. Tra le opzioni video di TH-cam si può modificare la velocità. Proprio perché è un video e non una lezione si può sempre fermare ed eventualmente tornare di poco indietro. So che non è il massimo 😊
@@mastroelia ok grazie mille proverò!!
Caro Mastro, nel caso tu non lo conosca, segnalo questo articolo di Davide Daolmi in cui la teoria modale è messa in discussione sulla base di diverse difficoltà applicative e incongruenze storiche, oltre che tramite un discorso storico-culturale (forse addirittura antropologico) davvero interessante. www.sibetrans.com/trans/public/docs/4-trans-2014_1.pdf
Grazie mille Mauro! Questi discorsi non mi sono del tutto sfuggiti, ma avrei dovuto trattarli a parte, come del resto ho fatto un video a sé per la questione "Memoria" teorizzata dalla Busse-Berger. Leggerò con grande piacere l'articolo. Per cui ti ringrazio. Lo inserisco qui nei riferimenti appena ritorno a casa. Mi fido! Tra l'altro ammetto che devo ancora comprare e consultare il suo manuale di Storia della Musica. Mi hanno detto che è super!
@@mastroelia Lo è. Un approccio innovativo che apre moltissimo la testa. Dovremmo leggerlo prima tutti noi, poi adottarlo, dove possibile. Per completezza, c'è anche l'articolo di Luigi Lera del 1989: Grammatica della notazione di Notte Dame, si trova facilmente.
@@maurom1987 super! Tanto sono argomenti che riprenderò a breve per le questioni di durata. Grazie mille. Il Daolmi arriva e me lo leggo. Bisogna rimediare! Un caro salutone!