Per quanto ne ho detto contro Travaglio sulla sua posizione in merito alla guerra in Ucraina qui devo ancora dargli ragione: questa riforma complessivamente, al di là pure del merito di ogni singola disposizione, ha tutta l'aria ben respirabile di una vendetta contro la magistratura, soprattutto contro quella inquirente, attesa da buona parte del mondo politico, non solo del centrodestra da un quarto di secolo. In quanto alla separazione delle carriere si deve dire che effettivamente se si leggono le cronache giudiziarie degli ultimi decenni, si evidenzia chiaramente come quell'appiattimento della magistratura giudicante sui PM, che specie nella fase delle indagini preliminare effettivamente c'èra in passato, è andata sempre più indebolendosi. Non solo, ma le ultime riforme come la Cartabia, hanno messo tali paletti nel passaggio tra una funzione e l'altra da renderla nei fatti molto poco praticabile e buon senso avrebbe voluto che si attendesse almeno il tempo necessario per vederne gli effetti,prima di stravolgere tutto. Anche sulla famosa questione della contiguità fisica dei magistrati che lavorano vicino negli stessi uffici, basterebbe adottare la misura di farli lavorare, inquirenti e giudicanti, in edifici diversi,per non creare occasioni di contatti abitudinari. E' chiaro che il disegno complessivo della riforma Nordio è il sostanziale graduale controllo della magistratura da parte degli altri Poteri dello Stato e questo è il presupposto di un catastrofico ritorno al passato peggiore della Storia giudiziaria italiana. Si può discutere sul fatto che i magistrati stessi abbiano, nel complesso con i loro comportamenti degli ultimi decenni, favorito i presupposti perchè si arrivasse alla situazione di oggi, ma è altra questione che non elimina il problema: è un pò come la storia degli avversari del Fascismo che 100 anni fa aiutarono il Fascismo stesso, facendo il gioco di Mussolini, ma questo non giustifica storicamente nè il Fascismo nè Mussolini.
> ha tutta l'aria ben respirabile di una vendetta contro la magistratura E' la stessa voluta da Berlusconi dagli anni '90, ovvio che è una vendetta. E in più parte di un disegno politico tipico nelle Cleptocrazie, dove chi ha potere e soldi può corrompere il PM. Mentre il normale cittadino che ha più bisogno di garantismo, ne soffre (per esempio un'azienda costruttrice che ti vuol fare sloggiare a pochi centesimi invece di pagarti il valore di mercato).
Non ha senso? Altrochè...La magistratura in Italia: ordine o potere? Considerazioni giuridico - costituzionali di un giovane avvocato. Secondo la classica tripartizione operata dal Montesquieu, i poteri dello Stato si suddividono in Potere legislativo spettante al Parlamento, Potere esecutivo spettante al Governo e Potere giudiziario spettante alla Magistratura. Se il pensiero del filosofo francese poteva andar bene in un periodo in cui tutti e tre i poteri erano concentrati - nell’ottica del dispotismo assoluto - nelle mani del re, nel corso dei due secoli successivi la situazione ha avuto uno sviluppo differente. A mio modesto parere, la Magistratura non può in nessun caso esercitare un potere - in senso stretto - dello Stato, infatti per poter parlare tecnicamente di potere, e quindi di imperium, è necessario che esso derivi dal popolo o, come accadeva nei secoli passati, da Dio. Nelle moderne democrazie occidentali il concetto di potere è strettamente legato a quello di imperium proveniente dalla volontà popolare, quindi è del tutto pacifico affermare che gli unici organi - seppur con tutte le loro derivazioni - ad essere legittimati ad esercitare un Potere sono soltanto il Parlamento (potere legislativo) ed il Governo (potere esecutivo). Per rendere maggiormente masticabile questo meccanismo, è sufficiente comprendere che nel momento in cui il Parlamento ed il Governo esercitano i propri poteri, lo fanno “in nome” e “per conto” del popolo da cui ne deriva l’investitura, quindi la Magistratura non può essere in alcun modo considerata un potere - in senso stretto - dello Stato; essa è solo un Ordine legittimato ad esercitare - “in nome” del popolo e non anche per conto di questo - la funzione giurisdizionale nei soli spazi delineati dalla Costituzione e, soprattutto, nel fedele rispetto della legge approvata dai soli organi deputati ad adottarla, quindi dal Parlamento e dal Governo, seppur quest’ultimo nei soli casi tassativamente previsti dalla Carta costituzionale. A dimostrazione di quanto premesso, la nostra Costituzione - della quale i giudici si dichiarano spesso i soli scudieri - parla, non a caso, di Ordine Giudiziario e non di potere. Se si legge il Titolo Quarto della Carta costituzionale è scritto a chiare lettere, nella Sezione Prima, “Ordinamento giurisdizionale”, e non Potere; e a fugare ogni dubbio ci pensa l’art. 104 Cost. : . Fatti chiaramente salvi i principi di autonomia e indipendenza contro i quali nessuno mai si sognerebbe di scrivere neppure un rigo, osservi il lettore che la Costituzione parla - addirittura in maniera esplicita- solo di Ordine, guardandosi bene dall’usare il termine potere. Se fino alla fine degli anni Ottanta questo tipo di discussione non era neppure immaginabile, a partire dal 1992 - vale a dire da quando è iniziato un periodo di cronica debolezza della politica - la Magistratura ha cercato (come quasi sempre è accaduto nella Storia) di sostituirsi alla politica arrivando addirittura ad esercitare, talune volte anche esplicitamente, alcune prerogative tipiche del Parlamento e del Governo. E mi riferisco, ad esempio, a quando un gruppo di magistrati - durante il cosiddetto periodo di “mani pulite” - si presentò davanti alle telecamere per contrastare l’entrata in vigore di un legittimo - anche se discutibile - Decreto che depenalizzava il finanziamento illecito ai partiti (il cosiddetto Decreto Conso), violentando in tal modo sia il principio di autodeterminazione delle Camere che l’esercizio della sovranità popolare. E che dire della crociata classista e giacobina racchiusa nelle parole ! Alla “faccia” della Costituzione e del principio della separazione dei poteri! Non me ne voglia nessuno, ma quando si ha intenzione di difendere la Costituzione bisogna sempre farlo in buona fede e con imparzialità, e non solo quando risulta utile al fine di tutelare gli interessi corporativi di una categoria. Mai la Magistratura deve sentirsi legittimata a sostituirsi alla politica; anche di fronte a periodi di debolezza di quest’ultima, la Magistratura non deve mai indossare una veste che non sia quella che le ha ricamato su misura la Costituzione e, allo stesso tempo, mai la politica deve utilizzare la giustizia per i propri scopi. Atteggiamenti differenti hanno prodotto e continueranno a produrre gravissimi danni allo Stato di Diritto ed ai principi di libertà e democrazia. A tal proposito, se non ricordo male nel 2010, vidi sulla prima pagina dei giornali alcuni magistrati con la Costituzione tra le braccia al fine di ergersi ad unici difensori della stessa contro presunti attacchi da parte della politica. Ne rimasi basito! Se si vuole difendere la Costituzione, e lo si vuole fare per davvero, la si deve prima rispettare… anche a costo di perdere determinate posizioni privilegiate. Riprendendo per un attimo quanto ho scritto pocanzi su quel gruppetto di magistrati che circa vent’anni fa andò in televisione per contrastare alcune legittime e sovrane decisioni del potere legislativo e di quello esecutivo, non ricordo di aver visto all’epoca giudici togati talmente affezionati alla Costituzione - come invece lo sono adesso - a tal punto da tenerne una copia tra le braccia con l’intento di difenderla… E che dire, per esempio, di alcune sentenze della Corte di Cassazione?! Nascondendosi dietro l’importantissima funzione nomofilattica, la Suprema Corte spesso stravolge sia l’intenzione del Legislatore che il senso e la portata delle leggi stesse. Tutte queste deformazioni, se vogliamo continuare a vivere in uno Stato di Diritto, devono al più presto cessare! Spesso la Magistratura si difende affermando di non svolgere nessuna attività politica, ma allora perché all’interno del Consiglio Superiore della Magistratura si sono formate delle vere e proprie correnti? Ma le correnti non sono tipiche dei partiti politici? Per quale motivo gli organi rappresentativi dell’associazione nazionale magistrati vanno di frequente in televisione per combattere la crociata contro un qualsiasi progetto di riforma della giustizia che investa anche l’ordine giudiziario? Ma i magistrati non sono tenuti soltanto ad applicare le leggi dello Stato? Per quale ragione alcuni magistrati, pur mantenendosi saldamente attaccati alla poltrona di pubblico ministero o di organo giudicante, scelgono di fare politica arrivando addirittura a candidarsi alle elezioni senza avere neppure la delicatezza di dimettersi dalle funzioni giudiziarie? Perché assistiamo a tutto questo? Preferisco che sia il lettore, nella meravigliosa solitudine del proprio libero pensiero, a darsi una risposta. Al momento mi è sufficiente trovare consolazione nel sapere che esiste una maggioranza di magistrati - e vi posso garantire che sono tantissimi - che svolgono onestamente il loro lavoro con professionalità, preparazione e serietà, senza alcuna mira o ambizione che non sia quella nobile e disinteressata di essere al fianco di tutti gli operatori del diritto - seppur ciascuno nel rispetto del proprio ruolo - per garantire ai cittadini l’unica cosa che conta per davvero: la Giustizia!
Tesi confutabilissime: 1 basta guardare la percentuale di opposizione del gip alle richieste di arresto da parte del pm (siamo sullo 0 virgola) o addirittura le percentuali di archiviazione del gup alla richiesta di rinvio a giudizio del pm (li siamo allo 0 senza virgola). 2 il pm sempre più spesso raccoglie prove e svolge indagini sulla base di teorie accusatorio o a volte addirittura per tornaconto personale. Ne sono esempio le condanne ai pm di procure del sud e nord Italia. Il Pm non è una figura imparziale come la si vuole dipingere.
Non ha senso? Altrochè...La magistratura in Italia: ordine o potere? Considerazioni giuridico - costituzionali di un giovane avvocato. Secondo la classica tripartizione operata dal Montesquieu, i poteri dello Stato si suddividono in Potere legislativo spettante al Parlamento, Potere esecutivo spettante al Governo e Potere giudiziario spettante alla Magistratura. Se il pensiero del filosofo francese poteva andar bene in un periodo in cui tutti e tre i poteri erano concentrati - nell’ottica del dispotismo assoluto - nelle mani del re, nel corso dei due secoli successivi la situazione ha avuto uno sviluppo differente. A mio modesto parere, la Magistratura non può in nessun caso esercitare un potere - in senso stretto - dello Stato, infatti per poter parlare tecnicamente di potere, e quindi di imperium, è necessario che esso derivi dal popolo o, come accadeva nei secoli passati, da Dio. Nelle moderne democrazie occidentali il concetto di potere è strettamente legato a quello di imperium proveniente dalla volontà popolare, quindi è del tutto pacifico affermare che gli unici organi - seppur con tutte le loro derivazioni - ad essere legittimati ad esercitare un Potere sono soltanto il Parlamento (potere legislativo) ed il Governo (potere esecutivo). Per rendere maggiormente masticabile questo meccanismo, è sufficiente comprendere che nel momento in cui il Parlamento ed il Governo esercitano i propri poteri, lo fanno “in nome” e “per conto” del popolo da cui ne deriva l’investitura, quindi la Magistratura non può essere in alcun modo considerata un potere - in senso stretto - dello Stato; essa è solo un Ordine legittimato ad esercitare - “in nome” del popolo e non anche per conto di questo - la funzione giurisdizionale nei soli spazi delineati dalla Costituzione e, soprattutto, nel fedele rispetto della legge approvata dai soli organi deputati ad adottarla, quindi dal Parlamento e dal Governo, seppur quest’ultimo nei soli casi tassativamente previsti dalla Carta costituzionale. A dimostrazione di quanto premesso, la nostra Costituzione - della quale i giudici si dichiarano spesso i soli scudieri - parla, non a caso, di Ordine Giudiziario e non di potere. Se si legge il Titolo Quarto della Carta costituzionale è scritto a chiare lettere, nella Sezione Prima, “Ordinamento giurisdizionale”, e non Potere; e a fugare ogni dubbio ci pensa l’art. 104 Cost. : . Fatti chiaramente salvi i principi di autonomia e indipendenza contro i quali nessuno mai si sognerebbe di scrivere neppure un rigo, osservi il lettore che la Costituzione parla - addirittura in maniera esplicita- solo di Ordine, guardandosi bene dall’usare il termine potere. Se fino alla fine degli anni Ottanta questo tipo di discussione non era neppure immaginabile, a partire dal 1992 - vale a dire da quando è iniziato un periodo di cronica debolezza della politica - la Magistratura ha cercato (come quasi sempre è accaduto nella Storia) di sostituirsi alla politica arrivando addirittura ad esercitare, talune volte anche esplicitamente, alcune prerogative tipiche del Parlamento e del Governo. E mi riferisco, ad esempio, a quando un gruppo di magistrati - durante il cosiddetto periodo di “mani pulite” - si presentò davanti alle telecamere per contrastare l’entrata in vigore di un legittimo - anche se discutibile - Decreto che depenalizzava il finanziamento illecito ai partiti (il cosiddetto Decreto Conso), violentando in tal modo sia il principio di autodeterminazione delle Camere che l’esercizio della sovranità popolare. E che dire della crociata classista e giacobina racchiusa nelle parole ! Alla “faccia” della Costituzione e del principio della separazione dei poteri! Non me ne voglia nessuno, ma quando si ha intenzione di difendere la Costituzione bisogna sempre farlo in buona fede e con imparzialità, e non solo quando risulta utile al fine di tutelare gli interessi corporativi di una categoria. Mai la Magistratura deve sentirsi legittimata a sostituirsi alla politica; anche di fronte a periodi di debolezza di quest’ultima, la Magistratura non deve mai indossare una veste che non sia quella che le ha ricamato su misura la Costituzione e, allo stesso tempo, mai la politica deve utilizzare la giustizia per i propri scopi. Atteggiamenti differenti hanno prodotto e continueranno a produrre gravissimi danni allo Stato di Diritto ed ai principi di libertà e democrazia. A tal proposito, se non ricordo male nel 2010, vidi sulla prima pagina dei giornali alcuni magistrati con la Costituzione tra le braccia al fine di ergersi ad unici difensori della stessa contro presunti attacchi da parte della politica. Ne rimasi basito! Se si vuole difendere la Costituzione, e lo si vuole fare per davvero, la si deve prima rispettare… anche a costo di perdere determinate posizioni privilegiate. Riprendendo per un attimo quanto ho scritto pocanzi su quel gruppetto di magistrati che circa vent’anni fa andò in televisione per contrastare alcune legittime e sovrane decisioni del potere legislativo e di quello esecutivo, non ricordo di aver visto all’epoca giudici togati talmente affezionati alla Costituzione - come invece lo sono adesso - a tal punto da tenerne una copia tra le braccia con l’intento di difenderla… E che dire, per esempio, di alcune sentenze della Corte di Cassazione?! Nascondendosi dietro l’importantissima funzione nomofilattica, la Suprema Corte spesso stravolge sia l’intenzione del Legislatore che il senso e la portata delle leggi stesse. Tutte queste deformazioni, se vogliamo continuare a vivere in uno Stato di Diritto, devono al più presto cessare! Spesso la Magistratura si difende affermando di non svolgere nessuna attività politica, ma allora perché all’interno del Consiglio Superiore della Magistratura si sono formate delle vere e proprie correnti? Ma le correnti non sono tipiche dei partiti politici? Per quale motivo gli organi rappresentativi dell’associazione nazionale magistrati vanno di frequente in televisione per combattere la crociata contro un qualsiasi progetto di riforma della giustizia che investa anche l’ordine giudiziario? Ma i magistrati non sono tenuti soltanto ad applicare le leggi dello Stato? Per quale ragione alcuni magistrati, pur mantenendosi saldamente attaccati alla poltrona di pubblico ministero o di organo giudicante, scelgono di fare politica arrivando addirittura a candidarsi alle elezioni senza avere neppure la delicatezza di dimettersi dalle funzioni giudiziarie? Perché assistiamo a tutto questo? Preferisco che sia il lettore, nella meravigliosa solitudine del proprio libero pensiero, a darsi una risposta. Al momento mi è sufficiente trovare consolazione nel sapere che esiste una maggioranza di magistrati - e vi posso garantire che sono tantissimi - che svolgono onestamente il loro lavoro con professionalità, preparazione e serietà, senza alcuna mira o ambizione che non sia quella nobile e disinteressata di essere al fianco di tutti gli operatori del diritto - seppur ciascuno nel rispetto del proprio ruolo - per garantire ai cittadini l’unica cosa che conta per davvero: la Giustizia!
Il tuo dire si scontra con il comportamento infingardo e vile della politica.Ti ricordo che quasi sempre,le camere negano a prescindere l' autorizzazione a procedere anche con prove schiaccianti.Negano l' utilizzo delle intercettazioni a carico di politici disonesti.Perchè loro sono eletti dal popolo.Rubano,promulgano leggi adpersonam(vedi Berlusconi,80)corrompono giudici per comprare sentenze.Questa politica è marcia.Quindi,che ci siano le correnti in magistratura,è il male minore.E se sfilano mostrando la costituzione,mi sta bene.Non mi sta bene ,se ministri e politici della maggioranza di governo,vanno sulle gradinate dei tribunali,a sostenere che Ruby è la nipote di Mubarak.O che le tasse sono pizzo di stato.La politica,prima di riformare gli altri poteri dello stato,faccia una bella disinfestazione in casa propria.
Un tuttologo a cui non sfugge niente dello scibile umano e sovrumano.un giornalista al di sopra di tutto e tutti ,non gli toccate Il CONTE altrimente si arrabbia
Stravaglio e' in pace solo col suo amore Giusepy.Se lo vedesse a governare si farebbe una scorpacciata di gianduiotti e trasformerebbe la bile al fegato in diabete x la felicita'😅😅😅😅
Ti sei perso qualcosa mi sa. La criticò eccome a suo tempo anche se Conte riuscì, nonostante Grillo trescava dietro le sue spalle con Draghi come ha raccontato De Masi, a ridurre un po' i danni di quella cagata ottenendo che i tempi per lo scattare dell'improcedibilità raddoppiassero minacciando il ridito della delegazione pentastellata dal governo Draghi.
@Darkness41286 fregnacce...pensate a quello che dice Gratteri della riforma. Ma sara' anche lui cattivo? I tifosi del "nobile" , compresi alcuni giornalisti , sarebbero disposti a giustificare tutto ma gli elettori ad ogni elezione fanno il quadro della situazione. Qualche percento ,come merita
@ quelle che ho riportato non sono fregnacce ma realtà concrete! Loro in quelle condizioni in cui si trovavano ossia con Grillo che da dentro gli remava contro e con gli altri che li mettevano sostanzialmente in minoranza per compiacere Draghi hanno fatto ciò che potevano per cercare di limitare i danni per quanto possibile nulla più nulla meno.
@@Darkness41286 le fregnacce sono le posizioni e le conseguenze di quello che ha fatto l' ex movimento. Nonostante i disastri elettorali qualcuno ha dei dubbi? Qualche ingenuo tifoso... Gli elettori disprezzano questa gente politicamente incapace che agisce solo per opportunismo e misero potere. Qualche percento ....penoso
Bha che dire . L 'ombra del cavaliere nero si insinua inesorabile tra noi e tappando cosi' la parola ne fa 'di un erba un fascio. ................A voi le dovute riflessioni.
In questo caso più che di ombra del cavaliere nero parlerei di ombra di Gelli visto che questa porcata é presa dal piano di rinascita democratica della P2.
Meglio se te lo metti da parte te caro boccalone destrorso perché ti servirà in abbondanza quando tardivamente capirai quanto sono dannosi i tuoi patetici padroni e quanto sono dannosi il tifo e la stupidità che vivono nel tuo cranio al posto dei neuroni.
Non é magistratura democratica e basta contro, lo sono tutti i magistrati con un minimo di sale in zucca e anche tutte le persone con un minimo di sale in zucca!! E noi che schifiamo questa porcata lo siamo perché questa schiforma PIDUISTICA farà solo danni a noi cittadini comuni.
Bravissimo Marco 👏
per me parla a vanvera. Ci sono problemi seri altro che buttare in caciara come fa sempre. E' un comico
Concordo come sempre con Travaglio
Beata ingnoranza
Ignoranza sì, ma dei politicastri destrorsi fascisti inetti che ci governano!!! Che schifo!!! 🤮🤮🤮🤮🤮
Grande Marco. Come sempre.
Solo la forza dell' opinione pubblica può impedirlo iniziando a dire la verità
Cosa deve impedire opinione pubblico, tu la conosci la riforma di Nordio. Fai ridere un altro elettore del M5S e SX,
❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️
@@michelasaporito8489 ne parleremo fra qualche anno
D'accordissimo!
Chissà se Calenda ha finalmente capito qualcosa!!
Per quanto ne ho detto contro Travaglio sulla sua posizione in merito alla guerra in Ucraina qui devo ancora dargli ragione: questa riforma complessivamente, al di là pure del merito di ogni singola disposizione, ha tutta l'aria ben respirabile di una vendetta contro la magistratura, soprattutto contro quella inquirente, attesa da buona parte del mondo politico, non solo del centrodestra da un quarto di secolo. In quanto alla separazione delle carriere si deve dire che effettivamente se si leggono le cronache giudiziarie degli ultimi decenni, si evidenzia chiaramente come quell'appiattimento della magistratura giudicante sui PM, che specie nella fase delle indagini preliminare effettivamente c'èra in passato, è andata sempre più indebolendosi. Non solo, ma le ultime riforme come la Cartabia, hanno messo tali paletti nel passaggio tra una funzione e l'altra da renderla nei fatti molto poco praticabile e buon senso avrebbe voluto che si attendesse almeno il tempo necessario per vederne gli effetti,prima di stravolgere tutto. Anche sulla famosa questione della contiguità fisica dei magistrati che lavorano vicino negli stessi uffici, basterebbe adottare la misura di farli lavorare, inquirenti e giudicanti, in edifici diversi,per non creare occasioni di contatti abitudinari. E' chiaro che il disegno complessivo della riforma Nordio è il sostanziale graduale controllo della magistratura da parte degli altri Poteri dello Stato e questo è il presupposto di un catastrofico ritorno al passato peggiore della Storia giudiziaria italiana. Si può discutere sul fatto che i magistrati stessi abbiano, nel complesso con i loro comportamenti degli ultimi decenni, favorito i presupposti perchè si arrivasse alla situazione di oggi, ma è altra questione che non elimina il problema: è un pò come la storia degli avversari del Fascismo che 100 anni fa aiutarono il Fascismo stesso, facendo il gioco di Mussolini, ma questo non giustifica storicamente nè il Fascismo nè Mussolini.
> ha tutta l'aria ben respirabile di una vendetta contro la magistratura
E' la stessa voluta da Berlusconi dagli anni '90, ovvio che è una vendetta. E in più parte di un disegno politico tipico nelle Cleptocrazie, dove chi ha potere e soldi può corrompere il PM. Mentre il normale cittadino che ha più bisogno di garantismo, ne soffre (per esempio un'azienda costruttrice che ti vuol fare sloggiare a pochi centesimi invece di pagarti il valore di mercato).
❤❤ grandi marco luca caro
Se questa nuova legge e' scritta da Nordio detto Carletto Mezzolitro fatto ministro paradossalmente e' da rigettare!
Sei un vigliacco che offende e non hai neanche il coraggio di firmarti con il tuo nome e cognome
Come il tuo Soggettivo pensiero!!!!
Travaglio Sommi ❤❤❤❤❤
Non ha senso? Altrochè...La magistratura in Italia: ordine o potere?
Considerazioni giuridico - costituzionali di un giovane avvocato.
Secondo la classica tripartizione operata dal Montesquieu, i poteri dello Stato si suddividono in Potere legislativo spettante al Parlamento, Potere esecutivo spettante al Governo e Potere giudiziario spettante alla Magistratura.
Se il pensiero del filosofo francese poteva andar bene in un periodo in cui tutti e tre i poteri erano concentrati - nell’ottica del dispotismo assoluto - nelle mani del re, nel corso dei due secoli successivi la situazione ha avuto uno sviluppo differente.
A mio modesto parere, la Magistratura non può in nessun caso esercitare un potere - in senso stretto - dello Stato, infatti per poter parlare tecnicamente di potere, e quindi di imperium, è necessario che esso derivi dal popolo o, come accadeva nei secoli passati, da Dio.
Nelle moderne democrazie occidentali il concetto di potere è strettamente legato a quello di imperium proveniente dalla volontà popolare, quindi è del tutto pacifico affermare che gli unici organi - seppur con tutte le loro derivazioni - ad essere legittimati ad esercitare un Potere sono soltanto il Parlamento (potere legislativo) ed il Governo (potere esecutivo).
Per rendere maggiormente masticabile questo meccanismo, è sufficiente comprendere che nel momento in cui il Parlamento ed il Governo esercitano i propri poteri, lo fanno “in nome” e “per conto” del popolo da cui ne deriva l’investitura, quindi la Magistratura non può essere in alcun modo considerata un potere - in senso stretto - dello Stato; essa è solo un Ordine legittimato ad esercitare - “in nome” del popolo e non anche per conto di questo - la funzione giurisdizionale nei soli spazi delineati dalla Costituzione e, soprattutto, nel fedele rispetto della legge approvata dai soli organi deputati ad adottarla, quindi dal Parlamento e dal Governo, seppur quest’ultimo nei soli casi tassativamente previsti dalla Carta costituzionale.
A dimostrazione di quanto premesso, la nostra Costituzione - della quale i giudici si dichiarano spesso i soli scudieri - parla, non a caso, di Ordine Giudiziario e non di potere. Se si legge il Titolo Quarto della Carta costituzionale è scritto a chiare lettere, nella Sezione Prima, “Ordinamento giurisdizionale”, e non Potere; e a fugare ogni dubbio ci pensa l’art. 104 Cost. : . Fatti chiaramente salvi i principi di autonomia e indipendenza contro i quali nessuno mai si sognerebbe di scrivere neppure un rigo, osservi il lettore che la Costituzione parla - addirittura in maniera esplicita- solo di Ordine, guardandosi bene dall’usare il termine potere.
Se fino alla fine degli anni Ottanta questo tipo di discussione non era neppure immaginabile, a partire dal 1992 - vale a dire da quando è iniziato un periodo di cronica debolezza della politica - la Magistratura ha cercato (come quasi sempre è accaduto nella Storia) di sostituirsi alla politica arrivando addirittura ad esercitare, talune volte anche esplicitamente, alcune prerogative tipiche del Parlamento e del Governo. E mi riferisco, ad esempio, a quando un gruppo di magistrati - durante il cosiddetto periodo di “mani pulite” - si presentò davanti alle telecamere per contrastare l’entrata in vigore di un legittimo - anche se discutibile - Decreto che depenalizzava il finanziamento illecito ai partiti (il cosiddetto Decreto Conso), violentando in tal modo sia il principio di autodeterminazione delle Camere che l’esercizio della sovranità popolare. E che dire della crociata classista e giacobina racchiusa nelle parole ! Alla “faccia” della Costituzione e del principio della separazione dei poteri!
Non me ne voglia nessuno, ma quando si ha intenzione di difendere la Costituzione bisogna sempre farlo in buona fede e con imparzialità, e non solo quando risulta utile al fine di tutelare gli interessi corporativi di una categoria.
Mai la Magistratura deve sentirsi legittimata a sostituirsi alla politica; anche di fronte a periodi di debolezza di quest’ultima, la Magistratura non deve mai indossare una veste che non sia quella che le ha ricamato su misura la Costituzione e, allo stesso tempo, mai la politica deve utilizzare la giustizia per i propri scopi. Atteggiamenti differenti hanno prodotto e continueranno a produrre gravissimi danni allo Stato di Diritto ed ai principi di libertà e democrazia.
A tal proposito, se non ricordo male nel 2010, vidi sulla prima pagina dei giornali alcuni magistrati con la Costituzione tra le braccia al fine di ergersi ad unici difensori della stessa contro presunti attacchi da parte della politica. Ne rimasi basito! Se si vuole difendere la Costituzione, e lo si vuole fare per davvero, la si deve prima rispettare… anche a costo di perdere determinate posizioni privilegiate. Riprendendo per un attimo quanto ho scritto pocanzi su quel gruppetto di magistrati che circa vent’anni fa andò in televisione per contrastare alcune legittime e sovrane decisioni del potere legislativo e di quello esecutivo, non ricordo di aver visto all’epoca giudici togati talmente affezionati alla Costituzione - come invece lo sono adesso - a tal punto da tenerne una copia tra le braccia con l’intento di difenderla…
E che dire, per esempio, di alcune sentenze della Corte di Cassazione?! Nascondendosi dietro l’importantissima funzione nomofilattica, la Suprema Corte spesso stravolge sia l’intenzione del Legislatore che il senso e la portata delle leggi stesse. Tutte queste deformazioni, se vogliamo continuare a vivere in uno Stato di Diritto, devono al più presto cessare!
Spesso la Magistratura si difende affermando di non svolgere nessuna attività politica, ma allora perché all’interno del Consiglio Superiore della Magistratura si sono formate delle vere e proprie correnti? Ma le correnti non sono tipiche dei partiti politici? Per quale motivo gli organi rappresentativi dell’associazione nazionale magistrati vanno di frequente in televisione per combattere la crociata contro un qualsiasi progetto di riforma della giustizia che investa anche l’ordine giudiziario? Ma i magistrati non sono tenuti soltanto ad applicare le leggi dello Stato? Per quale ragione alcuni magistrati, pur mantenendosi saldamente attaccati alla poltrona di pubblico ministero o di organo giudicante, scelgono di fare politica arrivando addirittura a candidarsi alle elezioni senza avere neppure la delicatezza di dimettersi dalle funzioni giudiziarie? Perché assistiamo a tutto questo? Preferisco che sia il lettore, nella meravigliosa solitudine del proprio libero pensiero, a darsi una risposta.
Al momento mi è sufficiente trovare consolazione nel sapere che esiste una maggioranza di magistrati - e vi posso garantire che sono tantissimi - che svolgono onestamente il loro lavoro con professionalità, preparazione e serietà, senza alcuna mira o ambizione che non sia quella nobile e disinteressata di essere al fianco di tutti gli operatori del diritto - seppur ciascuno nel rispetto del proprio ruolo - per garantire ai cittadini l’unica cosa che conta per davvero: la Giustizia!
Azz un tavolo di fenomeni 😅😂
Travaglio sa tutto che genio
Non avevo dubbi che non eri daccordo😂😂😂
Tesi confutabilissime:
1 basta guardare la percentuale di opposizione del gip alle richieste di arresto da parte del pm (siamo sullo 0 virgola) o addirittura le percentuali di archiviazione del gup alla richiesta di rinvio a giudizio del pm (li siamo allo 0 senza virgola).
2 il pm sempre più spesso raccoglie prove e svolge indagini sulla base di teorie accusatorio o a volte addirittura per tornaconto personale. Ne sono esempio le condanne ai pm di procure del sud e nord Italia. Il Pm non è una figura imparziale come la si vuole dipingere.
Come daltrontei politici , didestra di sinistra , di xentro !!!!!
Non ha senso? Altrochè...La magistratura in Italia: ordine o potere?
Considerazioni giuridico - costituzionali di un giovane avvocato.
Secondo la classica tripartizione operata dal Montesquieu, i poteri dello Stato si suddividono in Potere legislativo spettante al Parlamento, Potere esecutivo spettante al Governo e Potere giudiziario spettante alla Magistratura.
Se il pensiero del filosofo francese poteva andar bene in un periodo in cui tutti e tre i poteri erano concentrati - nell’ottica del dispotismo assoluto - nelle mani del re, nel corso dei due secoli successivi la situazione ha avuto uno sviluppo differente.
A mio modesto parere, la Magistratura non può in nessun caso esercitare un potere - in senso stretto - dello Stato, infatti per poter parlare tecnicamente di potere, e quindi di imperium, è necessario che esso derivi dal popolo o, come accadeva nei secoli passati, da Dio.
Nelle moderne democrazie occidentali il concetto di potere è strettamente legato a quello di imperium proveniente dalla volontà popolare, quindi è del tutto pacifico affermare che gli unici organi - seppur con tutte le loro derivazioni - ad essere legittimati ad esercitare un Potere sono soltanto il Parlamento (potere legislativo) ed il Governo (potere esecutivo).
Per rendere maggiormente masticabile questo meccanismo, è sufficiente comprendere che nel momento in cui il Parlamento ed il Governo esercitano i propri poteri, lo fanno “in nome” e “per conto” del popolo da cui ne deriva l’investitura, quindi la Magistratura non può essere in alcun modo considerata un potere - in senso stretto - dello Stato; essa è solo un Ordine legittimato ad esercitare - “in nome” del popolo e non anche per conto di questo - la funzione giurisdizionale nei soli spazi delineati dalla Costituzione e, soprattutto, nel fedele rispetto della legge approvata dai soli organi deputati ad adottarla, quindi dal Parlamento e dal Governo, seppur quest’ultimo nei soli casi tassativamente previsti dalla Carta costituzionale.
A dimostrazione di quanto premesso, la nostra Costituzione - della quale i giudici si dichiarano spesso i soli scudieri - parla, non a caso, di Ordine Giudiziario e non di potere. Se si legge il Titolo Quarto della Carta costituzionale è scritto a chiare lettere, nella Sezione Prima, “Ordinamento giurisdizionale”, e non Potere; e a fugare ogni dubbio ci pensa l’art. 104 Cost. : . Fatti chiaramente salvi i principi di autonomia e indipendenza contro i quali nessuno mai si sognerebbe di scrivere neppure un rigo, osservi il lettore che la Costituzione parla - addirittura in maniera esplicita- solo di Ordine, guardandosi bene dall’usare il termine potere.
Se fino alla fine degli anni Ottanta questo tipo di discussione non era neppure immaginabile, a partire dal 1992 - vale a dire da quando è iniziato un periodo di cronica debolezza della politica - la Magistratura ha cercato (come quasi sempre è accaduto nella Storia) di sostituirsi alla politica arrivando addirittura ad esercitare, talune volte anche esplicitamente, alcune prerogative tipiche del Parlamento e del Governo. E mi riferisco, ad esempio, a quando un gruppo di magistrati - durante il cosiddetto periodo di “mani pulite” - si presentò davanti alle telecamere per contrastare l’entrata in vigore di un legittimo - anche se discutibile - Decreto che depenalizzava il finanziamento illecito ai partiti (il cosiddetto Decreto Conso), violentando in tal modo sia il principio di autodeterminazione delle Camere che l’esercizio della sovranità popolare. E che dire della crociata classista e giacobina racchiusa nelle parole ! Alla “faccia” della Costituzione e del principio della separazione dei poteri!
Non me ne voglia nessuno, ma quando si ha intenzione di difendere la Costituzione bisogna sempre farlo in buona fede e con imparzialità, e non solo quando risulta utile al fine di tutelare gli interessi corporativi di una categoria.
Mai la Magistratura deve sentirsi legittimata a sostituirsi alla politica; anche di fronte a periodi di debolezza di quest’ultima, la Magistratura non deve mai indossare una veste che non sia quella che le ha ricamato su misura la Costituzione e, allo stesso tempo, mai la politica deve utilizzare la giustizia per i propri scopi. Atteggiamenti differenti hanno prodotto e continueranno a produrre gravissimi danni allo Stato di Diritto ed ai principi di libertà e democrazia.
A tal proposito, se non ricordo male nel 2010, vidi sulla prima pagina dei giornali alcuni magistrati con la Costituzione tra le braccia al fine di ergersi ad unici difensori della stessa contro presunti attacchi da parte della politica. Ne rimasi basito! Se si vuole difendere la Costituzione, e lo si vuole fare per davvero, la si deve prima rispettare… anche a costo di perdere determinate posizioni privilegiate. Riprendendo per un attimo quanto ho scritto pocanzi su quel gruppetto di magistrati che circa vent’anni fa andò in televisione per contrastare alcune legittime e sovrane decisioni del potere legislativo e di quello esecutivo, non ricordo di aver visto all’epoca giudici togati talmente affezionati alla Costituzione - come invece lo sono adesso - a tal punto da tenerne una copia tra le braccia con l’intento di difenderla…
E che dire, per esempio, di alcune sentenze della Corte di Cassazione?! Nascondendosi dietro l’importantissima funzione nomofilattica, la Suprema Corte spesso stravolge sia l’intenzione del Legislatore che il senso e la portata delle leggi stesse. Tutte queste deformazioni, se vogliamo continuare a vivere in uno Stato di Diritto, devono al più presto cessare!
Spesso la Magistratura si difende affermando di non svolgere nessuna attività politica, ma allora perché all’interno del Consiglio Superiore della Magistratura si sono formate delle vere e proprie correnti? Ma le correnti non sono tipiche dei partiti politici? Per quale motivo gli organi rappresentativi dell’associazione nazionale magistrati vanno di frequente in televisione per combattere la crociata contro un qualsiasi progetto di riforma della giustizia che investa anche l’ordine giudiziario? Ma i magistrati non sono tenuti soltanto ad applicare le leggi dello Stato? Per quale ragione alcuni magistrati, pur mantenendosi saldamente attaccati alla poltrona di pubblico ministero o di organo giudicante, scelgono di fare politica arrivando addirittura a candidarsi alle elezioni senza avere neppure la delicatezza di dimettersi dalle funzioni giudiziarie? Perché assistiamo a tutto questo? Preferisco che sia il lettore, nella meravigliosa solitudine del proprio libero pensiero, a darsi una risposta.
Al momento mi è sufficiente trovare consolazione nel sapere che esiste una maggioranza di magistrati - e vi posso garantire che sono tantissimi - che svolgono onestamente il loro lavoro con professionalità, preparazione e serietà, senza alcuna mira o ambizione che non sia quella nobile e disinteressata di essere al fianco di tutti gli operatori del diritto - seppur ciascuno nel rispetto del proprio ruolo - per garantire ai cittadini l’unica cosa che conta per davvero: la Giustizia!
Complimenti, disamina perfetta !!!
Il tuo dire si scontra con il comportamento infingardo e vile della politica.Ti ricordo che quasi sempre,le camere negano a prescindere l' autorizzazione a procedere anche con prove schiaccianti.Negano l' utilizzo delle intercettazioni a carico di politici disonesti.Perchè loro sono eletti dal popolo.Rubano,promulgano leggi adpersonam(vedi Berlusconi,80)corrompono giudici per comprare sentenze.Questa politica è marcia.Quindi,che ci siano le correnti in magistratura,è il male minore.E se sfilano mostrando la costituzione,mi sta bene.Non mi sta bene ,se ministri e politici della maggioranza di governo,vanno sulle gradinate dei tribunali,a sostenere che Ruby è la nipote di Mubarak.O che le tasse sono pizzo di stato.La politica,prima di riformare gli altri poteri dello stato,faccia una bella disinfestazione in casa propria.
PARLANO SEMPRE I PADRE ETERNI CHE SONO I SUPER ESPERTI DI TUTTO E PARLANO IN NOME DI TUTTI.
@paoloberti, Nordio dovrebbe riformare se stesso.......
se i magistrati si lamentano vuol dire che la riforma è giusta. Avanti Nordio! PS: di è ricreduto persino Palamara
Nordio è piu' intelligente del grillino Travaglio
Travaglio hai mai provato ad andare veramente a lavorare ?
Un tuttologo a cui non sfugge niente dello scibile umano e sovrumano.un giornalista al di sopra di tutto e tutti ,non gli toccate Il CONTE altrimente si arrabbia
Ma ti pagano per dire fesserie o lo fai gratis perché ti piace ridicolizzarti in pubblico?
Stravaglio e' in pace solo col suo amore Giusepy.Se lo vedesse a governare si farebbe una scorpacciata di gianduiotti e trasformerebbe la bile al fegato in diabete x la felicita'😅😅😅😅
@@annaprevi3638 ma ti pagano in base al numero di puttanate che spari o lo fai perché ti piace ridicolizzarti?
nordio è senza ombra di dubbio il peggior ministro della giustizia dall'unità d'Italia. Sarebbe stato in fondo alle classifiche anche nel ventennio!
Lo dice Travaglio.E chibe' Travaglio,che competenza ha Travaglio.
Qualcuno che a differenza sua sa formulare una frase in italiano ..
@GF-Bolton Lei si contenta di poco..Badi al suo italiano e,se ne ha ricevuta,rispolveri l' EDUCAZIONE..
E la riforma Cartabia approvata dal conte? Perche' non lo critichi
Ti sei perso qualcosa mi sa. La criticò eccome a suo tempo anche se Conte riuscì, nonostante Grillo trescava dietro le sue spalle con Draghi come ha raccontato De Masi, a ridurre un po' i danni di quella cagata ottenendo che i tempi per lo scattare dell'improcedibilità raddoppiassero minacciando il ridito della delegazione pentastellata dal governo Draghi.
@Darkness41286 fregnacce...pensate a quello che dice Gratteri della riforma. Ma sara' anche lui cattivo?
I tifosi del "nobile" , compresi alcuni giornalisti , sarebbero disposti a giustificare tutto ma gli elettori ad ogni elezione fanno il quadro della situazione. Qualche percento ,come merita
@ quelle che ho riportato non sono fregnacce ma realtà concrete! Loro in quelle condizioni in cui si trovavano ossia con Grillo che da dentro gli remava contro e con gli altri che li mettevano sostanzialmente in minoranza per compiacere Draghi hanno fatto ciò che potevano per cercare di limitare i danni per quanto possibile nulla più nulla meno.
@@Darkness41286 le fregnacce sono le posizioni e le conseguenze di quello che ha fatto l' ex movimento. Nonostante i disastri elettorali qualcuno ha dei dubbi? Qualche ingenuo tifoso...
Gli elettori disprezzano questa gente politicamente incapace che agisce solo per opportunismo e misero potere. Qualche percento ....penoso
Avevo scritto un post ma e' sparito
Bha che dire . L 'ombra del cavaliere nero si insinua inesorabile tra noi e tappando cosi' la parola ne fa 'di un erba un fascio. ................A voi le dovute riflessioni.
In questo caso più che di ombra del cavaliere nero parlerei di ombra di Gelli visto che questa porcata é presa dal piano di rinascita democratica della P2.
Sta parlando un altro scienziato
il tuttologo...so' tutto mi'
Come non ha senso lui,Nordio?????????
Non ha senso, e FA senso
SESTO EPISODIO DI SABOTAGGIO DELLA RETE FERROVIARIA. NON NE BECCATE UNA.
Maalox plus per tutti i sx e 5s😂
Meglio se te lo metti da parte te caro boccalone destrorso perché ti servirà in abbondanza quando tardivamente capirai quanto sono dannosi i tuoi patetici padroni e quanto sono dannosi il tifo e la stupidità che vivono nel tuo cranio al posto dei neuroni.
Ketamina e coca per la destra grazie a Musk! Ahaha!
❌La separazione delle carriere non è contro i magistrati❌
Lo dice Pittalis, quello che ha definito Berlusconi "baluardo di giustizia".😂
Intanto beccati il no al referendum sull'autonomia
Se magistratura democratica è contraria, sicuramente è una riforma buona e giusta.
Non é magistratura democratica e basta contro, lo sono tutti i magistrati con un minimo di sale in zucca e anche tutte le persone con un minimo di sale in zucca!! E noi che schifiamo questa porcata lo siamo perché questa schiforma PIDUISTICA farà solo danni a noi cittadini comuni.
Se lo dice travaglio luomo della poltrona
❤❤ grandi marco luca caro