Giullu russu è lu culure ....... . Sei un grande. Opera meritoria stai facendo, e mi viene da piangere nel vedere quante poche visualizzazioni hai avuto fino ad ora. Certo tutti sti casini. uno dice ma v......lo dici ca ieu me mettu a ste condizioni??????? Mi permetto di suggerirti una piccola integrazione al tuo bellissimo video: un breve riassuntino finale tantu cu se capisce, praticu praticu, ce se face.....
BRAVO!!! e se facciamo un discorso inverso ? Mi spiego: noi ci troviamo ad una pressione di 1ATM. Se salissimo in alto velocemente di 4000, 5000mt. rischieremmo ugualmente un embolia? Grazie!!! Da Lecce un forte saluto!
Ciao Egidio! È una domanda veramente interessante. Allora se dovessi salire di altitudine molto rapidamente l'embolia(e più in generale le malattie da decompressione) non rientra tra i tuoi problemi. Questo perché a 4000 metri (quota da cui si lanciano generalmente i paracadutisti) la pressione dell'aria è di 0,60 atmosfere. Quindi la percentuale di azoto e di ossigeno sarà più bassa. Il fatto che la quantità di azoto sia bassa ti porta a non avere problemi di embolie e robe varie, ma il fatte che la quantità di ossigeno sia più bassa è un problema molto grave (le cellule del nostro corpo funzionano grazie all'ossigeno). Oltre a questo devi considerare l'accelerazione con cui raggiungi quella quota. Quando prendi l'ascensore per raggiungere un piano più alto, nel momento in cui parte senti una leggera forza che ti spinge verso il basso. Quella forza è tanto più forte quanto più velocemente vuoi raggiungere la quota desiderata. Il sangue ristagnerebbe nelle gambe, e non arrivando al cervello sverresti. Ci sono tanti altri fattori da considerare, ma credo che questi siano stati sufficienti per darti un'idea abbastanza chiara. Grazie per i complimenti e condividi il video se ti è piaciuto 💙✌🏻
ma non superare le bolle se non hai il computer significa ( non superare le microbolle ...che sono quelle più piccole e non superano mai i dieci mt al min.
Giusta osservazione, ma bisogna tenere in considerazione il fatto che le bolle d'aria (anche se microbolle) si comportano come dei gas. Quindi in fase di risalita aumenta il loro volume e di conseguenza aumenta la spinta di Archimede che viene esercitata (in altre parole la velocità non rimane costante ma aumenta al diminuire della profondità). Volevo risponderti con dei numeri e dei dati per darti un esempio più pratico, ma l'aria non è un gas perfetto, quindi bisogna tenere in considerazione tantissimi fattori
Giullu russu è lu culure ....... . Sei un grande. Opera meritoria stai facendo, e mi viene da piangere nel vedere quante poche visualizzazioni hai avuto fino ad ora. Certo tutti sti casini. uno dice ma v......lo dici ca ieu me mettu a ste condizioni??????? Mi permetto di suggerirti una piccola integrazione al tuo bellissimo video: un breve riassuntino finale tantu cu se capisce, praticu praticu, ce se face.....
Grazie mille beddru miu 💙
BRAVO!!! e se facciamo un discorso inverso ? Mi spiego: noi ci troviamo ad una pressione di 1ATM. Se salissimo in alto velocemente di 4000, 5000mt. rischieremmo ugualmente un embolia? Grazie!!! Da Lecce un forte saluto!
Ciao Egidio! È una domanda veramente interessante. Allora se dovessi salire di altitudine molto rapidamente l'embolia(e più in generale le malattie da decompressione) non rientra tra i tuoi problemi. Questo perché a 4000 metri (quota da cui si lanciano generalmente i paracadutisti) la pressione dell'aria è di 0,60 atmosfere. Quindi la percentuale di azoto e di ossigeno sarà più bassa. Il fatto che la quantità di azoto sia bassa ti porta a non avere problemi di embolie e robe varie, ma il fatte che la quantità di ossigeno sia più bassa è un problema molto grave (le cellule del nostro corpo funzionano grazie all'ossigeno). Oltre a questo devi considerare l'accelerazione con cui raggiungi quella quota. Quando prendi l'ascensore per raggiungere un piano più alto, nel momento in cui parte senti una leggera forza che ti spinge verso il basso. Quella forza è tanto più forte quanto più velocemente vuoi raggiungere la quota desiderata. Il sangue ristagnerebbe nelle gambe, e non arrivando al cervello sverresti. Ci sono tanti altri fattori da considerare, ma credo che questi siano stati sufficienti per darti un'idea abbastanza chiara. Grazie per i complimenti e condividi il video se ti è piaciuto 💙✌🏻
ma non superare le bolle se non hai il computer significa ( non superare le microbolle ...che sono quelle più piccole e non superano mai i dieci mt al min.
Giusta osservazione, ma bisogna tenere in considerazione il fatto che le bolle d'aria (anche se microbolle) si comportano come dei gas. Quindi in fase di risalita aumenta il loro volume e di conseguenza aumenta la spinta di Archimede che viene esercitata (in altre parole la velocità non rimane costante ma aumenta al diminuire della profondità). Volevo risponderti con dei numeri e dei dati per darti un esempio più pratico, ma l'aria non è un gas perfetto, quindi bisogna tenere in considerazione tantissimi fattori
@@mondo_mare e tu seguisolo le piccole e sei apposto 😄