Sai carissimo don in una trasmissione ho sentito un sacerdote dire che il cristiano credente non va in depressione. Questa affermazione mi ha fatto sentire in colpa ogni volta che vivevo un situazione difficile e mi sentivo triste pensavo:forse se avessi una fede più forte non mi sentirei così. Questo chiaramente mi causava una maggior sofferenza.
A me è successo dopo una breve malattia mio marito è deceduto il 3 Marzo us. Moltissime persone mi hanno ripetuto: sei fortunata perché hai la Fede e questo ti aiuta e aiuterà molto. Si è vero. Però da queste persone avrei desiderato un pochino di vicinanza. Tante volte non sono necessarie molte parole ma anche un abbraccio, una visita e non quella canonica "di dovere"... Hai fede, quelle ti basta!
Ho pensato lo stesso,una telefonata,e un abbraccio avrebbero fatto molto bene,anch'io ho fede,ma mi arrabbio perché io per i miei parenti ci sono stata e ci sono ma sai,adesso basta,provate voi io sono sola con mio marito senza figli,ma loro sono in tanti ,nessun problema,o qualcosa ma ...Io nn voglio piu essere così,care amiche che c' eravate solo per prendere ,io sono sempre stata la prima ad affrontare lutti,disastri economici ma c' ero,adesso il mio affetto lo tengo per me' o qualcun altro,ma credetemi,nel dolore più grave un abbraccio e buone parole fanno bene al cuore.
Ho apprezzato molto il punto in cui parla della fede, quando dice di non dover imporre agli altri la propria visione dells fede, vede io fondamentalmente ho fede, ma ha ragione lei, dobbiamo supportare e rispettare, ognuno ha i suoi tempi e la sua sensibilità..grazie lei è una persona molto rispettosa e al passo con i tempi..
Questa analisi breve, chiara e precisa trova riscontro nella mia quotidianità. Soffro di depressione e ,nonostante i supporti medici, spesso sprofondo in uno stato interiore doloroso e difficile da attraversare....mi è stato detto tutto, ma proprio tutto quanto enumerato da Lei nei dieci punti. So che non c'è malevolenza in alcuno dei miei interlocutori. Di fatto poi ci si chiude in se stessi in un misto di accettazione e disperazione. Che Dio possa aiutarci.
Tante volte ho subito queste frasi, mi sono sentito sminuito svalutato e dunque arrabbiato. Sicuramente pure io commetto tali errori. Grazie, Dio la benedica. Continui per favore
Credo di commettere almeno 9 degli errori elencati... Il mio desiderio di aiutare Il prossimo è stata la molla che mi ha portato ad agire come hai descritto !! Cercherò ricordare tuoi consigli. Grazie di cuore ❤
Bsera,io credo che,volendo escludere tutte le forme di consolazione da lei rlencate non rimarrebbe proprio niente da poter dire,forse un abbraccio vale più di tante parole,mio modesto pensiero 😊
Nuovamente grazie Don Giovanni per i suoi preziosi consigli che mi aiuteranno a essere più empatica con la persona da consolare.Buona giornata e buona settimana!!
A me hanno detto "eh cosa credevi? La vita è questa e ognuno ha le sue, c'è chi sta peggio." "Eh ma sei giovane"...... Sono veramente amareggiata tanto che evito di uscire e di avere contatti con le persone. Ormai dico solo che sto bene e che va tutto bene 😢
Cara ti capisco, anche a me capita così, per non venire ferita mi isolo evito le persone, specialmente coloro che dicono che sono fortunata ad avere un marito che si occupa di me anche materialmente, la parola mantenimento mi rattrista, provo tanta tristezza. Ma che ne sanno di cosa si vive e quali fatiche si sono superate.
Ci comportiamo così perché così fan tutti, é anche un tratto culturale della civiltà del consumo e della velocità, delle soluzioni immediate. Non accettiamo il dolore, é una dimensione che vogliamo scacciare al più presto dalla nostra vita e da quella degli altri, senza rispettarne i tempi creativi e trasformativi. Non siamo curiosi di vedere ed accompagnare un processo che nel tempo si rivela un prezioso tesoro anche per noi stessi, sulla conoscenza delle possibilità umane. Una persona che ci offre la sua esperienza ci sta regalando qualcosa di meraviglioso che tornerà utile in futuro anche a noi, quando inevitabilmente affronteremo difficoltà che fanno parte strutturale della vita, ad esempio malattia o lutto. Ci comportiamo cosí, anche senza volerlo, rifiutando il dolore dell'altro forse perché non abbiamo solidi confini psicologici, temiamo di esserne risucchiati. Ci comportiamo cosí perché vogliamo tenere tutto sotto controllo con soluzioni immediate, palliativi, perché non abbiamo fede nel processo trasformativo ed imponderabile, apertura verso l'ignoto ed il possibile. Perché ci sentiamo impotenti non intravedendo prospettiva, in sostanza siamo noi a mancare di quell'apertura, quella fede in noi stessi e nelle virtualità delle circostanze come occasioni di crescita, della pazienza e perseveranza che vorremmo vedere nello specchio dell'altro. Dobbiamo sviluppare spalle larghe, tenuta e fede. Imparare ad ascoltare con tranquilla speranza, con ferma fede che l'altro troverà la sua via. Fiducia in noi, nell'altro, e nella Vita. L'emozione primaria culturalmente inaccettabile, quella che trova meno ascolto in assoluto é la rabbia, al posto di reprimerla od agirla, interrogare ed ascoltare la nostra rabbia in meditazione, per imparare ad accogliere e dare un ascolto benevolente anche a quella che provano le persone vittime di violenze. Per quanto riguarda i tipi di errori elencati, sono un'esperta in questo per lunga pratica e conoscenza dall'interno, li ho fatti tutti, ripetutamente! Solo così li potevo conoscere un pochino😄
Concordo con lei, ho vissuto di riflesso la malattia di mia madre che mi ha portato a confrontarmi con tutto quello che lei dice, ho imparato tanto ... da persona empatica è diventato un mio bagaglio personale e ora che a mia volta sto sperimentando su me stesso l'effetto devastante del dolore cronico e del suo frutto amaro ovvero la depressiine vedo le 'amicizie' svanire quasi come se il mio dolore fosse contagioso, mi sento riferire frasi che lei riporta e che aggiungono sofferenza al dolore. Si sa che da esseri umani siamo fallaci ma credo basterebbe un po' di empatia e vagliare se le parole che abbiamo in mente per l'altro che effetto farebbero se lo dicessero a noi, ecco questo potrebbe fare la differenza. Quello che un po' fa la differenza almeno in alcune persone è l'aver sperimentato il dolore che scorgiamo nell'altro, la comprensione è maggiore e anche le nostre parole si caricano di vicinanza sincera,
Grazie e d’accordo su tutto meno sul fatto del non dare soluzioni. Può invece, per esperienza personale, essere un modo di fornire un diverso punto di vista o indicare una strada che l’altra persona nemmeno immaginava. Potrà trovare con le sue risorse, questo sì, la via migliore per arrivarci ma per me paradossalmente indicami una via, una strada, un modo di vedere una situazione che nemmeno avevo considerato è stato invece davvero molto utile in situazioni dove magari non avevo l’esperienza per considerare determinate soluzioni o vie da percorrere.
Buongiorno io ci andrei piano sulla CD bunafede delle persone. Tendenzialmente A nessuno gliene frega niente di nessuno (specialmente all'interno delle famiglie ) e si dicono frasi fatte per apparire buoni o per riempire il silenzio, che tanto spaventa.
E quando l'altro ti dice che è triste e disperato ogni santo giorno per 11 anni di fila? Quando vede SOLTANTO tutto nero e i suoi pensieri sono solo negativi? Che cosa le si deve rispondere? Perché qualunque cosa io dica ottengo solamente rabbia.
@@annagagliardi6987 il problema é che stiamo lontane e ci raccontiamo tutto via telefono, spesso se non le rispondo a qualcosa in particolare (di cui lei sa giá la mia risposta da secoli), rispondendole soltanto a tutto il resto delle cose che mi ha detto, si arrabbia 🤦♀️
A volte credo che quando un comportamento / atteggiamento si ' cronicizza' e sembra che nulla possa servire a cambiarlo, forse è il momento di cambiare il nostro atteggiamento verso quella persona, che reagisce sempre allo stesso modo proprio perché non sopporta che noi la trattiamo e l' abbiamo sempre trattata così: spesso ci viene detto 'non ti sopporto quando fai / sei così...' . Il fatto è che noi non ce lo ricordiamo...Il nostro interlocutore ci spiega già cosa vorrebbe da noi, ma spesso noi siamo troppo presi dal nostro cieco egoismo per ricordare che la soluzione esiste ed è lì a portata di mano...
10/10 a ripetizione li uso tutti😢 .su di una cosa però non sono del tutto d' accordo...chi ci conosce e ci cerca , sopratutto se siamo persone di fede , inconsciamente hanno bisogno di noi di come siamo e della nostra fede.
Video purtroppo a mio parere, da trattare con "le pinze da chirurgo" Per cio che viene comunicato e con quale fine viene comunicato c'e da stare molto attenti 😊
Allora bisogna farle piangere e allora saremo in due,;se è tutti i giorni a sentire mali ,che alla fine li a bbiamo anche noi i nostri grazie a dire si fa in fretta dire grazie.
Nel video di lunedì ti suggerirò un atteggiamento fondamentale… ma qui puoi già trovare un suggerimento importante: di per sé riguarda il tema del lutto, ma va bene in qualunque situazione in cui qualcuno sta soffrendo e noi vogliamo stargli vicino: th-cam.com/video/cM0zGzghho8/w-d-xo.html
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Sai carissimo don in una trasmissione ho sentito un sacerdote dire che il cristiano credente non va in depressione. Questa affermazione mi ha fatto sentire in colpa ogni volta che vivevo un situazione difficile e mi sentivo triste pensavo:forse se avessi una fede più forte non mi sentirei così. Questo chiaramente mi causava una maggior sofferenza.
A me è successo dopo una breve malattia mio marito è deceduto il 3 Marzo us. Moltissime persone mi hanno ripetuto: sei fortunata perché hai la Fede e questo ti aiuta e aiuterà molto. Si è vero. Però da queste persone avrei desiderato un pochino di vicinanza. Tante volte non sono necessarie molte parole ma anche un abbraccio, una visita e non quella canonica "di dovere"... Hai fede, quelle ti basta!
Ho pensato lo stesso,una telefonata,e un abbraccio avrebbero fatto molto bene,anch'io ho fede,ma mi arrabbio perché io per i miei parenti ci sono stata e ci sono ma sai,adesso basta,provate voi io sono sola con mio marito senza figli,ma loro sono in tanti ,nessun problema,o qualcosa ma ...Io nn voglio piu essere così,care amiche che c' eravate solo per prendere ,io sono sempre stata la prima ad affrontare lutti,disastri economici ma c' ero,adesso il mio affetto lo tengo per me' o qualcun altro,ma credetemi,nel dolore più grave un abbraccio e buone parole fanno bene al cuore.
Si dopo un lutò ,presenza silenziosa no si chiede niente altro … attorno a me solo deserto infinito . È così.
Ho apprezzato molto il punto in cui parla della fede, quando dice di non dover imporre agli altri la propria visione dells fede, vede io fondamentalmente ho fede, ma ha ragione lei, dobbiamo supportare e rispettare, ognuno ha i suoi tempi e la sua sensibilità..grazie lei è una persona molto rispettosa e al passo con i tempi..
Questa analisi breve, chiara e precisa trova riscontro nella mia quotidianità. Soffro di depressione e ,nonostante i supporti medici, spesso sprofondo in uno stato interiore doloroso e difficile da attraversare....mi è stato detto tutto, ma proprio tutto quanto enumerato da Lei nei dieci punti. So che non c'è malevolenza in alcuno dei miei interlocutori. Di fatto poi ci si chiude in se stessi in un misto di accettazione e disperazione. Che Dio possa aiutarci.
Grazie.❤ Lei non immagina neanche quanto bene mi ha fatto con le sue parole.
Tante volte ho subito queste frasi, mi sono sentito sminuito svalutato e dunque arrabbiato. Sicuramente pure io commetto tali errori. Grazie, Dio la benedica. Continui per favore
Credo di commettere almeno 9 degli errori elencati... Il mio desiderio di aiutare Il prossimo è stata la molla che mi ha portato ad agire come hai descritto !! Cercherò ricordare tuoi consigli. Grazie di cuore ❤
È un forte aiuto queste sue parole hrazie
Grazie don! Ha elencato con precisione tutti gli errori/orrori che faccio con mia mamma, anziana e vedova inconsolabile. Mediterò!
Bsera,io credo che,volendo escludere tutte le forme di consolazione da lei rlencate non rimarrebbe proprio niente da poter dire,forse un abbraccio vale più di tante parole,mio modesto pensiero 😊
Nuovamente grazie Don Giovanni per i suoi preziosi consigli che mi aiuteranno a essere più empatica con la persona da consolare.Buona giornata e buona settimana!!
A me hanno detto "eh cosa credevi? La vita è questa e ognuno ha le sue, c'è chi sta peggio." "Eh ma sei giovane"...... Sono veramente amareggiata tanto che evito di uscire e di avere contatti con le persone. Ormai dico solo che sto bene e che va tutto bene 😢
Cara ti capisco, anche a me capita così, per non venire ferita mi isolo evito le persone, specialmente coloro che dicono che sono fortunata ad avere un marito che si occupa di me anche materialmente, la parola mantenimento mi rattrista, provo tanta tristezza. Ma che ne sanno di cosa si vive e quali fatiche si sono superate.
@@rosariacolombo8299 Ottimo commento
Grazie don, è proprio tutto vero! In certe situazioni meglio silenzio e delicatezza...
Belle parole si deve riflettere 🙏
Grazie, don Giovanni. Buona settimana!
Grazie Don, è sempre illuminante ascoltarti!
Grazie don Giovanni, riflessioni molto utili,grazie ancora per la costanza e il tempo che dedichi
Ci comportiamo così perché così fan tutti, é anche un tratto culturale della civiltà del consumo e della velocità, delle soluzioni immediate. Non accettiamo il dolore, é una dimensione che vogliamo scacciare al più presto dalla nostra vita e da quella degli altri, senza rispettarne i tempi creativi e trasformativi. Non siamo curiosi di vedere ed accompagnare un processo che nel tempo si rivela un prezioso tesoro anche per noi stessi, sulla conoscenza delle possibilità umane. Una persona che ci offre la sua esperienza ci sta regalando qualcosa di meraviglioso che tornerà utile in futuro anche a noi, quando inevitabilmente affronteremo difficoltà che fanno parte strutturale della vita, ad esempio malattia o lutto. Ci comportiamo cosí, anche senza volerlo, rifiutando il dolore dell'altro forse perché non abbiamo solidi confini psicologici, temiamo di esserne risucchiati. Ci comportiamo cosí perché vogliamo tenere tutto sotto controllo con soluzioni immediate, palliativi, perché non abbiamo fede nel processo trasformativo ed imponderabile, apertura verso l'ignoto ed il possibile. Perché ci sentiamo impotenti non intravedendo prospettiva, in sostanza siamo noi a mancare di quell'apertura, quella fede in noi stessi e nelle virtualità delle circostanze come occasioni di crescita, della pazienza e perseveranza che vorremmo vedere nello specchio dell'altro. Dobbiamo sviluppare spalle larghe, tenuta e fede. Imparare ad ascoltare con tranquilla speranza, con ferma fede che l'altro troverà la sua via. Fiducia in noi, nell'altro, e nella Vita.
L'emozione primaria culturalmente inaccettabile, quella che trova meno ascolto in assoluto é la rabbia, al posto di reprimerla od agirla, interrogare ed ascoltare la nostra rabbia in meditazione, per imparare ad accogliere e dare un ascolto benevolente anche a quella che provano le persone vittime di violenze. Per quanto riguarda i tipi di errori elencati, sono un'esperta in questo per lunga pratica e conoscenza dall'interno, li ho fatti tutti, ripetutamente! Solo così li potevo conoscere un pochino😄
Un lungo viaggio ❤
Ti conoscevo abbastanza poi con l'esperienza degli altri adesso ti onosco come le mie tasche.
Un commento davvero bello e profondo! Concordo!
Concordo con lei, ho vissuto di riflesso la malattia di mia madre che mi ha portato a confrontarmi con tutto quello che lei dice, ho imparato tanto ... da persona empatica è diventato un mio bagaglio personale e ora che a mia volta sto sperimentando su me stesso l'effetto devastante del dolore cronico e del suo frutto amaro ovvero la depressiine vedo le 'amicizie' svanire quasi come se il mio dolore fosse contagioso, mi sento riferire frasi che lei riporta e che aggiungono sofferenza al dolore. Si sa che da esseri umani siamo fallaci ma credo basterebbe un po' di empatia e vagliare se le parole che abbiamo in mente per l'altro che effetto farebbero se lo dicessero a noi, ecco questo potrebbe fare la differenza. Quello che un po' fa la differenza almeno in alcune persone è l'aver sperimentato il dolore che scorgiamo nell'altro, la comprensione è maggiore e anche le nostre parole si caricano di vicinanza sincera,
Infinitamente grazie per i tuoi preziosi consigli
Grazie dei consigli ! Quanti errori inconsapevolmente ho commesso , cercando di essere empatica alla fine ho fatto peggio 😊
Grazie di cuore don Giovanni, preziosissimo!
Grazie Don Giovanni
Grazie!
Grazie e d’accordo su tutto meno sul fatto del non dare soluzioni. Può invece, per esperienza personale, essere un modo di fornire un diverso punto di vista o indicare una strada che l’altra persona nemmeno immaginava. Potrà trovare con le sue risorse, questo sì, la via migliore per arrivarci ma per me paradossalmente indicami una via, una strada, un modo di vedere una situazione che nemmeno avevo considerato è stato invece davvero molto utile in situazioni dove magari non avevo l’esperienza per considerare determinate soluzioni o vie da percorrere.
Grazie don Giovanni i tuoi video mi danno tanto conforto❤❤p
Grazie Don...
Grazie mille per i consigli
Credo più nel parlare ad un sacerdote che ad uno specialista. Come posso parlare con lei?
Buongiorno io ci andrei piano sulla CD bunafede delle persone. Tendenzialmente A nessuno gliene frega niente di nessuno (specialmente all'interno delle famiglie ) e si dicono frasi fatte per apparire buoni o per riempire il silenzio, che tanto spaventa.
Grazie 😊👍
Considerando anche il fatto che a volte non si tratta di consolare ma solo di rimanere accanto anche ad esempio in silenzio
Cosi cosi giusto....grazie.!❤
Buonasera, ho ascoltato lei per la prima volta...e sacerdoce ? In Italia?
Mise piaciuto molto questo discorso.Io sono psichologa e vivo in Francia.
Non è sempre in buona fede. Spesso è perché l'altro è egoista e non vuole sentire lamentele, non vuole sentir parlare di dolore e sofferenza.
Grazie
Suggerisco Allora di elencare 10 modalità comunicative o 10 frasi corrette per consolare l'altra persona
🙏🏻
E quando l'altro ti dice che è triste e disperato ogni santo giorno per 11 anni di fila? Quando vede SOLTANTO tutto nero e i suoi pensieri sono solo negativi? Che cosa le si deve rispondere? Perché qualunque cosa io dica ottengo solamente rabbia.
Non dire niente ascolta magari con un abbraccio
@@annagagliardi6987 il problema é che stiamo lontane e ci raccontiamo tutto via telefono, spesso se non le rispondo a qualcosa in particolare (di cui lei sa giá la mia risposta da secoli), rispondendole soltanto a tutto il resto delle cose che mi ha detto, si arrabbia 🤦♀️
@@alessia.petronio mi dispiace
@@annagagliardi6987 😔❤
A volte credo che quando un comportamento / atteggiamento si ' cronicizza' e sembra che nulla possa servire a cambiarlo, forse è il momento di cambiare il nostro atteggiamento verso quella persona, che reagisce sempre allo stesso modo proprio perché non sopporta che noi la trattiamo e l' abbiamo sempre trattata così: spesso ci viene detto 'non ti sopporto quando fai / sei così...' . Il fatto è che noi non ce lo ricordiamo...Il nostro interlocutore ci spiega già cosa vorrebbe da noi, ma spesso noi siamo troppo presi dal nostro cieco egoismo per ricordare che la soluzione esiste ed è lì a portata di mano...
10/10 a ripetizione li uso tutti😢 .su di una cosa però non sono del tutto d' accordo...chi ci conosce e ci cerca , sopratutto se siamo persone di fede , inconsciamente hanno bisogno di noi di come siamo e della nostra fede.
❤
Video purtroppo a mio parere, da trattare con "le pinze da chirurgo"
Per cio che viene comunicato e con quale fine viene comunicato c'e da stare molto attenti 😊
Puoi spiegarti meglio per favore? ☺
Nessuno "può" capire.il dolore e' TUTTO di chi lo prova.
Non dobbiamo necessariamente consolare.
Allora bisogna farle piangere e allora saremo in due,;se è tutti i giorni a sentire mali ,che alla fine li a bbiamo anche noi i nostri grazie a dire si fa in fretta dire grazie.
Mia madre😡😡😡
Mi sto zitto che è meglio. 😂
Certo il torto non lo conosci proprio uguale a M G. Tale quale.
Quindi ? Cos al si dovrebbe dire ?
Nel video di lunedì ti suggerirò un atteggiamento fondamentale… ma qui puoi già trovare un suggerimento importante: di per sé riguarda il tema del lutto, ma va bene in qualunque situazione in cui qualcuno sta soffrendo e noi vogliamo stargli vicino:
th-cam.com/video/cM0zGzghho8/w-d-xo.html
Toh ! finalmente un sacerdote che fa il sacerdote ..... Bene !
A volte le credenze religiose sono il contrario della fede e ti allontanano ....
Grazie