Intervista Gabriel Zuchtriegel sul nuovo scavo della Casa di Fedra.
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- เผยแพร่เมื่อ 15 ม.ค. 2025
- Pompei, la città antica che racconta storie di vita quotidiana e di grande cultura, continua a stupire. Il recente ritrovamento di una dimora nel cantiere dell’Insula dei Casti Amanti, nel quartiere centrale della città antica di Pompei, lungo Via dell’Abbondanza, ha portato alla luce una piccola casa, priva di atrio ma riccamente decorata, che offre spunti affascinanti sulla vita domestica dei suoi abitanti durante il I secolo d.C.
Questa nuova scoperta, in linea con le cosiddette “Tiny House” inglesi, piccole case autonome, dalle dimensioni ridotte ma in questo caso, dalle decorazioni estremamente raffinate, appassiona studiosi e appassionati di archeologia per la sua singolarità che non hanno nulla da invidiare alle abitazioni delle classi più abbienti di Pompei. Una casa dallo spazio ristretto, senza il tradizionale atrio. Una particolarità considerato che, nonostante le ridotte dimensioni della dimora, non sarebbe stato impossibile l’inserimento di un piccolo atrio con la classica vasca (impluvio) per la raccolta dell’acqua piovana, tipico nell’architettura delle ricche dimore pompeiane, e che invece in questo caso è assente.
Una scelta probabilmente da mettere in relazione con i mutamenti che stavano attraversando la società romana, e pompeiana nello specifico, nel corso del I secolo d.C. e che questo rinvenimento consente di studiare e approfondire. È già stata provvisoriamente battezzata Casa di Fedra, in onore di un affresco ben conservato che ne abbellisce una delle stanze, ritraente la celebre storia mitologica di Ippolito e Fedra, affiancato da altre iconografie altrettanto suggestive.