Interessanti ed esplicativi i chiarimenti relativi anche al concetto di prospettiva spaziale volutamente tralasciata in nome di un astratto spazio spirituale, mi permetto però di apportare una correzione circa il mosaico rappresentante il Palazzo di Teodorico e l’origine della Basilica stessa, che fu fatta erigere nel 505 dallo stesso re e non da altri in precedenza, ed era integrata nel complesso del suo enorme palazzo. La chiesa fu fatta interamente mosaicare rispettando i canoni del culto ariano, la fede di Teodorico e del suo popolo, gli ostrogoti. All’interno degli archi del mosaico rappresentante il palazzo vi erano raffigurati i dignitari della corte del re e non figure di epoche precedenti, la figura dello stesso Teodorico era a sua volta in evidenza nell’arco centrale. Alla riconquista dell’Italia da parte dell’impero bizantino con Giustiniano I e la seguente “dannazione” della religione ariana, i mosaici di epoca teodoriciana della chiesa furono quasi del tutto ricoperti, ad eccezione delle fasce laterali superiori rappresentanti le parabole, i miracoli e la passione del Cristo, comuni sia alla fede Ariana che a quella Cattolica. Le maestranze che lavorarono sostituendo o rappezzando i precedenti mosaici, lo fecero in modo affrettato, probabilmente erano in ritardo con le consegne, al punto tale da non ultimare i lavori, coprendo sì con i tendaggi le figure dei dignitari di Teodorico ma lasciandone ancora ben visibili le mani e le braccia. Nel muro adiacente la raffigurazione del porto di Classe si notano poi, sul fondo oro, i filari dei mattoni ad “altezza uomo” sistemati in modo scomposto, per mascherare, in maniera poco professionale, altre figure sottostanti interdette dall’ortodossia di Bisanzio e di cui si intravvedono ancora le sagome.
@ruggero cornacchia, grazie di queste tue accurate e preziose correzioni! Non ho ricontrollato le date e mi sono fatta ingannare dal “nuovo” del nome (in realtà attribuito in seguito. Perdona!
wow
@Yaya Asso, concordo!
Interessanti ed esplicativi i chiarimenti relativi anche al concetto di prospettiva spaziale volutamente tralasciata in nome di un astratto spazio spirituale, mi permetto però di apportare una correzione circa il mosaico rappresentante il Palazzo di Teodorico e l’origine della Basilica stessa, che fu fatta erigere nel 505 dallo stesso re e non da altri in precedenza, ed era integrata nel complesso del suo enorme palazzo.
La chiesa fu fatta interamente mosaicare rispettando i canoni del culto ariano, la fede di Teodorico e del suo popolo, gli ostrogoti. All’interno degli archi del mosaico rappresentante il palazzo vi erano raffigurati i dignitari della corte del re e non figure di epoche precedenti, la figura dello stesso Teodorico era a sua volta in evidenza nell’arco centrale.
Alla riconquista dell’Italia da parte dell’impero bizantino con Giustiniano I e la seguente “dannazione” della religione ariana, i mosaici di epoca teodoriciana della chiesa furono quasi del tutto ricoperti, ad eccezione delle fasce laterali superiori rappresentanti le parabole, i miracoli e la passione del Cristo, comuni sia alla fede Ariana che a quella Cattolica.
Le maestranze che lavorarono sostituendo o rappezzando i precedenti mosaici, lo fecero in modo affrettato, probabilmente erano in ritardo con le consegne, al punto tale da non ultimare i lavori, coprendo sì con i tendaggi le figure dei dignitari di Teodorico ma lasciandone ancora ben visibili le mani e le braccia. Nel muro adiacente la raffigurazione del porto di Classe si notano poi, sul fondo oro, i filari dei mattoni ad “altezza uomo” sistemati in modo scomposto, per mascherare, in maniera poco professionale, altre figure sottostanti interdette dall’ortodossia di Bisanzio e di cui si intravvedono ancora le sagome.
@ruggero cornacchia, grazie di queste tue accurate e preziose correzioni! Non ho ricontrollato le date e mi sono fatta ingannare dal “nuovo” del nome (in realtà attribuito in seguito. Perdona!