Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale di Eugenio Montale: commento.

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  • เผยแพร่เมื่อ 24 ธ.ค. 2024

ความคิดเห็น • 9

  • @Rosella9303
    @Rosella9303 2 ปีที่แล้ว +2

    Bello!

  • @jkoa9565
    @jkoa9565 2 ปีที่แล้ว

    ciao potresti fare un video su prefazione e preambolo di Italo Svevo

    • @jacopociravegna
      @jacopociravegna  2 ปีที่แล้ว

      Purtroppo questa settimana e (forse) la prossima non riuscirò a mettere mano al canale, ma se non è urgente posso pianificarlo per la successiva. E' comunque un video da realizzare, prima o poi!

    • @jkoa9565
      @jkoa9565 2 ปีที่แล้ว

      @@jacopociravegnaCiao , non è urgente grazie mille :D

    • @jacopociravegna
      @jacopociravegna  2 ปีที่แล้ว +1

      Eccola! Spero che ti piaccia, anche se mi è venuta qualche parola tagliata nel video.
      th-cam.com/video/LH9IUxVDUVo/w-d-xo.html

  • @cedricrusconi250
    @cedricrusconi250 ปีที่แล้ว

    Ciao, nel testo è evidente la presenza della donna anche se non è mai nominata, quali elementi linguistici la segnalano

    • @jacopociravegna
      @jacopociravegna  ปีที่แล้ว

      In effetti, la presenza di una donna non è esplicitamente segnalata: potrebbe trattarsi (se non conoscessimo l'opera di Montale) di un uomo. Ci sono però richiami al fatto che si tratti di una persona amata, una compagna di vita: il riferimento ai "quattro occhi", il braccio che viene porto, il riferimento ad un viaggio "nostro" (ove il viaggio è evidente metafora della vita).

  • @cedricrusconi250
    @cedricrusconi250 ปีที่แล้ว +1

    E questa funzione che Montale attribuisce alla donna può avere qualche attinenza con quella che Dante attribuisce a Beatrice

    • @jacopociravegna
      @jacopociravegna  ปีที่แล้ว

      Nella produzione di Montale compaiono diverse donne: una di queste è Clizia, che ha esplicitamente una funzione assimilabile a quella salvifica di Beatrice, manifestandosi come una vera e propria donna angelo. Tuttavia, la donna di cui si tratta in questa poesia non è Clizia, bensì Mosca - Drusilla Tanzi: a lei viene attribuita sì una funzione di aiuto, ma non verso il sublime, bensì verso un pratico "saper vivere". Certo, a suo modo anche questo è salvifico (come lo era Beatrice per Dante), ma in un ambito terreno, mondano, quindi sostanzialmente diverso.