Ciao e complimenti per il video veramente prezioso. Ho un dubbio da profano autodidatta. Quando ascoltiamo dei brani potrebbe capitare che alcune parti dell arrangiamento siano fatte su registri più alti rispetto alla voce ma noi comunque all'ascolto percepiamo questa come melodia principale. Questo cozza un po' sulle mie informazioni. Da quello che so noi dovremmo percepire meglio le note più alte e i bassi. Quello che sta in mezzo diciamo conta il giusto. Se fosse vera questa affermazione allora le linee vocali dovrebbero essere sempre le più alte ma abbiamo detto che non è così. A tal punto non so se: 1. la voce in un brano é posta ad un volume maggiore rispetto agli altri strumenti e quindi arriva a noi come linea principale nonostante possa trovarsi ad un registro che non è il più alto nell arrangiamento 2. A prescindere dal registro dove si colloca il nostro cervello concentra comunque l attenzione sulla voce anche a volumi equivalenti tra gli strumenti e quindi la percepiamo come linea principale. 3. La voce si trova sempre sul registro più alto e quindi il nostro ascolto la percepisce meglio. Puoi fornirmi un aiuto? Spero di essere stato chiaro abbastanza chiaro. Confuso sicuramente. Grazie in anticipo.
Ciao, cerco di risponderti sperando di aver compreso bene la tua domanda. Dimentichiamo i registri e ragioniamo sui significanti delle varie voci (note). Nelle canzoni, così come in qualunque brano strumentale (salvo eccezioni) il ruolo di protagonista la fa sempre la melodia. La melodia è quella che canticchi, che ti fa ricordare il brano. Ci sono brani in cui questa melodia, questa cosa che canticchi, sta nascosta nelle voci intermedie, oppure nella linea di basso (prendi il nottirno in mi minore di Chopin, dovrebbe essere il 19, e senti l'accompagnamento: è lui il vero protagonista). In genere hai la melodia sopra e il tessuto armonico sotto, tuttavia lo strumento può suonare note più acute del canto oer accompagnarlo, possono essere note di abbellimento o controcanti. Quello che voglio dire è che dobbiamo uscire da note acute o meno acute ma concentrarci su ciò che è definibile il tema principale di un brano. Esso può tranquillamente essere nel basso, mentre le note alte fungono da completamento un alrro esempio che posso farti è il preludio in fa diesis maggiore (tonalitaccia!) di Chopin (dovrebbe essere il 13 a memoria). La mano sinistra fa l'80% della bellezza del brano, mentre la destra, più acuta, ne completa tramite accordi la trama.
@@armoniamusicale Grazie mille per la risposta. Se ho capito bene dato il tema principale, la melodia, la bravura dell'arrangiatore sta nell'esaltarla arricchendo l'accompagnamento con note più gravi o più acute. Se accade che il nostro arrangiamento è tale da farci distogliere dal tema principale vuol dire che stiamo sbagliando qualcosa.
Ciao e complimenti per il video veramente prezioso. Ho un dubbio da profano autodidatta. Quando ascoltiamo dei brani potrebbe capitare che alcune parti dell arrangiamento siano fatte su registri più alti rispetto alla voce ma noi comunque all'ascolto percepiamo questa come melodia principale. Questo cozza un po' sulle mie informazioni. Da quello che so noi dovremmo percepire meglio le note più alte e i bassi. Quello che sta in mezzo diciamo conta il giusto. Se fosse vera questa affermazione allora le linee vocali dovrebbero essere sempre le più alte ma abbiamo detto che non è così. A tal punto non so se:
1. la voce in un brano é posta ad un volume maggiore rispetto agli altri strumenti e quindi arriva a noi come linea principale nonostante possa trovarsi ad un registro che non è il più alto nell arrangiamento
2. A prescindere dal registro dove si colloca il nostro cervello concentra comunque l attenzione sulla voce anche a volumi equivalenti tra gli strumenti e quindi la percepiamo come linea principale.
3. La voce si trova sempre sul registro più alto e quindi il nostro ascolto la percepisce meglio.
Puoi fornirmi un aiuto? Spero di essere stato chiaro abbastanza chiaro. Confuso sicuramente. Grazie in anticipo.
Ciao, cerco di risponderti sperando di aver compreso bene la tua domanda. Dimentichiamo i registri e ragioniamo sui significanti delle varie voci (note). Nelle canzoni, così come in qualunque brano strumentale (salvo eccezioni) il ruolo di protagonista la fa sempre la melodia. La melodia è quella che canticchi, che ti fa ricordare il brano. Ci sono brani in cui questa melodia, questa cosa che canticchi, sta nascosta nelle voci intermedie, oppure nella linea di basso (prendi il nottirno in mi minore di Chopin, dovrebbe essere il 19, e senti l'accompagnamento: è lui il vero protagonista). In genere hai la melodia sopra e il tessuto armonico sotto, tuttavia lo strumento può suonare note più acute del canto oer accompagnarlo, possono essere note di abbellimento o controcanti.
Quello che voglio dire è che dobbiamo uscire da note acute o meno acute ma concentrarci su ciò che è definibile il tema principale di un brano. Esso può tranquillamente essere nel basso, mentre le note alte fungono da completamento un alrro esempio che posso farti è il preludio in fa diesis maggiore (tonalitaccia!) di Chopin (dovrebbe essere il 13 a memoria). La mano sinistra fa l'80% della bellezza del brano, mentre la destra, più acuta, ne completa tramite accordi la trama.
@@armoniamusicale Grazie mille per la risposta. Se ho capito bene dato il tema principale, la melodia, la bravura dell'arrangiatore sta nell'esaltarla arricchendo l'accompagnamento con note più gravi o più acute. Se accade che il nostro arrangiamento è tale da farci distogliere dal tema principale vuol dire che stiamo sbagliando qualcosa.