ความคิดเห็น •

  • @CAR-LOL
    @CAR-LOL 7 หลายเดือนก่อน +3

    La domanda che si fanno gli italiani casomai è... come sta l'economia italiana in questa Europa ??

    • @graziedeltempo
      @graziedeltempo 7 หลายเดือนก่อน +2

      Italia secondo paese per robotizazione in Europa le piccole aziende bloccano la crescita del paese 🤔 serve un piano condiviso dai maggiori organi finanziari per il rientro del debito 😊

  • @NevioDelladio
    @NevioDelladio 7 หลายเดือนก่อน +11

    Più che a guardare l'economia Cinese, dovremmo provare a capire come fare noi italiani a sganciarci almeno un pò, dagli artigli degli USA, che stanno portando la nostra economia al collasso.

    • @lucaicipo8803
      @lucaicipo8803 7 หลายเดือนก่อน +5

      Noi siamo bravissimi da soli a penalizzarci non servono gli usa

    • @mariodinaccio6459
      @mariodinaccio6459 7 หลายเดือนก่อน +2

      la nostra economia sta così com'è a causa dei cialtroni che hanno governato negli ultimi 30 anni... essere alleati degli USA non c'entra nulla, anzi è solo un vantaggio visto che una grossa fetta delle nostre esportazioni sono assorbite da loro. Inoltre tutti i Paesi più ricchi del mondo sono alleati USA. Germania, Australia, Canada, Irlanda ecc, non è che fanno la fame perchè c'è lo zio Sam.. Finitela con questo antiamericanismo inutile.. gli USA vanno criticati quando lo meritano e non è questo il caso.

    • @graziedeltempo
      @graziedeltempo 7 หลายเดือนก่อน +1

      😂 scusa 😂😂😂😂 🤐 Italia secondo paese robotizatto in Europa 😅 il nemico del paese e il debito pubblico un ancora che lo blocca il paese😑

    • @giulianorivieri2806
      @giulianorivieri2806 7 หลายเดือนก่อน +1

      Senza gli "artigli" USA ora l'Europa sarebbe un continente sottosviluppato... O forse ci siamo dimenticati gli artigli del baffetto austriaco negli anni 40 del 900 che avevano ridotto il continente in rovina? E non mi pare che dal 1945 in poi l'Europa occidentale abbia conosciuto una miseria crescente... O preferivi l'abbraccio mortale di baffone? O quello del suo imitatore mal riuscito di oggi?

    • @giovannivendramini7343
      @giovannivendramini7343 7 หลายเดือนก่อน

      Studiare l'economia cinese è giusto vista la sua importanza, ma in realtà imbottiti di ideologia come siamo da piccoli provincialI la si vuole più che studiarla per capire in cosa è come può essere utile per noi,l la spiamo per gufarla e consolarci dei nostri guai.
      Molto furbi, felici e contenti.

  • @romanomalavolta5238
    @romanomalavolta5238 7 หลายเดือนก่อน +3

    Ma una persona che ha vissuto in Cina per neanche 10 anni , come possiamo considerarlo un esperto?

    • @giuseppepalmisano7829
      @giuseppepalmisano7829 6 หลายเดือนก่อน +1

      Ma infatti, questi sono dei cialtroni autoreferenziati!

    • @zielgerat
      @zielgerat 5 หลายเดือนก่อน +1

      Basta e avanza, ma non è che sia richiesto in realtà. C'è gente che ci ha vissuto molto meno, ma a cui viene dato più credito solo perché parla di Cina neanche fosse lo spettacolo più grande del mondo. Ovviamente, voi occidentali antioccidentali, con quelli non vi lamentate neanche per sogno, perché confermano i vostri bias.
      Non idolatrare la Cina. E se lo fai, almeno fatti pagare (i proverbiali 50 centesimi).

    • @zielgerat
      @zielgerat 5 หลายเดือนก่อน +3

      @@giuseppepalmisano7829 Una critica potentissima. Hai altro?

  • @MarcoPellicciari
    @MarcoPellicciari 7 หลายเดือนก่อน +1

    Invece di parlare sempre degli altri Paesi ma a noi chi ci pensa? Tutto messo a tacere.

  • @Seicks
    @Seicks 6 หลายเดือนก่อน

    secondo me la via della seta è stata una enorme occasione persa per l' Italia. Come si faceva notare, altre nazioni sono riusciti ad ottenere condizioni molto vantaggiose senza entrare nella via della seta. Entrando nella via della seta l Italia avrebbe potuto intavolare trattative sia con la Cina che con gli Stati Uniti per ottenere condizioni vantaggiose da una o dall' altra parte, cosa che grazie ad una classe politica impreparata non è stata fatta. A conti fatti con l' uscita definitiva dalla via della seta l'Italia si è presa le bacchettate dagli USA per niente, ed in più ha indispettito la Cina.

  • @giuseppepalmisano7829
    @giuseppepalmisano7829 6 หลายเดือนก่อน +2

    Ma quanti giri di parole inutili per allungare il video. Siate chiari e concisi!

  • @zigzag2510
    @zigzag2510 7 หลายเดือนก่อน +2

    Dopo quello che il Partito ha fatto ad Alibaba & co. hanno voglia a recuperare la fiducia degli investitori ... Io ho ridotto le quote Shangai e Shenzen nel mio portafoglio al 2.5% e forse mi sposterò sull'India. Bye bye Cina!

    • @ngrpla87
      @ngrpla87 7 หลายเดือนก่อน +1

      Il famoso vendi basso e compra alto

  • @mitjastoka2876
    @mitjastoka2876 7 หลายเดือนก่อน +3

    Per cortesia usate terminu italiani.

    • @zielgerat
      @zielgerat 5 หลายเดือนก่อน +1

      Per cortesia, se chiedi di usare "terminu" italiani, almeno premurati di scrivere le parole in modo corretto.

  • @lapoteosi
    @lapoteosi 7 หลายเดือนก่อน

    Quindi alla fine, tirando le somme, previsioni non se ne possono fare. Complessivamente sembrano analisi in certa misura consolatorie.

  • @PaoloKnuth
    @PaoloKnuth 7 หลายเดือนก่อน +7

    Mi pare che la Amighini non abbia le idee chiare su molte cose. Si guarda alla Cina solo in termini negativi ignorando gli aspetti più allarmanti che i paesi occidentali dimostrano. L'argomento della Amighini in merito al calo delle importazioni cinesi dai paesi occidentali mi sembra emblematico di questa presbiopia. La Almighini dice che i cinesi evitano di importare inflazione riducendo le importazioni dall'occidente ma che questo preclude lo sviluppo cinese perchè nel passato proprio le importazioni hanno permesso lo sviluppo cinese. La Almighini dovrebbe capire che il calo delle importazioni dai paesi occidentali segnala ben altro. Segnala che i cinesi producono sempre più macchinari e manufatti ad alto valore aggiunto che stanno sostituendo nel mercato interno cinese lo spazio che i prodotti occidentali avevano. I prodotti occidentali perdono quote di mercato perchè i produttori occidentali continuano a perdere in produttività rispetto ai cinesi: i prodotti cinesi costano e sono al pari o anche meglio di quelli occidentali. Questa dinamica si ripete nel resto del mondo dove i cinesi stanno conquistando i mercati. In occidente per far fronte a questo fenomeno si rispolvera il protezionismo a tutto danno degli stessi consumatori occidentali. Ma il protezionismo porterà l'occidente ad arretrare ancora di più rispetto al resto del mondo. Quello che l'Europa dovrebbe fare è concentrarsi in quello che sa fare meglio e dovrebbe aprirsi al libero commercio con la Cina e con l'Eurasia: dovrebbe importare quello che le conviene ed esportare i prodotti in cui risulta competitiva. Ma si trova ad avere il cappio al collo impostale dagli americani. Gli americani impediscono agli europei il commercio con i cinesi e con i russi in diversi settori spesso a beneficio degli stessi americani. Il problema degli europei non si chiama Cina, si chiama Washington. E' evidente. Svegliatevi e cominciate a fare analisi serie.

    • @zielgerat
      @zielgerat 5 หลายเดือนก่อน +1

      Knuth, è la miliardesima volta che critichi gente che ne sa a pacchi più di te (ancora non s'è capito chi sei, e quali competenze in materia avresti), ma che ha la sola colpa di non essere un filocinese antiamericano, come te.
      Suggerire che la Amighini abbia un'opinione esclusivamente negativa sulla Cina è mera generalizzazione. Allo stesso modo attribuire il calo delle importazioni cinesi dai paesi occidentali esclusivamente alla produzione interna cinese non coglie appieno la complessità dei fattori in gioco, tra cui l'innovazione tecnologica, la qualità del prodotto (e su quella cinese ci sono moltissimi dubbi tutt'oggi), la strategia di marketing e la capacità di adattamento alle esigenze dei consumatori.
      E riguardo al protezionismo, è vero che può comportare costi per i consumatori e può limitare la crescita economica a lungo termine, ma il protezionismo può anche essere visto come una risposta a pratiche commerciali considerate scorrette o dannose (e in questo, sì, la Cina è maestra), non ultimo, anche la sicurezza nazionale, per cui abbiamo buone ragioni per preoccuparci. La decisione di adottare politiche protezionistiche o di promuovere il libero commercio dipende spesso dalla valutazione dei trade-off tra benefici e rischi per le nostre economie. Una politica adottata con la Cina, non è una politica adottata con tutti gli altri.
      L'Accordo globale sugli investimenti (CAI) non è stato impedito dagli americani, ma da noi europei, per via del genocidio uiguro in corso in Xinjiang e degli insulti e atteggiamenti che i cinesi hanno assunto nei confronti delle istituzioni Ue e dei nostri parlamentari (a momenti ci mancava che li minacciassero di violenza fisica). Impedire il CAI è stato, in effetti, uno dei più grandi atti di assertività, ritorsione e autonomia europei di cui abbiamo piena responsabilità.
      La Cina non cresce più bene, manca molti dei suoi obiettivi, è in crisi, e per questo non ha che da biasimare sé stessa e i suoi amministratori. Ormai, questo sì, è evidente a tutti, inutile che ti metti a fare la voce filocinese fuori dal coro. Il futuro in Asia è l'India (la cui crescita del mercato di capitali è fuori-di-testa), con cui siamo già in procinto di avere un accordo di libero scambio, concludendolo proprio quest'anno se siamo fortunati.

    • @PaoloKnuth
      @PaoloKnuth 5 หลายเดือนก่อน

      @@zielgerat Purtroppo c'è molta gente che crede di avere competenza a parlare di economia avendo all'attivo gli acquisti delle focaccine alla caffetteria dell'università come uniche loro transazioni economiche di successo. Poi queste stesse persone pronosticano il crollo dell'economia russa in due settimane a seguito delle sanzioni occidentali.

  • @eniodeboni7978
    @eniodeboni7978 หลายเดือนก่อน

    Perché parl😢ate in inglese e non in italiano. La lingua Italiana è Bellissima.

  • @Andrea.Delbianco
    @Andrea.Delbianco 7 หลายเดือนก่อน

    Parlate in italiano, cosi può segure meglio chi non non comprende linglele.
    Oltretutto è davvero demodè.
    Ovviamente non lo dico per me.
    Grazie.
    Le analisi sono troppo superficiali e troppo benevoli verso l’Europa.
    Occorre che i pensatoi siano più duri verso i nostri decisori a Bruxelles.

    • @zielgerat
      @zielgerat 5 หลายเดือนก่อน +1

      Non si critica "l'Europa" solo per fare un piacere e confermare i tuoi bias. Se c'è da criticare si fa, altrimenti basta che funzioni e se ne parla bene. Mettiti l'anima in pace. I decisori a Bruxelles hanno spesso meno potere di quelli
      nazionali. Spero tu, che ti lamenti, non abbia votato merda sovranista che fa idiozie quali "bandire la carne coltivata".
      Lasciamo perdere il frignare sul "parlare l'italiano", che non merita commento.

  • @Seicks
    @Seicks 6 หลายเดือนก่อน

    secondo me la via della seta è stata una enorme occasione persa per l' Italia. Come si faceva notare, altre nazioni sono riusciti ad ottenere condizioni molto vantaggiose senza entrare nella via della seta. Entrando nella via della seta l Italia avrebbe potuto intavolare trattative sia con la Cina che con gli Stati Uniti per ottenere condizioni vantaggiose da una o dall' altra parte, cosa che grazie ad una classe politica impreparata non è stata fatta. A conti fatti con l' uscita definitiva dalla via della seta l'Italia si è presa le bacchettate dagli USA per niente, ed in più ha indispettito la Cina.

    • @zielgerat
      @zielgerat 5 หลายเดือนก่อน +1

      Non è entrata nella Via della Seta la Germania, e avremmo dovuto farlo noi? Non eravamo neanche tra i top 3 partner commerciali della Cina. Entrare nella Via della Seta non è stata che un mossa meramente politica e in chiave antioccidentale orchestrata, ma guarda caso, dal Movimento 5 Stelle. E le criticità potrebbero andare ben oltre la mera questione economica.
      Uscirne è stato la cosa migliore che potessimo fare e infatti l'ha fatta niente di meno che un uomo chiamato Mario Draghi. Non mi risulta che gli Stati Uniti ci abbiano bacchettato, anzi.

    • @Seicks
      @Seicks 5 หลายเดือนก่อน

      @@zielgerat la via della seta era assolutamente una mossa politica. Saper usare una mossa politica per trarre vantaggi economici sarebbe stata una grande mossa da statista, che ovviamente l'Italia non ha. Entrare negli accordi ha ovviamente indispettito gli USA, che erano in competizione con la Cina. Uscirne dagli accordi ha poi finito con l'indispettire anche la Cina, senza averne cavato un bel niente aggiungerei.
      Vorrei inoltre farle notare che le discussioni sulla via della seta sono iniziate con Gentiloni, i 5 stelle le hanno solo portato a compimento, mentre l' uscita dagli accordi, secondo le pricipali testate giornalistiche italiane, sarebbe stato ufficializzato da Giorgia Meloni, dopo la visita, guarda caso, negli Stati Uniti. Un giorno magari mi spiega dove ha visto Mario Draghi in tutto questo.

    • @zielgerat
      @zielgerat 5 หลายเดือนก่อน +1

      @@Seicks Non fare il finto tonto. Se proprio ti piace parlare di "chi ha cominciato cosa", è stato Mario Draghi a congelare l'accordo della Via della Seta in prima istanza nel 2021, avendo posto il veto ad almeno tre acquisizioni cinesi durante quell'anno (per la serie "ci conveniva" eh). Quello che ha fatto Meloni non è che aver portato a termine un'azione già iniziata da Draghi, così come è stato Draghi a stringere accordi con l’Algeria nel 2022 nel tentativo di aumentare la fornitura di gas, mossa poi ultimata da Meloni. Ci siamo allontanati da un sistema inutile e pericoloso, che se non poteva giovare alla Germania, che è top 3 partner della Cina, certamente non poteva giovare a noi.
      In ultima analisi, al posto di vedere i soliti complotti (anti)americani dietro ogni mossa europea, suggerisco un approccio da rasoio di Occam: non sarà che forse, semplicemente, non ci conveniva, sia economicamente che in fatto di sicurezza? Non curarti di non indispettire la Cina, che sembra starti davvero tanto a cuore, curati di riconoscere un'azione autonoma e da statista vero, made by Mario Draghi, il meglio che questo Paese poteva sperare di avere.

    • @Seicks
      @Seicks 5 หลายเดือนก่อน

      @@zielgerat quello di cui parli tu ha un nome, si chiama Golden Power, e Draghi l'ha usata per bloccare un acquisizione cinese. Da lì ha dire che Draghi ha fatto uscire l Italia dalla via della seta... A sto punto buttaci purè che Draghi ha scoperto l'America o Draghi ha inventato la ruota e l'acqua calda non so, suona meno ridicolo...
      Sempre secondo la tua logica che conta chi comincia, non chi porta a termine, dovresti dare la colpa a Gentiloni per aver fatto entrare l'Italia nella via della seta, perché ha iniziato lui, non i 5 stelle.
      In ultima analisi, se guardi il disavanzo economico che ha l'Italia nei confronti degli Stati Uniti, o anche lo stato dell' esercito italiano, magari ti rendi conto che il complotto te lo stai inventando tu, e l'Italia è gia vassalla degli USA. Il tuo Draghi ci è arrivato, magari ci arrivi anche tu.

    • @zielgerat
      @zielgerat 5 หลายเดือนก่อน +1

      @@Seicks ​È importante sia chi comincia che chi porta a termine, sei tu che ti perdi un pezzo. Le tue iperboli sono la fiera del ridicolo: sai benissimo che l'input di Draghi è stato determinante; congelare prima, per uscire poi. E infatti s'è fatto. Non cercare di buttarla sul ridere per non dire "ops, hai ragione, Draghi c'entrava eccome". Ed erano almeno tre, non una acquisizione, ma scommetto che te non vedevi l'ora.
      Poi pensa te, parlare di disavanzo sulla bilancia nel 2024, neanche fossimo nel mercantilismo di 300 anni fa, per cui dovevi stipare oro nei forzieri tramite esportazioni per arricchire una nazione. E non ci hai neanche preso: dati OEC, l'Italia, al 2022, ha un export negli Stati Uniti di 68 miliardi, e un import di 25... mentre in Cina esportiamo per 17 miliardi ma importiamo per 56, letteralmente polarità invertite: un affare questa Via della Seta vero? Non è che non ci conveniva, no no, sono stati i cattivoni americani a imporcelo, vero? Ora scommettiamo che la bilancia non ti interessa più. Quello che veramente colpisce è questa sicurezza che avevi nell'esporre una tesi che dati alla mano non ha alcuna base. Perché vi dovete far spaccare la faccia così?
      A te sta a cuore la Cina e il suo benessere, Seicks, non quello dell'Italia, ne tantomeno quello dell'Ue. Allora vieni subito fuori allo scoperto, senza tanti giri di parole: sei il solito filocinese antiamericano. E il vassallaggio nei confronti dei cinesi, quello sì, per davvero, ti andrebbe benissimo.