LA VEDOVA SANGUINARIA. Milena Quaglini.
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- เผยแพร่เมื่อ 7 ก.พ. 2025
- Milena Quaglini è una figura tristemente nota nella cronaca nera italiana per essere stata coinvolta in tre omicidi tra il 1995 e il 1999, tutti legati a episodi di violenza e abusi subiti. Nata nel 1957 a Mezzanino, in provincia di Pavia, Milena ha vissuto un'esistenza segnata da traumi, relazioni tossiche e difficoltà economiche. I suoi crimini, motivati dalla necessità di difendersi o vendicarsi contro uomini che l'avevano maltrattata, hanno sollevato un acceso dibattito sull'autodifesa e sulla violenza di genere. Tra le sue vittime ci sono il marito violento e due uomini accusati di tentativi di abuso nei suoi confronti. Arrestata nel 1999, Milena è condannata e incarcerata, ma la sua fragilità psicologica la porta a togliersi la vita nel carcere di Vigevano nel 2001, lasciando una lettera per i suoi figli. La vicenda di Milena Quaglini continua a rappresentare un caso emblematico sulle conseguenze devastanti della violenza domestica e della mancanza di supporto per le vittime, ponendo l'accento sull'urgenza di interventi efficaci per prevenire simili tragedie.
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L'autrice di questo episodio è Moira Missori (www.parolecrea...)
Questa è un'opera di fantasia ispirata da una storia vera. Ogni riferimento a luoghi reali, eventi o personaggi realmente esistiti è rielaborato dall'immaginazione. Gli eventi narrati sono il frutto della creatività dell'autore e qualsiasi somiglianza o discordanza con persone reali, luoghi e eventi accaduti è puramente casuale.
Uno può crederci o meno, credere nelle coincidenze oppure scegliere di colpevolizzare una vittima, ma per me, la storia di Milena è l'emblema di come sia possibile nascere sotto una cattiva stella.
Grazie per la tua bellissima voce ed il tuo lavoro 🙏 ❤
Grazie a te sei molto gentile ❤️
Sono entrata su TH-cam solo per ascoltarti .. Povera Milena che vita crudele ♥️
@@antonellacolli3444 grazie ❤️
Grazie per la storia. Triste storia
Grazie a te 😊
Ciao Monocratica , anche se in ritardo..eccomi
Che storia ..difficile non empatizzare con questa donna per quanto colpevole .
Molto ben raccontato , mi hai fatto entrare nella sua testa ..
Grazie ❤
Ciao Paola ti aspettavo. Grazie come sempre ❤️
La storia è tristissima..te sei bravissima.
@@cinziaguidi9886 grazie 😊
Milena, fragile ribelle e potente: una madre ❤️🩹
Narrazione da pelle d'oca, con la tua voce le emozioni diventano vive.
Monocratica, Inchiostro Nero sei tu!
È un piacere ascoltare la tua voce narrante.
Grazie 😊
Siete bravissimi
Grazie!
Che bello ascoltarti 🙏👏❤️
Grazie ❤️
Meriti un botto di iscritti,la tua bravura nel farmi immergere nelle storie che racconti supera il piccolo neo della mancanza di immagini...sei fantastica,continua così ❤
@@sabrinadigiuseppe965 grazie troppo gentile veramente ❤️
Per me è una vittima! Bel podcast grazie.😊
Grazie a te 😊
Ti ascolto sempre grazie ❤
Grazie a te ❤️
Una vita non vita oserei dire quella di Milena, una donna fragile che si abbandona ad alcool e psicofarmaci per cercare di affrontare le sue giornate
La sua famiglia avrebbe dovuto darle una mano concreta ed aiutarla sia per lei che per quei poveri figli
Mai e poi mai si deve arrivare a togliere la vita, niente giustifica un atto del genere.
Certo che questa donna ha avuto una vita davvero grama, abusi e soprusi uno dietro l'altro che ovviamente non meritava
Gran brutta vicenda questa che hai saputo narrare e dipanare come sempre in modo egregio 💜😘👏Grazie, alla prossima 👏👏
Complimenti a tutto lo staff 🔝
Mi sembra ieri che parlavo con Silvia 💖mentre lei si raccomandava di ascoltarti
Ho comunque girato al figlio le vostre condoglianze e vi ringrazia ❤
È stato tutto velocissimo e imprevisto, davvero sconvolgente 💖
@@laura_728 grazie a te Laura come sempre ❤️
💖@@inchiostro_nero
Sembrerò cattiva, ma penso solo povera Milena
Grazie 😊
Grazie a te 😊
Conosciamo tutti sicuramente la storia da buoni amanti del crimine, ma con voi ha tutto un altro fascino. Grazie ❤
Grazie davvero ❤️
Mi ha sempre tanto commossa la storia di Milena....lo stesso quella di Aileen Wournos
Grazie 😊
Milena ha avuto una vita molto difficile, terribilmente dolorosa, in cui gli uomini, a parte il primo marito, sono stati i suoi carnefici. Prima il padre, poi il secondo marito e gli altri uomini che ha conosciuto, dal vecchio usuraio ad Angelo Porrello, che non voleva una compagna, ma un oggetto sessuale. Milena ha fatto l’errore, comune a molte donne fragili, di pensare che stare con un uomo fosse la soluzione, il modo di vivere tranquillamente, rinunciando alla sua autonomia e a scegliere una persona adatta e perbene. Chi ha vissuto come lei in una famiglia anafettiva e critica nei suoi confronti, si sente una persona sbagliata e quindi fa scelte sbagliate perché inconsciamente pensa di non meritare altro. Ma la vita presenta a Milena un conto salatissimo e non bastano l’alcol e gli antidepressivi ne’ i suoi figli a darle forza e ricominciare, chiedere aiuto ai servizi sociali e non alla famiglia che la rifiuta. Così diventa un’assassina, colpevole di almeno tre delitti. Io difficilmente simpatizzo con il colpevole, ma Milena mi fa davvero pena: non doveva uccidere, non è una soluzione, ma la sua è stata davvero una vita di sofferenze e abusi e quando si è uccisa in carcere era già morta dentro. Una storia dolorosa e difficile, bravissima Monocratica di averla ricostruita con la tua grande bravura ❤
Grazie Elisabetta ❤️
❤
@@laura_728 perché tu e io sappiamo che se riesci a rialzarti da sola dopo nessuno ti farà cadere mai più!❤️
@@inchiostro_nero grazie a te dell’intenso e sensibile racconto ❤️
❤️
Rinunciare all' indipendenza economica pur di sposarsi: una volta si insegnava questo alle bambine
Ora la serata al lavoro si renderà meglio ❤
Grazie ❤️
Mi spiace tanto per Milena,, l'unica assassina che mi era simpatica.... grazie Monocratica ❤
Grazie a te ❤️
Sai che anche a me mi sta simpatica ?!!!!Io che sempre trovo le noi done un po' capricciose !!!
@@florigo6714 eh sì poverina me ha subìte tante
22:10 provasse 😂 provi!
Mi spiace deluderti, ma esistono entrambe le forme.
@nuvola78 il condizionale ed il congiuntivo esortativo. "Se provasse, riuscirebbe", anche col la particella sottintesa "provasse, riuscirebbe": questo è un condizionale. "Ci provi!" e "che ci provi!": questo è un congiuntivo esortativo, parte del modo imperativo. E poi c'è il dipietrese "ci provasse!", perché, non potendo fermare il magistrato Antonio Di Pietro sopprimendolo, tentarono di minarne l'immagine ridicolizzandolo col replicare i suoi svarioni dialettali, specie l'uso del condizionale al posto del congiuntivo esortativo. Ahimè, così fu che professori, traduttori, giornalisti, persino ammiratori dell'operato del magistrato Di Pietro si ritrovano da decenni a parlare dipietrese.
@@lostmojo Ti cito l'Accademia della Crusca in merito: C’è da dire che, rispetto al presente, l’imperfetto conferisce al verbo una sfumatura semantica un po’ diversa: questo tempo infatti, sia all’indicativo sia al congiuntivo, esprime spesso la categoria (modale, più che temporale) dell’irrealtà (o, come si dice tecnicamente, della “non fattualità” o della “controfattualità”). Così, nelle frasi ottative (altre frasi principali che richiedono il congiuntivo, come “Lo volesse il cielo”, ecc.) “l’alternanza tra congiuntivo presente e congiuntivo imperfetto riflette il tipo di desiderio, che si presenta alla coscienza del parlante ora come realizzabile (congiuntivo presente), ora come irrealizzabile (congiuntivo imperfetto
@nuvola78 ma qui siamo nel congiuntivo esortativo. Vabbe'. Vivesse l'Italia!