Ciao Daniele, se le api hanno propolizzato il fondo evidentemente le correnti d'aria infastidivano la famiglia e di conseguenza hanno tappato lasciando solo quel minibuco dove passava un po' d'aria, questo lascia un po' riflettere se lasciare il cassettino o meno. Se la famiglia fosse stata più sviluppata e avesse presidiato tutti i favi contenuti all'interno non si sarebbe ridotta in quella maniera .Se ricapita il mio consiglio è di trasferire la piccola famiglia in un cassettino di polistirolo o di legno in modo che si scaldi meglio e abbia più controllo all'interno.
Ciao, Daniele. Io ultimamente penso di abolire tutti i fondi con rete e fare fondi come una volta - tutto chiuso. E stato scientificamente approvato che il cosi detto fondo anti varroa riduce la varroa solamente di 14%. Però nello stesso tempo la famiglia ritarda con lo sviluppo primaverile. Infatti lo hanno propolizzato perchè vogliono stare caldi. Secondo me tutta quella umidità e muffa sono dovuti al nailon che metti sopra il nido. Il vapore trova la barriera e condensa. Di conseguenza umidità in eccesso al interno delle arnie fa la muffa che viene agevolata dal calore prodotto dal glomere. Prova 2-3 arnie con fondo chiuso e senza plastica sopra il nido per almeno una stagione. 😉
Ciao, grazie. Questa è l'unica famiglia che si è chiusa dentro. Le altre non hanno mai fatto nulla del genere. Vorrei provare a fare così per vedere cosa succede, dovrò modificare alcune casse però
La situazione nel mio apiario è simile alla tua ( Venezia ) però se ti eri accorto che avevano propolizzato il fondo forse era meglio non mettere il nylon sopra? Fai dei trattamenti prima che partono? Ciao
Io sto sperimentando delle soluzioni al problema fondi, perché le api è innegabile che vogliono tutto chiuso, ma tutto chiuso come abbiamo visto non si può lasciarle, nel tempo prima o poi lo chiudono. io al momento quando ci sono periodi molto freddi li tolgo, nei periodi un po' diciamo più caldi li rimetto, parlando sempre di inverno ovviamente, quest'anno ho fatto così, l'ampio sbalzo termico secondo me è il fattore determinante per il problema umidità.
Ciao Daniele secondo me le api hanno propolizzato la rete perché entra luce e freddo........se ci fosse stato il cassettino la condensa si sarebbe convogliata nel cassetto.......e se si usa la buona norma di mettere le arnie in pendenza sarebbe uscita ........i miei dubbi sono il cellophane che non fa' circolare l aria e crea condensa che si trasforma in muffa
Ciao Daniele, dopo diverse prove anch'io sono dell'idea che lasciare via i fondi anche in inverno sia la scelta migliore, io lo faccio da diversi anni nonostante sverni le api a 1000m di quota senza aver mai avuto problemi 😉 Una domanda, che nutritori a tasca consigli?
Ciao, guardando oggi i vari materiali, ho dato un'occhiata ai vari telaini che ho stivato nei vari polistiroli, mi sono accorto che alcuni hanno uno strato sottile di muffa bianco-grigia che fare? Sono telaini da melario costruiti. Fidarsi oppure devo buttare tutto? Grazie
Ciao una domanda che non centra con il video ,vorrei cambiare due regine bianche ,una perchè la famiglia è aggressiva l'altra perchè ha già fatto due stagioni complete.Le prime regine disponibili le ho trovate per la prima settimana di maggio e avrò i melari (fioritura acacia ),è un problema sostituirle in quel periodo ?' Grazie
C'è il detto 'testa calda e piedi freddi' ma come stanno provando altri apicotori tipo Bottoni(e vorrei provare anche io) il fondo chiuso puo' avere senso se di legno, come le arnie prima della varroa... Io ad esempio ho un'arnia 'marchigiana' da rimettere in uso che è da 12 telai tipo langstroth con fondo chiuso, in legno. La propolizzazione della rete evita correnti d'aria ma cambia poco per la temperatura mentre col fondo in legno cambia la temperatura e l'umidità condensa molto meno.
@@ApicolturaCD sicuramente ogni apiario è un caso a sè e non esiste la soluzione uguale per tutti. C'è da dire però che dai bugni villici fino a mio nonno gli alveari sono sempre stati al chiuso ed evidentemente il problema umidità veniva affrontato in maniera diversa.
Ciao Daniele Io quest anno ho invernato 3 famiglie che coprivano 4 telaini in arnie a fondo chiuso in legno. Ho notato uno spopolamento minore rispetto a quelle invernate in arnie a fondo con rete e lamiera... Non so se è stato un caso o meno...
@@ApicolturaCD capisco che lì è umido. Il pannello al posto o all'interno del piatto di lamiera isola e lascia un minimo di areazione. Io ho avuto quel problema in un piccolo apiario sperimentale di 5 alveari per fare corbezzolo in una zona umida, dove le casse si sono riempite di muffa già a novembre, ho sostituito le casse e infilato una tavola per risolvere. Alla prima riapertura veloce delle casse a primi di febbraio, avevo solo macchie nere in due angoli superiori
buonasera, tutte cassette di legno di 3 cm compreso il fondo,telaini di miele in abbondanza,non nutro le apro a marzo quando fa caldo,il nailon cosa da rabbrividire,auguri
Premetto che abito in provincia di Rovigo quindi per Umidità non siamo inferiori a nessuno. Credo che la situazione che hai trovato in questo alveare sia la dimostrazione che il nylon è una aberrazione così come la continua nutrizione. I fondi servono, il nylon produce eccessiva Umidità e la nutrizione nasconde i problemi dell'invernamento. Se lasciassi telaini a miele sufficienti non avresti necessità di nutrire a manetta. Per guadagnare due chili di miele spendi per zucchero! A meno che non te lo regalino. Buon lavoro! E poi continuare ad aprire le arnie a febbraio. Hai studiato un po'di di biologia delle api? Prova ad approfondire gli effetti dell'abbassamento della temperatura sulla covata.
Scusa lo sfogo, ma se questa è l'unica famiglia che ha reagito chiudendo tutto su 50 devo prendere lei come riferimento oppure considerarla come caso isolato? Sulla nutrizione poi non è che nutro a prescindere, sto facendo vedere le cose che possono succedere e le famiglie con problemi, le altre che sono belle le tratto diversamente.
Il Beenectar l'ho usato pure io, ma non perché si toglie troppo miele ma per testarlo come metodo contro la varroa. Io sono al sud e il nylon non lo uso ma ugualmente loro propolizzano il coprifavo e con il calore e umidità da dentro l'arnia trovo un poco di muffa nella parte interna del tetto in lamiera perché, ovviamente, con il coprifavo al contrario non vi è aria fra il coprifavo e il tetto stesso
Ma che commento è! Alessio se segui Daniele dovresti ormai avere capito che è un apicoltore scrupoloso! Oltretutto uno dei pochi che ti fa vedere anche le problematiche e criticità che si presentano in apiario! 😾
Scusa se ti sei sentito offeso, non era assolutamente mia intenzione. Apprezzo che tu faccia vedere anche i lati negativi della tua attività. Quello che vorrei sottolineare è che ho l'impressione che tu nutra tutti i tuoi alveari a partire da dopo l'internamento. Capisco pii, ma non condivido, la continua apertura delle arnie. Immagino tu lo faccia per fare "formazione" ma in questo modo credo stimoli i tuoi iscritti ad andare a vedere continuamente le api. Ho cercato di spiegarmi meglio. Ciao
Non occorrono i fondi perché inevitabilmente se la temperatura esterna è inferiore di 10gradj rispetto a quella del glomere si crea condensa Esattamente come in casa L’assenza di fondo permette ricircolo di aria che aiuta a non formare condensa umidità nella cassa Ma perché non usi fondi mobili che sono più semplici da gestire?
Io metto dei fondi di cartone che chiudono ma consentono una buona traspirazione. Muffa zero. Col ritorno di freddo che c'è stato è abbastanza logico che una famiglia striminzita chiuda ogni spiffero.
Se piove parecchio a volte si ma poi si asciugano in fretta. Non capita comunque in tutte le casse. e quando piove piove per tutte le arnie. Secondo me la muffa si crea in molti giorni di traspirazione di umidità proveniente dal glomere stesso non da pioggia esterna. Per avere la muffa che mostri occorre che non circoli aria per due-tre settimane.@@ApicolturaCD
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Ciao Daniele, se le api hanno propolizzato il fondo evidentemente le correnti d'aria infastidivano la famiglia e di conseguenza hanno tappato lasciando solo quel minibuco dove passava un po' d'aria, questo lascia un po' riflettere se lasciare il cassettino o meno. Se la famiglia fosse stata più sviluppata e avesse presidiato tutti i favi contenuti all'interno non si sarebbe ridotta in quella maniera .Se ricapita il mio consiglio è di trasferire la piccola famiglia in un cassettino di polistirolo o di legno in modo che si scaldi meglio e abbia più controllo all'interno.
Ciao, grazie. Questa è l'unica famiglia che si è comportata così. È evidente che avrà avuto i suoi motivi. Il tuo consiglio è giusto. Ti ringrazio
Ciao, Daniele. Io ultimamente penso di abolire tutti i fondi con rete e fare fondi come una volta - tutto chiuso. E stato scientificamente approvato che il cosi detto fondo anti varroa riduce la varroa solamente di 14%. Però nello stesso tempo la famiglia ritarda con lo sviluppo primaverile. Infatti lo hanno propolizzato perchè vogliono stare caldi. Secondo me tutta quella umidità e muffa sono dovuti al nailon che metti sopra il nido. Il vapore trova la barriera e condensa. Di conseguenza umidità in eccesso al interno delle arnie fa la muffa che viene agevolata dal calore prodotto dal glomere. Prova 2-3 arnie con fondo chiuso e senza plastica sopra il nido per almeno una stagione. 😉
Ciao, grazie. Questa è l'unica famiglia che si è chiusa dentro. Le altre non hanno mai fatto nulla del genere. Vorrei provare a fare così per vedere cosa succede, dovrò modificare alcune casse però
Grazie infinite
Bel video Daniele certo che ci si sono messe di impegno per fare una cosa del genere
Ciao, sì è l'unica che mi ha fatto così
La situazione nel mio apiario è simile alla tua ( Venezia ) però se ti eri accorto che avevano propolizzato il fondo forse era meglio non mettere il nylon sopra? Fai dei trattamenti prima che partono? Ciao
Ciao, me ne sono accorto tardi. I trattamenti le faccio sempre a gennaio alla ripartenza. Faccio sublimati
Io sto sperimentando delle soluzioni al problema fondi, perché le api è innegabile che vogliono tutto chiuso, ma tutto chiuso come abbiamo visto non si può lasciarle, nel tempo prima o poi lo chiudono. io al momento quando ci sono periodi molto freddi li tolgo, nei periodi un po' diciamo più caldi li rimetto, parlando sempre di inverno ovviamente, quest'anno ho fatto così, l'ampio sbalzo termico secondo me è il fattore determinante per il problema umidità.
Ciao, questa è l'unica famiglia che ha chiuso tutto. Di sicuro avrà avuto i suoi motivi, ma qui da me l'umidità è davvero troppa
Ciao Daniele secondo me le api hanno propolizzato la rete perché entra luce e freddo........se ci fosse stato il cassettino la condensa si sarebbe convogliata nel cassetto.......e se si usa la buona norma di mettere le arnie in pendenza sarebbe uscita ........i miei dubbi sono il cellophane che non fa' circolare l aria e crea condensa che si trasforma in muffa
Ciao, era l'unico caso che si è comportato così... Sicuramente hanno avuto i loro motivi
Si sicuramente loro ne sanno sempre più di noi.....essendo una famiglia già in difficoltà per.loro quel metodo poteva essere non adatto.
Ciao Daniele, dopo diverse prove anch'io sono dell'idea che lasciare via i fondi anche in inverno sia la scelta migliore, io lo faccio da diversi anni nonostante sverni le api a 1000m di quota senza aver mai avuto problemi 😉 Una domanda, che nutritori a tasca consigli?
Ciao, sono d'accordo con te ovviamente. I nutritori ce ne sono a centinaia, quelli in plastica o masonite vanno benissimo
Incredibile! Ma come mai hanno propolizzato tutto così??
Ciao, è l'unica famiglia che si è comportata così
Ciao, guardando oggi i vari materiali, ho dato un'occhiata ai vari telaini che ho stivato nei vari polistiroli, mi sono accorto che alcuni hanno uno strato sottile di muffa bianco-grigia che fare? Sono telaini da melario costruiti. Fidarsi oppure devo buttare tutto? Grazie
No assolutamente, sono riutilizzabili
Ciao Daniele ci sei ad apimel?
Ciao sì ci vado sabato
Ciao una domanda che non centra con il video ,vorrei cambiare due regine bianche ,una perchè la famiglia è aggressiva l'altra perchè ha già fatto due stagioni complete.Le prime regine disponibili le ho trovate per la prima settimana di maggio e avrò i melari (fioritura acacia ),è un problema sostituirle in quel periodo ?' Grazie
Ciao, di solito il periodo dell'acacia e quindi della sciamatura è il meno indicato per le sostituzioni. Ti conviene farlo dopo la fioritura
C'è il detto 'testa calda e piedi freddi' ma come stanno provando altri apicotori tipo Bottoni(e vorrei provare anche io) il fondo chiuso puo' avere senso se di legno, come le arnie prima della varroa... Io ad esempio ho un'arnia 'marchigiana' da rimettere in uso che è da 12 telai tipo langstroth con fondo chiuso, in legno.
La propolizzazione della rete evita correnti d'aria ma cambia poco per la temperatura mentre col fondo in legno cambia la temperatura e l'umidità condensa molto meno.
Bisogna fare delle prove, qui c'è molta umidità rispetto a chi abita in collina il clima è completamente diverso
@@ApicolturaCD sicuramente ogni apiario è un caso a sè e non esiste la soluzione uguale per tutti.
C'è da dire però che dai bugni villici fino a mio nonno gli alveari sono sempre stati al chiuso ed evidentemente il problema umidità veniva affrontato in maniera diversa.
Ciao Daniele
Io quest anno ho invernato 3 famiglie che coprivano 4 telaini in arnie a fondo chiuso in legno.
Ho notato uno spopolamento minore rispetto a quelle invernate in arnie a fondo con rete e lamiera...
Non so se è stato un caso o meno...
Non è un caso. E la soluzione migliore.
La lamiera è un conduttore, porta freddo e condensa. Sicuramente è uno dei motivi
Sostituire la lamiera durante l'inverno con un pannello di legno?
Qui non è.il freddo il problema ma l'umidità
@@ApicolturaCD capisco che lì è umido.
Il pannello al posto o all'interno del piatto di lamiera isola e lascia un minimo di areazione. Io ho avuto quel problema in un piccolo apiario sperimentale di 5 alveari per fare corbezzolo in una zona umida, dove le casse si sono riempite di muffa già a novembre, ho sostituito le casse e infilato una tavola per risolvere.
Alla prima riapertura veloce delle casse a primi di febbraio, avevo solo macchie nere in due angoli superiori
buonasera, tutte cassette di legno di 3 cm compreso il fondo,telaini di miele in abbondanza,non nutro le apro a marzo quando fa caldo,il nailon cosa da rabbrividire,auguri
Ciao, il nilon non deve fare rabbrividire, sono tecniche ormai consolidate. LA nutrizione va fatta solo se necessario, se c'è miele non si fa
Premetto che abito in provincia di Rovigo quindi per Umidità non siamo inferiori a nessuno. Credo che la situazione che hai trovato in questo alveare sia la dimostrazione che il nylon è una aberrazione così come la continua nutrizione. I fondi servono, il nylon produce eccessiva Umidità e la nutrizione nasconde i problemi dell'invernamento. Se lasciassi telaini a miele sufficienti non avresti necessità di nutrire a manetta. Per guadagnare due chili di miele spendi per zucchero! A meno che non te lo regalino. Buon lavoro! E poi continuare ad aprire le arnie a febbraio. Hai studiato un po'di di biologia delle api? Prova ad approfondire gli effetti dell'abbassamento della temperatura sulla covata.
Eh non ho capito una mazza. Non ho nemmeno studiato e faccio solo cagate. Pazienza
Scusa lo sfogo, ma se questa è l'unica famiglia che ha reagito chiudendo tutto su 50 devo prendere lei come riferimento oppure considerarla come caso isolato? Sulla nutrizione poi non è che nutro a prescindere, sto facendo vedere le cose che possono succedere e le famiglie con problemi, le altre che sono belle le tratto diversamente.
Il Beenectar l'ho usato pure io, ma non perché si toglie troppo miele ma per testarlo come metodo contro la varroa. Io sono al sud e il nylon non lo uso ma ugualmente loro propolizzano il coprifavo e con il calore e umidità da dentro l'arnia trovo un poco di muffa nella parte interna del tetto in lamiera perché, ovviamente, con il coprifavo al contrario non vi è aria fra il coprifavo e il tetto stesso
Ma che commento è! Alessio se segui Daniele dovresti ormai avere capito che è un apicoltore scrupoloso! Oltretutto uno dei pochi che ti fa vedere anche le problematiche e criticità che si presentano in apiario! 😾
Scusa se ti sei sentito offeso, non era assolutamente mia intenzione. Apprezzo che tu faccia vedere anche i lati negativi della tua attività. Quello che vorrei sottolineare è che ho l'impressione che tu nutra tutti i tuoi alveari a partire da dopo l'internamento. Capisco pii, ma non condivido, la continua apertura delle arnie. Immagino tu lo faccia per fare "formazione" ma in questo modo credo stimoli i tuoi iscritti ad andare a vedere continuamente le api. Ho cercato di spiegarmi meglio. Ciao
Ciao Daniele ...se t dicessi api aggressive da un anno altro che spiegazione mi dai ?
Ciao, genetica. Cambia regina
Ma è la stessa regina dell'anno scorso con cui le api erano calme e ora nn più
Anno scorte e covata e spazio e nn c'è varroa ....
Per intenderci può la stessa ape regina trasformarsi e dare covata prima tranquilla e poi dopo un anno nervosa ?
No non credo, poi probabile sia il periodo della stagione
Non occorrono i fondi perché inevitabilmente se la temperatura esterna è inferiore di 10gradj rispetto a quella del glomere si crea condensa Esattamente come in casa
L’assenza di fondo permette ricircolo di aria che aiuta a non formare condensa umidità nella cassa
Ma perché non usi fondi mobili che sono più semplici da gestire?
Ciao, ho tutte le casse intere. Dovrei aggiornare tutto
Io metto dei fondi di cartone che chiudono ma consentono una buona traspirazione. Muffa zero. Col ritorno di freddo che c'è stato è abbastanza logico che una famiglia striminzita chiuda ogni spiffero.
Ciao, non si impregnano di umidità?
Se piove parecchio a volte si ma poi si asciugano in fretta. Non capita comunque in tutte le casse. e quando piove piove per tutte le arnie. Secondo me la muffa si crea in molti giorni di traspirazione di umidità proveniente dal glomere stesso non da pioggia esterna. Per avere la muffa che mostri occorre che non circoli aria per due-tre settimane.@@ApicolturaCD