Giovani nella nebbia - Lumezzane (Agosto 2001)
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- เผยแพร่เมื่อ 14 ก.พ. 2014
- Un film tv realizzato da Anna Scalfati che ha come scenario Lumezzane, la cittadina a circa 20 chilometri da Brescia che e' oggi uno dei centri piu' industrializzati del Nord Italia.
Immersa in una valle dove il rumore delle fabbriche accompagna la vita dei suoi abitanti ventiquattro ore su ventiquattro (il reddito pro capite e' alto, la vita e' durissima per la quantita' di ore lavorate), Lumezzane e' una piccola citta' dove a vent'anni si puo' realizzare il sogno di avere una bella macchina e di vestirsi con le griffe piu' costose. Tutte le abitazioni hanno al loro interno dei piccoli laboratori, alcuni dei quali sono diventati vere e proprio fabbriche impegnate soprattutto nel settore siderurgico ed hanno avuto un tale successo da attirare numerosi compratori stranieri, perfino giapponesi. Lumezzane e' anche uno dei posti con il maggior numero di immigrati, soprattutto pakistani.
Il racconto di ''Giovani nella nebbia'' e' incentrato sulla storia di Samuel e della sua famiglia, la storia vera e assolutamente ordinaria di un giovane di sedici anni e del suo mondo fatto di aspirazioni e grandi incertezze che si scontra come in molte famiglie con le aspettative e i desideri di un padre piccolo imprenditore edile emigrato al nord dalle Puglie e della madre, una donna dedita ai figli e alla casa. In questa valle del nord dove l'acciaio delle fabbriche si confonde con il colore plumbeo del cielo sopravvivono antiche realta' come l'oratorio dove il parroco Don Lorenzo ha dato vita ad una radio per consentire ai ragazzi di comunicare tra loro e con l'esterno.
Adesso capisco perché tanti quando gli chiedi di dove sono e ti rispondono che sono di Lumezzane te lo dicono in un modo quasi malinconico e dispiaciuto...
Purtroppo è vero che gran parte della gioventù lumezzanese era così. Adesso - da quel poco che ho visto - mi pare sia migliorata, o forse questa impressione è data dal fatto che le nascite sono crollate, quindi ci sono meno quindicenni sbandati in giro. Ho fatto le medie in questo contesto di degrado, soffrendone molto. Come molti altri "gnari" che non volevano saperne di amalgamarsi in questi gruppi sociali, appena ne ho avuto la possibilità me ne sono andato via. (però amo ancora la mia terra)
Viva Lumezzangeles
il canone un affare di terra cotta ahaahahahahahh. se si rimane con la canna signore mio non e' nulla,l'importante non vada oltre.... lasciamoli divertire i ragazzi lo fatta anch'io quella vita, e non c'e nulla di preoccupante ,specie per le canne ,spinelli o come gli vuole chiamare.
Ti ti ti