Buongiorno. Io a 38 anni sto iniziando questo mestiere da zero (solo da 11 mesi) e sebbene stia già imparando pian piano sul campo, credo proprio che queste lezioni possano farmi accelerare notevolmente l'apprendimento (ho visto solo due lezioni per adesso ma la qualità si vede). Quindi non posso fare altro che ringraziarla e segnalerò il suo canale in una pagina facebook dedicata a elettricisti più o meno esperti.
Salve, mi sto preparando per un concorso di assistente tecnico elettrotecnico, e studiando anche dai suoi video ho superato gli scritti, mi manca ora l' esame orale. Grazie per aver messo a disposizione di tutti la sua professionalità con spiegazioni chiare.
Grazie Professore per le sue interessanti lezioni. A proposito della scelta trifase o monofase sarebbe interessante avere anche una analisi dei costi: contatore, oneri di sistema, potenza impegnata, ecc.
Avevo registrato qualcosa anche su questo ma per non appesantire il video l’ho tagliato. Spero nei prossimi video di riuscire ad inserire questa parte. Iniziamo a dire che il kWh sia che lo consumi in monofase, sia che lo consumi in trifase ha lo stesso prezzo
@@ilprofelettrico Grazie professore per il riscontro. Penso sia un argomento importante in quanto anche molti addetti ai lavori non conoscono bene questi aspetti e quindi non riescono ad illustrare ai clienti i benefici di un impianto trifase in rapporto ai relativi costi.
@@ilprofelettricospero di non sbagliare ma l'unica voce che potrebbe cambiare, almeno per le utenze residenziali domestiche, è il costo per il contatore trifase invece che monofase. Tutte le altre voci di costo non cambiano ovviamente a parità di potenza impegnata e di consumo
Buongiorno. Dovendo far crescere la potenza contrattuale a 10Kw dovrò necessariamente avere una fornitura trifase. Devo cambiare tutti i carichi per renderli compatibili con l'alimentazione trifase o mi è consentito operare ancora con alimentazioni monofase (L1+N; L2+N; L3 +N) e cercare di bilanciare i carichi? grazie
Buongiorno Gianfranco, grazie per il commento! Per passare a una potenza contrattuale di 10 kW, effettivamente la fornitura trifase sarà necessaria. Non è indispensabile cambiare tutti i carichi: puoi continuare a utilizzare carichi monofase distribuiti sulle fasi (L1+N, L2+N, L3+N) cercando di bilanciare il più possibile i consumi per evitare sovraccarichi su una fase specifica, nel rispetto delle normative vigenti, che richiedono un corretto bilanciamento per evitare disservizi o problemi di sicurezza nell’impianto. Spero che queste indicazioni siano chiare. Grazie ancora e un cordiale saluto!
Buona sera, grazie e complimenti per il video, tutto molto chiaro anche a chi nella vita fa tutt’altro mestiere. Se possibile, vorrei farle qualche domanda: a breve inizieranno i lavori per la costruzione della mia prima casa full electric con pompa di calore da 6 kW e l’impianto fotovoltaico da almeno 7 kW per rispettare la normativa ma sul tetto, nella falda sud, ce ne stanno tranquillamente anche 10 kW. Sto sentendo spesso parlare di case full electric in trifase ma, da quanto ho capito, molti installatori e rivenditore nella mia zona la sconsigliano per uso domestico in quanto sarebbe molto difficile equilibrare i carichi…. Vorrei, quindi, capire se effettivamente poi l’impianto diventa molto complesso da progettare, realizzare e/o gestire e vorrei anche capire, cambiando completamente tema, nel caso debba o possa restare in monofase anche con un contratto da 10 kW che tipo di Inverter mi consiglia di installare nel caso optassi per un impianto fotovoltaico da 10 kW invece che da sette (senza batterie di accumulo, almeno inizialmente, poi in futuro chissà). Grazie e ancora complimenti
Buongiorno Prof. e complimenti per le sue lezioni che anche per chi come me non è del mestiere sono molto interessanti ed affascinanti da seguire, le pongo una domanda. Devo adeguare casa per passaggio a pompa di calore da 16KW e impianto FV, mi consigliavano di fare il trifase, considerando che la distanza della casa dal contatore ENEL è di 100m, quale secondo Lei dovrebbe essere la sezione del cavo da usare? a me hanno ipotizzato un 4X16 potrebbe essere adeguato secondo Lei? Grazie mille e complimenti ancora!
Buongiorno Professore e complimenti per i suoi video ! Mi stavo chiedendo nel caso di un impianto domestico trifase, prendendo l’ esempio che ci ha portato dove ci dimostra come sezioni da 2,5 per il montante in trifase soddisfano le condizioni richieste, scegliere sezioni più grandi tipo 4 o 6 mm porterebbero vantaggi maggiori ? Pensando poi di creare un impianto che vada a servire un appartamento di 180mq + un appartamento di 50mq e un interrato che contiene macchinari con motori trifase, si ottengono maggiori vantaggi aumentando la sezione del montante ?
Buongiorno e grazie per i complimenti. Direi che aumentare la sezione del montante ha solo dei vantaggi (l’unico problema è il costo in piú 😊) per vari motivi. Uno di questi sono le minori perdite per effetto joule che si avranno negli anni e quindi alla lunga un risparmio in bolletta. Un altro motivo è predisporre un impianto che possa anche essere usato per potenze superiori e un altro motivo e forse quello piú importante è la possibilità di prevedere lo squilibrio su una delle fasi (le norme parlano al max +6 kW) e quindi caricando tutto su una fase queste devono essere necessariamente dimensionate adeguatamente. Questi concetti saranno proprio gli argomenti successivi del nuovo video sul quadro in trifase
molto utile, grazie. ma supponiamo di dover collegare, ad una fornitura trifase con cavo 4g2.5 come da video, un dispositivo monofase che tira 6kw. (piano cottura o una stufetta elettrica, per fare un esempio). i 2.5mm del montante e di conseguenza della singola fase/neutro estratta dal montante per alimentare il carico monofase, non sarebbero sottodimensionati? servirebbe un montante 4x6 ovvero con cavi dimensionati per il massimo carico monofase previsto?
L'osservazione che ha sollevato è assolutamente correttissima e pertinente, e la ringrazio per averla condivisa. Il video che ho realizzato aveva l'obiettivo di dimostrare il motivo per cui si arriva a utilizzare una fornitura trifase, ma effettivamente, come ha giustamente osservato, nel dimensionamento di un quadro elettrico trifase, il cavo deve essere progettato e dimensionato per la massima potenza che può essere richiesta su una singola fase, considerando quindi un possibile squilibrio. Per esempio, se consideriamo una potenza totale installata di 10 kW, poichè le norme dicono che al massimo ci può essere uno squilibrio di 6 kW tra due fasi qualsiasi, potrebbe verificarsi questa situazione 7-2-1 e quindi si può arrivare sino a 7 kW su una singola fase. È corretto allora dimensionare il cavo per sostenere questo carico massimo monofase. Bisogna quindi con dati di distanze alla mano fare il dimensionamento del cavo per questa situazione
@@ilprofelettrico Grazie. Si presenta, però, un secondo problema correlato al primo. Supponendo quindi uno squilibrio di 6kw e 7-2-1 come da esempio, in mono fase il neutro è usato da tutte e tre le linee, singolarmente, quindi sul neutro ci sarebbe una corrente di ritorno di 7+2+1kw, ovvero 10kw sul neutro, 7kw su L1, 2kw su L2, 1kw su L3. Questo perchè vengono estratte 3 linee da 220v, quindi con ritorno sul neutro e non native trifase dove il neutro, in caso di equilibrio, è nullo.
@@gandalfcorvotempesta sul neutro però non è corretto dire che ci sono 10 kW. Infatti essendo le correnti sfasate tra loro di 120 gradi, sul neutro, come spiego nel video precedente a questo, ci sarebbe zero se fossero equilibrate. Nel caso di squilibrio 7-2-1 ci sarebbe la somma VETTORIALE delle correnti di ritorno dalle singole fasi che sicuramente è sotto i 7 kW. In ogni caso quando le sezioni sono sotto i 25 mmq si mette la sezione del neutro uguale a quella delle fasi anche in trifase e non si corre alcun rischio.
@@ilprofelettricola butto li, nob sarebbe piu sicuro usare una sezione maggiore del neutro? come dici si non si avrebbero tutti i 10kw dell esempio che faceva l utente, ma seppur sfasata l'onda, avendo piu onde il neutro, non si surriscalda di piu? chiedo. da qui l'idea...di aumentare la sezione, o metterlo a parita di sezione magari in EPR cosi da regger maggior temperatura
Secondo la norma CEI 64-8, la sezione del neutro in un impianto trifase deve essere uguale a quella dei conduttori di fase fino a 25 mm². Oltre questa sezione, il neutro può essere ridotto, seguendo specifiche indicazioni. La ragione per cui possiamo ridurre la sezione del neutro in alcuni casi ha a che fare con il modo in cui le correnti delle tre fasi si comportano. Quando un impianto trifase è ben bilanciato, le correnti delle tre fasi non si sommano semplicemente come in un’addizione normale (somma algebrica), ma si sommano in modo “vettoriale”. Questo significa che, grazie allo sfasamento tra le correnti delle tre fasi (ognuna è sfasata di 120° rispetto alle altre), la corrente che fluisce nel neutro risulta molto più bassa della somma delle singole correnti di fase. In un sistema perfettamente bilanciato, le correnti nelle tre fasi si annullano tra loro e nel neutro non passa praticamente corrente. Se invece il carico è squilibrato, ci sarà una certa corrente nel neutro, ma comunque inferiore alla somma algebrica delle correnti di fase, proprio perché si tiene conto dello sfasamento tra di esse. Per questo motivo, la norma permette di ridurre la sezione del neutro quando la sezione dei conduttori di fase supera i 25 mm², a patto che la corrente nel neutro resti sotto certi limiti.
Grazie Prof. lezioni sempre molto interessanti.. unica precisazione è che la potenza contrattuale del fornitore si può scegliere a scaglioni di +\- 0,5 kW…
Si grazie per la precisazione. In genere siamo abituati alle taglie 3, 4,5, 6 e 10 che sono gli standard sui quali siamo abituati a progettare l’impianto. Ora come dice lei si può andare anche con scatti di 500 W . Meglio però per progettare, come dice anche la norma dimensionare tutto per i 6kW in monofase (generale post contatore , montante e sezionatore nel quadro appartamento) e dai 6kW , dimensionare per 10 kW in trifase. A quel punto l’impianto è pronto per qualsiasi potenza contrattuale
Buongiorno prof, volevo gentilmente chiederle se poteva precisare il calcolo della resistenza rispetto alla linea trifase+N . Grazie mille Claudio Citarella
Buongiorno Claudio, ho utilizzato la formula Pdispersa=3RI^2 e ho trovato la R del cavo da 2,5 mm2 lungo 30 metri pari a 286,5 mohm. Essendo la corrente di 14,4 A ottengo una P dispersa per effetto joule di 178 W e quindi una P% del 1,8 %
Buonasera prof . Le voglio fare una domanda perché non ho capito bene una cosa nella parte finale della lezione, circa la scelta della sezione da 2,5 in trifase.e cioè: il montante da 2,5 mm2 sarebbe la scelta giusta se si alimentasse una linea trifase? Oppure se si volesse suddividere i carichi in monofase ,come lei spiegava all'inizio del video? prof lei sa spiegarsi sempre molto bene .sono io che forse non ho afferrato il concetto. Grazie
Salve Michele, intendo che 2,5 mmq sia la sezione per la trifase. Quindi supponendo che la potenza di 10 kW venga suddivisa su 3 fasi. Poi vedremo che in realtà dimensioniamo comunque per fare in modo che in ciascuna fase possa anche transitare sino a 6 kW in più rispetto alle altre fasi. Quindi ad esempio per 10 kW, dobbiamo dimensionare per 7 kW in monofase perchè potrei avere 7-2-1 . Ecco allora che 2,5 pensato per suddividere 3,3-3,3-3,3 non è sufficiente e ci vorrà almeno un 6 mmq. Ma tutto questo lo vedremo nel prossimo video
Secondo me nel prossimo futuro con un po di domotica la monofase la farà da padrone sugli impianti domestici importanti anche oltre i 10 kW immaginiamo una villa con fotovoltaico e una batteria stazionaria da 20 kWh o più basterà fare 2 o più dorsali con altrettanti quadri dedicati: ricarica auto lavanderia cucina riscaldamento sarà la domotica a stabilire la priorità in base alla carica della batteria e/o la produzione fotovoltaica dal gestore si potrebbe continuare ad avere un prelievo massimo di 6Kw
Complimenti per i video, se su un impianto trifase è possibile prelevare massimo 80 % della potenza impegnata su una singola fase, come dimensionare correttamente il montante?
Sarà proprio argomento del prossimo video sulla trifase. Anticipiamo dicendo che su una fase puó andare al max sino a 6kW in piú rispetto alle altre. Quindi ad esempio se ho un contratto da 15 kW potrei avere questa situazione 9+3+3. Dimensiono quindi le singole fasi per poter gestire potenze sino a 9 kW
Fantastica lezione. Prof mi ricorda gentilmente la formula in trifase usata per calcolare la sezione di un cavo? Magari lo ha già detto in altri video però le chiedo questa cortesia per una potenza di 70kw. Grazie e buona giornata
Con questi dati mi viene un cavo di fase da 70 mm2 e il neutro da 16 mm2 (ma per sicurezza vista la non certezza dell’equilibratura del carico, anche la metà di fase e quindi 35mm2)
Prof posso chiederle:per calcolare un magneti termico quadripolare basti usare la formula della potenza attiva in trifase ?ovviamente con la formula inversa che ci dá la corrente sono sicuro di ciò ma sentirselo dire è meglio .grazie per le splendide lezioni
Si esatto bisogna procedere come ha detto lei. Nella prossima lezione andremo a vedere peró che per poter sfruttare la squilibratura sino a 6 kW sulle fasi devo fare delle considerazioni aggiuntive
Prof.buon giorno una curiosità ho fatto anch'io il calcolo con l'app "calcoli elettrici ",ma nel secondo caso cioè in trifase a me viene un cavo da 6 anziché da 2,5..mettendo gli stessi parametri , dov'è l'errore?😅...grazie per la risposta...
14.4A su 2.5mm2 sarebbero circa 5.8A al mm2, non forse sono un po' troppo al limite? Se poi come giustamente detto sotto si considera anche uno sbilanciamento di 6kw...e se consideriamo che 10kw nominali = 11kw o + 40% rispetto alla potenza nominale per tre ore all'atto pratico avremo 3+1 cavi poi non così sottili anche se restano altri vantaggi, come il poter utilizzare al meglio dispositivi trifase e colonnine EV oltre i 7.4kw. Insomma alla fine per non mandare a fuoco casa sempre tre autostrade bisogna stendere :D, a meno di non voler avere un magneto termico che scatti ogni 2*3 :D
Con 2,5 mm2 e le condizioni di posa interrato con temperatura terreno 20 gradi mi dà una portata di 24A quindi ben abbondante rispetto ai 14 A di impiego. Però sono poi d’accordo con quanto dici dopo e cioè di prendere comunque cavi più grossi per sfruttare lo sbilanciamento dei 6 kW. Infatti questo sarà l’argomento della prossima lezione andando a dimensionare un montante e relativa protezione per impianto trifase da 10 kW
Si poi i vantaggi della trifase vanno oltre la sezione del cavo montante 😅e sono da cercarsi proprio nell’utilizzo di carichi trifase che hanno prestazioni e rendimenti decisamente superiori rispetto ai pari potenza monofase
In teoria non fa una piega, un video ben spiegato , purtroppo quando si tratta di fare gli impianti in casa di Peppino o della signora Pina la teoria va a farsi benedire, se devono usare l'aspirapolvere non stanno mica a guardare su quale fase è installata la presa dove collegarlo, per fortuna ( o purtroppo, come diceva Gaber) il gruppo di misura può erogare sia la potenza in maniera equilibrata tra tutte e tre le fasi , sia su un unica fase e se ol fattore di potenza è superiore a 0,9 non ci sono nemmeno penali in bolletta, o meglio da quello che ho visto è conteggiata ma non fatturata , per cui brutalmente e giusto per non sbagliare, ma anche per la gioia del commerciante, meglio considerare una buona dose di squilibrio tra le fasi negli impianti civili e quindi trattare ciascuna delle tre fasi come se fosse la più caricata, meglio ancora se i costi non diventano eccessivi considerare come tre linee monofase di potenza pari a quella contrattuale e sezione del neutro pari a quella della fase
Grazie per il commento. Attenzione a non confondere l’equilibratura con il discorso del cosfi e quindi del rifasamento . Sono due concetti scollegati tra loro. In sintesi la squilibratura non crea alcuna penale e non incide sul cosfi
Per quanto riguarda lo squilibrio tra le fasi sono d’accordo che quando si dimensiona il dispositivo di protezione da sovracorrente e quindi i cavi, conviene prevedere che su quelle fasi possa esserci una squilibratura anche sino a 6 kW. Per intenderci nel caso di 10 kW potrei avere (7-1-2). Giusto quindi prevedere nel dimensionamento del magnetotermico e montante che su ogni singola fase possa transitare una potenza sino a 7kW. Mi ha anticipato il tema del prossimo video 😊
@@D80-v7zil gestore per suo interesse pretende che l’impianto degli utenti sia equilibrato il più possibile. Per ora uno squilibrio di 6kW è legale e a quel punto giusto prenderselo tutto
Buongiorno. Io a 38 anni sto iniziando questo mestiere da zero (solo da 11 mesi) e sebbene stia già imparando pian piano sul campo, credo proprio che queste lezioni possano farmi accelerare notevolmente l'apprendimento (ho visto solo due lezioni per adesso ma la qualità si vede).
Quindi non posso fare altro che ringraziarla e segnalerò il suo canale in una pagina facebook dedicata a elettricisti più o meno esperti.
Grazie Dario, mi fa piacere sapere che i miei video siano utili in tal senso. Grazie per la condivisione, questo canale ne ha bisogno 🙏
Salve, mi sto preparando per un concorso di assistente tecnico elettrotecnico, e studiando anche dai suoi video ho superato gli scritti, mi manca ora l' esame orale.
Grazie per aver messo a disposizione di tutti la sua professionalità con spiegazioni chiare.
Questi sono messaggi che riempiono il cuore e danno motivazione ad andare avanti. In bocca al lupo per tutto Mimmo!
Bravo prof ottima lezione sempre con il ripasso delle lezioni precedenti si dirada la nebbia di questo meraviglioso argomento
Grazie Leo per i suoi commenti sempre puntuali e costruttivi
Complimenti Ing. 👍👍👍
Ottima esposizione, complimenti
Molto interessante! Grazie prof 👏👏👏👏
Grazie! Ottimo video.
Grazie prof!!
Argomento interessante, e ben presentato.
Grazie Prof.👍
Grazie Prof., un caro saluto
Grazie a te 👋
Grazie Professore per le sue interessanti lezioni. A proposito della scelta trifase o monofase sarebbe interessante avere anche una analisi dei costi: contatore, oneri di sistema, potenza impegnata, ecc.
Avevo registrato qualcosa anche su questo ma per non appesantire il video l’ho tagliato. Spero nei prossimi video di riuscire ad inserire questa parte. Iniziamo a dire che il kWh sia che lo consumi in monofase, sia che lo consumi in trifase ha lo stesso prezzo
@@ilprofelettrico Grazie professore per il riscontro. Penso sia un argomento importante in quanto anche molti addetti ai lavori non conoscono bene questi aspetti e quindi non riescono ad illustrare ai clienti i benefici di un impianto trifase in rapporto ai relativi costi.
@@ilprofelettricospero di non sbagliare ma l'unica voce che potrebbe cambiare, almeno per le utenze residenziali domestiche, è il costo per il contatore trifase invece che monofase. Tutte le altre voci di costo non cambiano ovviamente a parità di potenza impegnata e di consumo
Grazie professore!!
Buongiorno. Dovendo far crescere la potenza contrattuale a 10Kw dovrò necessariamente avere una fornitura trifase. Devo cambiare tutti i carichi per renderli compatibili con l'alimentazione trifase o mi è consentito operare ancora con alimentazioni monofase (L1+N; L2+N; L3 +N) e cercare di bilanciare i carichi? grazie
Buongiorno Gianfranco, grazie per il commento! Per passare a una potenza contrattuale di 10 kW, effettivamente la fornitura trifase sarà necessaria. Non è indispensabile cambiare tutti i carichi: puoi continuare a utilizzare carichi monofase distribuiti sulle fasi (L1+N, L2+N, L3+N) cercando di bilanciare il più possibile i consumi per evitare sovraccarichi su una fase specifica, nel rispetto delle normative vigenti, che richiedono un corretto bilanciamento per evitare disservizi o problemi di sicurezza nell’impianto. Spero che queste indicazioni siano chiare.
Grazie ancora e un cordiale saluto!
Grazie.
Grazie per la donazione
Buona sera, grazie e complimenti per il video, tutto molto chiaro anche a chi nella vita fa tutt’altro mestiere. Se possibile, vorrei farle qualche domanda: a breve inizieranno i lavori per la costruzione della mia prima casa full electric con pompa di calore da 6 kW e l’impianto fotovoltaico da almeno 7 kW per rispettare la normativa ma sul tetto, nella falda sud, ce ne stanno tranquillamente anche 10 kW. Sto sentendo spesso parlare di case full electric in trifase ma, da quanto ho capito, molti installatori e rivenditore nella mia zona la sconsigliano per uso domestico in quanto sarebbe molto difficile equilibrare i carichi…. Vorrei, quindi, capire se effettivamente poi l’impianto diventa molto complesso da progettare, realizzare e/o gestire e vorrei anche capire, cambiando completamente tema, nel caso debba o possa restare in monofase anche con un contratto da 10 kW che tipo di Inverter mi consiglia di installare nel caso optassi per un impianto fotovoltaico da 10 kW invece che da sette (senza batterie di accumulo, almeno inizialmente, poi in futuro chissà). Grazie e ancora complimenti
Mi è piaciuto molto il tuo video ed sei stato chiarissimo grazie faresti un video di Che magnetotermico, salvavita mettere.
Grazie
Grazie, si proseguirò con il quadro trifase
Salve prof, si interessanti e formative queste lezioni ho gia scritto 3-4 maxi pigna di appunti ahahahahaha grazie Prof.Lai 😀😀😀😀
Grazie Roberto, mi farebbe piacere un giorno vedere questi appunti 😉
Buongiorno Prof. e complimenti per le sue lezioni che anche per chi come me non è del mestiere sono molto interessanti ed affascinanti da seguire, le pongo una domanda. Devo adeguare casa per passaggio a pompa di calore da 16KW e impianto FV, mi consigliavano di fare il trifase, considerando che la distanza della casa dal contatore ENEL è di 100m, quale secondo Lei dovrebbe essere la sezione del cavo da usare? a me hanno ipotizzato un 4X16 potrebbe essere adeguato secondo Lei? Grazie mille e complimenti ancora!
Buongiorno Professore e complimenti per i suoi video ! Mi stavo chiedendo nel caso di un impianto domestico trifase, prendendo l’ esempio che ci ha portato dove ci dimostra come sezioni da 2,5 per il montante in trifase soddisfano le condizioni richieste, scegliere sezioni più grandi tipo 4 o 6 mm porterebbero vantaggi maggiori ? Pensando poi di creare un impianto che vada a servire un appartamento di 180mq + un appartamento di 50mq e un interrato che contiene macchinari con motori trifase, si ottengono maggiori vantaggi aumentando la sezione del montante ?
Buongiorno e grazie per i complimenti. Direi che aumentare la sezione del montante ha solo dei vantaggi (l’unico problema è il costo in piú 😊) per vari motivi. Uno di questi sono le minori perdite per effetto joule che si avranno negli anni e quindi alla lunga un risparmio in bolletta. Un altro motivo è predisporre un impianto che possa anche essere usato per potenze superiori e un altro motivo e forse quello piú importante è la possibilità di prevedere lo squilibrio su una delle fasi (le norme parlano al max +6 kW) e quindi caricando tutto su una fase queste devono essere necessariamente dimensionate adeguatamente. Questi concetti saranno proprio gli argomenti successivi del nuovo video sul quadro in trifase
@@ilprofelettrico Grazie mille della risposta. Attenderò volentieri il prossimo video.
Prof, grazie per l'ottimo lavoro.
Ha gia un idea quando potra andare avanti con il trifase?
Appena finisco con gli spd e con un quadro con gestione carichi intendo riprendere il dimensionamento di un quadro in trifase
molto utile, grazie. ma supponiamo di dover collegare, ad una fornitura trifase con cavo 4g2.5 come da video, un dispositivo monofase che tira 6kw. (piano cottura o una stufetta elettrica, per fare un esempio). i 2.5mm del montante e di conseguenza della singola fase/neutro estratta dal montante per alimentare il carico monofase, non sarebbero sottodimensionati? servirebbe un montante 4x6 ovvero con cavi dimensionati per il massimo carico monofase previsto?
L'osservazione che ha sollevato è assolutamente correttissima e pertinente, e la ringrazio per averla condivisa. Il video che ho realizzato aveva l'obiettivo di dimostrare il motivo per cui si arriva a utilizzare una fornitura trifase, ma effettivamente, come ha giustamente osservato, nel dimensionamento di un quadro elettrico trifase, il cavo deve essere progettato e dimensionato per la massima potenza che può essere richiesta su una singola fase, considerando quindi un possibile squilibrio.
Per esempio, se consideriamo una potenza totale installata di 10 kW, poichè le norme dicono che al massimo ci può essere uno squilibrio di 6 kW tra due fasi qualsiasi, potrebbe verificarsi questa situazione 7-2-1 e quindi si può arrivare sino a 7 kW su una singola fase. È corretto allora dimensionare il cavo per sostenere questo carico massimo monofase. Bisogna quindi con dati di distanze alla mano fare il dimensionamento del cavo per questa situazione
@@ilprofelettrico Grazie. Si presenta, però, un secondo problema correlato al primo. Supponendo quindi uno squilibrio di 6kw e 7-2-1 come da esempio, in mono fase il neutro è usato da tutte e tre le linee, singolarmente, quindi sul neutro ci sarebbe una corrente di ritorno di 7+2+1kw, ovvero 10kw sul neutro, 7kw su L1, 2kw su L2, 1kw su L3. Questo perchè vengono estratte 3 linee da 220v, quindi con ritorno sul neutro e non native trifase dove il neutro, in caso di equilibrio, è nullo.
@@gandalfcorvotempesta sul neutro però non è corretto dire che ci sono 10 kW. Infatti essendo le correnti sfasate tra loro di 120 gradi, sul neutro, come spiego nel video precedente a questo, ci sarebbe zero se fossero equilibrate. Nel caso di squilibrio 7-2-1 ci sarebbe la somma VETTORIALE delle correnti di ritorno dalle singole fasi che sicuramente è sotto i 7 kW. In ogni caso quando le sezioni sono sotto i 25 mmq si mette la sezione del neutro uguale a quella delle fasi anche in trifase e non si corre alcun rischio.
@@ilprofelettricola butto li, nob sarebbe piu sicuro usare una sezione maggiore del neutro? come dici si non si avrebbero tutti i 10kw dell esempio che faceva l utente, ma seppur sfasata l'onda, avendo piu onde il neutro, non si surriscalda di piu? chiedo.
da qui l'idea...di aumentare la sezione, o metterlo a parita di sezione magari in EPR cosi da regger maggior temperatura
Secondo la norma CEI 64-8, la sezione del neutro in un impianto trifase deve essere uguale a quella dei conduttori di fase fino a 25 mm². Oltre questa sezione, il neutro può essere ridotto, seguendo specifiche indicazioni.
La ragione per cui possiamo ridurre la sezione del neutro in alcuni casi ha a che fare con il modo in cui le correnti delle tre fasi si comportano. Quando un impianto trifase è ben bilanciato, le correnti delle tre fasi non si sommano semplicemente come in un’addizione normale (somma algebrica), ma si sommano in modo “vettoriale”. Questo significa che, grazie allo sfasamento tra le correnti delle tre fasi (ognuna è sfasata di 120° rispetto alle altre), la corrente che fluisce nel neutro risulta molto più bassa della somma delle singole correnti di fase.
In un sistema perfettamente bilanciato, le correnti nelle tre fasi si annullano tra loro e nel neutro non passa praticamente corrente. Se invece il carico è squilibrato, ci sarà una certa corrente nel neutro, ma comunque inferiore alla somma algebrica delle correnti di fase, proprio perché si tiene conto dello sfasamento tra di esse.
Per questo motivo, la norma permette di ridurre la sezione del neutro quando la sezione dei conduttori di fase supera i 25 mm², a patto che la corrente nel neutro resti sotto certi limiti.
Grazie Prof. lezioni sempre molto interessanti.. unica precisazione è che la potenza contrattuale del fornitore si può scegliere a scaglioni di +\- 0,5 kW…
Si grazie per la precisazione. In genere siamo abituati alle taglie 3, 4,5, 6 e 10 che sono gli standard sui quali siamo abituati a progettare l’impianto. Ora come dice lei si può andare anche con scatti di 500 W . Meglio però per progettare, come dice anche la norma dimensionare tutto per i 6kW in monofase (generale post contatore , montante e sezionatore nel quadro appartamento) e dai 6kW , dimensionare per 10 kW in trifase. A quel punto l’impianto è pronto per qualsiasi potenza contrattuale
Buongiorno prof, volevo gentilmente chiederle se poteva precisare il calcolo della resistenza rispetto alla linea trifase+N . Grazie mille Claudio Citarella
Buongiorno Claudio, ho utilizzato la formula Pdispersa=3RI^2 e ho trovato la R del cavo da 2,5 mm2 lungo 30 metri pari a 286,5 mohm. Essendo la corrente di 14,4 A ottengo una P dispersa per effetto joule di 178 W e quindi una P% del 1,8 %
impianto trifase o monofase? Dipende; Dipende dalle utenze che occorre impiegare! e dalla potenza totale impiegata!
È il riassunto del video 😊
Buonasera prof . Le voglio fare una domanda perché non ho capito bene una cosa nella parte finale della lezione, circa la scelta della sezione da 2,5 in trifase.e cioè: il montante da 2,5 mm2 sarebbe la scelta giusta se si alimentasse una linea trifase? Oppure se si volesse suddividere i carichi in monofase ,come lei spiegava all'inizio del video?
prof lei sa spiegarsi sempre molto bene .sono io che forse non ho afferrato il concetto. Grazie
Salve Michele, intendo che 2,5 mmq sia la sezione per la trifase. Quindi supponendo che la potenza di 10 kW venga suddivisa su 3 fasi. Poi vedremo che in realtà dimensioniamo comunque per fare in modo che in ciascuna fase possa anche transitare sino a 6 kW in più rispetto alle altre fasi. Quindi ad esempio per 10 kW, dobbiamo dimensionare per 7 kW in monofase perchè potrei avere 7-2-1 . Ecco allora che 2,5 pensato per suddividere 3,3-3,3-3,3 non è sufficiente e ci vorrà almeno un 6 mmq. Ma tutto questo lo vedremo nel prossimo video
Secondo me nel prossimo futuro con un po di domotica
la monofase la farà da padrone sugli impianti domestici importanti anche oltre i 10 kW
immaginiamo una villa con fotovoltaico e una batteria stazionaria da 20 kWh o più
basterà fare 2 o più dorsali con altrettanti quadri dedicati:
ricarica auto
lavanderia
cucina
riscaldamento
sarà la domotica a stabilire la priorità in base alla carica della batteria e/o la produzione fotovoltaica
dal gestore si potrebbe continuare ad avere un prelievo massimo di 6Kw
Ottima osservazione. Ci può stare. Staremo a vedere. Bisogna vedere quanto saranno sostenibili in termini di investimento 20 kWh di batterie.
Video corso davvero ben fatto, grazie. Al minuto 12, al denominatore V non dovrebbe essere 230V? Grazie anticipatamente per il feedback
Grazie Natale 🙏
No la V in questo caso essendo in trifase è la tensione di linea (quella tra due fasi insomma detta anche concatenata)
Grazie per il feedback@@ilprofelettrico
Complimenti per i video, se su un impianto trifase è possibile prelevare massimo 80 % della potenza impegnata su una singola fase, come dimensionare correttamente il montante?
Sarà proprio argomento del prossimo video sulla trifase. Anticipiamo dicendo che su una fase puó andare al max sino a 6kW in piú rispetto alle altre. Quindi ad esempio se ho un contratto da 15 kW potrei avere questa situazione 9+3+3. Dimensiono quindi le singole fasi per poter gestire potenze sino a 9 kW
Fantastica lezione. Prof mi ricorda gentilmente la formula in trifase usata per calcolare la sezione di un cavo? Magari lo ha già detto in altri video però le chiedo questa cortesia per una potenza di 70kw. Grazie e buona giornata
Oltre la potenza è necessario sapere lunghezza e condizioni di posa
@@ilprofelettrico lunghezza 10 metri e modalità di posa in canalina metallica a muro. Grazie
Con questi dati mi viene un cavo di fase da 70 mm2 e il neutro da 16 mm2 (ma per sicurezza vista la non certezza dell’equilibratura del carico, anche la metà di fase e quindi 35mm2)
@@ilprofelettrico buongiorno, grazie. Era quanto veniva anche a me ma per certezza ho voluto un parere da voce autorevole. Grazie mille ancora
MI PIACE
Prof posso chiederle:per calcolare un magneti termico quadripolare basti usare la formula della potenza attiva in trifase ?ovviamente con la formula inversa che ci dá la corrente sono sicuro di ciò ma sentirselo dire è meglio .grazie per le splendide lezioni
Si esatto bisogna procedere come ha detto lei. Nella prossima lezione andremo a vedere peró che per poter sfruttare la squilibratura sino a 6 kW sulle fasi devo fare delle considerazioni aggiuntive
Prof.buon giorno una curiosità ho fatto anch'io il calcolo con l'app "calcoli elettrici ",ma nel secondo caso cioè in trifase a me viene un cavo da 6 anziché da 2,5..mettendo gli stessi parametri , dov'è l'errore?😅...grazie per la risposta...
Anche la caduta di tensione?
Mi serve sapere tutti i dati che ha messo
Prof mi scusi ho rifatto i calcoli l'errore lo fatto io perché non avevo messo 400V,ma erroneamente 230v..😊
@@venerandobonaccorso8074 🤪
Salve Prof, ma la tensione di linea 1,73 come viene ricavato? C'è un' altro video dove viene meglio spiegato? Grazie
Salve, si 1,73 non è altro che radice di 3, ed è il legame che c’è tra tensione fase-neutro e tensione fase-fase. Allego un video dove dimostro questo
Questo il video
th-cam.com/video/Z7onFUwDNP4/w-d-xo.htmlsi=d6JAiM2mrYM1u5UV
@@ilprofelettrico la ringrazio
14.4A su 2.5mm2 sarebbero circa 5.8A al mm2, non forse sono un po' troppo al limite? Se poi come giustamente detto sotto si considera anche uno sbilanciamento di 6kw...e se consideriamo che 10kw nominali = 11kw o + 40% rispetto alla potenza nominale per tre ore all'atto pratico avremo 3+1 cavi poi non così sottili anche se restano altri vantaggi, come il poter utilizzare al meglio dispositivi trifase e colonnine EV oltre i 7.4kw. Insomma alla fine per non mandare a fuoco casa sempre tre autostrade bisogna stendere :D, a meno di non voler avere un magneto termico che scatti ogni 2*3 :D
Con 2,5 mm2 e le condizioni di posa interrato con temperatura terreno 20 gradi mi dà una portata di 24A quindi ben abbondante rispetto ai 14 A di impiego. Però sono poi d’accordo con quanto dici dopo e cioè di prendere comunque cavi più grossi per sfruttare lo sbilanciamento dei 6 kW. Infatti questo sarà l’argomento della prossima lezione andando a dimensionare un montante e relativa protezione per impianto trifase da 10 kW
Si poi i vantaggi della trifase vanno oltre la sezione del cavo montante 😅e sono da cercarsi proprio nell’utilizzo di carichi trifase che hanno prestazioni e rendimenti decisamente superiori rispetto ai pari potenza monofase
@@ilprofelettrico Capito, grazie.
In teoria non fa una piega, un video ben spiegato , purtroppo quando si tratta di fare gli impianti in casa di Peppino o della signora Pina la teoria va a farsi benedire, se devono usare l'aspirapolvere non stanno mica a guardare su quale fase è installata la presa dove collegarlo, per fortuna ( o purtroppo, come diceva Gaber) il gruppo di misura può erogare sia la potenza in maniera equilibrata tra tutte e tre le fasi , sia su un unica fase e se ol fattore di potenza è superiore a 0,9 non ci sono nemmeno penali in bolletta, o meglio da quello che ho visto è conteggiata ma non fatturata , per cui brutalmente e giusto per non sbagliare, ma anche per la gioia del commerciante, meglio considerare una buona dose di squilibrio tra le fasi negli impianti civili e quindi trattare ciascuna delle tre fasi come se fosse la più caricata, meglio ancora se i costi non diventano eccessivi considerare come tre linee monofase di potenza pari a quella contrattuale e sezione del neutro pari a quella della fase
Grazie per il commento. Attenzione a non confondere l’equilibratura con il discorso del cosfi e quindi del rifasamento . Sono due concetti scollegati tra loro. In sintesi la squilibratura non crea alcuna penale e non incide sul cosfi
Per quanto riguarda lo squilibrio tra le fasi sono d’accordo che quando si dimensiona il dispositivo di protezione da sovracorrente e quindi i cavi, conviene prevedere che su quelle fasi possa esserci una squilibratura anche sino a 6 kW. Per intenderci nel caso di 10 kW potrei avere (7-1-2). Giusto quindi prevedere nel dimensionamento del magnetotermico e montante che su ogni singola fase possa transitare una potenza sino a 7kW.
Mi ha anticipato il tema del prossimo video 😊
@@ilprofelettrico questo lo so bene, avendo litigato non poco anche coi vari gestori...
@@D80-v7zil gestore per suo interesse pretende che l’impianto degli utenti sia equilibrato il più possibile. Per ora uno squilibrio di 6kW è legale e a quel punto giusto prenderselo tutto
Buonasera prof ma noi Am biamo studiata la Scuola Che 0 A 35 metri IL montante non dove essere inferi Di 6mm2 .per 3kw
Qui stiamo parlando di trifase. In ogni caso anche in trifase i 6 mmq sono ottimi
Grazie mille prof