Molto bello grazie, nessun protagonismo dell'intervistatore ma solo le parole e le espressioni di quest'uomo oserei dire timido. Mantiene una luce timida negli occhi, come se non volesse mai ferirti in nessun modo. È un ragazzo selvatico con cui mi farei grandi discorsi e grandi silenzi, e forse anche grandi qualcos'altro...
Paolo cognetti fa un po' la vita dei miei sogni. Sei mesi all'anno a Estoul che considero il mio posto preferito sulla terra, e sono così felice che abbia deciso di fare lo scrittore e raccontare anche quei posti incredibili, portarli agli occhi del mondo. Un po' sono preoccupata che il film delle otto montagne abbia un successo pazzesco, perché sono sicura sarà bellissimo, e che questo porti ondate di gente curiosa nei miei posti del cuore generalmente solitari.....ma sarebbe un prezzo che pagherei volentieri se volesse dire ricompensare la gente meravigliosa della val d'Ayas con un po' di turismo in più. Tanto comunque sopra i 2800 di gente ce ne sarà sempre pochina
Ho appena riletto le Otto Montagne. Ci ho ritrovato parte della mia infanzia vissuta in Savoia negli anni '50. Una montagna aspra e dura che mi ha forgiato nel carattere. Ricordo che ogni giorno guardando il ghiacciaio (ormai scomparso) che vedevo dalla finestra della cucina, pensavo che doveva essere terribile lassù specialmente durante le bufere invernali. Non immaginavo che un giorno, da vecchia, avrei avuto il desiderio di andare sui ghiacciai. E ci sono andata. Ma quel ghiacciaio ormai dimenticato ce l'ho sempre negli occhi. Non è stato un periodo felice della mia vita. È stato durissimo e freddissimo.
Ho visto su Rai Play il documentario di Paolo Cognetti. Toccante sia per il luoghi visitati dallo scrittore, ma soprattutto le sue riflessioni personali. Assolutamente da vedere.
Mi pare di conoscere Cognetti da una vita, stessa passione, carattere simile...una persona rara. Mi piacerebbe conoscerlo di persona. Ha dei principi e valori d'altri tempi.
Carissimo,Paolo ho scoperto, la tua passione per la poesia, e la montagna,che abbiamo in comune,sai da piccolo ho vissuto su l'Appennino tosco Emiliano zona Riolunato (Mo) il territorio, la cui altitudine va da 620 al 2165 m. e dominato da a sud dal crinale appenninico sul quale emerge la vettura del monte Cimone. L'abitato di si trova sulla riva di un piccolo lago artificiale creato da una diga che alimenta una centrale idroelettrica,e li che ho fatto i primi passi della mia vita. La montagna, è stata una grande passione,e ho nostalgia, io sono d'accordo con te, ecco perché cerchiamo di stare alla larga da chi non ci piace,tu fai un po' la vita dei miei sogni, che considero il mio posto preferito sulla terra,anch'io che abbia deciso di fare lo scrittore, e raccontare quei posti incantevoli,portarli agli occhi del mondo.Grazie della tua disponibilità,nel raccontare la bellezza della natura poetica dove l'anima ritrova se stessa. Un cordiale saluto Enzo
Paolo Cognetti.. Paolo Cognetti.. un gran comunicatore, imprenditore, espressione riuscita della retorica della montagna. Interessante notare che i montanari di altre valli, sempre nelle alpi, ridono di lui. parole troppo facili, chiare, pulite: la realtà oggi è più complessa. Usciamo dalla divisione città/montagna, soprattutto noi cittadini dovremmo solo restare zitti. per rispetto e umiltà verso chi resiste ogni giorno in quei luoghi.
Io scrivevo alcune mie poesie en plain air, nei taccuini dei rifugi come obolo di un viandante, ero adolescente... Lì le poesie vengono meglio e anche scrivere, diventa un'idea semplice
Sto ascoltando molte interviste a Cognetti ultimamente, e ogni volta che ripete che non abbiamo un grande romanzo di mare mi viene da gridare: Horcynus Orca!
@@lacasadipaglia Madonna si un sacco, è un po' ostico all'inizio perché devi entrare nel mondo della lingua che usa, ma è un cazzo di capolavoro, ci sono dei capitoli magistrali. Nello spettro letterario con poli Hemingway-Joyce, diciamo, è tutto spostato verso il secondo, quindi magari a uno la letteratura un po' barocca e arzigogolata non piace in generale e allora lo lascia stare.
oramai da molti anni frequento la montagna solo insieme alle donne, è diventato il luogo delle donne che guardano con gli stessi occhi e camminano con il proprio ritmo , senza quella fastidiosa corsa competitiva alla vetta che impedisce di vivere il viaggio. Capisco il punto di vista di Cognetti.
Hai nel parlare la calma di chi vive in montagna e trasmetti quell'amore e quel senso profondo di libertà che solo chi vive ed ama la montagna può conoscere. Grazie per questa intervista così "intima", vera.
Molto bello grazie, nessun protagonismo dell'intervistatore ma solo le parole e le espressioni di quest'uomo oserei dire timido. Mantiene una luce timida negli occhi, come se non volesse mai ferirti in nessun modo. È un ragazzo selvatico con cui mi farei grandi discorsi e grandi silenzi, e forse anche grandi qualcos'altro...
Paolo cognetti fa un po' la vita dei miei sogni. Sei mesi all'anno a Estoul che considero il mio posto preferito sulla terra, e sono così felice che abbia deciso di fare lo scrittore e raccontare anche quei posti incredibili, portarli agli occhi del mondo. Un po' sono preoccupata che il film delle otto montagne abbia un successo pazzesco, perché sono sicura sarà bellissimo, e che questo porti ondate di gente curiosa nei miei posti del cuore generalmente solitari.....ma sarebbe un prezzo che pagherei volentieri se volesse dire ricompensare la gente meravigliosa della val d'Ayas con un po' di turismo in più. Tanto comunque sopra i 2800 di gente ce ne sarà sempre pochina
Bel video, senza fronzoli, col silenzio che serve per ascoltare Paolo Cognetti.
grazie!
Ho appena riletto le Otto Montagne. Ci ho ritrovato parte della mia infanzia vissuta in Savoia negli anni '50. Una montagna aspra e dura che mi ha forgiato nel carattere. Ricordo che ogni giorno guardando il ghiacciaio (ormai scomparso) che vedevo dalla finestra della cucina, pensavo che doveva essere terribile lassù specialmente durante le bufere invernali. Non immaginavo che un giorno, da vecchia, avrei avuto il desiderio di andare sui ghiacciai. E ci sono andata.
Ma quel ghiacciaio ormai dimenticato ce l'ho sempre negli occhi. Non è stato un periodo felice della mia vita.
È stato durissimo e freddissimo.
Ho visto su Rai Play il documentario di Paolo Cognetti. Toccante sia per il luoghi visitati dallo scrittore, ma soprattutto le sue riflessioni personali. Assolutamente da vedere.
Mi pare di conoscere Cognetti da una vita, stessa passione, carattere simile...una persona rara. Mi piacerebbe conoscerlo di persona. Ha dei principi e valori d'altri tempi.
Carissimo,Paolo ho scoperto,
la tua passione per la poesia,
e la montagna,che abbiamo in
comune,sai da piccolo ho
vissuto su l'Appennino tosco
Emiliano zona Riolunato (Mo)
il territorio, la cui altitudine va
da 620 al 2165 m. e dominato
da a sud dal crinale appenninico sul quale emerge
la vettura del monte Cimone.
L'abitato di si trova sulla riva di
un piccolo lago artificiale creato
da una diga che alimenta una
centrale idroelettrica,e li che ho
fatto i primi passi della mia vita.
La montagna, è stata una grande passione,e ho nostalgia,
io sono d'accordo con te, ecco
perché cerchiamo di stare alla
larga da chi non ci piace,tu fai
un po' la vita dei miei sogni, che
considero il mio posto preferito
sulla terra,anch'io che abbia
deciso di fare lo scrittore, e raccontare quei posti incantevoli,portarli agli occhi
del mondo.Grazie della tua disponibilità,nel raccontare
la bellezza della natura poetica dove l'anima ritrova se stessa.
Un cordiale saluto Enzo
Video molto bello, complimenti!
grazie mille!
E' stata una esperienza molto interessante!
Grazie
Uno scrittore fine e garbato che scrive della montagna in un modo nuovo che mancava.
assolutamente d'accordo;)
Paolo Cognetti.. Paolo Cognetti.. un gran comunicatore, imprenditore, espressione riuscita della retorica della montagna. Interessante notare che i montanari di altre valli, sempre nelle alpi, ridono di lui. parole troppo facili, chiare, pulite: la realtà oggi è più complessa. Usciamo dalla divisione città/montagna, soprattutto noi cittadini dovremmo solo restare zitti. per rispetto e umiltà verso chi resiste ogni giorno in quei luoghi.
Io scrivevo alcune mie poesie en plain air, nei taccuini dei rifugi come obolo di un viandante, ero adolescente...
Lì le poesie vengono meglio e anche scrivere, diventa un'idea semplice
C’è “l’isola di Arturo”😊
Sto ascoltando molte interviste a Cognetti ultimamente, e ogni volta che ripete che non abbiamo un grande romanzo di mare mi viene da gridare: Horcynus Orca!
Non l’ho mai approcciato. Merita?
@@lacasadipaglia Madonna si un sacco, è un po' ostico all'inizio perché devi entrare nel mondo della lingua che usa, ma è un cazzo di capolavoro, ci sono dei capitoli magistrali. Nello spettro letterario con poli Hemingway-Joyce, diciamo, è tutto spostato verso il secondo, quindi magari a uno la letteratura un po' barocca e arzigogolata non piace in generale e allora lo lascia stare.
@@serafinocroce9335 grazie! Ci proverò!
Buono a sapersi. Grazie!
oramai da molti anni frequento la montagna solo insieme alle donne, è diventato il luogo delle donne che guardano con gli stessi occhi e camminano con il proprio ritmo , senza quella fastidiosa corsa competitiva alla vetta che impedisce di vivere il viaggio. Capisco il punto di vista di Cognetti.
lol there are no English subtitles despite saying it in the video title!
Yes, English subtitles are available
you have to enable them with the CC button ;)
Paolo come ti capisco
Finale: ecco perché si è soli. Cerchiamo di stare alla larga da chi non ci piace 🤔
direi che è un atteggiamento che in un modo o nell'altro un pò tutti mettiamo in atto. Non significa per forza rimanere soli;)
Come ti capisco…
Ma le mucche sono femmine...
Hai nel parlare la calma di chi vive in montagna e trasmetti quell'amore e quel senso profondo di libertà che solo chi vive ed ama la montagna può conoscere. Grazie per questa intervista così "intima", vera.
NOTA: "bonivèr" sarebbe Bon Iver (bon aiver)
La pronuncia è appunto bonivèr e non bonàiver