S. Agostino? In che opera sua si trova qualcosa del genere? Chi l'ha postata saprà pure dove l'ha letta e da chi è stato scritto il libro in cui l'ha letta.
Buongiorno Corrado! Ti ringrazio della segnalazione, in effetti questo scritto attribuito dal Web a Sant'Agostino appartiene a Padre Giacomo Perico. Un caro saluto! La preghiera in questione, che è stata scritta dal padre gesuita Giacomo Perico e si può leggere nel libro Resta con noi, Signore! (San Paolo, 2001, pp. pp. 7-9), nel film “GLI SDRAIATI” viene attribuita a Sant'Agostino, secondo la vulgata schizofrenica di Internet per cui è vero ciò che suona meglio. Ovviamente la preghiera per un defunto dà sollievo a chi resta (anche se la questione non sembra proprio in cima alle preoccupazioni della sceneggiatura del film), indipendentemente dal suo autore. Mi sembra giusto però dare a Perico ciò che è di Perico e ad Agostino ciò che è di Agostino. Per rispetto a entrambi. Raffaele Chiarulli Milano Preghiera/meditazione di Padre Giacomo Perico attribuita nel web a Sant'Agostino Fonte: “Resta con noi Signore!” San Paolo Edizioni, 2001 Padre Giacomo Perico (Ranica, 1911 - Milano, 2000), sacerdote gesuita, dal 1940 nella Compagnia di Gesù. Specializzato in problemi di bioetica e nelle tematiche della vita familiare e sociale, ha fondato nel 1946 il Centro Studi Sociali di San Fedele (Milano) che ha dato origine alla rivista Aggiornamenti Sociali, sulla quale ha scritto 248 articoli. Nel 1960 ha dato vita all'Istituto Giulio Salvadori per “bambini soli” accanto a quello femminile già esistente. Tra le sue pubblicazioni più diffuse: L’aborto - Adozione e prassi adozionale Giovani, amore e sessualità - A difesa della vita - Problemi che scottano Problemi di etica sanitaria.
Grazie mille, Patrizia. In effetti Agostino dice (traduco ad sensum) che la preghiera per i morti giova ai vivi. I defunti non ne hanno bisogno (ai suoi tempi il purgatorio non era ancora stato inventato) perché o sono in paradiso o all'inferno, non c'è scampo. Lo dice nell'operetta La cura per i defunti (De cura pro mortuis gerenda), scritta per l'amico Paolino vescovo di Nola in occasione della morte della moglie di questi. Buona serata.
Grazie Patrizia veramente molto significativa
Maria Ruta GRAZIE cara!!😊😘
Grazie
Lo credo infinitamente 🙏🙋♀️🍃🍃🌷🦋🦋🦋🦋🦋
Ma io prego sempre grazie
Dire che gli angeli camminano con noi
pregate per me perché ho solo paura per l'esaurimento con la vostra preghiera e meglio della medicina
Stella Vilardi Dio abbia cura di te ❤ un abbraccio 🤗
Non l ho posso mantenere io non sono forte
😘🌹🍃🍃
Ringrazio di cuore tutti gli iscritti al mio canale il quale, tengo a precisare, è interamente "NO PROFIT".
S. Agostino? In che opera sua si trova qualcosa del genere? Chi l'ha postata saprà pure dove l'ha letta e da chi è stato scritto il libro in cui l'ha letta.
Buongiorno Corrado! Ti ringrazio della segnalazione, in effetti questo scritto attribuito dal Web a Sant'Agostino appartiene a Padre Giacomo Perico. Un caro saluto!
La preghiera in questione, che è stata scritta dal padre gesuita Giacomo Perico e si può leggere nel libro Resta con noi, Signore! (San Paolo, 2001, pp. pp. 7-9), nel film “GLI SDRAIATI” viene attribuita a Sant'Agostino, secondo la vulgata schizofrenica di Internet per cui è vero ciò che suona meglio. Ovviamente la preghiera per un defunto dà sollievo a chi resta (anche se la questione non sembra proprio in cima alle preoccupazioni della sceneggiatura del film), indipendentemente dal suo autore. Mi sembra giusto però dare a Perico ciò che è di Perico e ad Agostino ciò che è di Agostino. Per rispetto a entrambi.
Raffaele Chiarulli
Milano
Preghiera/meditazione di Padre Giacomo Perico attribuita nel web a Sant'Agostino
Fonte: “Resta con noi Signore!” San Paolo Edizioni, 2001
Padre Giacomo Perico (Ranica, 1911 - Milano, 2000), sacerdote gesuita, dal 1940 nella Compagnia di Gesù. Specializzato in problemi di bioetica e nelle tematiche della vita familiare e sociale, ha fondato nel 1946 il Centro Studi Sociali di San Fedele (Milano) che ha dato origine alla rivista Aggiornamenti Sociali, sulla quale ha scritto 248 articoli. Nel 1960 ha dato vita all'Istituto Giulio Salvadori per “bambini soli” accanto a quello femminile già esistente. Tra le sue pubblicazioni più diffuse: L’aborto - Adozione e prassi adozionale Giovani, amore e sessualità - A difesa della vita - Problemi che scottano Problemi di etica sanitaria.
Grazie mille, Patrizia. In effetti Agostino dice (traduco ad sensum) che la preghiera per i morti giova ai vivi. I defunti non ne hanno bisogno (ai suoi tempi il purgatorio non era ancora stato inventato) perché o sono in paradiso o all'inferno, non c'è scampo. Lo dice nell'operetta La cura per i defunti (De cura pro mortuis gerenda), scritta per l'amico Paolino vescovo di Nola in occasione della morte della moglie di questi. Buona serata.