Salve Mauro, bellissime lezioni, bellissime; peccato che siano finite, gli appassionati di fotografia hanno perso un appiglio, una chiodo, un moschettone; dovremo scalare a mani nude, ora. Cari saluti Athos
Ottime spiegazioni ma ho una domanda da farti Hi una canon 80d apsc Per i ritratti e meglio, tecnicamente, un 50 f1/8 (che ho) o un 85 f1/8. Ho sentito che l'85 si presta meglio per i ritratti ma non riesco a capire se è meglio o no del 50. Sempre su apsc Riesci a darmi un consiglio? Grazie
Ciao Ael dus, non esiste un obiettivo "giusto" per fare qualcosa, tutto dipende dalla tua sensibilità e da cosa vuoi fare, con un 50 1.8 su apsc puoi fare dei bellissimi ritratti e lo stesso con un 85 1.8, alla stessa maniera puoi fare delle foto orribili con tutte e due... Dal punto di vista tecnico con l'85 avrai dei piani più schiacciati e una minore profondità di campo, quindi un maggiore isolamento del volto attraverso una sfocatura dello sfondo, con il 50 avrai lo stesso effetto, ma in misura molto minore. Queste le differenze, ma sei tu che devi sapere cosa vuoi fare e in base a quello decidere. Personalmente io preferisco i ritratti ambientati, cioè quelli in cui il soggetto è in relazione con lo sfondo e non isolato, perché penso che la fotografia sia esplicitazione delle relazioni, chiave di lettura della realtà, quindi per me il ritratto si fa con il 35 mm su pieno formato... Come vedi non esiste un obiettivo tecnicamente migliore, ma solo degli strumenti a tua disposizione. Un saluto Mauro Del Re
Salve Mauro, complimenti per il corso, davvero utile ed esaustivo, ma ho un pò di confusione! Non ho ben capito come fà a rimanere la stessa profondità di campo negli obbiettivi. In una compatta o in una reflex, cambia la dimensione del sensore, cambia la lunghezza focale, cambia l'angolo di campo di conseguenza. Ma la profondità di campo rimane uguale. Non l'ho capita però. Grazie ancora.
Andrea Bacchiocchi Mentre l'angolo di campo dipende sia dalla lunghezza focale che dalla grandezza del sensore, la profondità di campo dipende, rispetto alle prime due, solo dalla lunghezza focale (oltre che dal diaframma e dalla distanza obiettivo-soggetto). Ovvero tutti gli obiettivi che hanno una data lunghezza focale hanno una stessa profondità di campo a parità di diaframma indipendentemente dalla dimensione del sensore. Relativamente alle compatte con sensore molto piccolo viene detto che queste richiedono focali molto corte, pertanto non è possibile avere ristrette profondità di campo, tutto viene messo a fuoco da una minima distanza in poi. (Purtroppo quest'ultima parte è un po' meno approfondita).
Complimenti sei un campione di chiarezza complimenti e grazie.
Lezione chiarissima è molto professionale. Complimenti.
Grazie
Ora mi è tutto chiarissimo. Grazie molte!
Lezioni veramente interessanti! Grazie per la condivisone...
Salve Mauro,
bellissime lezioni, bellissime; peccato che siano finite, gli appassionati di fotografia hanno perso un appiglio, una chiodo, un moschettone; dovremo scalare a mani nude, ora.
Cari saluti
Athos
Ottime spiegazioni ma ho una domanda da farti
Hi una canon 80d apsc
Per i ritratti e meglio, tecnicamente, un 50 f1/8 (che ho) o un 85 f1/8.
Ho sentito che l'85 si presta meglio per i ritratti ma non riesco a capire se è meglio o no del 50. Sempre su apsc
Riesci a darmi un consiglio?
Grazie
Ciao Ael dus, non esiste un obiettivo "giusto" per fare qualcosa, tutto dipende dalla tua sensibilità e da cosa vuoi fare, con un 50 1.8 su apsc puoi fare dei bellissimi ritratti e lo stesso con un 85 1.8, alla stessa maniera puoi fare delle foto orribili con tutte e due...
Dal punto di vista tecnico con l'85 avrai dei piani più schiacciati e una minore profondità di campo, quindi un maggiore isolamento del volto attraverso una sfocatura dello sfondo, con il 50 avrai lo stesso effetto, ma in misura molto minore. Queste le differenze, ma sei tu che devi sapere cosa vuoi fare e in base a quello decidere. Personalmente io preferisco i ritratti ambientati, cioè quelli in cui il soggetto è in relazione con lo sfondo e non isolato, perché penso che la fotografia sia esplicitazione delle relazioni, chiave di lettura della realtà, quindi per me il ritratto si fa con il 35 mm su pieno formato... Come vedi non esiste un obiettivo tecnicamente migliore, ma solo degli strumenti a tua disposizione. Un saluto Mauro Del Re
ho scritto da un altro account ma sono sempre io...
Salve Mauro, complimenti per il corso, davvero utile ed esaustivo, ma ho un pò di confusione!
Non ho ben capito come fà a rimanere la stessa profondità di campo negli obbiettivi.
In una compatta o in una reflex, cambia la dimensione del sensore, cambia la lunghezza focale, cambia l'angolo di campo di conseguenza. Ma la profondità di campo rimane uguale. Non l'ho capita però. Grazie ancora.
Andrea Bacchiocchi Mentre l'angolo di campo dipende sia dalla lunghezza focale che dalla grandezza del sensore, la profondità di campo dipende, rispetto alle prime due, solo dalla lunghezza focale (oltre che dal diaframma e dalla distanza obiettivo-soggetto). Ovvero tutti gli obiettivi che hanno una data lunghezza focale hanno una stessa profondità di campo a parità di diaframma indipendentemente dalla dimensione del sensore.
Relativamente alle compatte con sensore molto piccolo viene detto che queste richiedono focali molto corte, pertanto non è possibile avere ristrette profondità di campo, tutto viene messo a fuoco da una minima distanza in poi. (Purtroppo quest'ultima parte è un po' meno approfondita).
Ottima spiegazione, non per tutti.