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I mandanti sono gli stessi. Presumo che Mattarella facesse parte della corrente di Moro. Cosa che irritava quella andreottiana, che prendeva ordini dal solito noto. Ricordo a tutti che Moro fu minacciato e neanche tanto velatamente da Kissinger. Motivo? Eni guidata da Mattei. Ma il colpo finale che condannò Moro fu il compromesso storico. Una cosa che non doveva essere sia dal punto di vista di Washington che di Mosca ( si anche loro), per opposti motivi. Il fatto che il killer non sia stato mai identificato, dice tutto. Non era della manovalanza mafiosa. L' unico che potrebbe dirci qualcosa sarebbe il centenario Henry Kissinger. Ma vallo a toccare. Un personaggio che ha sulla coscienza morti sulla scala dei milioni. Ne renderà conto al momento opportuno, ma non su questa terra.
Grazie per il bellissimo contributo. Piersanti è stato uno di quei rari signori che hanno deciso di vivere fino in fondo la loro dedizione al bene comune, esattamente all'opposto dei mafiosi e dei soggetti che nell'ombra hanno preferito voltarsi dall'altra parte.
La verità, anche se è veramente amara da accettare per tutti gli italiani (anche se, in fondo in fondo, nell'inconscio sanno che è così) è che questa situazione di violenza mafiosa ha avuto a che fare con la storia italiana e prende questa piega dopo i fatti del risorgimento. Fondamentalmente il "Risorgimento italiano" è stata una pagina della storia europea che è stata romanzata dagli italiani per fare digerire verità molto più scomode. Dietro l'unità d'Italia c'erano interassi economici e meschinità che niente hanno a che vedere con la "fratellanza" e la "patria". Il sud Italia è stato annesso con la forza decapitando la precedente struttura amministrativa e sostituendola con una "aliena" che aveva soltanto lo scopo di svuotarne le risorse. In questo caos inizia a prendere piede la cosiddetta "mafia". La mafia è stata il principale strumento nelle mani dell'Italia per il controllo di sud e isole, ma in Sicilia questo rapporto era talmente evidente da risultare imbarazzante. Dopo il 1860 inziano le grandi migrazioni verso le Americhe. Nel 1945 la Sicilia (storicamente sempre autonomista/indipendentista) stufa dei disastri arrecati dall'Italia (annessione, spoliazione economiche, fascismo italiano e due guerre mondiali per interessi altrui) decide di forzare la mano per staccarsi dall'Italia (il MIS contava 500.000 iscritti dell'epoca) ma, anche in questo caso, l'Italia interviene per stroncare questa ipotesi (anche qui, complicità mai chiarite furono evidenti). Ma la Sicilia non era la palla al piede dell'Italia? Dal 1945 la fusione tra stato centrale, potentati economici del nord e "mafia siciliana" diventano totali. La mafia diventa addirittura uno strumento terroristico e lo stato, ovviamente, non fa nulla (essendone proprietario): chi decide di ribellarsi a questo sistema viene eliminato immediatamente. Centinaia sono i siciliani caduti in questa battaglia. A un certo punto dovrebbe sorgere un dubbio. A partire dagli anni '70 la "mafia" (o chi usando il suo nome) alza il tiro eliminando magistrati, forze dell'ordine, giornalisti, politici, imprenditori, sindacalisti, professori, chiunque. Nessuno è al sicuro, è una carneficina. Ci sono delle forze che, in qualche modo, cercano di bloccare ogni forma di cambiamento in Sicilia. Nel 1980 Mattarella viene eliminato come tutti ricordano, ma dopo 44 anni rimangono i dubbi. Dopo il maxi processo del 1986 i magistrati Falcone e Borsellino (tra le menti più geniali che questo paese abbia mai avuto) vengono entrambi eliminati a soli due mesi di distanza l'uno dall'altro. In entrambi i casi è presente una "manina" esterna, che non viene dalla Sicilia. Addirittura ne fa un velocissimo accenno perfino lo stesso Totò Riina oltre che innumerevoli pentiti. Ma cosa avevano scoperto di così sconvolgente da suscitare una reazione così feroce da rasentare la guerra civile? In una caso una esplosione che distrugge perfino l'autostrada A29, nell'altro una bomba in piena città che devasta un'intera via cittadina facendo a pezzi il giudice e la sua scorta (per giunta, negando fino alla fine a Borsellino di seguire la sua pista investigativa ed esponendolo direttamente alla morte non avendo chiuso al traffico la Via D'Amelio). Su Paolo Borsellino è stato compiuto quello che è stato definito "il più grave depistaggio della storia d'Italia" e ancora si è a caccia dei veri colpevoli. Bisogna figurarsi che i pentiti non hanno mai voluto parlare con le autorità italiane di questi argomenti, non per paura, ma perché (testualmente) secondo loro, lo stato italiano "non sarebbe in grado di gestire determinate informazioni". L'opinione pubblica ne uscirebbe devastata.
Attendo con impazienza perché come già detto in altre occasioni siete persone valide ed è un piacere ascoltarvi ma non commenterò il fatto in sé come spesso faccio perché è una storia su cui ho un'idea ben precisa e che dissente di molto con la / le versioni più appoggiate ,di certo la verità non è mai venuta a galla e forse mai lo verrà
Bravissimi e preparatissimi veramente un bellissimo canale che racconta senza peli sulla lingua tante ingiustizie che hanno subito uomini che credevano nella giustizia e legalità,sempre alla grande continuate così.Top...
Piersanti era un uomo tutto d'un pezzo, coerente e deciso nella sua linea politica. Io non l ho conosciuto, troppo piccolo, ma da come lo descrivete sembra fosse così. Mi spiace solo che del fratello maggiore non si possa dire lo stesso, a maggior ragione per il ruolo che detiene. Complimenti per il vostro bellissimo lavoro!
Grazie mille gran bel video come sempre. Omicidi di stato sono questi come hai elencato FALCONE BORSELLINO DALLA CHIESA CHINNICI RIVATINO E ALTRI purtroppo
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I mandanti sono gli stessi. Presumo che Mattarella facesse parte della corrente di Moro. Cosa che irritava quella andreottiana, che prendeva ordini dal solito noto. Ricordo a tutti che Moro fu minacciato e neanche tanto velatamente da Kissinger. Motivo? Eni guidata da Mattei. Ma il colpo finale che condannò Moro fu il compromesso storico. Una cosa che non doveva essere sia dal punto di vista di Washington che di Mosca ( si anche loro), per opposti motivi. Il fatto che il killer non sia stato mai identificato, dice tutto. Non era della manovalanza mafiosa. L' unico che potrebbe dirci qualcosa sarebbe il centenario Henry Kissinger. Ma vallo a toccare. Un personaggio che ha sulla coscienza morti sulla scala dei milioni. Ne renderà conto al momento opportuno, ma non su questa terra.
Commento lodevole.
Ma dire è che fu un omicidio mafioso fa comodo..... A tutti
Grazie per il bellissimo contributo. Piersanti è stato uno di quei rari signori che hanno deciso di vivere fino in fondo la loro dedizione al bene comune, esattamente all'opposto dei mafiosi e dei soggetti che nell'ombra hanno preferito voltarsi dall'altra parte.
Grazie a te!
Bellissimo! A quando un video su don Pino Puglisi?
Grazie! Vedremo di lavorarci !
La verità, anche se è veramente amara da accettare per tutti gli italiani (anche se, in fondo in fondo, nell'inconscio sanno che è così) è che questa situazione di violenza mafiosa ha avuto a che fare con la storia italiana e prende questa piega dopo i fatti del risorgimento. Fondamentalmente il "Risorgimento italiano" è stata una pagina della storia europea che è stata romanzata dagli italiani per fare digerire verità molto più scomode.
Dietro l'unità d'Italia c'erano interassi economici e meschinità che niente hanno a che vedere con la "fratellanza" e la "patria". Il sud Italia è stato annesso con la forza decapitando la precedente struttura amministrativa e sostituendola con una "aliena" che aveva soltanto lo scopo di svuotarne le risorse. In questo caos inizia a prendere piede la cosiddetta "mafia".
La mafia è stata il principale strumento nelle mani dell'Italia per il controllo di sud e isole, ma in Sicilia questo rapporto era talmente evidente da risultare imbarazzante. Dopo il 1860 inziano le grandi migrazioni verso le Americhe. Nel 1945 la Sicilia (storicamente sempre autonomista/indipendentista) stufa dei disastri arrecati dall'Italia (annessione, spoliazione economiche, fascismo italiano e due guerre mondiali per interessi altrui) decide di forzare la mano per staccarsi dall'Italia (il MIS contava 500.000 iscritti dell'epoca) ma, anche in questo caso, l'Italia interviene per stroncare questa ipotesi (anche qui, complicità mai chiarite furono evidenti). Ma la Sicilia non era la palla al piede dell'Italia? Dal 1945 la fusione tra stato centrale, potentati economici del nord e "mafia siciliana" diventano totali. La mafia diventa addirittura uno strumento terroristico e lo stato, ovviamente, non fa nulla (essendone proprietario): chi decide di ribellarsi a questo sistema viene eliminato immediatamente. Centinaia sono i siciliani caduti in questa battaglia. A un certo punto dovrebbe sorgere un dubbio. A partire dagli anni '70 la "mafia" (o chi usando il suo nome) alza il tiro eliminando magistrati, forze dell'ordine, giornalisti, politici, imprenditori, sindacalisti, professori, chiunque. Nessuno è al sicuro, è una carneficina. Ci sono delle forze che, in qualche modo, cercano di bloccare ogni forma di cambiamento in Sicilia. Nel 1980 Mattarella viene eliminato come tutti ricordano, ma dopo 44 anni rimangono i dubbi. Dopo il maxi processo del 1986 i magistrati Falcone e Borsellino (tra le menti più geniali che questo paese abbia mai avuto) vengono entrambi eliminati a soli due mesi di distanza l'uno dall'altro. In entrambi i casi è presente una "manina" esterna, che non viene dalla Sicilia. Addirittura ne fa un velocissimo accenno perfino lo stesso Totò Riina oltre che innumerevoli pentiti.
Ma cosa avevano scoperto di così sconvolgente da suscitare una reazione così feroce da rasentare la guerra civile? In una caso una esplosione che distrugge perfino l'autostrada A29, nell'altro una bomba in piena città che devasta un'intera via cittadina facendo a pezzi il giudice e la sua scorta (per giunta, negando fino alla fine a Borsellino di seguire la sua pista investigativa ed esponendolo direttamente alla morte non avendo chiuso al traffico la Via D'Amelio).
Su Paolo Borsellino è stato compiuto quello che è stato definito "il più grave depistaggio della storia d'Italia" e ancora si è a caccia dei veri colpevoli.
Bisogna figurarsi che i pentiti non hanno mai voluto parlare con le autorità italiane di questi argomenti, non per paura, ma perché (testualmente) secondo loro, lo stato italiano "non sarebbe in grado di gestire determinate informazioni".
L'opinione pubblica ne uscirebbe devastata.
Attendo con impazienza perché come già detto in altre occasioni siete persone valide ed è un piacere ascoltarvi ma non commenterò il fatto in sé come spesso faccio perché è una storia su cui ho un'idea ben precisa e che dissente di molto con la / le versioni più appoggiate ,di certo la verità non è mai venuta a galla e forse mai lo verrà
Soddisfatto?
uomini d'altri tempi!!! italiani🇮🇹 con le p....e quadrate
Bravissimi e preparatissimi veramente un bellissimo canale che racconta senza peli sulla lingua tante ingiustizie che hanno subito uomini che credevano nella giustizia e legalità,sempre alla grande continuate così.Top...
Grazie Biagio!!
Spiegazione ottima. Grazie di tutto.
Grazie a te Barbara
Non vedo l'ora di venderlo
Già il titolo.... È tutto un programma.
Chi è il regista...? Il presidente bis?
Piersanti era un uomo tutto d'un pezzo, coerente e deciso nella sua linea politica. Io non l ho conosciuto, troppo piccolo, ma da come lo descrivete sembra fosse così. Mi spiace solo che del fratello maggiore non si possa dire lo stesso, a maggior ragione per il ruolo che detiene. Complimenti per il vostro bellissimo lavoro!
Grazie Prof.Bettuzzi, e' stato MOLTO INTERESSANTE, Buona Giornata.🤗🤗
Grazie a te Leonardo !
Grazie.
Grazie a te Elisa
Bel video
Parlerai del Piano Solo ?
Grazie! In futuro si
Ottimo video come sempre, grazie davvero!
Grazie a te Andrea!
Grazie mille gran bel video come sempre. Omicidi di stato sono questi come hai elencato FALCONE BORSELLINO DALLA CHIESA CHINNICI RIVATINO E ALTRI purtroppo
Grazie Carmine!
Ottimo video , grazie per questa ricostruzione storica! Mi sto chiedendo quanto lavoro ci sia dietro a un video di questa qualità!
Grazie Alessandro!
Voleva un mondo diverso da quello che suo fratello ha contribuito a costruire!!!