Ho iniziato 40 anni fa' in un tornio parallelo, gli ultimi 14 in tornio computerizzato, la produzione con il CNC è di almeno 10 volte superiore, cioe' ci vogliono 10 operai da parallelo per fare lo stesso lavoro di un CNC, vi lascio immaginare gli enormi guadagni e l'enorme perdita di manodopera, di contro lavoravo sempre 40 ore e con uno stipendio (al netto dell'inflazione)nettamente piu' basso, quindi evito di ascoltare boldrini per non innervosirmi, parlano senza sapere, straparlano senza capire a fondo il problema, vero che un CNC costa piu' di un parallelo, ma in meno di un anno recuperi.
Parlo operatore CNC ed imprenditore: se ci mettiamo a lavorare 4 giorni alla settimana ma con la paga di 5 siamo semplicemente fuori dal mercato globale e dovremmo attenderci due cose: boom di contratti di merda, fine delle esportazioni perché siamo fuori prezzo. Il CNC é 10 (ma anche 20) volte più veloce di un parallelo ma, non so se lo sai, anche in Cina hanno i CNC e sono infinitamente più economici, organizzati ed attrezzati di noi. Noi non siamo in competizione con dei paesi del terzo mondo che lavorano ancora al parallelo, siamo in competizione con una specie di esercito di operai. Se iniziamo a costare il 20% in più anche produrre un singolo stampo diventerà conveniente farlo in Cina, già ora in Croazia e Turchia ci fanno il culo, figuriamoci alzando le tariffe.
Siamo in competizione con il terzo mondo perchè ragioniamo da sfigati e da terzo mondo, governati da gente che non sa' cosa significhi Lavorare e vivere di stipendio. Siamo in competizione con la Germania, e con gli altri paesi Europei, quindi lo stipendio e gli orari di Lavoro devono essere simili, invece siamo gli ultimi in tutto, e cio' si riperquote sulla produzione, avendo pure meno soldi da spendere si consuma pure meno. @@AndreaCristoforetti
Bello mio, quello di cui parli ha ben poco a che fare con la settimana corta. È legato più ad una serie di problemi che affliggono gravemente questo paese da decenni e contro cui lo stesso Boldrin si batte da anni.
@@AndreaCristoforettiIo Purtroppo non sono così tanto informato, ma mi sembra che la grande potenza della Cina nel settore manifatturiero sia dovuta proprio all'esercito di operai specializzati a prezzi contenuti. E considerato quanto è grande la Cina e quanto improbabile sia per un cinese emigrare per cercare condizioni lavorative migliori (ad esempio in Europa) non possiamo semplicemente competere nel settore manifatturiero, o almeno, per farlo dovremmo ricorrere a condizioni di lavoro che reputiamo degradanti,. E abbiamo già carenza di operai apecializzati
Il discorso di Boldrin sulla settimana corta posso anche condividerlo, ma parte dall'assunto che ogni impresa (anche PMI) sul suolo italiano abbia tra le sue priorità l'aumento dell'efficienza e della produttività, e non (come a mio modesto parere) il galleggiare sullo stagno di uno status quo finché i titolari riescono a pagarsi la seconda casa. Adottare la settimana corta (orario ridotto, smartworking o quel che sia) non è paragonabile all'aggiornare un gestionale o a comprare un macchinario più moderno, è più come dotare gli operai di imbragatura e caschi: se non ti obbliga la legge difficilmente viene fatto. Con la differenza che la gente morta sul lavoro fa notizia e scalpore, mentre la salute mentale è una bazzecola da millenials. Senza parlare poi della cultura del lavoro, specie nel nordest, per cui non conta mai quanto o quello che produci, conta che i dirigenti ti vedano timbrare alle 8.00 e andartene 12 ore dopo, per dimostrare il sacrificio e la dedizione anche se nel frattempo non hai combinato una mazza. Insomma, nell' utopia del prof (che potrebbe tranquillamente essere anche la mia, non sono fissato col "sistema" ma con la necessità di aggiornarlo) la classe imprenditoriale "illuminata" che riesce a massimizzare il rapporto tra produttività e qualità del lavoro, non sarebbe meno idealistica e irreale dello stato che ti sfama e che siamo tutti suoi figli e menate varie.
Se in Italia ci fosse vera concorrenza, l'azienda del tizio che sta alla scrivania 12 ore senza fare niente solo per dare il contentino al capo chiuderebbe e verrebbe sostituita da una più lungimirante dove gli impiegati producono qualcosa di utile.
Boldrin parla male dei politici che non hanno mai lavorato nè provato a gestire un'azienda ma è evidente che quando fa questi discorsi pensi al mondo anglosassone e non a quella parodia di imprenditoria che abbiamo in Italia. Per un imprenditore col sale in zucca, ce ne sono 100 che pensano che lavorare sia fare 12 ore al giorno a stipendi da fame in attesa che i soldi si accumulino a palate. Non a caso poi trovi la gente a piangere negli articoli di giornale perchè non trovano lavoro o perchè i giovani sono fannulloni.
Sono Veneto e sono abbastanza d'accordo con quello che hai detto. Il fatto è che le aziende che descrivi tu devono sparire. Gente che tiene aperto solo per pararsi il culo senza voler mai ingrandirsi, con sta mentalità del cazzo provinciale vecchia di 60 anni deve assolutamente levarsi dai coglioni. Devono sopravvivere solo le aziende che hanno un approccio futuribile al lavoro e al mercato in cui operano.
È un discorso altamente soggettivo e variegato. In quanto consulente ho avuto a che fare con diverse aziende del mio territorio, si trovano in diversi stati (mostruosi) di debito tecnologico, con inefficienze che mi meravigliano ogni volta più della precedente, anche se non penso mai che sia possibile. Un cliente in particolare fa produrre gran parte del suo software a ingegneri e tecnici in altre discipline estranee all'informatica, poi lascia a noi consulenti il compito di rattoppare i danni fatti da quelli sopra, una perdita di tempo allucinante, non stupisce che non ci sia stato un progetto puntuale negli ultimi 5 anni che ho lavorato con il cliente, preferiscono mantenere la metodologia che conoscono. Personalmente sono in grado di fare 2 volte il lavoro nei giorni in cui sono da solo rispetto a quando sono in uffici costruiti secondo il modello open space, con gente che borbotta, fa call/riunioni inutilu, viaggia per l'ufficio, si piazza alle macchinette a turno. 4 giorni sarebbero anche abbondanti per svolgere le mie attività
@@emilianoballiana281la produttività è abbastanza alta da garantire a tutti uno stile di vita più che dignitoso, il problema é di natura redistribuiva. Teoricamente l individuo mediano può impoverirsi anche in un periodo dove il PIL aumenta,più o meno quel che è successo in occidente negli ultimi 30 anni
Falso. La ricchezza prodotta non riesce a sostenere le spese sociali, l' evasione che non essendoci aumenterebbe gli introiti è direttamente correlata all' improduttività.
Non ho tempo adesso di guardare il video. Una semplice osservazione: la giornata lavorativa di otto ore risale al 1919. Non credo possano esserci dubbi che la produttività media da quel momento sia se non centuplicata quanto minimo decuplicata. Eppure la gente deve continuare a lavorare con i tempi di cento anni fa. Mi spiegate il senso?
Perdona i 10 mesi di ritardo. Ovvio che 8 ore sia un orario arbitrario, ma non è mica l’unico possibile. C’è infatti chi lavora di più e chi lavora di meno, tutto sta se ce lo si può permettere o no. Se in 6 ore riesci a fare quello che 100 anni fa avresti fatto in 8 ore non vedo il perché non dovresti lavorare meno ore di lavoro. Il problema si pone quando invece in 8 ore produci qualcosa che un tempo avresti fatto in 2 ore, ma percependo lo stesso stipendio se non maggiore. Ovviamente il discorso è più complesso di così perché v’è da considerare il progresso tecnologico, ma banalmente se le imprese italiane preferiscono dare maggiori stipendi agli imprenditori affinché si comprino la Porsche o ai lavoratori sotto pressione dei sindacati, ma non si investe in tecnologie e competenze allora la stagnazione è inevitabile e la produttività cala. Ovviamente per l’Italia bisogna anche considerare il settore pubblico e gli enormi disincentivi (anche burocratici) che vengono dati alle aziende per essere efficienti. Tutto questo si fonda nella storia italiana e si è incancrenito all’inverosimile in svariati settori, la settimana corta si potrebbe applicare solo nei pochi che si salvano. È per questo che la sinistra italiana (almeno quella di oggi) è pericolosa, alimenta costantemente il concetto di “decrescita felice”. Bisogna capire che le cose ce le si deve permettere, non si può spendere senza prima creare.
devo ancora vedere il video ma immagino il concetto sia che non puoi ridurre l'orario di lavoro per legge ma solo se aumenti la produttivita, oppure ti fai fuori da solo. Lo capisco perche' o competi sul prezzo con i paesi emergenti o con la qualita con i paesi leader. Ricordo pero' che e' anche una decisione politica di legiferare in un certo senso che cambia le condizioni della competizione: altrimenti non avremmo mai avuto ferie, malattia, maternita, benefits vari. L'imprenditore deve massimizzare il suo rendimento e non ha certo interesse a concedere nulla. Se lo si forza a cambiare, avra' necessariamente bisogno di migliorarsi, all interno di uno schema nuovo. Altrimenti nulla sarebbe mai cambiato ed i paesi poveri ne sono una chiara dimostrazione. Per usare uno slogal: se il piccolo imprenditore italiano egocentrico e ignorantello non la smette di pensare solo al nuovo porsche, vedrai che nel nuovo contesto, deve migliorarsi.
la settimana corta funzionale non prevede che tutti i dipendenti lavorino da lunedì a giovedì ma che si coprano tutti i giorni della settimana con più dipendenti che però lavorano meno .qualcuno lavorerà da lunedì a giovedì qualcuno da martedì a venerdì qualcuno da mercoledì a sabato e così via a coprire con turni più corti piu giorni. Lavorare meno,in di più e il fatturato aumenta.ovviamente una piccola impresa con due dipendenti non so come possa fare,ma grandi aziende che fatturano l'infinito con divari di stipendio grossi come una casa possono farlo quindi diventa lavorare tutti meno ma in di più,e i dirigenti con stipendi stellari si dovranno accontentare di prendere" solo" il doppio o il triplo dei loro sottoposti per mantenere lo stipendio della settimana piena per tutti i dipendenti.
Come al solito in Italia appena si parla di qualcosa che di per se sarebbe anche un bene, la classe politica ha il potere di svuotarla di qualsiasi senso. La riduzione dell'orario di lavoro sarebbe un'ottima iniziativa, ma non può essere imposta da una legge dello Stato in termini assoluti perché ogni azienda ha le sue specificità. Parlandone in questi termini il tema scade nella strumentalizzazione politica che è l'anticamera dell'oblio. Vedrete che tra un po' il tempo di farci sopra polemica quanto basta e della settimana corta non fregherà più niente a nessuno.
Tendenzialmente sono d'accordo con Boldrin e con quello che dice, ma a sto giro ne ha dette un paio allucinanti in cui dimostra di essere totalmente scollegato dal pianeta ... e a parte il paio di cose che non condivido assolutamente, per il resto ha ragione.
Di questo passo andremo a lavorare tutti in Germania, lavorano 32 ore settimanali e vengono pagati come se ne facessero 60, con 8 ore di lavoro in meno a testa , ci sarebbero 3 milioni di posti di lavoro in piu', i nostri Giovani non scapperebbero in germania, Francia, Spagna etct, le famiglie non avrebbero bisogno del RDC e vivrebbero con dignita'.
Alleluia, addirittura!!!!!😂😂😂 In Germania ci sono le strade lastricate d'oro e gli spazzini girano in Lamborghini😂😂😂😂, ma prima di parlare almeno informatevi😂😂😂😂
@@lorenzobianco2612 No!, ma in Germania le buche sono lastricate di pece e gli Spazzini spazzano, in italia per riparare le buche aspettiamo il PNRR e gli spazzini sono rari. Fatti qualche altra risata mentre i nostri Figli scappano.
ma quando il prof parlava di ChatGPT e ha tirato quella frecciatina si riferiva Flora nel dibattito di qualche mese fa?' non ricordo le posizioni dei 2 sulla questione, mi ricordo solo i video di flora dopo l'accaduto che sosteneva che aveva avuto ragione lui .
Seguo. Flora dava lezioni tecniche a Boldrin sul ML. Entrambi volevano aver ragione e basta, Flora sembrava più preparato ma non ho mai indagato. Abbastanza squallido come dibattito imo
A parte la scontatezza delle conclusioni a cui arriva Boldrin...prevedibili già prima di vedere il video, non si capisce a noi lavoratori cosa cacchio dovrebbe interessarci. Davvero è l'ultimissimo dei non problemi. Sembra solo collocazione politica più che una proposta. L'impostazione per cui "se servisse la aziende lo avrebbero già fatto" è comunque demenziale...proprio per il fatto che esistono interessi ed esigenze anche contrastanti con quelle che aziende adotterebbero. E comunque non è detto che saprebbero o sappiano implementare certe soluzioni, quali lo smartworking.
È una proposta deprimentemente idiota... l'unica cosa potenzialmente interessante a riguardo è il fatto che conferma la totale "5Stellizzazione" del PD attuale, ma questo d'altronde era già chiaro da tempo
Michele ha perfettamente ragione. Come responsabile di dipartimento quello che cerco é far lavorare (meno) i miei dipendenti, massimizzando il loro output, per esempio nuove tecnologie di calcolo, usando design of experiments per diminuire il numero di tests... il resto é "fried air"
@@theancientWisdom89non è detto affatto. Se i guadagni aumentano puoi ingrandire la tua azienda e quindi, avendo più cose da fare, avrai anche più bisogno di dipendenti. La dimostrazione ovvia è che al giorno d'oggi, i paesi che più di tutti adottano nuove tecnologie (USA, Germania e paesi scandinavi) sono quelli con la disoccupazione più bassa (anche quella giovanile) e gli stipendi più alti.
Boldrin non è certo un grande economista, e visto che dice sempre di più cose in completo contrasto con economisti oggettivamente molto più validi non vale nemmeno la pena ascoltarlo, sennò non ci sarebbe nemmeno la settimana lavorativa attuale.
alle suppletive non andrà a votare nessuno. A me fa piacere poter votare Marco. Capisco il punto di Michele, di sicuro non è ciò che cambierà le sorti del paese, ma è un qualcosa in più che mi dà un po' di speranza che qualcosa si possa fare :)
Sempre a guardare dati e sempre pensare al lavoro. La settimana corta è anche utile per il benessere del lavoratore. Vivere per lavorare e stare sempre dalla parte dell’azienda (che guadagnano, eh), inoltre soprattutto in Italia dove i salari sono persino più bassi che nel resto dei paesi sviluppati in Europa.
Che pena di commenti. Avete ragione, se lavori dipendente non puoi pensare a migliorare la condizione di vita, e devi accettare tutto ciò che ti impongono. Chissene frega del benessere e di avere cittadini anche felici, c’è solo una cosa importante e si chiama PRODUTTIVITÀ. (Come se mi fossi lamentato di qualcosa, solo che alcune cose vanno oltre i meri numeri).
@@lightercollector9666 Io l'ho fatto quasi cinque anni fa, dopo aver risparmiato una vita (da metà anni '90) e ora gestisco le mie entrate e campo facendo la guida escursionistica (gite a piedi o in bici). Il lavoro vero, da dipendente in fabbrica o altro? Puah, credo che Dante si sia ispirato a QUELLO, per l'inferno e il purgatorio nella Divina Commedia...
Bah, io lavoro in un’azienda che mi fa lavorare 6 giorni su 7 per 40 ore a settimana. Se lavorassi 4 giorni, a me non farebbe poi così schifo. E organizzando in maniera più efficace ed efficiente il lavoro, sarebbe tranquillamente possibile. Ma siccome i manager sono ciechi a qualsiasi riduzione di orario, ci chiedono di aumentare ancora di più le ore lavorative invece si ridurle. Forse la politica dovrà prendere atto di frange di popolazione che si scassano il cazzo di passare così tanto tempo a lavorare piuttosto che farsi gli affaracci propri, no?
Ma se la tua azienda è gestita da degli inetti perché lo stato dovrebbe tentare di intervenire imponendo qualcosa di infattibile su scala nazionale? Ha detto lui stesso che nei paesi in cui si fa è la stessa azienda a rendersi conto che è più conveniente.
Forse lei non è molto informato in merito, ma se fa qualche ricerca si renderà conto che l'italia è uno dei paesi dove si lavora di più e, al contempo, uno di quelli con le retribuzioni nette mensili più basse
@@Hypnos157 si, ma vengono considerate le ore retribuite e non quelle "lavorate", ad esempio se il mercoledi è giorno festivo viene retribuito anche in Giappone ma se si fa il "ponte" il lunedi ed il martedi in Italia viene retribuito in Giappone no
Che stronzate! La settimana corte può essere adatta solo ad un certo tipo di aziende e assolutamente non a tutte...e sopratutto aziende con elevato grado di investimento in macchinari e alta produttività..la gran parte delle nostre piccole e poco produttive aziende italiane della settimana corta ne se ne fan nulla..è drammatico che i politici non abbiano presente questo
@@tuboanalytica8605guardate che Smart working è lavoro, quindi chi fa Smart working sta lavorando quel giorno. Non può essere contato come giorno di non lavoro.
Occhio peró a fare il confronto con i paesi Scandinavi in particolare la Finlandia: loro investono moltissimo nella parte di rinnovo tecnologico che consentono di ottimizzare i processi e quindi poter ridurre le ore di lavoro ai lavoratori, oltre a implementare un forte smartworking. Tuttavia gli stessi lavoratori devono imparare a usare questi nuovi strumenti. La differenza é: 1) se in Italia proponi un rinnovo tecnologico non ti dico ti accusano di stregoneria ma poco vi manca, specie con certi imprenditori che abbiamo 2) ogni volta che si propone un nuovo sistema da usare, nella Scandinavia si rimboccano le maniche e vanno forti. Qui invece é la fiera "eh no non mi va di imparare di nuovo", "ma chi ce lo ha fatto fare" etc. Io sono a favore di diventare come la Scandinavia ma dobbiamo fare un bel rinnovamento, a partire dalla cultura verso la tecnologia
Inoltre non mi vorrei sbagliare ma non é ancora implementata del tutto nella Scandinavia (stanno facendo sperimentazioni in alcuni comuni me lo ricordo, era quello svedese). La Finlandia mi sembra lo abbia proposto, ha fatto bei passi avanti ma ancora non lo ha legiferato. Ma potrei tranquillamente sbagliarmi :)
@@marcobadi5799 assolutamente Marco e condivido la tua osservazione. A fare si può fare, l'importante è considerare sempre che vanno soddisfatte determinate condizioni e che può essere applicato su alcuni tipi di lavori :)
Finché la media del Q.I. e della cultura degli italiani non si eleva almeno anche a un decimo del Prof. la vedo veramente male...e tu Ivan tieni duro!! Ci vuole umiltà e cervello aperto per capire...e da quando seguo LiberiOltre e in particolare il Prof. qualcosa dentro di me si è smosso...e ti parla uno che ha votato da Berlusconi a Lega...cosa di cui mi pento anche se ai tempi votai Fare...mannaggia a Giannino e alla sua vanità e che comunque continuo a stimare...
Ho iniziato 40 anni fa' in un tornio parallelo, gli ultimi 14 in tornio computerizzato, la produzione con il CNC è di almeno 10 volte superiore, cioe' ci vogliono 10 operai da parallelo per fare lo stesso lavoro di un CNC, vi lascio immaginare gli enormi guadagni e l'enorme perdita di manodopera, di contro lavoravo sempre 40 ore e con uno stipendio (al netto dell'inflazione)nettamente piu' basso, quindi evito di ascoltare boldrini per non innervosirmi, parlano senza sapere, straparlano senza capire a fondo il problema, vero che un CNC costa piu' di un parallelo, ma in meno di un anno recuperi.
È abbastanza inascoltabile in generale Boldrin
Parlo operatore CNC ed imprenditore: se ci mettiamo a lavorare 4 giorni alla settimana ma con la paga di 5 siamo semplicemente fuori dal mercato globale e dovremmo attenderci due cose: boom di contratti di merda, fine delle esportazioni perché siamo fuori prezzo. Il CNC é 10 (ma anche 20) volte più veloce di un parallelo ma, non so se lo sai, anche in Cina hanno i CNC e sono infinitamente più economici, organizzati ed attrezzati di noi. Noi non siamo in competizione con dei paesi del terzo mondo che lavorano ancora al parallelo, siamo in competizione con una specie di esercito di operai. Se iniziamo a costare il 20% in più anche produrre un singolo stampo diventerà conveniente farlo in Cina, già ora in Croazia e Turchia ci fanno il culo, figuriamoci alzando le tariffe.
Siamo in competizione con il terzo mondo perchè ragioniamo da sfigati e da terzo mondo, governati da gente che non sa' cosa significhi Lavorare e vivere di stipendio. Siamo in competizione con la Germania, e con gli altri paesi Europei, quindi lo stipendio e gli orari di Lavoro devono essere simili, invece siamo gli ultimi in tutto, e cio' si riperquote sulla produzione, avendo pure meno soldi da spendere si consuma pure meno.
@@AndreaCristoforetti
Bello mio, quello di cui parli ha ben poco a che fare con la settimana corta. È legato più ad una serie di problemi che affliggono gravemente questo paese da decenni e contro cui lo stesso Boldrin si batte da anni.
@@AndreaCristoforettiIo Purtroppo non sono così tanto informato, ma mi sembra che la grande potenza della Cina nel settore manifatturiero sia dovuta proprio all'esercito di operai specializzati a prezzi contenuti. E considerato quanto è grande la Cina e quanto improbabile sia per un cinese emigrare per cercare condizioni lavorative migliori (ad esempio in Europa) non possiamo semplicemente competere nel settore manifatturiero, o almeno, per farlo dovremmo ricorrere a condizioni di lavoro che reputiamo degradanti,. E abbiamo già carenza di operai apecializzati
Il discorso di Boldrin sulla settimana corta posso anche condividerlo, ma parte dall'assunto che ogni impresa (anche PMI) sul suolo italiano abbia tra le sue priorità l'aumento dell'efficienza e della produttività, e non (come a mio modesto parere) il galleggiare sullo stagno di uno status quo finché i titolari riescono a pagarsi la seconda casa. Adottare la settimana corta (orario ridotto, smartworking o quel che sia) non è paragonabile all'aggiornare un gestionale o a comprare un macchinario più moderno, è più come dotare gli operai di imbragatura e caschi: se non ti obbliga la legge difficilmente viene fatto. Con la differenza che la gente morta sul lavoro fa notizia e scalpore, mentre la salute mentale è una bazzecola da millenials. Senza parlare poi della cultura del lavoro, specie nel nordest, per cui non conta mai quanto o quello che produci, conta che i dirigenti ti vedano timbrare alle 8.00 e andartene 12 ore dopo, per dimostrare il sacrificio e la dedizione anche se nel frattempo non hai combinato una mazza.
Insomma, nell' utopia del prof (che potrebbe tranquillamente essere anche la mia, non sono fissato col "sistema" ma con la necessità di aggiornarlo) la classe imprenditoriale "illuminata" che riesce a massimizzare il rapporto tra produttività e qualità del lavoro, non sarebbe meno idealistica e irreale dello stato che ti sfama e che siamo tutti suoi figli e menate varie.
Se in Italia ci fosse vera concorrenza, l'azienda del tizio che sta alla scrivania 12 ore senza fare niente solo per dare il contentino al capo chiuderebbe e verrebbe sostituita da una più lungimirante dove gli impiegati producono qualcosa di utile.
alla fine boldrin è comunque un boomer innestato dal liberismo
Eh si qui al nordest soprattutto purtroppo è cosi
Boldrin parla male dei politici che non hanno mai lavorato nè provato a gestire un'azienda ma è evidente che quando fa questi discorsi pensi al mondo anglosassone e non a quella parodia di imprenditoria che abbiamo in Italia. Per un imprenditore col sale in zucca, ce ne sono 100 che pensano che lavorare sia fare 12 ore al giorno a stipendi da fame in attesa che i soldi si accumulino a palate. Non a caso poi trovi la gente a piangere negli articoli di giornale perchè non trovano lavoro o perchè i giovani sono fannulloni.
Sono Veneto e sono abbastanza d'accordo con quello che hai detto.
Il fatto è che le aziende che descrivi tu devono sparire.
Gente che tiene aperto solo per pararsi il culo senza voler mai ingrandirsi, con sta mentalità del cazzo provinciale vecchia di 60 anni deve assolutamente levarsi dai coglioni.
Devono sopravvivere solo le aziende che hanno un approccio futuribile al lavoro e al mercato in cui operano.
È un discorso altamente soggettivo e variegato. In quanto consulente ho avuto a che fare con diverse aziende del mio territorio, si trovano in diversi stati (mostruosi) di debito tecnologico, con inefficienze che mi meravigliano ogni volta più della precedente, anche se non penso mai che sia possibile.
Un cliente in particolare fa produrre gran parte del suo software a ingegneri e tecnici in altre discipline estranee all'informatica, poi lascia a noi consulenti il compito di rattoppare i danni fatti da quelli sopra, una perdita di tempo allucinante, non stupisce che non ci sia stato un progetto puntuale negli ultimi 5 anni che ho lavorato con il cliente, preferiscono mantenere la metodologia che conoscono.
Personalmente sono in grado di fare 2 volte il lavoro nei giorni in cui sono da solo rispetto a quando sono in uffici costruiti secondo il modello open space, con gente che borbotta, fa call/riunioni inutilu, viaggia per l'ufficio, si piazza alle macchinette a turno. 4 giorni sarebbero anche abbondanti per svolgere le mie attività
Basta una buona armocromista e passa la paura.
Meno male che nell'ultimo secolo qualcuno l'ha pensata diversamente da Boldrin e adesso lavoriamo 8 ore e non 13
Boldrin politicamente con FARE per FERMARE il DECLINO ha già mostrato le sue capacità.
Penso che il problema non sia la settimana più corta in sé...
Devi rapportare produttività ad ora lavorata, la razionalità economica di un impiego non può essere decisa per decreto
@@emilianoballiana281la produttività è abbastanza alta da garantire a tutti uno stile di vita più che dignitoso, il problema é di natura redistribuiva. Teoricamente l individuo mediano può impoverirsi anche in un periodo dove il PIL aumenta,più o meno quel che è successo in occidente negli ultimi 30 anni
Falso. La ricchezza prodotta non riesce a sostenere le spese sociali, l' evasione che non essendoci aumenterebbe gli introiti è direttamente correlata all' improduttività.
Non ho tempo adesso di guardare il video. Una semplice osservazione: la giornata lavorativa di otto ore risale al 1919. Non credo possano esserci dubbi che la produttività media da quel momento sia se non centuplicata quanto minimo decuplicata. Eppure la gente deve continuare a lavorare con i tempi di cento anni fa. Mi spiegate il senso?
Esattamente.
Perdona i 10 mesi di ritardo. Ovvio che 8 ore sia un orario arbitrario, ma non è mica l’unico possibile. C’è infatti chi lavora di più e chi lavora di meno, tutto sta se ce lo si può permettere o no. Se in 6 ore riesci a fare quello che 100 anni fa avresti fatto in 8 ore non vedo il perché non dovresti lavorare meno ore di lavoro. Il problema si pone quando invece in 8 ore produci qualcosa che un tempo avresti fatto in 2 ore, ma percependo lo stesso stipendio se non maggiore. Ovviamente il discorso è più complesso di così perché v’è da considerare il progresso tecnologico, ma banalmente se le imprese italiane preferiscono dare maggiori stipendi agli imprenditori affinché si comprino la Porsche o ai lavoratori sotto pressione dei sindacati, ma non si investe in tecnologie e competenze allora la stagnazione è inevitabile e la produttività cala. Ovviamente per l’Italia bisogna anche considerare il settore pubblico e gli enormi disincentivi (anche burocratici) che vengono dati alle aziende per essere efficienti. Tutto questo si fonda nella storia italiana e si è incancrenito all’inverosimile in svariati settori, la settimana corta si potrebbe applicare solo nei pochi che si salvano. È per questo che la sinistra italiana (almeno quella di oggi) è pericolosa, alimenta costantemente il concetto di “decrescita felice”. Bisogna capire che le cose ce le si deve permettere, non si può spendere senza prima creare.
devo ancora vedere il video ma immagino il concetto sia che non puoi ridurre l'orario di lavoro per legge ma solo se aumenti la produttivita, oppure ti fai fuori da solo. Lo capisco perche' o competi sul prezzo con i paesi emergenti o con la qualita con i paesi leader. Ricordo pero' che e' anche una decisione politica di legiferare in un certo senso che cambia le condizioni della competizione: altrimenti non avremmo mai avuto ferie, malattia, maternita, benefits vari. L'imprenditore deve massimizzare il suo rendimento e non ha certo interesse a concedere nulla. Se lo si forza a cambiare, avra' necessariamente bisogno di migliorarsi, all interno di uno schema nuovo. Altrimenti nulla sarebbe mai cambiato ed i paesi poveri ne sono una chiara dimostrazione. Per usare uno slogal: se il piccolo imprenditore italiano egocentrico e ignorantello non la smette di pensare solo al nuovo porsche, vedrai che nel nuovo contesto, deve migliorarsi.
Più che settimana lunga o corta dovremmo pensare a chi non fa proprio nulla (i NEET).
Auschwitz
Neet e giovani non tirano, sono solo proclami. Dovremmo unirci noi, far fronte comune, ma pare non ne abbiamo la capacità, la volontà, o entrambi.
i need più che neet.
Ivan non ne ha un bel ricordo perché al tempo era un grillino 😅
la settimana corta funzionale non prevede che tutti i dipendenti lavorino da lunedì a giovedì ma che si coprano tutti i giorni della settimana con più dipendenti che però lavorano meno .qualcuno lavorerà da lunedì a giovedì qualcuno da martedì a venerdì qualcuno da mercoledì a sabato e così via a coprire con turni più corti piu giorni. Lavorare meno,in di più e il fatturato aumenta.ovviamente una piccola impresa con due dipendenti non so come possa fare,ma grandi aziende che fatturano l'infinito con divari di stipendio grossi come una casa possono farlo quindi diventa lavorare tutti meno ma in di più,e i dirigenti con stipendi stellari si dovranno accontentare di prendere" solo" il doppio o il triplo dei loro sottoposti per mantenere lo stipendio della settimana piena per tutti i dipendenti.
Come al solito in Italia appena si parla di qualcosa che di per se sarebbe anche un bene, la classe politica ha il potere di svuotarla di qualsiasi senso. La riduzione dell'orario di lavoro sarebbe un'ottima iniziativa, ma non può essere imposta da una legge dello Stato in termini assoluti perché ogni azienda ha le sue specificità. Parlandone in questi termini il tema scade nella strumentalizzazione politica che è l'anticamera dell'oblio. Vedrete che tra un po' il tempo di farci sopra polemica quanto basta e della settimana corta non fregherà più niente a nessuno.
"La settimana lavorativa di 4 giorni è una cazzata...io ne lavoro 3"
eh con la panza piena è sempre facile commentare il mondo
Tendenzialmente sono d'accordo con Boldrin e con quello che dice, ma a sto giro ne ha dette un paio allucinanti in cui dimostra di essere totalmente scollegato dal pianeta ... e a parte il paio di cose che non condivido assolutamente, per il resto ha ragione.
Di questo passo andremo a lavorare tutti in Germania, lavorano 32 ore settimanali e vengono pagati come se ne facessero 60, con 8 ore di lavoro in meno a testa , ci sarebbero 3 milioni di posti di lavoro in piu', i nostri Giovani non scapperebbero in germania, Francia, Spagna etct, le famiglie non avrebbero bisogno del RDC e vivrebbero con dignita'.
😂
io invece scapperei comunque
Alleluia, addirittura!!!!!😂😂😂 In Germania ci sono le strade lastricate d'oro e gli spazzini girano in Lamborghini😂😂😂😂, ma prima di parlare almeno informatevi😂😂😂😂
@@lorenzobianco2612 No!, ma in Germania le buche sono lastricate di pece e gli Spazzini spazzano, in italia per riparare le buche aspettiamo il PNRR e gli spazzini sono rari. Fatti qualche altra risata mentre i nostri Figli scappano.
ma quando il prof parlava di ChatGPT e ha tirato quella frecciatina si riferiva Flora nel dibattito di qualche mese fa?' non ricordo le posizioni dei 2 sulla questione, mi ricordo solo i video di flora dopo l'accaduto che sosteneva che aveva avuto ragione lui .
Seguo. Flora dava lezioni tecniche a Boldrin sul ML. Entrambi volevano aver ragione e basta, Flora sembrava più preparato ma non ho mai indagato. Abbastanza squallido come dibattito imo
A parte la scontatezza delle conclusioni a cui arriva Boldrin...prevedibili già prima di vedere il video, non si capisce a noi lavoratori cosa cacchio dovrebbe interessarci. Davvero è l'ultimissimo dei non problemi. Sembra solo collocazione politica più che una proposta. L'impostazione per cui "se servisse la aziende lo avrebbero già fatto" è comunque demenziale...proprio per il fatto che esistono interessi ed esigenze anche contrastanti con quelle che aziende adotterebbero. E comunque non è detto che saprebbero o sappiano implementare certe soluzioni, quali lo smartworking.
È una proposta deprimentemente idiota... l'unica cosa potenzialmente interessante a riguardo è il fatto che conferma la totale "5Stellizzazione" del PD attuale, ma questo d'altronde era già chiaro da tempo
@@giuseppeagresta1425 per me, lavoratore, non è manco una proposta...ma una mossa di marketing da 2 soldi
Prof. Domenico De Masi. Punto.
Era un cialtrone. Punto.
Michele ha perfettamente ragione. Come responsabile di dipartimento quello che cerco é far lavorare (meno) i miei dipendenti, massimizzando il loro output, per esempio nuove tecnologie di calcolo, usando design of experiments per diminuire il numero di tests... il resto é "fried air"
Ma basta con questo michelino che non ne ha mai azzeccata una.
diminuisce anche il numero di dipendenti però
@@zdiz9745se lo dice zdizzoziz allora ci fidiamo
@@theancientWisdom89non è detto affatto. Se i guadagni aumentano puoi ingrandire la tua azienda e quindi, avendo più cose da fare, avrai anche più bisogno di dipendenti.
La dimostrazione ovvia è che al giorno d'oggi, i paesi che più di tutti adottano nuove tecnologie (USA, Germania e paesi scandinavi) sono quelli con la disoccupazione più bassa (anche quella giovanile) e gli stipendi più alti.
And sti cazzis where do you put them?
io sinceramente non ho capito chi avesse ragione tra Boldrin e Flora
Io spero che Cappato riesca a fermare il declino di Monza.
Bella Battuta!
Boldrin non è certo un grande economista, e visto che dice sempre di più cose in completo contrasto con economisti oggettivamente molto più validi non vale nemmeno la pena ascoltarlo, sennò non ci sarebbe nemmeno la settimana lavorativa attuale.
alle suppletive non andrà a votare nessuno. A me fa piacere poter votare Marco. Capisco il punto di Michele, di sicuro non è ciò che cambierà le sorti del paese, ma è un qualcosa in più che mi dà un po' di speranza che qualcosa si possa fare :)
Sempre a guardare dati e sempre pensare al lavoro.
La settimana corta è anche utile per il benessere del lavoratore.
Vivere per lavorare e stare sempre dalla parte dell’azienda (che guadagnano, eh), inoltre soprattutto in Italia dove i salari sono persino più bassi che nel resto dei paesi sviluppati in Europa.
Licenziati e mettiti s pensare solo al tuo benessere allora🤷♂️
Mettiti in proprio dov'è il problema :^DD
Che pena di commenti.
Avete ragione, se lavori dipendente non puoi pensare a migliorare la condizione di vita, e devi accettare tutto ciò che ti impongono.
Chissene frega del benessere e di avere cittadini anche felici, c’è solo una cosa importante e si chiama PRODUTTIVITÀ.
(Come se mi fossi lamentato di qualcosa, solo che alcune cose vanno oltre i meri numeri).
@@dzemil6486 Sereno se le cose continueranno così presto il problema non sarà la settimana corta ma il MESE LUNGO!
@@lightercollector9666 Io l'ho fatto quasi cinque anni fa, dopo aver risparmiato una vita (da metà anni '90) e ora gestisco le mie entrate e campo facendo la guida escursionistica (gite a piedi o in bici).
Il lavoro vero, da dipendente in fabbrica o altro?
Puah, credo che Dante si sia ispirato a QUELLO, per l'inferno e il purgatorio nella Divina Commedia...
Bah, io lavoro in un’azienda che mi fa lavorare 6 giorni su 7 per 40 ore a settimana. Se lavorassi 4 giorni, a me non farebbe poi così schifo. E organizzando in maniera più efficace ed efficiente il lavoro, sarebbe tranquillamente possibile. Ma siccome i manager sono ciechi a qualsiasi riduzione di orario, ci chiedono di aumentare ancora di più le ore lavorative invece si ridurle. Forse la politica dovrà prendere atto di frange di popolazione che si scassano il cazzo di passare così tanto tempo a lavorare piuttosto che farsi gli affaracci propri, no?
Nooo secondo il non c'è fine al declino di boldrino dovresti lavorare 25 ore al giorno e 8 giorni su 7 ovviamente senza stipendiuccio.
Perché non cambi lavoro verso un'azienda più organizzata che ti fa lavorare meno ore?
Ma se la tua azienda è gestita da degli inetti perché lo stato dovrebbe tentare di intervenire imponendo qualcosa di infattibile su scala nazionale?
Ha detto lui stesso che nei paesi in cui si fa è la stessa azienda a rendersi conto che è più conveniente.
minchia, non ci avevo pensato. grazie mille, domattina mi licenzio e vado a lavorare a paperopoli@@AndreaCristoforetti
@@effegi3225 la mia era una domanda: cosa ti trattiene?
E allora noi cuochi siamo stupidi che lavoriamo tutti i giorni ecco perché siamo un paese povero lavoriamo poco e produciamo niente
e qual'è il problema ? se lei lavora ogni giorno vuol dire che ritiene ne valga la pena, altri potrebbero pensarla diversamente.
@@theancientWisdom89 beh certo, che schifo guadagnarsi lo stipendio, meglio il reddito di cittadinanza
Mah se non sbaglio in media lavoriamo più ora di altri paesi.
Forse lei non è molto informato in merito, ma se fa qualche ricerca si renderà conto che l'italia è uno dei paesi dove si lavora di più e, al contempo, uno di quelli con le retribuzioni nette mensili più basse
@@Hypnos157 si, ma vengono considerate le ore retribuite e non quelle "lavorate", ad esempio se il mercoledi è giorno festivo viene retribuito anche in Giappone ma se si fa il "ponte" il lunedi ed il martedi in Italia viene retribuito in Giappone no
Tabacci è un pescecane 😂😂😂😂
14:55 e infatti poi è morto veramente.
Boldrin sta diventando lo Sgarbi di youtube...
Che stronzate! La settimana corte può essere adatta solo ad un certo tipo di aziende e assolutamente non a tutte...e sopratutto aziende con elevato grado di investimento in macchinari e alta produttività..la gran parte delle nostre piccole e poco produttive aziende italiane della settimana corta ne se ne fan nulla..è drammatico che i politici non abbiano presente questo
Solo in aziende grosse e strutturate sarebbe possibile farlo.
Praticamente quasi solo società multinazionali. Perché una media impresa, azzarderei anche grande, italiana non può permettersi smartworking.
@@tuboanalytica8605guardate che Smart working è lavoro, quindi chi fa Smart working sta lavorando quel giorno. Non può essere contato come giorno di non lavoro.
4 ore al giorno sarebbero giuste, a parte la Domenica e il sabato.
.
Ao
@patriziopesce5374 ao
Lo fanno in tutta la Scandinavia. Ma il Messia Boldrin ha sentenziato quindi tocca solo inginocchiarci e adorarlo
Tranquillo, mi pare che in Italia solo Grieco se lo caca. Penso perche incredibilmente ha addirittura meno idee di lui.
Occhio peró a fare il confronto con i paesi Scandinavi in particolare la Finlandia: loro investono moltissimo nella parte di rinnovo tecnologico che consentono di ottimizzare i processi e quindi poter ridurre le ore di lavoro ai lavoratori, oltre a implementare un forte smartworking. Tuttavia gli stessi lavoratori devono imparare a usare questi nuovi strumenti. La differenza é:
1) se in Italia proponi un rinnovo tecnologico non ti dico ti accusano di stregoneria ma poco vi manca, specie con certi imprenditori che abbiamo
2) ogni volta che si propone un nuovo sistema da usare, nella Scandinavia si rimboccano le maniche e vanno forti. Qui invece é la fiera "eh no non mi va di imparare di nuovo", "ma chi ce lo ha fatto fare" etc.
Io sono a favore di diventare come la Scandinavia ma dobbiamo fare un bel rinnovamento, a partire dalla cultura verso la tecnologia
Inoltre non mi vorrei sbagliare ma non é ancora implementata del tutto nella Scandinavia (stanno facendo sperimentazioni in alcuni comuni me lo ricordo, era quello svedese). La Finlandia mi sembra lo abbia proposto, ha fatto bei passi avanti ma ancora non lo ha legiferato. Ma potrei tranquillamente sbagliarmi :)
@@MasSyntesium certo, però non è utopia come la vuole far mostrare il messia
@@marcobadi5799 assolutamente Marco e condivido la tua osservazione. A fare si può fare, l'importante è considerare sempre che vanno soddisfatte determinate condizioni e che può essere applicato su alcuni tipi di lavori :)
Renzi e Boldrin possono comunicare alla pari. Credo sarebbe un confronto interessante.
Per osservare dal vivo in nulla cosmico sicuramente.
👍
Finché la media del Q.I. e della cultura degli italiani non si eleva almeno anche a un decimo del Prof. la vedo veramente male...e tu Ivan tieni duro!! Ci vuole umiltà e cervello aperto per capire...e da quando seguo LiberiOltre e in particolare il Prof. qualcosa dentro di me si è smosso...e ti parla uno che ha votato da Berlusconi a Lega...cosa di cui mi pento anche se ai tempi votai Fare...mannaggia a Giannino e alla sua vanità e che comunque continuo a stimare...
@@94Scannabella questa, hai 11 anni?
@@mattiasilini9576 si..credo che i genitori di @94Scanna non gli abbiano inserito il parental control...🤣
Beh tu una mano per rissolevare il "QI" dell'italia puoi darla: emigra.
👍👍
il vpn è gratis. ci sono diverse soluzioni gratis :) la smettete di pubblicizzare questo furto?
Mammz mia spero che questo uomo non governi mai o torneremo al medioevo. Comanderà il business