“Lettera d’amore” di Karl Valentin
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- เผยแพร่เมื่อ 15 ธ.ค. 2024
- “Lettera d’amore” di Karl Valentin
Gennaio,33 Monaco 1925 e 1/2
Mio Caro Amato,
con mani piene di lacrime prendo la penna nelle mie mani e ti scrivo. Perché da tanto tempo non mi hai più scritto, quando ancora l’altro giorno mi hai scritto che mi avresti scritto se non ti scrivevo io? Ieri mi ha scritto anche mio padre. Scrive di averti scritto. Ma tu non mi hai scritto una sola parola del fatto che lui ti ha scritto. Se tu mi avessi scritto almeno una sola parola sul fatto che mio padre ti ha scritto, io avrei scritto a mio padre che tu gli avresti voluto scrivere, ma che purtroppo non avevi avuto il tempo di scrivergli, altrimenti gli avresti scritto.
E’ una cosa ben triste questo nostro scriverci, perché tu non hai scritto in risposta ad uno solo degli scritti che io ti ho scritto. Sarebbe diverso se tu non sapessi scrivere, perché allora io non ti scriverei affatto, tu invece sai scrivere però non scrivi lo stesso quando io ti scrivo.
Chiudo il mio scritto con la speranza che ora finalmente mi scriverai, altrimenti questo sarà l’ultimo scritto che io ti ho scritto. Se tu però anche questa volta non mi dovessi scrivere, scrivimi almeno che non mi vuoi scrivere affatto, così se non altro saprò perché non mi hai scritto.
Perdona la mia brutta scrittura, mi viene sempre il crampo dello scrivano quando scrivo.
A te naturalmente il crampo dello scrivano non verrà mai. Perché tu non scrivi mai.
Saluti e baci.
N.N.
Karl Valentin, pseudonimo di Valentin Ludwig Fey (Monaco di Baviera, 4 giugno 1882 - Planegg, 9 febbraio 1948), è stato un cabarettista, attore teatrale e produttore cinematografico tedesco, che ha avuto una influenza significativa sulla cultura teutonica al tempo della Repubblica di Weimar.
Attratto dal teatro fin da giovane, nonostante gli insuccessi delle prime esperienze, riesce a farsi notare dal pubblico non appena inizia a mettere in scena i monologhi e gli sketch da lui scritti.
Ingaggiato presso il teatro di Monaco, Frankfurter Hof, conosce la cabarettista bavarese, Liesl Karistadt, con cui forma un proficuo duo comico.
Ben presto la comicità no sense di Karl diviene famosa tra gli intellettuali di tutta la Germania.
Il suo Cabaret è infatti innovativo:
il suo humor, basato sostanzialmente sul linguaggio strano e bizzarro, dá vita a personaggi buffi e simpatici.
Il suo apporto al teatro tedesco è stato fondamentale ed i suoi testi sono stati il punto di riferimento di alcuni dei più grandi drammaturghi del novecento, come Bertolt Brecht.
La nuova Raccolta di monologhi a cura di Teatro per Tutti
Il Monologo “Lettera d’Amore”, una vera e propria parodia dell’archetipo della fanciulla sedotta e abbandonata, è scritto con un linguaggio assurdo, privo di qualsiasi logica. Assurdità che viene fuori fin dalla data della presunta lettera d’amore, che non esiste nel calendario!
L’obiettivo è, chiaramente, quello di stimolare il riso e il divertimento dello spettatore che non può giungere che ad una conclusione: l’innamorata in questione ha scritto una lettera lunga, senza dire niente, ed è semplicemente il modello del personaggio dell’innamorata triste, non più contraccambiata, come sottolinea la firma apposta in calce alla lettera N.N. (Non Nominato).
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