Villa Giusti resta forse l’unico luogo rimasto integro in cui fu firmato uno degli armistizi del 1918: il vagone di Compiègne (fronte occidentale) fu distrutto alla fine della Seconda Guerra mondiale e Brest-Litovsk (fronte orientale) ridotta in macerie nella stessa guerra e nuovamente nella Seconda. Isnenghi e Mondini seguono essenzialmente gli eventi visti da parte italiana: i riferimenti sono corretti, ma manca qualche particolare relativo a quanto stava succedendo sul versante austriaco. L’impero e il suo esercito erano nel caos più totale: vero che gli austriaci tentarono di ritardare la decisione finale, ma è anche vero che le comunicazioni (radiotelegrafiche) tra la delegazione che si trovava a Padova e i comandi austriaci non arrivavano in tempi ‘normali’, perché passavano attraverso Bolzano-Vienna-Baden e Trieste-Budapest. In un’inchiesta fatta in Austria dopo la guerra su come erano state condotte le trattative, venne fuori che uno di questi messaggi aveva subito a Budapest un ritardo di sette ore. Poi recentemente, soprattutto in Austria, è stato rivisto il ruolo dell’imperatore Carlo, ingenuamente convinto fino all’ultimo che l’Austria avrebbe potuto salvarsi grazie ad un intervento miracoloso del presidente americano Wilson. Vienna infatti tempestò di messaggi Wilson che - mantenendo la linea concordata con gli alleati - non rispose e non interferì. E questo fu un altro motivo dei ritardi, ossia la speranza che gli italiani fossero fermati da una decisione alleata. La monarchia asburgica finì insomma in un dramma della disperazione, anzi una vera e propria tragedia. Quanto all’osservazione di Mondini è vero che gli austriaci si difesero fino all’ultimo, ma si trattava anche di reparti composti in maggioranza da austro-tedeschi: cechi, slovacchi, ungheresi, sloveni o ruteni in pratica si rifiutarono di combattere. La divisione cecoslovacca citata nel Bollettino era poi composta da ex prigionieri di guerra austriaci che si erano arruolati nel regio esercito: lo sfascio dell'impero fu un schianto, ma non improvviso e tantomeno inaspettato.
Il mio prozio Edgardo ragazzo del 1898 morì da ardito del III reparto sul monte Solarolo a 19 anni ancora il 30 ottobre 1918 era, praticamente finita... Il suo corpo deflagrò e non fu mai ritrovato
Questo ragazzo su ogni racconto che fa ..ti fa venire il latte ai ginocchi e poi quanti strafalcioni!!sua altezza regnante??reale Dio bono ma che davvero??uno dei peggiori documentari sulla prima guerra mondiale che ho visto..la cosa migliore la citazione di Isnenghi !!un grandissimo sulla prima guerra mondiale...insieme al suo amico Rochat
19:1419:16 Prima potenza che vince la guerra, ma è stata anche la ultima che é entrata in guerra e questo fà una grande differenza perché nel primo anno l'esercito AU perde, sul fronte russo 1.350.000 soldati. Inoltre, mio padre in divisa AU aveva 17 anni
@@gianluigirupel7957si intende dire che BARACCA ERA L’asso del fronte italiano nel senso che era il top della aviazione italiana dell’epoca 😊 VIVA LA ROMAGNA !!!
@@SOFIAVICCHI Non è corretto dire del fronte italiano perché quello fu Godwin Brumowsky che abbattè più di 60 aerei italiani, Corretto è dire che lo fù nell'esercito italiano
Villa Giusti resta forse l’unico luogo rimasto integro in cui fu firmato uno degli armistizi del 1918: il vagone di Compiègne (fronte occidentale) fu distrutto alla fine della Seconda Guerra mondiale e Brest-Litovsk (fronte orientale) ridotta in macerie nella stessa guerra e nuovamente nella Seconda.
Isnenghi e Mondini seguono essenzialmente gli eventi visti da parte italiana: i riferimenti sono corretti, ma manca qualche particolare relativo a quanto stava succedendo sul versante austriaco. L’impero e il suo esercito erano nel caos più totale: vero che gli austriaci tentarono di ritardare la decisione finale, ma è anche vero che le comunicazioni (radiotelegrafiche) tra la delegazione che si trovava a Padova e i comandi austriaci non arrivavano in tempi ‘normali’, perché passavano attraverso Bolzano-Vienna-Baden e Trieste-Budapest. In un’inchiesta fatta in Austria dopo la guerra su come erano state condotte le trattative, venne fuori che uno di questi messaggi aveva subito a Budapest un ritardo di sette ore. Poi recentemente, soprattutto in Austria, è stato rivisto il ruolo dell’imperatore Carlo, ingenuamente convinto fino all’ultimo che l’Austria avrebbe potuto salvarsi grazie ad un intervento miracoloso del presidente americano Wilson. Vienna infatti tempestò di messaggi Wilson che - mantenendo la linea concordata con gli alleati - non rispose e non interferì. E questo fu un altro motivo dei ritardi, ossia la speranza che gli italiani fossero fermati da una decisione alleata. La monarchia asburgica finì insomma in un dramma della disperazione, anzi una vera e propria tragedia.
Quanto all’osservazione di Mondini è vero che gli austriaci si difesero fino all’ultimo, ma si trattava anche di reparti composti in maggioranza da austro-tedeschi: cechi, slovacchi, ungheresi, sloveni o ruteni in pratica si rifiutarono di combattere. La divisione cecoslovacca citata nel Bollettino era poi composta da ex prigionieri di guerra austriaci che si erano arruolati nel regio esercito: lo sfascio dell'impero fu un schianto, ma non improvviso e tantomeno inaspettato.
@giovannipunzo5617 io non c'entro 😢
@@dariomondini1655 Mi riferivo a Marco Mondini ... ho omesso il nome ...
@@giovannipunzo5617 sì, scherzavo 😀
Ottimo! Bravi!!
Il mio prozio Edgardo ragazzo del 1898 morì da ardito del III reparto sul monte Solarolo a 19 anni ancora il 30 ottobre 1918 era, praticamente finita... Il suo corpo deflagrò e non fu mai ritrovato
Armistizio è prima di una sconfitta e resa !
Che poi gli sconfitti di quella guerra non si sono sentiti tali e non è un sentimento di scarso rilievo visti i macelli che sono avvenuti dopo.
Armistizio non è una sconfitta!!!😮😮
Inguardabile per questa fastidiosa musica di sottofondo
Non guardarlo!!
Questo ragazzo su ogni racconto che fa ..ti fa venire il latte ai ginocchi e poi quanti strafalcioni!!sua altezza regnante??reale Dio bono ma che davvero??uno dei peggiori documentari sulla prima guerra mondiale che ho visto..la cosa migliore la citazione di Isnenghi !!un grandissimo sulla prima guerra mondiale...insieme al suo amico Rochat
Scusa.... ma lei era presente ...forse lei si trovava i prima linea?
19:14 19:16 Prima potenza che vince la guerra, ma è stata anche la ultima che é entrata in guerra e questo fà una grande differenza perché nel primo anno l'esercito AU perde, sul fronte russo 1.350.000 soldati. Inoltre, mio padre in divisa AU aveva 17 anni
1ĺĺ
Io personalmente .Non ho
Alcun entusiasmo. Per questa
Guerra. (combattuta da mio
Nonno). Fu una mostruosita.
Fu fatta per egoismo del sacro egoismo
Che vergogna mandare a morire la gente per egoismo
Baracca non era l'asso degli assi, questo era Richthofen con oltre 80 aerei nemici abbattuti
Credo che si riferisce alla fronte italiana...ovviamente!!
@@paolotognini5230
Sul fronte italiano era Godvin Brumowsky con ca. 60 abbattimenti di aerei italiani
@@gianluigirupel7957si intende dire che BARACCA ERA L’asso del fronte italiano nel senso che era il top della aviazione italiana dell’epoca 😊 VIVA LA ROMAGNA !!!
@@SOFIAVICCHI
Non è corretto dire del fronte italiano perché quello fu Godwin Brumowsky che abbattè più di 60 aerei italiani,
Corretto è dire che lo fù nell'esercito italiano
@@gianluigirupel7957 35 abbattimenti , contro i 34 di Francesco Baracca