COME MUORE IL CINEMA IN ITALIA (e non solo) - Capitolo III - I LUOGHI COMUNI

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  • เผยแพร่เมื่อ 29 ส.ค. 2024
  • #cinema #cinemaitaliano #crowdfunding #gliospiti
    Con il ritorno dell'autunno, gli incassi continuano a diminuire: è colpa dei finanziamenti pubblici, del prezzo del biglietto, della mancanza del cinema di genere e tante altre possibili spiegazioni, o sono solo luoghi comuni? Intanto la crisi delle sale ormai tocca tutto l'Occidente. Forse siamo al capolinea del cinema in assoluto.
    A maggior ragione sostieni il progetto "Gli ospiti" il lungometraggio scritto, diretto e interpretato da me, donando qui it.tipeee.com/...
    Risolleviamo il cinema, o, alla peggio, damoje er colpo de grazia!
    Di e con SVEVO MOLTRASIO
    / moltrasiosvevo
    / ritals.webserie
    L'articolo di cineguru è qui cineguru.scree...

ความคิดเห็น • 704

  • @SvevoMoltrasio
    @SvevoMoltrasio  ปีที่แล้ว +141

    Ragazzi, sbrigatevi a donare per la realizzazione del mio film "Gli ospiti" - qui il link it.tipeee.com/gli-ospiti - che sennò le chiacchiere stanno a zero. Risolleviamo il cinema italiano, o, alla peggio, damoje er colpo de grazia! Detto e fatto questo, mi fa piacere stiate dicendo la vostra a proposito degli argomenti che ho portato nei video, anche se non siete sempre d'accordo con me. D'altronde il mio obiettivo è dare visibilità a determinate questioni nella speranza di sollecitare la riflessione, anche e soprattutto da più punti di vista.

    • @frafemia
      @frafemia ปีที่แล้ว +2

      Il cinema italiano si sta risollevando benissimo senza di te e i tuoi possibili film, rimani a sparare pessimismo, cinismo e odio sul tuo canale TH-cam e lascia chi fatica e crea in pace.

    • @NightHawkVII
      @NightHawkVII ปีที่แล้ว +2

      Il biglietto l'ho preso, speriamo di vederci "in sala"

    • @federicobucci2073
      @federicobucci2073 ปีที่แล้ว

      Mi piacciono gli elettroni liberi come te. Sponzorizzo il tuo progetto con grande piacere!

    • @federicobucci2073
      @federicobucci2073 ปีที่แล้ว +1

      @Adalux lascia stare il sig Femia, il cinema italiano purtroppo fa pena da anni, solo lui non vuole ammetterlo

    • @thekyuwa
      @thekyuwa ปีที่แล้ว

      @@frafemia Potevi scegliere tra l'andare a scuola per conseguire la licenza di terza media o la droga. Hai scelto la droga. Peccato.

  • @gigaluca
    @gigaluca ปีที่แล้ว +244

    Il Plot Twist finale rende Svevo il miglior villain degli ultimi anni.

  • @SynergoAltrocinema
    @SynergoAltrocinema ปีที่แล้ว +73

    Sul discorso serie TV, mi sento di fare un piccolo appunto di natura assolutamente personale, ma che sono certo sia condiviso da molti: la dignità. Mi trovo, come giustamente hai detto, a consumare molte più serie TV che film. Mi sono chiesto per un po' se non si trattasse di un reale disinteresse verso la cinematografia ma poi, come un fulmine, è arrivata la risposta che cercavo. Ed è arrivata fissando la mia copia di "Lamb", poggiata sul tavolino del salotto da ormai tre mesi. È un film che sono curiosissimo di guardare, che sono sicuro mi piacerà, con un'attrice protagonista che ho sempre adorato. E allora perché non l'ho ancora visto? Semplice: perché non voglio guardarlo nella pausa pranzo, mentre mastico uno spaghetto al pomodoro. Perché non voglio guardarlo la sera alle 22:00, quando sono distrutto e, probabilmente, rischierei anche di addormentarmi, a prescindere dalla qualità e dal ritmo del film. Per me i film vanno trattati con dignità; meritano una fetta del mio tempo, ma che sia tempo di qualità. Le serie TV sono contenuti sacrificabili, puoi ascoltare i dialoghi mentre lavi i piatti, puoi farti una pennichella di un quarto d'ora qua e là tanto prima della prossima puntata c'è il riassunto. Insomma, credo che la vita frenetica che facciamo abbia portato alcuni di noi a preferire visioni seriali, mediocri e dimenticabili (non sempre, eh, ci sono serie bellissime e che hanno il coraggio di rimanere uniche e non andare a perdersi in cento stagioni) solo perché credono che guardare un film sia un'esperienza più impegnativa e "importante".

    • @davidecorneo2438
      @davidecorneo2438 ปีที่แล้ว

      Anche io mi trovo nella stessa condizione. Ci sono tanti film di spessore nella mia "lista" eppure mi trovo la sera così stanco (faccio un lavoro che richiede forte concentrazione continua e che mi fa arrivare la sera cotto, oltre agli adempimenti familiari ovviamente) che mi sentirei in colpa nel guardare un film o andare al cinema e rischiare fortemente di deconcentrarmi o addirittura addormentarmi, non per il contenuto in sé, ma proprio per causa mia.
      Questo fa si che io riesca a guardare delle serie, più o meno leggere, e a restare lucido per il tempo necessario e se anche mi addormentassi non sarebbe un grosso problema. Così come leggere un libro o una rivista su argomenti di mio interesse, riesco ma sono consapevole di avere breve durata.
      Nel weekend poi preferisco uscire, fare una passeggiata col cane, una corsetta.
      Questo significa, almeno da parte mia, che andare pochissimo al cinema non è da imputare prettamente alla qualità dei film bensì alla mia/nostra condizione personale.
      Prima si andava di più al cinema? Vero, ma da parte mia non avevo le stesse alternative di oggi (piattaforme, qualità tv, etc)

    • @rubrum2740
      @rubrum2740 ปีที่แล้ว +1

      Sono due mesi che ritardo la visione di the Batman perché non voglio guardarlo né con il sole caldo (vivo in Sardegna) ne in una giornata di merda. Voglio vederlo di sera, con la pioggia, il freddo e una stufetta accesa a riscaldarmi mentre bevo cioccolata calda. La verità è anche che i film vanno guardati nel giusto momento mentre, come hai detto tu, le serie sono sacrificabili

    • @XYZ-cp2cv
      @XYZ-cp2cv ปีที่แล้ว +2

      Questo, Mario, conferma che ci stiamo disabituando a guardare i film. Quando si è bombardati da stimoli visivi si perde la concentrazione e anche il tempo da dedicare a opere mature. Di sicuro la vita frenetica non aiuta ma consumare fast food invece di cucinare un buon pasto porta necessariamente ad un impoverimento.

    • @om-qz7kp
      @om-qz7kp ปีที่แล้ว

      Tutto giusto ma penso che Svevo parli di film visti in sala non a casa. La domanda è perché la gente non va in sala a vedere i film italiani?

    • @plushtrapdg2148
      @plushtrapdg2148 ปีที่แล้ว

      @@om-qz7kp perché i film italiani ( quelli più moderni ) sono Thriller, Commedie, Cinepanettoni o film storici con trame banalotte o regie anonime ( fatta eccezione per quei film che ogni tanto copiano lo stile Hollywodiano e quindi riescono ad avere un pó di successo )

  • @cosimosuma6589
    @cosimosuma6589 11 หลายเดือนก่อน +4

    Manca il coraggio di raccontare le verità... con semplicità e grande professionalità. Buona serata

  • @antonybecky
    @antonybecky ปีที่แล้ว +52

    Video incredibile e geniale. Domani appena inizia la première lo guardo.
    Edit: Ho visto il video e, a parte gli scherzi, vorrei provare a fare un paio di riflessioni:
    1) Sul discorso Marvel, che è l’unica che sembra attirare gente in sala, credo che la situazione sia molto complessa.
    Se da un lato oggi piace in massa solo quel tipo di cinema, questo è probabilmente dovuto a un cambiamento della nostra attenzione a livello psicosociale, dato che mai come ai giorni nostri abbiamo input visivi continui tra tv, smartphone, pc, ecc. Questo potrebbe aver plasmato in maniera differente la nostra attenzione, rendendola soggetta a variabili diverse per essere stimolata.
    Dall’altro lato, però, credo che se un’azienda ha i miliardi, quell’azienda può condizionare di molto la realtà psicosociale nella quale si vive. Esempio: i prodotti Apple hanno tanti difetti, ma grazie al marketing geniale e alla distribuzione capillare (con anche un aumento degli Store fisici in Europa) che l’azienda ha fatto nel corso degli anni, adesso nell’utente medio c’è il paradigma Apple=Top di gamma, quando per i più esperti del settore invece è così solo in determinati ambiti, ma non di certo a 360º come ci hanno insegnato invece a pensare. Quello che sono riusciti a fare è anche convincerti che tu abbia bisogno di quel determinato prodotto, quando ovviamente in realtà nella maggior parte dei casi non è così. Ad oggi, forse, più che i film vendono i brand, e questo succede sempre di più anche al cinema. La Marvel è stata abbastanza brava e facoltosa in termini economici da riuscire a radicare il suo brand e il suo immaginario in quello collettivo. Ed è così che riesce anche a prendersi una fetta di pubblico che magari non è minimamente interessata ai film ma che quelli della Marvel li vede per non sentirsi “outgroup”. Ci hanno instillato quindi l’idea che sia necessario vedere il nuovo film che esce, come evento sociale ma non come pellicola in sé. Senza contare, ovviamente, l’affetto che inizia a maturare per i personaggi film dopo film, analogamente a quello delle serie tv.
    2) Proprio sulle serie mi trovo d’accordo ma solo in parte con quello che hai detto. Hai sicuramente utilizzato il paragone con il Grande Fratello in maniera non solo concettuale ma anche provocatoria, ma credo che comunque non si debba fare di tutta l’erba un fascio. In primis perché il mezzo è diverso, e ciò non significa necessariamente che sia inferiore in tutto e per tutto. As esempio, io spero ancora che facciano una serie su Harry Potter, perché i film, nonostante siano generalmente buoni dal punto di vista cinematografico, non sono stati in grado di narrare la complessità dei libri e come adattamenti fanno quasi tutti pena. Una serie invece potrebbe avere le caratteristiche perfette per ricreare quel tipo di universo in maniera ottimale. Inoltre ci sono serie pensate dall’inizio alla fine, che non prendono semplicemente in giro lo spettatore tenendolo lobotomizzato a guardare, e in più ce ne sono altre che addirittura potrebbero perorare la causa cinema, spingendo magari ad appassionarsi al cinema spettatori medi che magari al momento guardano solo serie su Netflix. Alcuni esempi che mi vengono in mente sono La regina degli Scacchi, o anche la più recente Cabinet of Curiosities di Del Toro, che riesce a rendere pop delle storie weird horror in maniera secondo me nel complesso ottima.
    Ad ogni modo video 10/10 come gli altri, e spero riuscirai a fare il film, che ovviamente andrò a vedere!

    • @pietr00biavati
      @pietr00biavati ปีที่แล้ว +3

      va be ma che c'entra cabinet of curiosities. è una serie antologica , non ha la struttura classica da serie tv. Anche la regina degli scacchi (che non ho visto) è una miniserie mi pare quindi già più "vicina" ad un tipo di narrazione cinematografico.

    • @antonybecky
      @antonybecky ปีที่แล้ว +4

      Sì le ho usate come esempio proprio perché sono a metà, e utilizzano la struttura seriale in maniera più “cinematografica” di altre serie. Comunque per un discorso piu generale sulla qualità, serie come ad esempio Breaking Bad sono prodotti di livello. Poi che piaccia o meno quel tipo di medium è un altro discorso

    • @pietr00biavati
      @pietr00biavati ปีที่แล้ว

      @@antonybecky eh ma usandole come esempio avvalori la sua tesi ovvero che le uniche serie che non vogliono allungare il brodo ma effettivamente raccontare qualcosa sono NON serie 😂. Comunque io la penso come te, ci sono alcune serie a stampo classico di altissimo livello come Breaking Bad, Better call Saul , Twin Peaks (prima e terza) e qualche altra. Ma comunque si contano sulle dita di 2 mani rispetto ai migliaia di prodotti che escono mensilmente

    • @antonybecky
      @antonybecky ปีที่แล้ว +4

      @@pietr00biavati ma no in realtà non avvaloro la sua tesi con quegli esempi, perché erano riferiti al perorare la causa cinema che ho scritto prima nel commento. Comunque vero la maggior parte delle serie è mediocre, ma anche tra i film prodotti da Netflix ed altre piattaforme se ne salvano pochi

    • @MrGhiun
      @MrGhiun ปีที่แล้ว +3

      TUTTE!

  • @domyz2000
    @domyz2000 ปีที่แล้ว +30

    Hai ragione su molti punti però hai generalizzato un pò troppo sulle serie. Le modalità di produzione e scrittura di cui parli si riferiscono principalmente a Netflix e ai Canali in chiaro americani(con alcune eccezioni). Pero basta pensare a molte serie prodotte dalla BBC in Gran Bretagna che constano di pochi episodi (4-6 episodi) e riescono a portare avanti un discorso coerente senza allungare il brodo inutilmente. Un altro esempio sono anche le serie dei canali via cavo americano come HBO che puntano sulla qualità dei contenuti e spesso riescono a strutturare la narrazione attraverso le stagioni come dei veri e propri capitoli di un romanzo (Soprano, The wire, Tremè, Boardwalk Empire, Succession ecc..) e inoltre permettono di adattare in modo più esaustivo molti romanzi (L'amica geniale, Leftovers, Handmaid tale, Patria). In più ci sarebbero pure le serie antologiche e miniserie (True detective, Fargo, Black Mirror, Chernobyl ecc..) che non usano questi trucchetti di scrittura.
    Infine il discorso che dici sulla critica è valido solo per il contesto italiano; negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e Francia si è già creato un discorso critico che riguarda le serie che ha prodotto una vasta letteratura anche perchè ora si tende ad includere tra le serie di qualità alcune serie degli anni 60-70, senza parlare delle miniserie realizzate da grandi cineasti già da gli anni 70 come Bergman e Fassbinder. L'ibridazione tra cinema e televisione fa si che queste serie rientrino pienamente nella produzione di questi enormi cineasti, discorso simile per Von Trier con Kingdom, Refn con Too Old to die Young, Lynch con Twin peaks(esclusa metà della seconda stagione) e Fuoco cammina con me.

    • @vincenzopisani3466
      @vincenzopisani3466 ปีที่แล้ว

      Pienamente d’accordo

    • @giulio9476
      @giulio9476 ปีที่แล้ว

      Sono d'accordo, su questo argomento svevo è prevenuto

  • @eliatassoni5624
    @eliatassoni5624 ปีที่แล้ว +73

    Sto adorando questa serie/inchiesta. Continua così Svevo!

  • @Deu_terio
    @Deu_terio ปีที่แล้ว +11

    Sta diventando la mia docuserie preferita. Porti un prodotto da cineteca!

  • @francescocozza1268
    @francescocozza1268 ปีที่แล้ว +16

    Che bello rivederti, mo non fare che sparisci di nuovo! Ci sei mancato ❤

    • @thekyuwa
      @thekyuwa ปีที่แล้ว

      Sparirà per lavorare al film (già raggiunti i 15k) e per risollevare il cinema italiano.

  • @Ceciopecio
    @Ceciopecio ปีที่แล้ว +5

    Sono preoccupata. Ho sottoposto all'attenzione dei ragazzi in classe il film "the young Victoria" che altro non è che un film romantico di ambientazione storica alla fine. Non sono arrivati manco a 3 minuti di Film perché si sono subito innervositi per i ritmi lenti. Io credo anche che la continua sollecitazione e stimolazione da parte dei social (i ragazzi passano i pomeriggi su tiktok) abbia abbassato il livello di attenzione, cosa che per altro si riversa anche sulla didattica, perciò in parte mi ritrovo con quello che dice Svevo. È pur vero che una promozione di crowdfounding così non l'avevo mai vista. 😂 Sempre un mostro Svevo, a tenerti col fiato sul collo fini alla fine, pure sul cesso.

  • @volasupercicciovola
    @volasupercicciovola ปีที่แล้ว +10

    la terza stagione di Twin peaks merita giustamente una citazione a parte!

  • @arteindue
    @arteindue ปีที่แล้ว +13

    Analisi precisa e tagliente. Unico appunto, ci sono produzioni espressive costose quanto se non più dei film, cioè i videogiochi. Ma questa è un’altra storia. Ormai ti seguo da tanti anni e stai pur certo che 15€ per il tuo film te li sei più che meritati. Mi auguro di cuore che riusciate nel vostro progetto

  • @giovanni7131
    @giovanni7131 ปีที่แล้ว +8

    Condivido in larga misura quanto hai espresso in questi tre video. Guardare il cinema italiano oggi mette tristezza e malinconia, almeno a chi conosce che cosa è stato il cinema italiano fra la fine degli anni '40 e la metà degli anni '70 del secolo scorso. Non vale solo per quello italiano, ma quando penso al fatto che c'era un tempo in cui vivevano e producevano in Italia (quasi nello stesso periodo) Rossellini, Fellini, Bertolucci, Bellocchio, Petri, Di Leo, Risi, Argento, De Sica (padre!), Monicelli, Corbucci, Wertmuller ecc, vengono in mente i "grandi" autori del cinema italiano odierno e... mi vien da piangere. Forse sono un passatista, ma credo sia oggettivo quanto sia calato il livello medio, al netto di alcune pellicole di ottima fattura tecnica e narrativa. Per quel che vale, ho effettuato una piccola donazione - direi simbolica - per la realizzazione del tuo film, che spero contribuisca a illuderci per un istante che valga ancora la pena scavare nel letame alla ricerca di qualche pepita d'oro.
    Buona fortuna!

    • @capwillard9156
      @capwillard9156 ปีที่แล้ว +4

      per non parlare degli attori di quel periodo e la solita cricca dei film italiani moderni

  • @asterisco9035
    @asterisco9035 ปีที่แล้ว +5

    Intere generazioni di adolescenti e giovani sono disinteressati al cinema per il banale motivo storico-sociale che vivano in un mondo in cui esistono talmente tanti audiovisivi di immensa qualità (dalle serie tv ai videogiochi) che è facile rimanere attratti solo da un determinato mondo. Quaranta anni fa il cinema era il non plus ultra dell'intrattenimento tecnologico e artistico, oggi non è più così, è normale che, avendo il cinema perso questo primato (i videogiochi ormai sono una forma d'arte a sé stante), ci sia meno interesse. C'è meno interesse perché c'è più dispersione, tutto qui. Se vogliamo che i giovani riprendano ad amare il cinema nella sua interezza andando oltre la Marvel (a cui, per inciso, bisogna fare solo i complimenti per come sia riuscita a creare qualcosa di straordinariamente popolare in un'epoca in cui l'offerta audiovisiva sia davvero variegata), dobbiamo lavorare solo su una cosa: divulgazione cinematografica, educazione alle immagini, educazione all'ascolto, educazione alla corretta fruizione di un'opera artistica. Ma se nessuno parla di cinema, se nessuno prova a far vedere ai giovani qualcosa di diverso dal solito, come si può sperare che escano dalla 'gabbia' in cui si ritrovano anche per colpa delle campagne marketing? Sicuramente non con la nostalgia, che è la peggior arma in assoluto per avvicinarli alla bellezza della settima arte. Serve una seria politica culturale: ma la politica culturale in questo Paese interessa davvero a qualcuno? Alla classe politica no di certo, ma non mi sembra che la priorità della maggior parte dei cittadini italiani sia quella di far tornare floride le sale o il cinema.

    • @anonimo6603
      @anonimo6603 ปีที่แล้ว

      Per me i videogiochi sono un argomento a se stante. Nel senso: c'è il videogioco come opera e c'è il videogioco come servizio. Se il primo lo si può mettere accanto alle serie televisive, dall'altra parte abbiamo videogiochi il cui unico scopo è quello di attirare le persone, farci macinare tempo e spingendo al contempo a fare altri acquisti spingendo anche molto sul fattore sociale.
      Se le serie televisive hanno roba come i tempi morti, la potenzialità di andare avanti fino alla noia, di puntare non tanto sulle sue qualità ma sull'abituare il pubblico ai propri personaggi, se le serie televisive hanno queste "armi" i videogiochi puntano a quelle di distruzione di massa tanto che il videogioco diventa semplicemente un costume per nascondere pratiche di marketing al limite dell'assurdo.
      E questo secondo me dovrebbe essere considerato un problema. Non credo che sia verosimile che un'educazione (Che di certo, può rendere più interessanti certi medium a chi se li vede. Io ho inziato a leggere narrativa di genere dopo mi sono letto qualcosa sul lato tecnico della scrittura, facendomi evitare fin da subito i "cinepanettoni" in formato ebook.) possa realmente influire su quelle sanguisuche progettate per proscuigare tutto il tempo e i soldi di chi ci passa vicino.
      Come se parlassimo di un'educazione al cinema per sostituire l'uso di tabacchi o del gioco d'azzardo.

    • @asterisco9035
      @asterisco9035 ปีที่แล้ว +3

      @@anonimo6603 i videogiochi sono un’arte. Come tutte le arti, vengono prodotti continuamente tante opere straordinarie e tanta spazzatura che serve solo a inglobarti e spillarti soldi con meccanismi da gioco d’azzardo. Ovviamente ci sono tante vie di mezzo.
      L’educazione alle immagini è secondo me fondamentale in un mondo in cui ormai siamo bombardati da immagini da tutte le parti. La profezia di Videodrome di Cronenberg si è ormai avverata. Capire ciò che vediamo è ormai prerequisito fondamentale per il cittadino contemporaneo. A ciò aggiungi che, parlando di tanti audiovisivi diversi, permetti a tante persone anche di familiarizzare con linguaggi diversi. Uno dei tanti problemi di oggi è che la gente si chiuda in un medium, quindi guarda solo serie tv o videogioca e basta. Spesso senza neanche consapevolezza se quello che stia guardando sia bello o brutto. È questo è un vero peccato

  • @AraxanChannel
    @AraxanChannel ปีที่แล้ว +8

    Quando vivevo a Parigi con 100€ avevi l'abbonamento annuale per vedere tutti i film che volevi. Sta cosa che in Italia non si può fare mi ha sempre saputo di scusa.

  • @federicoprincipi5272
    @federicoprincipi5272 ปีที่แล้ว +6

    Tra le varie verità, ce n'è una che secondo me spicca su tutte:
    il successo delle serie TV sta abituando il grande pubblico a quelle modalità di scrittura e di fruizione.
    Questo, a mio avviso, lo stiamo vedendo in quasi tutte le produzioni dei film più recenti, anche i migliori (es. The Fabelmans).
    Forse non è un caso se in tantissimi film attuali c'è a mio avviso una sovrabbondanza di personaggi e piccole situazioni/sottotrame (oltre a The Fabelmans anche Triangle of Sadness, Babylon, Niente di nuovo sul fronte occidentale e ognuno ne può aggiungere altri) e sono praticamente scomparsi ormai quei film in cui bastavano due personaggi e un singolo luogo per fare un capolavoro, ovviamente grazie a una grande profondità di scrittura ("Persona" di Bergman, "Una giornata particolare" di Scola).
    Questo lo attribuisco proprio al fatto che registi e/o produttori hanno paura che scrivere troppi pochi personaggi e situazioni possa non stimolare abbastanza l'attenzione del grande pubblico che è ormai abituato alle serie TV che sono inevitabilmente infarcite di personaggi. Sicuramente anche perché un film con due soli personaggi costringe all'ascolto dei loro dialoghi e a una maggiore profondità, mentre scrivere tanti personaggi ti permette di creare più scenari senza per forza scendere molto in profondità, ma mantenendo una visione spesso più semplice (per non dire superficiale).
    È per questo che, anziché essere le serie TV dei lunghissimi film, mi sembra che siano i film a essere diventati delle brevi serie TV.

    • @ADEtheMayhem
      @ADEtheMayhem 10 หลายเดือนก่อน

      Avere tanti personaggi ti può permettere di evidenziare vari punti di vista, poi non sempre i personaggi sono così profondi da reggere da soli una storia e non sto dicendo che siano scialbi o vuoti ma semplicemente non sufficienti per una stora

  • @nicoding4021
    @nicoding4021 ปีที่แล้ว +9

    Grandeee aspettavo con ansia questo video. Ieri ho visto "Rapiniamo il duce" e mamma mia...sarebbe fantastico se facessi un escursus anche dei "capolavori" di Netflix Italia!

    • @francescosaveriodambra2763
      @francescosaveriodambra2763 ปีที่แล้ว +1

      Ci ho messo un quarto d'ora a dormire

    • @nicoding4021
      @nicoding4021 ปีที่แล้ว +6

      @@francescosaveriodambra2763 A me ha tenuto sveglio l'irritazione, ma 1 ora e mezza sono sembrate 4. Regia che unicamente porta da punto A a punto B, mai un minimo di tensione, troppo "drammatico" per essere comico, troppo "comico" per essere drammatico. E per comico intendo quella comicità italiana che non ti strapperebbe una risata manco con una pistola puntata alla tempia, voglio dire sono riusciti a non far dire una singola battuta divertente a Maccio Capatonda. E poi le solite urla alla Muccino, i drammi di cui non frega niente a nessuno. Mamma mia

    • @francescosaveriodambra2763
      @francescosaveriodambra2763 ปีที่แล้ว +2

      @@nicoding4021 semplicemente blando, insapore e incolore

    • @peppinobenincasa
      @peppinobenincasa ปีที่แล้ว

      Rapino il duce >>>

    • @thekyuwa
      @thekyuwa ปีที่แล้ว

      Avevo deciso di guardarlo stasera su Netflix.
      Mi è passata la voglia.

  • @Teederepossunt
    @Teederepossunt ปีที่แล้ว +3

    La battuta sulla DC è straordinaria

  • @alberthus73
    @alberthus73 ปีที่แล้ว +3

    Complimenti davvero per la sua analisi lucida e dettagliata sullo stato del nostro cinema. Grazie.

  • @alessandrocerioli2151
    @alessandrocerioli2151 ปีที่แล้ว +1

    Anch'io sono un quarantenne e il cinema italiano sta morendo dagli anni 90...mi pare. Non che prima fosse una gran cosa: in queste settimane ho scoperto l'esistenza del canale 34 che programma i vecchi italiani con Gloria Guida, Edwige Fenech, Boldi, Villaggio, De Sica, Banfi...non li vedevo piu da quando ero bambino e solo adesso mi rendo quanto erano PATETICI in termini di sceneggiatura, scenografia, recitazione e regia. Ussignu' che roba!

  • @gio1890
    @gio1890 ปีที่แล้ว +4

    Daje Svevo! Non mollare, pronto a contribuire al tuo progetto!

  • @valeriachimenti1316
    @valeriachimenti1316 ปีที่แล้ว +3

    Uno dei contenuti più interessanti di YT italia

  • @ernestoaloia1785
    @ernestoaloia1785 ปีที่แล้ว +3

    Il cinema è diventato un fenomeno residuale del quale non si discute più se non tra amici cinefili, perlopiù over 40. Non incide più sull'immaginazione, non crea più miti. Anche le produzioni americane più colossali che fanno incassi miliardari appaiono in 400 sale e poi scompaiono senza che nessuno se ne ricordi già la settimana dopo. Pensiamo al 1997 e all'enorme successo di Titanic: film per il grande pubblico, grande budget, grandi incassi, ma soprattutto la capacità di incidere sull'immaginario creando una sorta di leggenda del Titanic, un mito, anche una Titanic-mania se si vuole. Ora un blockbuster può anche incassare miliardi, ma non entra minimamente in circolo a livello culturale, non conta niente. È successo al cinema quello che è già successo alla letteratura e al teatro: sono stati marginalizzati, ridotti a forme espressive per pochi super appassionati, sempre di meno e sempre più vecchi. Non voglio fare un discorso passatista, ma è evidente che l'abitudine alla fruizione superframmentata e continua dei contenuti sul web ha cambiato completamente l'atteggiamento verso il cinema, che richiede concentrazione per un tempo relativamente lungo, attenzione e approccio monotasking (cioè al cinema si guarda il film e basta). Molti ventenni non hanno mai visto un film dall'inizio alla fine in tutta la loro vita. Molte persone di tutte le età semplicemente non hanno più la capacità di attenzione richiesta dal cinema. Questo ovviamente esula dal discorso sul cinema italiano, ma a me sembra che il cinema dopo essere stato la forma d'arte più caratteristica e centrale del '900 si stia ora marginalizzando e spegnendo dovunque.

  • @Deeteek
    @Deeteek ปีที่แล้ว +8

    Questa serie di analisi sul mondo cinematografico è molto interessante e bene pensata, sarei molto interessato alla tua opinione sulle condizioni di lavoro in questo campo.
    Come hai ben precisato la causa dei problemi della cinematografia non è una sola ma un insime di tanti fattori, sinceramente penso che per quanto riguarda il cinema italiano in particolare ci sia un fattore che pesa molto più di altri, ovvero il funzionamento della macchina produttiva (condizioni dei lavoratori, gerontocrazia, collusioni con la criminalità, truffe al sistema, ammantare di luce sacra chiunque si trovi "sopra la linea", un atteggiamento rapace nei confronti di tutti gli altri), ormai completamente orientata verso il guadagno e il riciclo (di persone e di denaro) a discapito di tutti e tutto.
    Lavoro nel campo della scenografia per cinema e tv, e immagino la mia opinione sia fortemente influenzata dalle brutte esperienze in cui sono incappato, sarei curioso di ascoltare una tua analisi su questi argomenti e su quanto impattano nel nostro paese sull'industria audiovisiva.
    Quando ti servirà qualsiasi figura del reparto di scenografia sentiti libero di farmi un fischio. 😁
    Grazie per il tuo lavoro, sinceramente.

  • @XZellTheBest
    @XZellTheBest ปีที่แล้ว +24

    Bellissimo video, bellissima qualità come sempre.
    Tuttavia mi è sembrato un discorso abbastanza sconclusionato, a partire dall'ottavo minuto quando si entra nel merito dei "perché" e si citano i grandi "cinecomics". Mi pare si facciano i salti carpiati per nascondere l'elefante nella stanza: 20 anni fa l'esperienza del cinema era insuperabile a fronte di quella che potevi sperimentale davanti alla tua tv a tubo catodico dai colori spenti, l'immagine sgranata e il suono gracchiante. Oggi, davanti a un comune 50 pollici LED, o un proiettore da parete da 200€, puoi godere di un'esperienza non solo pari, ma talvolta maggiore (la comodità di metter pausa, il poter evitare la gente rumorosa in sala, il risparmiarsi 30 minuti di pubblicità) a quella della sala, a meno che il film, non contenga una quantità di effetti speciali, assordanti e strabilianti, che solo l'impianto acustico e le dimensioni dello schermo del cinema possono riprodurre al meglio.
    Tranne qualche eccezione (es. Quo vado*) talmente rara da confermare la regola, sempre meno gente si prende la briga di mettersi (s)comodo su una poltrona sudicia di stoffa a guardare qualcosa di potenzialmente noioso a morte alla modica cifra di 6 euro e 50. Se vado a guardare un cinecomic, perlomeno ho la certezza di effetti speciali d'alto livello.
    Inoltre nel tuo discorso salti continuamente dal parlare di "cinema" a parlare di "film". Quando critichi le serie tv, ponendo l'attenzione sull'incapacità del loro pubblico di reggere un contenuto di qualche ora, quando parli del citazionismo di Tarantino, quando parli delle nuove generazioni che non saranno più abituate ad emozionarsi con un Fellini perché intossicate dai cinecomics, stai parlando di film e di problemi dei film che nulla c'entrano col luogo in cui li guardo, che sia a casa o nel cinema. Secondo questa visione infatti, le sale si riempirebbero se trasmettessero le puntate delle serie TV, e sinceramente io ne subito fortemente.
    Il motivo per cui i cinema si svuotano quindi è quantomai semplice: non danno alcun valore aggiunto alla pellicola, se non la possibilità di vederlo in anteprima o di godere di effetti speciali particolari. Entrambe escludono i film d'autore ed includono i cinecomics. Certamente ci sarà un quadro più complesso, ma secondo me, tanto basta a chiudere ogni discorso.
    *La tipologia di film, basata sulle gag che venivano ripetute da tutti, quasi ti obbligava ad andare a vederlo pur di non far la figura dell'unico pirla che, tali citazioni, non era in grado di comprendere.

    • @robertobifulco9144
      @robertobifulco9144 ปีที่แล้ว +4

      Finalmente qualcuno che lo dice! Andare al cinema oggi significa per molto rinunciare alla qualità e stare scomodo.
      Il fatto che le sale si svuotano non ha nulla a che vedere con la qualità dei film. Semplicemente il modo di fruire del contenuto cinematografico sta cambiando.

    • @Be82Ro
      @Be82Ro ปีที่แล้ว +1

      Ancora i luoghi comuni del: dal divano di casa è più comodo. Le darò una rivelazione: tutto dal divano di casa è più comodo ed allora?

    • @Be82Ro
      @Be82Ro ปีที่แล้ว

      Anche cacare nel proprio cesso di casa è più comodo che cacare in un cesso pubblico non so se si era mai accorto… la carta igienica la scegli tu, la tavoletta è la tua, non c’è nessuno sconosciuto davanti alla porta che ha fretta…

    • @gabrielbabsi4600
      @gabrielbabsi4600 ปีที่แล้ว +2

      @@Be82Ro Grandissimo esatto, e il "poter mettere in pausa" e le "sedie sporche"... é questa visione asettica che spaventa, un po' da milanese imbruttito, che é applicabile dappertutto, "oué figa, perché sporcare la cucina facendo da mangiare se c'é uber eats?"

    • @garethbale671
      @garethbale671 ปีที่แล้ว +1

      Ma tutta questa storia della sala rumorosa,quando si parla di sale vuote e di gente che non va più al cinema.
      Ma poi quando c'è il rumore della sala sarà per un film commerciale è molto atteso, è tutto questo astio nei confronti della folla sa molto di critica da antisociale,ma allora stai a casa.Stai tranquillo che per un film di Scorsese il caos dei bambini non lo vedi

  • @sunwukong9533
    @sunwukong9533 ปีที่แล้ว +23

    Meno male che hai aggiunto "tranne la terza stagione di twin peaks", condivido pienamente. Ti dirò una cosa: tutto il parallelismo tra serie tv e grande fratello vip, con tanto di analisi sui meccanismi di attenzione, è stato illuminante. Davvero, non ci avevo mai pensato. Ti ringrazio. Bravissimo.

  • @paoloc9094
    @paoloc9094 ปีที่แล้ว +1

    Grande Svevo, orgoglioso di aver partecipato al tuo progetto!!! Ci vediamo alla prima!!!!

  • @foodgamerstv3149
    @foodgamerstv3149 ปีที่แล้ว +3

    Ciao Svevo, innanzitutto grazie. Grazie perché è bello vedere che qualcuno ancora si batte per la cultura e contro il degrado del genere umano. Fa sentire meno soli
    e meno “diversamente giovani” (ho 46 anni).
    Detto questo provo, modestamente, ad argomentare e mettere insieme un pensiero. Un’indagine Invalsi di pochi anni fa ci disse che una quantita’ sempre crescente di diplomati: “Fa fatica a capire quello che ha letto e a sintetizzarlo”. Si dira’: “Cosa c’entra questo con il cinema che è un’arte visiva?”. C’entra eccome. Il pubblico nuovo, le nuove leve, perlopiu’, queste sono. Questi sono quelli che dobbiamo cercare di portare nelle sale.
    Ma, stante questa situazione, facciamo un’ipotesi. Poniamo che si riesca a trovare, per una fortunata coincidenza di eventi, la chiave di volta del sistema cinematografico mondiale. Dunque nuova linfa al cinema di qualita’.
    Mettiamo dunque che si ritorni nelle sale con i grandi gialli, i film d’inchiesta o, che ne so, qualcosa di “neoralistico”. Questo tipo di cinematografia richiede attitudine al ragionamento, all’introspezione, alla capacita’ storica di collegare gli eventi. L’impressione, per quanto detto prima, è che ammesso di riuscire a riempire nuovamente le sale, almeno la meta’ del pubblico attuale finirebbe per scrollare il telefono alla ricerca del finale di “She Hulk” (orrore) tra il primo e il secondo tempo. La strada, dunque, è ardua e stretta. Nel tuo video hai giustamente parlato delle piattaforme. Finchè il valore di un prodotto si calcolera’ in “ore di visione” non se ne esce. Perché, per fare numeri, si allunga forzatamente il brodo e si inserisce la pubblicita’. Ho due figli piccoli e noto, mio malgrado, questa attitudine alla “fruizione passiva” di tutto quello che recepiscono. Una generazione “on demand” che brucia troppo velocemente i contenuti perché ne ha a disposizione talmente tanti da non percepirne il reale valore intrinseco. In questo quadro di “domanda”, del resto, “l’offerta” non puo’ che preferire la “tredicesima serie di…..” piuttosto che una nuova inchiesta sulla morte di Moro alla luce dell’ultima commissione d’inchiesta (per fare un esempio….). L’unica soluzione che vedo è un’inversione di tendenza generale rispetto agli investimenti (personali, privati e pubblici) rispetto alla Cultura con la C maiuscola. Finché il sistema continua a creare “abbonati” e non Cittadini non ne usciamo. Detto questo, durante le ultime elezioni ho sentito politici, di tutti gli schieramenti, dire: “Finalmente avremo un governo eletto dal popolo”. Capisci, no? Per democrazia delegata, sono costretto a votare uno (che poi si occupera’ di cultura) che neppure sa che per elezioni si elegge il Parlamento e non il Governo. E’ colpa del delegato, dunque, o del delegante? Pare l’eterno dilemma tra uovo e gallina. La speranza pero’ che qualcosa cambi non è ancora morta.
    Saluti

    • @lucat5479
      @lucat5479 ปีที่แล้ว +3

      @Foodgamers TV Ciao. Io ho 51 anni. Capisco che cosa vuoi dire, però l'Invalsi è stato creato nel 1999: la differenza con le generazioni precedenti è anche questa. Non ci è dato sapere se la percentuale di "analfabeti funzionali" prima fosse maggiore o minore, perché semplicemente non esistevano metodi per misurarla. Ammesso che l'invalsi sia un criterio. Oggi non si potrebbe riproporre il neorealismo perché non avrebbe alcun senso. In Iran c'è un cinema, ottimo secondo me, che ha imparato la lezione del neorealismo italiano, adattandola al loro contesto. Ma, appunto, è diverso il contesto. Tra l'altro, ricordo anche il commento abbastanza sprezzante di Fellini quando Pasolini fece uscire "Accattone": disse che era meglio che si limitasse a scrivere, non a fare film. Uno dei problemi del cinema italiano, per me, è che esistono da una parte, i film d'autore e quelli di inchiesta (ne è stato fatto da poco uno su Andreotti, peraltro contestato dal figlio) che francamente, non di rado soffrono di autoreferenzialità, dall'altra i film alla Vanzina, o ancora quelli di Verdone, che si lamenta ma per me non ha più niente da dire da venti anni e anche il suo tanto acclamato "Compagni di scuola" è una specie di copia all'italiana de "Il grande freddo" (senza tutta la critica sociale e politica dell'originale perché Verdone non sa farla, ma si limita a riprendere tutti i cliché del cinema italiano di genere, il cornuto, il furbetto, la gnocca, ecc ecc). O, peggio mi sento, Pieraccioni, che da venti anni fa sempre lo stesso film. Manca il cinema "intermedio", quello che intrattiene ma che, anche se magari per sbaglio, butta lì uno spunto di riflessione. E poi c'è il problema degli attori, che alla fine sono sempre i soliti: si attinge dal teatro, perché non esistono serie scuole di cinema, per cui ci troviamo Massimo Popolizio, Elio Germano, Luca Marinelli, Toni Servillo, Salemme, Favino, eccellenti interpreti, ma che scontano almeno in parte, la loro formazione teatrale, che è diversa da quella cinematografica. D'altro canto, si fanno poi recitare persone come la Ferilli, che fa sempre se stessa, Scamarcio che nel film "Il legame", ha passato metà film con le mani in tasca. Ed era un film horror...Cioè, io adoro Caravaggio ma l'idea di vedere un film su di lui interpretato da Scamarcio, anche no grazie....per tacere dei vari Raul Bova, Ricky Memphis, via discorrendo, che hanno la fissità di un palo della luce. Bisognerebbe copiare un po' dagli USA, dove gli attori per lo più fanno una vera gavetta, da noi escono dal GF e si sentono arrivati. O ancora, anche dalla Francia. Poi, non è che una volta fossero tutto "svegli": io ho a casa un numero del 1967 di "Linus", dove si parla dei film di quegli anni, "Per qualche dollaro in più" dal critico del giornale, veniva liquidato come "Il solito western all'italiana". Non sto qui a riportare le critiche su commedie dell'epoca, tipo "I nuovi mostri". Fulci, Bava, lo stesso Leone, Dario Argento, per anni furono snobbati dall'intellighenzia nostrana perché considerati "film di genere". Ma mica solo loro: Dino Buzzati fu criticato e dileggiato, perché scriveva racconti per bambini ed era una specie di Kafka dei poveri. C'è voluto Tarantino per (ri)scoprire Fulci e Bava. Al contrario, adesso sono considerati cult film che ricordo all'epoca, erano abbastanza denigrati, parlo di tutti quei film da "Vieni avanti cretino" a "La ripetente fa l'occhietto al preside". O anche i poliziotteschi. Per tacere di Alvaro Vitali. Ad ogni modo, quello che dici è corretto, per me, sicuramente i tempi sono cambiati, anche il cinema è visto in maniera diversa: secondo me dagli anni '80 c'è stato un calo generale. La vera commedia all'italiana per me è finita con "La terrazza" di Ettore Scola. Tanto che Sordi, dopo il Marchese del Grillo, non ha più fatto film memorabili, a mio avviso anche perché appunto, quella stagione era finita. Ad esempio, nell'horror, esiste un folklore italiano poco conosciuto da cui si potrebbe attingere, riprendendo anche la lezione dei vari Pupi Avati, Argento, ecc. Però, non so neanche se sia per forza negativo, tranne che per chi ci lavora: io da anni vado solo a teatro, invece che al cinema, costa di più certo ma mi piace anche di più, mi sento più coinvolto. Ma è un gusto mio. Rimane il fatto che ho perso comunque un po' la voglia di andare al cinema.

    • @foodgamerstv3149
      @foodgamerstv3149 ปีที่แล้ว +2

      @@lucat5479 Ciao, intanto sono contento di aver suscitato, nel mio piccolo, un minimo di dibattito. Grazie quindi della tua arguta e articolata risposta, con la quale mi trovo sostanzialmente d’accordo.
      Personalmente non ho niente contro i cinepanettoni come non penso che il cinema sia necessariamente solo quello impegnato o pseudo tale. Non amo l’eccesso di parolacce nei film come pure detesto le cine proiezioni pseudo acculturate da casa del popolo con allegato circolo di benpensanti dalla parte “giusta”. Il pubblico decida dove andare e cosa vedere. Ma cosa succede se l’offerta è tutta all’insegna di “viva la merda?” (cit Boris). Concordo assolutamente sul nulla cosmico di Pieraccioni dopo “Il Ciclone”. Stendo un velo pietoso su Raul Bova e Scamarcio, per carita’ di patria. Su Verdone, invece, vedo e rilancio. Per quanto mi riguarda la sua ispirazione si è fermata ai primi anni 90 con “Maledetto il giorno che t’ho incontrato”. Fino a che Alberto Sordi era in vita è cresciuto e pasciuto con la storia di essere “suo figlio e suo erede. Salvo poi, alla sua morte, cercare un suo spazio e una sua consacrazione. Ogni tanto riguardo una sua vomitevole intervista dove spiega che nel film “Troppo forte” fu’ costretto (addirittura) a scritturare Sordi al posto di Leopoldo Trieste. Una inutile e irriguardosa tiritera nei confronti di uno come Sordi che ha firmato dei capolavori, tre tacche sopra delle macchiette verdoniane che, come bene dici tu, spesso non sono neppure farina del suo sacco. Anche io penso che manchi il cinema di mezzo: belle storie con attori che siano capaci di almeno 4 (dico 4 ) espressioni facciali. Elio Germano, a mio avviso, è uno bravo davvero. Speriamo di non fermarci qui perchè, alla lunga invecchiera’ pure lui. Saluti

    • @ismaele3981
      @ismaele3981 ปีที่แล้ว +1

      Buonasera. Concordo sul lato della sovrabbondanza di offerta, che crea (o meglio, può creare) difficoltà nel focalizzarsi su un solo prodotto tra i molti.
      È anche vero che, in alcune regioni, i film che non sono legati a brand ormai consolidati, sono difficili da vedere.
      Esempio: ad aprile è uscito The northman. Ero intenzionato ad andarlo a vedere, ma siccome a nessuno della mia compagnia locale interessava, mi sono accordato con un amico dell'università e siamo riusciti a vederlo in un cinema minuscolo, credo uno di quelli in cui proiettano i film di nicchia/le pellicole in scadenza. E la sala non era proprio il massimo.
      Altro esempio...i film anime. Stanno in programmazione per uno-die giorni, ad orari a volte impossibili da conciliare coi ritmi quotidiani. Diventa quindi complesso andarti a vedere un cartone animato non legato alla disney-pixar, e ti tocca magari recuperarlo più avanti, in streaming o tramite DVD.
      Spero di non essere andato fuori luogo.
      Dico un'ultima cosa: occorre anche mettere in conto che film più lenti, dal ritmo meno frenetico e dotati di introspezione richiedono non solo attenzione ma a che la voglia di porsi nello spirito giusto.
      Se sono stanco alla sera difficilmente guarderò kurosawa, oppure Scott. Probabilmente mi metterò su un film fracassone, o guarderò 10 minuti di una serie tv, tanto per rilassarmi.

    • @foodgamerstv3149
      @foodgamerstv3149 ปีที่แล้ว +1

      @@ismaele3981 salve, grazie per il suo commento. Indubbiamente la ricerca della qualita' richiede pazienza e tempo che non sempre, come giustamente dice lei, si ha.

    • @lucat5479
      @lucat5479 ปีที่แล้ว

      @@ismaele3981 hai ragione, mi sembrano ottime osservazioni. Infatti, alla fine, conta molto l'esperienza che ognuno può portare. Ed è vero, fuori dalle grandi città, può essere difficile vedere certi film. A proposito dei film di animazione e comunque del cinema: non sono sicuro di poter generalizzare, però, pensando alla mia gioventù, cioè, diciamo fino ai 14 anni, io al cinema sono andato giusto due volte....con mia madre che mi portò a vedere il primo "Superman" e poi un film che parlava di un ragazzo in viaggio con i genitori in un camper, finiva fuori strada in una foresta, loro morivano e lui veniva salvato da un tizio, che era malato terminale. Anni fa avevo ritrovato il titolo, adesso dovrei andare a cercarlo di nuovo....io sono del 1971, quindi diciamo fino al 1985...va beh, poi d'estate al mare c'era il cinema all'aperto....il primo film visto con amici è stato "La storia infinita"...insomma, per dire, che io non è che andassi granché al cinema, forse erano i miei che non andavano tanto in effetti....ad ogni modo, per i cartoni animati al cinema, io ricordo ai tempi, c'erano "Topolino l'apprendista stregone", Dumbo, Il libro della jungla, Biancaneve....gli Aristogatti...poi poco altro..cioè, belli erano belli ma sempre quelli erano...adesso ce ne sono tantissimi...infatti dagli anni 90 a oggi me li sto vedendo tutti..beh, non proprio tutti ma la gran parte diciamo...ho anche i peluche..in questo forse i bimbi di oggi sono più fortunati.....peraltro, mi sembra che molti siano molto belli...ricordo 2 o 3 anni fa, vidi "Klaus, il segreto di Natale", su Netflix, che non era niente male...mi sembra abbastanza diverso da altri del genere...ecco, al cinema si andava al più con l'oratorio...e ricordo nel 1980, ero in colonia in montagna, andammo a vedere con gli accompagnatori, "Laguna blu", che era uscito quell'anno....che poi, a pensarci, ma era un film per bambini? Comunque, per dire che da quello che ricordo non c'era tanta scelta ai tempi.

  • @domenicoferrantini7921
    @domenicoferrantini7921 ปีที่แล้ว +10

    Ero in sala la scorsa settimana con la mia compagna a vedere " Il Colibrì " che ci e' piaciuto abbastanza a tutti e due. Beh, siamo sulla 50ina tutti e due ed eravamo tra i più giovani. Ormai le nuove generazioni non vanno più al cinema tranne che per vedere i super eroi , il cinema in sala penso che morirà con la mia generazione e quella degli anni 80. Il problema costo del biglietto e' solo una scusa, con 50 euro noi facciamo abbonamento di 10 ingressi. Purtroppo i Netflix e Amazon Prime hanno finito di rovinare le sale . Per me il cinema e'un rito , e' bello anche perché all' uscita si parla e si discute di ciò che si e' visto magari davanti a un buon bicchiere. Dimenticavo , sarebbe bello che al cinema togliessero il segnale agli smartphone , c'e' gente che non riesce a staccarsi neanche lì. Buona giornata

    • @giorgiomezzanzanica3693
      @giorgiomezzanzanica3693 ปีที่แล้ว

      Ho 20 anni, mi sento di dissentire, i giovani vanno a guardare solo i film di supereroi? 1) manco è un genere, di film apprezzati dai giovani ne abbiamo visti tanti di recente al di fuori di questa categoria, la quale è molto meno omogenea di quanto possa sembrare. 2) non mi pare una rivelazione che alle persone giovani interessi di più un certo tipo di cinema piuttosto che un altro. 3) questa cosa che il cinema morirà con la generazione degli oggi 50enni, per quello che vivo e vedo io, dalla sala ai social non sembra stare né in cielo né in terra, semmai il cinema potrà attraversare periodi di crisi o evolversi (come già è successo e sempre succederà) semmai diventando sempre più "evento", ma questa cosa del "x sta morendo" è una narrativa delirante che non contribuisce in nessun modo a nessun discorso nel quale si infiltra

    • @giorgiomezzanzanica3693
      @giorgiomezzanzanica3693 ปีที่แล้ว

      D'accordo sullo staccare il segnale ai telefoni, c'è gente che nemmeno si prende la briga di togliere la suoneria

    • @Arnarost
      @Arnarost ปีที่แล้ว

      @@giorgiomezzanzanica3693 se il cinema diventa "evento" e smette di essere normalità è già morto.

  • @mariap2200
    @mariap2200 ปีที่แล้ว +4

    13:06 esattamente i the jackal. Mi dispiace dirlo perché sono simpaticissimi quando fanno il loro ma appena si muovono nel campo del cinema (o della stand up comedy) cadono

    • @skynet7065
      @skynet7065 ปีที่แล้ว +2

      Alla lunga non ce n’è uno che si salva

    • @lucat5479
      @lucat5479 ปีที่แล้ว

      @maria p a me piacevano molto quando avevano cominciato tanti anni fa, li trovavo freschi, divertenti e fantasiosi, da quando sono diventati famosi per me c'è stato un declino. Rimanere ad alti livelli è difficile, soprattutto nella comicitâ, pero anche li, Fru Fru è simpatico ma dopo un pó mi stufa. Per me l'unico davvero bravo è Ciro. E poi, anche qui magari sono solo io che lo penso cosi, ma Aurora è davvero divertente? Io non ho mai riso neanche per sbaglio, quando leggeva le freddure sugli europei era imbarazzante. In un video sugli europei c'è Maccio Capatonda ospite: aveva lo sguardo di quello che sta partecipando a una festa a sorpresa e che sta cercando il modo di svignarsela....

    • @mariap2200
      @mariap2200 ปีที่แล้ว +2

      @@lucat5479 concordo. Sarà che passano gli anni e i gusti cambiano ma credo che la scrittura nei loro sketch sia peggiorata.Nel panorama di TH-cam italia mi sorprendeva piacevolmente una comicità di pancia , ma ad effetto, come quella di Ciro e soprattutto quella di Fabio, però senza una buona sceneggiatura ( come nel loro film) non riescono a far molto. Aurora credo sia una buona spalla ma da sola non mi strapperebbe un sorriso. Loro sono gli unici che critico perché perlomeno hanno qualcosa da offrire , gli altri “comici” di youtube sono il nulla totale.

  • @bobon123
    @bobon123 ปีที่แล้ว +12

    Ottimo video, però credo ci siano due domande relativamente scollegate che affronti.
    La prima, perché stia morendo il cinema _italiano._ La seconda, perché stia morendo il cinema (in sala o come mezzo d'espressione). Sembrano la stessa domanda, ma in realtà non c'entrano nulla.
    Il cinema muore per cause tecnologiche, la tecnologia audiovisiva che prima era costosa e ci costringeva a radunarci in una sala per avere un grande schermo e un ottimo audio ora la abbiamo tutti a casa. Come tutti i cambiamenti tecnologici e di supporto, con lo spostamento del focus dalla sala alla casa cambiano anche delle caratteristiche centrali. Se per ora il cinema o le serie TV su piattaforma non sono arte, poco male: lo saranno. Questa discussione la faceva Chaplin sull'audio, e chi parlava di libri quando uscirono i film. Si diventa nicchia, si cambia, ma c'è poco da fare dal lato artistico per fermare l'evoluzione tecnologica. Puoi discutere se la musica attuale sia interessante, ma non farai tornare la musica a come era prima dello Streaming perché lo streaming è comodo, e la comodità conta più dell'arte. C'è da sperare che si potrà fare arte con lo streaming, o ci si adatterà a fare film con budget minori per la nicchia che continuerà a cercare prodotti di un certo tipo.
    La morte del cinema italiano, in confronto al cinema francese o di altre nazioni, è invece qualcosa di cui ha senso discutere perché non è una sentenza inappellabile come l'evoluzione tecnologica. in Italia continuiamo (poco) a andare al cinema e a vedere film Francesi o Americani, ma non andiamo a vedere i film prodotti in Italia. Questo è qualcosa che _si può_ risolvere, non c'è un motivo per cui non si possa provare a fare film in Italia che piacciano quanto i film Francesi di budget simile. Non hai dato molti suggerimenti costruttivi, ma che ci sia qualcosa che non funzioni nel cinema Italiano è palese, lo decideranno i critici nel post mortem o lo capiremo quando qualcuno farà qualcosa che funziona con una certa continuità.
    Alla fine fa riflettere che il tuo progetto lo finanzio perché mi hai fatto ridere e riflettere sul web, e nonostante tu abbia appena fatto un video in cui spieghi che non ci sia relazione tra le due cose. Ma onestamente credo metta in luce uno degli aspetti positivi che ha la nuova piattaforma, dopo che ne hai parlato male per tutto il video: a differenza del cinema non ci sono gatekeepers che ti possono tenere fuori. È davvero difficile immaginare se un nuovo supporto tecnologico avrà un effetto positivo o negativo sull'arte (e anche come definirlo o misurarlo), perché le ramificazioni di un cambiamento piccolo sono infinite, figurarsi un cambiamento galattico come la possibilità di avere ogni contenuto a casa, sul divano, in super hd e con suono surround.

    • @albertome4109
      @albertome4109 ปีที่แล้ว

      Ottima analisi! Sono d'accordo che siano due fenomeni diverse. Stavolta Svevo non ha infierito sulle cause note della crisi del cinema italiano: provincialismo, piccolo cabotaggio, mediocrità etc...

    • @asterisco9035
      @asterisco9035 ปีที่แล้ว +3

      Se la gente non va in sala a sostenere validi prodotti italiani come Ariaferma, È stata la mano di Dio, Qui rido io, Nostalgia, Freaks Out, Esterno Notte, La stranezza, non è colpa dei creatori artistici, ma della pigra indifferenza del pubblico che non prova neanche a dare una chance a queste pellicole. Neanche i cinefili duri e puri vanno al cinema, basti guardare lo straordinario Leonora Addio di Paolo Taviani (perfetto per cinefili, ma improponibile per il pubblico generalista) che ha fatto appena 100.000 euro di incasso. Neanche quei 10 film italiani di alto livello che escono ogni anno fanno il botto. Incassano solo un po' meno dei 70 brutti. Perché? Perché il pubblico preferisce giustificare la propria pigrizia facendo di tutta l'erba un fascio e boicottando tutto in massa. La gente non va a vedere lo stupendo "Ariaferma" (che non è arrivato neanche a 1 milione d'incasso) o il meraviglioso "Nostalgia" (che non è arrivato ai 1.5 milioni di incasso) per il sol fatto che "Corro da te" (che ha superato i 2 milioni d'incasso) o "Il colibrì" (che viaggia verso i 2 milioni d'incasso) siano brutti? Onestamente è un ragionamento che non mi torna. Anche perché, poi, non è che la gente boicotti le sale ma poi stia a casa a guardare Bergman e Wilder... la gente boicotta le sale ma poi si sorbisce senza battere ciglio La casa di carta, Stranger Things, le serie tv Marvel e Star Wars

    • @albertome4109
      @albertome4109 ปีที่แล้ว

      @@asterisco9035 queste poche eccellenze da te citate affogano nei film tutti uguali di ozpetek (con obbligatoria particina per la sua amica turca), nell'orribile America Latina con Elio Germano, nel Moretti con Margherita Buy e schifezze simili

    • @asterisco9035
      @asterisco9035 ปีที่แล้ว

      @@albertome4109 Mia Madre di Nanni Moretti (uno dei più grandi registi che il nostro cinema abbia avuto la fortuna di avere) del 2015 è un grande film. Non a caso è stato inserito dai Cahiers du Cinema nella lista dei dieci migliori film del decennio 2010-2019. Esagerato? Sicuramente sì, ma è un grande film.
      Poi che la media del cinema italiano sia bassa (i film di Fausto Brizzi potrebbero tranquillamente finire in streaming senza che nessuno ne senta la mancanza, perché con 0 appeal economico e artistico), è sicuramente vero, ti do piena ragione.
      Ma allora perché la gente non va neanche a vedere quei (pochi) bellissimi film italiani che escono ogni anno?
      E poi non credo che vari film discreti, tutt’altro che perfetti, ma comunque carini come L’arminuta, 3/19, Il cattivo poeta siano tanto peggio di certa roba (anche seriale) che passa in tv e che la gente si sorbisce senza problemi

    • @bobon123
      @bobon123 ปีที่แล้ว +3

      @@asterisco9035 Non entro nella critica specifica dei singoli film: non è il mio lavoro, offrirei opinioni personali che non credo offrano granché. Abbiamo in parte gusti diversi, ma non è rilevante.
      Quello che è il mio lavoro invece è il data analyst, in particolare in riferimento al business intelligence. Se un prodotto non funziona, dire "È il pubblico che non capisce" è davvero poco lungimirante. Se i Francesi vanno a vedere i film Spagnoli e Tedeschi ma non i film Italiani non è colpa del pubblico Italiano. Se gli Italiani vanno a vedere in sala i film Francesi e Spagnoli, _molto_ più di quanto i Francesi e gli Spagnoli vedano i film Italiani, non è colpa del pubblico Italiano.
      Senza discutere dei singoli film, nell'aggregato c'è un problema del cinema Italiano dal lato dell'offerta: non produce film che incontrano sufficientemente il gusto del pubblico, Italiano o Mondiale, rispetto agli investimenti. Questo ovviamente al netto di singoli film, nell'ultima decade abbiamo anche vinto un Oscar: è un discorso che si fa guardando ai guadagni e investimenti complessivi del settore e non al fatto che qualche film decente ci sia. L'aneddotica e la discussione di singoli prodotti lascia il tempo che trova quando si guardano trend nazionali su trent'anni, con centinaia di film all'anno.
      Vi è poi sicuramente un problema di brand: quando il brand "film Italiano" in media produce film di scarsa qualità, il pubblico sarà diffidente e andrà a vedere i film ancora meno. Si può vedere facilmente il viceversa in altri ambiti come cibo e vini: grazie al livello qualitativo _medio_ dei prodotti alto, i prodotti Italiani anche mediocri vendono meglio del loro valore. I prodotti agroalimentari Italiani in media funzionano (sono apprezzati dal pubblico) e questo valore medio positivo del brand spinge in alto nelle vendite tutti i prodotti, anche quelli non eccellenti.
      Capire perché i film Italiani sono visti invece con diffidenza, mentre c'era un effetto positivo fino a trenta o quaranta anni fa, trovo sia una domanda interessante. Sicuramente non rispondiamo alla domanda dicendo "È colpa del pubblico". Se negli anni si è passati dall'avere l'idea diffusa (nel Mondo) che i film Italiani fossero di alta qualità all'idea diffusa che i film Italiani in media siano scarsi, ci deve essere un motivo, da ricercare necessariamente nella qualità dei film degli ultimi trent'anni. Tra l'altro il primo video di questa serie affronta esattamente la tua posizione, l'idea che sia colpa del pubblico, smantellandola molto attentamente.

  • @manolomelendugno7183
    @manolomelendugno7183 ปีที่แล้ว +2

    Semplicemente: "BRAVO". Grande Svevo.

  • @yxor6081
    @yxor6081 ปีที่แล้ว +2

    Io vado al cinema varie volte al mese da quando ho 10 anni perché amo la sala, ma è inevitabile che i tempi cambiano, la gente non va più al cinema si preferisce aspettare le piattaforme (vedi Amazon che a noleggio puoi vedere film ancora in sala). Purtroppo é un trend che non può cambiare secondo me, anche le grandi produzioni di cinecomic incassano meno, figurati il cinema italiano e il covid ha solo accelerato la morte del cinema. Da me un biglietto costa almeno 10 euro e la gente non li spende per un film italiano ma si preferisce aspettare il filmone o un film di un grande regista vedi il prossimo Avatar 2. Il cinema temo che morirà sempre di più a vantaggio di serie e piattaforme

  • @GiekTheVet
    @GiekTheVet ปีที่แล้ว +1

    Grazie Svevo con un altro capolavoro.
    Ho sempre inteso i film come quelli della Marvel o simili come una infinita serie TV fatta da grande capacità di usare effetti speciali ma totalmente priva di contenuti

  • @citypeoplefilms9533
    @citypeoplefilms9533 ปีที่แล้ว +1

    Bravo Svevo!!!

  • @toninocardamone2326
    @toninocardamone2326 ปีที่แล้ว +7

    Veramente un grande lavoro. Complimenti.
    Un paio di domande:
    Come mai un regista di grande talento come Claudio Caligari è stato costretto a scrivere una lettera aperta a Martin Scorsese per farsi produrre il suo ultimo film "non essere cattivo"???
    Come mai un regista di grande talento ed esperienza come Michele Soavi è stato costretto (pur di lavorare) a passare dal cinema alle fiction TV???
    Non è che per caso le produzioni Italiane non sono disposte a produrre film con rilevanza artistica perché incassano poco? Sono disposti a produrre sterco e cinepanettoni e commedie idiote...
    Ultimi lavori del cinema Italiano con un minimo di valenza artistica sono
    -Jeeg Robot di Mainetti
    -Non essere cattivo di Calligaris
    -Perfetti sconosciuti di Genovese
    -Smetto quando voglio di Sibila
    -Anime nere di Munzi
    -Veloce come il vento di Rovere
    -A ciambra di Carignano
    -Chiamami col tuo nome di Guadagnino
    -Dogman di Garrone
    -volevo di Opzetek
    -Volevo nascondermi di Diritti
    -E' stata la mano di Dio di Sorrentino.
    E tutti insieme avranno incassato poco più di una decina di milioni di euro!
    Il problema in Italia è il pubblico Italiano che ama la merda.... Perché non si spiega che un solo film di quel deficiente di Zalone incassa quanti i migliori film italiani degli ultimi 10 anni.

  • @gionah
    @gionah ปีที่แล้ว +3

    Vedi Sve, hai ragione, se il cinema in Italia muore c'è anche la colpa mia e di altri che il cinema italiano lo snobbiamo a prescindere. Francamente mi sono rotto anche dei cinecomics americani, quindi, probabilmente, non vedrò nemmeno film americani al cinema. Anzi, a pensarci bene non andrò proprio al cinema. Credo che il discorso sia più ampio che dare la colpa alle piattaforme o alle serie televisive, semplicemente non mi viene più voglia di andare al cinema a guardarmi un film.

    • @florixc
      @florixc ปีที่แล้ว

      Boicotto pure io la roba americana

  • @danielemei4197
    @danielemei4197 ปีที่แล้ว +1

    L’audio rimbomba e la musichetta sotto oltre che fa cagare da disturbo, sono riuscito a capire che sono d’accordo 😂

  • @davideborchini6874
    @davideborchini6874 ปีที่แล้ว +1

    Analisi perfetta e sacrosanta, l'unica cosa che mi vien da dire è che la fine del cinema che va diventato sempre più fenomeno di nicchia (se vogliamo sta avendo una parabola simile a quella del teatro) mi sembra una prospettiva molto legata alla situazione italiana, mentre in altre parti del mondo e nell'Europa orientale ci sono svariati esempi di nuovo cinema. La morte del cinema mi sembra in atto più qui che in altre parti del mondo.

  • @danielepratirisponde42
    @danielepratirisponde42 ปีที่แล้ว +1

    Tutto condivisibile, arguto e in qualche modo anche generatore di entusiasmo e speranza. Poi nell'inserzione pubblicitaria vedi Scamarcio che fa Caravaggio. Ciao.

    • @hofattoanchecosebuone8289
      @hofattoanchecosebuone8289 ปีที่แล้ว +1

      Ho fatto l'errore di cercare "Scamarcio Caravaggio". Adesso ho solo voglia di cavarmi gli occhi con un taglia unghie. La mia vita era immensamente migliore 1 minuto fa.

    • @danielepratirisponde42
      @danielepratirisponde42 ปีที่แล้ว

      @@hofattoanchecosebuone8289 mi dispiace caro, ma ora siamo insieme nel dolore;-)

  • @umbertoortolani581
    @umbertoortolani581 ปีที่แล้ว

    Io non aspettavo altro che una serie del genere e chi meglio di svevo

  • @migliohw
    @migliohw ปีที่แล้ว +6

    Dalle mie parti il biglietto si aggira sui 10€. Per di più il cinema più vicino (decente) è a 40 minuti di macchina.
    Io ci andrei volentieri al cinema, ma a questi prezzi mi conviene vederlo a casa su OLED e home theatre.
    Questione Serie TV in totale disaccordo. Esistono molti prodotti impegnati di elevata qualità, basti pensare a BrBa o alla serie tedesca Dark, ma potrei elencarne decine per confutare la tua tesi sulla lobotomizzazione.

  • @IceStark
    @IceStark ปีที่แล้ว

    Daje! Ho donato! Così per una volta possiamo criticare il tuo prodotto e non sentirti criticare quello di altri!

  • @MadYunie00
    @MadYunie00 ปีที่แล้ว +13

    Non ricordo se hai parlato del problema della distribuzione in Italia, perché al netto del fatto che la crisi non riguarda solo noi, qui i pochi film "non televisivi" che produciamo letteralmente non hanno una distribuzione. Io seguo sempre Venezia e puntualmente aspetto l'autunno per vedere in sala i film in concorso e non, ma finisce sempre che la visione è permessa da qualche piattaforma streaming mesi dopo. Prendi Margini, piccola produzione italiana fuori concorso che ha avuto recensioni entusiaste (poche, non era un titolo famoso). È uscito credo in 10 sale in tutta Italia, forse una al Sud, per meno di una settimana. Qual è il senso di tutto ciò? A che serve produrre un film, a quanto pare fatto bene, presentarlo a Venezia e poi scordarsene e farlo scordare anche ai pochi interessati? Ed è così ogni anno.

    • @fanciot
      @fanciot 11 หลายเดือนก่อน +1

      è proprio così, hai evidenziato benissimo tutta l'irrazionalità dl sistema distributivo italiano

  • @andreadargenio8474
    @andreadargenio8474 ปีที่แล้ว +6

    Parlando con le persone, non solo ventenni, ci si rende conto che le piattaforme di streaming hanno vinto perché più comode e più dinamiche. Perché andare a vedere una commedia in un maxischermo? Perché perdere ore, prendere freddo? Questo mi sento dire. E per questo i marvel resistono, perché nel loro caso, sì, il maxischermo cinematografico è considerato un vantaggio per gli effetti speciali.

  • @MaurizioCordopatri
    @MaurizioCordopatri ปีที่แล้ว +1

    Interessante il discorso, e apre a molte discussioni, ma il tutto rimane molto soggettivo da una sua visione di cinema. Va preso (come tutto del resto) con le pinze.

  • @peppinobenincasa
    @peppinobenincasa ปีที่แล้ว +63

    Sarebbe interessante sapere la tua sul perché film come "Veloce come il vento" e "Lo chiamavano Jeeg Robot" non hanno creato filoni. In un'industria sana se un film ha successo dovrebbe creare degli emuli, come fu per esempio ai tempi per i film di Dario Argento. Il cinema di genere italiano del 21° secolo non riesce a ricreare l'industria.

    • @fulvioscognamiglio1903
      @fulvioscognamiglio1903 ปีที่แล้ว +13

      Veloce come il vento ha incassato 2,4 milioni ed e' arrivato 71esimo al box office. Ora chiamarlo successo mi sembra quantomeno incauto. Stessa cosa per Lo Chiamavnao Jeeg Robot che alla fine ha incassato "solo" 5 milioni, mica 15-20

    • @marcofabiomedici9681
      @marcofabiomedici9681 ปีที่แล้ว +1

      Lo chiamavono jeed robot ha avuto un seguito "freaks out" e non è andata bene

    • @peppinobenincasa
      @peppinobenincasa ปีที่แล้ว +11

      @@marcofabiomedici9681 Non è un seguito, è un altro film del regista

    • @peppinobenincasa
      @peppinobenincasa ปีที่แล้ว

      @@fulvioscognamiglio1903 E sono riusciti ad avere un minimo di successo all'estero?

    • @Be82Ro
      @Be82Ro ปีที่แล้ว +7

      Jeeg robot è una coattata mostruosa…

  • @alessandra6661
    @alessandra6661 ปีที่แล้ว +2

    Non vedevo l’ora!!!!

  • @88Kelevra88
    @88Kelevra88 ปีที่แล้ว +1

    Appena lasciato il mio tipeee. Spero di vedere il film.
    Ps: quello che si diranno questi 10 personaggi, se fossero dialoghi, anche, di critica al cinema non ci vedrei nulla di sbagliato! anzi...alla Woody Allen di Manhattan.

  • @rosarioscapolatiello8968
    @rosarioscapolatiello8968 ปีที่แล้ว +3

    Svevo, poco prima di aprire questo video parlavo con mia moglie che in provincia di Venezia il martedì cinema a 3 euro. Un istante dopo ho detto: " ma a vedere cosa?"
    Ho 40 anni, dal primo videoregistratore avuto a 9 anni per le mani debbo al cinema una parte della mia cultura. I rari film che guardavo al cinema da bambino, l'attesa per anni di quello o quell'altro film dato alla TV, le prime tessere alla videoteca e gli ultimi spettacoli infrasettimanali delle 3 sale che avevo sotto casa ( 3!!!!).
    Una vera passione.
    Si rompe qualcosa sul finire degli anni 10. Ultimo film visto in sala Baaria, un film orribile senza capa ne coda con un continuo susseguirsi di scene atte solo ad infilare attori in malora. Ringrazio Dio di non essere mai entrato nella spirale lobotomica delle serie che hanno 10 stagioni in un anno ecc ecc, Marvel non so nemmeno cosa sia. Netflix non mi avrà mai. Ecc ecc ecc.
    C'è un vuoto nella mia sfera culturale che è ormai orfana.
    Ho smesso di guardare la TV da 5 anni e quando ne trovo una accesa da qualche parte mi sembra la fiera del vuoto e del finto.
    Però resto incollato ai tuoi video e simili con avidità è un mondo sulla via del tramonto e nuove albe non ce ne saranno.
    Peccato, il cinema mi ha dato talmente tanto che non può non dispiacermi tale fine.
    Mai più un "ultimo bacio" o un" il miglio verde " ecc ecc
    Mi consolo con i film di Elio Petri con Gian Maria Volonté.
    Soluzioni non ne vedo ma ti auguro il meglio

  • @alessandrobombace2100
    @alessandrobombace2100 ปีที่แล้ว +2

    Al saluto di Mastroianni ho pianto.
    Grazie per questi video.

  • @MarkusBenedictly
    @MarkusBenedictly ปีที่แล้ว +23

    C’è una cosa sbagliata detta in questo video: anche se ci sono film ambientati in varie regioni italiane, dalla Sicilia all’Alto Adige, gli attori sono spesso ‘romani’ nel senso che parlano con l’accento romanesco, o comunque afferente a quella sonorità, causando a volte involontari effetti comici (vedi la serie Curon di Netflix ad esempio).

    • @mannycalavera81
      @mannycalavera81 ปีที่แล้ว +2

      Ma non é vera secondo me sta cosa. Le commedie all’italiana sono così tante che trovi ogni genere di personaggio(non solo il romano) Poi anche se fosse … non sarebbe quello il problema. Il problema come si dice nel video é la quantità ( smisurata) e la qualità (scadente) delle commedie.

    • @fabiosilingardi7510
      @fabiosilingardi7510 ปีที่แล้ว +4

      Il problema a monte non è l'origine romana degli attori, ma il fatto che essi non sanno fare dizione e non sono quindi capaci di mascherare il loro accento natio a seconda del contesto del film.
      Un bravo attore romano di nascita come Elio Germano riesce ad esempio a offrire ottime performance nei suoi film imitando l'accento veneto, romagnolo e via dicendo, mentre nel caso di Curon abbiamo pessimi attori che non sanno smarcarsi dal loro accento romano nonostante il contesto del film.

    • @toffonardi7037
      @toffonardi7037 ปีที่แล้ว +1

      se penso che hanno fatto diventare romano anche de andrè...

    • @edoardopulcini9432
      @edoardopulcini9432 ปีที่แล้ว

      Hai ragione su molti punti, anche se a mio parere il problema è ancora il presentare un determinato dialetto o cadenza come comica/cattiva/poetica per ridurre il personaggio ad una macchietta, almeno nelle piccole produzioni nazionali. Il siciliano pseudo mafioso parla con un finto accento (da spot della Birra Messina, Madonna che nervi) o il Marchigiano (che da Ascolano fa proprio malissimo, visto che ci sono 5 e passa dialetti per 5 provincie così come per ogni regione) che fa l'ignorante provinciale. Stiamo messi meglio di 20 anni fa, ma c'è margine di miglioramento

  • @Astronometric
    @Astronometric ปีที่แล้ว +33

    Concordo su tutto tranne che sue due punti. Il primo è quello economico: Svevo non so dove hai preso i tuoi dati ma un biglietto per un multisala a Roma sta intorno ai 9 euro per uno spettacolo serale. I biglietti costano meno in altre fasce orarie ma quelle sono le ore in cui un adulto che lavora può andare al cinema. Io ad esempio abito in periferia, non ho cinema vicini e devo per forza prendere la macchina o farmi un’ora di mezzi pubblici per andare in una sala in centro e altrettanto tempo poi rientrare a casa. Forse il costo dei biglietti non si sarà alzato ma lo ha fatto il costo della vita, con stipendi che sono invece rimasti uguali con la disoccupazione sempre più galoppante. Il cinema rimane un bene di lusso e i beni di lusso sono i primi che la gente smette di usufruire se le finanze non possono sostenerli. Il secondo è riguardo l’idea che una serie Tv o streaming che inizi senza avere un finale o una struttura e direzione ben definita debba essere considerato un minus rispetto al media del film o di un qualsiasi altro mezzo narrativo autoconclusivo. La serialità in arte esiste da sempre, dalle ballate dei bardi antichi fino ad arrivare ai grandi romanzi d’appendice del 1800 e 1900 o agli stessi fumetti che oggi fanno da materiale sorgente per tanti film (che nel 90% dei casi non riescono ad esprimere, tipo Thor Love&Thunder che ha preso alcune delle storie piú belle di Thor e le ha massacrate). Io lo so benissimo che il tuo è un messaggio provocatorio e che non ce l’hai con le serie TV, ma attento che quello che dici può essere facilmente frainteso ed usato per alimentare altre controversie sterili e dannose.

    • @PatirroHenry
      @PatirroHenry ปีที่แล้ว +1

      Ma quel multisala non offre altre possibilità o abbonamenti? The Space per esempio ha la ricarica da 30€ che si traduce in 5 posti occupabili (che possono essere 5 film oppure anche posti per la stessa sala). È vero che devi sborsare 30€ tutti insieme, ma sarebbero comunque 6€ a film/posto. A me viene molto comodo per uscire con amici!

    • @mosci68
      @mosci68 ปีที่แล้ว

      Fra l'altro le serie tv sono sempre esistite. Forse meno sofisticate ma ci sono da sempre.

    • @STILLROLLINGFILMS
      @STILLROLLINGFILMS ปีที่แล้ว +1

      9, 10 o anche 15€ una volta alla settimana sono una cifra che chiunque abbia un lavoro può permettersi. Il costo del biglietto non è una scusa, io non vado più al cinema perché non me va. Un film in sala me lo ritrovo a un certo punto in streaming e me lo godo di più sul divano di casa con una pizza.

    • @mosci68
      @mosci68 ปีที่แล้ว +1

      @@STILLROLLINGFILMS non consideri che magari lo stipendio non possa essere astronomico e che la spesa vada moltiplicata magari per 4?

    • @STILLROLLINGFILMS
      @STILLROLLINGFILMS ปีที่แล้ว

      @@mosci68 ho scritto quel commento pensando ai miei coetanei, magari single ma non per forza, che lavorano ed escono nel fine settimana bevendosi ben più del costo del biglietto. Non c'è niente di male ovviamente ma sono scelte, per me ti bevi due birre di meno e hai coperto il costo. Ma anche in una famiglia di 4 persone, dove ormai praticamente sempre lavorano entrambi i genitori, a 10€ a biglietto 40€ in 2 non sono una spesa folle, magari non sarà una volta alla settimana, ma una/due al mese sì. Secondo me il punto è che sono proprio cambiate le priorità.

  • @Dr.Kananga
    @Dr.Kananga ปีที่แล้ว +1

    In Canada per 12 stagioni Trailer Park Boys è andato in onda con grande successo. Un mockumentary comico di bassa produzione, molto bassa, che narra la vita di tre amici e le loro trovate per tirare su del denaro in qualsiasi modo, finendo sempre nei guai con tutti. È semplice, popolare, costa poco realizzarlo, ma come formula funziona e questo non riesce ad entrare nelle teste dei produttori i quali cercano sempre di creare il prossimo blockbuster. Il cinema deve essere semplice, ma soprattutto umile nelle sue pretese di produzione, come quando ci si leva la scarpe per entrare nel tempio.

  • @gioiamas3328
    @gioiamas3328 ปีที่แล้ว +4

    Caspita, ti ho appena scoperto e ho apprezzato molto questi 3 video sulla morte del cinema italiano. Personalmente, amo le piccole produzioni senza attori eclatanti o famosi che però, sono spesso infinitamente più bravi dei soliti blasonati. Vorrei sostenere il tuo progetto ma, lo ammetto, la tua romanità mi preoccupa perché, te lo confermo, la parlata è davvero troppo preponderante nel nostro povero cinema e l'idea di 10 romani in una stanza che discutono mi fa rabbrividire. Però la storia non è male e tu mi sembri una persona molto intelligente (cosa rara oggi) che, quindi, va incoraggiata 🙂

    • @roccosfondo8748
      @roccosfondo8748 ปีที่แล้ว +1

      Più che 10 romani direi 10 borgatari... I romani che si vedono nei film oggi non sono dei Sordi o dei Verdone

    • @thekyuwa
      @thekyuwa ปีที่แล้ว +2

      Nel lungometraggio parleranno francese, perchè Svè ama la Francia, come ha sempre ribadito nella sua serie Ritals.

    • @gioiamas3328
      @gioiamas3328 ปีที่แล้ว +2

      @@thekyuwa Bello, 10 borgatari romani che parlano francese, da non perdere!!! 😂😂😂

  • @stelladargento6422
    @stelladargento6422 ปีที่แล้ว +1

    Video molto illuminante: spero che lo veda mio nipote Matteo !!!

  • @Giuseppe.Ardita
    @Giuseppe.Ardita ปีที่แล้ว

    Posso aiutarti con il materiale da cinema è il mio tempo… complimenti 😉

  • @thekyuwa
    @thekyuwa ปีที่แล้ว

    Già raccolti 15k.
    Complimenti Svè, dacci dentro.

  • @germanogarau6378
    @germanogarau6378 ปีที่แล้ว

    Bellissimo video, assolutamente in linea con i precedenti. Per quel che può servire io chino il capo, faccio le sopracciglia a pagoda e ammetto tristemente d'essere parte di questo inesorabile tracollo. Forse una possibile soluzione, almeno da parte nostra, sarebbe di cambiare atteggiamento, andarci un po' più spesso a 'sto maledetto cinema, e incazzarsi. Incazzarsi davvero quando un film è brutto e farlo sapere e premiare quelli che meritano, la rete ha questo potere.

  • @MrFranbu67
    @MrFranbu67 ปีที่แล้ว +12

    pensa che io da 55enne ancora da ragazzino potevo andare al cinema allo spettacolo delle 4 del pomeriggio e restare dentro il cinema a vedere il film 3-4 volte di fila...

    • @XZellTheBest
      @XZellTheBest ปีที่แล้ว +8

      eh, prima di piangere sti stronzi dei cinema, pensassero a quanto hanno reso asettico, mortuario, mercificato e inappetibile un luogo che è stato per generazioni una seconda casa.
      Ora vai e ti tracanni i popcorn solo perché altrimenti per sopravvivere ai 30 minuti di pubblicità, ti devi amputare una gamba.

    • @ilmelangolo
      @ilmelangolo ปีที่แล้ว +1

      @@XZellTheBest verissimo!

  • @fcojmado
    @fcojmado ปีที่แล้ว +2

    Mi stavo quasi preoccupando perchè non vedevo più il pixel bruciato a mezza altezza leggermente sulla sinistra... poi ho esteso il video a tutto schermo e... bang! Ecco li il marchio di fabbrica. A parte gli scherzi, analisi precisa, come ciha abituato Svevo. Grande!

    • @thekyuwa
      @thekyuwa ปีที่แล้ว +1

      Ora che me l'hai fatto notare non potrò più non vederlo.
      Mi hai rovinato la vita.

  • @SamHoorayy
    @SamHoorayy ปีที่แล้ว +15

    Ciao Svevo! Da amante del cinema non posso che essere contentissimo per questi tuoi video, sei veramente il meglio. Una piccola riflessione non richiesta: sono d'accordo praticamente su tutto, tranne che sulla tua disamina sulle serie TV, che ho trovato veramente troppo limitata.
    E' VERISSIMO il fatto che gran parte delle serie sono legate a doppio filo alla risposta del pubblico, e ciò non può che rappresentare la morte dell'arte e del concetto stesso di libertà creativa; però c'è un però: di prodotti coraggiosi, irriverenti, rivoluzionari, e soprattutto pensati dal primo all'ultimo secondo ce ne sono anche in questo mondo, e il capolavoro che mostrava lo schermo del portatile dietro di te è forse l'esempio massimo.
    Ciò in cui secondo me il tuo ragionamento scricchiola è l'idea che le serie Tv siano figlie dirette del lungometraggio cinematografico. Non è così, ormai non sono nemmeno parenti. La serie TV non è un'alternativa pop al cinema, è proprio un altro insieme, un altro sport, un'altra arte. E' n'altra robba.
    Serie come The Office, Narcos, o la stessa Breaking Bad NON POSSONO CHE ESSERE un prodotto seriale (e la loro grandezza sta proprio in questo), perché la storia che gli autori volevano raccontare trovava la sua maggior espressione nella serialità, e non nel cinema, non nel teatro, non nella musica, non nella scultura, o in qualsiasi altro contesto artistico. Cambiando ambito artistico e prendendo come esempio quello dei videogiochi, titoli come Undertale, Minecraft, The Vanishing of Ethan Carter, non possono che essere videogiochi, perché il tipo di emozioni che vogliono trasmettere si incastra perfettamente in quel mondo e in quel contesto artistico.
    Spero di essermi spiegato al meglio! 💜

    • @SamHoorayy
      @SamHoorayy ปีที่แล้ว +4

      Sottoscrivo in pieno invece il discorso legato al ruolo dei servizi di streaming, stiamo andando verso una deriva del "cinema fast food" dove ci si ingozza di roba senza neanche pretendere che abbia del sapore.

    • @michelasartini1134
      @michelasartini1134 ปีที่แล้ว +4

      Penso che qui si voglia sottolineare il cambiamento nei 'rapporti di forza' tra serie tv e streaming. Da quando si sono diffuse le televisioni la serie televisiva è sempre stata appaiata al cinema solo che spesso aveva costi produttivi più 'teatrali' che cinematografici, in questo senso forse le serie di sono 'cinematizzate' come tipo di linguaggio, costi, trame sfruttando dalla loro uno schema narrativo 'lungo' che valica la capacità di sintesi del linguaggio cinematografico. Inoltre la serie è più adatta all'epoca dello streaming e del 'vedo tutto quando voglio', per la sua continuità e per l'output mediale che ha (le piattaforme). Un film invece ha ancora bisogno della sala perchè la fotografia, il suono sono pensati per quella fruizione lì, non per la cameretta (almeno non i cinepanettoni ecco). Quindi penso che se il pubblico si 'abitua' allo standard della serie per il cinema è davvero finita, almeno sul breve termine.Il cinema è anche un luogo sociale, integrato sul territorio, crea comunità. Con la serie crei (al massimo) un forum online o una serata in 3 sul divano, non proprio la stessa cosa. ;)

    • @SamHoorayy
      @SamHoorayy ปีที่แล้ว +3

      @@michelasartini1134 sono d'accordo, e infatti non é un caso che Breaking Bad sia nata e pensata per una distribuzione televisiva a cadenza settimanale, visto che uscì quando ancora non c'erano servizi di streaming!
      La cosa interessante vedere quello che sta facendo la Marvel al cinema, ovvero proporre un casino di film all'anno che si ricollegano in un grande puzzle, con trame che si intersecano e personaggi di film inizialmente diversi che si incontrano. Stanno di fatto "serietvizzando" anche il cinema, e credo che il segreto del loro successo sia soprattutto questo.

    • @michelasartini1134
      @michelasartini1134 ปีที่แล้ว +3

      @@SamHoorayy è infatti questo il punto quando dico rapporti di forza. prima serie tv e film erano due canali diversi e completamente separati. Ora no, ora è la serie che detta le regole al cinema e può essere che sia 'una stagione', in cui il cinema dopo la crisi degli ultimi decenni (vedi cinepanettoni etc) sembra aggrappata alla modaità seriale come boa di salvataggio.

    • @roccosfondo8748
      @roccosfondo8748 ปีที่แล้ว +1

      Purtroppo è semplicemente questione di tempo: in una serie puoi introdurre un personaggio, parlare della sua origine, dargli uno sviluppo, farlo interagire, etc.
      In un singolo lungometraggio non lo puoi fare se non in forma limitata.

  • @francescodigiorgio3584
    @francescodigiorgio3584 ปีที่แล้ว +2

    19:49 minuti di applausi! 👏

  • @josefk8835
    @josefk8835 ปีที่แล้ว

    Ciao Svevo, sono felice per la tua iniziativa e ho donato anche io una piccola somma per finanziare il tuo progetto. Da persona che ha lavorato nel settore non posso che concordare con le tue parole e drasticamente credo che il "ritorno" al cinema lo si avrà solo dopo il suo definitivo collasso. I soldi ricevuti fino ad ora tramite il crowfounding non colmeranno un'intera produzione, questo credo tu lo sappia, ma possono realisticamente rappresentare un buon inizio per ricevere altri finanziamenti. Un caro abbraccio e in bocca al lupo.

  • @WEOFFNDR
    @WEOFFNDR ปีที่แล้ว

    Video ineccepibile Sve, sulle serie tv hai completamente centrato il punto.

  • @gioiamas3328
    @gioiamas3328 ปีที่แล้ว

    Bravo Svevo, ce l'hai fatta! Ora attendiamo il capolavoro :-)

  • @fabiotrogu6178
    @fabiotrogu6178 ปีที่แล้ว +1

    E niente, sottoscrivo tutto quello che hai detto. Specie sul discorso dei cinecomics

  • @RomeTokyooneway
    @RomeTokyooneway ปีที่แล้ว +1

    Se si parla di cinema italiano tutto il discorso non fa una piega. Se si parla di cinema internazionale trovo che ci siano ancora dei bravi registi o dei bellissimi film, se si cerca bene e si ha la fortuna di trovare il sottotitolo in inglese (fatto bene). Le serie devono avere una fine ed un inizio ossia max 2 stagioni ,a mio parere, e non sostituiscono un bel film. Gia' dal titolo la tua opera mi attira, spero che si riuscira' ad arrivare presto alla cifra necessaria......ma poi noi che siamo all'estero dove la possiamo recuperare? Non ti dimenticare di noi!! In bocca al lupo.

  • @giuseppeciarlo9043
    @giuseppeciarlo9043 ปีที่แล้ว +5

    Le arti lo sport la salute la politica l'economia sono tutte io risultato delle idee che permeano la società in cui viviamo. Se le idee non sono buone niente sarà buono. Siamo in un epoca di decadenza e si vede in ogni ambito, dallo sport all'arte al cinema alla musica alla politica! Invertire la rotta sarà durissima poiché chi comanda oggi vuole questa decadenza e vuole la nostra ignoranza

    • @XZellTheBest
      @XZellTheBest ปีที่แล้ว

      bah, e se le cose belle si fossero spostate altrove, magari in ambiti su cui il vostro sguardo nemmeno si posa?

    • @giuseppeciarlo9043
      @giuseppeciarlo9043 ปีที่แล้ว

      @@XZellTheBest illuminami , dammi speranza. Dico davvero

  • @sassiacerbi3108
    @sassiacerbi3108 ปีที่แล้ว +7

    Vivo a Londra da qualche mese e lavoro in un cinema in centro, grande catena, settimana prossima esce Pantera Nera due e su 5 sale del cinema dove lavoro 4 lo proiettano e sono tutte sold out per i primi due giorni.
    Per andare a vedere Triangle of Sadness (vincitore della Palma d’oro) invece son dovuto andare in una delle loro sedi fuori città, l’unica sede che lo proietta.

    • @anrvrx
      @anrvrx ปีที่แล้ว +2

      Quello perche' la distribuzione di Triangle of Sadness ce l'ha una catena concorrente (Curzon). Ma ho visto che questa settimana sta venendo distribuito in molte piu' sale, forse lo vado a vedere stasera.

  • @junbird
    @junbird ปีที่แล้ว +2

    5:40 qui sono tanto, tanto d'accordo. Vorrei guardare più film italiani contemporanei, ma se non sono commedie di bassissima lega, sono americanate taroccate. Di queste ultime posso riconoscere alcuni meriti (spesso trasudano della passione e dell'entusiasmo degli autori e del cast), ma sembrano solo un modo molto costoso per urlare agli spettatori "VISTO? ANCHE NOI POSSIAMO FARE ESPLOSIONI, RAPINE E INVASIONI ALIENE!". Mancano sempre di una certa genuinità e sostanza artistica e culturale. C'è ancora questa strana idea che qualità = quello che fanno gli americani. Eppure Boris faceva ironia su questo tipo di mentalità ormai ben più di 10 anni fa.

  • @pamelachiara1489
    @pamelachiara1489 ปีที่แล้ว

    la musica messicana mi destabilizza ahah che contrasto meraviglioso!

  • @wallandbauf2678
    @wallandbauf2678 ปีที่แล้ว +1

    Contribuito al progetto..anche solo per retribuirti i video già visti e apprezzati su yt

  • @maxlucaz
    @maxlucaz ปีที่แล้ว +1

    Assa fa di svevo. Finalmente! ( traduco: lascia fare dio svevo, finalmente ti sei deciso)

  • @lucasoncin8602
    @lucasoncin8602 ปีที่แล้ว +4

    Io ho un abbonamento per una sala che fa cinema d' autore ogni giovedi. La sala è spesso piena. Se a questo si accostasse anche dei piccoli eventi (tipo dibattito, presentazione autore, ecc) pre o post proiezione, sarebbero eventi cultulari strepitosi.

  • @IlCinemaDentroDiTe
    @IlCinemaDentroDiTe ปีที่แล้ว +1

    La miglior serie italiana di sempre. Grazie.

  • @maebil
    @maebil ปีที่แล้ว

    Analisi sempre puntuale e ricca di spunti. In particolare concordo sulla critica italiana nello scopiazzare malamente produzioni estere (ma con budget ridotto). Ma la parte che mi trova ancor più d'accordo è che il cinema in generale pare essersi ''bloccato'' tra citazioni e rifugio in epoche passate, senza raccontare il presente.

  • @tizianascioni9
    @tizianascioni9 ปีที่แล้ว

    Ah Svevo che mi diventi serio, ahahahha! Grande Svevo, meno male ci sei anche te

  • @Be82Ro
    @Be82Ro ปีที่แล้ว

    Spero continuerai con le analisi, abbiamo bisogno di analisi ponderate e di riflessioni serie sul tema. Lo dico da quarantenne che appunto vede quasi annullarsi la cinefilia nelle generazioni più giovani che si stordiscono su Netflix.

  • @andinexyz7460
    @andinexyz7460 ปีที่แล้ว

    La tua riflessione sulle serie ha dato voce ad un pensiero che si stava insinuando in me da un po'. Quante belle serie potrebbero essere più belle se più brevi. Della quantità di serie che guardo solo pochissime non svaniscono nella dimenticanza. Quanto tempo perso a guardare storie poco interessanti...

  • @Crashpgl
    @Crashpgl ปีที่แล้ว

    Ho genuinamente esultato vedendo il video in bacheca
    Mo lo guardo

  • @gabrielxd1763
    @gabrielxd1763 ปีที่แล้ว

    Hai fatto gli ultimi 3 video solo per sponsorizzare il tuo film, cazzo mi hai convinto fratello 👊 spero che con i miei 18 anni potrò raccontare magari la rinascita ho gli ultimi anni del cinema italiano alle future generazioni 👀

  • @ivanariosto9187
    @ivanariosto9187 ปีที่แล้ว +1

    Grande svevo!!!

  • @yomoscuro
    @yomoscuro ปีที่แล้ว +8

    Ti attacchi alla deriva nostalgica del cinema auto-citazionista ma alla fine noto un certo apprezzamento per i vecchi “cinefili” “topi di videoteca” che signora mia si stava meglio quando si stava peggio.
    Chiaramente quello che dici è corretto ma la tua incapacità di trovare soluzioni è indicativa del fatto che forse una soluzione non c’è.
    Il cinema ha fatto il suo corso come l’ha fatta la radio, il teatro e altre forme d’arte che hanno pian piano esaurito il loro carburante.
    Parlo da studente di cinema che sta iniziando a lavorare in questo campo.
    Il cinema non sta morendo, si sta ridimensionando, si sta adattando e, secondo me, evolvendo, così come le sale. Basti pensare a realtà stupende come il Cinema Troisi, che ha capito a pieno cosa vuol dire fare esercizio adesso.
    Si sta cercando in tutti i modi di salvare un tipo di fruizione che semplicemente alla gente non interessa più; puoi provare quanto vuoi, ma se la gente in sala non ci vuole andare, non ci va.
    Il cinema italiano è ormai sepolto per una moltitudine di ragioni anche da te illustrate, ma in generale il cinema come medium punta di diamante è, da tempo, destinato a morire.
    Abbiamo tutti un telefono in cui fruiamo di contenuti audiovisivi in continuazione, abbiamo la possibilità di vedere film quando e come vogliamo. L’era d’oro di hollywood è arrivata non a caso in un periodo in cui non c’era la televisione e in cui il cinema era estremamente giovane. Se stavi vedendo contenuti audiovisivi voleva dire per forza che eri in una sala.
    Ora non è più così, bisogna accettarlo. Le sale “moriranno”? Pace.
    Rigetti la nostalgia? Allora rigettala in toto, accetta il cambiamento. Non avremo più i grandi budget per fare i grandi kolossal a macchinetta? Pace. Il cinema si adatta, è già troppo tempo che stiamo cercando di coprirci gli occhi.

    • @asterisco9035
      @asterisco9035 ปีที่แล้ว

      la soluzione esiste ed è la divulgazione cinematografica unita all'insegnamento del cinema (anzi, dell'insegnamento degli audiovisivi tout court). Se nessuno fa vedere ai giovani i grandi capolavori del passato e se nessuno insegna ai giovani la corretta fruizione di un'opera cinematografica, allora davvero dobbiamo arrenderci alla sconfitta. Ma la soluzione c'è e si chiama politica culturale seria che in questo Paese, purtroppo, non interessa né alle classe politica né alla maggioranza dei cittadini (e ovviamente le due cose sono collegate)

    • @yomoscuro
      @yomoscuro ปีที่แล้ว +4

      Ma in realtà quasi tutte le persone che si interessano al cinema i grandi capolavori del passato li guardano.
      Anzi è sopratutto grazie alle sataniche piattaforme cattive che molti possono riscoprire capolavori legalmente.
      Ma poi, qual è il modo corretto di fruire il cinema? Quando uscivano questi grandi capolavori del passato le persone che li guardavano sapevano come “guardarli correttamente”?
      Chiaramente no, sono epoche diverse con esigenze e usi diversi.
      Non esiste un modo corretto di fruire l’arte, non c’è nemmeno una definizione univoca di arte.
      Idolatrare i “grandi capolavoroni del passato” quando il cinema era bellissimo e fantastico e chissà perché tutti erano grandi cultori che apprezzavano il grande cinema e ora siamo tutti stupidi non ha senso perché non è così.
      Le esigenze cambiano, non possiamo costringere le persone a guardare film. I film ancora vengono ampiamente guardati, le piattaforme vanno a gonfie vele. Certo magari alle persone ora interessano più le serie, ci sono problemi? No.
      Bisogna inquadrare questa “crisi” in un quadro di declino fisiologico del cinema.
      È chiaro che l’interesse per la sala e per il film classicamente inteso vada in declino quando abbiamo i video, lo streaming, i videogiochi eccetera.
      “Divulgazione” e “Insegnamento del cinema”? Ma tipo nelle scuole?

    • @asterisco9035
      @asterisco9035 ปีที่แล้ว

      @@yomoscuro Il cinema è nato per il grande schermo. Non esiste un solo regista cinematografico che non pensi al proprio film per il grande schermo e per un’esperienza di visione collettiva in un luogo comune che è una sala. È questa la visione corretta: il cinema, un luogo in cui tu subisci passivamente l’opera senza poterla stoppare, insieme ad altre persone che non conosci, lontano dalla comfort zone che è il tuo divano, i tuoi parenti, il tuo smart tv. Il cinema ha un’importanza culturale e rinunciarci, oltre agli innumerevoli danni economici, sarebbe un grave errore culturale e umano. Altrimenti va a finire che vedere La Gioconda su Wikipedia sia la stessa cosa che vederla al Louvre. Posso studiare La Gioconda su Internet o sui Libri? Assolutamente sì, ma vederla al Louvre, in quel determinato punto del museo dove è stata messa per ben determinati motivi, con una illuminazione ben precisa, è un’altra cosa.
      E poi la sala non ha perso assolutamente fascino: se tu parli con i fan della Marvel, ti vengono a dire che un plus dell’amore che hanno provato per questa epopea è stata il poter ridere, esaltarsi, commuoversi al cinema insieme ad altre persone che condividevano con te un’esperienza. È questo il punto: al cinema vivi un’esperienza, bella o brutta che sia. A casa no. Puoi capire un film da casa? Sì. Ma in una sala è e resterà sempre un’altra cosa
      Decenni fa, la gente andava al cinema perché non c’era altro audiovisivo lontanamente paragonabile, non perché fosse appassionata o cultrice della materia. Oggi non è più così. Ma la sala antropologicamente non ha perso nulla, perché anche i giovanissimi hanno vissuto sulla loro pelle la bellezza di una sala strapiena per Infinity War. Il punto è questo: far capire alla gente che la sala è un punto a favore anche per un film non cinecomic. La sala è un punto a favore a prescindere. Anche una commedia tutta in una stanza senza effetti speciali ha bisogno della sala, non necessariamente il kolossal da 200 milioni.
      Ecco perché è fondamentale insistere sulla divulgazione (libri, video, contenuti su RaiPlay, qualsiasi cosa) e introdurre corsi di educazione alle immagini nelle scuole. Cavolo, la profezia di Videodrome di Cronenberg si è avverata, siamo bombardati continuamente da immagini e stimoli diversi, quanto ancora dobbiamo aspettare per insegnare ai giovani la forza (anche pericolosa) delle immagini? Capire le immagini è ormai un prerequisito fondamentale del cittadino contemporaneo.

    • @yomoscuro
      @yomoscuro ปีที่แล้ว +3

      Vedo solo un tentativo disperato di arrestare uno tsunami con le mani.
      Io spero che la sala non muoia, e secondo me non morirà. Ripeto che si ridimensionerà. Ce ne saranno di meno, magari più piccole o no non lo so, che manderanno quei film evento che appunto la gente vuole andare a vedere. È bellissimo vedere film enormi con la gente in sala ma se la gente volesse vedere anche gli altri film, più piccoli, autoriali o indipendenti in sala, ci andrebbe.
      Evidentemente non è così, io preferisco vedere i film a casa mia, da solo, mi concentro di più e mi sento più connesso con l’opera che sto guardando.
      È brutto? È triste? Ma assolutamente no. Anche quando si passava dal teatro al cinema i vecchi protestavano per le masse lobotomizzate in silenzio davanti a uno schermo luminoso senza attori in carne ed ossa vittima della tecnologia e tutte quelle menate lì. Ora quell’esperienza la si esalta come “esperienza sociale” quando stai 2 ore zitto al buio con persone che non conosci e che finito il film non vedrai probabilmente più.
      Il fatto che questa tua esigenza di divulgazione e “insegnamento ai giovani” che le “immagini sono importanti” (qualsiasi cosa voglia dire) arrivi guarda caso in un periodo di declino è indicativo.
      Prima nessuno “educava all’importanza delle immagini” eppure i capolavori uscivano, i cinema erano pieni, i soldi c’erano a vagonate.
      Il film è quello in sala e basta? Assurdo che si pensi una cosa del genere oggi.
      Il film è tante cose, quello in streaming, quello su youtube perfino. Tanti film sono su youtube, anche di grandi autori, siccome non sono in sala sono meno importanti o addirittura non film? Sisi.
      La tecnologia arriva sempre prontamente a ricordarci che tanti di quei muri che ci creiamo sono di carta.
      Se si pensa al film come al classico film in sala nato quando nessuna delle cose che hanno modificato la fruizione oggi esistevano allora si, il film è destinato a morire.
      Eppure l’industria va avanti, ma a fare cosa se le sale sono vuote? Evidentemente c’è altro che molti anziani non vogliono accettare. E intanto i giovani i film li guardano, si appassionano, ne parlano, li studiano, li scrivono, solo in forme diverse.

  • @emanueleparisi762
    @emanueleparisi762 ปีที่แล้ว +1

    Film storici, di fatti veri o di pagine importanti della storia..... è questo il genere che non tramonterà mai.
    Le sale sono destinate a chiudere a causa dei TV 8k e delle piattaforme...... ne sopravviverà giusto qualcuna in punti strategici.....

  • @riccardodavanzo1310
    @riccardodavanzo1310 ปีที่แล้ว +2

    Bella Svevo, come stai? Ottimo video! Ma una collaborazione con Fede Frusciante dove fate un escurso sul cinema italiano da ieri a oggi coi vostri consigli? Bella 🌀

  • @Arnarost
    @Arnarost ปีที่แล้ว

    Vedendo gli incassi dell'ultimo periodo mi sono venuti in mente proprio questi tuoi video: recentemente diversi film italiani hanno incassato bene o molto bene per quelli che sono i nostri standard: Il signore delle formiche e Dante sopra al milione di euro e così Il colibrì e La stranezza che possono addirittura superare i tre. Non è un cambio di tendenza ma è comunque un segnale da registrare.

    • @toffonardi7037
      @toffonardi7037 ปีที่แล้ว

      sì ma parliamo della soglia di un milione che è bassissima

    • @Arnarost
      @Arnarost ปีที่แล้ว

      @@toffonardi7037 qualcuno ha incassato anche più. Altri stanno andando bene in questi giorni. Poi sono daccordo con te che non è che incassino chissà cosa, ma fino a qualche mese fa neanche quello.

    • @toffonardi7037
      @toffonardi7037 ปีที่แล้ว

      @@Arnarost lo so io stesso andavo tantissimo al cinema per 2 anni quasi non ci sono andato, è uscito ben poco eh.....quest'anno si prospettano migliori uscite (parlo di film americani)

  • @UnCagliaritanoInSvezia
    @UnCagliaritanoInSvezia ปีที่แล้ว +1

    Finale spettacolare 😂😂😂😂

  • @sk1nj0b
    @sk1nj0b ปีที่แล้ว +1

    "Tranne la terza di Twin Peaks" perché parla esattamente di quel che parla questo video. Genio.

  • @near2899
    @near2899 ปีที่แล้ว +5

    Si oh 6,50 per un biglietto dove? Che ci vado subito. Da me in zona vanno dai 9,80 ai 12/13

  • @davide27111958
    @davide27111958 ปีที่แล้ว

    analisi profondissima e dettagliata

  • @vivalaalbe
    @vivalaalbe ปีที่แล้ว +2

    Come nei precedenti capitoli, hai concretizzato dei pensieri che avevo in testa sulla "settima arte". E ti dirò, avessi il famoso albero in giardino dove crescono i soldi, finanzierei oggi stesso "Gli ospiti" perché adoro sognare, ma anche solo sperare che prima o poi arrivi il principe azzurro a salvare una situazione italiana che oramai sembra difficile se non impossibile recuperare.
    Purtroppo non ho un giardino, ma onestamente voglio provare a sognare donando qualcosa, sperando di entrare a far parte di un piccolo ingranaggio che forse farà smuovere qualcosa di più grande.

  • @robertobifulco9144
    @robertobifulco9144 ปีที่แล้ว +2

    Video interessante manca però secondo un elemento importante che non consideri. L’evoluzione tecnologica porta oggi ad avere sempre più spesso sistemi a casa quasi degni del cinema. Se si aggiunge la rapidità con cui le pellicole arrivano sulle varia piattaforme, molti preferiscono aspettare qualche mese e godersi il film a casa.

    • @Arnarost
      @Arnarost ปีที่แล้ว

      Sistemi quasi degni del cinema? la miglior tv con il miglior impianto audio, a meno di spendere 15mila euro, non è neanche lontanamente paragonabile alla sala. Per non parlare di film pensati per la sala poi visti su pc e smartphone. Questa è un'altra delle leggende con cui si cerca di giustificare il fatto di non andare al cinema. Il problema è semmai quello che dici dopo e cioè la rapidità della presenza sulle piattaforme. Ma è tutto frutto del consumismo sfrenato e ossessivo-compulsivo di appagamento dell'immediato.

  • @matteomigliorini
    @matteomigliorini ปีที่แล้ว

    Concordo con te su molti aspetti, ma mancandomi le prime due parti non posso commentare ampiamente questo video.

  • @michelasartini1134
    @michelasartini1134 ปีที่แล้ว +1

    Ciao Svevo, molto bella questa trilogia, grazie!
    Volevo chiederti una cosa: farai/faresti una recensione di un prodotto americano seriale come 'The bear' (che ricorda molto l'approccio neorealistico della New Hollywood americana) e del film Il principe di Roma? Per quest'ultimo se continuerai con le recensioni a gocce di sangue temo dovrai munirti di svariati fazzoletti xD
    Ciao e in bocca al lupo per il film!

  • @jhonnydiamond
    @jhonnydiamond ปีที่แล้ว +3

    Da me il biglietto costa 8,50 € (sabato sera perchè su per la settimana non si ha tempo ) quindi molto più della media.

  • @0pus
    @0pus ปีที่แล้ว +1

    Quanto dici al min. 13:19 contiene in nuce il nodo di tutto, "il mezzo è il messaggio" (McLuhan - Gli strumenti del comunicare, 1967; vedi anno chiave pure de La società dello spettacolo, di Debord): prova a sbrogliarlo (è enorme ma netto), approfondisci bene nel prox capitolo (tutto lo scibile del crollo totale eco-antropico attuale risalta in arte, o nel suo tracollo anticipativo)...

  • @paoloinnocenti6438
    @paoloinnocenti6438 ปีที่แล้ว

    Io ho 29 anni e il cinema mi è sempre piaciuto molto, come i libri e i fumetti. Non sono mai stato un cinefilo ma di film ne ho visti secondo me tanti, sono d'accordo quando dici che i cinecomics sono spazzatura, le serie non riescono a prendermi proprio perché amando il cinema mi annoiano dopo qualche episodio (per i motivi di cui hai parlato). Mi mette malinconia tutto ciò che dici in questi video ma credo, come dici anche tu, che sia un processo irreversibile. Unica cosa che ti contesto è che non è vero che siete solo voi 40enni ad essere Stati cinefili, anche noi quasi 30enni che eravamo adolescenti coi primi streaming illegali e download su eMule andavamo tanto al cinema nell'adolescenza 😆. Vediamo come procederà questa situazione, intanto sono uno di quelli che non va quasi mai al cinema ora, perché non trovo gente che voglia andare, e anch'io mi stufo sinceramente... Peccato staremo a vedere

  • @holden6969
    @holden6969 ปีที่แล้ว +3

    Quindi è colpa di tutti. Colpa dei produttori grossi e dei produttori piccoli. È colpa del pubblico e delle piattaforme. Tutto questo discorso per chiedere i soldi per l’unico progetto che salverebbe il cinema, che non ti producono e che dovrebbero mettere al cinema? Non lo so Rick, mi sembra falso. Parlando da fruitore del cinema, che ci va almeno 52 volte l’anno di media più quello che vedo a casa, anche tramite le piattaforme, ti posso dire che, se vuoi vedere cinema che non sia statunitense, hai bisogno di cercare molto bene in giro i pochi cinema che danno certi film, in certi giorni e agli orari in cui riesci e in posti della città (nel mio esempio Roma) che non impongano 2h di tempo per raggiungerli. Se non vogliamo vedere i film USA o i Coreani & c. Allora diamo uno sguardo al cinema italiano, negli ultimi mesi abbiamo avuto film corali dove la sinistra si ingarbuglia su se stessa e non trova mai una quadra e vabbè, gialli i che scorreggia con i fantasmi in diverse epoche storiche e Placido che mette nello stesso film la ramazzotti e Scamarcio che fino a un mese fa faceva le scoregge pugliesi di design. Per il cinema “serio” abbiamo avuto ti mangio il cuore che per uscire hanno dovuto metterci la ragazza che porta al cinema la gente e la storia d’amore altrimenti un film così non usciva e un altro dove servillo è l’unico che fa tutte le parti, quasi come Favino, ma che le fa tutte uguali, solo con cappelli diversi. I film di genere sono il mostro della cripta che vabbè non so manco cosa dire… In conclusione di questo quadro, alla fine lo spettatore è responsabile di tutto, senza manco fare una distinzione tra chi si intrattiene con le serie tv che non sarebbe comunque mai pubblico del cinema di nessun tipo e mette la serie per non vedere la TV che o passa film dimmerda, programmi che costano 10 euro o programmi di infotaiment che se possibile rovinano quel poco che la politica potrebbe trasmettere a chi li guarda. Poi la ciliegina su questa torta storta è che arrivi tu che ci salvi col tuo progetto. Cominciate a divulgare per bene il cinema, a battervi perché Marzullo non parli più di cinema e a mettere gente che può far appassionare un pubblico in tv, sui giornali o nei social, comincia a fare rassegne ripensando il luogo cinema con delle rassegne o mettendoci cose non canoniche, poi pensa pure che per due anni le persone sono state disincentivate e terrorizzate ogni volta che usciva il discorso cinema/teatro sotto covid, dove per andare al cinema c’era il controllo militare. Quando hai risolto tutte queste questioni io ti do i soldi per il tuo progetto e ti do pure ragione

  • @spotlight5696
    @spotlight5696 ปีที่แล้ว +1

    300 serie tv in pochi anni trattate in modo totalmente acritico da schiere di influencers con nessuna competenza sull' argomento solo per un pugno di like, per cui l' ultima sarà migliore di quello che hai appena visto e l' ultima stagione migliore della penultima, insomma un vero inno al consumo visivo di uno spettatore senza qualità.