Ho già visto i teleruttori spiegati su altri canali, ma questo senza dubbio é il video più chiaro e fruibile di TH-cam Italia. La Chiarezza, il modo in cui viene esposto sono veramente ottimi❤ complimenti!
Ciao Freddy, grazie infinite per i complimenti, spero di farne sempre di migliori e chiari, proprio per come vorrei che li spiegassero a me :-) grazie ancora
Ciao Donatello, non posso che aggiungermi agli altri commenti positivi. Video che raggiunge perfettamente lo scopo per il quale è stato creato. Veramente notevole la tua padronanza con l'editing video e la creazione di schemi e e grafici. Un po' alla volta sto andando avanti con la creazione di una tettoia con 4kw di pannelli off grid. Grazie!
Caro Donatello, devo farti tanti complimenti per il modo con cui spieghi nei particolari tutti i vari collegamenti. Ritengo che le tue indicazioni e consigli, siano a prova di stupido, anche perchè sono eseguiti passo-passo e chiunque può realizzarli. Complimenti anche per cercare sempre soluzioni e componenti nuovi e innovativi. Attendo con molto interesse il prossimo video sulla prova di scambio dei vari tipi di ATS. Un caro saluto.👍👍
ciao Fabio, ti ringrazio tantissimo e sono contento di essere utile! Ti confesso che sto già montando il nuovo video, tanto avevo già sul banco il commutatore realizzato con questi contattori! Lo pubblicherò sicuramente la settimana prossima! Grazie ancora per il tuo gratificante intervento!
Ciao, ho usato il tuo schema e il tuo video per configurare i contattori, davvero ben fatto, in unica nota, sul Finder, non si vede dal video ma nello schema i fili a valle vanno nel primo e nel terzo contatto, ovvero NC e com, nello schema sembra secondo e terzo. Grazie mille e complimenti
Ciao Fabrizio, se.non ricordo male nello schema ho utilizzato l'immagine di un modello differente, infatti, non potendo modificare il video, inella descrizione e nello schema della cartella condivisa ho specificato i contatti da utilizzare e di controllare il.mpdello che verrà utilizzato . Grazie per i complimenti e un caro saluto ;-)
Ciao Donatello, seguendo i tuoi consigli, sono riuscito facilmente ad installare L'ATS. Sostituendo un ATS cinesino che Mi dava delle noie. La mia esigenza era un po' diversa dall'uso classico, la vorrei descrivere magari altri utenti possono trarre spunto. Io avervo l'esigenza di alimentare le prese di forza solo quando le batterie superavano una certa tensione e quando c'era il sole, pertanto sulla linea che aziona la bobina del contattore A, ho interposto un dry contact (che mi controlla la tensione minima e massima) in serie a questo ho continuato inserendo uno smart switch che ha la funzione di relè astronomico (modificato isolando il relè solo come contatto pulito) settandolo che chiude il contatto 2 ore e mezza dopo l'alba e 3 ore prima del tramonto, ( in modo di non stressare troppo le batterie) l'uscita di questo va ad alimentare sia il relè di interblocco che la bobina A. Tutto questo fa in modo che i carichi pesanti siano collegati dall'inverter (e non alla rete) solo quando sono soddisfatti i 2 criteri, del voltaggio e della presenza del sole. Il tutto funziona alla perfezione! Grazie per i tuoi consigli!
ciao Marco, grazie infinite a te per questa preziosa testimonianza che potrà essere utilie a chi ha esigenze similati, molto interesante, come si dice "il bisogno aguzza l'ingegno" ;-) grande, un saluto e buon anno
Ciao Donatello, grazie per i tuoi video, molto esaustivi. Volevo chiederti una info: Il quadro di scambio (ovvero con i teleruttori) è situato in terrazza, vicino inverter e quadro dc, quindi in caso di emergenza dovrei salire fino in terrazza per effettuare manovre di sgancio dell'energia elettrica. È possibile inserire nel tuo schema uno sganciatore o una serie di sezionatori che potrei inserire nel quadro d'ingresso a piano terra? Se si, dovrei mettere contatti aggiuntivi, relè o cos'altro accoppiabile ai teleruttori? Grazie per la tua sicura risposta.
Ciao Fabio, se non ho capito male vorresti avere la possibilità di staccare il lato inverter e passare a rete senza andare su in terrazza per effettuare questa operazione, se così fosse puoi farlo semplicemente utilizzando un Shelly che potresti comandare da remoto facendo passare per il suo contatto pulito la bobina del lato inverter. In questo modo se da inverter vuoi passare a rete ti basta interrompere il contatto dall'APP e non sentendo più la tensione il sistema girerà su rete. Abbiamo già affrontato una cosa simile per un altro amico che ha il tuo stesso nome! ;-) Fammi sapere, un saluto!
@@OFFGRIDfaidate grazie per la tua celere risposta. L'informazione che ti chiedevo non era di staccare il lato inverter, ma proprio di "disalimentare" tutta la casa, sia dal fotovoltaico sia dall'enel. Ovvero, se dovrei avere l'urgenza di effettuare una manovra di distacco "totale" dell'impianto di casa, vorrei mettere 2 sezionatori (alimentazione da Enel + alimentazione da inverter) che mi impediscano ai contattori di agganciare/sganciare i 2 circuiti.
Palesemente la soluzione più ovvia sarebbe di portare sino al piano terra l'uscita dei teleruttori e mettere un magnetotermico generale, ma poi dovrei risalire di nuovo al 3piano per alimentare i quadri di zona... quindi dovrei passare una doppia linea da 10mmq, impiegare tubi e riempire le scatole di fili montanti. Speravo in una soluzione meno invasiva e meno costosa (contatti a1+a2 aggiuntivi??)... Confido in una tua soluzione.
@@fabioelectronik ciao Fabio, in pratica vorresti interrompere l'erogazione in uscita dai contattori (indipendentemente dalla sorgente). Qui a casa ho da implementare una configurazione simile alla tua, salgo da casa verso il terrazzo, l'uscita dei miei contattori riscende verso casa e qui ho il suo interruttore per disalimentare casa e il pian terreno, mentre le utenze della terrazza sono distribuite su altri interruttori collegati all'uscita dei contattori. Nel tuo caso, vorresti avere un interruttore in casa per spegnere tutto, quindi si, dovresti scendere e risalire con dei cavi da 10 (io sto utilizzando i 6) la vedo dura ma sarebbe l'unica per staccare fisicamente il tutto da casa senza salire su, quindi fossi impossibilitato a fare una cosa del genere, in uscita dai contattori utilizzerei un contattore WiFi (Tuya Smart Home 63A). In questo modo staccherei il tutto dal cellulare, ovviamente se volessi riarmarlo dovrei comunque tenerlo alimentato, in questo caso dall'uscita inverter. Ultima "soluzione" sicuramente funzionante ma "accrocco": porterei giù (per poi tornare su) i due cavetti da 1/1mmq delle 2 bobine in 2 sezionatori. Fammi sapere. Un saluto
Ciao Donatello, ti ho appena conosciuto e sono rimasto entusiasta (ho subito messo un bel Like e attivato la campanella) per la tua pacata ed esaustiva spiegazione e un complimento speciale per la grafica! Ti volevo chiedere un consiglio ; per chi ha l'uscita dell'inverter già monofase (non bifasica) basterebbero dei contattori a due contatti anziché a tre? Grazie, seguirò con piacere i tuoi prossimi video!
Ciao Marco, grazie infinite per il tuo supporto! Certamente che puoi tralasciare la terra se il tuo inverter è già monofase ed utilizzare dei contattori a 2 poli, così risparmierai un po' di spazio! Il nuovo video dovrebbe uscire dopodomani! ;-) Un caro saluto e grazie ancora
Ciao Donatello, video top come sempre, Sarebbe stato anche bello verificare la commutazione dell'ats sotto un carico più importante come ad esempio una stufetta da 1000/2000 Watt e vedere se effettivamente si notano delle sfiammate sui contatti come alcuni dicono ma Forse è meglio evitare... ciao
ciao, in realtà questo tipo di test è in programma, ho preso anche un oscilloscopio per verificare in mS il tempo di scambio, ma ancora non me lo sono messo sotto per capire come funziona esattamente! :-) vorrei mettere questi dispositivi sotto torchio perchè secondo me le sfiammate ci potrebbero essere e se ciò possa portare al distacco di particelle che si attaccano sulla scocca in plastica potrebbe essere un problema perchè secondo me non sono materiali idonei alle sfiammate! :-) Un saluto
Buonasera una domanda non sarebbe meglio usare un contattore con due chiusi e due aperti facendo azionare la bobina dall'inverter in questo modo viene un cablaggio molto più semplice . Un saluto
ciao Marco, un classico contattore 2NC 2NO sarebbe più sempliceda gestire ma staremmo meno tranquilli dal punto di vista della sicurezza in quanto non avremmo quell'interblocco meccanico che separa fisicamente le due fonti presnte in questo tipo di contattori. Un caro saluto
Ciao Donatello ho acquistato tutto il materiale ma avrei un piccolo dubbio, se io volessi azionare la linea inverter solo quando le batterie raggiungono un certo voltaggio, attraverso il contatto pulito di un dry contact, quale filo dovrei interrompere? Quello della bobina del contattore A (inverter) ? Però mi rimarrebbe alimentato sempre il relè? Cioè in poche parole se io interrompo la bobina del contattore A cosa succede? Forse dovrei alimentatare il relè con la tensione dell'inverter che alimenta la bobina A passando attraverso il dry contact ? Che quando il dry contact chiude alimenti sia la bobina A che il relè? Ti ringrazio in anticipo!
Ciao Marco, ti rispondo di impeto :-) in realtà Carmine ha già fatto una cosa del genere ed ha interrotto il contatto dell'interruttore di accensione dell'inverter in base alla tensione della batteria per evitare che l'inverter resti acceso quando la batteria è bassa...credo che questa sia un'ottima soluzione... puoi dare un'occhiata a suo video sul canale "Carmine energia gratis", una bella idea che credo implementerò anch'io ... fammi sapere se per te questa soluzione può andare bene sennò ce la studiamo, un saluto
@@OFFGRIDfaidate grazie per la sollecita risposta, ma il mio intento non è quello. Quello che voglio fare io è di voler alimentare con l'inverter le prese di forza, lavatrice, forno ecc(che sono su una linea separata) ma questo lo voglio fare solo se le batterie hanno una certa capacità, lo sto già facendo con uno di quei ATS cinesi, (che però non mi danno molta fiducia) facendo interrompere al dry contact l'alimentazione della bobina inverter, in questo modo ATS commuta e le prese di forza vengono servite dalla rete, viceversa quando le batterie raggiungono il voltaggio prestabilito il dry contact chiude dando la priorità alla linea inverter di servire la forza. Il mio dubbio è dell'interblocco elettrico che se lo alimento direttamente dalla linea inverter (anche quando il dry contact stacca la bobina) essendo quando alimentato in posizione NA, non permetterebbe di alimentare la bobina della rete bloccando il sistema! È un po complicato da spiegare, spero di essere stato chiaro. Grazie
ciao Marco, se la tua problematica è mantenere acceso l'inverter ma interrompere l'uscita sull'ATS ti basta utilizzare il Dry Contact con uno dei cavi della bobina, in questo modo attiverai l'uscita dell'ATS quando la tua batteria avrà una certa tensione pur mantenendo l'inverter acceso. Spero sia quello che volevi ottenere! ;-) un saluto @@amlagnese
@@OFFGRIDfaidate quindi il relè di priorità non mi serve, basta interblocco meccanico e far dipendere la bobina della rete (B) dal contatto ausiliario NC del contattore inverter (A)?
ciao Marco, scusa ma stamattina ho letto ATS nel tuo messaggio e sono andato per default sulle bobine degli ATS. Ad ogni modo per i teleruttori dovrebbe funzionare allo stesso modo, lasci attiva la linea e interrompi l'alimentazione della bobina del lato Inverter con il Dry Contact. Per il resto, credo che potresti lasciare il tutto così com'è nello schema. Di solito faccio delle prove prima di rispondere ma al momento ho la batteria in carica da ieri oer il top-balance! Togliendo il relè di priorità potresti (ipotesi) avvertire che qualcosa non va dal tipico rumoraccio, quindi prova prima a interrompere la bobina, poi al limite fai una prova eliminando il relè, ovviamente facci sapere come va! ;-) Un saluto
Grazie Donatello spiegazione molto chiara ed efficiente. Mi piacerebbe sapere se installando degli interruttori differenziali si potrebbero avere dei problemi per la sicurezza. Grazie e buon lavoro
ciao Ampelio, i differenziali funzioneranno se hai l'uscita monofase, se metti il neutro a terra, quindi gestendo la rete in maniera separata per evitare di mettere a terra il neutro del gestore. Un caro saluto
Ottima spiegazione passo - passo come piace a me (e penso a tutti quelli che VOGLIONO imparare…) però ho una domanda: per gestire la priorità tra inverter e rete hai usato nel teleruttore inverter il contatto NC e se invece usavi il contatto NO, chiudendosi alla mancanza di corrente lato inverter, non permetteva l’attivazione della bobina del teleruttore rete?
ciao Roberto, grazie per i complimenti! ;-) In merito al tuo quesito ti confesso che c'ho pensato dopo il video e per una prossima carrellata di alternative ho preso anche un contattore 2NO 2NC, quindi proverò la tua proposta e vedremo cosa ne salterà fuori! Grazie
ciao, grazie per questo bel video.. una domanda da neofita: volevo acquistare dli Schneider poi ho visto i teleruttori ABB (quelli di Gianni) per i quali non serve il relè.. come mai? qual'è la differenza tra i due? grazie in anticipo ...
Ciao Paul, in realtà si tratta di due approci differenti, nel mio caso sto utilizzando dei contattori che controllano la presenza della tensione a 230V come un ATS, nell'esempio di Gianni invece viene controllata la tensione della batteria e, se ben ricordo, ad intervenire è invece il Dry Contact. Quindi sono due modi differenti di risolvere il problema ma alla fine il risultato è il medesimo... un csro saluto
Vorrei sostituire il mio ATS (economico) con questo sistema quindi mi sembra di capire che il relè diventa indispensabile anche con gli ABB ...@@OFFGRIDfaidate
beh per utilizzare lo schema di Gianni dovrai utilizzare il Dry Contact e monitorare la tesione della batteria... sicuramente ti consiglio di guardre entrambi i video e farti un'idea più precisa in base alle tue esigenze anche in termini di spzio di lavoro e modifiche all'impianto esistente. Un saluto.@@pauldivision
Grazie mille per il video, tutto molto chiaro e sembra molto più rassicurante degli ATS. Una domanda (che in realtà vale sia per i teleruttori che per gli ATS): ponendo che io abbia un FV da 2kW e l'impianto di casa richieda, ad un certo punto, 3kW, cosa accade? L'abbassamento di tensione lato inverter fa per caso commutare a rete?
ciao, grazie per i complimenti! In merito al tuo quesito se l'inverter, (spunto a parte) non sarà in grado di reggere quella richiesta, a seconda della situazione o la limiterà (possibile) o si spegnerà (shutdown, più probabile), quindi ci sarà di conseguenza il passaggio dell'ATS all'altra sorgente... non credo che il tuo inveter limiti la tensione, semmai agirà in uno dei due modi riportati o reggerà temporaneamente lo spunto per poi sedersi, si spera senza danni visto che dovrebbe essere usato all'80% circa della sua potenza (spunti a parte). Un saluto
Ciao Donatello complimenti per il video pulito e semplice da seguire, sai se Schneider ha questio tipo di teleruttori ma 3Fasi??? possibilmente che lavori in automatico
ciao Maurizio, il corrispettivo a 4 poli dovrebbe essere sicuramente quello denominato "Contattore TeSys LC1D - 4 poli - AC1 440V 40 A - 230 V AC" ... te lo inserisco nell'elenco dei prodotti utilizzati sotto il video. Grazie
@@mauriziobertola723 non in automatico, bisogna sempre cablarlo per trasformare i 2 contattori in 1 commutatore come illustrato in questo video... qualcosa di automatico, ma un bel po' di cavi bisogna comunque metterli, lo può fare un semplice ATS a 4 poli... per non avere troppi cavi dovendo collegare anche le bobine (del classico ATS) consiglio di utilizzare il GEYA riportato nel video ma a 4 poli che ha tutto all'interno e basta collegare semplicemente Inverter e Rete.
@@mauriziobertola723 sicuramente dei contattori a 4 poli come quelli che ho indicato (visto anche il marchio) saranno sicuramente più longevi di un ATS ... almeno si spera ;-)
Ciao Donatello, complimenti per il video like e iscrizione fatta😊 Bolevo sapere se a questo progetto si può mettere anche un commutatore manuale! Grazie e a presto!
ciao, se intendi avere un qualcosa che dalla sorgente primaria ti faccia passare manualmente alla secondaria...SI, puoi farlo interrompendo semplicemente la bobina di alimentazione della sorgente A oppure uno dei cavi di alimentazione della stessa sorgente (fase o neutro o entrambi) con un magnetotermico/sezionatore. Grazie per l'iscrizione, un caro saluto! ;-)
Grazie per il tuo video. Sono curioso di vedere il prossimo video. Io sono ancora in fase di studio e attendo la fine della bolla degli incentivi 110% (prevedo primavera 2024, i prezzi già stanno scendendo). Nel frattempo mi informo. Al termine delle tue sperimentazioni, però sbilanciati un pò dicendo dal tuo punto di vista qual'è il sistema più "sicuro". Un saluto e grazie
ciao Marco, il prossimo video chiarirà il dubbio di tanti in fase di scambio, quegli spegnimenti della lampada fanno pensare effettivamente... ma onestamente ero dubbioso anch'io... settimana prossima ci toglieremo questo interrogativo definitivamente... nel video del montaggio del "quadro ATS" dovrò per forza scegliere uno di quei 4 dispositivi, vorrei solo capire ancora se a livello di "calore generato" siamo sullo stesso livello, credo che farò qualche prova con tester di temperatura e termocamera! :-) un saluto e grazie per il tuo intervento!
Grazie per la guida, i due contattori Schneider uniti funzionano, però su uno dei due noto una temperatura di 40-50 gradi che mi sembra eccessiva, nonostante il carico sia di appena 150 Wh, è normale? Si scalda nella parte in basso, dove immagino ci sia la bobina, soprattutto sulla parte dove sono connessi i due contattori.
Ciao, il mio contattore relativo alla parte fotovoltaica è attivo da tantissimi giorni, l'ho appena misurato ed era a più di 60 gradi, quindi credo sia abbastanza normale perché la bobina è sempre sotto tensione.Un caro saluto
@@gabrielef.6663 quella dell'ATS non rimane sotto tensione ma ha i suoi problemi non trascurabili... per il resto penso anch'io che sarebbe il caso di pensare a qualcosa con dei relè passo passo... vedremo. Un caro saluto
Vorrei vedere dopo il collegamento delle stringhe quale potenza usarre il portafusibile quale potenza del magnetoterapia termico quale potenza per lo scaricatore e per la bobina di lancio come trovare questi valori prima di acquistare i suddetti prodotti per il box grazie per la risposta florido
ciao Florido, in merito a questo video posso dirti che per le bobine dei contattori/ATS puoi utilizzare dei fusibili da 0,5A-1A-2A, vanno più che bene. I magnetotermici vanno dimensionati in base al tuo impianto, in particolare quelli in entrata in base alla potenza che puoi assorbire dall'Inverter e dalla Rete, in uscita in base a quello più alto dei due, ma andrebbe tutto dimensionato anche in base ai cavi che arrivano e che ripartono, quindi non c'è una regola assoluta in questo senso, è tutto molto relativo in base alla situazione. In casa uso degli scaricatori per la corrente AC da 600V. Se invece parliamo di StringBox, nel mio caso le bobine di lancio sono da 12V, collegate a 2 magnetotermici (uno per ogni stringa) da 63A (sovradimensionati, faranno da interruttori in combinazione con le bobine), gli scaricatori DC da 1000V 20-40kA. Ovviamente questi componenti vanno bene per questo mio impianto, ma posso dirti che per i fusibili (se intendi dei fusibili per la batteria/regolatori/inverter) ho calcolato un 15-20% di tolleranza, più precisamente se hai un assorbimento di 52A (ad esempio) prenderai un fusibile da 60A, quindi arrotondando allo step successivo. Volendo, stessa cosa per i magnetotermici. La bobina di lancio la scegli in base alla sua tensione di alimentazione (la mia verrà alimentata a 12V, quindi dalla quarta cella), per gli scaricatori meglio stare "larghi", non ha senso prenderli a 600V visto il prezzo. Non ho ben capito se ti riferissi a questo video (quindi al quadro ATS) o al quadro StringBox o se la tua fosse una domanda in generale, se invece hai delle domande molto specifiche su un quadro in particolare fammi sapere. Un caro saluto,
ciao Michele, l'interblocco, come indicato nell'elenco prodotti in descrizione con relativi link, va acquistato a parte, costa una sciocchezza ma è bene non scordarsene. Un caro saluto
Ciao, è un bel quesito che mi accende tante lampadine e curiosità :-) credo sia fattibile ma, pensandoci al volo, il sonoff dovrebbe essere alimentato da una delle due fonti, mi viene in mente che potrebbe essere alimentato dalla rete, quella "sempre" presente, che all'occorrenza potrebbe spegnere o riaccendere la sorgente inverter... grazie ancora per i complimenti e per questo nuovo spunto di riflessione!
@@OFFGRIDfaidateio ho un impianto offgrid con ATS da poco smontato per sostituirlo con un commutatore manuale. Ma sto pensando di montare un ATS con teleruttori come nel tuo caso. Ad ogni modo il sonoff dovrebbe essere sempre alimentato con l'uscita 220v dal sistema ed in più dovrebbe essere modificato (a contatto pulito) tagliando la pista al suo interno e facendo sì che gestisca solo un cavo per esempio: la fase.. si ma quale cavo fase collegato al sistema dei due contattori? In teoria dovrebbe essere quello prioritario che va sul relè Finder ? 🤔
@@scarafaggio84 se ho capito bene quello che intendi, credo basti interrompere il neutro in ingresso nella bobina del contattore lato Inverter, interrompendola dal SonOff aprirà i contatti e passerà a rete che cmq alimenta il SonOff... che ne dici?
@@OFFGRIDfaidate all'alimentazione inverter lato AC con Enel già ho un contattore ed un sonoff modificato che da remoto accendo e spengo l'ingresso AC all'inverter voltronic. Discorso che facevo io era se si può aggiungere un secondo sonoff per gestire le due priorità A e B del tuo sistema dei due teleruttori.. per fare in modo che da remoto se in caso di mal tempo si invia il comando tramite sonoff e l'impiainto baypassa da priorità A (FV) a priorità B (Gestore Enel). Se lato AC all'inverter era già scollegato. Nel mio caso si spegne anche l'inverter e la casa va solo tramite gestore Enel.
@@OFFGRIDfaidate si anche in questo caso agendo direttamente sulla bobina del contattore lato AC che alimenta l'inverter. Si spegne l'inverter e in automatico baypassa Da A a B. Giusto..
Ciao Marco, per farli entrare in un normale quadro elettrico in modo ottimale è quasi sempre necessario dedicare un pezzo della barra din tagliandola e abbassando sul fondo, io lo farò in un prossimo video in cui andrò ad assemblea i quadri elettrici. Un saluto
riciao Marco, volevo segnalrti che una soluzione più pulita sarebbe quella di avvitare la barra DIN sotto i montati laterali anzichè sopra, sono 25mm più in basso, precisi precisi per i contattori ad esempio... lo sto facendo per il mio quadro ATS ma per utilizzare la stessa barra anche con dei moduli standard dovrai inserire una seconda barra con uno o due distanziali praticamente sopra la prima... è una soluzione sicuramente preferibile e menò rozza.
Sei veramente bravo e esaustivo,però la cosa che non mi è chiara come mai si deve passare da un relè quando passi già dal NC del primo teleruttore? Grazie tantissimo per la tua risposta .saluti
Ciao Antonio, il relè viene installato prima dell'entrata nel contatto per dare priorità ad una delle due fonti, in pratica fa da relè di priorità, come hai visto è necessario per evitare che l'interblocco meccanico, in presenza delle due fonti attive, vada in conflitto con quello elettrico, in questo modo viene "valutata" prima la fonte primaria e gli viene data appunto priorità, nel caso specifico alla linea inverter. Senza il relè, nonostante l'interblocco sia nella posizione obbligata dal primo stato, prova cmq a scambiare dall'altra parte proprio purché non esiste una priorità di "valutazione", Sembra complicato nonostante la presenza del contatto NC, ma ha la sua logica. Un saluto
Ciao utilizzando questo sistema più la sonda interposta tra Enel e quadro AC non penso che aumenti la sicurezza ?e poi quando non è sufficiente pannelli e batteria in automatico entrerebbe l Enel a sopperire l energia rimanente giusto?
ciao Claudio, in realtà no, questo sistema funziona o con ENEL o con il FOTOVOLTAICO, non tutti e due insieme, è un sistema che può funzionare off-grid, quindi non va a "miscelare" le due fonti di energia, ma ne utilizza una alla volta, con priorità fotovoltaico. Un caro saluto
Ciao buongiorno, volevo chiederti se si poteva fare un congegno simile anche solo con un contatore con due contatti n/a e due n/c, grazie se vorrai rispondere
ciao, come ho detto poco fa nell'altro video, si, puoi farlo con un contattore 2NO 2NC ma a differenza dei teleruttori, non hai la protezione offerta dall'interblocco meccanico. Un caro saluto
@@OFFGRIDfaidatesi ho visto , siccome ho in mente di gestire due inverter diversi che hanno due batterie di capacità diversa , stavo cercando di capire se è possibile con un solo contatore che abbia due contatti n/o e due n/c gestire entrambi gli inverter e la rete enel
Beh dipende da come vuoi gestire la cosa, i due inverter sono diversi, quindi non sono parallelati, bisogna capire se alimentano zone diverse o se scambiano in base alla carica della batteria, nel secondo caso servirebbero 2 ATS/Contattori, il primo scambia tra i 2 Inverter, il secondo tra l'uscita degli inverter e la rete. Un saluto@@Car-ds6sq
salve una domanda , ho 2 inverter attualmente ne sto commutando con la rete elettrica , ossia quando si scaricano le batterie va a prelevare direttamente dalle rete , ora vorrei invece che commutare alla rete , commutare all'altro inverter e poi successivamente se tutti e due gli inverter sono scarichi passare alla rete , pensi sia fattibile ? o posso giocare solo tra i due inverter senza quindi usare la rete in automatico ? grazie
Ciao Daniele, credo che tu possa farlo con 2 ATS (o comunque con 2 gruppi di scambio), in pratica potresti usare un ATS che scambi tra i 2 inverter ed un secondo ATS che prende l'uscita dal primo e scambia con la rete quando il primo gruppo è assente... a cascata... immagino si possa fare in questo modo ;-)
@@OFFGRIDfaidate non mi piacciono gli ats , non sono affidabili preferisco i teleruttori , con lo scambio meccanico e elettrico insieme doppia sicurezza , ci sono in ballo apparati molto costosi per affidarsi agli ats
concordo, infatti ti ho scritto tra parentesi "o comunque con 2 gruppi di scambio" proprio perchè anch'io preferisco i teleruttori con interblocco meccanico@@daniele9160
ciao Daniele, non saprei dirti perchè ho esperienza con 3 teleruttori collegati tutti con dei meccanismi di interblocco, certo sarei curioso di provarli e vedere che succede... mi verrebbe più facile suggerirti 2 gruppi di teleruttori con interblocco separati anzichè 3 teleruttori insieme, ma semplicemente perchè non riesco ad immaginarne il funzionamento IF THEN ELSE :-) @@daniele9160
Ciao, ho visto che un solo teleruttore che hai usato costa 77 euro. Volevo chiederti se questo che ti allego potrebbe andare bene lo stesso AC CJX2-1810 220V 50/60Hz Bobina 3P 3 poli Normalmente aperto Ie 18A Ue 380V
Ciao Andrea, il costo dei teleruttori che sto usando è molto più basso ordinandoli da Aliexpress utilizzando il link indicato... ad ogni modo quelli che hai indicato vanno bene sono da 18A, credo siano un po' piccoli, Ad ogni modo valuta in base alla potenza che gestirai e assicurati di avere anche l'interblocco meccanico per il modello specifico. Un caro saluto
@@OFFGRIDfaidate caspita, ti ringrazio tantissimo. Non mi aspettavo una risposta così veloce. I 18A come faccio a sapere se mi bastano per la casa? Un frigo, una lavatrice e una asciugatrice ce la farebbero? Come faccio a sapere ogni apparecchio quanti Ampere ha bisogno?
@sistemaelios normalmente in una casa ci sono 16 ampere disponibili con una utenza di 3 kW, con 18 saresti molto al limite quindi dovresti prendere da 25 o da 32, Ad ogni modo questi da 38 costano qualche euro in più, Meglio abbondare. Un caro saluto
Ciao, ho dei dubbi. I teleruttori possono restare eccitati 24h al giorno per anni? I fusibili da macchina sono progettati per la bassa tensione; è sicuro utilizzarli al posto di quelli da quadro per risparmiare 2 spazi? Per una eventuale manutenzione, devi aprire il quadro? E se sei sotto tensione e tocchi un polo alimentato del portafusibile? Il terzo relè, per eccitare il teleruttore della rete, non è superfluo? Non si potrebbe alimetare la bobina del teleruttore di rete passando dai contatti NC del teleruttore di PV? Non sarebbe meno macchinoso utilizzare un inverter che ha già la funzione di scambio con la rete? Sia chiaro che non voglio fare polemica!
Ciao Alessandro, rispondo volentieri ai tuoi dubbi... in ordine: 1) sull'utilizzo dei teleruttori h24 anch'io dei dubbi, infatti in un prossimo test misurerò gli assorbimenti, un ATS è fatto meglio per questo compito ma meno sicuro; 2) i fusibili 5x20 in vetro, vanno più che bene visto l'assorbimento basso delle bobine, dovrebbero ciucciare 20mA da quello che leggo, quindi 5W; 3) Si, per sostiuire i fusibili in vetro, in base al modello di quadro, bisogna aprire (per i quadri incassati) o sfilare semplicemente la mascherina frontale (per i quadri esterni); 4) Quando si cambia il fisibile in quei portafusibili automobilistici è meglio staccare la corrente; 5) Il terzo fusibile nel nuovo schema (scaricabile in fondo a questo video), e nel video successivo, è stato spostato sull'alimentazione del relè di priorità, in quanto era superfluo perchè in serie al precedente; 6) L'utilizzo di un commutatore, seppur meno semplice, ha i soi vantaggi: separa i due impianti, nei casi in cui si ha la bifase è possibile mettere il neutro a terra senza provocare danni ai conduttori della rete, se va via la corrente il commutatore fa si che le proprie utenze continuino a funzionare senza buttare corrente in rete (magari a discapito dell'operaio che ha staccato dalla cabina). Un caro saluto,
Ciao Valter, troverai lo schema nella cartella condivisa così potrai guardarlo con calma, valuta anche il secondo schema contattoio pubblicato credo il mese scorso. Un caro saluto
Ciao Donatello, innanzitutto grazie per questi video molto interessanti ed informativi, soprattutto per un completo inesperto come me😅!!! Scusa la domanda, ma dando un'occhiata ai prezzi dei contattori sia su Amazon che AliExpress, ho visto una differenza del 50% tra un sito e l'altro!!! Ho visto sbagliato io o il contattore su AliExpress è un falso Schneider? Grazie mille
Ciao, su AliExpress costano effettivamente molto poco, io li ho presi da lì... credo che si tratti di un progetto che la Schneider ha acquisito ma esistono comunque anche dei modelli non marchiati oltre che quelli con il marchio originale, non sono delle copie, puoi acquistarli in tranquillità, due settimane e li hai a casa :-) ti ringrazio infinitamente per i complimenti, spero di esserti utile anche in futuro
Ciao Donatello, vorrei farti una domanda forse stupida. Tu hai alimentato realmente con le due linee differenti (inverter - rete) i due teleruttori? Perché ti faccio questa domanda…io sto assemblando il mio quadro per il futuro impianto fotovoltaico e per fare una simulazione ho mandato la stessa alimentazione sia in ingresso Enel che in ingresso da inverter (non ho montato ancora l’inverter, sto predisponendo il tutto). Non mi funziona perché mi ritorna in ogni caso la 230V ai capi della bobina del contatore prioritario. Niente…volevo una conferma perché ci ho perso due giorni 😂. In ogni caso complimenti, ti seguo, grazie. P.s. spero di essere stato chiaro.
ciao Giuseppe, per il video ho utilizzato la stessa alimentazione prooprio come hai fatto tu e non ho avuto il problema del differenziale. Questo sistema è utilizzato da diversi utenti senza poblemi, a qualcuno invece gli dava il problema sul differenzaile. In un commento sul video "COLLETTORE di Distribuzione" l'amico Sandro affronta proprio l'eventualità di questa problematica e supponge possa essere dovuta all'assorbimento dei cotnattori in fase di scambio, quindi suggerisce di provare a mettere un differenziale più grosso. Fammi sapere, un saluto e grazie! ;-)
@@OFFGRIDfaidate scusa ma non ho capito. Cosa centra il differenziale? Comunque io ho messo due magnetotermici puri da 32A a monte delle linee che entrano nei teleruttori. A questo punto sono un po’ preoccupato… comunque poi guardo il video
Ciao Giuseppe, quello che ti ho indicato è un suggerimento presemte nei commenti sotto il video del collettore, quindi non nel video. Facci comunque sapere, un saluto
Donatello forse non mi sono espresso bene, provo a spiegare meglio cosa mi succede. Ho cablato i teleruttori mettendo a monte di ognuno un magnetotermico da 32A non differenziali A valle non ho carico. Ho provato a collegare l’interblocco elettrico con e senza il relè ausiliario. Capitano cose strane, mai viste. Armando gli interruttori si eccita sempre il contattore primario Credo che sia dovuto al fatto che in pratica il circuito non si interrompe mai realmente Provato più volte alcune di queste addirittura ciabattano i teleruttori Insomma….sono un po’ confuso onestamente Ecco perché la domanda che ti ho fatto all’inizio Speravo fosse legato all’alimentazione comune ma mi dici che a te funziona🤯
Ciao Giuseppe, mandami qualche foto via email, così provo a capire meglio.... hai collegato correttamente i contatti NC come indicato nello schema presente nella cartella condivisa? Non vorrei stessi usando il contatto NO
In realtà è il contatto NC, è anche spiegato nella didascalia, Inoltre nella descrizione c'è scritto di fare attenzione ai contatti presenti sul proprio zoccolo. Questo schema è stato ripreso e migliorato più avanti in un altro video. Un caro saluto
Ciao Donatello. Io nel mio inpianto uso ats cinese, che tutti conoscono. Non va' male, ma ogni tanto in commutazione avverto scintillii e i puntamento. Quindi alla lunga non lo vedo affidabile. Molto meglio è sicuro usare contattori.
ciao Antonio, sono d'accordo con te, ciò che hai esposto sono proprio i pericoli a cui si va incontro con l'ATS, bisogna starci molto attenti, sicuramente dormiremo sonni più tranquilli con i contattori. Un caro saluto e grazie per il tuo contributo ;-)
Ciao ti scrivo in quanto ho fatto l’impianto elettrico con i teleruttori schnider con interblocco e siccome con il tuo schema ho riscontrato un piccolo problema trovo giusto avvisarti di una modifica elettrica che ho fatto rispetto al tuo schema, tengo anche a precisare che sono elettricista quindi non sono un principiante, con il tuo sistema con priorità appena dò corrente al teleruttori inverte purtroppo anche se per pochissimi millisecondi le 2 bobine si attivano per evitare questo, non ho collegato la fase direttamente nella bobina lato Inverter ma dopo il fusibile ho portato la fase nel contatto normalmente chiuso del teleruttore lato rete per poi uscire e tornare ad alimentare la bobina lato Inverter in questo modo arriva corrente alla bobina lato Inverter dopo che la bobina lato rete chiude completamente il circuito, spero sia stata cosa gradita ciao
Ciao Andrea, Ti ringrazio per questo intervento che reputo molto utile per tanti..., prossimamente procederò al montaggio dei quadri e vorrei implementare il tuo schema, quindi per essere più precisi sarebbe molto utile se riuscissi a inviarmi uno schizzo via email all'indirizzo "donatello PUNTO rizzo CHIOCCIOLA gmail PUNTO com"... grazie ancora, un caro saluto
Domanda ingenua: perché non hai utilizzato un unico dispositivo, ovvero un contattore 3NO2NC ? (oppure un semplice 2NO2NC se non si desidera il neutro a terra). Avrebbe evitato tutte quelle connessioni , no?
ciao, utilizzando un unico dispositivo, non avrei la garanzia dell'interblocco meccanico tra le due sorgenti, che alla fine sarebbe l'unica ragione valida rispetto ad un normale ATS, si rischiarebbe sempre la tanto temuta "collisione" tra le due fasi. Grazie per il tuo intervento!
@@OFFGRIDfaidate potresti spiegarmi meglio? Un contattore 5 poli fa muovere i contatti contemporaneamente e meccanicamente, in un unico blocco, come potrebbero avvenire contatti indesiderati? Cioè anche se si dovesse "incollare", si incollerebbe tutto il blocco, non potrebbe muoversi un solo contatto (o più di essi), esattamente come avviene ad esempio in uno solo dei contattori che hai usato: non potrebbe connettersi il primo polo da solo, senza che lo facciano pure gli altri due.. ecc. Dov'è che sbaglio?
no, non sbagli, il tuo ragionamento fila perfettamente, tant'è che ho qui davanti anche dei semplici contattori (senza interblocco) che stavo guardando e riguardando per realizzare un qualcosa di simile... ma, secondo me, lo spostamento interno credo che sia ben più "breve" rispetto a due dispositivi separati che grazie al terzo intruso (l'interblocco) non potranno in nessun caso entrare in collisione, nemmeno per qualche millisecondo... una vocina (forse troppo zelante) mi dice "e se si attivano quasi contemporaneamente?"... questo sistema, essendo utilizzato da tanti utenti (sicuramente anche più esperti, di fatto non è una mia invenzione) mi fa sentire più sicuro da questo punto di vista, diversamente mi limiterei al caro ATS... non credere che non abbia alcun dubbio, il primo che mi viene in mente è che cmq le bobine devono stare in tensione, magari scaldano... ho immaginatro che mi sarebbe piaciuto un sistema con due relè bistabili che non necessitano di tensione una volta commutati, ma al momento è solo un'idea... ritornando a noi, No, non sbagli, ma, personalmente, meglio investire qualche euro in più e stare più tranquillo... grazie ancora per lo spunto tecnico! ;-)@@arctic_ita
@@OFFGRIDfaidate a seconda della potenza del contattore, lo spostamento può essere più o meno importante, ma ti posso assicurare che si tratta di un bel po' di spazio, è impossibile che si possano creare archi voltaici per queste potenze, ed è impossibile meccanicamente che un contatto possa restare chiuso o aperto senza tutti gli altri facciano lo stesso, essendo disposti sullo stesso "blocco di plastica", un po' come dire che se non ci fidiamo di un contattore, allora non possiamo fidarci nemmeno di un interruttore o di un magnetotermico o di un differenziale.. ecc. che poi è ovvio che dipende tutto dalla qualità costruttiva dei prodotti. Il punto è che aumentando la complessità dell'impianto, è vero che ne aumenti la sicurezza, ma è pure vero che aumenti le possibilità che qualcosa si rompa (..più contattori.. più fusibili.. il rele'.. ecc.), quindi secondo me se c'è la ragionevole certezza che un dispositivo funzioni, non serve vivere di "paranoie" (anche se essere cauti fa sempre meglio che non esserlo). Convengo sul fatto che la bobina consumi (che scaldi.. è irrilevante per quel poco di potenza dissipata) ed infatti per questi sistemi continua a convenire l'ATS che attiva la bobina solo per effettuare la commutazione, ma a patto che si usino ATS di qualità, il nostro maggior problema (che poi è anche il mio) è che continuiamo a comprare quell'ATS rosso-verde cinese a cui non affiderei nemmeno il funzionamento di un trenino elettrico... però continuiamo ad usarlo "tutti"! :D
@@arctic_ita si, sarebbe bello avere un ATS di qualità, a trovarne... per il resto forse sono paranoie (c'è chi dice che si diventa schiavi del proprio impianto), ma quando investiamo tanto in questi impianti diventiamo come quei genitori che per insegnare al proprio pargolo ad andare in bici li conciano come Robocop per sicurezza, me compreso! :-D ... ad ogni modo il fotovoltaico fai da te è in continua evoluzione, vediamo dove ci porterà, per il momento cerchiamo di stare tranquilli con ciò che ci fa stare tranquilli, ognuno faccia le proprie valutazioni sulla sicurezza, ovviamednte non esiste una sola verità ed ogni idea, come la tua, è sempre qualcosa di positivo che può far fare "quel passo" in una direzione differente!
Ciao anziché usare questi teleruttori con bobine a 48v non è meglio ovviamente ti faccio questa domanda da profano grazie anticipatamente per la risposta
Ciao, se ho capito bene hai dei dubbi sulla possibilità di reggere 8 kW (35A) o sbaglio? Questi contattore sino dichiarati 38A, quindi dovrebbero andare bene, se vuoi stare più tranquillo puoi optare per un modello da 40A... a livello di schema non cambia nulla. Un saluto
@@OFFGRIDfaidate buongiorno, grazie per avermi risposto! scusa non ho capito una cosa… partiamo dall’inizio. dall’inverter monofase off grid mi arrivano 2 cavi ( fase e neutro), dalla fornitura trifase ne arrivano quattro ( neutro fase fase fase) . nel momento in cui io devo collegarli in un ats trifase quadripolare, nel canale A(quello sopra) metterò solo 2 fili, mentre nel canale B ne metterò 4. il mio dubbio è che se ne rimangono 2 senza essere collegati nel canale A, cosa debbo fare?… non credo vada..
@@llazartafa2891 ciao, ti rispondo in merito al funzionamento dell'ATS a 4 poli: sopra e sotto avrai 4 morsetti R-S-T-N, ovvero 3 per le fasi RST e uno per il neutro N, quindi sulla parte B collegherai a R la linea che alimenta le utenze monofase... per le bobine avrai gli stessi 5 morsetti come nel modello a 2 poli, tra cui i 2 che alimentano appunto le bobine, quindi la priorità su sorgente A sarà sempre data dall'alimentazione della bobina, su questi ATS collegata al primo R e all'ultimo N... per l'alimentazione lato Inverter si utilizza di solito il primo R e l'ultimo N... per quanto riguarda la trifase non posso risponderti per esperienza, ma quando utilizzerai l'inveter alimenterai le utenze con una sola fase (uscite ATS -> 1R e 4N) in monofase appunto, mentre quando l'ATS passerà alla rete lo farai con 3 fasi (RSTN) in trifase... suppongo che le tue utenze domestiche, attualmente, siano alimentate da una singola fase mentre, ad esempio, i motori trifase saranno collegati alle 3 fasi... la situazione è molto soggettiva, quindi fai bene le valutazioni del caso in base alla tua situazione.
"Mettiamo il neutro a terra per avere l'uscita MONOFASE": io purtroppo non capisco questa parte, perchè per ignoranza non capisco in quale modo sarebbe bifase facendo altrimenti. Grazie per la disponibilità.
@@OFFGRIDfaidate altra cosa un po' osè da chiedere, ma vedo che hai linkato il contattore su amazon e costa tot, su aliexpress costa un decimo, mi sembra una differenza marcata, su ali è una taroccata assurda o sbaglio? Magari dopo cancello se mi rispondi, grazie
@@tanner1985 ciao, niente di "osè", la questione è stata più volte affrontata, è lo stesso prodotto, sicuramente ceduto in licenza a Schneider e venduto anche su altri market non direttamente da loro. Non danno alcun problema. Un saluto
@@OFFGRIDfaidate mamma mia, una differenza di cent'euro, stupefacente. Scusami se è gia stata affrontata, ma sono approdato oggi al tuo canale. Io di preciso non sono un off-grid, ho un normale impianto bidirezionale incentivato, però la questione dei contattori/ATS mi è cara per delle motivazioni pratiche e quindi sto imparando giusto ora. Background di tecnico elettronico e informatico.
Scusa Donatello ma credo che il terzo fusibile che hai collegato sia inutile perchè lo hai messo in serie a quello connesso alla fase di rete e che serve a proteggere la bobina del teleruttere di rete. Se proprio lo vuoi mettere, ti conviene collegarlo alla bobina del relè di priorità che risulta non protetto.
Ciao Franco, hai perfettamente ragione. può essere omesso perché sarebbe il fusibile del fusibile :-) pensa che al termine del video l'avevo pure inserito, infatti lo vedrai penzolare nel video successivo che ho girato subito dopo già che avevo il circuito cablato, ma l'ho poi omesso nello schema. Eventualmente, come suggerisci, inserirlo invece nella fase de relè sarebbe un'ottima pignoleria. Grazie infinite per il prezioso intervento!
ciao Michele, il metodo 2NO 2NC si potrebbe fare con un contattore, ma non avremmo la sicurezza dell'interblocco meccanico, questione di scelte... anche se questi in fase di scambio assorbono un botto. Un caro saluto
Voglio dare un consiglio a tutti quelli che monteranno i teleruttori come ats montati una parete ben robusta e non come ho fatto io che li ho montati su una parete di cartongesso perché al momento dello switch rimbomba tutto meglio la parete di casa😊
Questa è una problematica alla quale non avevo proprio pensato, grazie per la tua preziosa e curiosa, ma decisamente fastidiosa, problematica. Un caro saluto
ciao, i tre fili dell'inverter sono fase, neutro e terra in uscita, a differenza di fase e neutro della rete ho voluto inserirli tutti e tre perché ci può essere la possibilità di mettere il neutro dell'inverter a terra per ottenere la monofase... un saluto
Secondo me il contattore non va bene perché nasce per aprirsi e chiudersi più volte al giorno invece così rimanere sempre chiuso e quindi si può incollare nel tempo
Invece ats nasce per scambiare le linee quindi secondo me è meglio, poi se uno pensa che ci sia la possibilità che magari senza batteria l'impianto si mette a scambiare più volte al giorno allora si Comunque ottimo video
@@salvatoremaugeri1980ciao Salvatore, sulla durata dei contattori possiamo solo attendere, tanti utenti ormai li hanno adorttati da tempo, quindi vedremo come si metterà... speriamo bene perchè dal punto di vista della sicurezza credo siano migliori... gli ATS cmq non hanno una lunghissima vita, il numero approssimativo di scambi è riportato anche sulla loro documentazione (2000 mi sembra)... ad ogni modo, al momento, bisogna scegliere uno dei due sistemi... grazie per il tuo intervento!
@salvatoremaugeri1980 Non è così, un contattore non è fatto necessariamente scambiare ogni giorno (anzi ha anch'esso una vita utile di scambi), di fatto si usa in impiantistica (gli NO) proprio per interrompere i carichi (anche) in emergenza, è un po' come se dicessimo che un magnetotermico o un differenziale non sono adatti a fare il loro lavoro, perché non scattano tutti i giorni. Sarebbe invece saggio testarli ogni TOT mesi (come appunto avviene per i differenziali) per essere sicuri del loro funzionamento, ad ogni modo non sono dispositivi che "salvano la vita", se smettono di funzionare non succede nulla, al massimo si resta al buio... e si risolve il problema. Comunque l'ATS (che ha anch'esso una vita utile, che nel caso di quelli economici è molto più breve di un contattore) resta sempre la soluzione preferibile, il problema non è la logica di funzionamento ma la qualità costruttiva: purtroppo in commercio è difficile trovare ATS costruiti con gli stessi standard dei contattori, perché questi fino a poco tempo fa erano dispositivi utilizzati in ambito industriale o associati a specifici prodotti (generatori, gruppi elettrogeni, ecc.), poi è arrivato il fotovoltaico fai da te, e i Cinesi hanno fiutato il mercato e lo hanno inondato di prodotti fatti in serie in qualche garage di Pechino :) ...quindi oggi ci ritroviamo con ATS installabili in un normale quadro di un'abitazione, estremamente comodi da installare, ma dalla pessima fattura... e tutti li compriamo perché appunto comodi ed economici, ignorando (o facendo finta di farlo) che siano affidabili. Pure io ne ho usato uno! Ma oggi, col senno di poi (e dopo averne smontato uno) in un nuovo impianto probabilmente utilizzerei un contattore, che è meno comodo da usare, ma almeno è molto più affidaibile di queste cineserie.
contattore o ATS hanno il medesimo funzionamento, non mi piace nemmeno a me farli lavorare sempre con bobina eccitata, quindi mi sono inventato il modo di farlo lavorare a riposo. I contatti però si incollano quando scambiano con correnti elevate in gioco, non perchè hanno la bobina eccitata
Ho già visto i teleruttori spiegati su altri canali, ma questo senza dubbio é il video più chiaro e fruibile di TH-cam Italia. La Chiarezza, il modo in cui viene esposto sono veramente ottimi❤ complimenti!
Ciao Freddy, grazie infinite per i complimenti, spero di farne sempre di migliori e chiari, proprio per come vorrei che li spiegassero a me :-) grazie ancora
Lezione di grande pazienza e professionalità! 🤗
Ciao Santo, grazie per queste parole, un caro saluto
Ciao Donatello, non posso che aggiungermi agli altri commenti positivi.
Video che raggiunge perfettamente lo scopo per il quale è stato creato.
Veramente notevole la tua padronanza con l'editing video e la creazione di schemi e e grafici.
Un po' alla volta sto andando avanti con la creazione di una tettoia con 4kw di pannelli off grid.
Grazie!
Ciao Francesco, grazie per i complimenti, spero troverai qualcosa di utile per il tuo impianto. Un caro saluto
Caro Donatello, devo farti tanti complimenti per il modo con cui spieghi nei particolari tutti i vari collegamenti. Ritengo che le tue indicazioni e consigli, siano a prova di stupido, anche perchè sono eseguiti passo-passo e chiunque può realizzarli. Complimenti anche per cercare sempre soluzioni e componenti nuovi e innovativi. Attendo con molto interesse il prossimo video sulla prova di scambio dei vari tipi di ATS. Un caro saluto.👍👍
ciao Fabio, ti ringrazio tantissimo e sono contento di essere utile! Ti confesso che sto già montando il nuovo video, tanto avevo già sul banco il commutatore realizzato con questi contattori! Lo pubblicherò sicuramente la settimana prossima! Grazie ancora per il tuo gratificante intervento!
Ciao, ho usato il tuo schema e il tuo video per configurare i contattori, davvero ben fatto, in unica nota, sul Finder, non si vede dal video ma nello schema i fili a valle vanno nel primo e nel terzo contatto, ovvero NC e com, nello schema sembra secondo e terzo. Grazie mille e complimenti
Ciao Fabrizio, se.non ricordo male nello schema ho utilizzato l'immagine di un modello differente, infatti, non potendo modificare il video, inella descrizione e nello schema della cartella condivisa ho specificato i contatti da utilizzare e di controllare il.mpdello che verrà utilizzato . Grazie per i complimenti e un caro saluto ;-)
Giusto hai ragione, non avevo visto che nella descrizione precisavi NC avevo seguito la figura, comunque risolto.
Ciao Donatello, seguendo i tuoi consigli, sono riuscito facilmente ad installare L'ATS. Sostituendo un ATS cinesino che Mi dava delle noie.
La mia esigenza era un po' diversa dall'uso classico, la vorrei descrivere magari altri utenti possono trarre spunto. Io avervo l'esigenza di alimentare le prese di forza solo quando le batterie superavano una certa tensione e quando c'era il sole, pertanto sulla linea che aziona la bobina del contattore A, ho interposto un dry contact (che mi controlla la tensione minima e massima) in serie a questo ho continuato inserendo uno smart switch che ha la funzione di relè astronomico (modificato isolando il relè solo come contatto pulito) settandolo che chiude il contatto 2 ore e mezza dopo l'alba e 3 ore prima del tramonto, ( in modo di non stressare troppo le batterie) l'uscita di questo va ad alimentare sia il relè di interblocco che la bobina A.
Tutto questo fa in modo che i carichi pesanti siano collegati dall'inverter (e non alla rete) solo quando sono soddisfatti i 2 criteri, del voltaggio e della presenza del sole.
Il tutto funziona alla perfezione!
Grazie per i tuoi consigli!
ciao Marco, grazie infinite a te per questa preziosa testimonianza che potrà essere utilie a chi ha esigenze similati, molto interesante, come si dice "il bisogno aguzza l'ingegno" ;-) grande, un saluto e buon anno
Ottima spiegazione in tutti i dettagli da professionista verso alle persone alle prime armi fai da te. Continua cosi Donatello💯💯
Grazie Andrea, felice di esserti d'aiuto nella realizzazione del tuo impianto.grazie ancora per il tuo supporto!
Ciao Donatello, grazie per i tuoi video, molto esaustivi.
Volevo chiederti una info:
Il quadro di scambio (ovvero con i teleruttori) è situato in terrazza, vicino inverter e quadro dc, quindi in caso di emergenza dovrei salire fino in terrazza per effettuare manovre di sgancio dell'energia elettrica.
È possibile inserire nel tuo schema uno sganciatore o una serie di sezionatori che potrei inserire nel quadro d'ingresso a piano terra? Se si, dovrei mettere contatti aggiuntivi, relè o cos'altro accoppiabile ai teleruttori?
Grazie per la tua sicura risposta.
Ciao Fabio, se non ho capito male vorresti avere la possibilità di staccare il lato inverter e passare a rete senza andare su in terrazza per effettuare questa operazione, se così fosse puoi farlo semplicemente utilizzando un Shelly che potresti comandare da remoto facendo passare per il suo contatto pulito la bobina del lato inverter. In questo modo se da inverter vuoi passare a rete ti basta interrompere il contatto dall'APP e non sentendo più la tensione il sistema girerà su rete. Abbiamo già affrontato una cosa simile per un altro amico che ha il tuo stesso nome! ;-) Fammi sapere, un saluto!
@@OFFGRIDfaidate grazie per la tua celere risposta.
L'informazione che ti chiedevo non era di staccare il lato inverter, ma proprio di "disalimentare" tutta la casa, sia dal fotovoltaico sia dall'enel.
Ovvero, se dovrei avere l'urgenza di effettuare una manovra di distacco "totale" dell'impianto di casa, vorrei mettere 2 sezionatori (alimentazione da Enel + alimentazione da inverter) che mi impediscano ai contattori di agganciare/sganciare i 2 circuiti.
Palesemente la soluzione più ovvia sarebbe di portare sino al piano terra l'uscita dei teleruttori e mettere un magnetotermico generale, ma poi dovrei risalire di nuovo al 3piano per alimentare i quadri di zona... quindi dovrei passare una doppia linea da 10mmq, impiegare tubi e riempire le scatole di fili montanti.
Speravo in una soluzione meno invasiva e meno costosa (contatti a1+a2 aggiuntivi??)...
Confido in una tua soluzione.
@@fabioelectronik ciao Fabio, in pratica vorresti interrompere l'erogazione in uscita dai contattori (indipendentemente dalla sorgente). Qui a casa ho da implementare una configurazione simile alla tua, salgo da casa verso il terrazzo, l'uscita dei miei contattori riscende verso casa e qui ho il suo interruttore per disalimentare casa e il pian terreno, mentre le utenze della terrazza sono distribuite su altri interruttori collegati all'uscita dei contattori. Nel tuo caso, vorresti avere un interruttore in casa per spegnere tutto, quindi si, dovresti scendere e risalire con dei cavi da 10 (io sto utilizzando i 6) la vedo dura ma sarebbe l'unica per staccare fisicamente il tutto da casa senza salire su, quindi fossi impossibilitato a fare una cosa del genere, in uscita dai contattori utilizzerei un contattore WiFi (Tuya Smart Home 63A). In questo modo staccherei il tutto dal cellulare, ovviamente se volessi riarmarlo dovrei comunque tenerlo alimentato, in questo caso dall'uscita inverter. Ultima "soluzione" sicuramente funzionante ma "accrocco": porterei giù (per poi tornare su) i due cavetti da 1/1mmq delle 2 bobine in 2 sezionatori. Fammi sapere. Un saluto
Ciao Donatello, ti ho appena conosciuto e sono rimasto entusiasta (ho subito messo un bel Like e attivato la campanella) per la tua pacata ed esaustiva spiegazione e un complimento speciale per la grafica! Ti volevo chiedere un consiglio ; per chi ha l'uscita dell'inverter già monofase (non bifasica) basterebbero dei contattori a due contatti anziché a tre?
Grazie, seguirò con piacere i tuoi prossimi video!
Ciao Marco, grazie infinite per il tuo supporto! Certamente che puoi tralasciare la terra se il tuo inverter è già monofase ed utilizzare dei contattori a 2 poli, così risparmierai un po' di spazio! Il nuovo video dovrebbe uscire dopodomani! ;-) Un caro saluto e grazie ancora
Ciao Donatello, video top come sempre,
Sarebbe stato anche bello verificare la commutazione dell'ats sotto un carico più importante come ad esempio una stufetta da 1000/2000 Watt e vedere se effettivamente si notano delle sfiammate sui contatti come alcuni dicono ma
Forse è meglio evitare... ciao
ciao, in realtà questo tipo di test è in programma, ho preso anche un oscilloscopio per verificare in mS il tempo di scambio, ma ancora non me lo sono messo sotto per capire come funziona esattamente! :-) vorrei mettere questi dispositivi sotto torchio perchè secondo me le sfiammate ci potrebbero essere e se ciò possa portare al distacco di particelle che si attaccano sulla scocca in plastica potrebbe essere un problema perchè secondo me non sono materiali idonei alle sfiammate! :-) Un saluto
Buonasera una domanda non sarebbe meglio usare un contattore con due chiusi e due aperti facendo azionare la bobina dall'inverter in questo modo viene un cablaggio molto più semplice .
Un saluto
ciao Marco, un classico contattore 2NC 2NO sarebbe più sempliceda gestire ma staremmo meno tranquilli dal punto di vista della sicurezza in quanto non avremmo quell'interblocco meccanico che separa fisicamente le due fonti presnte in questo tipo di contattori. Un caro saluto
Ciao Donatello ho acquistato tutto il materiale ma avrei un piccolo dubbio, se io volessi azionare la linea inverter solo quando le batterie raggiungono un certo voltaggio, attraverso il contatto pulito di un dry contact, quale filo dovrei interrompere? Quello della bobina del contattore A (inverter) ? Però mi rimarrebbe alimentato sempre il relè?
Cioè in poche parole se io interrompo la bobina del contattore A cosa succede?
Forse dovrei alimentatare il relè con la tensione dell'inverter che alimenta la bobina A passando attraverso il dry contact ?
Che quando il dry contact chiude alimenti sia la bobina A che il relè?
Ti ringrazio in anticipo!
Ciao Marco, ti rispondo di impeto :-) in realtà Carmine ha già fatto una cosa del genere ed ha interrotto il contatto dell'interruttore di accensione dell'inverter in base alla tensione della batteria per evitare che l'inverter resti acceso quando la batteria è bassa...credo che questa sia un'ottima soluzione... puoi dare un'occhiata a suo video sul canale "Carmine energia gratis", una bella idea che credo implementerò anch'io ... fammi sapere se per te questa soluzione può andare bene sennò ce la studiamo, un saluto
@@OFFGRIDfaidate grazie per la sollecita risposta, ma il mio intento non è quello.
Quello che voglio fare io è di voler alimentare con l'inverter le prese di forza, lavatrice, forno ecc(che sono su una linea separata) ma questo lo voglio fare solo se le batterie hanno una certa capacità, lo sto già facendo con uno di quei ATS cinesi, (che però non mi danno molta fiducia) facendo interrompere al dry contact l'alimentazione della bobina inverter, in questo modo ATS commuta e le prese di forza vengono servite dalla rete, viceversa quando le batterie raggiungono il voltaggio prestabilito il dry contact chiude dando la priorità alla linea inverter di servire la forza.
Il mio dubbio è dell'interblocco elettrico che se lo alimento direttamente dalla linea inverter (anche quando il dry contact stacca la bobina) essendo quando alimentato in posizione NA, non permetterebbe di alimentare la bobina della rete bloccando il sistema!
È un po complicato da spiegare, spero di essere stato chiaro. Grazie
ciao Marco, se la tua problematica è mantenere acceso l'inverter ma interrompere l'uscita sull'ATS ti basta utilizzare il Dry Contact con uno dei cavi della bobina, in questo modo attiverai l'uscita dell'ATS quando la tua batteria avrà una certa tensione pur mantenendo l'inverter acceso. Spero sia quello che volevi ottenere! ;-) un saluto @@amlagnese
@@OFFGRIDfaidate quindi il relè di priorità non mi serve, basta interblocco meccanico e far dipendere la bobina della rete (B) dal contatto ausiliario NC del contattore inverter (A)?
ciao Marco, scusa ma stamattina ho letto ATS nel tuo messaggio e sono andato per default sulle bobine degli ATS. Ad ogni modo per i teleruttori dovrebbe funzionare allo stesso modo, lasci attiva la linea e interrompi l'alimentazione della bobina del lato Inverter con il Dry Contact. Per il resto, credo che potresti lasciare il tutto così com'è nello schema. Di solito faccio delle prove prima di rispondere ma al momento ho la batteria in carica da ieri oer il top-balance! Togliendo il relè di priorità potresti (ipotesi) avvertire che qualcosa non va dal tipico rumoraccio, quindi prova prima a interrompere la bobina, poi al limite fai una prova eliminando il relè, ovviamente facci sapere come va! ;-) Un saluto
Grazie Donatello spiegazione molto chiara ed efficiente. Mi piacerebbe sapere se installando degli interruttori differenziali si potrebbero avere dei problemi per la sicurezza. Grazie e buon lavoro
ciao Ampelio, i differenziali funzioneranno se hai l'uscita monofase, se metti il neutro a terra, quindi gestendo la rete in maniera separata per evitare di mettere a terra il neutro del gestore. Un caro saluto
Ottima spiegazione passo - passo come piace a me (e penso a tutti quelli che VOGLIONO imparare…) però ho una domanda: per gestire la priorità tra inverter e rete hai usato nel teleruttore inverter il contatto NC e se invece usavi il contatto NO, chiudendosi alla mancanza di corrente lato inverter, non permetteva l’attivazione della bobina del teleruttore rete?
ciao Roberto, grazie per i complimenti! ;-) In merito al tuo quesito ti confesso che c'ho pensato dopo il video e per una prossima carrellata di alternative ho preso anche un contattore 2NO 2NC, quindi proverò la tua proposta e vedremo cosa ne salterà fuori! Grazie
@@OFFGRIDfaidate grazie per la risposta!! Ti seguirò certamente perché mi piace molto il mud dei tuoi video 👍👍👍
@dragonricci grazie ancora, è un piacere averti in questo spazio! ;-)
ciao, grazie per questo bel video.. una domanda da neofita: volevo acquistare dli Schneider poi ho visto i teleruttori ABB (quelli di Gianni) per i quali non serve il relè.. come mai? qual'è la differenza tra i due? grazie in anticipo ...
Ciao Paul, in realtà si tratta di due approci differenti, nel mio caso sto utilizzando dei contattori che controllano la presenza della tensione a 230V come un ATS, nell'esempio di Gianni invece viene controllata la tensione della batteria e, se ben ricordo, ad intervenire è invece il Dry Contact. Quindi sono due modi differenti di risolvere il problema ma alla fine il risultato è il medesimo... un csro saluto
Vorrei sostituire il mio ATS (economico) con questo sistema quindi mi sembra di capire che il relè diventa indispensabile anche con gli ABB ...@@OFFGRIDfaidate
beh per utilizzare lo schema di Gianni dovrai utilizzare il Dry Contact e monitorare la tesione della batteria... sicuramente ti consiglio di guardre entrambi i video e farti un'idea più precisa in base alle tue esigenze anche in termini di spzio di lavoro e modifiche all'impianto esistente. Un saluto.@@pauldivision
Grazie mille per il video, tutto molto chiaro e sembra molto più rassicurante degli ATS. Una domanda (che in realtà vale sia per i teleruttori che per gli ATS): ponendo che io abbia un FV da 2kW e l'impianto di casa richieda, ad un certo punto, 3kW, cosa accade? L'abbassamento di tensione lato inverter fa per caso commutare a rete?
ciao, grazie per i complimenti! In merito al tuo quesito se l'inverter, (spunto a parte) non sarà in grado di reggere quella richiesta, a seconda della situazione o la limiterà (possibile) o si spegnerà (shutdown, più probabile), quindi ci sarà di conseguenza il passaggio dell'ATS all'altra sorgente... non credo che il tuo inveter limiti la tensione, semmai agirà in uno dei due modi riportati o reggerà temporaneamente lo spunto per poi sedersi, si spera senza danni visto che dovrebbe essere usato all'80% circa della sua potenza (spunti a parte). Un saluto
Ciao Donatello complimenti per il video pulito e semplice da seguire, sai se Schneider ha questio tipo di teleruttori ma 3Fasi??? possibilmente che lavori in automatico
ciao Maurizio, il corrispettivo a 4 poli dovrebbe essere sicuramente quello denominato "Contattore TeSys LC1D - 4 poli - AC1 440V 40 A - 230 V AC" ... te lo inserisco nell'elenco dei prodotti utilizzati sotto il video. Grazie
Grazie molto rapido, sai se si riesce a fargli fare la commutazione in automatico tra ingresso rete ed inverter
@@mauriziobertola723 non in automatico, bisogna sempre cablarlo per trasformare i 2 contattori in 1 commutatore come illustrato in questo video... qualcosa di automatico, ma un bel po' di cavi bisogna comunque metterli, lo può fare un semplice ATS a 4 poli... per non avere troppi cavi dovendo collegare anche le bobine (del classico ATS) consiglio di utilizzare il GEYA riportato nel video ma a 4 poli che ha tutto all'interno e basta collegare semplicemente Inverter e Rete.
Grazie avevo preso in considerazione questa soluzione avrei voluto solo usare componenti un pochino piu affidabili forse nel tempo
@@mauriziobertola723 sicuramente dei contattori a 4 poli come quelli che ho indicato (visto anche il marchio) saranno sicuramente più longevi di un ATS ... almeno si spera ;-)
Ciao Donatello, complimenti per il video like e iscrizione fatta😊 Bolevo sapere se a questo progetto si può mettere anche un commutatore manuale! Grazie e a presto!
ciao, se intendi avere un qualcosa che dalla sorgente primaria ti faccia passare manualmente alla secondaria...SI, puoi farlo interrompendo semplicemente la bobina di alimentazione della sorgente A oppure uno dei cavi di alimentazione della stessa sorgente (fase o neutro o entrambi) con un magnetotermico/sezionatore. Grazie per l'iscrizione, un caro saluto! ;-)
Grazie per il tuo video. Sono curioso di vedere il prossimo video. Io sono ancora in fase di studio e attendo la fine della bolla degli incentivi 110% (prevedo primavera 2024, i prezzi già stanno scendendo). Nel frattempo mi informo. Al termine delle tue sperimentazioni, però sbilanciati un pò dicendo dal tuo punto di vista qual'è il sistema più "sicuro". Un saluto e grazie
ciao Marco, il prossimo video chiarirà il dubbio di tanti in fase di scambio, quegli spegnimenti della lampada fanno pensare effettivamente... ma onestamente ero dubbioso anch'io... settimana prossima ci toglieremo questo interrogativo definitivamente... nel video del montaggio del "quadro ATS" dovrò per forza scegliere uno di quei 4 dispositivi, vorrei solo capire ancora se a livello di "calore generato" siamo sullo stesso livello, credo che farò qualche prova con tester di temperatura e termocamera! :-) un saluto e grazie per il tuo intervento!
Grazie per la guida, i due contattori Schneider uniti funzionano, però su uno dei due noto una temperatura di 40-50 gradi che mi sembra eccessiva, nonostante il carico sia di appena 150 Wh, è normale? Si scalda nella parte in basso, dove immagino ci sia la bobina, soprattutto sulla parte dove sono connessi i due contattori.
Ciao, il mio contattore relativo alla parte fotovoltaica è attivo da tantissimi giorni, l'ho appena misurato ed era a più di 60 gradi, quindi credo sia abbastanza normale perché la bobina è sempre sotto tensione.Un caro saluto
@@OFFGRIDfaidate mi chiedevo, non sarebbe meglio trovare una soluzione dove la bobina non rimane sempre sotto tensione?
@@gabrielef.6663 quella dell'ATS non rimane sotto tensione ma ha i suoi problemi non trascurabili... per il resto penso anch'io che sarebbe il caso di pensare a qualcosa con dei relè passo passo... vedremo. Un caro saluto
Vorrei vedere dopo il collegamento delle stringhe quale potenza usarre il portafusibile quale potenza del magnetoterapia termico quale potenza per lo scaricatore e per la bobina di lancio come trovare questi valori prima di acquistare i suddetti prodotti per il box grazie per la risposta florido
ciao Florido, in merito a questo video posso dirti che per le bobine dei contattori/ATS puoi utilizzare dei fusibili da 0,5A-1A-2A, vanno più che bene. I magnetotermici vanno dimensionati in base al tuo impianto, in particolare quelli in entrata in base alla potenza che puoi assorbire dall'Inverter e dalla Rete, in uscita in base a quello più alto dei due, ma andrebbe tutto dimensionato anche in base ai cavi che arrivano e che ripartono, quindi non c'è una regola assoluta in questo senso, è tutto molto relativo in base alla situazione. In casa uso degli scaricatori per la corrente AC da 600V. Se invece parliamo di StringBox, nel mio caso le bobine di lancio sono da 12V, collegate a 2 magnetotermici (uno per ogni stringa) da 63A (sovradimensionati, faranno da interruttori in combinazione con le bobine), gli scaricatori DC da 1000V 20-40kA. Ovviamente questi componenti vanno bene per questo mio impianto, ma posso dirti che per i fusibili (se intendi dei fusibili per la batteria/regolatori/inverter) ho calcolato un 15-20% di tolleranza, più precisamente se hai un assorbimento di 52A (ad esempio) prenderai un fusibile da 60A, quindi arrotondando allo step successivo. Volendo, stessa cosa per i magnetotermici. La bobina di lancio la scegli in base alla sua tensione di alimentazione (la mia verrà alimentata a 12V, quindi dalla quarta cella), per gli scaricatori meglio stare "larghi", non ha senso prenderli a 600V visto il prezzo. Non ho ben capito se ti riferissi a questo video (quindi al quadro ATS) o al quadro StringBox o se la tua fosse una domanda in generale, se invece hai delle domande molto specifiche su un quadro in particolare fammi sapere. Un caro saluto,
Buongiorno, ti scrivo per sapere se l’interblocco meccanico è incluso nel teleruttore o se va acquistato a parte. Grazie
ciao Michele, l'interblocco, come indicato nell'elenco prodotti in descrizione con relativi link, va acquistato a parte, costa una sciocchezza ma è bene non scordarsene. Un caro saluto
Ciao.. complimenti per i tuoi video. E' possobile smartizzare questo ats con un sonoff per gestire da remoto il baypas.. grazie
Ciao, è un bel quesito che mi accende tante lampadine e curiosità :-) credo sia fattibile ma, pensandoci al volo, il sonoff dovrebbe essere alimentato da una delle due fonti, mi viene in mente che potrebbe essere alimentato dalla rete, quella "sempre" presente, che all'occorrenza potrebbe spegnere o riaccendere la sorgente inverter... grazie ancora per i complimenti e per questo nuovo spunto di riflessione!
@@OFFGRIDfaidateio ho un impianto offgrid con ATS da poco smontato per sostituirlo con un commutatore manuale. Ma sto pensando di montare un ATS con teleruttori come nel tuo caso. Ad ogni modo il sonoff dovrebbe essere sempre alimentato con l'uscita 220v dal sistema ed in più dovrebbe essere modificato (a contatto pulito) tagliando la pista al suo interno e facendo sì che gestisca solo un cavo per esempio: la fase.. si ma quale cavo fase collegato al sistema dei due contattori? In teoria dovrebbe essere quello prioritario che va sul relè Finder ? 🤔
@@scarafaggio84 se ho capito bene quello che intendi, credo basti interrompere il neutro in ingresso nella bobina del contattore lato Inverter, interrompendola dal SonOff aprirà i contatti e passerà a rete che cmq alimenta il SonOff... che ne dici?
@@OFFGRIDfaidate all'alimentazione inverter lato AC con Enel già ho un contattore ed un sonoff modificato che da remoto accendo e spengo l'ingresso AC all'inverter voltronic. Discorso che facevo io era se si può aggiungere un secondo sonoff per gestire le due priorità A e B del tuo sistema dei due teleruttori.. per fare in modo che da remoto se in caso di mal tempo si invia il comando tramite sonoff e l'impiainto baypassa da priorità A (FV) a priorità B (Gestore Enel). Se lato AC all'inverter era già scollegato. Nel mio caso si spegne anche l'inverter e la casa va solo tramite gestore Enel.
@@OFFGRIDfaidate si anche in questo caso agendo direttamente sulla bobina del contattore lato AC che alimenta l'inverter. Si spegne l'inverter e in automatico baypassa Da A a B. Giusto..
Ciao e grazie per il video, ho solo un dubbio, ma entrano nei normali quadri din di casa, mi sembrano molto piú grossi. Grazie
Ciao Marco, per farli entrare in un normale quadro elettrico in modo ottimale è quasi sempre necessario dedicare un pezzo della barra din tagliandola e abbassando sul fondo, io lo farò in un prossimo video in cui andrò ad assemblea i quadri elettrici. Un saluto
riciao Marco, volevo segnalrti che una soluzione più pulita sarebbe quella di avvitare la barra DIN sotto i montati laterali anzichè sopra, sono 25mm più in basso, precisi precisi per i contattori ad esempio... lo sto facendo per il mio quadro ATS ma per utilizzare la stessa barra anche con dei moduli standard dovrai inserire una seconda barra con uno o due distanziali praticamente sopra la prima... è una soluzione sicuramente preferibile e menò rozza.
Sei veramente bravo e esaustivo,però la cosa che non mi è chiara come mai si deve passare da un relè quando passi già dal NC del primo teleruttore? Grazie tantissimo per la tua risposta .saluti
Ciao Antonio, il relè viene installato prima dell'entrata nel contatto per dare priorità ad una delle due fonti, in pratica fa da relè di priorità, come hai visto è necessario per evitare che l'interblocco meccanico, in presenza delle due fonti attive, vada in conflitto con quello elettrico, in questo modo viene "valutata" prima la fonte primaria e gli viene data appunto priorità, nel caso specifico alla linea inverter. Senza il relè, nonostante l'interblocco sia nella posizione obbligata dal primo stato, prova cmq a scambiare dall'altra parte proprio purché non esiste una priorità di "valutazione", Sembra complicato nonostante la presenza del contatto NC, ma ha la sua logica. Un saluto
Ciao utilizzando questo sistema più la sonda interposta tra Enel e quadro AC non penso che aumenti la sicurezza ?e poi quando non è sufficiente pannelli e batteria in automatico entrerebbe l Enel a sopperire l energia rimanente giusto?
ciao Claudio, in realtà no, questo sistema funziona o con ENEL o con il FOTOVOLTAICO, non tutti e due insieme, è un sistema che può funzionare off-grid, quindi non va a "miscelare" le due fonti di energia, ma ne utilizza una alla volta, con priorità fotovoltaico. Un caro saluto
Grazie
Ciao buongiorno, volevo chiederti se si poteva fare un congegno simile anche solo con un contatore con due contatti n/a e due n/c, grazie se vorrai rispondere
ciao, come ho detto poco fa nell'altro video, si, puoi farlo con un contattore 2NO 2NC ma a differenza dei teleruttori, non hai la protezione offerta dall'interblocco meccanico. Un caro saluto
@@OFFGRIDfaidatesi ho visto , siccome ho in mente di gestire due inverter diversi che hanno due batterie di capacità diversa , stavo cercando di capire se è possibile con un solo contatore che abbia due contatti n/o e due n/c gestire entrambi gli inverter e la rete enel
Beh dipende da come vuoi gestire la cosa, i due inverter sono diversi, quindi non sono parallelati, bisogna capire se alimentano zone diverse o se scambiano in base alla carica della batteria, nel secondo caso servirebbero 2 ATS/Contattori, il primo scambia tra i 2 Inverter, il secondo tra l'uscita degli inverter e la rete. Un saluto@@Car-ds6sq
@@OFFGRIDfaidate alimentano la casa e dovrebbero scambiare solo per la batteria, grazie per le risposte
salve una domanda , ho 2 inverter attualmente ne sto commutando con la rete elettrica , ossia quando si scaricano le batterie va a prelevare direttamente dalle rete , ora vorrei invece che commutare alla rete , commutare all'altro inverter e poi successivamente se tutti e due gli inverter sono scarichi passare alla rete , pensi sia fattibile ? o posso giocare solo tra i due inverter senza quindi usare la rete in automatico ? grazie
Ciao Daniele, credo che tu possa farlo con 2 ATS (o comunque con 2 gruppi di scambio), in pratica potresti usare un ATS che scambi tra i 2 inverter ed un secondo ATS che prende l'uscita dal primo e scambia con la rete quando il primo gruppo è assente... a cascata... immagino si possa fare in questo modo ;-)
@@OFFGRIDfaidate non mi piacciono gli ats , non sono affidabili preferisco i teleruttori , con lo scambio meccanico e elettrico insieme doppia sicurezza , ci sono in ballo apparati molto costosi per affidarsi agli ats
concordo, infatti ti ho scritto tra parentesi "o comunque con 2 gruppi di scambio" proprio perchè anch'io preferisco i teleruttori con interblocco meccanico@@daniele9160
@@OFFGRIDfaidate ok e collegando tre contattori insieme ? Con due intercambi mecánico ? Che ne pensi è possibile ?
ciao Daniele, non saprei dirti perchè ho esperienza con 3 teleruttori collegati tutti con dei meccanismi di interblocco, certo sarei curioso di provarli e vedere che succede... mi verrebbe più facile suggerirti 2 gruppi di teleruttori con interblocco separati anzichè 3 teleruttori insieme, ma semplicemente perchè non riesco ad immaginarne il funzionamento IF THEN ELSE :-) @@daniele9160
Ciao, ho visto che un solo teleruttore che hai usato costa 77 euro. Volevo chiederti se questo che ti allego potrebbe andare bene lo stesso AC CJX2-1810 220V 50/60Hz Bobina 3P 3 poli Normalmente aperto Ie 18A Ue 380V
Ciao Andrea, il costo dei teleruttori che sto usando è molto più basso ordinandoli da Aliexpress utilizzando il link indicato... ad ogni modo quelli che hai indicato vanno bene sono da 18A, credo siano un po' piccoli, Ad ogni modo valuta in base alla potenza che gestirai e assicurati di avere anche l'interblocco meccanico per il modello specifico. Un caro saluto
@@OFFGRIDfaidate caspita, ti ringrazio tantissimo. Non mi aspettavo una risposta così veloce.
I 18A come faccio a sapere se mi bastano per la casa? Un frigo, una lavatrice e una asciugatrice ce la farebbero? Come faccio a sapere ogni apparecchio quanti Ampere ha bisogno?
@sistemaelios normalmente in una casa ci sono 16 ampere disponibili con una utenza di 3 kW, con 18 saresti molto al limite quindi dovresti prendere da 25 o da 32, Ad ogni modo questi da 38 costano qualche euro in più, Meglio abbondare. Un caro saluto
Ciao,
ho dei dubbi.
I teleruttori possono restare eccitati 24h al giorno per anni?
I fusibili da macchina sono progettati per la bassa tensione; è sicuro utilizzarli al posto di quelli da quadro per risparmiare 2 spazi? Per una eventuale manutenzione, devi aprire il quadro? E se sei sotto tensione e tocchi un polo alimentato del portafusibile?
Il terzo relè, per eccitare il teleruttore della rete, non è superfluo? Non si potrebbe alimetare la bobina del teleruttore di rete passando dai contatti NC del teleruttore di PV?
Non sarebbe meno macchinoso utilizzare un inverter che ha già la funzione di scambio con la rete?
Sia chiaro che non voglio fare polemica!
Ciao Alessandro, rispondo volentieri ai tuoi dubbi... in ordine:
1) sull'utilizzo dei teleruttori h24 anch'io dei dubbi, infatti in un prossimo test misurerò gli assorbimenti, un ATS è fatto meglio per questo compito ma meno sicuro;
2) i fusibili 5x20 in vetro, vanno più che bene visto l'assorbimento basso delle bobine, dovrebbero ciucciare 20mA da quello che leggo, quindi 5W;
3) Si, per sostiuire i fusibili in vetro, in base al modello di quadro, bisogna aprire (per i quadri incassati) o sfilare semplicemente la mascherina frontale (per i quadri esterni);
4) Quando si cambia il fisibile in quei portafusibili automobilistici è meglio staccare la corrente;
5) Il terzo fusibile nel nuovo schema (scaricabile in fondo a questo video), e nel video successivo, è stato spostato sull'alimentazione del relè di priorità, in quanto era superfluo perchè in serie al precedente;
6) L'utilizzo di un commutatore, seppur meno semplice, ha i soi vantaggi: separa i due impianti, nei casi in cui si ha la bifase è possibile mettere il neutro a terra senza provocare danni ai conduttori della rete, se va via la corrente il commutatore fa si che le proprie utenze continuino a funzionare senza buttare corrente in rete (magari a discapito dell'operaio che ha staccato dalla cabina).
Un caro saluto,
Aiuto... mi sono perso. dovrò rivedere il tutto passo dopo passo per cercare di riprendermi. comunque Grazie per le delucidazioni.
Ciao Valter, troverai lo schema nella cartella condivisa così potrai guardarlo con calma, valuta anche il secondo schema contattoio pubblicato credo il mese scorso. Un caro saluto
Complimenti, ma quindi il relè si alimenta da sotto?
Ciao Andrea, il relè di priorità si alimenta dai 2 morsetti separati dal gruppo di 6 (no, com, nc). Un caro saluto
Ciao Donatello, innanzitutto grazie per questi video molto interessanti ed informativi, soprattutto per un completo inesperto come me😅!!! Scusa la domanda, ma dando un'occhiata ai prezzi dei contattori sia su Amazon che AliExpress, ho visto una differenza del 50% tra un sito e l'altro!!! Ho visto sbagliato io o il contattore su AliExpress è un falso Schneider? Grazie mille
Ciao, su AliExpress costano effettivamente molto poco, io li ho presi da lì... credo che si tratti di un progetto che la Schneider ha acquisito ma esistono comunque anche dei modelli non marchiati oltre che quelli con il marchio originale, non sono delle copie, puoi acquistarli in tranquillità, due settimane e li hai a casa :-) ti ringrazio infinitamente per i complimenti, spero di esserti utile anche in futuro
@@OFFGRIDfaidate Grazie mille a te per avermi risposto!!! A presto ✌️👋👋👋
Ciao bel video. Ma j teleruttori sono NO oppure. NC?
Ciao, hanno entrambi i contatti, sia NC che NO
Ciao Donatello, vorrei farti una domanda forse stupida. Tu hai alimentato realmente con le due linee differenti (inverter - rete) i due teleruttori? Perché ti faccio questa domanda…io sto assemblando il mio quadro per il futuro impianto fotovoltaico e per fare una simulazione ho mandato la stessa alimentazione sia in ingresso Enel che in ingresso da inverter (non ho montato ancora l’inverter, sto predisponendo il tutto). Non mi funziona perché mi ritorna in ogni caso la 230V ai capi della bobina del contatore prioritario.
Niente…volevo una conferma perché ci ho perso due giorni 😂.
In ogni caso complimenti, ti seguo, grazie.
P.s. spero di essere stato chiaro.
ciao Giuseppe, per il video ho utilizzato la stessa alimentazione prooprio come hai fatto tu e non ho avuto il problema del differenziale. Questo sistema è utilizzato da diversi utenti senza poblemi, a qualcuno invece gli dava il problema sul differenzaile. In un commento sul video "COLLETTORE di Distribuzione" l'amico Sandro affronta proprio l'eventualità di questa problematica e supponge possa essere dovuta all'assorbimento dei cotnattori in fase di scambio, quindi suggerisce di provare a mettere un differenziale più grosso. Fammi sapere, un saluto e grazie! ;-)
@@OFFGRIDfaidate scusa ma non ho capito. Cosa centra il differenziale? Comunque io ho messo due magnetotermici puri da 32A a monte delle linee che entrano nei teleruttori. A questo punto sono un po’ preoccupato… comunque poi guardo il video
Ciao Giuseppe, quello che ti ho indicato è un suggerimento presemte nei commenti sotto il video del collettore, quindi non nel video. Facci comunque sapere, un saluto
Donatello forse non mi sono espresso bene, provo a spiegare meglio cosa mi succede.
Ho cablato i teleruttori mettendo a monte di ognuno un magnetotermico da 32A non differenziali
A valle non ho carico.
Ho provato a collegare l’interblocco elettrico con e senza il relè ausiliario.
Capitano cose strane, mai viste.
Armando gli interruttori si eccita sempre il contattore primario
Credo che sia dovuto al fatto che in pratica il circuito non si interrompe mai realmente
Provato più volte alcune di queste addirittura ciabattano i teleruttori
Insomma….sono un po’ confuso onestamente
Ecco perché la domanda che ti ho fatto all’inizio
Speravo fosse legato all’alimentazione comune ma mi dici che a te funziona🤯
Ciao Giuseppe, mandami qualche foto via email, così provo a capire meglio.... hai collegato correttamente i contatti NC come indicato nello schema presente nella cartella condivisa? Non vorrei stessi usando il contatto NO
Al 18:46 perché il collegamento viene fatto sul contatto NO del rele?
In realtà è il contatto NC, è anche spiegato nella didascalia, Inoltre nella descrizione c'è scritto di fare attenzione ai contatti presenti sul proprio zoccolo. Questo schema è stato ripreso e migliorato più avanti in un altro video. Un caro saluto
@@OFFGRIDfaidate 👍
Ciao Donatello. Io nel mio inpianto uso ats cinese, che tutti conoscono. Non va' male, ma ogni tanto in commutazione avverto scintillii e i puntamento. Quindi alla lunga non lo vedo affidabile. Molto meglio è sicuro usare contattori.
ciao Antonio, sono d'accordo con te, ciò che hai esposto sono proprio i pericoli a cui si va incontro con l'ATS, bisogna starci molto attenti, sicuramente dormiremo sonni più tranquilli con i contattori. Un caro saluto e grazie per il tuo contributo ;-)
Comunque tu metti il neutro a terra sul teleruttorre solamente per chi ha l'uscita dell'inverter bifase altrimenti non serve , sbaglio? grazie
Esatto, lo si può fare anche con un ats a 4 poli, diversamente no, specialmente se c'è la rete attaccata all'inverter. Un caro saluto
Ciao ti scrivo in quanto ho fatto l’impianto elettrico con i teleruttori schnider con interblocco e siccome con il tuo schema ho riscontrato un piccolo problema trovo giusto avvisarti di una modifica elettrica che ho fatto rispetto al tuo schema, tengo anche a precisare che sono elettricista quindi non sono un principiante, con il tuo sistema con priorità appena dò corrente al teleruttori inverte purtroppo anche se per pochissimi millisecondi le 2 bobine si attivano per evitare questo, non ho collegato la fase direttamente nella bobina lato Inverter ma dopo il fusibile ho portato la fase nel contatto normalmente chiuso del teleruttore lato rete per poi uscire e tornare ad alimentare la bobina lato Inverter in questo modo arriva corrente alla bobina lato Inverter dopo che la bobina lato rete chiude completamente il circuito, spero sia stata cosa gradita ciao
Ciao Andrea, Ti ringrazio per questo intervento che reputo molto utile per tanti..., prossimamente procederò al montaggio dei quadri e vorrei implementare il tuo schema, quindi per essere più precisi sarebbe molto utile se riuscissi a inviarmi uno schizzo via email all'indirizzo "donatello PUNTO rizzo CHIOCCIOLA gmail PUNTO com"... grazie ancora, un caro saluto
@@OFFGRIDfaidateti ho inviato mail con schema fammi sapere se hai ricevuto ciao
@Andrea.Gandalf si Andrea, Ti ringrazio tanto, lo utilizzeremo nel video dedicato ai quadri elettrici. Un caro saluto
Domanda ingenua: perché non hai utilizzato un unico dispositivo, ovvero un contattore 3NO2NC ? (oppure un semplice 2NO2NC se non si desidera il neutro a terra). Avrebbe evitato tutte quelle connessioni , no?
ciao, utilizzando un unico dispositivo, non avrei la garanzia dell'interblocco meccanico tra le due sorgenti, che alla fine sarebbe l'unica ragione valida rispetto ad un normale ATS, si rischiarebbe sempre la tanto temuta "collisione" tra le due fasi. Grazie per il tuo intervento!
@@OFFGRIDfaidate potresti spiegarmi meglio? Un contattore 5 poli fa muovere i contatti contemporaneamente e meccanicamente, in un unico blocco, come potrebbero avvenire contatti indesiderati? Cioè anche se si dovesse "incollare", si incollerebbe tutto il blocco, non potrebbe muoversi un solo contatto (o più di essi), esattamente come avviene ad esempio in uno solo dei contattori che hai usato: non potrebbe connettersi il primo polo da solo, senza che lo facciano pure gli altri due.. ecc. Dov'è che sbaglio?
no, non sbagli, il tuo ragionamento fila perfettamente, tant'è che ho qui davanti anche dei semplici contattori (senza interblocco) che stavo guardando e riguardando per realizzare un qualcosa di simile... ma, secondo me, lo spostamento interno credo che sia ben più "breve" rispetto a due dispositivi separati che grazie al terzo intruso (l'interblocco) non potranno in nessun caso entrare in collisione, nemmeno per qualche millisecondo... una vocina (forse troppo zelante) mi dice "e se si attivano quasi contemporaneamente?"... questo sistema, essendo utilizzato da tanti utenti (sicuramente anche più esperti, di fatto non è una mia invenzione) mi fa sentire più sicuro da questo punto di vista, diversamente mi limiterei al caro ATS... non credere che non abbia alcun dubbio, il primo che mi viene in mente è che cmq le bobine devono stare in tensione, magari scaldano... ho immaginatro che mi sarebbe piaciuto un sistema con due relè bistabili che non necessitano di tensione una volta commutati, ma al momento è solo un'idea... ritornando a noi, No, non sbagli, ma, personalmente, meglio investire qualche euro in più e stare più tranquillo... grazie ancora per lo spunto tecnico! ;-)@@arctic_ita
@@OFFGRIDfaidate a seconda della potenza del contattore, lo spostamento può essere più o meno importante, ma ti posso assicurare che si tratta di un bel po' di spazio, è impossibile che si possano creare archi voltaici per queste potenze, ed è impossibile meccanicamente che un contatto possa restare chiuso o aperto senza tutti gli altri facciano lo stesso, essendo disposti sullo stesso "blocco di plastica", un po' come dire che se non ci fidiamo di un contattore, allora non possiamo fidarci nemmeno di un interruttore o di un magnetotermico o di un differenziale.. ecc. che poi è ovvio che dipende tutto dalla qualità costruttiva dei prodotti.
Il punto è che aumentando la complessità dell'impianto, è vero che ne aumenti la sicurezza, ma è pure vero che aumenti le possibilità che qualcosa si rompa (..più contattori.. più fusibili.. il rele'.. ecc.), quindi secondo me se c'è la ragionevole certezza che un dispositivo funzioni, non serve vivere di "paranoie" (anche se essere cauti fa sempre meglio che non esserlo).
Convengo sul fatto che la bobina consumi (che scaldi.. è irrilevante per quel poco di potenza dissipata) ed infatti per questi sistemi continua a convenire l'ATS che attiva la bobina solo per effettuare la commutazione, ma a patto che si usino ATS di qualità, il nostro maggior problema (che poi è anche il mio) è che continuiamo a comprare quell'ATS rosso-verde cinese a cui non affiderei nemmeno il funzionamento di un trenino elettrico... però continuiamo ad usarlo "tutti"! :D
@@arctic_ita si, sarebbe bello avere un ATS di qualità, a trovarne... per il resto forse sono paranoie (c'è chi dice che si diventa schiavi del proprio impianto), ma quando investiamo tanto in questi impianti diventiamo come quei genitori che per insegnare al proprio pargolo ad andare in bici li conciano come Robocop per sicurezza, me compreso! :-D ... ad ogni modo il fotovoltaico fai da te è in continua evoluzione, vediamo dove ci porterà, per il momento cerchiamo di stare tranquilli con ciò che ci fa stare tranquilli, ognuno faccia le proprie valutazioni sulla sicurezza, ovviamednte non esiste una sola verità ed ogni idea, come la tua, è sempre qualcosa di positivo che può far fare "quel passo" in una direzione differente!
Ciao anziché usare questi teleruttori con bobine a 48v non è meglio ovviamente ti faccio questa domanda da profano grazie anticipatamente per la risposta
ciao Alfonso, le bobine di questi teleruttori sono a 230V ;-) un saluto
ma se avessi un off grid monofase 220v ed una fornitura da 8 ktl? come dovrei fare?
Ciao, se ho capito bene hai dei dubbi sulla possibilità di reggere 8 kW (35A) o sbaglio? Questi contattore sino dichiarati 38A, quindi dovrebbero andare bene, se vuoi stare più tranquillo puoi optare per un modello da 40A... a livello di schema non cambia nulla. Un saluto
@@OFFGRIDfaidate buongiorno, grazie per avermi risposto! scusa non ho capito una cosa… partiamo dall’inizio. dall’inverter monofase off grid mi arrivano 2 cavi ( fase e neutro), dalla fornitura trifase ne arrivano quattro ( neutro fase fase fase) . nel momento in cui io devo collegarli in un ats trifase quadripolare, nel canale A(quello sopra) metterò solo 2 fili, mentre nel canale B ne metterò 4. il mio dubbio è che se ne rimangono 2 senza essere collegati nel canale A, cosa debbo fare?… non credo vada..
@@llazartafa2891 ciao, ti rispondo in merito al funzionamento dell'ATS a 4 poli: sopra e sotto avrai 4 morsetti R-S-T-N, ovvero 3 per le fasi RST e uno per il neutro N, quindi sulla parte B collegherai a R la linea che alimenta le utenze monofase... per le bobine avrai gli stessi 5 morsetti come nel modello a 2 poli, tra cui i 2 che alimentano appunto le bobine, quindi la priorità su sorgente A sarà sempre data dall'alimentazione della bobina, su questi ATS collegata al primo R e all'ultimo N... per l'alimentazione lato Inverter si utilizza di solito il primo R e l'ultimo N... per quanto riguarda la trifase non posso risponderti per esperienza, ma quando utilizzerai l'inveter alimenterai le utenze con una sola fase (uscite ATS -> 1R e 4N) in monofase appunto, mentre quando l'ATS passerà alla rete lo farai con 3 fasi (RSTN) in trifase... suppongo che le tue utenze domestiche, attualmente, siano alimentate da una singola fase mentre, ad esempio, i motori trifase saranno collegati alle 3 fasi... la situazione è molto soggettiva, quindi fai bene le valutazioni del caso in base alla tua situazione.
@@OFFGRIDfaidate sei gentilissimo, grazie per la risposta! ti auguro di crescere in questo canale! sei professionale.
@@llazartafa2891 grazie a te
"Mettiamo il neutro a terra per avere l'uscita MONOFASE": io purtroppo non capisco questa parte, perchè per ignoranza non capisco in quale modo sarebbe bifase facendo altrimenti. Grazie per la disponibilità.
Ciao, puoi approfondire la cosa dando uno sguardo al video relativo all'inverter da 5500 W nella sezione soluzione bifase. Un caro saluto
@@OFFGRIDfaidate altra cosa un po' osè da chiedere, ma vedo che hai linkato il contattore su amazon e costa tot, su aliexpress costa un decimo, mi sembra una differenza marcata, su ali è una taroccata assurda o sbaglio? Magari dopo cancello se mi rispondi, grazie
@@tanner1985 ciao, niente di "osè", la questione è stata più volte affrontata, è lo stesso prodotto, sicuramente ceduto in licenza a Schneider e venduto anche su altri market non direttamente da loro. Non danno alcun problema. Un saluto
@@OFFGRIDfaidate mamma mia, una differenza di cent'euro, stupefacente. Scusami se è gia stata affrontata, ma sono approdato oggi al tuo canale. Io di preciso non sono un off-grid, ho un normale impianto bidirezionale incentivato, però la questione dei contattori/ATS mi è cara per delle motivazioni pratiche e quindi sto imparando giusto ora. Background di tecnico elettronico e informatico.
@tanner1985 sei assolutamente il benvenuto, domandare è sempre lecito. Un caro saluto
Scusa Donatello ma credo che il terzo fusibile che hai collegato sia inutile perchè lo hai messo in serie a quello connesso alla fase di rete e che serve a proteggere la bobina del teleruttere di rete. Se proprio lo vuoi mettere, ti conviene collegarlo alla bobina del relè di priorità che risulta non protetto.
Ciao Franco, hai perfettamente ragione. può essere omesso perché sarebbe il fusibile del fusibile :-) pensa che al termine del video l'avevo pure inserito, infatti lo vedrai penzolare nel video successivo che ho girato subito dopo già che avevo il circuito cablato, ma l'ho poi omesso nello schema. Eventualmente, come suggerisci, inserirlo invece nella fase de relè sarebbe un'ottima pignoleria. Grazie infinite per il prezioso intervento!
ma non ne basterebbe uno solo se usassimo NC NO per il carico???
ciao Michele, il metodo 2NO 2NC si potrebbe fare con un contattore, ma non avremmo la sicurezza dell'interblocco meccanico, questione di scelte... anche se questi in fase di scambio assorbono un botto. Un caro saluto
Voglio dare un consiglio a tutti quelli che monteranno i teleruttori come ats montati una parete ben robusta e non come ho fatto io che li ho montati su una parete di cartongesso perché al momento dello switch rimbomba tutto meglio la parete di casa😊
Questa è una problematica alla quale non avevo proprio pensato, grazie per la tua preziosa e curiosa, ma decisamente fastidiosa, problematica. Un caro saluto
non ho capito i 3 fili dall'inverter. piu' altre cose ma soprattutto i 3 fili
ciao, i tre fili dell'inverter sono fase, neutro e terra in uscita, a differenza di fase e neutro della rete ho voluto inserirli tutti e tre perché ci può essere la possibilità di mettere il neutro dell'inverter a terra per ottenere la monofase... un saluto
Secondo me il contattore non va bene perché nasce per aprirsi e chiudersi più volte al giorno invece così rimanere sempre chiuso e quindi si può incollare nel tempo
Invece ats nasce per scambiare le linee quindi secondo me è meglio, poi se uno pensa che ci sia la possibilità che magari senza batteria l'impianto si mette a scambiare più volte al giorno allora si
Comunque ottimo video
@@salvatoremaugeri1980ciao Salvatore, sulla durata dei contattori possiamo solo attendere, tanti utenti ormai li hanno adorttati da tempo, quindi vedremo come si metterà... speriamo bene perchè dal punto di vista della sicurezza credo siano migliori... gli ATS cmq non hanno una lunghissima vita, il numero approssimativo di scambi è riportato anche sulla loro documentazione (2000 mi sembra)... ad ogni modo, al momento, bisogna scegliere uno dei due sistemi... grazie per il tuo intervento!
@salvatoremaugeri1980 Non è così, un contattore non è fatto necessariamente scambiare ogni giorno (anzi ha anch'esso una vita utile di scambi), di fatto si usa in impiantistica (gli NO) proprio per interrompere i carichi (anche) in emergenza, è un po' come se dicessimo che un magnetotermico o un differenziale non sono adatti a fare il loro lavoro, perché non scattano tutti i giorni. Sarebbe invece saggio testarli ogni TOT mesi (come appunto avviene per i differenziali) per essere sicuri del loro funzionamento, ad ogni modo non sono dispositivi che "salvano la vita", se smettono di funzionare non succede nulla, al massimo si resta al buio... e si risolve il problema.
Comunque l'ATS (che ha anch'esso una vita utile, che nel caso di quelli economici è molto più breve di un contattore) resta sempre la soluzione preferibile, il problema non è la logica di funzionamento ma la qualità costruttiva: purtroppo in commercio è difficile trovare ATS costruiti con gli stessi standard dei contattori, perché questi fino a poco tempo fa erano dispositivi utilizzati in ambito industriale o associati a specifici prodotti (generatori, gruppi elettrogeni, ecc.), poi è arrivato il fotovoltaico fai da te, e i Cinesi hanno fiutato il mercato e lo hanno inondato di prodotti fatti in serie in qualche garage di Pechino :) ...quindi oggi ci ritroviamo con ATS installabili in un normale quadro di un'abitazione, estremamente comodi da installare, ma dalla pessima fattura... e tutti li compriamo perché appunto comodi ed economici, ignorando (o facendo finta di farlo) che siano affidabili. Pure io ne ho usato uno! Ma oggi, col senno di poi (e dopo averne smontato uno) in un nuovo impianto probabilmente utilizzerei un contattore, che è meno comodo da usare, ma almeno è molto più affidaibile di queste cineserie.
@@arctic_ita Sono d'accordo con te, hai spiegato benissimo quella che è purtroppo la situazione attuale :-)
contattore o ATS hanno il medesimo funzionamento, non mi piace nemmeno a me farli lavorare sempre con bobina eccitata, quindi mi sono inventato il modo di farlo lavorare a riposo. I contatti però si incollano quando scambiano con correnti elevate in gioco, non perchè hanno la bobina eccitata