BALLE! IO C'ERO E MAI CIO' E' AVVENUTO, QUESTO E' UN FILM, UN MODELLO DI FILM, NULLA SI AVVICINA ALLA REALTA' DEI FATTI : 1979, QUANDO ENTRAMMO IN 2 ALLE PRESSE AL LINGOTTO, UN RUMORE INDESCRIVIBILE DEVASTANTE E POTENTE ED INTENSO, 14 LINEE OGNI LINEA 6/7 PRESSE IN PRODUZIONE, LA LAMIERA CORREVA, SI PRODUCEVANO LE AUTO DI QUEGLI ANNI X19 E COFANI E SERBATOI DEL 131, POI DELLA PANDA, CI PARCHEGGIARONO DAVANTI ALL'UFFICIO DEL "VASELLINA" (PROVA AD IMMAGINARE PERCHE' ERA SOPRANNOMINATO COSI' BENE, L'IMPIEGATO SEMPRE A FAVORE DELL'AZIENDA), DI SORPRESA, MI SI AVVICINO' UN OPERAIO IN BICICLETTA, MI GUARDO' FISSO NEGLI OCCHI, MI SQUADRO' DA TESTA AI PIEDI, FURONO POCHI ATTIMI DI SUA SOSTA; POI MI MOSTRO IL BRACCIO MONCO DI SOTTO LA TUTA BLU, NOI CI TROVAVAMO ALLE PRESSE DEL LINGOTTO, ANCH'IO INDOSSAVO LA TUTA BLU, MA LA MIA ERA NUOVA, E QUEL BRAV'UOMO CI DISSE:"FIOJI FE' ATENSIUN, BEICA SI'; N'ATIM DI DISTRASIUN, GUAST D'LA MACHINA E AL'E' NATIM; FEVI ATENSIUN, SVICIU, NEH?" (traduzione "RAGAZZI, FATE ATTENZIONE, TU GUARDA QUA, UN ATTIMO DI DISTRAZIONE, GUASTO DELLA MACCHINA E E' UN ATTIMO; FATE ATTENZIONE, SVEGLI, NEH?") SOTTO QUEL FRASTUONO O PENSI A SCAPPARE O PENSI DI MODIFICARE LO STILE DI VITA COLLETTIVO, IO FACEVO PARTE DELLA PARTE GIUSTA, NON ERAVAMO VERMI, ERAVAMO UOMINI CON DIGNITA' DI UOMINI.... DALLE 8 ALLE 10 MI AFFIANCARONO AD UN OPERAIO CHE MI INSEGNO AD INDOSSARE UN PAIO DI QUANTI, UNA COPPIA DI PARAGOMITI, IL CONTONE DA UTILIZZARE PER TAPPARTI LE ORECCHIE, AFFERRARE IN COPPIA UN COFANO DEL 131 GREZZO, SOLLEVARLO E INCASTRARLO SULLO "STAMPO" SOTTO (DICO SOTTO) LA PRESSA CHE VENIVA GIU' CON I SUOI 12000 kG A TRANCIARE E PIEGARE LA LASTRA DI ACCIAIO, UN RUMORE CHE VI LASCIO VOLENTIERI IMMAGINARE; TU IL BRACCIO DESTRO OD IL SINISTRO LO DOVEVI PORRE TUTTO SOTTO LA PRESSA, DI SPALLA.... 20 COFANI AL MINUTO.... 7,40' h SENZA MOLLARE E SE TI VENIVA DI ANDARE AL BAGNO.... TI ACCOMPAGNAVANO LE GUARDIE ED I "CESSI" DEI VERI CESSI, AVEVANO LA PORTA ALLA FAR-WEST.... QUESTO FILM RAPPRESENTA IL CUMULO DI BALLE CHE LA PROPAGANDA PRO-FIAT TI INOCULA OVUNQUE TU SIA... (RAMMENTA CHE... SI CHIAMAVA VASELLINA...) E NESSUNO MAI AVEVA DA RIDERE, ALLORA ERA COME DICO IO :)
Sicuramente hai ragione tu. Le ferriere poi, mi è stato detto che era un ambiente al limite della vivibilità. Onore a te , e a tutti gli altri piccoli eroi che hanno vissuto quei tempi.
Io Le credo ed ha fatto bene a raccontare la realtà. Le aziende (non solo italiane) presentano sempre le cose a modo loro e creano illusioni, finché non arriva il riscontro di coloro che lavorano sul serio, giorno dopo giorno.
@@guidotersilli3317Non sono mai stato in carcere ma guarda caso io ho giá piú volte affermato la stessa cosa, vedi che io sono abituato alla logica che si deve ottenere ció che si ha meritato inteso sia come premio se si ha fatto il giusto che come pena se si sbaglia, ma la fabbrica in questa logica non riesco ad inquadrarla, in fabbrica devi meritare poco e male senza averlo meritato e non puoi raggiungere il merito per migliorare le tue condizioni, praticamente é un controsenso.
Questo film è un CAPOLAVORO assoluto. Io ho lavorato come elettricista esterno in in Fiat una decina di anni dopo... Quella particolare 'atmosfera tipica della fabbrica, nel bene e nel male credo irripetibile, l'ho ancora respirata, benchè da "esterno". Mi ricordo che i "baracchini" Fiat ci invidiavano, perchè il nostro lavoro era meno ripetitivo ed alienante del loro (anche se ciò era vero solo in parte...). Le presse di Mirafiori erano ancora operative. Io ed i miei colleghi ci occupammo del ricablaggio di alcuni loro quadri elettrici, per aggiornarli ai nuovi capitolati allora appena entrati in vigore. Dall'82 al 88 gli stabilimenti Fiat li ho girati tutti. Oggi spesso si ironizza molto su quel mondo scomparso, giudicandolo come una perenne fonte di alienazione, e ridicolizzando coloro che ne hanno fatto parte da un lato (operai...) e dall'altro (capi...) ma una cosa credo sia certa. Molti degli uomini che lavoravano alle catene di montaggio non hanno trascorso una vita fatta di precariato, sussidi, redditi di cittadinanza, ecc, ecc., e sono riusciti a costruirsi una vita dignitosa, cosa che oggi, con i chiari di luna che ci sono, appare oggettivamente impossibile,.
Era un periodo dove c'era piú stabilitá economica e l'operaio veniva preso meglio in considerazione probabilmente perché i padroni avevano la paura del comunismo.
Questo video è di straordinario interesse, sopratutto se contestualizzato nel periodo storico in cui è stato ideato e prodotto. Sembra appartenere agli anni '50, mentre è del 1972. L'immagine che la FIAT vuole dare di sé è di ordine e accoglienza mentre quel periodo storico soffriva dei repentini cambiamenti sociali e ideologici che in questo video sembrano non esistere. La "contestazione", l'"autunno caldo", le prime influenze di una sinistra extraparlamentare e traumatica, nulla traspare dalle immagini di pulizia, ordine e produttività che il video propone. E forse il vero scopo del filmato non è tranquillizzare i neo assunti ma edulcorare l'immagine di una immensa aggregazione di uomini, appunto la FIAT, che aveva iniziato a vivere uno dei suoi momenti più problematici e difficili. Proprio per questo doppio scopo, il video è di grandissimo interesse.
Bei tempi quando per entrare in fabbrica bastava fare una semplice domanda e tanta buona volontà. Oggi devi essere iscritto a una agenzia interinale, avere minimo un diploma e un curriculum chilometrico. Ti selezionano entri in Fabrica con tanto entusiasmo, buona volontà facendo al meglio la mansione assegnata senza prendere nessun richiamo ne scritto e ne verbale in più sempre disponibile a straordinari, reperibile a qualsiasi ora per cambi turni o per emergenze, proponi idee per migliorare o semplificare la produzione con l'entusiasmo dei preposti ma al primo calo di produzione con un sms ti danno un calcio in c.lo almeno che non hai uno sponsor alle spalle.
E' un video commissionato e prodotto dalla FIAT è evidente che non è imparziale, se volete ascoltare anche l'altra campana, ci sono anche i documentari prodotti dai sindacati e dai movimenti operai. Qui su TH-cam ce ne sono.
Un bel documentario, neanche troppo sbilanciato verso la proprietà. E' abbastanza evidente il disagio e il disorientamento dei nuovi operai al primo impatto con una realtà nuova. Le grandi fabbriche come la Fiat, in quegli anni, erano ancora ambienti piuttosto alienanti e disumanizzanti. Fare sempre lo stesso movimento per ore, alla pressa ad esempio, immersi in un rumore assordante, con il pericolo di rimetterci un braccio alla prima, piccola distrazione, era terribile. Quel tipo di fabbrica non ti insegnava un vero mestiere, dopo anni sapevi fare solo quella cosa lì e, se perdevi il lavoro, facevi fatica a trovarne un altro perché, in fondo, l'unica cosa che avevi imparato, giorno dopo giorno, era come sopravvivere in un ambiente del genere.
Ogni tanto me lo guardo, mi piace perché è un po' uno spaccato di come era la Fiat all' inizio degli anni 70. Sarebbe interessante sapere se Giovanni Cossu era un operaio oppure un attore.
Documentario stupendo ma vorrei farvi una domanda: è forse meglio adesso che ormai di fabbriche in Italia non ce ne sono più (Fiat in primis)? Per quanto io senta sempre criticare e offendere, vorrei ricordare a tutti che all'epoca la Fiat dava lavoro a centinaia di migliaia di operai italiani, oggi? È stato chiuso uno stabilimento dopo l'altro, certo le condizioni lavorative sono migliorate, per forza, non c'è più lavoro.... e non pensiate che in questi anni le altre aziende trattassero tanto meglio i loro operai....
A dir poco aberrante,mi fa venire una sorta di tenerezza mista ad angoscia e tristezza allo stato puro!!!, a partire dai 'colori' grigi, dentro e fuori l'azienda, dalle facce delle persone,(sembra l'immagine delle bestie avviate al macello) dalla mostruosità degli edifici,dall inquadratamento generalizzato che uccide ogni Sorta di "pensiero", senza voler infierire sull imbarazzante tentativo di voler far vedere "umana" una cosa che tutto era fuorché quello. alienante, scimmiesco, Insomma la pubblicità e l 'emblema della società appecorata, ubbidiente e non pensante...io da esterno ho avuto modo di entrare in fiat qualche volta , e giuro che raramente un posto mi ha scatenato una tale tristezza,e la cosa che più mi angosciava erano gli operai che incontravo e mi capitava di "ascoltare", non so come spiegarlo ma sembra veramente un mondo a parte!!ma piu o meno è l 'effetto che mi fanno un po' tutte le grandi aziende che ho avuto modo di vedere, (ovviamente riferito alla mia piccola esperienza di aziende di produzione in serie)
BALLE! IO C'ERO E MAI CIO' E' AVVENUTO, QUESTO E' UN FILM, UN MODELLO DI FILM, NULLA SI AVVICINA ALLA REALTA' DEI FATTI : 1979, QUANDO ENTRAMMO IN 2 ALLE PRESSE AL LINGOTTO, UN RUMORE INDESCRIVIBILE DEVASTANTE E POTENTE ED INTENSO, 14 LINEE OGNI LINEA 6/7 PRESSE IN PRODUZIONE, LA LAMIERA CORREVA, SI PRODUCEVANO LE AUTO DI QUEGLI ANNI X19 E COFANI E SERBATOI DEL 131, POI DELLA PANDA, CI PARCHEGGIARONO DAVANTI ALL'UFFICIO DEL "VASELLINA" (PROVA AD IMMAGINARE PERCHE' ERA SOPRANNOMINATO COSI' BENE, L'IMPIEGATO SEMPRE A FAVORE DELL'AZIENDA), DI SORPRESA, MI SI AVVICINO' UN OPERAIO IN BICICLETTA, MI GUARDO' FISSO NEGLI OCCHI, MI SQUADRO' DA TESTA AI PIEDI, FURONO POCHI ATTIMI DI SUA SOSTA; POI MI MOSTRO IL BRACCIO MONCO DI SOTTO LA TUTA BLU, NOI CI TROVAVAMO ALLE PRESSE DEL LINGOTTO, ANCH'IO INDOSSAVO LA TUTA BLU, MA LA MIA ERA NUOVA, E QUEL BRAV'UOMO CI DISSE:"FIOJI FE' ATENSIUN, BEICA SI'; N'ATIM DI DISTRASIUN, GUAST D'LA MACHINA E AL'E' NATIM; FEVI ATENSIUN, SVICIU, NEH?" (traduzione "RAGAZZI, FATE ATTENZIONE, TU GUARDA QUA, UN ATTIMO DI DISTRAZIONE, GUASTO DELLA MACCHINA E E' UN ATTIMO; FATE ATTENZIONE, SVEGLI, NEH?") SOTTO QUEL FRASTUONO O PENSI A SCAPPARE O PENSI DI MODIFICARE LO STILE DI VITA COLLETTIVO, IO FACEVO PARTE DELLA PARTE GIUSTA, NON ERAVAMO VERMI, ERAVAMO UOMINI CON DIGNITA' DI UOMINI.... DALLE 8 ALLE 10 MI AFFIANCARONO AD UN OPERAIO CHE MI INSEGNO AD INDOSSARE UN PAIO DI QUANTI, UNA COPPIA DI PARAGOMITI, IL CONTONE DA UTILIZZARE PER TAPPARTI LE ORECCHIE, AFFERRARE IN COPPIA UN COFANO DEL 131 GREZZO, SOLLEVARLO E INCASTRARLO SULLO "STAMPO" SOTTO (DICO SOTTO) LA PRESSA CHE VENIVA GIU' CON I SUOI 12000 kG A TRANCIARE E PIEGARE LA LASTRA DI ACCIAIO, UN RUMORE CHE VI LASCIO VOLENTIERI IMMAGINARE; TU IL BRACCIO DESTRO OD IL SINISTRO LO DOVEVI PORRE TUTTO SOTTO LA PRESSA, DI SPALLA.... 20 COFANI AL MINUTO.... 7,40' h SENZA MOLLARE E SE TI VENIVA DI ANDARE AL BAGNO.... TI ACCOMPAGNAVANO LE GUARDIE ED I "CESSI" DEI VERI CESSI, AVEVANO LA PORTA ALLA FAR-WEST.... QUESTO FILM RAPPRESENTA IL CUMULO DI BALLE CHE LA PROPAGANDA PRO-FIAT TI INOCULA OVUNQUE TU SIA... (RAMMENTA CHE... SI CHIAMAVA VASELLINA...) E NESSUNO MAI AVEVA DA RIDERE, ALLORA ERA COME DICO IO :)
Sicuramente hai ragione tu. Le ferriere poi, mi è stato detto che era un ambiente al limite della vivibilità. Onore a te , e a tutti gli altri piccoli eroi che hanno vissuto quei tempi.
Io Le credo ed ha fatto bene a raccontare la realtà. Le aziende (non solo italiane) presentano sempre le cose a modo loro e creano illusioni, finché non arriva il riscontro di coloro che lavorano sul serio, giorno dopo giorno.
Io ho fatto qualche anno di carcere...vi garantisco che è assai meglio la galera che in "carcere per innocenti" come una fabbrica...!!!
@@guidotersilli3317Non sono mai stato in carcere ma guarda caso io ho giá piú volte affermato la stessa cosa, vedi che io sono abituato alla logica che si deve ottenere ció che si ha meritato inteso sia come premio se si ha fatto il giusto che come pena se si sbaglia, ma la fabbrica in questa logica non riesco ad inquadrarla, in fabbrica devi meritare poco e male senza averlo meritato e non puoi raggiungere il merito per migliorare le tue condizioni, praticamente é un controsenso.
Questo film è un CAPOLAVORO assoluto. Io ho lavorato come elettricista esterno in in Fiat una decina di anni dopo... Quella particolare 'atmosfera tipica della fabbrica, nel bene e nel male credo irripetibile, l'ho ancora respirata, benchè da "esterno". Mi ricordo che i "baracchini" Fiat ci invidiavano, perchè il nostro lavoro era meno ripetitivo ed alienante del loro (anche se ciò era vero solo in parte...). Le presse di Mirafiori erano ancora operative. Io ed i miei colleghi ci occupammo del ricablaggio di alcuni loro quadri elettrici, per aggiornarli ai nuovi capitolati allora appena entrati in vigore. Dall'82 al 88 gli stabilimenti Fiat li ho girati tutti. Oggi spesso si ironizza molto su quel mondo scomparso, giudicandolo come una perenne fonte di alienazione, e ridicolizzando coloro che ne hanno fatto parte da un lato (operai...) e dall'altro (capi...) ma una cosa credo sia certa. Molti degli uomini che lavoravano alle catene di montaggio non hanno trascorso una vita fatta di precariato, sussidi, redditi di cittadinanza, ecc, ecc., e sono riusciti a costruirsi una vita dignitosa, cosa che oggi, con i chiari di luna che ci sono, appare oggettivamente impossibile,.
Bellissimo commento, tutto vero ciò che dici.
Era un periodo dove c'era piú stabilitá economica e l'operaio veniva preso meglio in considerazione probabilmente perché i padroni avevano la paura del comunismo.
Questo video è di straordinario interesse, sopratutto se contestualizzato nel periodo storico in cui è stato ideato e prodotto.
Sembra appartenere agli anni '50, mentre è del 1972.
L'immagine che la FIAT vuole dare di sé è di ordine e accoglienza mentre quel periodo storico soffriva dei repentini cambiamenti sociali e ideologici che in questo video sembrano non esistere.
La "contestazione", l'"autunno caldo", le prime influenze di una sinistra extraparlamentare e traumatica, nulla traspare dalle immagini di pulizia, ordine e produttività che il video propone.
E forse il vero scopo del filmato non è tranquillizzare i neo assunti ma edulcorare l'immagine di una immensa aggregazione di uomini, appunto la FIAT, che aveva iniziato a vivere uno dei suoi momenti più problematici e difficili.
Proprio per questo doppio scopo, il video è di grandissimo interesse.
Quello che da sempre fa la fiat, mistifica la realtà, la ridisegna a modo suo e lava la testa all'opinione pubblica
Forse all'epoca sarà stato poco gradito alle Organizzazioni Sindacali ma questo film è comunque stupendo !!!!!
Bei tempi quando per entrare in fabbrica bastava fare una semplice domanda e tanta buona volontà.
Oggi devi essere iscritto a una agenzia interinale, avere minimo un diploma e un curriculum chilometrico. Ti selezionano entri in Fabrica con tanto entusiasmo, buona volontà facendo al meglio la mansione assegnata senza prendere nessun richiamo ne scritto e ne verbale in più sempre disponibile a straordinari, reperibile a qualsiasi ora per cambi turni o per emergenze, proponi idee per migliorare o semplificare la produzione con l'entusiasmo dei preposti ma al primo calo di produzione con un sms ti danno un calcio in c.lo almeno che non hai uno sponsor alle spalle.
Bellissimo video.....
E' un video commissionato e prodotto dalla FIAT è evidente che non è imparziale, se volete ascoltare anche l'altra campana, ci sono anche i documentari prodotti dai sindacati e dai movimenti operai. Qui su TH-cam ce ne sono.
Guardo questo video e penso a mio padre "baracchino" TEKSID per quarant'anni...
Gli anni migliori dove c’era lavoro per tutti
Beh se il lavoro era questo, sai che fortuna....
Per riprendere le maestranze... ovviamente ci voleva Maestranzi come regista
Un bel documentario, neanche troppo sbilanciato verso la proprietà. E' abbastanza evidente il disagio e il disorientamento dei nuovi operai al primo impatto con una realtà nuova. Le grandi fabbriche come la Fiat, in quegli anni, erano ancora ambienti piuttosto alienanti e disumanizzanti. Fare sempre lo stesso movimento per ore, alla pressa ad esempio, immersi in un rumore assordante, con il pericolo di rimetterci un braccio alla prima, piccola distrazione, era terribile. Quel tipo di fabbrica non ti insegnava un vero mestiere, dopo anni sapevi fare solo quella cosa lì e, se perdevi il lavoro, facevi fatica a trovarne un altro perché, in fondo, l'unica cosa che avevi imparato, giorno dopo giorno, era come sopravvivere in un ambiente del genere.
Qualcuno conosce il nome del brano che c'è nei primi minuti mentre scorrono le foto? È sempre di romolo grano il pezzo?
Pare di sì
Bellissimo video.. poi io ci lavoro. Nel gruppo Fiat....e mi da molto
Fumavano ovunque....
Mi piacerebbe vedere un documentario. come quello della 126 però sulla fiat 127 prima serie mi farebbe molto piacere grazie
Ogni tanto me lo guardo, mi piace perché è un po' uno spaccato di come era la Fiat all' inizio degli anni 70. Sarebbe interessante sapere se Giovanni Cossu era un operaio oppure un attore.
Credo un attore
Come tutti
Documentario stupendo ma vorrei farvi una domanda: è forse meglio adesso che ormai di fabbriche in Italia non ce ne sono più (Fiat in primis)? Per quanto io senta sempre criticare e offendere, vorrei ricordare a tutti che all'epoca la Fiat dava lavoro a centinaia di migliaia di operai italiani, oggi? È stato chiuso uno stabilimento dopo l'altro, certo le condizioni lavorative sono migliorate, per forza, non c'è più lavoro.... e non pensiate che in questi anni le altre aziende trattassero tanto meglio i loro operai....
Non sono tutte chiuse cmq..
Homytao
Non condivido però l'idea di far dire quella frase con il congiuntivo errato, al minuto 26:24
pregiudizi sui mondi operai!
tasi su pataluk
Nculoooooo meglio disoccupato
A dir poco aberrante,mi fa venire una sorta di tenerezza mista ad angoscia e tristezza allo stato puro!!!, a partire dai 'colori' grigi, dentro e fuori l'azienda, dalle facce delle persone,(sembra l'immagine delle bestie avviate al macello) dalla mostruosità degli edifici,dall inquadratamento generalizzato che uccide ogni
Sorta di "pensiero", senza voler infierire sull imbarazzante tentativo di voler far vedere "umana" una cosa che tutto era fuorché quello. alienante, scimmiesco, Insomma la pubblicità e l 'emblema della società appecorata, ubbidiente e non pensante...io da esterno ho avuto modo di entrare in fiat qualche volta , e giuro che raramente un posto mi ha scatenato una tale tristezza,e la cosa che più mi angosciava erano gli operai che incontravo e mi capitava di "ascoltare", non so come spiegarlo ma sembra veramente un mondo a parte!!ma piu o meno è l 'effetto che mi fanno un po' tutte le grandi aziende che ho avuto modo di vedere, (ovviamente riferito alla mia piccola esperienza di aziende di produzione in serie)
Analisi impeccabile
Io ho fatto qualche anno di carcere, vi garantisco che è molto meglio la galera che questo " carcere per innocenti"...!
perchè tu dici questo ?
Fabbrichetta
12 giorni di affiancamento
è un VIDEO FALSO
Pare che la maggior parte siano attori di terza categoria, ma c'è qualcuno , in questo filmato, che faceva veramente l'operaio?
Che palle tutto consumismo sconsiderato